Papa Urbano V: differenze tra le versioni
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{{Papa della Chiesa cattolica
|nome = Papa Urbano V
|immagine = Simone dei crocifissi, urbano V, 1375 ca., forse dalla cattedrale di s. pietro 01 (cropped).jpg
|didascalia = [[Simone dei Crocifissi]], ''Urbano V'' ([[1375]] circa); [[Pinacoteca Nazionale di Bologna]]
|stemma = C o a Urbanus V.svg
|titolo = 200º papa della Chiesa cattolica
|elezione = 28 settembre [[1362]]
|incoronazione = 6 novembre [[1362]]
|fine pontificato = 19 dicembre [[1370]]<br /><small>({{Età e giorni|1362|9|28|1370|12|19}})</small>
|cardinali = vedi [[Concistori di papa Urbano V]]
|predecessore = [[papa Innocenzo VI]]
|successore = [[papa Gregorio XI]]
|nome nascita = Guillaume de Grimoard
|data di nascita = [[1310]]
|luogo di nascita = [[Le Pont-de-Montvert
|ordinato = [[1334]]
|consacrato = 6 novembre [[1362]] dal [[cardinale]] [[Andouin Aubert]]
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}}
{{Santo
|nome = Beato Urbano V
|immagine =
|didascalia = [[Henri Auguste César Serrure]], ''Ritratto di papa Urbano V''
|note = Papa
|nato = [[1310]] a [[Le Pont-de-Montvert
|morto = 19 dicembre [[
|venerato da = Chiesa cattolica
|beatificazione = 10 marzo [[1870]] da [[papa Pio IX]]
|santuario principale = [[Abbazia di San Vittore (Marsiglia)|Abbazia di San Vittore]], [[Marsiglia]]
|ricorrenza= [[19 dicembre]]
|attributi = [[Triregno]], abiti pontificali
}}
{{Bio
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|Attività = papa
|Attività2 = abate
|Attività3 = beato
|Nazionalità = francese
|FineIncipit = è stato il 200º [[papa]] della [[Chiesa cattolica]] dal [[1362]] alla morte; nel [[1870]] [[papa Pio IX]] lo proclamò [[beatificazione|beato]]. Apparteneva all'[[Ordine di San Benedetto|ordine benedettino]]
}}
== Biografia ==
=== Monaco e abate ===
Nacque nel 1310, figlio di Guglielmo de Grimoard, signore di [[Bellegarde]], e di Amphélise (o Elisa) de Montferrand.
Fu monaco [[Ordine di San Benedetto|benedettino]] in giovanissima età, quindi teologo insigne e dottore in [[diritto canonico]]; insegnò successivamente a [[Montpellier]] e ad [[Avignone]]. Fu insignito del titolo di abate di [[Abbazia di San Vittore (Marsiglia)|Saint-Victor]] a [[Marsiglia]]. Si distinse in varie missioni diplomatiche come inviato della curia avignonese in [[Italia]] nel decennio 1352-1362. Pur non essendo cardinale venne [[Conclave del 1362|eletto papa]] il 28 settembre
=== Il pontificato ===
Severo e ligio alla disciplina, pose freno alla pompa e al lusso dei cardinali, introdusse notevoli riforme nell'amministrazione della giustizia e fu un patrono liberale degli studi. Nel
=== La decisione di ritornare in Italia ===
Segno distintivo del pontificato di Urbano V fu lo sforzo di riportare la [[Santa Sede]] in [[Italia]] e sopprimere i potenti rivali alla sovranità temporale che vi si trovavano. Deciso a sottrarre la Santa Sede alle ingerenze del [[re di Francia]], aspettò che il cardinale [[Egidio Albornoz]] riuscisse a completare il recupero dei possedimenti dello Stato della Chiesa.
Anche se l'Albornoz aveva fatto un buon lavoro nel Centro Italia, in [[Toscana]] e nelle terre dell'ex [[Esarcato di Ravenna|Esarcato]], altrove la situazione era più difficile e complessa. Nonostante fosse riuscito a farsi molti alleati ([[Este (famiglia)|Este]], [[Gonzaga]], ecc.), Urbano trovava un ostacolo nei [[Visconti]], che spadroneggiavano a [[Milano]] e imperversavano nel Modenese, nel Bresciano e nel Bolognese. Essi, inoltre, rappresentando l'ultimo baluardo [[ghibellini|ghibellino]] in Italia, non riconoscevano la sovranità temporale del
Già il predecessore [[papa Innocenzo VI|Innocenzo VI]] aveva fatto dei tentativi di conciliazione, e uno dei due ambasciatori inviati dal pontefice a [[Bernabò Visconti]] a Milano era proprio Guglielmo de Grimoard, latore di due lettere pontificie. Guglielmo e il suo compagno incontrarono il potente signore milanese sul fiume [[Lambro]]; quando terminarono la lettura delle lettere, questi, in modo sprezzante, chiese loro se volessero mangiare e, alla risposta affermativa, fece loro mangiare le due lettere papali. Sarebbe bastato questo episodio per giustificare e spiegare i sentimenti poco favorevoli che Urbano V nutriva per Bernabò.
Lo stesso mese della sua consacrazione, Urbano V citò il Visconti a comparirgli davanti entro tre mesi e, poiché il signore di Milano non ubbidì all'intimazione, il 3 marzo
Il Visconti non temeva la scomunica, fra l'altro da un papa che non riconosceva; quindi per altri tre anni mise a soqquadro città lombarde, piemontesi, liguri e di altre regioni, senza che l'Albornoz e i suoi alleati potessero fermarlo. L'anno seguente
Si era così giunti al
=== Il ritorno a Roma ===
Il 30 aprile
Ad attenderlo c'erano l'Albornoz, tutti i Grandi dello Stato Pontificio e una moltitudine di popolo, che da giorni aveva dormito in spiaggia per non perdersi lo storico avvenimento. Appena giunto a terra Urbano celebrò la Messa; l'indomani, giorno della [[Pentecoste]], ne celebrò un'altra, ricevendo tutti i rappresentanti della città di [[Roma]], poi si diresse a [[Viterbo]], dove avrebbe dovuto fare solo una breve sosta prima di raggiungere la città eterna.
A Viterbo però il cardinale Albornoz, braccio destro di Urbano in Italia, cessò di vivere, forse colpito dalla peste o da una febbre malarica. Dopo quattordici anni passati in Italia con lo scopo di rimettere un papa sulla cattedra di San Pietro, non riuscì a vedere il compimento della sua opera. Così, solo il 16 ottobre 1367 Urbano si decise ad abbandonare Viterbo per fare il suo trionfale ingresso a Roma.
==== Governo dell'Urbe ====
Il primo anno romano di Urbano fu molto attivo: s'impegnò a ridare vita a una città da anni in decadenza; le costruzioni di inizio secolo erano come antichi ruderi romani, quelle nuove devastate o svuotate dai saccheggiatori; le strade, senza manutenzione da anni, erano diventate degli acquitrini. Urbano sapeva che Roma era una città in decadenza, ma quando la vide di persona si rese conto che era una città in disfacimento e vederla faceva tristezza.
Fu infaticabile nel ricostruire chiese e basiliche, forse fu anche troppo zelante nel riformare il governo mettendo al posto dei sette eletti dal popolo tre funzionari della Santa Sede ed eliminando così quella democrazia che il popolo era convinto di aver ottenuto. Iniziarono in questo modo i primi malcontenti. I cardinali francesi, che Urbano si era portati dietro, non si erano adattati all'ambiente e si lamentavano delle offese che ricevevano dai romani, che ricambiavano l'antipatia.
==== Relazioni con i monarchi cristiani ====
Nella primavera del
All'inizio dell'anno seguente salì a Roma l'[[imperatore d'Oriente]] [[Giovanni V Paleologo]] a rendere omaggio a Urbano e ad abiurare lo [[scisma]], ma il vero scopo della visita era quello di implorare un aiuto per il suo impero pericolante, ormai quasi tutto in mano ai [[Ottomani|Turchi]], bandendo una crociata. Il Pontefice fece un appello, ma nessuno si mosse, salvo [[Amedeo VI di Savoia]] che però arrivò solo fino a [[Gallipoli (Italia)|Gallipoli]] con la [[crociata sabauda]].
In Italia tutti gli Stati erano impegnati a difendersi dalle scorrerie delle compagnie di ventura, che con la massima indifferenza passavano al soldo ora di uno ora dell'altro potente signore per dedicarsi a scorrerie, guerriglie e assalti. In Francia era cominciata la [[guerra dei cent'anni]] con l'[[Inghilterra]]. E la [[Germania]] era in mano a Carlo IV e ai suoi principi.
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Molti supplicarono il Papa di riconsiderare la sua decisione: il [[Petrarca]] gli scrisse per persuaderlo a rimanere in Italia; una pia principessa svedese, che da vent'anni soggiornava a Roma, [[Brigida di Svezia|Santa Brigida]], si recò personalmente a Montefiascone per manifestare al Papa una rivelazione avuta dalla Vergine, secondo la quale gravi disgrazie lo attendevano se fosse tornato nel luogo dov'era stato eletto; i romani gli inviarono un'ambasceria per supplicarlo a rimanere.
Ma Urbano non si lasciò smuovere dalla decisione presa e il 5 settembre
[[File:Testa e torso del gisant di urbano V, da san marziale ad avignone, 1370 ca. 02.jpg|thumb|Testa e torso del gisant di Urbano V, da san Marziale ad Avignone, 1370 ca.]]
Vestito del suo saio monastico, venne inumato nella [[cattedrale di Avignone]], dalla quale fu poi traslato per essere sepolto nel monastero marsigliese di cui era stato abate.
Nel
=== Concistori per la creazione di nuovi cardinali ===
{{vedi anche|Concistori di papa Urbano V}}
Papa Urbano V durante il suo pontificato ha creato 14 cardinali nel corso di 4 distinti concistori.<ref>{{miranda|consistories-xiv.htm#UrbanV|Urban V|29 luglio 2015}}</ref>
== Genealogia episcopale e successione apostolica ==
La [[genealogia episcopale]] è:
* Cardinale [[Andouin Aubert]]
* Papa Urbano V
La [[successione apostolica]] è:
* Vescovo [[Alexander Bur]] (1362)
* Cardinale [[Anglico de Grimoard|Angelic de Grimoard de Grisac]], [[Canonici regolari di Sant'Agostino confederati|C.R.S.A.]] (1363)
* Vescovo [[Thomas Appleby (vescovo)|Thomas Appleby]] (1363)
* Vescovo [[Hugues Faydit]] (1364)
* Vescovo [[Florian z Mokrski]] (1367)
* Cardinale [[Guglielmo d'Aigrefeuille il Vecchio]], [[Ordine di San Benedetto|O.S.B.]] (1368)
* Vescovo [[Mikołaj Łodzia z Kórnika]] (1375)
== Onorificenze ==
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== Bibliografia ==
* ''Annuaire Pontifical Catholique'', Paris, Maison de la Bonne Presse
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/urbano-v_%28Enciclopedia_dei_Papi%29/ Biografia di papa Urbano V] nell'[[Enciclopedia dei Papi]] [[Enciclopedia Treccani|Treccani]]
* {{cita web|http://www.araldicavaticana.com/creati%20da%20urbano_v_13621370.htm|Cardinali nominati da Papa Urbano V}}
{{Box successione
|tipologia = regnante
|
|immagine = Emblem of the Papacy SE.svg
|periodo = 28 settembre [[1362]] – 19 dicembre [[1370]]
|precedente = [[Papa Innocenzo VI]]
|successivo = [[Papa Gregorio XI]]
}}
{{Box successione
|tipologia=ecclesiastico
|carica=[[Abbazia di San Germano|Abate di Saint-Germain d'Auxerre]]
|immagine = Template-Abbot - Provost.svg
|periodo = 13 febbraio [[1352]] – 2 febbraio [[1361]]
|precedente = [[Étienne I de Chitry]]
|successivo = [[Étienne II de Chitry]]
}}
{{Box successione
|tipologia =
|carica = [[Abbazia di San Vittore (Marsiglia)|Abate di Saint-Victor
|immagine = Template-Abbot - Provost.svg
|periodo = 2 febbraio [[1361]] – 28 settembre [[1362]]
|precedente = [[Étienne de Clapiers]]
|successivo = [[Étienne Aubert iuniore]]
}}
{{Box successione
|tipologia =
|carica = [[
|immagine =
|periodo = dopo il 18 settembre [[
|precedente = [[Anglico de Grimoard|Anglic de Grimoard]], [[Canonici regolari di Sant'Agostino confederati|C.R.S.A.]]<br/><small>([[vescovo]])</small>
|successivo = [[Filippo di Cabassoles|Philippe de Cabassolle]]<br/><small>([[vescovo]])</small>
}}
{{
|tipologia =
|carica = [[Abati di Montecassino|Abate di Montecassino]]
|immagine = Template-Abbot - Provost.svg
|periodo = dopo il 18 settembre [[1366]] – 31 agosto [[1369]]
|precedente = [[Angelo III Orsini]]
|successivo = [[Bartolomeo da Siena]], [[Ordine di San Benedetto|O.S.B.]]
}}
{{Papi
|precedente = [[Papa Innocenzo VI]]
|successivo = [[Papa Gregorio XI]]
}}
{{Ordine di San Benedetto}}
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Papi della Chiesa cattolica]]
[[Categoria:Papi beatificati]]
[[Categoria:Abati di Montecassino]]
[[Categoria:Abati di San Germano d'Auxerre]]
[[Categoria:Benedettini francesi]]
[[Categoria:Beati benedettini]]
[[Categoria:
[[Categoria:Beati proclamati da Pio IX]]
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