Elezioni parlamentari in Romania del 1996: differenze tra le versioni

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{{Elezioni
|nome = Elezioni parlamentari in Romania del 1996
|paese = RomaniaROM
|precedente = [[Elezioni parlamentari in Romania del 1992|1992]]
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|data = 3 novembre
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|legislatura = [[Legislatura 1996-2000 della Romania|III]]
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|foto3 = Petre Roman.jpg
 
|immagine3 = [[File:Petre Roman.jpg|150x150px]]
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|didascalia = Distribuzione del voto per circoscrizione (Camera e Senato)
|mappa = 1996 Romanian legislative election - Vote Strength.png
|carica = [[Primi ministri della Romania|Governi]]
|governo1 = [[Governo Ciorbea|Ciorbea]] (1996-1998)
|governo2 = [[Governo Vasile|Vasile]] (1998-1999)
|governo3 = [[Governo Isărescu|Isărescu]] (1999-2000)
}}
Le '''elezioni parlamentari in Romania del 1996''' si tennero il 3 novembre per il rinnovo della [[Camera dei deputati (Romania)|Camera dei deputati]] e del [[Senato (Romania)|Senato]].
 
Si trattò delle seconde elezioni dall'entrata in vigore della [[Costituzione della Romania]] del 1991, le terze dalla [[rivoluzione romena del 1989]]. Il numero di partiti che partecipò alla competizione elettorale fu inferiore rispetto a quello del 1992. Nel 1996 concorsero 48 formazioni<ref name="hatto" />, oltre a quelle che rappresentavano la minoranze etniche. Entrarono in parlamento i membri appartenenti a 6 liste, oltre a 11 deputati dei partiti delle minoranze.
|mappa =
 
|mappa2 =
Le elezioni furono vinte dalla coalizione di centro-destra della [[Convenzione Democratica Romena]] (CDR) che, dopo sette anni di dominio ininterrotto del centro-sinistra, strappò il potere al [[Partito della Democrazia Sociale di Romania]] (PDSR). La CDR formò un governo di coalizione con [[Partito Democratico (Romania)|Partito Democratico]] e [[Unione Democratica Magiara di Romania]] con a capo [[Victor Ciorbea]].
|carica = [[Primi ministri della Romania|Primo ministro uscente]]
 
|title = [[Nicolae Văcăroiu]]
Le elezioni parlamentari si tennero in concomitanza con il primo turno delle [[Elezioni presidenziali in Romania del 1996|elezioni presidenziali]] che, al ballottaggio, videro la vittoria del leader della CDR [[Emil Constantinescu]], che superò il candidato del PDSR [[Ion Iliescu]].
|precedente = [[elezioni parlamentari in Romania del 1992|1992]]
 
|successiva = [[elezioni parlamentari in Romania del 2000|2000]]
==Sistema elettorale==
{{Vedi anche|Elezioni presidenziali in Romania del 1996#Sistema elettorale}}
Le elezioni si svolsero secondo le disposizioni delle leggi 68/1992 (per il parlamento) e 69/1992 (per il presidente della repubblica) promulgate nel giugno 1992, che avevano regolato anche la precedente tornata elettorale. Avevano diritto al voto i cittadini di almeno 18 anni di età, mentre per candidarsi alle camere erano necessari 23 anni (deputati) e 35 anni (senatori)<ref name="juridice">{{cita web|url=https://www.juridice.ro/essentials/2381/sistemul-electoral-in-romania-postcomunista|titolo=Sistemul electoral în România postcomunistă|autore=Marian Enache e Ștefan Deaconu|data=9 ottobre 2018|accesso=16 agosto 2019}}</ref>.
 
La legge elettorale prevedeva un sistema di voto proporzionale e una soglia di sbarramento al 3%. Alle [[Partiti delle minoranze etniche in Romania|organizzazioni che rappresentavano le minoranze etniche]] era garantito un rappresentante nella camera dei deputati, a prescindere dal raggiungimento della soglia di sbarramento<ref name="juridice" />. La legge prevedeva l'elezione di un deputato ogni 70.000 abitanti e di un senatore ogni 160.000 abitanti<ref name="agpparl1996">{{cita web|url=https://www1.agerpres.ro/documentareparlamentare2012/2012/10/30/alegerile-parlamentare-din-3-noiembrie-1996-17-15-50|titolo=Alegerile parlamentare din 3 noiembrie 1996|editore=Agerpres|autore=Doina Lecea|data=30 ottobre 2012|accesso=16 dicembre 2019|dataarchivio=27 dicembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191227101557/https://www1.agerpres.ro/documentareparlamentare2012/2012/10/30/alegerile-parlamentare-din-3-noiembrie-1996-17-15-50|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Il voto era previsto nell'intervallo orario tra le 6:00 e le 21:00<ref name="agppr1996">{{Cita news|lingua=ro|autore=Horia Plugaru|url=https://www1.agerpres.ro/flux-documentare/2014/10/03/alegerile-prezidentiale-din-1996-11-33-11|titolo=ALEGERILE PREZIDENȚIALE DIN 1996|editore=Agerpres|data=3 ottobre 2014|accesso=16 marzo 2018|dataarchivio=22 marzo 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180322204648/https://www1.agerpres.ro/flux-documentare/2014/10/03/alegerile-prezidentiale-din-1996-11-33-11|urlmorto=sì}}</ref>.
 
==Quadro politico==
{{Vedi anche|Elezioni presidenziali in Romania del 1996#Quadro politico}}
Le [[Elezioni parlamentari in Romania del 1992|elezioni generali del 1992]] furono vinte dal partito postcomunista del [[Fronte Democratico di Salvezza Nazionale]], poi ridenominato [[Partito della Democrazia Sociale di Romania]] (PDSR). Nel corso dei quattro anni al potere tra il 1992 e il 1996, il presidente della repubblica Ion Iliescu e il primo ministro [[Nicolae Văcăroiu]] furono promotori di una lenta politica di transizione all'economia di mercato che, benché proteggesse le fasce più deboli, non riuscì a garantire un netto miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti<ref name="pop">{{cita libro|curatore=Ioan Aurel Pop|titolo=Istoria României: compendiu|anno=2004|editore=Istituto Romeno di Cultura|lingua=ro|ISBN=9789738687172|curatore2=Ioan Bolovan|curatore3=Susana Andea}}</ref><ref name="nuputem">{{cita libro|autore=Dan Pavel e Iulia Huia|titolo=Nu putem reuși decît împreună. O istorie analitică a Convenției Democratice, 1989-2000|anno=2003|editore=Polirom|città=Iași|lingua=ro}}</ref>.
 
Il maggior gruppo di opposizione era la variegata coalizione del centro-destra liberale della [[Convenzione Democratica Romena]] (CDR), guidata da Emil Constantinescu, già candidato alla presidenza della repubblica nel 1992<ref name="pop" />. All'interno della CDR, il partner principale del [[Partito Nazionale Contadino Cristiano Democratico]] (PNȚCD) era il [[Partito Nazionale Liberale (Romania)|Partito Nazionale Liberale]] (PNL) di [[Mircea Ionescu-Quintus]].
 
Alle elezioni amministrative del giugno 1996, nonostante il PDSR avesse ottenuto discreti risultati, questi furono conseguiti nelle aree rurali e nelle piccole città, realtà più vicine al programma di protezione sociale rappresentato dal partito di Iliescu. Le grandi città furono dominate dalla CDR. Bucarest, ad esempio, passò alla guida di [[Victor Ciorbea]], rappresentante del PNȚCD. Nel corso dei quattro anni di governo il consenso popolare per il PDSR fu eroso da continui scandali di corruzione e dalle difficoltà strutturali del sistema economico. Il discorso dell'opposizione provava ad inserirsi in tali spaccature, promettendo un radicale cambiamento di rotta, in modo da avvicinare la Romania agli standard dei paesi occidentali<ref name="pop" /><ref name="gand">{{cita web|url=http://vreaupresedinte.gandul.info/1992|titolo=Istoric campanii - 1992|editore=Gândul|lingua=ro|anno=2014}}</ref><ref name="hatto">{{cita pubblicazione|autore=Odette Tomescu Hatto|anno=2004|titolo=PARTITI, ELEZIONI E MOBILITAZIONE POLITICA NELLA ROMANIA POST-COMUNISTA (1989-2000)|url=http://www.regione.toscana.it/documents/10180/452241/partiti%20elezioni%20-%20Q50/9bd72f76-8f3b-4cd5-9931-5deeb1fc3154}}</ref>.
 
==Campagna elettorale==
{{Vedi anche|Elezioni presidenziali in Romania del 1996#Campagna elettorale}}
{{Approfondimento
|allineamento = destra
|titolo = Direttori di campagna
|contenuto = I principali partiti scelsero due direttori separati per la campagna elettorale, ossia uno per le parlamentari e uno per le presidenziali. Per le parlamentari furono designati<ref name="agpparl1996"/>:
* CDR: [[Remus Opriș]]
* PDSR: [[Ovidiu Șincai]]
* USD: [[Radu Berceanu]]
* UDMR: [[Csaba Takács]]
* PUNR: [[Ioan Gavra]]
* ANL: [[Laurian Oniga]]
}}
Nel novembre 1995 la Convenzione Democratica Romena presentò il proprio programma politico, il documento chiamato [[Contratto con la Romania]], una dichiarazione d'intenti che prometteva la realizzazione di venti punti entro i primi duecento giorni di assunzione dell'incarico da parte di un governo guidato dalla CDR<ref name="pop" />. L'8 agosto 1996 i componenti della CDR trovarono un accordo per la definizione dei membri che avrebbero preso parte alla coalizione per le elezioni parlamentari di novembre<ref name="ssoar">{{cita pubblicazione|autore=Cristian Preda|anno=2013|titolo=Partide, voturi şi mandate la alegerile din România (1990-2012)|editore=Romanian Political Science Review|volume=XIII|numero=1|lingua=ro|accesso=28 agosto 2017|url=http://www.ssoar.info/ssoar/bitstream/handle/document/44740/ssoar-studiapolitica-2013-1-preda-Partide_voturi_si_mandate_la.pdf?sequence=1}}</ref>. Il leader della coalizione Emil Constantinescu presentò il proprio programma per le presidenziali già nel giugno 1996 e iniziò la campagna elettorale nel mese di settembre<ref name="agppr1996" />. Il concetto chiave richiamato costantemente dalla dirigenza nel corso della campagna fu quello del cambiamento, rispetto alla stagnazione economica e sociale della Romania sotto Iliescu e dopo decenni di dittatura<ref name="pop" /><ref name="serban">{{cita news|lingua=ro|autore=Alexandra Șerban, Anca Vâncu e Laurențiu Ungureanu|url=https://adevarul.ro/cultura/istorie/alegerile-1996-20-ani-iosif-boda-directorul-campaniilor-electorale-90-96-eu-cred-cailiescu-era-mai-insetat-de-putere-decat-ceausescu-1_582debd65ab6550cb898d84d/index.html|titolo=Alegerile din 1996, după 20 de ani. Iosif Boda, directorul campaniilor electorale ’90-’96: „Eu cred că Iliescu era mai însetat de putere decât Ceauşescu“|editore=[[Adevărul]]|data=18 novembre 2016|accesso=28 febbraio 2019}}</ref>. Constantinescu prometteva la difesa del diritto alla proprietà privata, ampie liberalizzazioni, l'applicazione di una legislazione anticomunista e una politica basata sulla rettitudine morale e l'onestà<ref name="galla" />. Tra le altre proposte del candidato alla presidenza spiccò quella del reclutamento di 15.000 specialisti cui affidare posizioni strategiche nel quadro dell'amministrazione dello stato<ref name="galla" /><ref name="advcdr">{{cita news|lingua=ro|url=http://adevarul.ro/news/eveniment/1996-2000-deziluzia-cdr-haosputina-reforma-1_50bd3cce7c42d5a663c8d3ce/index.html|titolo=1996 - 2000 - Deziluzia CDR: mult haos, puţină reformă|editore=[[Adevărul]]|data=20 giugno 2010|accesso=21 marzo 2018}}</ref>. Rispetto al 1992 il rafforzamento della stampa indipendente e la nascita di diverse emittenti televisive private giocò a favore di Constantinescu e della CDR<ref name="roper">{{cita libro|autore=Steven D. Roper|titolo=Romania: The Unfinished Revolution|anno=2000|editore=[[Routledge]]|lingua=en}}</ref>.
Le '''elezioni parlamentari in [[Romania]] del [[1996]]''' si sono tenute il 2 novembre. Esse hanno visto la vittoria della coalizione denominata [[Convenzione Democratica Romena]] (costituita da [[Partito Nazionale Liberale (Romania)|Partito Nazionale Liberale]] e [[Partito Nazionale Contadino Cristiano Democratico]]) di [[Victor Ciorbea]], che è divenuto [[Primi ministri della Romania|Primo ministro]]. Questi è stato sostituito nel [[1998]] da [[Radu Vasile]], cui nel [[1999]] è ulteriormente succeduto [[Mugur Isărescu]].
 
Il PDSR confermò la candidatura di Ion Iliescu nel corso della conferenza nazionale del partito del 26 luglio 1996<ref name="agp3">{{Cita news|lingua=ro|autore=Ionela Gavril|url=https://www1.agerpres.ro/flux-documentare/2015/10/17/documentar-congresele-psd-1990-2015--11-02-16|titolo=Congresele PSD (1990-2015)|editore=Agerpres|data=17 ottobre 2015|accesso=22 agosto 2017|dataarchivio=21 luglio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180721132653/https://www1.agerpres.ro/flux-documentare/2015/10/17/documentar-congresele-psd-1990-2015--11-02-16|urlmorto=sì}}</ref>, elemento che fu alla base della campagna elettorale del partito. La retorica elettorale del candidato presidente reclamava il ruolo provvidenziale e l'importanza del PDSR nella storia recente del paese<ref name="serban" />. La popolarità del governo, tuttavia, era in calo, con evidenti riflessi sui sondaggi. Una ricerca IRSOP dell'ottobre 1996 dava il PDSR al 24% e la CDR al 30%<ref name="roper" />. Con il crescere dell'opposizione, i discorsi di Iliescu ripiegarono su accenti nazionalisti, evocando scenari catastrofici nel caso di una vittoria della CDR<ref name="roper" />. Dal punto di vista mediatico Iliescu riusciva a conservare il proprio potere sulla TV di stato, che rimaneva il principale strumento di informazione per gli elettori delle aree più isolate, malgrado l'emergere dei media indipendenti<ref name="roper" />.
 
Tra gli altri gruppi principali, concorse alle elezioni anche l'[[Unione Social-Democratica (1995)|Unione Social-Democratica]], coalizione di centro-sinistra formata da [[Partito Democratico (Romania)|Partito Democratico]] e [[Partito Social Democratico Romeno (1990-2001)|Partito Social Democratico Romeno]], guidata dell'ex primo ministro [[Petre Roman]]. Tra i più importanti partiti nazionalisti e regionalisti, parteciparono l'[[Unione Democratica Magiara di Romania]], rappresentante della minoranza ungherese, il [[Partito dell'Unità Nazionale Romena]], in calo dopo l'infruttuosa esperienza nel [[governo Văcăroiu]], e il [[Partito Grande Romania]], emergente formazione ultranazionalista spinta dai proclami del suo leader [[Corneliu Vadim Tudor]].
Le elezioni parlamentari del 1996 si sono tenute in concomitanza con il primo turno delle [[Elezioni presidenziali in Romania del 1996|elezioni presidenziali]], vinte poi al secondo turno da [[Emil Constantinescu]].
 
== Risultati ==
===[[Camera dei Deputati della Romania|Camera dei Deputati]]===
{| class="wikitable" style="font-size: 90%;"
|- bgcolor="#ececec"
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!+/-<br>(Seggi)
|-
| bgcolor={{colore partito|Convenzione Democratica Romena}}|
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| [[Convenzione Democratica Romena]]
*[[Partito Nazionale Contadino Cristiano Democratico]]
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| align=right|26 {{Diminuzione}}<ref name="pdsr"/>
|-
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| [[Unione Social-Democratica (1995)|Unione Social-Democratica]]
*[[Partito Democratico (Romania)|Partito Democratico]]
*[[Partito Social Democratico Romeno (1990-2001)|Partito Social Democratico Romeno]]
Riga 142 ⟶ 174:
| align=right|12 {{Diminuzione}}
|-
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| [[Partito Socialista (Romania 1995)|Partito Socialista]]
!PS
Riga 303 ⟶ 335:
|
|-
| bgcolor="{{colore partito|Forum Democratico dei Tedeschi in Romania}}"|
| bgcolor="purple"|
|[[Forum Democratico dei Tedeschi in Romania]]
!FDGR
Riga 340 ⟶ 372:
|-
| bgcolor="grey"|
|[[Partito Repubblicano (Romania 1990)|Partito Repubblicano]]
!PR
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Riga 702 ⟶ 734:
|}
 
===[[Senato della Romania|Senato]]===
{| class="wikitable" style="font-size: 90%;"
|- bgcolor="#ececec"
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!+/-<br>(Seggi)
|-
| bgcolor={{colore partito|Convenzione Democratica Romena}}|
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| [[Convenzione Democratica Romena]]
*[[Partito Nazionale Contadino Cristiano Democratico]]
Riga 736 ⟶ 768:
| align=right|8 {{Diminuzione}}<ref name="pdsr"/>
|-
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| [[Unione Social-Democratica (1995)|Unione Social-Democratica]]
*[[Partito Democratico (Romania)|Partito Democratico]]
*[[Partito Social Democratico Romeno (1990-2001)|Partito Social Democratico Romeno]]
Riga 774 ⟶ 806:
| align=right|7 {{Diminuzione}}
|-
| bgcolor="magenta{{colore partito|Partito Socialista (Romania 1995)}}" |
| [[Partito Socialista (Romania 1995)|Partito Socialista]]
!PS
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| align=right|0,4031 {{aumento}}
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|-
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|-
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|[[Partito Repubblicano (Romania 1990)|Partito Repubblicano]]
!PR
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!
!
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!
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|-
Riga 1 090 ⟶ 1 122:
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|}
 
== Conseguenze ==
La coalizione di centro-destra fu la lista più votata, scardinando il dominio della sinistra di Iliescu, che aveva dominato la scena politica dal 1989. L'ascesa dei gruppi liberali fu accolta positivamente dalla stampa internazionale, che considerò la vittoria della CDR come il primo serio allontanamento del paese dall'ideologia comunista, associandolo alla volontà della Romania di ancorarsi ai valori occidentali<ref name="agppr1996" /><ref name="repub">{{Cita news|lingua=it|autore=|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/11/05/svolta-in-romania-sconfitto-iliescu.html|titolo=SVOLTA IN ROMANIA SCONFITTO ILIESCU|editore=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data=5 novembre 1996|accesso=23 agosto 2017}}</ref>.
 
L'appoggio fornito da Petre Roman a Constantinescu al secondo turno delle presidenziali fu fondamentale per la vittoria di quest'ultimo e per la costituzione del nuovo governo. Il patto tra i leader di USD e CDR prevedeva, infatti, la partecipazione della formazione di Roman ad un governo di coalizione, nel quale cinque ministeri sarebbero stati assegnati all'USD<ref name="nuputem" /><ref name="gand" /><ref name="hatto" />.
 
Per la prima volta dopo 50 anni, quindi, un partito liberale tornò alla guida della Romania. Il primo avvicendamento al potere dell'era democratica fu considerato da diversi studiosi un momento chiave nella storia del paese, poiché segno la maturazione del sistema politico, che da quel momento fu aperto al pluralismo e alla contrapposizione fra destra e sinistra<ref name="hatto" />. Alle elezioni legislative il PDSR riuscì ad avere la meglio della CDR solamente nelle zone rurali, mentre il centro-destra trionfò nelle aree urbane e divenne il primo partito della Romania<ref name="hatto" />. Per la prima volta dopo 7 anni dalla rivoluzione, quindi, Iliescu e il partito erede del FSN passarono all'opposizione, perdendo la guida delle maggiori istituzioni del paese<ref name="repub" />. Nel 1996, infatti, l'elettorato disilluso si aggrappò alle speranze di rinnovamento rappresentate dalla CDR, mentre associava il PDSR al passato comunista e antiriformista<ref name="hatto" /><ref name="repub" />.
 
Come da accordi, per avere la sicurezza di una maggioranza parlamentare stabile la CDR formò, quindi, un'alleanza con l'USD di Petre Roman. A questa si aggiunse l'Unione Democratica Magiara di Romania, che il 6 dicembre aderì volontariamente al «Patto per la governabilità e la solidarietà politica» che, unendo CDR, USD e UDMR, riuscì ad assicurare ai contraenti il controllo del 60% dei posti in parlamento. A tal riguardo il deputato UDMR [[Zsolt Szilágyi]] commentò: «Noi ungheresi siamo molto orgogliosi di avere potuto contribuire alla democratizzazione dello stato. Gli ungheresi hanno votato contro il nazionalismo estremo e i nazional-comunisti al potere fino al 1996, e a favore della democrazia e delle riforme»<ref name="hatto" />. Tramite l'accordo le tre nuove forze di governo si impegnavano a portare a termine le privatizzazioni, le riforme economiche e la costruzione di una Romania sul modello occidentale<ref name="nuputem" /><ref name="roper" />. La nuova alleanza di governo suddivise i posti di potere (ministeri, segreterie ministeriali, aziende di stato, prefetture, incarichi di nomina politica) in base ad un algoritmo che garantiva rappresentanza proporzionale a tutti i componenti<ref name="nuputem" /><ref name="galla">{{cita libro|autore=Tom Gallagher|titolo=Modern Romania. The End of Communism, the Failure of Democratic Reform, and the Theft of a Nation|anno=2005|editore=NYU Press|città=New York|lingua=en|pagina=135-158|ISBN=978-0-8147-3201-4}}</ref>. Primo ministro fu indicato il sindaco di Bucarest Victor Ciorbea, mentre la conduzione del senato fu affidata a Petre Roman. Vista l'impossibilità di Constantinescu di rivestire contemporaneamente il ruolo istituzionale e quello di partito, la presidenza della CDR passò a [[Ion Diaconescu]], leader del PNȚCD e nuovo presidente della camera<ref name="gand" />. Nel quadro del [[governo Ciorbea]] l'USD ottenne cinque ministeri, mentre l'UDMR due.
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
*{{cita libro | autore=Tom Gallagher | editore=NYU Press| città=New York| anno=2005| lingua=en| titolo=Modern Romania. The End of Communism, the Failure of Democratic Reform, and the Theft of a Nation|ISBN=9780814732014}}
*{{cita libro|lingua=en|autore=Steven D. Roper|titolo=Romania: The Unfinished Revolution|anno=2000|editore=[[Routledge]]|ISBN=9058230279}}
*{{cita libro|lingua=ro|curatore=Ioan Aurel Pop|curatore2=Ioan Bolovan|curatore3=Susana Andea|titolo=Istoria României: compendiu|anno=2004|editore=Istituto Romeno di Cultura|ISBN=9789738687172}}
 
== Altri progetti ==
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