Centro Sportivo Italiano: differenze tra le versioni
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{{Federazione sportiva
|tipo = Ente di
|nome = Centro Sportivo Italiano
|logo = Centro_Sportivo_Italiano_(logo).svg
|colori = Blu (CMYK 100%-90%-0%-0%)/ Arancione (CMYK 0%-70%-100%-0%)
|inno = ''Dove ogni maglia ha un'anima''
|autore = Marco Spaggiari
|naz_sede = ITA
|sede = Roma
|nazione = ITA
|confederazione = Comitato
|naz_presidente = ITA
|presidente = Vittorio Bosio
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|Telefono = 0668404550}}
Il '''Centro Sportivo Italiano''' ('''CSI''') è un'[[organizzazione non a scopo di lucro]] nazionale, principalmente fondata sul [[volontariato]], riconosciuta quale [[
==Missione==
Promuove lo sport come:
*strumento di prevenzione verso alcune particolari patologie sociali (quali la solitudine, le paure, i timori, i dubbi, le devianze dei più giovani);
*un'attività sportiva organizzata, continuativa, seria, promossa da educatori, allenatori, arbitri, dirigenti consapevoli del proprio "mandato" educativo;
*proposta sportiva nel rispetto delle età e dei bisogni di ciascun atleta, permettendogli in tal modo di scoprire il meglio di sé, di imparare a conoscere il proprio corpo, a valorizzarlo, a stimarlo.
Nonostante l'attività organizzata sia dal punto di vista organizzativo del tutto simile a quella portata avanti dalle [[Federazione sportiva|
La filosofia viene riassunta dalla frase "ad ognuno il proprio sport", cioè uno sport dove ognuno può trovare espressione e opportunità per
Da sempre, attiva nelle "periferie sociali" del Paese, dove lo sport può essere occasione di integrazione e di contrasto alla emarginazione
==Riconoscimenti istituzionali==
Il Centro Sportivo Italiano è riconosciuto:
*dal [[Comitato olimpico nazionale italiano|CONI]] quale [[
*dalla [[Conferenza Episcopale Italiana|CEI]] e fa parte della ''Consulta Nazionale delle Aggregazioni Laicali'';
*dal [[Comitato Italiano Paralimpico|CIP]] quale [[
*dallo [[Italia|Stato
*dal [[Ministero del
*dal [[Ministero dell'
*dalla [[Presidenza del Consiglio dei ministri]] quale
*dal [[Ministero della giustizia]] quale soggetto accreditato per l'attività sportiva nelle carceri.
Inoltre:
*è socio del forum del [[Terzo settore]].
===Convenzioni con le
*[[Federazione Ciclistica Italiana|FCI]] (Federazione Ciclistica Italiana)
*[[Federazione Italiana Nuoto|FIN]] (Federazione Italiana Nuoto)
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==Storia==
=== L'antesignano: la nascita della FASCI nel 1906 ===
Il Centro Sportivo Italiano è la più antica associazione polisportiva attiva in [[Italia]].
La sua fondazione risale al [[1944]], su iniziativa della Gioventù italiana di [[Azione Cattolica]], idealmente volendo proseguire l'esperienza della [[Federazione delle associazioni sportive cattoliche italiane]] (FASCI). Essa fu creata nel 1906 sempre dall'Azione Cattolica e poi sciolta nel 1927 in esecuzione del [[Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza|Regio Decreto 6 novembre 1926, n. 1848 (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza - TULPS)]], che stabiliva lo scioglimento di tutti i partiti, sindacati, associazioni e organizzazioni non fasciste e che venne emanato d'urgenza dal
===La (ri)fondazione del Centro Sportivo Italiano===
All'indomani dell'[[Armistizio di Cassibile|
Pur dichiarandosi quale prosecuzione ideale della [[Federazione delle associazioni sportive cattoliche italiane|FASCI]], la stessa nuova denominazione, nei confronti della precedente, voleva indicare una precisa apertura apostolica verso tutta la gioventù italiana e non più limitarsi alle sole associazioni sportive cattoliche, seguendo in sostanza ciò che era avvenuto nella società civile del Paese durante il [[Storia del fascismo italiano|ventennio]] fascista: l'effetto positivo della trasformazione dello sport da fenomeno elitario a fenomeno di massa.
Nella primavera del '44 un'apposita commissione, nominata dalla presidenza centrale dell'[[Azione Cattolica]], redige pertanto una bozza di statuto e di regolamento organico. Nell'autunno del [[1944]] viene approvato il primo statuto del CSI, che pone a fondamento dell'azione associativa il fine di "sviluppare le attività sportive e agonistiche guardando ad esse con spirito cristiano, e cioè come ad un valido mezzo di salvaguardia morale e di perfezionamento psicofisico dell'individuo": questo [[sport]] dalla forte valenza educativa va esteso al "maggior numero possibile di individui". È il principio cardine dell'associazione: il CSI è promosso da cristiani, ma è aperto a tutti e collabora con quanti si impegnano per uno [[sport]] a servizio dell'uomo.
La nuova associazione, che muove i primi passi in un'[[Italia]] ancora divisa in due, afferma nella nascente Italia democratica il diritto dei cittadini ad associarsi liberamente per praticare un'attività sportiva. In un Paese interamente da ricostruire, dove anche gli impianti sportivi mostrano i segni della guerra appena terminata, lo [[sport]] del CSI si forma inizialmente all'ombra dei campanili: le sue società sportive si coagulano attorno agli uffici sportivi diocesani e sono espressione, per la maggior parte, di [[Parrocchia|parrocchie]] e [[Istituto religioso|istituti religiosi]].
===Papa Pio XII, il "Papa degli sportivi"===
Se [[Luigi Gedda]] è lo stratega della organizzazione cattolica dello sport, è tuttavia [[papa Pio XII]] che ne definisce gli obiettivi ideali, i princìpi educativi, le finalità morali. È stato scritto che Pio XII, "ultimo papa d'una chiesa ierocratica in una visione simbolica post conciliare, è invece tra i primi, forse il primo, pienamente inserito in una società di massa" e che "ebbe il senso vivissimo dei mezzi di [[comunicazione di massa]], cogliendone il potere reale e dedicando ad essi grande cura". Anzi, si può affermare che Pio XII fece degli strumenti di comunicazione di massa uno dei mezzi privilegiati per l'instaurazione di quella società cristiana che costituì uno dei tratti più significativi del suo pontificato.
Lo [[sport]] rientrava fra gli strumenti di comunicazione di massa: non a caso, nei suoi vari discorsi il riferimento allo [[sport]] è frequente e sicuramente per assiduità non ha precedenti coi suoi predecessori. A ulteriore conferma dell'interesse di Pio XII in materia di [[sport]] resta anche tutta una serie di significativi episodi che inauguravano uno stile del tutto nuovo. Nel [[1946]] riceveva, ad esempio, ed era la prima volta nella sua trentennale storia, la carovana del [[Giro d'Italia]], secondo una consuetudine che si sarebbe negli anni ripetuta.
Un episodio significativo dell'attenzione pacelliana allo [[sport]] si ha nella pubblica menzione che Pio XII fece di [[Gino Bartali]] in un discorso ufficiale. Il 7 settembre [[1947]], dinanzi agli uomini di [[Azione Cattolica]] in [[piazza San Pietro]], così si esprimeva:
{{Citazione|Il tempo della riflessione e dei progetti è passata. È l'ora dell'azione. La dura gara di cui parla San Paolo è in corso. Siate pronti. È l'ora dello sforzo intenso. Anche pochi istanti possono decidere la vittoria. Guardate il vostro [[Gino Bartali]], membro dell'[[Azione Cattolica]]: egli ha più volte guadagnato l'ambita maglia. Correte anche voi in questo campionato ideale, in modo da conquistare una ben più nobile palma|[[Papa Pio XII]]}}
===L'immediato dopoguerra===
Nell'immediato dopoguerra il CSI si fa promotore di innovative proposte di attività sportiva, modellate per le diverse fasce di popolazione. Nei mesi di maggio e giugno [[1945]] il CSI organizza, con la collaborazione tecnica delle
Nel [[1945]], in collaborazione con la GIAC, nascono anche i [[Giochi della Gioventù|Campionati Studenteschi]], che promuovono la pratica sportiva nelle scuole di tutta [[Italia]], mentre nei primi mesi del [[1949]] debuttano i ''Campanili Alpini'' (in collaborazione con la FISI ed il settimanale per ragazzi della GIAC ''Il Vittorioso'') e, successivamente, i ''Campanili Marini'', che mirano a diffondere, rispettivamente, gli [[sport]] invernali e natatori in ogni comune tra gli italiani delle diverse età.
Contemporaneamente si organizzano su tutto il territorio nazionale anche attività di tipo tradizionale, in accordo e collaborazione con le federazioni sportive nazionali.
Negli anni successivi si replica con intensità crescente. Si gioca e si gareggia dappertutto sotto i colori blu-arancio del CSI: non solo nei cortili delle parrocchie, ma anche negli stadi, nelle piazze, sulle strade. Nascono il ''Trofeo della Montagna'' ([[1946]]), organizzato, in collaborazione con gli [[Alpini]], per i "militari, valligiani e cittadini"; ''Ju Sport'', per i ragazzi dai 10 ai 14 anni; ''Sport Vitt'' e le ''Olimpiadi Vitt'', per i giovani dai 16 ai 20 anni.
Seguirà anche ''Arcobaleno Sport'': una serie di attività adatte ai ragazzi, che si articolano in otto trofei dai colori dell'arcobaleno e comprendono pallacanestro, nuoto, atletica leggera, pallavolo, calcio, rugby educativo, pattinaggio, tennistavolo.
===La ricorrenza del primo decennio del Centro Sportivo Italiano===
{{Citazione|Lievito di cristianesimo voi dunque sarete negli stadi, sulle strade, sui monti, al mare, ovunque si innalza con onore il vostro vessillo|[[Papa Pio XII]], ''Udienza per il primo decennio del CSI''}}
Nell'ottobre [[1955]] il CSI festeggia a [[Roma]] i primi dieci anni di vita. L'idea di un raduno romano del CSI era nata come omaggio a [[papa Pio XII]], "
Il CSI diede vita a tre grandi manifestazioni sportive:
*i
*il
*il
La mattina del 9 ottobre, assieme alle atlete della FARI
Papa Pio XII esortò il CSI affinché lo [[sport]], fonte di beni fisici ed etici, venisse proposto a tutti i giovani, anche ai più disagiati. Attraverso il CSI la [[Chiesa cattolica]] "compie ed integra ciò che manca ad un'idea, ad un'attività, ad un'opera, che per eccessi o per difetti o per assenza di fondamenti ideali non siano pari, se non addirittura contrari, alla dignità cristiana".
Ai giovani dell'immediato dopoguerra lo [[sport]] veniva proposto come un'alternativa esistenziale, cioè un ideale di vita coraggioso, ottimista, superiore ai meri interessi
L'avvenimento trovò diffusione anche nei cinegiornali e la stampa impegnò alcune grandi firme nel commento. Le critiche di parte non mancarono e, talvolta, toccarono punte di involontaria comicità:
*''[[
*''[[Il Paese]]'' trovò ingiusto che si fossero sventolate le bandiere tricolori facendo "fremere nella tomba le ossa di Mazzini e Garibaldi";
*''[[Il Lavoro (quotidiano)|Il Lavoro]]'' parlò di messa in scena grandiosa che nascondeva la pochezza dello [[sport]] del CSI;
*''[[Il Borghese]]'' fece finta di stupirsi perché non era stata inviata "alla cittadinanza romana nessuna cartolina precetto per assistere alla sfilata".
===Il Centro Sportivo Italiano e lo sport nella scuola===
Quando, il 10 febbraio [[1945]], Stadium riprese le pubblicazioni dopo diciotto anni di silenzio imposti dal [[fascismo]] e dalla guerra, sulla prima pagina della rinnovata pubblicazione i due articoli di apertura erano dedicati al problema dello [[sport]] scolastico, che evidentemente l'Associazione riteneva fondante per la rinascita della vita sportiva nel Paese.
Lo [[sport]] nella scuola era una questione antica, radicata. Nell'[[Italia]] della prima metà del [[XX secolo]] l'idea di rendere lo [[sport]] una pratica diffusa in tutta la società si era pian piano affermata. Lo sport, però, era rimasto sostanzialmente estraneo alla scuola, nella quale ci si limitava ad una generica attività di educazione fisica.
Le cose non erano mutate durante il [[Storia del fascismo italiano|periodo fascista]]. Il regime aveva usato larghezza di mezzi per diffondere lo sport, sia pure con intenti paramilitari e propagandistici, eppure non aveva saputo superare l'equazione scuola=ginnastica.
Quando, terminata la guerra, fu necessario pensare anche al riassetto dello [[sport]] italiano, la questione dello [[sport]] scolastico tornò a galla.
Il CSI aveva una visione globale del problema. La [[scuola]], diceva, non può essere un tempio o una tana. I giovani alunni devono poter fare attività sportiva all'aria aperta, sui campi di gioco e nei cortili. L'[[educazione fisica]] concepita come ginnastica non può bastare, oltretutto è ripetitiva e noiosa; meglio allora che lo [[sport]] entri nella scuola o, piuttosto, che la scuola esca nello sport.
Nella primavera del [[1945]] il CSI organizzò nell'Italia centro-meridionale (il Nord doveva ancora essere liberato) i campionati per studenti medi, denominati ''Trofeo CONI''. L'associazione mise a disposizione le sue strutture tecniche e organizzative che resero possibile organizzare anche gare locali di atletica, ciclismo, tennis, calcio, scherma, pallacanestro.
L'iniziativa prese subito piede e venne approvata dal [[Ministero dell'istruzione|Ministero della pubblica istruzione]], che impartiva disposizioni al riguardo ai [[Provveditore#Provveditorato agli studi|provveditorati agli studi]].
L'anno successivo l'iniziativa fu promossa su tutto il territorio nazionale e nacquero i [[Giochi della Gioventù|Campionati Studenteschi]].
Nel 1946 il programma fu notevolmente potenziato. [[Sport]] obbligatori divennero atletica, calcio, ciclismo, ginnastica, pallacanestro; come [[sport]] facoltativi furono scelti pattinaggio, pallavolo, rugby, tennis e scherma. Invariati rimasero il limite minimo di età dei partecipanti (dai 13 ai 14 anni, a seconda degli sport) e la scelta di programmi tecnici impostati in modo da rispettare la giovane età degli iscritti.
All'inizio i [[Giochi della Gioventù|Campionati Studenteschi]] ebbero carattere esclusivamente locale e si esaurirono con le finali provinciali (il calcio terminava a livello locale); più tardi, nel 1950, il programma dei [[Giochi della Gioventù|Campionati Studenteschi]] cominciò a comprendere le finali nazionali, aperte a selezioni provinciali. Nel frattempo avevano preso il via i [[Giochi della Gioventù|Campionati Studenteschi]] di [[sport]] invernali.
I [[Giochi della Gioventù|Campionati Studenteschi]], che ad un certo punto cambiarono il nome in ''Criterium Studenteschi'', ebbero vita quasi ventennale. Anche quando, con il trascorrere degli anni, il programma tecnico dei [[Giochi della Gioventù|Campionati Studenteschi]] divenne più complesso, con un numero maggiore di [[sport]] e di fasi, l'intera macchina organizzativa continuò ad essere gestita dal Centro Sportivo Italiano attraverso i suoi comitati provinciali. Da ricordare anche che nel [[1949]] i campionati nazionali studenteschi furono organizzati insieme dal CSI e dalla FARI; nel 1962, invece, la FARI organizzò i ''Criterium Studenteschi'' femminili.
===Le celebrazioni per il ventennio del Centro Sportivo Italiano===
Oltre ad avere dedicato il tema dell'
La sorpresa più gradita dell'incontro è stata senza dubbio la presenza del [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio]], [[Aldo Moro]], tanto più significativa in quanto egli era corso alla cerimonia del CSI subito dopo un impegnativo discorso al Senato. Erano presenti, inoltre: il [[cardinale]] [[Enrico Dante]], ex sportivo praticante; i ministri [[Giulio Andreotti]] e [[Emilio Colombo]]; il presidente del [[Comitato olimpico nazionale italiano|CONI]] [[Giulio Onesti]]: l'assistente generale dell'[[Azione Cattolica Italiana]], mons. Costa.
Alle parole commemorative del presidente nazionale CSI, Aldo Notario, hanno fatto eco: l'avv. [[Giulio Onesti|Onesti]], che ha messo in risalto il grande contributo dei cattolici e del CSI per la diffusione della pratica sportiva, delle strutture, della coscienza e della politica dello [[sport]] italiano; mons. Costa, che ha accennato ad alcuni aspetti dell'azione pastorale del CSI, anticipatori delle direttive della Chiesa del [[Concilio Vaticano II|Concilio]]; il ministro Andreotti, che, a nome anche dell'on. [[Aldo Moro|Moro]], ha porto al CSI i complimenti del [[Governo della Repubblica Italiana|governo]] per l'azione svolta a favore della gioventù italiana.
Motivo di particolare gradimento è stata la presenza degli ''azzurri'' CSI invitati: il calciatore [[Paolo Barison]], il cestista [[Franco Bertini]], il pattinatore [[Pippo Cantarella]], il tennista [[Gaetano Di Maso]], il ciclista [[Felice Gimondi]], il pallavolista [[Alessandro Grassellini]], il nuotatore [[Fabrizio Nardini]], lo sciatore [[Franco Nones]], l'atleta [[Alfredo Rizzo (atleta)|Alfredo Rizzo]], ai quali è stata offerta una medaglia ricordo.
===Il trentennio del Centro Sportivo italiano===
Nel [[1975]] ricorreva il trentesimo anniversario della nascita del CSI e della FARI. Dal momento che la ricorrenza cadeva nell'anno di celebrazione dell'Anno Santo e nel periodo di preparazione al
La celebrazione trentennale ebbe il suo culmine nel convegno ''L'esperienza di ieri per uno sport nuovo in una società che cambia''.
Nello spazio delle due giornate, oltre alle iniziative sportive per il trentennio, i partecipanti vissero anche un momento religioso celebrando l'[[Giubileo del 1975|Anno Santo]] con il pellegrinaggio alla [[Basilica di San Pietro in Vaticano|basilica di San Pietro]], dopo aver sfilato in corteo per [[via della Conciliazione]]. Alcune migliaia erano i partecipanti, giunti a Roma da ogni parte d'Italia, ai quali si erano aggiunti molti atleti e dirigenti del CONI e delle federazioni nazionali.
A conclusione della celebrazione, vi fu l'incontro con [[papa Paolo VI]].
===Stadium: lo sport incontra la piazza===
Nel [[1977]], con
Il CSI voleva, con questa iniziativa, proporre un modo nuovo di coniugare lo sport, in forma polisportiva, con i contenuti, gli ideali, i problemi e le prospettive che ruotano attorno al fatto sportivo. Lo [[sport]] esce dallo stadio per entrare nella piazza e la piazza diventa stadio; il luogo, deputato da sempre al confronto sociale, culturale, politico e commerciale, accoglie anche l'attività sportiva che, da pratica elitaria e specialistica, negli ultimi decenni è esplosa come vero fenomeno di massa, aperto al godimento di tutti.
Il progetto si articolava in due fasi:
*la prima, itinerante, nelle piazze d'Italia, rimodulando l'attività ed andando incontro alle esigenze dei giovani nei luoghi che essi prediligono, "scendendo" quindi nelle strade e nelle piazze con proposte sportive e culturali coinvolgenti ed alternative
*la seconda, a carattere nazionale, oltre a costituire il momento conclusivo, intendeva proporsi anche come un appuntamento di grande rilevanza culturale, attraverso seminari di studio e convegni.
Nel periodo estivo, sotto il nome di ''Beach Volley Cup'', l'iniziativa venne estesa anche alle spiagge dell'[[Mare Adriatico|Adriatico]] e del [[Mar Tirreno|Tirreno]].
===Il CSI e il Giubileo degli sportivi del 2000===
Quale premessa al [[Giubileo del 2000]], nel dicembre [[1999]] il CSI ha organizzato la
La spedizione sportiva, partendo da [[Gerusalemme]], ha ripercorso l'itinerario compiuto dall'[[Paolo di Tarso|apostolo Paolo]] nella sua missione di evangelizzazione, sino a raggiungere [[Roma]], luogo del suo martirio, con una distanza di 1 100 chilometri in venti tappe. Vi hanno preso parte atleti cristiani, ebrei, musulmani, che hanno portato una simbolica fiaccola della pace, accesa a [[Gerusalemme]], sino a [[Piazza San Pietro]] in [[Roma]] nella notte del 31 dicembre, dove erano ad attenderla migliaia di giovani.
Nell'anno [[2000]] il CSI ha celebrato il [[Giubileo del 2000#Giubileo degli Sportivi|Giubileo degli sportivi]] con decine di manifestazioni locali e con una grande iniziativa nazionale a [[Roma]], dal pomeriggio del 23 ottobre alla notte del 28 ottobre. Si trattò di una settimana di [[sport]] e cultura denominata ''In campo per il Giubileo'', in un ''Villaggio dello Sport'' appositamente attrezzato nei giardini di [[Castel Sant'Angelo]].
L'evento era finalizzato alla promozione presso la popolazione, in particolare quella giovanile, del valore di un'attività sportiva vissuta in forma libera e gioiosa e, nello stesso tempo, a sensibilizzare i partecipanti ai valori etici che possono derivare da una pratica sportiva correttamente intesa.
Oltre alla parte sportiva, la settimana al ''Villaggio dello Sport'' è stata sede di avvenimenti culturali attraverso i convegni: ''Sport for Africa'', ''Vivere da campione'', ''Dai campi di periferia ad Atene: una politica per lo sport giovanile'', ''Sport a scuola: sospeso con obbligo di frequenza'', ''ww.sportfuture.com. I media e lo sport di base'', ''Mister parroco: educare i giovani negli oratori''.
===Il ruolo del CSI nel terzo millennio===
L'11 maggio [[2002]] il CSI ha organizzato a [[Roma]] la conferenza nazionale sul ruolo sociale dello [[sport]] sul tema ''Dall'Italia che fa sport allo sport che fa l'Italia'', che aveva come scopo quello di scoprire il futuro dell'associazionismo sportivo di base e soprattutto un chiarimento su cosa dovessero attendersi gli [[Ente di promozione sportiva|enti di promozione sportiva]] quali maggiori soggetti dello [[sport]] sociale.
Il dibattito, moderato da Fabio Pizzul, ha visto la partecipazione di:
*presidente del CSI, Edio Costantini;
*sottosegretario con delega allo [[sport]] [[Mario Pescante]];
*segretario generale della [[Conferenza Episcopale Italiana|CEI]] mons. [[Giuseppe Betori]];
*presidente del [[Comitato olimpico nazionale italiano|CONI]] [[Gianni Petrucci]];
*coordinatore degli assessori regionali allo [[sport]] Luca Cipriani;
*consigliere delegato allo [[sport]] del
*rappresentante dei rettori delle università italiane [[Luciano Russi]].
Nel suo intervento di apertura, il presidente del CSI si è soffermato sulla crisi del sistema sportivo italiano e sulla necessità della promozione dello [[sport]] sociale da parte dell'ordinamento legislativo e sportivo. I tre pilastri su cui fondare una politica dello [[sport]] sociale dovevano essere: riconoscimento della funzione formativa dello sport, centralità della società sportiva, sostegno al volontariato sportivo.
[[Mario Pescante|Pescante]] ha presentato la sua proposta di legge sulle società sportive dilettantistiche e, per quanto riguarda chi e come dovesse promuovere lo [[sport]] sociale, ha affermato che lo [[sport]] doveva cercare un chiarimento al proprio interno sui ruoli di ciascuno; una volta risolti i problemi di sopravvivenza del [[Comitato olimpico nazionale italiano|CONI]], si sarebbero risolti anche i nodi relativi agli [[Enti di promozione sportiva|
[[Gianni Petrucci]] si è soffermato sulla difesa dell'attuale modello sportivo italiano, imperniato sul [[Comitato olimpico nazionale italiano|CONI]], ritenendo che non serva un
Mons. [[Giuseppe Betori|Betori]]
Delle difficoltà di legiferare sullo [[sport]] ha poi parlato [[Gianni Rivera]], quale ex parlamentare, mentre il coordinatore degli assessori allo [[sport]] ribadiva ancora una volta che le Regioni rivendicavano il ruolo di principali
===Maratona della pace Roma-Lourdes===
A metà maggio [[2003]] il Centro Sportivo Italiano, in collaborazione con l'[[Ordinariato
La fiaccola, accesa in [[Basilica di San Pietro in Vaticano|San Pietro]] dopo l'udienza del [[Santo Padre]], ha raggiunto la [[Nostra Signora di Lourdes#Il santuario|
Alla corsa si sono uniti anche [[Sport per disabili|atleti disabili]], che così hanno dato la loro testimonianza nell'[[Anno europeo delle persone con disabilità]].
I chilometri totali percorsi sono stati 1 604 (724 in [[Italia]], 880 in [[Francia]]), con dodici tappe in dodici giorni, per un totale di centodieci ore di fatica e sacrificio.
Nelle principali tappe la maratona ha ricevuto grandi accoglienze, con incontri e confronti con associazioni laiche e religiose.
La fiaccolata ha legato simbolicamente il suo nome all'idea di pace nel mondo, un'idea "da accendere con amore e speranza".
La maratona-pellegrinaggio si inseriva nella sequenza dei grandi simboli di [[Lourdes]]. Dopo l'acqua della sorgente, ecco i pellegrini stessi nella molteplicità dei loro luoghi di provenienza. Per il [[2003]], inoltre, il tema pastorale di [[Lourdes]] era dedicato all'incontro fra le genti.
=== Le celebrazioni del
È il 7 giugno 2014 e la festa dei
In quasi due ore di festoso incontro, il Papa ha parlato ai giovani della sua visione
"Ho sentito - ha detto il [[Papa Francesco|Papa]] - che mi avete nominato vostro capitano, e vi ringrazio
Mi raccomando: che tutti giochino - ha aggiunto Bergoglio -, non solo i più bravi, ma tutti, con i pregi e i limiti che ognuno ha, anzi, privilegiando i più svantaggiati, come faceva Gesù. E vi incoraggio a portare avanti il vostro impegno attraverso lo sport con i ragazzi delle periferie delle città: insieme con i palloni per giocare potete dare anche ragioni di speranza e di fiducia". Un incontro memorabile, quello del 7 giugno 2014, di cui è rimasta traccia nell'apposito sito internet dedicato all'evento<ref>[http://www.societasportivedalpapa.org/ 7 giugno 2014: le società sportive con Papa Francesco]</ref>.
=== Il francobollo storico ===
Nel 2016, anno in cui
Stampato dall'[[Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato]], raffigura dei ragazzi che, su un'ideale pista che parte dalla [[Basilica di San Pietro in
Lo speciale francobollo è stato emesso
=== Oratorio Cup ===
L'Oratorio Cup è un torneo di calcio giovanile promosso dal Centro Sportivo Italiano, rivolto a parrocchie e oratori, con l'obiettivo di coniugare attività sportiva e formazione educativa. Organizzata principalmente dal comitato territoriale di Roma, la manifestazione coinvolge ogni anno migliaia di giovani atleti e accompagnatori, rappresentando una delle iniziative più significative del CSI.
Nel corso degli anni, il torneo ha registrato una crescita costante, arrivando a coinvolgere oltre 200 squadre e più di 2.600 atleti nella XXI edizione del 2024-2025<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/lazio/notizie/2025/05/08/calcio-al-via-le-finali-della-xxi-edizione-della-oratorio-cup_7ba3e110-5ea3-4d3c-a225-494b06263bee.html|titolo=Calcio: al via le finali della XXI edizione della Oratorio Cup {{!}} ANSA.it|sito=www.ansa.it|accesso=2025-05-09}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=La Redazione|url=https://www.metamagazine.it/da-domani-le-finali-delloratorio-cup-nel-ricordo-di-papa-francesco/|titolo=Da domani le finali dell'Oratorio Cup nel ricordo di Papa Francesco|sito=Meta Magazine|data=2025-05-09|accesso=2025-05-09}}</ref>. Oltre all'attività sportiva, il torneo offre percorsi formativi per dirigenti, educatori e allenatori, perché vuole essere un progetto educativo che unisce tutte le età in uno spirito di comunità<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.corrieredellosport.it/news/calcio-dilettanti/2025/05/09-140545058/oratorio_cup_2024_25_il_programma_delle_finali?utm_source=chatgpt.com|titolo=Oratorio Cup 2024/25: il programma delle finali|sito=corrieredellosport.it|data=2025-05-09|accesso=2025-05-09}}</ref>.
== Attività sportiva ==
Riga 213 ⟶ 252:
*[[Pallavolo]]
*[[Pallacanestro]]
*[[Dodgeball (sport)|Dodgeball]] (disciplina che [[Dodgeball (sport)#Albori|il
*[[Football americano]] (a 7 e a 5 giocatori) e [[flag football]]
*[[Tchoukball]]
===Sport individuali===
Riga 227 ⟶ 267:
*[[Ginnastica aerobica (sport)|Ginnastica aerobica]]
*[[Atletica leggera]]
*[[Arti marziali cinesi|Kung
*[[Danza sportiva]]
*[[
===Altre discipline===
[[File:Girl Water Polo.jpeg|thumb|Una giocatrice impegnata in una partita di pallanuoto di un torneo CSI]]
*[[Aeromodellismo]]
*[[Alpinismo]]/[[Escursionismo]]/[[Trekking]]
*[[Arte marziale|Arti
*[[Subacquea|Attività
*[[Automodellismo]]
*[[Badminton]]
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*[[Beach soccer]]
*[[Beach tennis]]
*[[Beach
*[[Calcio balilla|Biliardino]]
*[[Biliardo]]
*[[Bmx]]
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*[[Hockey]]
*[[Intercrosse]]
*[[
*[[Lacrosse]]
*[[Lotta]]
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*[[Scacchi]]
*[[Scherma]]
*[[Scherma
*[[Skateboard]]
*[[Skiroll]]
*[[Snowboard]]
*Speed
*[[Equitazione|Sport
*[[Squash]]
*[[Tamburello (sport)|Tamburello]]
Riga 293 ⟶ 334:
===Altre attività sportive===
* Gestisce il torneo calcistico ''BergaMondo'', competizione calcistica a torneo della [[
*Nel [[2007]] ha organizzato la prima edizione della ''Clericus Cup'', una competizione calcistica dedicata agli iscritti ad istituti pontifici di [[Roma]] e [[provincia di Roma|provincia]].
*Ha gestito per diversi anni la
*Collabora nel [[2012]] per la realizzazione dell'''Unicredit Cup/UEFA Champions League Trophy Tour'' nelle città italiane.
*Gestisce
*Dal 2013 gestisce, assieme a [[TIM]]
*Da questa esperienza, dal 2015 organizza assieme a [[TIM]]
== Consistenza numerica ==
===Comitati territoriali e regionali===
L'associazione consta di una profonda ramificazione sul territorio italiano, con sedi territoriali in 142 città italiane, che fanno capo a 20 [[Comitato (ordinamento civile italiano)|comitati]] regionali (la regione [[Trentino-Alto Adige]] è suddivida nei due comitati di [[Provincia autonoma di Trento|Trento]] e [[Provincia autonoma di Bolzano|Bolzano]], con rango di comitati regionali)<!-- (vedasi https://www.centrosportivoitaliano.it/p/dove-siamo) -->. Il numero delle sedi territoriali è superiore al numero delle province italiane; infatti, in alcune province esistono uno o più comitati territoriali oltre a quello che ha sede nel [[capoluogo]] e tutti questi comitati hanno pari rango e dignità.
La ragione di questo risale alla fondazione del CSI quando, per via della sua radice cattolica, le strutture decentrate nascevano nelle realtà diocesane; nel corso dei decenni molti piccoli comitati si sono poi accorpati al comitato [[Provincia (Italia)|provinciale]] e il [[Comitato olimpico nazionale italiano|CONI]] oggi riconosce, ai fini della legittimità territoriale, solo quest'ultimo, poiché l'ordinamento sportivo italiano segue i confini amministrativi dello [[Stato]]. Tuttavia, diversi comitati sub-provinciali esistono ancora e sono pienamente attivi ed operativi, poiché fortemente radicati nella realtà sociale del territorio, e lo scioglimento ed accorpamento di questi nei comitati provinciali avviene solo in casi estremi di difficoltà operativa.
=== Società sportive affiliate e tesserati ===
Il CSI ha registrato negli anni una continua espansione numerica, sia per quanto riguarda le società sportive che annualmente si affiliano all'ente sia per le persone ad esse tesserate. Le statistiche partono solo dal decimo anno di vita del CSI (1953/54), anno in cui vengono registrate 2 568 [[società sportive]] affiliate e 60 444 tesserati, che erano tutti maschi perché in quegli anni non erano ammesse donne.
Nel 1966/67 l'associazione taglia contemporaneamente due traguardi: supera le 5 000 società sportive ed i 200 000 tesserati. Un altro anno "storico" fu il 1991/92, nel quale il CSI tagliò sia il traguardo delle 10 000 società affiliate che dei 500 000 tesserati. Attualmente il CSI affilia annualmente più di 13 000 associazioni sportive per oltre 1 milione di tesserati. La regione più rappresentativa è la [[Lombardia]], seguita dall'[[Emilia-Romagna]].
==Organi associativi==
===Assemblea
Tutti gli
L'ultima assemblea ordinaria si è svolta
===Presidente
Il presidente nazionale:
*ha la rappresentanza legale degli organi centrali del CSI nonché di tutta l'associazione fatta eccezione per gli atti di esclusiva competenza dei presidenti regionali e territoriali così come previsto nello [[Statuto (diritto)|statuto]];
*ha il potere di compiere ogni atto di rilevanza esterna e nei confronti di terzi, necessario al funzionamento del CSI e nell'ambito delle indicazioni dell'assemblea nazionale e del consiglio nazionale;
*ha il potere di negoziare e stipulare [[contratti]] in nome e per conto degli organi centrali del CSI;
*concede ai tesserati, su conforme parere del consiglio nazionale, il provvedimento di grazia;
*convoca e presiede il consiglio e la presidenza nazionali;
*convoca e presiede le assemblee nazionali;
*convoca e presiede la conferenza nazionale dei presidenti.
L'attuale presidente del CSI è il bergamasco [https://www.csi-net.it/index.php?action=pspagina&idPSPagina=2153 Vittorio Bosio]. L'ex presidente Massimo Achini resta, fino a nuove elezioni, membro della giunta nazionale del [[Comitato olimpico nazionale italiano|CONI]] in rappresentanza di tutti [[ente di promozione sportiva|enti di promozione sportiva]] e depositario della delega dei rapporti tra il [[Comitato olimpico nazionale italiano|CONI]] e la [[Chiesa cattolica in Italia|Chiesa cattolica italiana]].
====Elenco dei presidenti nazionali del CSI====
*[[Luigi Gedda]] ([[1944]] - [[1960]])
*[[Silvio Bettocchi]] ([[1961]] - [[1964]])
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*[[Edio Costantini]] ([[2000]] - [[2008]])
*[[Massimo Achini]] ([[2008]] - [[2016]])
*[
===Assistente
Don
====Elenco degli assistenti ecclesiastici del CSI====
*mons. Federico Sargolini ([[1945]] - [[1950]])
*mons. Albino Galletto ([[1950]] - [[1952]])
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*mons. Vittorio Peri ([[1995]] - [[2005]])
*mons. Claudio Paganini ([[2005]] - [[2012]])
*
*don Luca Meacci (2024 - oggi)
===Direzione
La [[Direzione aziendale|direzione]] [[Nazione|nazionale]] è la struttura operativa che supporta il [[presidente]] e gli altri organi nazionali nella gestione dell'
Gli attuali dirigenti d'area sono<ref name=":0">{{Cita web|lingua=it|url=https://www.centrosportivoitaliano.it/notizie/associativa/vittorio-bosio-rieletto-presidente-nazionale-csi|titolo=Assemblea Elettiva Nazionale CSI|sito=www.centrosportivoitaliano.it|accesso=}}</ref>:
* Carmine Di Pinto - Coordinatore dell’Area Formazione ed Editoria
* Giuseppe Basso - Coordinatore dell’Area Sviluppo, Promozione Sportiva e Formazione Tecnica
* Alessio Franchina - Coordinatore dell’Area Comunicazione, Marketing e Innovazione Digitale
* Marco Guizzardi - Coordinatore dell’Area Servizi al Territorio, Ricerca e Analisi Associativa
* Paolo Bellei - Coordinatore dell’Area Amministrazione e Sostenibilità Economica
* Michele Marchetti - Coordinatore dell’Area Segreteria Nazionale e Politiche ESG
====Modalità di composizione della direzione nazionale====
Il presidente nazionale, in occasione della prima riunione del consiglio nazionale, illustra le linee programmatiche del suo mandato e propone i responsabili delle aree operative nelle quali viene articolata la struttura della presidenza nazionale: [[Segretario (ufficio)|segreteria]], amministrazione, attività sportiva, formazione, comunicazione, altre aree individuate dal presidente in base al suo programma. Il presidente indica da due a sei coordinatori e ciascuno di essi viene preposto ad una o più aree operative.
Ciascun coordinatore è responsabile del funzionamento e delle attività dell'area o delle aree cui è preposto con le modalità stabilite dal consiglio nazionale e secondo le direttive e le indicazioni operative del presidente.
===Presidenza
La presidenza nazionale è composta dal presidente nazionale, dai vicepresidenti nazionali e da
*attua le decisioni del consiglio;
*coordina l'attività dei comitati regionali, dei comitati territoriali e delle società sportive del CSI, istituendo servizi per supportare la loro opera e l'azione dei tesserati;
*assume in via d'urgenza le deliberazioni, di competenza del consiglio nazionale, che dovranno essere sottoposte alla sua ratifica nella prima riunione utile.
Attualmente è composta da
===Consiglio
Il consiglio nazionale è composto dal presidente nazionale e
*cura la esecuzione delle [[Deliberazione|delibere]] delle assemblee nazionali;
*determina le linee programmatiche del CSI e i necessari strumenti per la loro attuazione;
*cura e vigilia l'andamento della vita e le attività del CSI;
*elegge nel suo seno uno o più vicepresidenti e
*elegge su proposta del presidente nazionale da
*nomina la commissione nazionale arbitri e giudici di gara, le commissioni tecniche nazionali e gli organi nazionali di giustizia sportiva;
*approva i regolamenti necessari all'organizzazione dell'associazione su mandato dell'assemblea e in conformità alle presenti norme statutarie e nel rispetto delle leggi vigenti;
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*scioglie, per gravi irregolarità nella gestione, gravi e ripetute violazioni dell'ordinamento associativo e per constatata impossibilità di funzionamento degli organi direttivi, i consigli dei comitati territoriali e i consigli regionali provvedendo alla nomina di un commissario straordinario;
*delibera in ordine all'assunzione del personale della struttura nazionale;
*concede, se delegato dal
*delibera in ordine all'assunzione del personale della struttura nazionale;
*esprime il suo parere vincolante sui provvedimenti di grazia di competenza del presidente nazionale;
*delibera in ordine all'assunzione del personale della struttura nazionale;
*concede, con motivata deliberazione, provvedimenti di [[amnistia]] e di [[indulto]].
Dopo l'ultima assemblea sono risultati eletti<ref name=":0" />:
Vittorio Bosio, Andrea De David, Marco Calogiuri, don Luca Meacci, Paolo Busato, Massimo Carini, Nicoletta Castellini, Alessandra Corti, Daniele Franzoni, Bianca Lanzoni, Gaetano Paternò, Diego Peri, Annamaria Perotti, Patrizia Reggiani, Amedeo Ripane, Emiliano Scalfi, Gaia Tozzo, Giuseppe Valori, Daniele Zanoni, Claudio Banditelli, Corinna Maiutto, Alfonso Nardella, Cristiano Nicosia, Silvia Noci, Roberto Posarelli, Raffaela Sabatini, Biagio Nicola Saccoccio, Teresa Falco, Agnese Gagliano, Maurizio Polizzi, Giuseppe Porqueddu, Ivano Rolli, Giovanni Scarlino, Nazzareno Sportella.
====Modalità di elezione dei consiglieri nazionali====
I consiglieri nazionali sono eletti dall'assemblea nazionale attraverso
*circoscrizione nº 1 "NORD": [[Emilia-Romagna]], [[Friuli
*circoscrizione nº 2 "CENTRO": [[Abruzzo]], [[Lazio]], [[Marche]], [[Molise]], [[Toscana]], [[Umbria]];
*circoscrizione nº 3: "SUD E ISOLE": [[Basilicata]], [[Calabria]], [[Campania]], [[Puglia]], [[Sardegna]], [[Sicilia]].
La circoscrizione che conta il numero maggiore di società sportive elegge sedici consiglieri, le altre due circoscrizioni eleggono invece otto consiglieri ciascuna.
Possono candidarsi al consiglio nazionale i tesserati del CSI che abbiano un'anzianità di iscrizione di almeno quattro anni. È consentita la candidatura in una sola delle tre circoscrizioni e la contemporanea candidatura per le cariche di presidente nazionale e di consigliere nazionale.
Ciascuna candidatura per l'elezione a consigliere nazionale deve essere corredata da un numero di sottoscrizioni, da parte delle società sportive aventi diritto di voto, che è così determinato:
*Circoscrizione che elegge sedici consiglieri: cinquanta sottoscrizioni;
*Circoscrizioni che eleggono otto consiglieri ciascuna: venticinque sottoscrizioni. Ogni società può sottoscrivere un numero massimo di candidature pari al numero dei consiglieri assegnati alla circoscrizione elettorale della quale fa parte. Ciascuna società ha diritto ad un solo voto e può esprimere la propria preferenza per non più di un terzo dei candidati da eleggere.
====Funzionamento del consiglio nazionale====
Il consiglio nazionale funziona in [[Adunanza plenaria|seduta plenaria]] o per commissioni, queste ultime con potere referente o deliberante secondo il regolamento interno che il consiglio stesso si dà. Le deliberazioni assunte con potere deliberante debbono essere sottoposte alla ratifica del consiglio nazionale riunito in sessione plenaria. Deve comunque riunirsi in seduta plenaria almeno tre volte l'anno. Esso, inoltre, può essere convocato ogni qualvolta il presidente nazionale lo ritenga opportuno, o quando ne faccia richiesta la maggioranza dei componenti. Il consiglio nazionale in seduta plenaria è convocato e presieduto dal presidente nazionale. La convocazione delle riunioni del consiglio nazionale in seduta plenaria, contenente l'ordine del giorno nonché il luogo, la data e l'ora della riunione, deve essere inviata ai consiglieri almeno quindici giorni prima della data fissata per la riunione stessa. La seduta è valida quando siano presenti la metà più uno degli aventi diritto (presidente, consiglieri) e le deliberazioni sono assunte a maggioranza dei presenti, fatte salve quelle per le quali lo statuto non preveda maggioranze diverse. Il funzionamento delle commissioni consiliari, ivi comprese le modalità di convocazione delle stesse, è stabilito dall'apposito regolamento approvato dal consiglio nazionale.
Alle riunioni del consiglio nazionale partecipano senza diritto di voto:
*l'assistente ecclesiastico nazionale;
*i presidenti regionali;
*il collegio nazionale dei revisori dei conti. Partecipano, altresì, senza diritto di voto qualora non vi facciano già parte come consiglieri, i componenti della direzione nazionale.
Il presidente può invitare a partecipare alle riunioni del consiglio nazionale anche altre persone qualificate sugli argomenti posti all'ordine del giorno.
===Collegio
Il collegio nazionale dei revisori dei conti è composto dal presidente, da due membri effettivi, e da due membri supplenti. Il collegio dei revisori ha il compito di:
*controllare la regolarità e le legittimità della gestione amministrativa e finanziaria del consiglio nazionale del CSI;
*accertare la regolare tenuta della [[contabilità]];
*redigere una relazione al bilancio preventivo e al conto consuntivo, nonché alle proposte di variazione al bilancio stesso;
*verificare periodicamente l'esatta [[Comunicazione|corrispondenza]] tra le scritture contabili, la consistenza di cassa, l'esistenza dei valori e dei [[Proprietà (diritto)|titoli di proprietà]];
*svolgere, su richiesta dei collegi dei probiviri, indagini tecnico-contabili di controllo sulla legittimità e sulla regolarità della gestione finanziaria e amministrativa a tutti i livelli dell'associazione.
Il presidente del collegio nazionale dei revisori dei conti deve essere iscritto al
Gli attuali componenti sono: Angela Salvini (
===Collegio
Il collegio nazionale dei probiviri giudica in seconda e definitiva [[Istanza (diritto)|istanza]] sulle decisioni emesse e sulle sanzioni comminate a livello associativo dai collegi regionali o interregionali dei probiviri nonché sui ricorsi relativi alle deliberazioni degli organi associativi a tutti i livelli del Centro Sportivo Italiano.
Gli attuali componenti sono: Fabio Luigi Arrigoni (Presidente), Roberto Valli (vicepresidente), Aldo Barcaioli, Silvia Cavallini, Cristoforo Di Cuia, Elena Jaccheri, Alberto Lo Giudice, Amelia Morgano, Alessandro Spano.
===Procuratore associativo===
L'ufficio del procuratore associativo ha il compito di attivare i procedimenti di natura associativa presso i collegi dei [[probiviri]].
L'ufficio agisce di sua iniziativa o su denuncia di parte o di terzi, effettua la necessaria istruttoria e alla fine o archivia il caso o lo deferisce al giudizio del competente collegio regionale o interregionale dei probiviri.
L'attuale procuratore associativo nazionale è Dario Murra. È presente un procuratore associativo aggiunto in ogni regione.
==Note==
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