Eugenio Colorni: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Eugenio
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}}
Oltre che per le sue opere filosofiche, Colorni è noto come uno dei massimi promotori del [[federalismo
In seguito, nella [[Occupazione tedesca di Roma|Roma
== Biografia ==
Colorni nacque a [[Milano]] il 22 aprile del
Si sposò con [[Ursula Hirschmann]], un'[[ === Formazione ===
Colorni frequentò il [[
Nel
Durante il periodo universitario, strinse amicizia con [[Guido Piovene]], che sarà [[giornalista]] e [[scrittore]], amicizia che però verrà interrotta nel
Nel
Nel
Nello stesso anno, compì un viaggio di studi in [[Germania]], a [[Berlino]], dove conobbe la futura compagna [[Ursula Hirschmann|Ursula]], che sposò nel
Dal
Tra il
Nel
Nel
Quando, come si legge in ''Un poeta'', [[Umberto Saba]] gli domanderà «Perché fa filosofia?», Colorni concluse: «Da quel giorno, io non faccio più filosofia», o come ebbe a dire lo stesso Garin, «In realtà non era la filosofia che rifiutava, ma un orientamento legato a quell'idealismo di cui erano seguaci [...] Croce come Gentile e Martinetti».
=== Attività politica ===
A partire dal
Quando una riuscita operazione di polizia, nel maggio del
Nell'aprile del
Nell'estate del
L'8 settembre del
=== Il confino a Ventotene ===
Dal gennaio del
Risale a questo periodo la sua adesione alle idee [[Federalismo europeo|federaliste europee]] propugnate da Spinelli e Rossi, con i quali, nel
Circa le dinamiche che portarono alla stesura del ''Manifesto'', è generalmente ricondotto ai soli Spinelli e Rossi il contributo maggioritario del testo, sebbene, alcuni recenti studi storiografici, abbiano seriamente rivalutato il suo ruolo:
{{Citazione|Di trinità si tratta, e lo spirito santo della situazione è Eugenio Colorni, che partecipò alle discussioni preparatorie alla stesura del ''Manifesto'' assieme a poche altre persone, ed ebbe una parte di rilievo, soprattutto nella funzione di stimolo e di critica, dal suo punto di vista di [[Socialismo autonomista|socialista autonomista]], verso i due autori del documento, fino al suo trasferimento a [[Melfi]], nell'ottobre del
Nell'ottobre del
Nel
=== La resistenza romana e l'assassinio ===
Il 6 maggio del
Dopo la [[caduta del fascismo
Tra il 27 e il 28 agosto partecipò, assieme ad [[Altiero Spinelli]], [[Ernesto Rossi]], [[Ursula Hirschmann]], [[Manlio Rossi Doria]], [[Giorgio Braccialarghe]] e [[Vittorio Foa]], in casa dello
A seguito dell'[[armistizio di Cassibile|8 settembre]], svolse nella capitale un'intensissima attività nelle file della [[resistenza italiana|Resistenza]]: prese parte alla direzione del PSIUP e s'impegnò a fondo nella ricostruzione della [[Federazione Giovanile Socialista Italiana]] e nella formazione partigiana della prima [[brigata Matteotti]].
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{{Citazione|[...] io ero da poco stato nominato segretario della Federazione Giovanile Socialista per suggerimento e per decisione di [[Sandro Pertini]], che era membro della segreteria del partito in quell'epoca. Avevamo organizzato una... chiamiamola brigata, anche se era un gruppo armato che era comandato da Eugenio Colorni che poi è stato assassinato alla vigilia della liberazione di Roma [...]|[[Matteo Matteotti]]<ref>cfr. Enzo Cicchino, ''Dopo mezzo secolo l'incontro con i protagonisti'', [[1994]], in [http://www.larchivio.com/matteotti.htm Adattamento ed elaborazione dall'intervista originale a], [[Matteo Matteotti]], partigiano, figlio del defunto [[Giacomo Matteotti|Giacomo]], realizzata dal regista Enzo Cicchino e andata in onda durante una puntata del programma televisivo della [[RAI]] ''[[Mixer (programma televisivo)|Mixer]]'' di [[Giovanni Minoli]].</ref>}}
Fu redattore capo dell
{{Citazione|Ricordare l
Il 22 gennaio del
Il 28 maggio del
Nel
È sepolto al [[
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine = Valor militare gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro al valor militare
|collegamento_onorificenza = Valor militare
|motivazione = Indomito assertore della libertà, confinato durante la dominazione fascista, evadeva audacemente dedicandosi quindi a rischiose attività cospirative. Durante la lotta antinazista, organizzato il centro militare del Partito Socialista Italiano, dirigeva animosamente partecipandovi, primo fra i primi, una intensa, continua e micidiale azione di guerriglia e di sabotaggio. Scoperto e circondato da nazisti li affrontò da solo, combattendo con estremo ardimento, finché travolto dal numero, cadde nell'impari gloriosa lotta.
|luogo = [[Roma]], 28 maggio
}}
== Commemorazioni ==
Nel
In via Livorno a Roma, luogo dove Colorni venne ferito a morte, una lapide commemora l'accaduto.<ref>{{Cita web|url=http://www.chieracostui.com/costui/docs/search/schedaoltre.asp?ID=5221|titolo=Chi era Costui - Scheda di Eugenio Colorni|sito=www.chieracostui.com|accesso=2024-04-24}}</ref>
▲== Note ==
<references/>▼
== Bibliografia ==▼
* ''Scritti'', a cura di [[Norberto Bobbio]], la Nuova Italia, [[Firenze]], 1975
* ''Il coraggio dell'innocenza'', a cura di [[Luca Meldolesi]], La Città del Sole (Istituto Italiano per gli Studi Filosofici), [[Napoli]], 1998
* ''Un poeta e altri racconti'', con prefazione di [[Claudio Magris]], Il Melangolo, [[Genova]], 2002
* ''La malattia della metafisica. Scritti filosofici e autobiografici'', a cura di [[Geri Cerchiai]], [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]], [[Torino]], 2009
* ''Microfondamenta. Passi scelti dell'epistolario'', a cura di Luca Meldolesi, [[Rubbettino]], [[Soveria Mannelli]], 2016.
* ''La scoperta del possibile. Scritti politici'', a cura di Luca Meldolesi, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2017.
==
▲<references/>
* Elvira Gencarelli, ''Profilo politico di Eugenio Colorni'', in «Mondo Operaio», n. 7, luglio 1974, pp. 49–54▼
* Elvira Gencarelli, ''Eugenio Colorni'', voce in ''Il Movimento Operaio Italiano''. Dizionario Biografico, Editori Riuniti, Roma, 1976, vol. II, pp. 74–81▼
▲== Bibliografia ==
▲* Elvira Gencarelli, ''Profilo politico di Eugenio Colorni'', in «Mondo Operaio», n. 7, luglio 1974, pp. 49–54.
* Eugenio Garin, ''Colorni, Eugenio'', in «Dizionario Biografico degli Italiani», XXVII, Istituto dell'Enciclopedia italiana, Roma, 1982▼
▲* Elvira Gencarelli, ''Eugenio Colorni'', voce in ''Il Movimento Operaio Italiano''. Dizionario Biografico, Editori Riuniti, Roma, 1976, vol. II, pp. 74–81.
* Norberto Bobbio, ''Maestri e compagni'', Passigli Editori, Firenze, 1984▼
*
▲* Eugenio Garin, ''Colorni, Eugenio'', in «Dizionario Biografico degli Italiani», XXVII, Istituto dell'Enciclopedia italiana, Roma, 1982.
▲* Norberto Bobbio, ''Maestri e compagni'', Passigli Editori, Firenze, 1984.
* Nunzio Dell'Erba, ''L'itinerario politico di Eugenio Colorni'', in Id., ''Il socialismo riformista tra politica e cultura'', Franco Angeli, Milano 1990, pp. 135–150.
* Sandro Gerbi, ''Tempi di malafede. Una storia italiana tra fascismo e dopoguerra. Guido Piovene ed Eugenio Colorni'', Einaudi, Torino 1999 e Hoepli, Milano, 2012.▼
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▲* [[Sandro Gerbi]], ''Tempi di malafede. Una storia italiana tra fascismo e dopoguerra. Guido Piovene ed Eugenio Colorni'', Einaudi, Torino 1999 e Hoepli, Milano, 2012.
* Geri Cerchiai, ''L'itinerario filosofico di Eugenio Colorni'', in «Rivista di Storia della Filosofia», n. 3, 2002.
* Stefano Miccolis, ''Eugenio Colorni ventenne e Croce'', in «Belfagor», 4, LXV, 31 luglio 2010, pp. 415–434.
* Geri Cerchiai, ''Alcune riflessioni su Eugenio Colorni'', in «Rivista di Storia della Filosofia», LXVII 2012, pp. 351–360.
* Michele Strazza, ''Melfi terra di confino. Il confino a Melfi durante il fascismo'', Melfi, Tarsia, 2002.
* Maurizio Degl'Innocenti (a cura di), ''Eugenio Colorni dall'antifascismo all'europeismo socialista e federalista'', Lacaita, 2010, ISBN 9788889506899.
* Antonio Tedesco, ''Eugenio Colorni: un partigiano dell'unità europea'' in Id., ''Morire per l'Europa. Le storie dimenticate di cinque pionieri dell'unità europea durante il fascismo'', Arcadia Edizioni, Roma 2024, pp. 201–281.
== Voci correlate ==
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{{Resistenza romana}}
{{Federalismo europeo}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|ebraismo|politica|socialismo}}
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[[Categoria:Politici del Partito Socialista Italiano]]
[[Categoria:Sepolti nel Cimitero Monumentale di Milano]]
[[Categoria:Confinati politici]]
[[Categoria:Federalismo europeo]]
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