Guido Bentivoglio: differenze tra le versioni

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{{Cardinale
|nome=Guido Bentivoglio
|immagine=Anthony van Dyck - Portrait of Cardinal Guido Bentivoglio, 1623 - WGA07380Galleria Palatina, Florence.jpg
|larghezza=250px
|didascalia=''[[Ritratto del cardinale Guido Bentivoglio]]'', opera di [[Antoon van Dyck]] del [[1625]], presso [[Palazzo Pitti]] a [[Firenze]]
|stemma=Template-Coat of arms of Cardinal Bentivoglio.svg
|ruoliricoperti=
*[[Arcivescovo titolare]] di [[Arcidiocesi di Rodi|Rodi]] <small>(1605-1621)</small>
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*[[Cardinale|Cardinale presbitero]] di [[Santa Maria in Trastevere (titolo cardinalizio)|Santa Maria in Trastevere]] <small>(1639-1641)</small>
*[[Cardinale|Cardinale vescovo]] di [[Sede suburbicaria di Palestrina|Palestrina]] <small>(1641-1644)</small>
|nato=4 ottobre [[15771579]] a [[Ferrara]]
|ordinato=in data sconosciuta
|nomarcivescovo=14 maggio [[1607]] da [[papa Paolo V]]
|arcconsacrato=27 maggio [[1607]] dal [[cardinale]] [[Ludovico III de Torres|Ludovico de Torres]]
|creato=11 gennaio [[1621]] da [[papa Paolo V]]
|deceduto={{Calcola età3|1644|9|7|15771579|10|4}} a [[Roma]]
}}
{{Bio
|Nome = Guido
|Cognome = Bentivoglio
|PostCognome =
|Sesso = M
|LuogoNascita = Ferrara
|GiornoMeseNascita = 4 ottobre
|AnnoNascita = 15771579
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 7 settembre
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|Nazionalità = italiano
}}
Erede della tradizione storiografica iniziata da [[Francesco Guicciardini|Guicciardini]], le sue opere rappresentano una tappa fondamentale nell'elaborazione della moderna metodologia storica.<ref>{{cita|citazione=Se la concezione caratteristica della storia dei moderni è questo non disgiungere lo studio delle idee e dei fatti dal realismo della politica e della pratica degli uomini è indubbio che gli storici italiani sono i primi; e, più ancora che al Guicciardini, forse bisogna guardare al Bentivoglio. Il Fiorentino ha guardato gli Stati italiani, il Ferrarese l'Europa. Sotto questo rilievo il secondo è più grande del primo. Si potrà obiettare che è proprio del cattolicesimo osservare gli Stati europei, ma ciò non sminuisce il merito del Bentivoglio di aver saputo guardarli con mente europea. Il Ferrarese da Roma aveva avuto un compito, e l'ha assolto; ma poi per sua disposizione e per la sua sensibilità ha voluto approfondire certi aspetti, guardare i nessi dei problemi, soffermarsi su di essi e meditarli, ciò che altri, prima o dopo, non ha fatto come lui.|Raffaele Belvederi (1962)|pp. 782–783}}</ref>
 
==Biografia==
Guido Bentivoglio nacque a Ferrara il 4 ottobre del 1579<ref name="romei"> conte Annibale Romei, Angelo Solerti, ''Ferrara e la corte estense nella seconda metà del secolo decimosesto'', S. Lapi, 1900, p.LXVII.</ref> dal marchese [[Cornelio I Bentivoglio|Cornelio Bentivoglio]] e da [[Isabella Bendidio]]. Contravvenendo al divieto ai sudditi estensi di studiare in Università diverse da Ferrara, si iscrisse nel 1594 all'[[Università degli Studi di Padova|Università di Padova]], alloggiando inizialmente presso uno dei suoi professori, l'[[Umanesimo|umanista]] rodigino [[Antonio Riccoboni]].<ref>{{cita libro|titolo=Giambattista Aleotti e gli ingegneri del Rinascimento|autore=Alessandra Fiocca|editore=[[Leo S. Olschki]]|anno=1998|p=13|isbn=9788822246608}}</ref> Quindi ebbe come maestro Carlo Salice padovano, «buon legista, buon filosofo ben introdotto ancora in teologia, ma ben versato particolarmente nelle altre più amene e culte lettere» (''Memorie'', p.&nbsp;6). Sotto la guida del Salice, scrive il Bentivoglio,
[[File:Coa fam ITA bentivoglio.jpg|thumb|upright=0.5|left|Stemma [[Bentivoglio (famiglia)|Bentivoglio]]]]
Nacque il 4 ottobre [[1577]] dal marchese Cornelio Bentivoglio e da [[Isabella Bendidio]].
 
{{Citazione| io cominciai con vivo ardore lo studio legale, insieme con gli altri ancora, più dilettevoli, accompagnando però le pubbliche lezioni con le private: benché, a dire il vero, quello fosse più lo studio accessorio che lo principale. In questo di casa con un tal uomo io provava il maggior profitto; poiché tutte l'ore del giorno mi diventavano quasi tutte ore di studio; e così faticando senza fatica, mi si convertiva in recreazione quello, che in altra maniera mi sarebbe tornato bene spesso a rincrescimento.|Guido Bentivoglio, ''Memorie'', pag. 6}}
Fu parente del [[cardinale]] [[Cornelio Bentivoglio d'Aragona]] e qualche storico sostiene che sia stato in gioventù cameriere segreto di [[papa Clemente VIII]].
 
A Padova, in compagnia dell'amico Cornaro, Bentivoglio frequentò [[Galileo Galilei|Galileo]] che per loro «aveva esplicata in privato la sfera», e più tardi a Roma ebbe come maestro di [[geografia]] [[Traiano Boccalini]], convinto com'era che la geografia è quella scienza «sanza il cui lume sempre si cammina al buio ne' libri storici» (''Memorie'', p.&nbsp;97). Soprattutto, fin dai suoi primi studi, Bentivoglio dimostrò una particolare predilezione per la storia.<ref>«Tra gli altri studi che mi allettavano, mi rapiva specialmente lo splendore e l'amenità dell'istoria; onde io mi rubava spesso agli altri per darmi a questo. Fin d'allora io godeva con sommo piacere di trovarmi a quelle tante e sì varie scene di casi umani che dall'istoria si rappresentano; dall'istoria, dico, la quale unendo le memorie sepolte con le più vive, e i secoli più lontani co' i più vicini a guisa di scola publica in mille efficaci modi ammaestra i prencipi, ammaestra i privati, e fa specialmente conoscere quanto uguale e giusta con tutti sia l'alta mano di Dio, e quanto più fra le miserie che fra le felicità ondeggi l'uomo in questo sì naufragante commune Egeo della vita mortale.» (''Memorie'', pp. 6-7).</ref>
La sua formazione culturale avvenne a [[Padova]]. Successivamente intraprese una brillante carriera ecclesiastica. Il 27 maggio [[1607]] venne consacrato [[arcivescovo]] e gli venne assegnata la [[arcidiocesi di Rodi|sede titolare di Rodi]]. Su disposizione di [[papa Paolo V]] assunse il ruolo di ambasciatore pontificio dapprima nelle [[Nunziatura apostolica nelle Fiandre|Fiandre]] (tra il [[1607]] e il [[1615]]) e quindi a [[Nunziatura apostolica in Francia|Parigi]] (dal [[1616]] al [[1621]]).
 
Entrato nelle grazie del cardinale [[Pietro Aldobrandini]], nipote di [[Papa Clemente VIII|Clemente VIII]] e comandante dell'esercito papale, Bentivoglio fu fatto cameriere segreto del papa, il quale gli concesse di tornare a Padova, per finirvi gli studi. Conseguita la laurea ''[[in utroque iure]]'' nell'estate del '600, Bentivoglio mise in ordine i suoi affari patrimoniali a Ferrara e si trasferì a Roma.<ref>''Memorie del cardinal Bentivoglio, con le quali descrive la sua vita'' Milano, Tip. de' Classici Italiani, 1807, pag. 44.</ref>
Rientrato a [[Roma]], divenne cardinale con il [[titolo cardinalizio|titolo]] di [[San Giovanni a Porta Latina (titolo cardinalizio)|cardinale presbitero di San Giovanni a Porta Latina]] e ottenne l'incarico di dirigere la [[Inquisizione|Santa Inquisizione]] durante il processo a [[Galileo Galilei|Galileo]].<ref>''Le muse'', De Agostini, Novara, 1964, Vol. II, pag.192</ref>
 
Bentivoglio ci ha lasciato nelle sue ''Memorie'' molte utili informazioni sul suo soggiorno a Roma in qualità di [[cameriere segreto]].<ref>Cap. V, lib. 1.</ref><ref>Sebbene parli sempre con grande rispetto del Papa e dei cardinali, dove lo ritiene necessario, Bentivoglio sa anche esprimere giudizi fortemente negativi; senz'appello è ad esempio la condanna del cardinale Aldobrandini: «per comune giudizio prevalevano in lui di gran lunga le cupidità temporali; vedevasi che egli troppo amava le dipendenze assolute, e che non favoriva se non chi le professava; cupido sopra modo ne' sensi, avido sempre più dell'autorità, e di maniera poi accecato negli ultimi anni dal desiderio di possederla, che usandola non come prestata, ma come propria, e confusi troppo nel resto anco i termini del governo, pareva ch'egli a favor della sua casa e di sé medesimo, si considerasse ministro supremo di un principato temporale e non ecclesiastico, ereditario e non elettivo, di lunga e stabile, e non di transitoria e breve durata».</ref> Nelle ''Memorie'' parla diffusamente delle sue amicizie romane e principalmente di tre uomini, insigni per dottrina e per virtù ecclesiastica, i quali influirono in modo particolare sulla sua formazione morale ed intellettuale: [[Silvio Antoniano]], [[Cesare Baronio]] e [[Roberto Bellarmino]]. Fu l'Antoniano a fargli conoscere il Baronio. «Questi, allorché si recava ogni sera presso il papa per la consueta confessione, volentieri s'intratteneva col giovane cameriere segreto a discorrere di storia e di politica. L'indefessa attività dell'autore dell'''[[Annales Ecclesiastici|Istoria ecclesiastica]]'' fu un esempio ed uno stimolo all'alacrità storica del Bentivoglio, il quale ben sentiva quale aiuto e sussidio la sua cognizione profonda della storia della Chiesa attraverso i secoli potesse essere al pensiero e all'azione di un futuro diplomatico della S. Sede.»<ref>{{cita|Raffaele Belvederi (1962)|p. 42}}.</ref>
Nel [[1622]] lasciò la carica di arcivescovo titolare di Rodi, essendo stato nominato [[diocesi di Riez|vescovo di Riez]], carica che tenne per tre anni.
 
Il 27 maggio [[1607]] venne consacrato [[arcivescovo titolare]] di [[Arcidiocesi di Rodi|Rodi]]. Lo stesso anno [[Papa Paolo V|Paolo V]] lo inviò come [[nunzio apostolico]] nelle [[Contea delle Fiandre|Fiandre]], dove rimase fino al 1615 e scrisse quella ''Storia della guerra di Fiandra'', che lo avrebbe reso celebre. La sfera della giurisdizione della Nunziatura di Fiandra ''de iure'' si estendeva ai soli [[Paesi Bassi spagnoli|Paesi Bassi]]; ''de facto'' invece da una parte era limitata all'attuale [[Belgio]], mentre veniva esercitata nell'[[Inghilterra]], nella [[Scozia]], nell'[[Irlanda]], nella [[Danimarca]] e nella [[Norvegia]] dietro ordine del papa.<ref>{{cita|Raffaele Belvederi (1962)|p. 52}}.</ref> E questa estensione di giurisdizione dové essere effettiva per il Bentivoglio quando si ricordi la sua ''Breve relazione di Danimarca'' (pubblicata dal Du Puy nel 1629) o la ''Relazione d'Inghilterra del 1609'' (pubblicata nelle ''Relazioni del card. Bentivoglio'', Milano 1806, pp.&nbsp;203–217) o l'interesse per gli affari irlandesi e scozzesi che emerge dalle sue lettere diplomatiche.
Fu [[Camerlenghi del Collegio cardinalizio|camerlengo del Sacro Collegio]] dall'8 gennaio [[1631]] al 19 gennaio del [[1632]]. Cambiò più volte il titolo cardinalizio fino a giungere a quello di [[Sede suburbicaria di Palestrina|cardinale vescovo di Palestrina]].
 
Terminata nel 1615 la nunziatura in Fiandra, Bentivoglio tornò a Roma. Ripartì nell'autunno dell'anno successivo per andare nunzio alla Corte di [[Francia]]. In qualità di nunzio Bentivoglio cercò (seguendo le istruzioni del Papa) di ottenere l'intesa tra Francia e [[Spagna]] e lottò contro la diffusione delle dottrine [[Ugonotti|ugonotte]] e [[Gallicanesimo|gallicane]]. L'11 di gennaio del 1621 fu creato cardinale con il [[Titolo cardinalizio|titolo]] di [[San Giovanni a Porta Latina (titolo cardinalizio)|cardinale presbitero di San Giovanni a Porta Latina]] da [[papa Gregorio XV]]. Posto a capo supremo dell’Inquisizione, nel 1641 fu nominato [[Sede suburbicaria di Palestrina|cardinale vescovo di Palestrina]]. Nel 1644, alla morte di [[Papa Urbano VIII|Urbano VIII]] sperò di essergli eletto successore, ma fu eletto il cardinal Giovanni Battista Pamphilj, con il nome di [[Papa Innocenzo X|Innocenzo X]]. Bentivoglio morì a Roma il 7 settembre di quello stesso anno, e fu sepolto nella [[Chiesa di San Silvestro al Quirinale]].<ref>{{Cita|DBI}}.</ref>
Morì nel corso del [[conclave del 1644]] il 7 settembre [[1644]], prima che l'elezione del nuovo pontefice avesse luogo. La sua salma venne inumata nella [[chiesa di San Silvestro al Quirinale]] a Roma.
 
Il cardinale Bentivoglio fu uno dei più grandi mecenati della Roma barocca. Protesse il musicista [[Girolamo Frescobaldi]], il poeta [[Giovan Battista Marino]], il pittore [[Claude Lorrain]] e lo scultore [[François Duquesnoy]] detto ''Il Fiammingo'', che ne realizzò un celebre ritratto. Fu lui ad attirare l'attenzione di papa Barberini su Claude Lorrain.<ref>{{cita libro|titolo=Mecenati e musici: documenti sul patronato artistico dei Bentivoglio di Ferrara nell'epoca di Monteverdi (1585-1645)|autore=Dinko Fabris|editore=LIM|anno=1998|p= 14|isbn=9788870962253}}</ref> Non stupisce che il giovane [[Antoon van Dyck|van Dyck]], durante il suo soggiorno romano (1622-1623), abbia trovato proprio nel Bentivoglio un protettore di vaglia. Secondo il [[Giovanni Pietro Bellori|Bellori]], uno dei primi biografi di Van Dyck, il pittore «fu trattenuto in corte del cardinale Bentivoglio amorevole della natione fiamminga, per essere egli dimorato in Fiandra, e per havere scritta quella historia, che vive immortale». Molto probabilmente, il giovane Van Dyck risiedette come ospite nel palazzo del fratello di Bentivoglio sul [[Quirinale (colle)|Quirinale]] e lì dipinse opere per il cardinale. Bentivoglio commissionò a Van Dyck un piccolo crocifisso (oggi perduto) e il suo celebre [[Ritratto del cardinale Guido Bentivoglio|ritratto]] a figura intera, che molto probabilmente fu dipinto nelle stanze dello stesso palazzo dove abitavano sia il patrono che il pittore.<ref>{{cita web|url=https://www.frick.org/blogs/curatorial/van_dycks_portrait_cardinal_bentivoglio|titolo=Van Dyck's Portrait of Cardinal Bentivoglio|autore1=Xavier F. Salomon|autore2=Peter Jay Sharp|sito=The Frick Collection|mese=febbraio|giorno=9|anno=2016}}</ref>
 
== Opere ==
[[File:National Gallery Ireland 13.jpg|thumb|François Duquesnoy, ''[[Busto di Guido Bentivoglio|Busto del cardinale Guido Bentivoglio]]'', Dublino, [[National Gallery of Ireland]]]]
 
Nel [[1629]] fece pubblicare ad [[Anversa]] le ''Relazioni in tempo delle nunziature di Fiandra'', nelle quali mostrò un grande interesse per le tematiche [[politica|politiche]], presentate in modo equilibrato.
 
Due anni dopo diffuse il saggio ''Lettere famigliari e politiche'', che confermò la sua abilità come studioso di diplomazia e politica, mentre tra il [[1632]] e il [[1639]] uscì l'opera storica ''Della guerra di Fiandra''. In essa vengono descritte, con stile eloquente e di grande raffinatezza letteraria, le guerre [[religioneGuerra degli ottant'anni|guerre religiose]] e civili nei [[Paesi Bassi]], che Bentivoglio osservò con occhio attento, oltre che per l'esperienza diretta durante le missioni diplomatiche in quei luoghi, anche per il coinvolgimento diretto di ben quattro fratelli e due nipoti. Nel [[1648]] uscirono postume le sue ''Memorie''.
 
Le ''Relazioni'', pubblicate per la prima volta da Ericio Puteano (l'umanista Henri Dupuy) ad Anversa nel 1629 e più volte riedite in seguito (Colonia 1650, Parigi 1651, etc.) furono tradotte in inglese da Henry Carey, II conte di Monmouth (Londra 1652) e in francese da Pierre Gaffardi (Parigi 1642).
== Opere principali ==
 
La prima parte ''Della guerra di Fiandra'' fu pubblicata in otto libri a Colonia nel 1632 e riedita in dieci libri sempre a Colonia nel 1633; la seconda parte fu pubblicata in sei libri a Colonia nel 1636; la terza in otto libri a Colonia nel 1639. Questa edizione è considerata la migliore. Ne venne pubblicata un'altra in 3 volumi [[in ottavo]] (1635, 1636 e 1640) più volte riedita e tradotta in varie lingue: in inglese dal conte di Monmouth (Londra 1654), in spagnolo da Basilio Varen de Soto (Madrid 1645) e in francese da Antoine Oudin (Parigi 1634) e dall'abate Loiseau canonico di Orleans (Parigi 1769 4 voll. in duodecimo).
* ''Della guerra di Fiandria'' (''[[editio princeps]]'', Colonia, 1632–1639: [https://books.google.it/books?id=jTyQLjk27kYC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false Volume 1], [https://books.google.it/books?id=KqI2AAAAMAAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false Volume 2], [https://books.google.it/books?id=uKsWAAAAQAAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false Volume 3]). L'opera fu tradotta in inglese da Henry Carey, II conte di Monmouth, con il titolo ''[https://books.google.it/books?id=L0ZoAAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false The Compleat History of the Warrs of Flanders]'' (London, Humphrey Moseley, 1654)
 
* {{Cita libro|editore=
Enorme fu la fortuna dell'opera: considerata uno dei capolavori della [[storiografia]] moderna fu lodata da [[Giovanni Ciampoli]] (''Lettere'', Bologna 1679, p.&nbsp;17), [[Agostino Mascardi]] (''Dell'arte istorica'', III, Venezia 1636, p.&nbsp;296), [[Francesco De Sanctis]] (''[[La giovinezza (De Sanctis)|La giovinezza: ricordi]]'', Napoli 1983, p.&nbsp;57), ed [[Eduard Fueter]] (''Storia della storiografia moderna'', Napoli 1944, pp.&nbsp;154 ss.). [[John Adams]], uno dei padri fondatori degli [[Stati Uniti d'America]], pensava che quella di Bentivoglio fosse “la storia più perfetta e completa” (“the most full and compleat history”).<ref>Citato in G.C. Gibbs, 'The Dutch Revolt and the American Revolution', in R. Oresko, G.C. Gibbs, H.M. Scott (eds.), ''Royal and Republican Sovereignty in Early Modern Europe: Essays in Memory of Ragnhild Hatton'' (Cambrigde, [[Cambridge University Press]], 1997), p. 619.</ref> L'opera di Bentivoglio deve il suo successo soprattutto ai suoi pregi formali: «vi si trovava compendiata per la prima volta in una narrazione stilisticamente unitaria e leggibile da chiunque con piacere, la materia concernente un avvenimento storico importante, che finora si era dovuta andare ad attingere da diverse esposizioni cariche per lo più di dettagli tecnico-militari ed aventi il carattere di memorie.»<ref>{{Cita libro|editore=[[Riccardo Ricciardi]]|titolo=Storia della storiografia moderna|volume=1|autore=Eduard Fueter|anno=1943|p=155}}</ref>
|lingua= it
 
|cognome= Bentivoglio
Le lettere scritte al tempo delle sue nunziature di Fiandra e di Francia, pubblicate la prima volta a Colonia nel 1631 e riedite a Parigi (1635), Venezia (1636) etc. furono tradotte in francese da [[Giovanni Veneroni]] e più volte ristampate in Francia col testo italiano. Nel 1807 uscì a Parigi, presso [[Didot]], un'edizione a cura di [[Giosafatte Biagioli]] delle ''Lettere del Cardinal Bentivoglio'', in tre volumi, che contenevano anche ''Notes grammaticales et philologiques'' in francese.
|nome= Guido
 
|titolo= Relationi del cardinale Bentivoglio
Le ''Memorie'', pubblicate dopo la sua morte ad Amsterdam nel 1648 furono riedite lo stesso anno a Venezia. L'abate di Vayrac ne fece una traduzione francese, pubblicata a Parigi nel 1713 in 2 voll. in duodecimo. Tutte le sue opere ad eccezione delle ''Memorie'' sono state edite insieme a Parigi nel 1645, ristampate ivi nel 1648 e, con un nuovo frontespizio e con l'aggiunta delle ''Memorie'', a Venezia nel 1668.
|volume= 1
 
|città= Anversa
== Opere principali ==
|accesso= 19 giugno 2015
[[File:Claude Mellan, Guido Bentivoglio, NGA 73736.jpg|thumb|[[Claude Mellan]], ''Il Cardinal Guido Bentivoglio'' (1633)]]
|data= 1629
* {{Cita libro|editore=|lingua= it|cognome= Bentivoglio|nome= Guido|titolo= Della guerra di Fiandria|volume= 1|città= Colonia|accesso= 15 settembre 2015|data= 1632|url= https://books.google.it/books?id=CAlpcnkHH48CjTyQLjk27kYC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false}}
* {{Cita libro|editore= Typographia Erpeniana|lingua= it|cognome= Bentivoglio|nome= Guido|titolo= Della guerra di Fiandria|volume= 2|città= Colonia|accesso= 15 settembre 2015|data= 1636|url= https://books.google.it/books?id=KqI2AAAAMAAJ&printsec=frontcover&hl}}
}}
* {{Cita libro|editore=|lingua= it|cognome= Bentivoglio|nome= Guido|titolo= Della guerra di Fiandria|volume= 3|città= Colonia|accesso= 15 settembre 2015|data= 1639|url= https://books.google.it/books?id=uKsWAAAAQAAJ&printsec=frontcover&hl}}
* {{Cita libro|editore=
** L'opera fu tradotta in inglese da Henry Carey, II conte di Monmouth, con il titolo ''[https://books.google.it/books?id=L0ZoAAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl The Compleat History of the Warrs of Flanders]'', London, Humphrey Moseley, 1654, in spagnolo da Basilio Varen (''[https://books.google.it/books?id=0YRGYgSbXa8C&printsec=frontcover&hl Las guerras de Flandes desde la mverte del emperador Carlos V. hasta la conclusion de la Tregua de doze años]'', Amberes, por Geronymo Verdussen, 1687), e in francese da Antoine Oudin (''[https://books.google.it/books?id=4yIRhMJKiaUC&pg=PR4&dq Histoire de la guerre de Flandre]'', Paris, chez Anthoine de Sommaville, Toussainct Quinet, Nicolas & Jean de la Coste, 1634)
|lingua= it
* {{Cita libro|editore=|lingua= it|cognome= Bentivoglio|nome= Guido|titolo= Relationi del cardinale Bentivoglio|volume= 1|città= Anversa|accesso= 19 giugno 2015|data= 1629|url= https://books.google.it/books?id=CAlpcnkHH48C&printsec=frontcover&hl}}
|cognome= Bentivoglio
* {{Cita libro|editore=|lingua= it|cognome= Bentivoglio|nome= Guido|titolo= Relationi del cardinale Bentivoglio|volume= 2|città= Anversa|accesso= 19 giugno 2015|data= 1629|url= https://books.google.it/books?id=GDE6wYE9DQMC&printsec=frontcover&hl}}
|nome= Guido
* {{Cita libro|editore=|lingua= it|cognome= Bentivoglio|nome= Guido|titolo= Raccolta di lettere scritte dal cardinal Bentiuoglio in tempo delle sue nuntiature di Fiandra, e di Francia|città= Colonia|accesso= 20 giugno 2015|data= 1631|url= https://books.google.it/books?id=NLreEIPtpBQC&printsec=frontcover&hl}}
|titolo= Relationi del cardinale Bentivoglio
** {{Cita libro|editore= Marbre-Cramoisi|lingua= fr|cognome= Bentivoglio|nome= Guido|titolo= Les Lettres du Cardinal Bentivoglio|traduttore=[[Giovanni Veneroni]]|città= Parigi|accesso= 21 novembre 2019|data= 1680|url= https://books.google.it/books?id=r0ZBAAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl}}
|volume= 2
* {{Cita libro|editore=|lingua= it|cognome= Bentivoglio|nome= Guido|titolo= Memorie|città= Venezia; Amsterdam|accesso= 20 giugno 2015|data= 1647|url= https://books.google.it/books?id=KKg_AAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl}}
|città= Anversa
** {{Cita libro|editore=|lingua= fr|cognome= Bentivoglio|nome= Guido|titolo= Mémoires du cardinal Bentivoglio|volume= 1|città= Parigi|accesso= 21 novembre 2019|data= 1713|url= https://books.google.it/books?id=y4hbAAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl}}
|accesso= 19 giugno 2015
** {{Cita libro|editore=|lingua= fr|cognome= Bentivoglio|nome= Guido|titolo= Mémoires du cardinal Bentivoglio|volume= 2|città= Parigi|accesso= 21 novembre 2019|data= 1713|url= https://reader.digitale-sammlungen.de/de/fs1/object/display/bsb10404848_00007.html}}
|data= 1629
* {{Cita libro|editore=|lingua= it|cognome= Bentivoglio|nome= Guido|curatore= [[Luciano Scarabelli]]|titolo= Lettere diplomatiche di Guido Bentivoglio|volume= 1|città= Torino|accesso= 14 settembre 2015|data= 1852|url= https://books.google.it/books?id=lYY_AQAAMAAJ&printsec=frontcover&hl}}
|url= https://books.google.it/books?id=GDE6wYE9DQMC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false
* {{Cita libro|editore=|lingua= it|cognome= Bentivoglio|nome= Guido|curatore= Luciano Scarabelli|titolo= Lettere diplomatiche di Guido Bentivoglio|volume= 2|città= Torino|accesso= 14 settembre 2015|data= 1852|url= https://books.google.it/books?id=6lJCAAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl}}
}}
*{{Cita libro|editore=[[Editori Laterza]]|serie=[[Scrittori d'Italia]]|autore=Guido Bentivoglio|titolo=Memorie e lettere|curatore=Costantino Panigada|città=Bari|data=1934|url=https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=1753078&custom_att_2=simple_viewer&search_terms=DTL4&pds_handle=|urlmorto=sì}}
* {{Cita libro|editore=
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|cognome= Bentivoglio
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}}
* {{Cita libro|editore=
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}}
* {{Cita libro|editore=
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|titolo= Lettere diplomatiche di Guido Bentivoglio
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}}
* {{Cita libro|editore=
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}}
* (Guido Bentivoglio) Costantino Panigada, ed. ''Memorie e Lettere'' (Bari: Laterza, serie Scrittori d'Italia) 1934.
 
== Conclavi ==
Riga 140 ⟶ 99:
Non aveva invece partecipato al [[conclave del 1621]] che elesse [[papa Gregorio XV]].
 
== [[Genealogia episcopale]] e successione apostolica ==
La [[genealogia episcopale]] è:
* Arcivescovo [[Filippo Archinto (arcivescovo)|Filippo Archinto]]
* [[Papa Pio IV]]
* Cardinale [[Giovanni Antonio Serbelloni]]
* Cardinale [[Carlo Borromeo]]
* Cardinale [[Gabriele Paleotti]]
* Cardinale [[Ludovico III de Torres|Ludovico de Torres]]
* Cardinale Guido Bentivoglio d'Aragona
 
===La [[Successionesuccessione apostolica]] ===è:
* Vescovo [[Guillaume du Vair]] (1618)
* Vescovo [[Michel Raoul de La Guibourgère]] (1618)
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* Vescovo [[Paolo Coccapani]] (1625)
* Vescovo [[John Roche (vescovo)|John Roche]] (1627)
* Vescovo [[Placido Padiglia]], [[Congregazione dei celestini|O.S.B.Cel.]] (1627)
* Vescovo [[Costantino TestaTesti]], [[Ordine dei frati predicatori|O.P.]] (1628)
* Vescovo [[Federico Sandri Trotti]] (1628)
* Vescovo [[Alessandro Rangoni]] (1628)
* Vescovo [[Patrick Comerford]], [[Ordine di Sant'Agostino|O.S.A.]] (1629)
* Vescovo [[Alvise Marcello]], [[Chierici regolari di Somasca|C.R.S.]] (1635)
* Arcivescovo [[Sebastiano Pisani]] (1639)
 
== Ascendenza ==
{{Ascendenza
|1 = Guido Bentivoglio
|2 = [[Cornelio I Bentivoglio|Cornelio I Bentivoglio, I marchese di Gualtieri]]
|3 = [[Isabella Bendidio]]
|4 = [[Costanzo Bentivoglio]]
|5 = Costanza Elena Rangoni
|6 = Nicolò Bendidio
|7 = Alessandra Rossetti
|8 = [[Annibale II Bentivoglio|Annibale II Bentivoglio, VI signore di Bologna]]
|9 = [[Lucrezia d'Este (XV secolo)|Lucrezia d'Este]]
|10 = Guido Rangoni, conte
|11 = Laura Sanvitale
|16 = [[Giovanni II Bentivoglio|Giovanni II Bentivoglio, V signore di Bologna]]
|17 = [[Ginevra Sforza]]
|18 = [[Ercole I d'Este|Ercole I d'Este, II duca di Ferrara, Modena e Reggio]]
|19 = Ludovica Condolmieri
|20 = Uguccione Rangoni, conte
|21 = Eleonora Torelli
|22 = Jacopo Antonio Sanvitale, conte di Fontanellato
|23 = Veronica da Correggio
}}
 
== Note ==
Riga 169 ⟶ 155:
 
== Bibliografia ==
*{{Cita libro|editore=Laterza
|cognome=Guido Bentivoglio
|titolo=Memorie e lettere
|città=Bari
|data=1934
|url=https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=1753078&custom_att_2=simple_viewer&search_terms=DTL4&pds_handle=}}
* {{cita libro|nome=Raffaele|cognome=Belvederi|anno=1947|titolo=Guido Bentivoglio, Diplomatico|città=Rovigo|editore=Centro di Cultura "Aldo Masieri"}}
* [[Deodato Scaglia]], ''Giudizio sopra l'historia dell'em. signor card. Bentivoglio...'', Napoli s.d. (ma 1638);
* Luigi De Stefani, ''La nunziatura del cardinale Guido Bentivoglio. Lettere a Scipione Borghese cardinal nipote e segretario di stato di Paolo V'', Firenze 1865.
* {{cita libro|nome=Raffaele|cognome=Belvederi|anno=1947|titolo=Guido Bentivoglio, Diplomatico|città=Rovigo|editore=Centro di Cultura "Aldo Masieri"}}
* Bonifacio da Luri, ''Elogio di Guido II Bentivoglio d'Aragona, cardinale'', Venezia 1748;
* V.Vincenzo Cafaro, ''Il cardinale Guido Bentivoglio, la sua vita e l'opera'', Pozzuoli 1925;
* R.Raffaele di Tucci, ''Il cardinale Guido Bentivoglio e i suoi rapporti con la Repubblica di Genova'', Genova 1934;
* Raffaele Belvederi, ''Dell'elezione di un re dei Romani nel carteggio inedito dei cardinale Guido Bentivoglio (1609-1614)'', in ''Rendic.Rendiconto dell'Acc.Accademia nazionale naz.dei Lincei'', classe scienze morali, storiche e filos., s. 8, VI (195 11951), pp. &nbsp;145 ss.;
* Augusto Nicodemi, ''Alessandro Manzoni e i Cardinali Bentivoglio, Antoniano e Borromeo'', Teramo 1957.
* {{cita libro|autore=Raffaele Belvederi|titolo=Guido Bentivoglio e la politica europea del suo tempo, 1607—1621|città=Padova|anno=1962|editore=Liviana editrice|cid=Raffaele Belvederi (1962)}}
* {{cita pubblicazione|autore=Eva-Bettina Krems|titolo=» ... comprotecteur de mes affaires en cour de Rome « – Anthonis van Dycks Porträt des Kardinals Guido Bentivoglio|pubblicazione=Zeitschrift für Kunstgeschichte|volume=76|numero=3|anno=2013|pp=315-332|jstor=43598628|lingua=de}}
* {{DBI|guido-bentivoglio|Guido Bentivoglio|autore=Alberto Merola|accesso=20 marzo 2020|cid=DBI}}
 
==Voci correlate==
* [[GenealogiaGuerra episcopaledegli ottant'anni]]
* [[Francesco Guicciardini]]
* [[Arrigo Caterino Davila]]
 
==Altri progetti==
Riga 192 ⟶ 178:
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Miranda|id=bios1621.htm#Bentivoglio|titolo=BENTIVOGLIO, Guido}}
* {{Britannica 1911|nome=|cognome=|source=Bentivoglio, Guido}}
* [https://web.archive.org/web/20070205211649/http://www.bibliotecaitaliana.it/ScrittoriItalia/catalogo/show-text.xq?textID=mets.si035 ''Memorie e lettere. - 1934''], testo integrale dalla collana digitalizzata "Scrittori d'Italia" [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]].
* {{1911|nome=|cognome=|source=Bentivoglio, Guido}}
 
{{Box successione
Riga 232 ⟶ 217:
|periodo=11 luglio [[1622]] - 15 settembre [[1625]]
|precedente=[[Guillaume Aléaume]]
|successivo=[[François de la Fare]], [[Ordine dei Minimi|O.M.]]
|immagine=BishopCoA PioM.svg
}}
Riga 247 ⟶ 232:
|carica=[[Camerlenghi del Collegio Cardinalizio|Camerlengo del Collegio Cardinalizio]]
|periodo=8 gennaio [[1631]] - 19 gennaio [[1632]]
|precedente=[[Giulio Savelli (cardinale)|Giulio Savelli]]
|successivo=[[Antonio MarcelloBarberini (cardinale 1624)|Antonio Barberini]], [[Ordine dei frati minori cappuccini|O.F.M.Cap.]]
|immagine=Emblem Holy See.svg
}}
Riga 263 ⟶ 248:
|carica=[[Santa Maria in Trastevere (titolo cardinalizio)|Cardinale presbitero di Santa Maria in Trastevere]]
|periodo=28 marzo [[1639]] - 1º luglio [[1641]]
|precedente=[[Giulio Savelli (cardinale)|Giulio Savelli]]
|successivo=[[Cosimo de Torres]]
|immagine=CardinalCoA PioM.svg
Riga 270 ⟶ 255:
|tipologia=cardinale
|carica=[[Sede suburbicaria di Palestrina|Cardinale vescovo di Palestrina]]
|periodo=1º luglio [[1641]] - 7 settembre [[1644]]
|precedente=[[Pier Paolo Crescenzi]]
|successivo=[[Alfonso de la Cueva-Benavides y Mendoza-Carrillo]]
Riga 280 ⟶ 265:
[[Categoria:Cardinali nominati da Paolo V|Bentivoglio, Guido]]
[[Categoria:Bentivoglio|Guido]]
[[Categoria:Nunzi apostolici per la Francia]]
[[Categoria:Nunzi apostolici]]
[[Categoria:Camerlenghi del Collegio cardinalizio]]
[[Categoria:Vescovi e cardinali vescovi di Palestrina]]
[[Categoria:Scrittori in lingua italiana]]
[[Categoria:Diplomatici italiani]]
[[Categoria:Nunzi apostolici per le Fiandre]]
[[Categoria:Nunzi apostolici per la Francia]]