Fausto Coppi: differenze tra le versioni
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{{Sportivo
| Nome = Fausto Coppi
| Immagine = Fausto Coppi, Tour de France 1952 01 (cropped).jpg
| Didascalia = Coppi durante il [[Tour de France 1952]]
| Sesso = M
| CodiceNazione = {{ITA}}
| Disciplina = Ciclismo
| Specialità = [[ciclismo su strada|Strada]], [[ciclismo su pista|pista]]
| TermineCarriera = 1960
| SquadreGiovanili =
| Squadre = {{Carriera sportivo
|1938|{{Bandiera|NC}} Dop. Montecatini Spinetta|
|1939
|1940-1942|{{Ciclismo Legnano 19-66}}|
|1945|{{Ciclismo Lazio}}|
|1946-1955 |{{Ciclismo Bianchi 05-61}}|
|1956-1957|{{Ciclismo Carpano}}|
|1958|{{Ciclismo Bianchi 05-61}}|
|1959|[[File:Bianco.svg|20px]] [[Tricofilina-Coppi
}}
| SquadreNazionali = {{Carriera sportivo
|1946-1958 |{{naz|
|1947-1949 |{{naz|
}}
| Allenatore =
| Vittorie =
{{MedaglieCompetizione|Mondiali su {{MedaglieBronzo|[[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1949|Copenaghen 1949]]|[[Campionati del mondo di ciclismo su strada - Corsa in linea maschile Elite|In linea]]}}
{{MedaglieOro|[[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1953|Lugano 1953]]|[[Campionati del mondo di ciclismo su strada - Corsa in linea maschile Elite|In linea]]}}
{{MedaglieCompetizione|Mondiali su pista}}
{{MedaglieOro|[[Campionati del mondo di ciclismo su pista 1947|Parigi 1947]]|[[Campionati del mondo di ciclismo su pista - Inseguimento individuale maschile|Ins. ind.]]}}
{{MedaglieArgento|[[Campionati del mondo di ciclismo su pista 1948|Amsterdam 1948]]|[[Campionati del mondo di ciclismo su pista - Inseguimento individuale maschile|Ins. ind.]]}}
{{MedaglieOro|[[Campionati del mondo di ciclismo su pista 1949|Ordrup 1949]]|[[Campionati del mondo di ciclismo su pista - Inseguimento individuale maschile|Ins. ind.]]}}
| Aggiornato =
}}
{{Bio
|Nome = Angelo Fausto
|Cognome = Coppi,
|PostCognome = meglio noto col solo nome di '''Fausto'''
|ForzaOrdinamento = Coppi ,Fausto
|Sesso = M
|LuogoNascita = Castellania
|LuogoNascitaLink = Castellania Coppi
|GiornoMeseNascita = 15 settembre
|AnnoNascita = 1919
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}}
S'impose sia nelle più importanti [[Corsa a tappe|corse a tappe]] sia nelle maggiori [[classiche]] di un giorno. Vinse cinque volte il [[Giro d'Italia]] ([[Giro d'Italia 1940|1940]], [[Giro d'Italia 1947|1947]], [[Giro d'Italia 1949|1949]], [[Giro d'Italia 1952|1952]] e [[Giro d'Italia 1953|1953]]), record condiviso con [[Alfredo Binda|Binda]] e [[Eddy Merckx|Merckx]], e due volte il [[Tour de France]] ([[Tour de France 1949|1949]] e [[Tour de France 1952|1952]]), diventando anche il primo ciclista a conquistare le due competizioni nello stesso anno. Fra i successi nelle gare in linea vanno ricordate le cinque affermazioni al [[Giro di Lombardia]] (1946, 1947, 1948, 1949 e 1954), record condiviso con [[Tadej Pogačar]], le tre vittorie alla [[Milano-Sanremo]] (1946, 1948 e 1949) e i successi alla [[Parigi-Roubaix]] e alla [[Freccia Vallone]] nel 1950. Vinse il [[Campionati del mondo di ciclismo su strada|Campionato del mondo]] nel [[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1953 - Gara in linea maschile Professionisti|1953]] e primeggiò anche nel [[ciclismo su pista]], vincendo il [[Campionati del mondo di ciclismo su pista|Campionato del mondo]] d'[[inseguimento]] nel 1947 e nel 1949. Fu [[Record dell'ora|primatista dell'ora]] (con {{M|45.798|u=km}}) dal 1942 al 1956.
Leggendaria fu la sua [[Rivalità Coppi-Bartali|rivalità]] con [[Gino Bartali]], che divise l'[[Italia]] nell'immediato [[dopoguerra]] (anche per le presunte diverse posizioni [[politica|politiche]] dei due).
Coppi è anche noto per aver cambiato l'approccio alle competizioni ciclistiche, grazie al suo interesse per la [[dieta]], per gli sviluppi tecnici della [[bici da corsa|bicicletta]], per i metodi di [[allenamento]] e la [[medicina sportiva]]. Le sue imprese e le tragiche circostanze della morte (dovuta a una [[malaria]] non diagnosticata) ne hanno fatto un'[[Icona (società)|icona]] della storia sportiva italiana
== Carriera ==
=== La giovinezza e gli esordi ===
[[File:Coppi record ora 1942.jpg|thumb|7 novembre
Fausto Coppi nasce a [[Castellania (Italia)|Castellania]], in [[provincia di Alessandria]], il 15 settembre 1919, quarto dei cinque figli di Domenico Coppi e di Angiolina Boveri (gli altri sono, in ordine, Livio, Dina, Maria e [[Serse Coppi|Serse]]); i genitori erano originari del comune di [[Quarna Sotto]]
A quindici anni, con i soldi regalatigli dallo zio Fausto, marinaio di ritorno dal [[Golfo Persico]], poté comprare una [[Maino (azienda)|Maino]] da 520 lire al negozio del signor Bovone a Novi e cominciare a partecipare alle prime corse non ufficiali.<ref name="alberati12">{{cita|Alberati|p. 12}}.</ref> È proprio a Novi che viene segnalato a [[Biagio Cavanna]], il famoso massaggiatore di [[Costante Girardengo]] e di [[Learco Guerra]], che lo ammise alla sua scuola di giovani corridori da poco aperta a [[Pozzolo Formigaro]].<ref name=dizbio/><ref name="coppi rivelazione"/> Cavanna, che diventerà cieco nel 1938, sarà per molti anni, anche dopo l'inizio della carriera professionistica di Coppi, suo massaggiatore nonché fido consigliere.<ref name=dizbio/> È lui a intravedere le possibilità del giovane Coppi di diventare un campione.
Dal fisico apparentemente poco atletico
Nel 1939 gareggia tra gli indipendenti
=== 1940-1941: le prime vittorie da professionista ===
Nell'inverno 1939 Coppi, ristabilitosi da una frattura al [[malleolo]] della caviglia destra, si reca a [[Milano]] per firmare il contratto con la Legnano.<ref name="alberati27">{{cita|Alberati|p. 27}}.</ref> Dopo il ritiro di febbraio sulla [[riviera di Ponente]] con i compagni, in marzo partecipa alla [[Milano-Sanremo 1940|Milano-Sanremo]], contribuendo al successo del suo capitano Bartali.<ref name="alberati27"/> In maggio fa il suo esordio al [[Giro d'Italia 1940|Giro d'Italia]] ancora come gregario del già due volte vincitore Bartali. Coppi dovrebbe limitarsi ad aiutare il suo capitano, ma si trova presto davanti: durante la seconda tappa, la [[Torino]]-[[Genova]], Bartali cade a causa di un cane che gli taglia la strada e giunge all'arrivo con 5'15" dal giovane gregario, piazzatosi quel giorno secondo alle spalle di [[Pierino Favalli]].<ref name="coppi rivelazione"/> Al termine della quarta tappa, Bartali è ormai fuori gioco per la vittoria finale, a un quarto d'ora da Coppi. Il giovane piemontese, che nei primi dieci giorni di gara svolge comunque ruoli di gregariato, ha così via libera e nella tappa [[Arezzo]]-[[Firenze]], sulla salita della Consuma, attacca, venendo però ripreso a {{M|9
Due giorni dopo, tra lo stupore generale, riesce a imporsi di forza nella [[Firenze]]-[[Modena]], frazione di {{M|184
[[File:Coppi Bartali 1940.jpg|thumb|left|Fausto Coppi e Gino Bartali nel 1940
Il 30 giugno Coppi diventa campione italiano d'[[inseguimento]], mentre a fine stagione, al [[Giro di Lombardia 1940|Giro di Lombardia]], conclude a 7'08" dal vincitore Bartali, dopo aver tentato un allungo sul [[Ghisallo]], complice un problema meccanico dello stesso Bartali, ed essere stato ripreso dal compagno-rivale a un chilometro dalla vetta.<ref name="coppi ora del destino">{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/ciclismo_%28Enciclopedia-dello-Sport%29/|titolo=Coppi, l'ora del destino - Enciclopedia dello Sport|accesso=28 agosto 2014
=== 1942-1945: il record dell'ora e l'interruzione bellica ===
{{Approfondimento
|titolo = Il record dell'ora
|contenuto = Coppi stabilì il [[record dell'ora|record]] sulla pista del [[Velodromo Vigorelli]] di [[Milano]] il 7 novembre
{{Colonne}}
*{{M|1
*{{M|2
*{{M|3
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{{Colonne spezza}}
*30 minuti: {{M|22
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*{{M|35
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*{{M|45
*ora: {{M|45
{{Colonne fine}}
Coppi superò così il record di {{M|45
}}
Nella primavera del 1942 Coppi si classifica quarto al [[Giro del Lazio 1942|Giro del Lazio]], quinto al [[Giro di Toscana 1942|Giro di Toscana]] e al [[Giro dell'Emilia 1942|Giro dell'Emilia]], ma non ottiene nessuna vittoria. Il 21 giugno a [[Roma]] si laurea per la prima volta [[
Il 7 novembre, sulla pista del velodromo Vigorelli, si compie l'impresa: Coppi copre 115 giri e 151 metri, e stabilisce il nuovo record, {{M|45
Il giorno dopo il record, l'8 novembre, gli angloamericani sbarcano in Marocco e Algeria dando inizio all'[[Operazione Torch]], mentre il 9 novembre comincia l'invio di truppe italo-tedesche a [[Tunisi]] e [[Biserta]], nell'ottica di creazione di una testa di ponte in Tunisia. Anche Fausto Coppi, caporale del 38º Reggimento di fanteria della [[3ª Divisione fanteria "Ravenna"|Divisione "Ravenna"]], riceve l'ordine di partire.<ref name="coppi ora del destino"/> La successiva sospensione delle competizioni a causa del [[seconda guerra mondiale|conflitto]] giunge subito dopo le prime importanti vittorie di Coppi e tarpa le ali al giovane talento. La guerra di Coppi non dura però a lungo. Il 13 aprile 1943 il campione viene infatti catturato dagli inglesi a [[Capo Bon]]; il 17 maggio seguente viene introdotto nel [[campo di concentramento]] di [[Medjez el-Bab|Medjez el Bab]], in Tunisia, passando poi al campo di [[Blida]], vicino ad Algeri.<ref name=dizbio/><ref name="coppi ora del destino"/><ref name="pastonesi212">{{cita|Pastonesi|p. 212}}.</ref>
La prigionia in Africa si conclude il 1º febbraio 1945, quando il campione, in qualità di automobilista aggregato alla [[Royal Air Force|RAF]] in Italia, s'imbarca sul piroscafo ''Città di Orano'' in partenza da Algeri e diretto a [[Napoli]], in un Sud Italia ormai sotto il controllo degli Alleati.<ref name="coppi ora del destino"/> Sin dall'arrivo in Italia il pensiero di Coppi, pur sofferente per lievi forme di [[malaria]] e [[ulcera gastrica]],<ref name=dizbio/><ref name="alberati47"/> è capire come riprendere l'attività professionistica. A [[Caserta]], servendo come autista per il tenente Towell della RAF,<ref name="pastonesi212"/> incontra il calciatore del {{Calcio Napoli|N}} [[Umberto Busani]], che lo mette in contatto con [[Gino Palumbo]], giornalista che lavora alla redazione sportiva della ''Voce'' e futuro direttore della ''Gazzetta dello Sport''.<ref name="alberati47">{{cita|Alberati|p. 47}}.</ref>
Proprio a questi si rivolge il ciclista: «Sono Coppi e vorrei tornare a correre, ma ho soltanto una bici militare con le gomme piene che mi procurano dolori continui. Il suo giornale mi può aiutare?» Palumbo lancia subito un appello: «Date una bicicletta a Fausto Coppi». Rispondono in tre.
=== 1946-1947: il dopoguerra e la rivalità con Bartali ===
[[File:Giro d'Italia - Gino Bartali, Fausto Coppi.jpg|thumb|left|[[Gino Bartali]] (a sinistra) e Fausto Coppi, grandi [[Rivalità Bartali-Coppi|rivali]] nel ciclismo dell'immediato dopoguerra]]
Nella primavera del 1946 riprendono le competizioni professionistiche dopo la fine della guerra. A inizio stagione Coppi lascia la Legnano di Pavesi e Bartali e firma per la [[F.I.V. Edoardo Bianchi|Bianchi]]: per tutto il decennio successivo indosserà la famosa casacca bianco-celeste, dando vita a un leggendario binomio con la casa ciclistica milanese e a un'ancora più celebre [[Rivalità Bartali-Coppi|rivalità]] con Bartali.<ref name="la grande sfida"/> Il cambio di maglia dà immediatamente i suoi frutti: il 19 marzo l'"Airone" vince infatti la [[Milano-Sanremo 1946|Milano-Sanremo]] con una fuga solitaria di {{M|151
In maggio è secondo al [[Campionato di Zurigo]] e si aggiudica il [[Giro di Romagna 1946|Giro di Romagna]] e il 15 giugno si ripresenta al via del [[Giro d'Italia 1946|Giro d'Italia]] a distanza di sei anni dal trionfo del 1940. In quel Giro i favoriti sono lui e Bartali. Coppi vince la [[Prato (Italia)|Prato]]-[[Bologna]], Bartali attacca nella [[Chieti]]-
La stagione 1947 di Coppi si apre con un abbandono alla [[Milano-Sanremo 1947|Milano-Sanremo]] (vince Bartali) e con la vittoria al [[Giro di Romagna 1947|Giro di Romagna]].<ref name="il sorpasso">{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/ciclismo_%28Enciclopedia-dello-Sport%29/|titolo=Il sorpasso - Enciclopedia dello Sport|accesso=29 agosto 2014
Al successivo [[Tour de Suisse 1947|Giro di Svizzera]] Bartali stravince, con 40'06" su Coppi (entrambi esclusi dal [[Tour de France 1947|Tour de France]] dalla squadra italiana, temendo che la loro rivalità potesse compromettere la vittoria finale); quest'ultimo riesce comunque a trionfare nella [[Losanna]]-[[Ginevra]], cronometro di {{M|60,6
=== 1948: la doppietta Sanremo-Lombardia e le squalifiche ===
Il
Scoppia però la polemica: la Bianchi di Coppi e la [[Cimatti (ciclismo)|Cimatti]] di Cecchi presentano infatti reclamo per le spinte ricevute da Magni sul Pordoi. La giuria si limita a penalizzare Magni di 2 minuti: il campione toscano può così conservare il primato e, due giorni dopo, vincere il Giro (tra i fischi del Vigorelli di Milano) con soli 11 secondi di margine su Cecchi.<ref name="le spinte di magni"/> La Bianchi allora si ritira in blocco, per protesta, e in risposta l'[[Federazione Ciclistica Italiana|Unione Velocipedistica Italiana]] infligge un mese di squalifica ai ciclisti della squadra, tra cui Coppi (che vince comunque la [[Classifica scalatori (Giro d'Italia)|classifica del GPM]] di quel Giro).<ref name="le spinte di magni"/> Sempre sull'onda della protesta della Bianchi, al seguente [[Tour de France 1948|Tour de France]] Coppi non partecipa. L'8 agosto si aggiudica comunque la [[Tre Valli Varesine 1948|Tre Valli Varesine]] battendo in volata Bartali, fresco trionfatore della ''Grande Boucle''.<ref name="bartali e il tour 1948">{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/ciclismo_%28Enciclopedia-dello-Sport%29/|titolo=Bartali e il Tour del 1948 - Enciclopedia dello Sport|accesso=29 agosto 2014
Per la condotta scriteriata (l'evento divenne noto come "la vergogna di Valkenburg") l'UVI squalifica Bartali e Coppi per due mesi, poi ridotti a uno, a partire dal 1º settembre:<ref name="bartali e il tour 1948"/> la delibera, a firma del presidente [[Adriano Rodoni]], affermava che i due campioni, «dimentichi dell'essere loro affidato di tenere alto il prestigio italiano, soggiacendo ad antagonismo personale, si sottraevano alla competizione suscitando l'unanime riprovazione degli sportivi».<ref name="lombardia 1948"/> Anche il [[Campionati del mondo di ciclismo su pista 1948|campionato mondiale]] d'inseguimento, tenutosi il 26 agosto ad [[Amsterdam]], non porta successi: Coppi viene infatti battuto in finale per soli due metri da [[Gerrit Schulte]], unica sconfitta subita in ventiquattro gare su pista disputate.<ref name=dizbio/> In virtù dello sconto di pena, comunque, Coppi rientra presto alle gare su strada e il 10 ottobre vince in solitaria il suo terzo [[Giro dell'Emilia 1948|Giro dell'Emilia]].
=== 1949: il dominio a Giro e Tour e la consacrazione ===
{{Citazione|Un uomo solo è al comando; la sua maglia è biancoceleste; il suo nome è Fausto Coppi.|
[[File:Fausto Coppi 1953.jpg|thumb|Fausto Coppi in maglia gialla nel 1952]]
Il 1949 è l'anno della definitiva consacrazione internazionale per Coppi. Il 19 marzo vince per la terza volta la [[Milano-Sanremo 1949|Milano-Sanremo]]: quel giorno stacca gli avversari sul Capo Berta e arriva al traguardo con 4'17" sul gruppetto dei primi inseguitori.<ref name="un uomo solo al comando">{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/ciclismo_%28Enciclopedia-dello-Sport%29/|titolo=Un uomo solo al comando della corsa - Enciclopedia dello Sport|accesso=29 agosto 2014
Conquistato il terzo Giro, Coppi affronta il suo primo [[Tour de France 1949|Tour de France]]: in quella corsa è co-capitano della Nazionale con Bartali, e prima di partire i due, su pressione del commissario tecnico [[Alfredo Binda]], firmano il cosiddetto "patto di Chiavari", in cui s'impegnano a non ostacolarsi durante la gara.<ref name="il tour della resurrezione">{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/ciclismo_%28Enciclopedia-dello-Sport%29/|titolo=Il Tour della resurrezione di Coppi - Enciclopedia dello Sport|accesso=29 agosto 2014
Tre giorni dopo Coppi si rifà e vince la cronometro di [[La Rochelle]] ({{M|92
Al [[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1949|campionato del mondo]] su strada di [[Copenaghen]] del 21 agosto, su un tracciato adatto ai velocisti, si piazza terzo alle spalle del "principe delle volate" [[Rik Van Steenbergen]] e di Ferdi Kübler; al successivo [[Campionati del mondo di ciclismo su pista 1949|campionato del mondo]] di inseguimento di [[Ordrup]]
=== 1950-1951: gli infortuni e la morte di Serse ===
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[[File:Murales coppi.JPG|thumb|Murale a Castellania che ritrae Fausto Coppi (in maglia iridata) con il fratello Serse]]
Il 1950 di Coppi inizia con il quarto posto alla [[Milano-Sanremo 1950|Milano-Sanremo]] (vinta da Bartali), e prosegue con i successi al [[Giro di Reggio di Calabria]], alla [[Parigi-Roubaix 1950|Parigi-Roubaix]], nella prima frazione della seconda tappa della [[Roma-Napoli-Roma 1950|Roma-Napoli-Roma]], che conclude al secondo posto generale, e alla [[Freccia Vallone 1950|Freccia Vallone]].<ref name=dizbio/><ref name="hugo koblet">{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/ciclismo_%28Enciclopedia-dello-Sport%29/|titolo=Hugo Koblet - Enciclopedia dello Sport|accesso=30 agosto 2014
Anche la stagione 1951 si apre negativamente: l'11 marzo alla [[Milano-Torino 1951|Milano-Torino]], infatti, Coppi è vittima di una caduta che gli causa la frattura della clavicola.<ref name=dizbio/> Rientrato alle gare in maggio, si piazza secondo al [[Giro di Romagna 1951|Giro di Romagna]]. Partecipa poi al [[Giro d'Italia 1951|Giro d'Italia]]. In quella Corsa
Sembra nulla di grave e Serse, pur avendo battuto la testa, si rialza e termina la gara. La sera in albergo, però, si sente male e poche ore dopo muore per [[emorragia cerebrale]]: aveva ventotto anni.<ref name=dizbio/><ref name="la tragedia di serse"/> Fausto è sconvolto dal dolore e medita il ritiro dalle corse.<ref name=dizbio/> Pochi giorni dopo, il 4 luglio, è comunque – pur in condizioni fisiche e psicologiche non ottimali – al via del [[Tour de France 1951|Tour de France]]. In quella ''Grande Boucle'' risulta inizialmente competitivo e coglie un secondo posto nella tappa pirenaica da [[Tarbes]] a [[Luchon]], battuto in volata da Koblet; due giorni dopo, però, nella [[Carcassonne]]-[[Montpellier]], va in profonda crisi e conclude a 33'33" dal vincitore Koblet, evitando per pochi secondi di andare oltre il tempo massimo.<ref name="hugo koblet"/> Ripresosi, cinque giorni dopo ottiene il successo nella frazione alpina [[Gap (Francia)|Gap]]-[[Briançon]], precedendo di 3'43" [[Roger Buchonnet]] e di 4'09" la maglia gialla Koblet: in classifica chiude però lontano, decimo, a 46'51" dal vincitore Koblet.<ref name="hugo koblet"/><ref>{{cita web|url=http://www.cinquantamila.it/storyTellerArticolo.php?storyId=4feaa0ec2b857|titolo=Tour, vittoria di Coppi a Briançon|accesso=30 agosto 2014
=== 1952: la seconda doppietta Giro-Tour ===
Nel 1952, dopo due anni sofferti e con alterne fortune, Coppi torna a vincere.<ref name="il favoloso 1952">{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/ciclismo_%28Enciclopedia-dello-Sport%29/|titolo=Il favoloso 1952 - Enciclopedia dello Sport|accesso=30 agosto 2014
Tre settimane dopo il Giro, Coppi partecipa al [[Tour de France 1952|Tour de France]] come co-capitano della selezione italiana insieme
È sul terzo, il Galibier, che il "Campionissimo" va via in solitaria: arriverà al traguardo con 7'09" sul secondo, [[Bernardo Ruiz]], e 9'33" su Ockers.<ref name="il favoloso 1952"/> Sui Pirenei è quindi ancora lui a dominare, vincendo la diciottesima tappa, da [[Bagnères-de-Bigorre]] a Pau; infine sua è anche la terzultima frazione, la [[Limoges]]-[[Puy-de-Dôme]]. Nella graduatoria finale va a precedere Ockers di 28'27", Ruiz di 34'38", Bartali di 35'25", e fa sua anche la [[classifica scalatori (Tour de France)|classifica scalatori]] della corsa.<ref name="il favoloso 1952"/> È per lui, dopo quanto realizzato nel 1949, la seconda vittoria al Tour e la seconda doppietta Giro-Tour. Il 7 agosto seguente, a pochi giorni dal successo di Parigi, il campione è però vittima di una caduta in pista a [[Perpignano]]: si frattura la scapola e la clavicola sinistre ed è costretto a interrompere temporaneamente l'attività.<ref name=dizbio/> Ritornato alle gare, vince il Gran Premio di Lugano a cronometro e, in novembre, due frazioni, la cronometro a squadre e la classifica finale del [[Gran Premio del Mediterraneo 1952 (ciclismo)|Gran Premio del Mediterraneo]], prova a tappe organizzata quell'anno dalla ''Gazzetta dello Sport'' nel Sud Italia.<ref name=dizbio/>
=== 1953: il quinto Giro e il titolo mondiale su strada ===
Dopo la trionfale stagione 1952, Coppi inizia il 1953 con il nono posto alla [[Milano-Sanremo 1953|Milano-Sanremo]]. Tra maggio e giugno partecipa quindi al [[Giro d'Italia 1953|Giro d'Italia]], rinnovando la sfida a Hugo Koblet.<ref name="il tradimento">{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/ciclismo_%28Enciclopedia-dello-Sport%29/|titolo=Il tradimento - Enciclopedia dello Sport|accesso=30 agosto 2014
La tappa non è finita: a {{M|20
[[File:Fausto Coppi Trofeo Baracchi 1953.jpg|thumb|Fausto Coppi con [[Riccardo Filippi]] al [[Trofeo Baracchi]] nel
Al [[Tour de France 1953|Tour de France]] Coppi non partecipa, lo si vedrà da semplice tifoso sull'[[Colle dell'Izoard|Izoard]] insieme
Da lì all'arrivo è una cavalcata solitaria: Coppi vince in solitudine con 6'16" su Derycke, 7'33" su Ockers e [[Michele Gismondi]]; più indietro tutti gli altri.<ref name="la favola di lugano"/> Cinque giorni dopo il trionfo, Coppi sfida il campione del mondo di inseguimento [[Sydney Patterson (ciclista)|Sydney Patterson]] in un incontro al Vigorelli e, davanti a un pubblico in visibilio, lo batte in 6'02"2.<ref name="la favola di lugano"/> Quella prestazione, unitamente alla vittoria di Lugano, con l'agognato titolo iridato su strada, unico grande alloro fin lì assente nel suo ''palmarès'', segna il punto più alto della carriera del "Campionissimo", ma costituisce anche, considerata l'età (quasi 34 anni), l'inizio dell'inevitabile parabola discendente. Coppi conclude comunque la stagione con il successo al [[Trofeo Baracchi]] a cronometro in coppia con [[Riccardo Filippi]] (secondo, in coppia con [[Antonin Rolland]], è un giovane [[Jacques Anquetil]]).
=== 1954-1955: le ultime vittorie ===
Nella primavera del 1954 Coppi ottiene numerosi successi in maglia iridata: si aggiudica una tappa alla [[Parigi-Nizza]], vince il [[Giro di Campania 1954|Giro di Campania]] e due frazioni alla [[Roma-Napoli-Roma 1954|Roma-Napoli-Roma]] e chiude inoltre quarto in volata alla [[Milano-Sanremo 1954|Milano-Sanremo]] e secondo al [[Giro di Reggio di Calabria]]. In maggio prende il via al [[Giro d'Italia 1954|Giro d'Italia]] in cerca del sesto successo: sarebbe un record. La corsa si apre con una cronometro a squadre sul [[Monte Pellegrino]], nei dintorni di [[Palermo]]: vince il trio della Bianchi, e Coppi indossa la maglia rosa (sarà l'ultima della sua carriera). L'indomani, nella Palermo-[[Taormina]], il "Campionissimo" va però in crisi per problemi intestinali (si disse a causa di una mangiata di ostriche), perde 11 minuti e mezzo e saluta il primato.<ref name="gli emigranti">{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/ciclismo_%28Enciclopedia-dello-Sport%29/|titolo=Gli emigranti: Rossi, Clerici, Cerami - Enciclopedia dello Sport|accesso=31 agosto 2014
Le successive montagne non scalzano Clerici dalla testa della classifica: l'italo-svizzero cede infatti pochi secondi dai migliori sull'[[Abetone]] e nella cronometro di [[Riva del Garda]]. Nel decisivo tappone [[San Martino di Castrozza]]-[[Bolzano]], Coppi attacca sul Pordoi, ma Clerici resiste e scollina con soli 12" di distacco, tiene il passo del campione piemontese sul [[Passo di Campolongo|Campolongo]], ma si stacca quindi in discesa a causa di una caduta. Il provvidenziale rientro di Koblet, compagno di squadra di Clerici, e il suo contributo nella discesa dal [[Passo Gardena|Gardena]] sono decisivi: a Bolzano vince Coppi, ma con soltanto due minuti di vantaggio sulla maglia rosa.<ref name="gli emigranti"/> La tappa dell'indomani, con il [[Passo del Bernina|Bernina]] (nel giorno dello sciopero dei ciclisti, in lite con gli organizzatori per alcuni mancati premi),<ref name="trentasettesima"/> non cambia gli equilibri: il Giro 1954 va a Clerici, Coppi è quarto a 31'17", consolandosi con il successo nella [[classifica scalatori (Giro d'Italia)|classifica scalatori]].
Il Giro del 1954 è il primo con al via formazioni sponsorizzate, sono la [[Nivea-Fuchs]] di Fiorenzo Magni e la [[Doniselli-Lansetina]] di [[Antonio Bevilacqua]].<ref name="trentasettesima"/><ref name="l'avvento degli sponsor"/> Si tratta di una novità tutta italiana, che però non piace all'estero, specialmente in Francia. Al successivo [[Tour de France 1954|Tour de France]] l'Unione Velocipedistica Italiana decide allora, in segno di protesta verso la chiusura dei francesi all'ingresso nel ciclismo di sponsor esterni ([[Jacques Goddet]], ''patron'' del Tour, arriva ad accusare gli italiani di portare il veleno nel ciclismo), di non schierare la squadra nazionale al via della corsa.<ref name="l'avvento degli sponsor"/> Il presidente Adriano Rodoni dichiara: «La nostra partenza è resa impossibile dal nuovo regolamento da voi stabilito che non permette agli atleti di portare scritte pubblicitarie».<ref name="l'avvento degli sponsor">{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/ciclismo_%28Enciclopedia-dello-Sport%29/|titolo=L'avvento degli sponsor - Enciclopedia dello Sport|accesso=31 agosto 2014
Nel 1955 il "Campionissimo", nonostante le vicende legate alla relazione extraconiugale con Giulia Occhini, appare di nuovo in ottima forma. In quella primavera vince il [[Giro di Campania 1955|Giro di Campania]], si piazza secondo alla [[Parigi-Roubaix 1955|Parigi-Roubaix]] (battuto per distacco da [[Jean Forestier]]) e al [[Giro di Romagna 1955|Giro di Romagna]], e si aggiudica quindi la semitappa conclusiva del [[Gran Premio Ciclomotoristico 1955|Gran Premio Ciclomotoristico]] a [[Roma]].<ref name="la dama bianca"/> Al successivo [[Giro d'Italia 1955|Giro d'Italia]] coglie, nelle prime due settimane, tre secondi posti di tappa. Nella penultima frazione, però, da [[Trento]] a [[San Pellegrino Terme]], il "Campionissimo" va all'attacco a {{M|160
=== 1956-1959: gli ultimi anni ===
Nel 1956, con la nuova maglia della [[Carpano-Coppi]], Coppi ottiene risultati solo nella seconda parte di stagione: si piazza secondo alla [[Coppa Bernocchi 1956|Coppa Bernocchi]], vince il [[Gran Premio di Lugano a cronometro|Gran Premio Campari]] a cronometro a [[Lugano]] ed è infine secondo al Trofeo Baracchi, sempre in coppia con Filippi. In quell'autunno spicca anche il secondo posto colto da Coppi al [[Giro di Lombardia 1956|Giro di Lombardia]], con la gara che, dopo numerosi attacchi e contrattacchi, si risolve allo sprint: il campione piemontese supera Magni sul rettilineo finale del Vigorelli, a 50 metri dall'arrivo, ma a soli 20 metri viene sorpassato e infine battuto da [[André Darrigade]]. La delusione per la sconfitta è tale da spingere Coppi a un pianto a dirotto che commuove tifosi e avversari; lo stesso Darrigade si dirà "addolorato" per averlo battuto.<ref>{{cita web|url=http://www.museociclismo.it/content/articoli/2739-21-ottobre-1956---Giro-di-Lombardia/index.html|titolo=21 ottobre 1956 - Giro di Lombardia|accesso=10 ottobre 2014
Il 1957 inizia male perché in febbraio, in un circuito in Sardegna, cade fratturandosi il collo
Nel 1958 Coppi torna alla Bianchi-Pirelli. Durante l'anno vince la [[Sei giorni di Buenos Aires]]; su strada prende invece parte al suo ultimo [[Giro d'Italia 1958|Giro d'Italia]], concludendolo al trentaduesimo posto, e alle classiche del calendario italiano (è settimo alla [[Tre Valli Varesine 1958|Tre Valli Varesine]] e nono al [[Giro del Piemonte 1958|Giro del Piemonte]]). A fine stagione partecipa anche, pur come gregario "di lusso", al [[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1958|campionato del mondo]] di [[Reims]] vinto da Ercole Baldini. Nel 1959 l'"Airone", ormai trentanovenne, gareggia con la maglia della [[Tricofilina-Coppi]], sotto la direzione del suo storico ex gregario [[Ettore Milano]], ma non ottiene vittorie eccetto che in alcuni ''criterium'' e riunioni su pista; spicca comunque la partecipazione, la prima e unica della sua carriera, alla [[Vuelta a España]], conclusasi per con un ritiro insieme alla squadra. Nell'autunno di quel 1959 nasce intanto il progetto di una [[San Pellegrino Sport]], la formazione diretta da Gino Bartali, capitanata proprio da Fausto Coppi, all'ultima stagione da professionista prima del ritiro definitivo, annunciato per la fine del 1960. I due grandi rivali sotto la stessa bandiera, come vent'anni prima alla Legnano: il progetto però non si concretizzerà, per la morte del "Campionissimo".
==La morte==
[[File:Funerali Fausto Coppi.jpg|thumb|I funerali di Fausto Coppi, a [[Castellania (Italia)|Castellania]],
Il 10 dicembre del 1959, subito dopo essere stato ingaggiato dalla
Il 20 dicembre Coppi e Géminiani si telefonano: sono entrambi febbricitanti.<ref name="l'airone"/> Quella stessa sera Géminiani perde conoscenza e viene ricoverato. La moglie Anne-Marie allerta immediatamente uno specialista di malattie tropicali, che invia una provetta di sangue all'[[Istituto Pasteur]] di Parigi. I medici rilevano la presenza nel sangue del ''[[plasmodium falciparum]]'', il protista responsabile nell'uomo della malaria terzana maligna, la forma più violenta della malattia. Géminiani resta in coma otto giorni, ma viene curato con il [[chinino]] e salvato: si risveglierà il 5 gennaio.<ref name="l'airone"/><ref name="così coppi poteva essere salvato">{{cita news|url=http://www.ilgiornale.it/news/geminiani-cos-coppi-poteva-essere-salvato.html|titolo=Geminiani: «Così Coppi poteva essere salvato»|accesso=10 ottobre 2014|autore=[[Pier Augusto Stagi]]
Il 27 dicembre Coppi si mette a letto con [[febbre]] alta, [[nausea]] e brividi; due giorni dopo i parenti chiamano il dottor Allegri di [[Serravalle Scrivia]], che a sua volta chiama a consulto il primario dell'ospedale di [[Tortona]], prof. Astaldi, ma i due non riescono a fornire una diagnosi.<ref name="l'airone"/> Nel pomeriggio del 1º gennaio le condizioni del campione si aggravano ulteriormente
I medici avevano sbagliato diagnosi, ritenendo Coppi affetto da un'influenza più grave del consueto, nonostante già a fine dicembre la moglie e il fratello di Géminiani, Angelo, avessero telefonato dalla Francia per avvertire
Nella carriera da professionista, durata ventuno anni (diciotto se si considera l'interruzione a causa della
== Vita privata ==
[[File:Fausto coppi e giulia occhini 1956.JPG|thumb|Fausto Coppi e Giulia Occhini assistono a un incontro di pugilato, dicembre 1956]]
Il 22 novembre 1945 Coppi
Durante la [[Tre Valli Varesine]] del 1948, Coppi conobbe [[Giulia Occhini]], moglie del dottor Enrico Locatelli, all'epoca medico condotto di [[Varano Borghi]] e appassionato tifoso di Coppi. Negli anni seguenti il ciclista e la donna, "battezzata" dai tifosi come "''Dama Bianca''", iniziarono una relazione, inizialmente solo epistolare e poi anche personale. Coppi e la moglie Bruna Ciampolini si separarono consensualmente, mentre Enrico Locatelli querelò la moglie per [[adulterio]].
Il [[
Dopo == Palmarès ==
=== Strada ===
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*
:Gran Premio di Castelletto d'Orba
:Trofeo Gigi Agosta - Alessandria
*
:Coppa Città di Pavia
:Coppa Canepa -
:Coppa Contessa Carnevale - Pugliola di Lerici
:[[Giro del Casentino]]
:Tre Valli Varesine indipendenti
:Coppa Medaglia d'Oro Dino Miglia - Susa
*
:11ª tappa [[Giro d'Italia 1940|Giro d'Italia]] ([[Firenze]] > [[Modena]])
:Classifica generale [[Giro d'Italia 1940|Giro d'Italia]]
*
:[[Giro di Toscana 1941|Giro di Toscana]]
:[[Giro del Veneto 1941|Giro del Veneto]]
:[[Giro dell'Emilia 1941|Giro dell'Emilia]]
:[[Tre Valli Varesine 1941|Tre Valli Varesine]]
*
:[[
*
:Coppa
:Coppa Ferdinando Candelotti
*
:[[Milano-Sanremo 1946|Milano-Sanremo]]
:[[Giro di Romagna 1946|Giro di Romagna]]
:4ª tappa, 2ª semitappa [[Giro d'Italia 1946|Giro d'Italia]] ([[Prato (Italia)|Prato]] > [[Bologna]])
:13ª tappa [[Giro d'Italia 1946|Giro d'Italia]] ([[Udine]] > [[Auronzo di Cadore]])
:14ª tappa [[Giro d'Italia 1946|Giro d'Italia]] ([[Auronzo di Cadore]] > [[Bassano del Grappa]])
Riga 244 ⟶ 250:
:[[Giro di Lombardia 1946|Giro di Lombardia]]
*
:[[Giro di Romagna 1947|Giro di Romagna]]
:4ª tappa [[Giro d'Italia 1947|Giro d'Italia]] ([[Reggio Emilia]] > [[Prato (Italia)|Prato]])
:8ª tappa [[Giro d'Italia 1947|Giro d'Italia]] ([[Roma]] > [[Napoli]])
:16ª tappa [[Giro d'Italia 1947|Giro d'Italia]] ([[Pieve di Cadore]] > [[Trento]])
:Classifica generale [[Giro d'Italia 1947|Giro d'Italia]]
:5ª tappa, 2ª semitappa [[
:[[Giro del Veneto 1947|Giro del Veneto]]
:[[Campionato italiano di ciclismo su strada 1947|Campionati italiani]] (a punti)
:[[Grand Prix des Nations]] (cronometro)
:[[Attraverso Losanna]]
:[[Giro dell'Emilia 1947|Giro dell'Emilia]]
:[[Giro di Lombardia 1947|Giro di Lombardia]]
*
:[[Milano-Sanremo 1948|Milano-Sanremo]]
:16ª tappa [[Giro d'Italia 1948|Giro d'Italia]] ([[Auronzo di Cadore]] > [[Cortina d'Ampezzo]])
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:[[Giro dell'Emilia 1948|Giro dell'Emilia]]
*
:[[Milano-Sanremo 1949|Milano-Sanremo]]
:[[Giro di Romagna 1949|Giro di Romagna]]
:4ª tappa [[Giro d'Italia 1949|Giro d'Italia]] ([[Cosenza]] > [[Salerno]])
:11ª tappa [[Giro d'Italia 1949|Giro d'Italia]] ([[Bassano del Grappa]] > [[Bolzano]])
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:Classifica generale [[Tour de France 1949|Tour de France]]
:[[Giro del Veneto 1949|Giro del Veneto]]
:[[Campionato italiano di ciclismo su strada 1949|Campionati italiani]] (a punti)
:[[Giro di Lombardia 1949|Giro di Lombardia]]
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*
:[[Giro di Reggio di Calabria]]
:[[Parigi-Roubaix 1950|Parigi-Roubaix]]
:2ª tappa, 1ª semitappa [[Roma-Napoli-Roma 1950|Roma-Napoli-Roma]] ([[Napoli]] > [[Latina]])
:[[Freccia Vallone 1950|Freccia Vallone]]
*
:6ª tappa [[Giro d'Italia 1951|Giro d'Italia]] ([[Perugia]] > [[Terni]])
:18ª tappa [[Giro d'Italia 1951|Giro d'Italia]] ([[Cortina d'Ampezzo]] > [[Bolzano]])
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:[[Gran Premio di Lugano a cronometro|Gran Premio Vanini - Lugano]] (cronometro)
*
:5ª tappa [[Giro d'Italia 1952|Giro d'Italia]] ([[Roma]] > [[Rocca di Papa]])
:11ª tappa [[Giro d'Italia 1952|Giro d'Italia]] ([[Venezia]] > [[Bolzano]])
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:Classifica generale [[Gran Premio del Mediterraneo 1952 (ciclismo)|Gran Premio del Mediterraneo]]
*
:4ª tappa [[Giro d'Italia 1953|Giro d'Italia]] ([[San Benedetto del Tronto]] > [[Roccaraso]])
:19ª tappa [[Giro d'Italia 1953|Giro d'Italia]] ([[Auronzo di Cadore]] > [[Bolzano]])
:20ª tappa [[Giro d'Italia 1953|Giro d'Italia]] ([[Bolzano]] > [[Bormio]])
:Classifica generale [[Giro d'Italia 1953|Giro d'Italia]]
:[[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1953|Campionati del mondo]], Prova in linea
:[[Trofeo Baracchi]] (cronocoppie, con [[Riccardo Filippi]])
*
:3ª tappa [[Parigi-Nizza]] ([[Saint-Étienne]] > [[Vergèze]])
:[[Giro di Campania 1954|Giro di Campania]]
:4ª tappa, 1ª semitappa [[Roma-Napoli-Roma 1954|Roma-Napoli-Roma]] ([[Napoli]] > [[Latina]])
:
:20ª tappa [[Giro d'Italia 1954|Giro d'Italia]] ([[San Martino di Castrozza]] > [[Bolzano]])
:2ª tappa [[
:4ª tappa [[
:[[Coppa Bernocchi 1954|Coppa Bernocchi]]
:[[Giro di Lombardia 1954|Giro di Lombardia]]
:[[Trofeo Baracchi]] (cronocoppie, con [[Riccardo Filippi]])
*
:[[Giro di Campania 1955|Giro di Campania]]
:5ª tappa, 2ª semitappa [[Gran Premio Ciclomotoristico 1955|Gran Premio Ciclomotoristico]] ([[Aprilia (Italia)|Aprilia]] > [[Roma]])
:20ª tappa [[Giro d'Italia 1955|Giro d'Italia]] ([[Trento]] > [[San Pellegrino Terme]])
:[[Giro dell'Appennino 1955|Giro dell'Appennino]]
:[[Tre Valli Varesine 1955|Tre Valli Varesine]]
:[[Campionato italiano di ciclismo su strada 1955|Campionati italiani]] (a punti)
:[[Trofeo Baracchi]] (cronocoppie, con [[Riccardo Filippi]])
*
:[[Gran Premio di Lugano a cronometro|Gran Premio Campari - Lugano]] (cronometro)
*1957 <small>(Carpano-Coppi, una vittoria)</small>
:[[Trofeo Baracchi]] (cronocoppie, con [[Ercole Baldini]])
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==== Altri successi ====
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*
:1ª prova [[Giro della Provincia di Milano]] (cronocoppie, con [[Mario Ricci (ciclista)|Mario Ricci]])
:[[Giro della Provincia di Milano]] (con [[Mario Ricci (ciclista)|Mario Ricci]])
*
:1ª prova [[Giro della Provincia di Milano]] (cronocoppie, con [[Mario De Benedetti]])
*
:Circuito degli Assi - Milano
:Circuito di Lugano
:Circuito di Ospedaletti
*
:Critérium du Trocadéro
:Criterium del mondo - Zurigo
:Circuito di Lugano
*
:[[classifica scalatori (Giro d'Italia)|Classifica scalatori]] [[Giro d'Italia 1948|Giro d'Italia]]
*
:[[classifica scalatori (Giro d'Italia)|Classifica scalatori]] [[Giro d'Italia 1949|Giro d'Italia]]
:Criterium di La Louvière
:Circuito di Genova
:[[classifica scalatori (Tour de France)|Classifica scalatori]] [[Tour de France 1949|Tour de France]]
:Classifica generale [[Challenge Desgrange-Colombo]]<ref>Classifica che tiene conto dei piazzamenti a Giro d'Italia, Tour de France, Parigi-Roubaix, [[Parigi-Bruxelles]], [[Giro delle Fiandre]], Giro di Lombardia e Milano-Sanremo.</ref>
*
:Circuito di Genova
*
:Criterium di Brasschaat
:Criterium di Besançon
:Criterium di Sables-d'Olonne
*
:2ª tappa [[Gran Premio del Mediterraneo (ciclismo)|Gran Premio del Mediterraneo]] ([[Foggia]] > [[Bari]], cronosquadre)
:[[classifica scalatori (Tour de France)|Classifica scalatori]] [[Tour de France 1952|Tour de France]]
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{{Colonne spezza}}
*
:11ª tappa [[Giro d'Italia 1953|Giro d'Italia]] ([[Modena]] > [[Modena]], cronosquadre)
:Circuito di Borgosesia
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:Criterium di Firminy
:Circuito degli Assi - Tortona
*
:1ª tappa [[Giro d'Italia 1954|Giro d'Italia]] ([[Palermo]] > [[Palermo]], cronosquadre)
:[[Classifica scalatori (Giro d'Italia)|Classifica scalatori]] [[Giro d'Italia 1954|Giro d'Italia]]
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:Circuito di Palermo
:Circuito di Casale Monferrato
*
:Circuito di Cagliari
:Circuito di Rimini
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:Circuito di Catania
:Circuito di Messina
*
:Criterium di Namur
*
:Gran Premio di Santhià
*
:Criterium di Versailles (cronocoppie, con [[Jorge Batiz]])
:Circuito di Calvisano
*
:Grand Prix du Progrès (cronocoppie, con [[Ferdinando Terruzzi]])
:Circuito di Lanciano
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=== Pista ===
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*
:[[Campionati italiani di ciclismo su pista|Campionati italiani]], Inseguimento individuale
*
:[[Campionati italiani di ciclismo su pista|Campionati italiani]], Inseguimento individuale
*
:[[Campionati italiani di ciclismo su pista|Campionati italiani]], Inseguimento individuale
:[[Record dell'ora]]
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*
:[[Campionati del mondo di ciclismo su pista 1947|Campionati del mondo]], Inseguimento individuale
:[[Campionati italiani di ciclismo su pista|Campionati italiani]], Inseguimento individuale
*
:[[Campionati del mondo di ciclismo su pista 1949|Campionati del mondo]], Inseguimento individuale
:[[Campionati italiani di ciclismo su pista|Campionati italiani]], Inseguimento individuale
*
:[[Sei giorni di Buenos Aires]] (con [[Jorge Batiz]])
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{{Colonne fine}}
==
* ''Trophee Edmond Gentil'' nel 1947 e 1952.
* Inserito nella ''Top 25 della Cycling Hall of Fame.''
* Nel maggio 2015, una targa a lui dedicata fu inserita nella [[Walk of Fame dello sport italiano]] a Roma, riservata agli ex atleti italiani. che si sono distinti in campo internazionale.<ref>{{cita web|url=http://www.coni.it/it/news/primo-piano/9832-inaugurata-la-walk-of-fame.html |titolo=Inaugurata la Walk of Fame: 100 targhe per celebrare le leggende dello sport italiano |accesso=20 dicembre 2017}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.coni.it/images/CNA_100_Leggende_per_data_di_nascita.pdf |titolo=100 leggende Coni |accesso=20 dicembre 2017}}</ref>
== Riferimenti nella cultura di massa ==
===Stampa===
* Celebre nell'immortalare un'intera epoca sportiva - tanto da entrare nell'[[immaginario collettivo]] degli italiani - è la foto che ritrae Coppi e Bartali mentre si passano una bottiglietta durante la salita del [[Col du Galibier|Galibier]] al Tour del 1952. Non fu mai completamente chiarito se fosse stato Coppi a passare la bottiglia a Bartali o viceversa. La foto, scattata dal fotografo Carlo Martini, fu in realtà preparata: Martini si mise d'accordo coi due corridori e col direttore di gara, diede quindi la bottiglia a un suo amico e gli disse di porgerla ai due mentre passavano.<ref>{{cita web|url=http://www.ilgiornale.it/cultura/coppi_bartali_e_quella_foto__entrata_mito_due_ruote/borraccia-fotogiornalismo-vito_liverani-bartali-coppi-ciclismo/20-05-2009/articolo-id=352639-page=0-comments=1|titolo=Coppi, Bartali e quella foto entrata nel mito delle due ruote|accesso=11 novembre 2009|data=20 maggio 2009|editore=ilgiornale.it}}</ref>
* La relazione extraconiugale di Coppi con [[Giulia Occhini]] fu al centro delle cronache scandalistiche del tempo, dal preciso momento in cui i fotografi rilevarono la presenza di Giulia al fianco del campione al termine della tappa dello Stelvio durante il [[Giro d'Italia 1953|Giro del 1953]] e sul palco della premiazione del [[Campionati del mondo di ciclismo su strada 1953|Campionato del mondo di Lugano]] vinto nello stesso anno da Coppi. L'evento divenne ben presto di pubblico dominio. Essendo entrambi già sposati, il campione e la "Dama Bianca" suscitarono grande scandalo e la loro relazione venne fortemente avversata da una parte dell'[[opinione pubblica]] e persino [[papa Pio XII]] giunse a condannarla.<ref name="la dama bianca e coppi">{{cita news|url=http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/10000/7417.xml|titolo=La Dama bianca e Coppi un bacio e fu subito scandalo|accesso=11 ottobre 2014|autore=Wladimiro Settemelli|pubblicazione=[[L'Unità]], p. 9|data=8 luglio 2001|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141018003129/http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/10000/7417.xml}}</ref> Per Giulia Occhini fu coniato il soprannome di "Dama Bianca": l'appellativo (''dame en blanc'') le venne dato da Pierre Chany, giornalista de ''[[L'Équipe]]'', per il colore del [[Montgomery (indumento)|montgomery]] da lei indossato all'arrivo della tappa di [[Sankt Moritz]] del [[Giro d'Italia 1954]].<ref name="la dama bianca">{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/ciclismo_%28Enciclopedia-dello-Sport%29/|titolo=La Dama Bianca - Enciclopedia dello Sport|accesso=31 agosto 2014|autore=[[Claudio Gregori (giornalista)|Claudio Gregori]]}}</ref>
* Nel 2002, a 42 anni esatti dalla scomparsa del "campionissimo", il [[Corriere dello Sport]], con un articolo in prima pagina, diffuse la notizia che il ciclista non fosse deceduto a seguito di malaria contratta in [[Alto Volta]] ma per un avvelenamento da parte di uno stregone locale. A riferire l'episodio al quotidiano fu tale Mino Caudillo, all'epoca dirigente del CONI, che l'avrebbe saputo nel 1985, in [[Africa]], da un frate francese, al quale la rivelazione sarebbe stata fatta in confessionale. L'avvelenamento sarebbe avvenuto per vendicare in modo indiretto uno sgarbo a un corridore africano. Nonostante le modalità di acquisizione da [[leggenda metropolitana]] la notizia indusse la [[Procura della Repubblica]] di [[Roma]] ad aprire addirittura un fascicolo contro ignoti che - chiaramente - non ebbe alcun esito<ref>[http://archivio.corriere.it/Archivio/interface/view.shtml#!/NTovZXMvaXQvcmNzZGF0aS9AMTEzMTA4 Aperta un'Inchiesta sulla morte di Coppi, inː Corriere della Sera, 6 gennaio 2002].</ref><ref>{{Cita web |url=https://ricerca.gelocal.it/lanuovasardegna/archivio/lanuovasardegna/2002/01/06/SS401.html |titolo=Nuova Sardegna, 6 gennaio 2002 |accesso=12 marzo 2021 |dataarchivio=7 aprile 2022 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220407172854/https://ricerca.gelocal.it/lanuovasardegna/archivio/lanuovasardegna/2002/01/06/SS401.html |urlmorto=sì }}</ref><ref>[https://archivio.unita.news/assets/main/2002/01/06/page_018.pdf L'Unità, 6 gennaio 2002].</ref>.
===Cinema===
* Fausto Coppi interpreta
* Nel film ''[[Appuntamento a Belleville]]'', diretto da [[Sylvain Chomet]], il protagonista (Champion) è un'evidente caricatura di Fausto Coppi.
* Nel film ''[[Mi chiamava Valerio]]'' di [[Igor Biddau]], biografia di [[Valeriano Falsini]], unico gregario toscano di Coppi, è interpretato da [[Roberto Caccavo]].
===Televisione===
* La [[Rai]] ha dedicato a Fausto Coppi una [[Fiction televisiva|fiction]] in due puntate intitolata ''[[Il grande Fausto]]'', diretta da [[Alberto Sironi (regista)|Alberto Sironi]], con [[Sergio Castellitto]] e [[Ornella Muti]], andata in onda il 29 e 30 ottobre 1995.
* Numerosi elementi della vita di Fausto Coppi sono trattati nella fiction ''[[Gino Bartali - L'intramontabile]]'', coprodotta da Rai ed Endemol e andata in onda nel 2006 su Rai 1, dove Coppi è interpretato da [[Simone Gandolfo]].
==Galleria d'immagini==
<gallery>
File:Coppi-Alassio.jpg|Piastrella autografata da Coppi sul [[muretto di Alassio]]
File:Coppistelvio.jpg|Stele in ricordo di Fausto Coppi sul [[Passo dello Stelvio]]
File:FaustoCoppi.jpg|Il monumento a Coppi posto il 2 luglio 2000 sul [[Passo Pordoi]] dal comune di [[Canazei]]
Monumento a Fausto Coppi al passo dell'Agerola (NA).jpg|Monumento alla memoria di Fausto Coppi al passo dell'[[Agerola]] (NA)
</gallery>
Riga 573 ⟶ 580:
==Bibliografia==
* {{DBI|nome=COPPI, Fausto|nomeurl=fausto-coppi|autore=Giuseppe Pignatelli|anno=1983|pagine=|volume=28|accesso=31 maggio 2015}}
* {{Cita libro|titolo=Fausto Coppi. Un uomo solo al comando|autore=Paolo Alberati|editore=Giunti|città=Firenze|anno=2009|ISBN=978-88-09-06329-7|lccn=2010358961|oclc=1073434326|SBN=MOD1545710|cid=Alberati}}
* {{cita libro|autore1=Paolo Amadori|autore2=Paolo Tullini|titolo=Le bici di Coppi. Il tesoro ritrovato di Pinella De Grandi e la vera storia delle biciclette del Campionissimo|città=Portogruaro|editore=Ediciclo|anno=2013|isbn=978-88-6549-093-8|sbn=UBO4042943|oclc=862072496|lccn=2013381199}}
* {{cita libro|autore1=Pier Bergonzi|wkautore1=Pier Bergonzi|autore2=Claudio Gregori|wkautore2=Claudio Gregori (giornalista)|autore3=Marco Pastonesi|wkautore3=Marco Pastonesi|altri=[[Carlo Verdelli]] (prefazione), [[Vito Liverani]] (fotocronache)|titolo=Chiedi chi era Coppi|opera= I libri de La Gazzetta dello Sport|città=Milano|editore=RCS Media Group|anno=2009|sbn=TSA1244916}}
* {{cita libro|
* {{Cita libro|autore=Gianni Brera|wkautore=Gianni Brera|titolo=Coppi e il diavolo|editore=Baldini&Castoldi|città=Milano|anno=1994|ISBN=88-85987-32-X|oclc=635768598|SBN=TO00331172}}
* {{cita libro|autore=Giuseppe Castelnovi|titolo=
* {{cita libro|
* {{cita libro|
* {{cita libro|autore=Claudio Ferretti|wkautore=Claudio Ferretti|titolo=Quella maglia bianco celeste|editore=Logos Tv editrice| anno=1987}}
* {{cita libro|autore=Guido Giardini|titolo=Fausto Coppi|
* {{cita libro|autore=Giancarlo Governi|wkautore=Giancarlo Governi|titolo=Il grande Airone. Il romanzo di Fausto Coppi
* {{cita libro|autore=Claudio Gregori|wkautore=Claudio Gregori (giornalista)|titolo=Coppi contro Bartali. Gli eroi di un ciclismo di altri tempi|città=Santarcangelo di Romagna (RN)|editore=Diarkos|anno=2020|isbn=978-88-321-7674-2|SBN=BRI0489257}}
* {{Cita libro|titolo=Coppi e Bartali|autore=Curzio Malaparte|wkautore=Curzio Malaparte|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2009|ISBN=978-88-459-2381-4|oclc=377851022|SBN=RAV1815567}}
* {{Cita libro|titolo=Coppi e Bartali|autore=Daniele Marchesini|editore=il Mulino|città=Bologna|anno=1998|ISBN=88-15-06715-9|lccn=99163293|oclc=635559482|SBN=REA0043395}}
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* {{cita libro|autore1=Domenico Massa|wkautore=Domenico Massa|autore2=Piero Coppi|titolo=Fausto Coppi e la sua Castellanìa|città=Genova|editore=Nuova Editrice Genovese|anno=1998|sbn=TO00896875}}
* {{cita libro|curatore=[[Domenico Massa]]|titolo=C'eravamo tanto amati|città=Genova|editore=Nuova Editrice Genovese|anno=2001|sbn=LIG0005022}}
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* {{cita libro|autore=Gian Paolo Ormezzano|wkautore=Gianpaolo Ormezzano|titolo=Il nostro Coppi: il Campionissimo nel ricordo dei figli Marina e Fausto|editore=Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona|anno=2010|isbn=978-88-902500-8-8|sbn=TO01784315}}
* {{cita libro|autore=Davide Pascutti|titolo=Fausto Coppi. L'uomo e il campione|editore=BeccoGiallo|anno=2010}}
* {{cita libro|autore=Rino Negri|wkautore=Rino Negri|titolo=Coppi, I campioni del giorno|editore=edizione S.E.S.S. Gazzetta dello Sport|anno=20 settembre 1951}}
* {{cita libro|autore=Rino Negri|wkautore=Rino Negri|titolo=Un uomo solo. Fausto Coppi, nella vita, nella storia, nella leggenda.|città=Trento|editore=Reverdito|anno=1996|sbn=REA0036831}}
* {{cita libro|autore=Marco Pastonesi|wkautore=Marco Pastonesi|titolo=Gli angeli di Coppi. il Campionissimo raccontato da chi ci correva insieme, contro, e soprattutto dietro|città=Portogruaro|editore=Ediciclo|anno=1999|isbn=88-85318-35-5|sbn=CFI0485364|cid=Pastonesi}}
* {{cita libro|autore=Filippo Timo|titolo=Viva Coppi!|città=Pavia|editore=Monboso|anno=2010|sbn=MIL0789279}}
* {{cita libro|autore1=Orio Vergani|autore2=Vittorio Notarnicola|autore3=Mario Oriani|wkautore1=Orio Vergani|wkautore2=Vittorio Notarnicola|titolo=La leggenda di Fausto Coppi|opera=I romanzi del Corriere|città=Milano|editore=Corriere della Sera|anno=1960|sbn=IEI0116770}}
* {{cita libro|autore1=Orio Vergani|autore2=Guido Vergani|wkautore1=Orio Vergani|wkautore2=Guido Vergani|titolo=Caro Coppi. La vita, le imprese, la malasorte, gli anni di Fausto e di quell'Italia|città=Milano|editore=Arnoldo Mondadori Editore|anno=1995|isbn=2560846367814|sbn=TSA1455487}}
* {{cita libro|autore=William Fotheringham|titolo=Un uomo solo. Vita e leggenda di Fausto Coppi, il campionissimo|traduttore=L. Grandi, S. Tettamanti|editore=[[Piemme Edizioni]]|anno=2009|isbn=978-88-566-1139-7}}
* {{cita libro|titolo=Fausto Coppi il monumento|editore=Giunta regionale del Piemonte, Direzione Comunicazione Istituzionale|anno=2002|sbn=TO01722535}}
==Voci correlate==
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* [[Gino Bartali]]
* [[Giulia Occhini]]
* [[Bianchi (ciclismo 1905-1966)]]
==Altri progetti==
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{{Nazionale italiana di ciclismo maschile Mondiali 1956}}
{{Nazionale italiana di ciclismo maschile Mondiali 1958}}
{{Walk of Fame dello sport italiano}}
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[[Categoria:Vincitori della Milano-Sanremo]]
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[[Categoria:Vincitori della Coppa Bernocchi]]
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