Servizio pubblico: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|l'omonimo programma televisivo|Servizio pubblico (programma televisivo)}}
Un '''servizio pubblico''' è un tipo di [[servizio]] reso alla collettività, oggettivamente non [[Economia|economico
== Caratteristiche ==
=== Generalità ===
Il concetto di servizio pubblico è necessariamente connesso ad un riconoscimento giuridico dello stesso: va perciò inteso come servizio tutelabile dall'ordinamento non solo come semplice aspirazione della collettività, ma come bisogno primario da dover necessariamente soddisfare tramite azione legislativa. Ciò implica che si può ricorrere eccezionalmente a concessionari privati, ove la legge lo consenta e tale gestione può essere assoggettata a controlli più o meno stringenti.
=== Principi giuridici ===
La qualificazione di un servizio come ''pubblico'' è derivante dalla disciplina
Le conseguenze della qualificazione come servizio pubblico danno luogo a diversi principii individuati dalla giurisprudenza europea e dalle autorità di settore:
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* '''Senza rilevanza economica''': servizi che non consentono una copertura dei costi: le pubbliche amministrazioni si fanno carico degli oneri di fiscalità generale e del coinvolgimento dei privati che è solo eventuale e riguarda i gestori cui vengono erogati finanziamenti pubblici.
=== Servizio
Un [[servizio sanitario]] è l'[[organizzazione]] di persone, istituzioni e risorse di uno Stato finalizzato a fornire servizi di [[assistenza sanitaria]] a tutela della [[salute]] della [[popolazione]].
=== Servizio radiotelevisivo ===
{{vedi anche|Radiodiffusione pubblica}}
Il termine servizio pubblico radiotelevisivo (''Public Service Broadcasting'' o ''PSB'') è stato elaborato per la prima volta nel [[Regno Unito]] da [[John Reith]], manager della [[BBC]].
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== Nel mondo ==
=== Italia ===
Una definizione indicativa (in quanto valida solo per la disciplina dello [[sciopero]]) dei servizi pubblici essenziali si trova nell'art. 1 della [[legge]] 12 giugno 1990 n. 146<ref>Ai fini della legge in questione sono considerati servizi pubblici essenziali, indipendentemente dalla natura giuridica del rapporto di lavoro, anche se svolti in regime di concessione o mediante convenzione, quelli volti a garantire il godimento dei diritti della persona, costituzionalmente tutelati, alla vita, alla
Le autorità dell'energia e delle telecomunicazioni determinano il paniere dei servizi di consumo sottoposto al regime del [[tetto al prezzo]], secondo quanto la legge 481/95 art. 2 co. 18 prevede per tutti i servizi di pubblica utilità. La prima delibera in questo senso è la 171/99. Nell'ambito dei servizi di trasporto pubblico locale, la legge 448/2001 stabilisce che le regioni adottino il metodo del prezzo orientato al costo, già introdotto con legge 481/95 per la generalità dei servizi pubblici.
Per quanto riguarda la regolazione qualitativa del rapporto fra fornitore e utenti, le fonti sono la disciplina del regolatore e le carte di servizio fra i singoli operatori e gli utenti. La legge 400/1988 (art. 5, co. 2, lett. e) ha delegato al Presidente del Consiglio dei Ministri il compito di adottare «le direttive per assicurare l'imparzialità, il buon andamento e l'efficienza degli uffici pubblici». Ad essa seguì la direttiva del PCM del 27 gennaio 1994, applicata anche ai servizi a carattere amministrativo come assistenza sanitaria, previdenza e istruzione. La direttiva era un atto di indirizzo politico, fattispecie giuridica che non è un atto amministrativo e nemmeno una [[fonte del diritto]] vincolante, ma che affermava sei principi fondamentali (eguaglianza; imparzialità; continuità; diritto alla scelta del prestatore del servizio; partecipazione degli utenti, accesso alle informazioni; efficienza ed efficacia) e due strumenti di attuazione (obbligo di adottare standard qualitativi e di valutazione della qualità dei servizi; rimborso per il mancato rispetto degli standard).<br />
I principi di cui al d.P.C.M (direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri) del 1994 sono stati resi vincolanti con legge n. 273/95, poi [[decreto legislativo|D. Lgs.]] 286/99 (legge delega 59/1997) che è una fonte primaria e un atto avente forza di legge. Il decreto delega al Presidente del Consiglio il compito di emanare schemi di riferimento in ordine alle modalità di adozione delle Carte dei servizi pubblici e di adozione degli standard.
I gestori adottano tali Carte entro 120 giorni mediante atti di autoregolazione.
Ad esempio, in base al DPCM del 1995 recante gli schemi di riferimento per la Carta dei Servizi Energetici, l'Autorità ha adottato per l'energia (nel 1999) e per il gas (nel 2001) gli atti amministrativi generali che impongono agli esercenti livelli generali (es. tempo di preventivazione per l'esecuzione dei lavori, fascia di puntualità per l'appuntamento con l'utente) e i livelli specifici di qualità definiti dagli operatori con relativo indennizzo per i casi di inadempienza. Similmente, un regolamento governativo convertito in d.P.R. n. 318/1997, in recepimento di norme comunitarie, ha delegato all'autorità per le telecomunicazioni il compito di emanare direttive concernenti i livelli generali di qualità dei servizi di telecomunicazioni (atti amministrativi generali) che obbliga gli operatori a pubblicare una carta del servizio recante l'indicazione degli standard minimi per ogni comparto di attività.
== Note ==
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== Bibliografia ==
*{{cita libro|Simona|Vitale|Sull'ambiguità del concetto di servizio pubblico radiotelevisivo|2006|Università di Napoli|Napoli}}
*Marcello Clarich, ''Manuale di diritto amministrativo'' (III edizione), Il Mulino, Bologna, ISBN 978-88-152-7205-8, 2017.
*Graziano Pestoni, ''Privatizzazioni, Il monopolio del mercato e le sue conseguenze, ''Lugano (Svizzera), Fondazione Pellegrini Canevascini - Sindacato svizzero dei servizi pubblici, 2013.
*Graziano Pestoni, La privatizzazione della Posta svizzera, origine, ragioni, conseguenze (Svizzera), Fondazione Pellegrini Canevascini - Syndicom, 2018.
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== Collegamenti esterni ==
*{{cita web | 1 = http://213.215.209.98/scioperi/index.asp | 2 = Archivio norme e giurisprudenza sullo sciopero nei servizi pubblici | accesso = 30 agosto 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070928090136/http://213.215.209.98/scioperi/index.asp | dataarchivio = 28 settembre 2007 | urlmorto = sì }}
*{{cita web | 1 = http://www.handylex.org/stato/d270194.shtml | 2 = Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana 27 gennaio 1994 ''Princìpi sull'erogazione dei servizi pubblici'' | accesso = 1 giugno 2007 | dataarchivio = 2 luglio 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070702161212/http://handylex.org/stato/d270194.shtml | urlmorto = sì }}
*{{cita web|http://www.dirittodeiservizipubblici.it|Diritto dei servizi pubblici. Normativa e pubblicazioni}}
*{{cita web|http://www.parlamento.it/leggi/deleghe/99286dl.htm|Qualità dei servizi pubblici e carte dei servizi. Decreto Legislativo 30 luglio 1999, n. 286}}
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