Phönix D.I: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
IrishBot (discussione | contributi)
 
(14 versioni intermedie di 6 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Infobox aeromobile
|Aeromobile=aereo_militare
|Nome = Phönix D.I
Riga 86:
Il [[carrello d'atterraggio]] era fisso, molto semplice, montato su una struttura tubolare al di sotto della fusoliera, dotato di ruote di grande diametro collegate da un asse rigido ed integrato posteriormente con un pattino d'appoggio.
 
La propulsione era affidata ad un [[Motore aeronautico|motore]] [[Hiero 6]], un sei [[cilindro (meccanica)|cilindri]] in [[motore in linea|linea]] [[raffreddamento a liquido|raffreddato a liquido]] capace di erogare una [[potenza (fisica)|potenza]] pari a 200 [[cavallo vapore|PS]] (147 [[chilowatt|kW]]), posizionato all'apice anteriore direttamente integrato nella struttura fusoliera ed abbinato ad un'[[elica]] bipala in legno [[elica a passo fisso|a passo fisso]]. L'[[impianto di raffreddamento]] prevedeva l'installazione del [[Raffreddamento a liquido|radiatore]] appoggiato sulla parte centrale dell'ala superiore.
 
L'armamento consisteva in una coppia di [[mitragliatrice|mitragliatrici]] [[Schwarzlose]] M.16 [[calibro (arma)|calibro]] [[8 mm (calibro)|8 mm]] posta davanti all'abitacolo che, sincronizzata, consentiva di sparare senza conseguenze attraverso il disco dell'elica.
 
== Impiego operativo ==
I Phönix D.I destinati alle [[k.u.k. Luftfahrtruppen]] arrivati al fronte dal dicembre 1917 vennero impiegati nel ruolo di caccia dalle Fliegerkompanie: [[Flik 14]]<ref name="Mehtidis 2008 p.88">{{Cita|Mehtidis 2008|p. 88}}.</ref>, [[Flik 30]]<ref name="Mehtidis 2008 p.95">{{Cita|Mehtidis 2008|p. 95}}.</ref>, [[Flik 60J]] (basate a [[Grigno]] e [[Feltre]]<ref name="Mehtidis 2008 p.105">{{Cita|Mehtidis 2008|p. 105}}.</ref>), [[Flik 61J]] (basate a [[Ghirano]] e [[Motta di Livenza]]<ref name="Mehtidis 2008 p.105" />) e [[Flik 63J]] (basate a Istrago ([[Spilimbergo]]), Motta di Livenza e [[Portobuffolé]]<ref name="Mehtidis 2008 p.106">{{Cita|Mehtidis 2008|p. 106}}.</ref>), e nel ruolo di caccia di scorta nelle missioni di [[bombardamento]] dalle [[Flik 4]], 15<ref name="Mehtidis 2008 p.88" />, [[Flik 17]], [[Flik 48]] a [[Pergine Valsugana]]<ref name="Mehtidis 2008 p.101">{{Cita|Mehtidis 2008|p. 101}}.</ref>, [[Flik 54/D]] e [[Flik 66]].<ref name="Grosz 1992 p.3" /> Al gennaio 1918 risultano inoltre in carico alla sesta armata di stanza a [[Casarsa della Delizia|Casarsa]], Motta di Livenza e [[Pianzano]], precisamente alle [[Flik 42J]], alle Flik 37 (poi Flik D e Flik P trasferite a [[San Lorenzo Isontino]])<ref name="Mehtidis 2008 p.97">{{Cita|Mehtidis 2008|p. 97}}.</ref> e dall'aprile 1918 alle Flik 43J basate a San Lorenzo Isontino.<ref>{{Cita|Mehtidis 2008|p. 99}}.</ref>
 
Nel corso del conflitto alcuni esemplari vennero destinati a missioni di ricognizione aerea ([[Flik 16]] nel 1918<ref name="Mehtidis 2008 p.89">{{Cita|Mehtidis 2008|p. 89}}.</ref>), equipaggiati con [[fotocamera|apparecchiature fotografiche]] e un più potente motore Hiero da 230 PS.<ref name="Grosz 1992 p.3" />
Riga 97:
I Phönix D.I vennero inoltre impiegati dalla [[k.u.k. Seeflieger]], i reparti aerei della [[k.u.k. Kriegsmarine]] (la [[marina militare]] austro-ungarica), nel compito di caccia da difesa aerea nelle stazioni navali affacciate al [[Mare Adriatico]]. Risultano presenti nel 1917 al campo di volo di Alturafeld di [[Lisignano]] ([[Pola]]), affiancando e sostituendo i precedenti ed oramai obsoleti [[Fokker E.III]], a [[Valbandon]] e successivamente in forza all<nowiki>'</nowiki>''Abwehrstaffel Pola''.<ref>{{Cita|Mehtidis 2008|p. 118}}.</ref>
 
Al 15 ottobre 1918 erano in linea i seguenti esemplari: 3 nella [[Flik 12]]Rb (compresi i [[Phönix D.II]]), 2 nella Flik 37P di San Lorenzo Isontino, 2 nella [[Flik 46]]P, 1 nella [[Flik 40]]P e 8 nella [[Flik 39]]P di San Pietro in Campo dell'[[Aeroporto di Belluno]].
Al termine della [[prima guerra mondiale]], in ottemperanza a quanto imposto dal [[Trattato di Versailles (1919)|Trattato di Versailles del 1919]], la quasi totalità dei velivoli in dotazione all'aviazione militare austro-ungarica venne distrutta o ceduta come risarcimento alle nazioni vincitrici. Non risulta alcun Phönix D.I sopravvissuto.
 
Con questo caccia [[Frank Linke-Crawford]] ottiene 7 vittorie dal 10 gennaio 1918 all'11 marzo successivo, [[Kurt Gruber (aviatore)]] 6 vittorie dal 10 gennaio al 4 aprile, [[Friedrich Lang]] 3 vittorie dal 19 maggio al 12 agosto, [[Karl Teichmann]] 2 vittorie il 3 febbraio ed il 22 agosto, [[Roman Schmidt]] 2 vittorie il 12 ed il 23 luglio e [[Karl Urban (aviatore)]] 1 vittoria il 19 maggio.
 
Al termine della [[prima guerra mondiale]], in ottemperanza a quanto imposto dal [[Trattato di Versailles (1919)|Trattato di Versailles]] del [[1919]], la quasi totalità dei velivoli in dotazione all'aviazione militare austro-ungarica venne distrutta o ceduta come risarcimento alle nazioni vincitrici. Non risulta alcun Phönix D.I sopravvissuto.
 
== Utilizzatori ==