Albettone: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
|Nome = Albettone
|Panorama =Santa Maria Nascente (Albettone).JPG
|Didascalia =
|Bandiera = Albettone-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stemma=Albettone-Stemma.png
|Stato = ITA
|Voce stemma=
|Grado amministrativo = 3
|Stato=ITA
|Divisione amm grado 1 = Veneto
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 12 =Veneto Vicenza
|Amministratore locale = Francesca Rigato
|Divisione amm grado 2=Vicenza
|Partito = [[lista civica]]
|Amministratore locale=Joe Formaggio
|Data elezione = 22-9-2020
|Partito= [[Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale|Fratelli d'Italia]]
|Data elezioneistituzione =8-6-2009
|Sottodivisioni = Lovertino
|Data istituzione=
|Abitanti=2027
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2018gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2018.
|Aggiornamento abitanti=31-12-2018
|Sottodivisioni=Lovertino
Località: Lovolo<ref>[http://incomune.interno.it/statuti/statuti/albettone.pdf Comune di Albettone - Statuto].</ref>
|Divisioni confinanti = [[Agugliaro]], [[Barbarano Mossano]], [[Campiglia dei Berici]], [[Rovolon]] (PD), [[Sossano]], [[Villaga]], [[Vo']] (PD)
|Zona sismica =4 3
|Gradi giorno = 2269
|Nome abitanti = albettonesi
|Diffusività=
|Patrono = [[Natività della Beata Vergine Maria]]
|Nome abitanti=albettonesi
|Festivo = 8 settembre
|Patrono=[[Natività della Beata Vergine Maria]]
|PIL =
|Festivo=8 settembre
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Albettone (province of Vicenza, region Veneto, Italy).svg
|PIL procapite=
|MappaDidascalia mappa =Map ofPosizione del comune ofdi Albettone (provinceall'interno ofdella Vicenza,provincia regiondi Veneto, Italy).svgVicenza
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Albettone all'interno della provincia di Vicenza
}}
'''Albettone''' (''Albetón'' in [[lingua veneta|veneto]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:2027Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Vicenza]] in [[Veneto]].
 
== Geografia fisica ==
Il comune si colloca all'estremità sudorientale della provincia di Vicenza. Si caratterizza come una zona pianeggiante su cui sorgono isolati alcuni modesti rilievi, ultime propaggini dei [[colli Berici]] a brevissima distanza dai [[colli Euganei]].
Il paese di Albettone è situato in una zona collinare fra i [[Colli Berici]] e i [[Colli Euganei]].
 
Albettone è attraversato dal [[canale Bisatto]], antica via di comunicazione, scavato intorno al sec. XII dai vicentini per incanalare le acque del [[Bacchiglione]] a danno dei padovani.
Il capoluogo comunale (19 m s.l.m.) sorge nella parte occidentale del territorio ed è dominato da un gruppo di colline piuttosto articolato (monte del Cogolo, 85 m; monte San Giorgio 100 m; monte Castellaro 107 m). È attraversato dal [[canale Bisatto]], principale corso d'acqua che si muove grossomodo in direzione nordovest-sudest.
 
La frazione Lovertino (39 m) è posta più a sudest e si trova ai piedi del monte Santo (143 m, massima altitudine). La località Lovolo (20 m), presso l'angolo nordest, è pure sovrastata da un piccolo dosso (49 m).
 
Oltre al già citato Bisatto, sono presenti numerosi altri scoli e canali legati alla bonifica del territorio.
 
== Origini del nome ==
Nel [[975]] e nel [[1236]] è citata come ''Albetone'', mentre nel [[1521]] compare la forma ''S. Maria del Betone''<ref name=dizionario/>.
Il nome Albettone deriverebbe da "Al Betone", da ''bodo'' (fossato), in riferimento quindi alla presenza di corsi d'acqua<ref name = Comune >[http://www.comune.albettone.vi.it/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idservizio/20000/idtesto/2 Sito del Comune]</ref>.
 
La prima parte del toponimo riflette la congiunzione ''al'', fuso al resto della parola per [[Agglutinazione (linguistica)|concrezione]]. La seconda parte sembra corrispondere al [[prenome]] germanico ''Betto'' (da cui derivano l'omonimo cognome veneto e vari derivati)<ref name=dizionario>{{cita libro | nome= Carla | cognome= Marcato | capitolo= Albettone | titolo= Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | anno= 1996 | editore= Garzanti | città= Milano | p= 16 | ISBN= 88-11-30500-4 |url= https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/16/mode/2up}}</ref>; in alternativa, potrebbe derivare dal tema prelatino ''bodo'' "fossato", con riferimento a un corso d'acqua<ref name=Comune>{{Cita web|url=https://www.comune.albettone.vi.it/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idservizio/20000/idtesto/2|titolo=Storia|accesso=28 ottobre 2022}}</ref>.
 
== Storia ==
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La sola testimonianza del fatto che il territorio di Albettone fosse abitato anche in epoca preistorica è una scheggia silicea a forma di lancia, trovata nel 1935 nella valletta sotto la chiesa vecchia di Lovertino e conservata nel Museo Atestino di [[Este (famiglia)|Este]].
 
Sono stati invece ritrovati reperti dell'epoca romana attorno alla chiesetta dei Santi Vito e Modesto: frammenti di anfore, pezzi di spade, pietre grezze, sagomate e lavorate, e molti cocci laterizi (embrici, tegoloni, mattoni). Esistono anche notevoli tratti di fondazioni fatte in scaglia mista a cocci di embrici romani messi in calce, strati di pavimenti e parti di mosaici, fondazioni che si prolungano in direzione est fino agli "Absidi". È probabile che in epoca romana qui sorgesse un abitato; si è anzi supposto che il nometoponimo Melia fosse legato a quello della via consolare romana Emilia Altinate, un braccio della quale probabilmente attraversava la distesa pianeggiante tra gli ultimi dossi dei Berici e i prospicienti Euganei<ref name = Comune </>.
 
=== Medioevo ===
Albettone viene ufficialmente nominatonominata per la prima volta nel 983, in un privilegio con il quale il vescovo di Vicenza Rodolfo donava al [[monastero]] [[benedettino]] dei Santi Vito e Modesto alcune massarie.
 
Il territorio è attraversato dal canale [[Bisatto]], scavato intorno al XII secolo dai vicentini per incanalare le acque del [[Bacchiglione]] a danno dei padovani. Il Bisatto, antica via di comunicazione in epoche in cui le vie fluviali erano più importanti di quelle di terra, rivestì un'importanza fondamentale per l'economia locale, in quanto permetteva l'agevole invio nelle città della pietra calcarea, assai abbondante in queste zone, dalla quale si ricavava la calce idraulica. Per controllare il traffico commerciale, vennero costruite lungo il canale varie torri, e una di queste -, la "Colombara" -, è ancora esistente e restaurata; durante la dominazione veneziana essa fu la torre di guardia del porto di Albettone<ref name = Comune </>.
 
L'esistenza di un castello vescovile ad Albettone sin dal X secolo è provata da diplomi imperiali di [[Ottone III di Sassonia|Ottone III]] dell'anno 1000 e di [[Federico II di Svevia|Federico II]] del 1220 - che lo esentavano dalla tassa del [[fodro]] - nonché dall'atto di donazione fatta da [[Enrico IV di Franconia|Enrico IV]] nel 1084 al vescovo di Vicenza Ecelino.
 
I cronisti vicentini dell'epoca sono concordi nell'affermare che il castello in questione venne distrutto durante le guerre dei secoli XIII e XIV tra vicentini e padovani. Probabilmente esso non fu più ricostruito; nei vari documenti delle epoche successive, infatti, non se ne fa più menzione.
 
Secondo la tradizione locale, il castello sorgeva sulla sommità del colle che tuttora conserva il nome di Castellaro e che sovrasta la chiesa parrocchiale di Santa Maria; ancora verso la metà del Novecento ne erano visibili i resti<ref>Antonio {{cita|Canova e Giovanni Mantese, ‘'I castelli medievali del vicentino'’, Accademia Olimpica, Vicenza, 1979, |p. 44}}.</ref>.
 
Verso la metà del [[Trecento]], durante la dominazione [[scaligeri|scaligera]], il territorio di Albettone fu sottoposto, sotto l'aspetto amministrativo, al [[Storia del territorio vicentino#I Vicariati civili|Vicariato civile]] di [[Barbarano Vicentino|Barbarano]] e tale rimase sino alla fine del XVIII secolo<ref>{{cita|Canova, ''op. cit.'',e Mantese|p. 40}}.</ref>.
 
=== Epoca moderna e contemporanea ===
Albettone è arricchito da alcune ville di notevole interesse storico ed artistico.
 
Durante la [[seconda guerra mondiale]] quattro famiglie di profughi ebrei polacchi (Geltner, Guen, Rubinfeld, Lublinskj; 8 adulti e 3 bambini) furono internate ad Albettone. Dopo l'8 sett. 1943 giunse ai carabinieri l'ordine di arresto, eseguito il 10 dic. 1943, per i 9 ebrei (6 adulti e 3 bambini) allora presenti (i coniugi Guen si salvarono perché nel feb. 1943 erano stati trasferiti a Cortona). Portati al campo di concentramento provinciale di Tonezza del Cimone, gli arrestati furono deportati a fine gennaio 1944 ad [[Auschwitz]], dove trovarono la morte.<ref>[https://www.internamentoveneto.it/centro-studi-internamento-deportazione/ebrei-stranieri-internati-in-veneto/ebrei-stranieri-internati-in-provincia-di-vicenza/biografie-degli-ebrei-stranieri-internati/ebrei-stranieri-internati-ad-albettone/ Ebrei stranieri internati ad Albettone].</ref>
 
=== Simboli ===
Lo stemma del comune di Albettone è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 3 giugno 1929.<ref>{{cita web|titolo= Albettone, decreto 1929-06-03 DCG, riconoscimento di stemma |url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.detail.html?944 |accesso= 19 marzo 2022 |sito= Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
{{citazione|[[Partito]] d'argento e di rosso: al [[Monte (araldica)|monte]] di quattro cime [[al naturale]], attraversante la partizione; col [[Capo (araldica)|capo]] d'azzurro, alla croce d'argento. Ornamenti esteriori da Comune}}
 
Il gonfalone municipale, concesso con decreto del Presidente della Repubblica del 26 giugno 2008<ref>{{cita web|titolo= Albettone (Vicenza) D.P.R. 26.06.2008 concessione di gonfalone |url= https://presidenza.governo.it/onorificenze_araldica/araldica/emblemi/2008/comuni/albettone.html |accesso= 18 marzo 2022 }}</ref>, è costituito da un drappo di azzurro.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
* [[Chiesa parrocchiale,di intitolataSanta allaMaria nativitàNascente (Albettone)|Chiesa parrocchiale di Santa Maria VergineNascente]], costruita nel XV secolo e ricostruita negli anni 1860 - 1870, definitivamente consacrata il 23 settembre 1923.
* Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, con annesso ospedale scomparso nel XIV secolo.
* [[Chiesa di San Silvestro (Albettone)|Chiesa di San Silvestro]], nella frazione di Lovertino.
:Anticamente situata sul colle, sul quale è tuttora in parte visibile, nel secolo IX apparteneva all'[[Chiesa e monastero di San Silvestro|omonima abbazia benedettina sita a Vicenza]], dipendente da [[Abbazia di Nonantola|quella di Nonantola]], cui spettavano i diritti di [[giuspatronato]].
:Nel 1201 fu venduta al Comune, insieme con i suoi beni dell'abbazia in Lovertino, che vennero acquistati nel 1331 dalla famiglia Pigafetta. Nei secoli successivi la chiesa decadde sempre più e solo dal 1698 riprese la presenza stabile di un parroco.
:La chiesa attuale risale alla metà del XIX secolo.
* [[Chiesa di San Vito (Albettone)|Chiesetta dei Santi Vito e Modesto]], sempre a Lovertino sul lato destro della strada che conduce a Vò Vecchio di Padova.
:Documentata già nel 753 come appartenente alla vicina abbazia benedettina di San Silvestro, fu definita dall'archeologo vicentino mons. Giuseppe Lorenzon "la gemma dei Berici".
:La piccola abside conserva la sua struttura originaria, mentre il resto dell'edificio ha subito una sostanziale trasformazione nel periodo romanico, nei secoli a cavallo dell'anno Mille; presentava all'interno la figura di una grotta. Un furioso nubifragio la danneggiò gravemente nel 1965, facendone crollare il tetto e lasciando in piedi solo i muri perimetrali. Intorno al Duemila è stata oggetto di un particolareggiato restauro, che l'ha riportata all'aspetto originale.
* Chiesa di San Michele, a Lovolo.
 
<gallery widths="180" heights="135">
Chiesa di Santa Maria Nascente (Albettone) 03.jpg|[[Chiesa di Santa Maria Nascente (Albettone)|Chiesa di Santa Maria Nascente]]
Chiesa di San Silvestro e scalinata (Lovertino, Albettone) 01 (cropped).jpg|[[Chiesa di San Silvestro (Albettone)|Chiesa di San Silvestro]]
Chiesetta di San Vito (Lovertino, Albettone) 01.jpg|[[Chiesa di San Vito (Albettone)|Chiesa dei Santi Vito e Modesto]]
Chiesetta di San Vito (Lovertino, Albettone) 09.jpg|[[Chiesa di San Vito (Albettone)|Chiesa dei Santi Vito e Modesto]]
</gallery>
 
=== Architetture civili ===
* Villa Negri De Salvi o [[File:Villa Campiglia, ex sede(Albettone) municipale06.jpg|miniatura|
[[Villa Campiglia|Villa Negri De Salvi - Campiglia]]]]
* [[Villa Negri De Salvi]] o [[Villa Campiglia]], ex sede municipale.
:Costruita dalla nobile famiglia Campiglia, la villa passò nel XVI secolo ai Gonzaga e, nell'Ottocento, ai Salvi, che la rimaneggiarono completamente. Durante questo secolo il diffondersi del gusto romantico portò a numerosi interventi sulle antiche case di villa che i proprietari ritenevano inadeguate alla moda del tempo e così nel 1842 i Negri de Salvi conferirono all'architetto [[Antonio Caregaro Negrin]] l'incarico di smantellare la residenza quattrocentesca, per erigere un nuovo edificio al quale fu dato l'attuale aspetto neogotico.
 
:L'unica testimonianza del passato è rappresentata da una piccola sala al pianterreno, ove è tuttora conservata una serie di affreschi attribuiti a [[Giovanni Antonio Fasolo]]. Tra il 1560 e il 1570 egli dipinse episodi e svaghi della vita in villa particolarmente suggestivi per l'eleganza delle figure e per la naturalezza degli atteggiamenti; un ciclo di affreschi che dà l'immagine più compiuta della vita in villa dell'aristocrazia veneta del Cinquecento, un costume che si protrarrà per altri due secoli. Le scene superstiti, raffiguranti la musica, il gioco e la caccia, subirono, nel 1858, pesanti manomissioni ad opera di Giovanni Busato e solo recenti restauri ne hanno restituito il fascino e la bellezza<ref name = Comune </>.
 
* Villa Ricci Manfredini detta [[Ca' Brusà]], ubicata a Lovolo di Albettone, risalente al XV secolo e probabilmente costruita per volere di una nobile famiglia veneziana. Nel corso dei secoli, fu di proprietà degli Erizzo, dei Manfredini, dei Ricci, venendo sempre utilizzata in rapporto allo sfruttamento dei fondi agricoli.
:L'architettura dell'edificio esula completamente dagli schemi tradizionali della [[villa veneta]] e sembrerebbe piuttosto ricondursi a forme medievali; ciò parrebbe suffragare la tesi di coloro che vedono in ''Ca' Brusà'' l'adattamento quattrocentesco di un precedente castello<ref>Antonio {{cita|Canova e Giovanni Mantese, ‘'op. cit.'’, |p. 49}}.</ref>.
 
== Società ==
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== Infrastrutture e trasporti ==
Albettone è attraversata dalla ex [[Strada statale 247 Riviera|strada statale ''Riviera dei colli Berici'']]; sulla rete stradale il trasporto pubblico è garantito da autocorse svolte dalla società [[SVT (Vicenza)|Società Vicentina Trasporti (SVT)]].
 
Fra il [[1887]] e il [[1979]] la località fu servita dalla fermata Ponte Botti-Albettone della [[tranvia Vicenza-Noventa-Montagnana]], gestita dalle [[Ferrovie e Tramvie Vicentine]] (FTV).
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== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|6 giugno 1985|15 maggio 1990|Onorio De Boni|[[Democrazia Cristiana]]}}
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec|13 giugno 1990|24 aprile 1995|Onorio De Boni|[[Democrazia Cristiana]]}}
|23 aprile [[1995]]
{{ComuniAmminPrec|24 aprile 1995|14 giugno 1999|Alessandro Negretto|[[lista civica]]}}
|13 giugno [[1999]]
{{ComuniAmminPrec|14 giugno 1999|14 giugno 2004|Fulvio Dall'Armellina|[[lista civica]]}}
|Alessandro Negretto
{{ComuniAmminPrec|14 giugno 2004|8 giugno 2009|Fulvio Dall'Armellina|[[lista civica]]}}
|[[Lista civica]]
{{ComuniAmminPrec|8 giugno 2009|26 maggio 2014|[[Joe Formaggio]]|[[lista civica]] Il Popolo di Albettone}}
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
{{ComuniAmminPrec|26 maggio 2014|27 maggio 2019|Joe Formaggio|[[lista civica]] Sviluppo Berico}}
|
{{ComuniAmminPrec|27 maggio 2019|10 aprile 2020|Joe Formaggio|[[lista civica]] Sviluppo Berico||<ref>Decaduto dopo essere subentrato a [[Sergio Berlato]] nella carica di [[Consiglio regionale (Italia)|consigliere regionale]].</ref>}}
}}
{{ComuniAmminPrec|10 aprile 2020|22 settembre 2020|Francesca Rigato|[[lista civica]] Sviluppo Berico|Vicesindaco reggente}}
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec|8 ottobre 2020|''in carica''|Francesca Rigato|[[lista civica]] Sviluppo Berico}}
|13 giugno [[1999]]
|12 giugno [[2004]]
|Fulvio Dall'Armellina
|[[Lista civica]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|12 giugno [[2004]]
|8 giugno [[2009]]
|Fulvio Dall'Armellina
|[[Lista civica]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|8 giugno [[2009]]
|18 maggio [[2014]]
|Joe Formaggio
|Indipendente di [[Destra (politica)|Destra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|19 maggio [[2014]]
|26 maggio [[2019]]
|Joe Formaggio
|[[Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|27 maggio [[2019]]
|''in carica''
|Joe Formaggio
|[[Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
Nel 2012 il comune di Albettone ha aderito alla lista dei comuni gemellati con la fondazione "Città della Speranza"<ref>[http://cittadellasperanza.org/comuni-gemellati/ Comuni gemellati con Città della Speranza]</ref>.
 
==Note==
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore= Antonio Canova |autore2= Giovanni Mantese |titolo= I castelli medievali del vicentino |editore= Accademia Olimpica |città= Vicenza |anno= 1979|cid= Canova e Mantese }}
* Demetrio Condostaulo, ''Memorie storiche di Albettone'' , Vicenza, Tipografia reale di Girolamo Burato, 1871
* GiorgioDemetrio Dal PiazCondostaulo, ''NoteMemorie sulla Costituzione geologicastoriche di Albettone'', Padova Vicenza, Tipografia reale di Girolamo Burato, 19021871.
* Giorgio Dal Piaz, ''Note sulla Costituzione geologica di Albettone'', Padova, 1902.
 
== Voci correlate ==
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== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.comune.albettone.vi.it/hh/index.php|titolo=Sito istituzionale del Comune di Albettone|accesso=10 dicembre 2015}}
 
{{Comuni della provincia di Vicenza}}