Ciclo di canzoni: differenze tra le versioni

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Un '''ciclo di canzoni''' ('''Liederkreis''' o '''Liederzyklus''') è un gruppo, o [[ciclo (musica)|ciclo]], di [[Canzone|canzoni]] che, sebbene indipendenti l'una dall'altra e finite, sono pensate per essere eseguite in sequenza, formando di fatto un insieme ben definito.<ref name="Youens">Susan Youens, ''Grove online''</ref>
 
Tali brani possono essere sia per voce [[solista]] o un [[ensemble (musica)|ensemble]], o raramente una combinazione di pezzi solisti mescolate con quelli corali.<ref>Un esempio è il ciclo di Schubert ''[[La donna del lago (poema)|Dama del Lago]]'', contenente la nota ''[[Ellens dritter Gesang]]''</ref> Un ciclo minimo può essere composto da due composizioni (in [[lingua inglese|inglese]] "dyad-cycles"), mentre uno massimo ne può avere trenta o più.<ref name="Youens" /> Il termine "ciclo di canzoni" non è entrato in lessicografia fino al 1865, nell'edizione di Arrey von Dommer del ''Koch's Musikalisches Lexikon'', sebbene se ne rintraccino esempi di questa pratica musicale molto prima.<ref name="Youens" /> Uno di questi è il ''[[Cantiga de amigo|Cantigas de amigo]]'' del [[giocoliere]] [[MartinMartín Codax]], vissuto nel [[XIII secolo]].<ref>Ferreira.</ref>
 
Spesso è difficile distinguere un ciclo di canzoni da una semplice raccolta di pezzi, data la reciproca similitudine. Tuttavia, se le composizioni sono accomunate da una certa [[Coerenza (linguistica)|coerenza]], allora si può tranquillamente parlare del primo caso: coerenza che può derivare o dal testo (che può essere un singolo poema, una trama, un tema centrale o un argomento trattato come l'amore o la natura, uno stato d'animo unificante, una forma poetica o di genere, come in un ciclo di [[sonetto|sonetti]] o di [[ballata (poesia)|ballate]]) o dall'architettura musicale (schemi tonali, motivi, passaggi o strutture formali ricorrenti). É sufficiente che o una o l'altra caratterizzino una collezione di canzoni per poter parlare di ciclo (sebbene possano presentarsi entrambi i casi insieme).<ref name = "Youens" /> A causa di queste molte varianti, il ciclo «resiste alla definizione»
<ref name="Daverio, Chapter 9, p. 366">{{en}}Daverio, Chapter 9, "The Song Cycle: Journeys Through a Romantic Landscape", ''German Lieder in the Nineteenth Century'', ed. Rufus Hallmark, p. 366</ref> e pertanto la coerenza all'interno deve essere esaminata nei suoi «singoli casi».<ref name="Daverio, Chapter 9, p. 366"/>
 
==Ciclo di canzoni nei Lieder tedescotedeschi==
Sebbene la maggior parte dei paesi europei avesse già iniziato a sviluppare l'la [[artcanzone songd'arte]] come genere all'inizio del [[XIX secolo]], l'ascesa dei [[Lied|Lieder]] «Austria e Germania superarono tutti gli altri in termini di influenza.» <ref>Tunbridge, p. 2</ref> La composizione delle canzoni in lingua tedesca infatti, alla fine del XVIII secolo, passò dall'accessibile e popolare [[forma strofica]] ada una più sofisticata e destinata ada una classe media più istruita, «che gradualmente soppiantò l'aristocrazia come i principali mecenati delle arti».<ref>Tunbridge, pp. 2-3.</ref> Dal momento che questi brani erano opere relativamente di piccole dimensioni, come la poesia lirica usata per le loro impostazioni musicali, erano spesso pubblicati in collezioni, e di conseguenza presero in prestito vari termini poetici per contrassegnare i loro raggruppamenti: "Reihe" (serie), "Kranz" (anello), "Zyklus" (ciclo) o "Kreis" (cerchio) .<ref>Tunbridge, p. &nbsp; 3.</ref> Nei primi decenni dell'Ottocento, queste raccolte e le successive impostazioni delle canzoni assunsero una maggiore coerenza e trama drammatica, dando origine al moderno ciclo delle canzoni.<ref>Tunbridge, pp. &nbsp; 3-4.</ref> Questa coerenza ha permesso di elevare il genere della canzone a una «forma più alta», abbastanza seria da poter essere paragonata a sinfonie e cicli di pezzi lirici per pianoforte.<ref>Tunbridge, p. 4</ref>
 
I primi due esempi di ciò furono entrambi composti nel 1816: uno fu ''[[An die ferne Geliebte]]'' (Op. 98) di [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]], mentre l'altro ''Die Temperamente beim Verluste der Geliebten'' (J. 200-3, \Op. 46) di [[Carl Maria von Weber]].
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[[Robert Schumann|Schumann]] scrisse i suoi cicli più famosi nel 1840. Tra questi figurano ''[[Dichterliebe]]'', ''[[Frauenliebe und -leben]]'', le due collezioni ''Liederkreis'' ([[Liederkreis, Op. 24|Opp. 24]] & [[Liederkreis, Op. 39|39]] su testi di [[Heinrich Heine]] e [[Joseph Freiherr von Eichendorff|Eichendorf]], rispettivamente), termine tedesco per indicare un ciclo, e ''Kerner Lieder'' (Op. 35), una ''Liederreihe'' (letteralmente "fila di canzoni") sui poemi di [[Justinus Kerner]]. [[Johannes Brahms]] realizzò un adattamento musicale (Op. 33) di versi tratti dalla novella di [[Ludwig Tieck]] ''Magelone'', nelle cui performance contemporanee è stata aggiunta una narrazione più interconnessa, e ''[[Vier ernste Gesänge]]'', Op. 121 (1896). I lavori di [[Gustav Mahler]] ''[[Lieder eines fahrenden Gesellen]]'', ''[[Kindertotenlieder]]'' e ''[[Das Lied von der Erde]]'' espansero l'accompagnamento dal solo [[pianoforte]] all'[[orchestra]].
[[Hugo Wolf]] si distinse per aver creato una serie di raccolte, ognuna delle quali dedicata alle poesie di un poeta sempre diverso, che però non vennero mai eseguite tutte insieme, adcon l'eccezione ''[[Italienisches Liederbuch]]'' e ''[[Spanisches Liederbuch]]'' furono eseguite in blocco. Pure [[Hanns Eisler]] creò un'antologia di questo tipo, ''[[Hollywood Liederbuch]]''.
 
''[[Das Buch der hängenden Gärten]]'' di [[Arnold SchoenbergSchönberg]] e ''[[Reisebuch aus den österreichischen Alpen]]'' di [[Ernst KrenekKřenek]] sono invece i due esempi principi di cicli di canzoni del [[XX secolo]]. [[Wilhelm Killmayer]] ne compose diversi, sulle liriche di [[Saffo]], dei poeti rinascimentali francesi, di quelli romantici tedeschi e di quelli a lui contemporanei. La tradizione venne portata avanti da [[Wolfgang Rihm]] e da Graham Waterhouse, il quale realizzò ''Sechs späteste Lieder'' sugli ultimi poemi di [[Friedrich Hölderlin]] nel 2003.
 
==Cicli di canzoni in Francia==
''[[Les nuits d'été (composizione)|Les nuits d'été]]'' (1841) di [[Hector Berlioz]] precorse la pratica del ciclo di canzoni nell'[[orchestra]], poi formalizzata in ''[[La bonne chanson (Fauré)|La bonne chanson]]'' di [[Gabriel Fauré]], ''[[La chanson d'Ève]]'', ''[[L'horizon chimérique]]'' e in altri lavori di [[Francis Poulenc|Poulenc]]. Capolavori recenti quali ''[[Poèmes pour Mi]]'', ''[[Chants de Terre et de Ciel]]'' e ''[[Harawi (Messiaen)|Harawi]]'' di [[Olivier Messiaen]], ''[[Paroles tissées]]'' e ''[[Chantefleurs et Chantefables]]'' di [[Witold Lutosławski|Lutosławski]] (sebbene soltanto cittadino francese onorario) e ''[[Correspondances]]'' e ''[[Le temps l'horloge]]'' di [[Henri Dutilleux]].
 
==Cicli di canzoni in Inghilterra, Scozia ede America==
Presumibilmente il primo ciclo di canzoni inglese fu di [[Arthur Sullivan]] e si intitola ''[[The Window; or, The Song of the Wrens]]'' (1871), basato su undici poesie di [[Alfred Tennyson]]. Nei primi anni del [[XX secolo]], [[Ralph Vaughan Williams|Vaughan Williams]] compose il noto ciclo ''[[Songs of Travel]]'', al quale seguirono gli altrettanto apprezzati ''The House of Life'' (sui sonetti di [[Dante Gabriel Rossetti]]) e ''[[On Wenlock Edge]]'' (sulle poesie di [[A. E. Houseman]] tratte da ''[[A Shropshire Lad]]''), quest'ultima in origine per voce, pianoforte e quartetto d'archi ma successivamente orchestrata. Il compositore di [[lied]]er ede accompagnatore [[Benjamin Britten]] scrisse cicli che tutt'oratuttora sono considerati dei capolavori del genere, come ''[[The Holy Sonnets of John Donne]]'', ''[[Seven Sonnets of Michelangelo]]'', ''[[Sechs Hölderlin-Fragmente]]'' e ''[[Winter Words]]'', tutte aventi il pianoforte come accompagnatore, poi ''[[Les Illuminations]]'', ''[[Serenade for Tenor, Horn and Strings]]'' e ''[[Nocturne (Britten)|Nocturne]]''. ''Raising Sparks'' del compositore scozzese [[James MacMillan]] (1997) è invece un esempio più recente, così come l'inglese [[Robin Holloway]], tra i cui lavori si annoverano ''From High Windows'' ([[Philip Larkin]]) (1977), ''Wherever We May Be'' ([[Robert Graves]]) (1980) e ''Retreats and Advances'' ([[A.S.J. Tessimond]]) (2016). Il suo pupillo [[Peter Seabourne]] scrisse cinque cicli, tra i quali il più recente, ''Sonnets to Orpheus'' (2016), ha per testi delle poesie di [[Rainer Maria Rilke]].
 
In America, esponenti del ciclo di canzoni possono essere [[Samuel Barber]] coi suoi ''[[Hermit Songs]]'' (1953) e ''Despite and Still'', [[Leonard Bernstein]], con [[Songfest: A Cycle of American Poems for Six Singers and Orchestra|''Songfest'']], [[Malcolm Williamson]], con ''Hammarskjöld Portrait'' (1974), ''Les Olympiques'' (1976), ''Tribute to a Hero'' (1981), "[[Elegies for Angels, Punks and Raging Queens]]" (1989), ''Next Year in Jerusalem'' (1985) e ''A Year of Birds'' (1995), [[André Previn]] con ''[[Honey and Rue]]'' (composta per lail soprano [[Kathleen Battle]]). Graham Waterhouse pure scrisse numerosi cicli, basasti su testi di, tra gli altri, [[Shakespeare]], [[James Joyce]] e di alcune scrittrici irlandesi.
 
==Cicli di canzoni in altri Paesi==
In lingua russa [[Modest MussorgskyMusorgskij]] scrisse ''[[SenzaLa stanza soledei bambini]]'' (18741868–72), ''[[ConSenza la baliasole]]'' (1868–721874) ande ''[[Canti e danze della morte]]'' (1875–77), mentre [[DmitriDmitrij ShostakovichŠostakovič]] cicli ispirati a poeti [[Inghilterra|inglesi]] eed [[ebrei]] e ad artisti quali [[Michelangelo]] e [[AlexanderAleksandr PushkinPuškin]].
 
Cicli in altre lingue vennero realizzati da [[Enrique Granados|Granados]], [[Mohammed Fairouz]], [[Cristiano Melli]], [[Manuel de Falla|Falla]], [[Juan María Solare]], [[Edvard Grieg|Grieg]], [[Lorenzo Ferrero]], [[Antonín Dvořák|Dvořák]], [[Leoš Janáček|Janáček]], [[Béla Bartók|Bartók]], [[Zoltán Kodály|Kodály]], [[Jean Sibelius|Sibelius]], [[Einojuhani Rautavaara|Rautavaara]], [[Peter Schat]], [[Federico Mompou|Mompou]], [[Xavier Montsalvatge|Montsalvatge]] e [[Ahmed Adnan Saygun|A. Saygun]].
''Sing, Poetry'' dell'album del 2011 [[Troika (album)|''Troika'']] è un ciclo orchestrale sugli scritti di tre poeti russi e tre americani.<ref>[https://www.amazon.fr/dp/B005USB24A "Troika: Russia's Westerly Poetry in Three Orchestral Song Cycles"], Rideau Rouge Records, ASIN: B005USB24A, 2011, note di copertina, p. 4</ref>
 
Cicli in altre lingue vennero realizzati da [[Enrique Granados|Granados]], [[Mohammed Fairouz]], [[Cristiano Melli]], [[Manuel de Falla|Falla]], [[Juan María Solare]], [[Edvard Grieg|Grieg]], [[Lorenzo Ferrero]], [[Antonín Dvořák|Dvořák]], [[Leoš Janáček|Janáček]], [[Béla Bartók|Bartók]], [[Zoltán Kodály|Kodály]], [[Jean Sibelius|Sibelius]], [[Einojuhani Rautavaara|Rautavaara]], [[Peter Schat]], [[Federico Mompou|Mompou]], [[Xavier Montsalvatge|Montsalvatge]] e [[Ahmed Adnan Saygun|A. Saygun]].
 
==Popular music==
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==Teatro musicale==
La forma di ciclo di canzoni è divenuta una pratica diffusa anche nell'ambito del [[teatro musicale]]. Uno dei primi esempi furono le ''[[December Songs]]'', create da [[Maury Yeston]] sotto commissionesottocommissione del [[Carnegie Hall]] per la celebrazione del proprio centennale nel 1991. Furono tradotte anche in [[lingua francese|francese]] e [[Lingua tedesca|tedesco]]. A seguire ulteriori esemplificazioni possono ereessere ''[[Songs for a New World]]'' di [[Jason Robert Brown]], ''[[Elegies (William Finn)|Elegies]]'' di [[William Finn]], ''[[Elegies for Angels, Punks and Raging Queens]]'' di [[Bill Russell]] e ''[[Myths and Hymns]]'' di [[Adam Guettel]].
 
La forma di ciclo di canzoni è divenuta una pratica diffusa anche nell'ambito del [[teatro musicale]]. Uno dei primi esempi furono le ''[[December Songs]]'', create da [[Maury Yeston]] sotto commissione del [[Carnegie Hall]] per la celebrazione del proprio centennale nel 1991. Furono tradotte anche in [[lingua francese|francese]] e [[Lingua tedesca|tedesco]]. A seguire ulteriori esemplificazioni possono ere ''[[Songs for a New World]]'' di [[Jason Robert Brown]], ''[[Elegies (William Finn)|Elegies]]'' di [[William Finn]], ''[[Elegies for Angels, Punks and Raging Queens]]'' di [[Bill Russell]] e ''[[Myths and Hymns]]'' di [[Adam Guettel]].
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
*Bingham, Ruth O., "The Early Nineteenth-Century Song Cycle", in ''[[Cambridge Companions to Music|The Cambridge Companion to the Lied]]'', ed. James Parsons (Cambridge: Cambridge University Press, 2004), pp.&nbsp;101–119.
*{{cita libro|curatore=Rufus Hallmark |titolo=German Lieder in the Nineteenth Century |editore=Routledge |trasmissione=Routledge Studies in Musical Genres |edizione=paperback |data=2010 |città=New York |pp=| url = | doi = | id = | isbn =0-415-99038-6 | jfm = }}
* Ferreira, Manuel Pedro. 2001. "Codax [Codaz], Martin". ''The New Grove Dictionary of Music and Musicians'', second edition, edited by [[Stanley Sadie]] and [[John Tyrrell (musicologist)|John Tyrrell]]. London: Macmillan Publishers.
*{{Cita pubblicazione|cognome= Tunbridge |nome=Laura |titolo=Cambridge Introductions of Music: The Song Cycle |città=Cambridge, England |editore=Cambridge University Press |anno=2010 |edizione=|pp=| url = | doi = | id = | isbn = 978-0-521-72107-3}}
* Youens, Susan. n.d. "Song Cycle". ''Grove Music Online'', edited by Deane Root. Oxford University Press. Web. (accessed 23 September 2014)
 
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