Una hiercheuse: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: correggo codici SBN (cfr. Special:Diff/142495694)
 
(3 versioni intermedie di 3 utenti non mostrate)
Riga 16:
}}
== Storia e descrizione ==
Figura femminile, simbolo di dolore di dramma e di miseria, la ''hiercheuse'' era la donna addetta a spingere i carrelli pieni di carbone, nelle gallerie sotterranee delle miniere, nella regione di [[Borinage]], in [[Belgio]]. Erano ragazze giovani, sicuramente forti e coraggiose. Vestivano panni maschili: pantaloni di tela fin sotto al ginocchio e camicecamicie con le maniche rimboccate. Lavoravano senza guanti, senza copricapo e con zoccoli di legno: a testa scoperta, a mani nude e a piedi nudi. Questa, ritratta da Constantin Meunier, tiene in mano una grossa pala dal lungo manico, ma conserva un portamento di dignità, quasi di grazia. Di quest'opera esiste anche un acquarello colorato preparatorio, siglato ''C M''.
 
In Belgio, un Paese che si mostrò sempre in ritardo - rispetto a gran parte dell'[[Europa]] - per la legislazione sociale, dal [[1889]] fu vietato il lavoro nelle miniere alle donne minori di 21 anni. Il divieto totale scattò nel [[1892]]. Fu calcolato che nel 1868 le donne che lavoravano nelle miniere erano quasi 9.000, di cui circa 3.700 si calavano in fondo ai pozzi. Nel [[1891]], nella [[provincia dell'Hainaut]] restavano 537 ''hiercheuses'' e nel 1900 erano solamente 164. Nel 1905 c'era ancora una donna, impiegata in questo faticoso ed ingrato lavoro. Gli scioperi violenti del 1886, l'affermazione dei socialisti nel 1894, l'enciclica ''[[Rerum Novarum]]'' di [[papa Leone XIII]], del 1891, sostenuta e diffusa dal gruppo politico cristiano-sociale e, non ultima, l'opera pittorica di Constantin Meunier sul lavoro in fabbrica e in miniera, presentata in mostre dal 1884 e apprezzata dalla critica, contribuirono a sanare questa profonda ingiustizia sociale.<ref>{{cita|Morello| p. 226}}.</ref>
Riga 38:
 
== Bibliografia ==
* {{cita testo |lingua =tedesco|autore=Neue Gesellschaft fur bildende Kunst |titolo=Constantin Meunier |data=1971 |editore=Schiebel |città=Berlin |cid =Neue Gesellschaft |SBN =IT\ICCU\RML\0380850RML0380850}}
* {{cita testo |lingua =francese|autore= |titolo=Art et société en Belgique: 1848-1914: palais des beaux-arts de Charleroi, 11 octobre-23 novembre 1980 |data=1980 |editore=Service de la Diffusion des arts |città=s. l. |cid=Art et société |SBN =IT\ICCU\RML\0135786RML0135786}}
* {{Cita libro| Giuseppe | Morello (a cura di) | Il lavoro dell'uomo da Goya a Kandinskij | 1991| Fabbri Editori | Milano| cid= Morello| SBN =IT\ICCU\RAV\0179129RAV0179129}}
* {{cita testo |lingua=francese|curatore=Francisca Vandepitte |titolo=Constantin Meunier: 1831-1905 |data=2014 |editore=Lannoo-Musées royaux des Beaux-Arts de Belgique |città=Tielt-Bruxelles |SBN =IT\ICCU\RMS\2668390RMS2668390}}
 
== Voci correlate ==
* ''[[Rimozione di un crogiolo rotto]]''
* ''[[Trittico della miniera]]''
* ''[[Il carbonaio (Evert Larock)]]''
 
{{Portale|Belgio|femminismo|lavoro|pittura}}
 
[[Categoria:Dipinti nel Museo reale delle belle arti del Belgio]]
[[Categoria:Dipinti asul soggetto quotidianolavoro]]
[[Categoria:Dipinti di Constantin Meunier]]