Decalogo 7: differenze tra le versioni
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|immagine= Decalogo7-Kieslowski.png
|didascalia=Una scena del film
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|aspect ratio= 4:3▼
|genere = Drammatico
▲|ratio= 4:3
▲|nomeregista=[[Krzysztof Kieślowski]]
▲|nomesoggetto=[[Krzysztof Kieślowski]] e [[Krzysztof Piesiewicz]]
▲|nomesceneggiatore=[[Krzysztof Kieślowski]] e [[Krzysztof Piesiewicz]]
▲|nomeproduttore=[[Ryszard Chutkowski]]
▲|nomeattori= *[[Maja Barełkowska]]: Majka
*[[Katarzyna Piwowarczyk]]: Ania
*[[Anna Polony]]: Ewa
*[[Władysław Kowalski (attore)|Władysław Kowalski]]: Stefan
*[[Bogusław Linda]]: Wojtek
*[[Artur Barciś]]: uomo alla stazione
|doppiatori originali=
|doppiatori italiani= *[[Antonella Baldini]]: Majka
*[[Federica De Bortoli]]: Ania
|nomemontaggio=[[Ewa Smal]]▼
*[[Aurora Cancian]]: Ewa
|fotografo=[[Dariusz Kuc (direttore della fotografia)|Dariusz Kuc]]
|nomemusicista=[[Zbigniew Preisner]]▼
|nomescenografo=[[Halina Dobrowolska]]▼
|effetti speciali=
|nomecostumista=[[Hanna Ćwikło]] e [[Małgorzata Obłoza]]▼
|truccatore=
}}
{{quote|'''Non rubare'''|Settimo comandamento}}▼
'''''Decalogo 7''''' è il settimo dei dieci mediometraggi realizzati dal regista [[Krzysztof Kieślowski]] per la TV ed ispirati ai [[dieci comandamenti]].
==Trama==
Majka è una giovane di 22 anni che vive una situazione tesa in famiglia. Viene espulsa dal corso di medicina, e la madre Ewa non manca di sottolineare che non è capace di far nulla, in particolare quando si occupa della sorellina Ania di 6 anni. Il padre, Stefan, è pressoché assente.
Majka fa richiesta di [[passaporto]] per espatriare in Canada e si informa sulle modalità di espatrio per sua sorella. La funzionaria risponde che in caso di minorenne, occorre la dichiarazione della madre.
Una volta
Ora che l'uomo vede sua figlia, si risveglia il suo istinto paterno, ma il comportamento nervoso di Majka lo indispone.
Majka intanto telefona ad Ewa, e la accusa di averle rubato la propria figlia, il proprio amore. E le lancia un ultimatum: vuole che Ewa riconosca pubblicamente che è Majka ad essere la vera madre di Ania. Ed inoltre vuole che la donna firmi per l'espatrio in Canada della bambina.▼
▲Majka intanto telefona ad Ewa, e la accusa di averle rubato la
Ma le cose non vanno come vorrebbe Majka. La madre non è disposta a scendere a patti e la minaccia, dicendo che nessuno sarebbe disposto a dichiarare pubblicamente che è lei la vera madre della bambina; inoltre Ania si rifiuta di chiamarla "mamma", e ha [[terrore notturno|terrori notturni]] che la mettono in difficoltà; infine, Wojtek le dice che non sarebbe una brava madre per Ania e cerca di convincerla a tornare dai suoi genitori.
Majka decide di scappare anche dalla casa di Wojtek, portando con sé sua figlia, l'unica cosa che ormai le resti.
==Varie==▼
Il personaggio del padre si ritroverà in ''[[La doppia vita di Veronica]]'' dello stesso Kieślowski, interpretato sempre da [[Władysław Kowalski]].▼
Nel frattempo, parlando con il marito Stefan, Ewa ammette che quello che dice Majka è vero: dato che il marito era così legato alla figlia, lei ha considerato Ania come la figlia che sarebbe stata "soltanto sua". Stefan non sapeva nulla del piano di Majka di espatriare, mentre Ewa gli spiega che aveva capito che aveva ricevuto un invito per il Canada (in realtà fittizio e strumentale all'espatrio), ma che non aveva fatto nulla per fermarla, perché sperava che la vita famigliare sarebbe stata più leggera finalmente senza di lei.
Nel frattempo, Wojetk telefona ad Ewa e Stefan, avvisandoli che Majka e la bambina sono scappate e si offre di aiutarli per cercarle in auto.
Majka spera di prendere il primo treno per una destinazione qualsiasi, ma è domenica e non ci sono treni di prima mattina: così, la capostazione le offre di riposarsi nel suo ufficio. Proprio quando il treno sta arrivando, Ewa arriva allo stesso ufficio. La capostazione mente, dicendo di avere visto Majka e la bambina il mattino ma non sapere dove si trovino, ma d'un tratto Ania si sveglia e, vedendo Ewa, le corre incontro chiamandola "mamma".
Di fronte a questa scena, Majka corre fuori dall'ufficio e salta sul treno, mentre la bambina si divincola e la rincorre. Guardando il treno allontanarsi, Ewa sussurra "la mia bambina".
== Legami con altri film della serie ==
▲Il personaggio del padre si ritroverà in ''[[La doppia vita di Veronica]]'' dello stesso Kieślowski, interpretato sempre da [[Władysław Kowalski (attore)|Władysław Kowalski]].
Ricorre, come negli altri episodi, il tema del liquido, in particolare nello scorrere del fiume.
Nonostante ci siano state delle difficoltà tecniche nell'includere in questo episodio il personaggio del "testimone silenzioso" interpretato da [[Artur Barciś]], egli è presente nei panni di un uomo alla stazione<ref>{{en}} Krzystof Kieslowski, ''Kieślowski on Kieślowski'', Faber and Faber, Londra, ISBN 0-571-17328-4</ref>.
<references/>
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Krzysztof Kieślowski}}
{{portale|cinema}}
[[Categoria:Film drammatici]]
[[Categoria:Mediometraggi polacchi]]
[[Categoria:Film diretti da Krzysztof Kieślowski]]
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