Guido Bentivoglio: differenze tra le versioni
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{{Cardinale
|nome=Guido Bentivoglio
|immagine=Anthony van Dyck - Portrait of Cardinal Guido Bentivoglio, 1623 -
|larghezza=250px
|didascalia=''[[Ritratto del cardinale Guido Bentivoglio]]'', opera di [[Antoon van Dyck]] del [[1625]], presso [[Palazzo Pitti]] a [[Firenze]]
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*[[Arcivescovo titolare]] di [[Arcidiocesi di Rodi|Rodi]] <small>(1605-1621)</small>
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*[[Cardinale|Cardinale presbitero]] di [[Santa Maria in Trastevere (titolo cardinalizio)|Santa Maria in Trastevere]] <small>(1639-1641)</small>
*[[Cardinale|Cardinale vescovo]] di [[Sede suburbicaria di Palestrina|Palestrina]] <small>(1641-1644)</small>
|nato=4 ottobre [[
|ordinato=in data sconosciuta
|nomarcivescovo=14 maggio [[1607]] da [[papa Paolo V]]
|arcconsacrato=27 maggio [[1607]] dal [[cardinale]] [[Ludovico III de Torres|Ludovico de Torres]]
|creato=11 gennaio [[1621]] da [[papa Paolo V]]
|deceduto={{Calcola età3|1644|9|7|
}}
{{Bio
|Nome = Guido
|Cognome = Bentivoglio
|Sesso = M
|LuogoNascita = Ferrara
|GiornoMeseNascita = 4 ottobre
|AnnoNascita =
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 7 settembre
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|Nazionalità = italiano
}}
Erede della tradizione storiografica iniziata da [[Francesco Guicciardini|Guicciardini]], le sue opere rappresentano una tappa fondamentale nell'elaborazione della moderna metodologia storica.<ref>{{cita|citazione=Se la concezione caratteristica della storia dei moderni è questo non disgiungere lo studio delle idee e dei fatti dal realismo della politica e della pratica degli uomini è indubbio che gli storici italiani sono i primi; e, più ancora che al Guicciardini, forse bisogna guardare al Bentivoglio. Il Fiorentino ha guardato gli Stati italiani, il Ferrarese l'Europa. Sotto questo rilievo il secondo è più grande del primo. Si potrà obiettare che è proprio del cattolicesimo osservare gli Stati europei, ma ciò non sminuisce il merito del Bentivoglio di aver saputo guardarli con mente europea. Il Ferrarese da Roma aveva avuto un compito, e l'ha assolto; ma poi per sua disposizione e per la sua sensibilità ha voluto approfondire certi aspetti, guardare i nessi dei problemi, soffermarsi su di essi e meditarli, ciò che altri, prima o dopo, non ha fatto come lui.|Raffaele Belvederi (1962)|pp. 782–783}}</ref>
==Biografia==
Guido Bentivoglio nacque a Ferrara il 4 ottobre del 1579<ref name="romei"> conte Annibale Romei, Angelo Solerti, ''Ferrara e la corte estense nella seconda metà del secolo decimosesto'', S. Lapi, 1900, p.LXVII.</ref> dal marchese [[Cornelio I Bentivoglio|Cornelio Bentivoglio]] e da [[Isabella Bendidio]]. Contravvenendo al divieto ai sudditi estensi di studiare in Università diverse da Ferrara, si iscrisse nel 1594 all'[[Università degli Studi di Padova|Università di Padova]], alloggiando inizialmente presso uno dei suoi professori, l'[[Umanesimo|umanista]] rodigino [[Antonio Riccoboni]].<ref>{{cita libro|titolo=Giambattista Aleotti e gli ingegneri del Rinascimento|autore=Alessandra Fiocca|editore=[[Leo S. Olschki]]|anno=1998|p=13|isbn=9788822246608}}</ref> Quindi ebbe come maestro Carlo Salice padovano, «buon legista, buon filosofo ben introdotto ancora in teologia, ma ben versato particolarmente nelle altre più amene e culte lettere» (''Memorie'', p. 6). Sotto la guida del Salice, scrive il Bentivoglio,
{{Citazione| io cominciai con vivo ardore lo studio legale, insieme con gli altri ancora, più dilettevoli, accompagnando però le pubbliche lezioni con le private: benché, a dire il vero, quello fosse più lo studio accessorio che lo principale. In questo di casa con un tal uomo io provava il maggior profitto; poiché tutte l'ore del giorno mi diventavano quasi tutte ore di studio; e così faticando senza fatica, mi si convertiva in recreazione quello, che in altra maniera mi sarebbe tornato bene spesso a rincrescimento.|Guido Bentivoglio, ''Memorie'', pag. 6}}
A Padova, in compagnia dell'amico Cornaro, Bentivoglio frequentò [[Galileo Galilei|Galileo]] che per loro «aveva esplicata in privato la sfera», e più tardi a Roma ebbe come maestro di [[geografia]] [[Traiano Boccalini]], convinto com'era che la geografia è quella scienza «sanza il cui lume sempre si cammina al buio ne' libri storici» (''Memorie'', p. 97). Soprattutto, fin dai suoi primi studi, Bentivoglio dimostrò una particolare predilezione per la storia.<ref>«Tra gli altri studi che mi allettavano, mi rapiva specialmente lo splendore e l'amenità dell'istoria; onde io mi rubava spesso agli altri per darmi a questo. Fin d'allora io godeva con sommo piacere di trovarmi a quelle tante e sì varie scene di casi umani che dall'istoria si rappresentano; dall'istoria, dico, la quale unendo le memorie sepolte con le più vive, e i secoli più lontani co' i più vicini a guisa di scola publica in mille efficaci modi ammaestra i prencipi, ammaestra i privati, e fa specialmente conoscere quanto uguale e giusta con tutti sia l'alta mano di Dio, e quanto più fra le miserie che fra le felicità ondeggi l'uomo in questo sì naufragante commune Egeo della vita mortale.» (''Memorie'', pp. 6-7).</ref>
Entrato nelle grazie del cardinale [[Pietro Aldobrandini]], nipote di [[Papa Clemente VIII|Clemente VIII]] e comandante dell'esercito papale, Bentivoglio fu fatto cameriere segreto del papa, il quale gli concesse di tornare a Padova, per finirvi gli studi. Conseguita la laurea ''[[in utroque iure]]'' nell'estate del '600, Bentivoglio mise in ordine i suoi affari patrimoniali a Ferrara e si trasferì a Roma.<ref>''Memorie del cardinal Bentivoglio, con le quali descrive la sua vita'' Milano, Tip. de' Classici Italiani, 1807, pag. 44.</ref>
Bentivoglio ci ha lasciato nelle sue ''Memorie'' molte utili informazioni sul suo soggiorno a Roma in qualità di [[cameriere segreto]].<ref>Cap. V, lib. 1.</ref><ref>Sebbene parli sempre con grande rispetto del Papa e dei cardinali, dove lo ritiene necessario, Bentivoglio sa anche esprimere giudizi fortemente negativi; senz'appello è ad esempio la condanna del cardinale Aldobrandini: «per comune giudizio prevalevano in lui di gran lunga le cupidità temporali; vedevasi che egli troppo amava le dipendenze assolute, e che non favoriva se non chi le professava; cupido sopra modo ne' sensi, avido sempre più dell'autorità, e di maniera poi accecato negli ultimi anni dal desiderio di possederla, che usandola non come prestata, ma come propria, e confusi troppo nel resto anco i termini del governo, pareva ch'egli a favor della sua casa e di sé medesimo, si considerasse ministro supremo di un principato temporale e non ecclesiastico, ereditario e non elettivo, di lunga e stabile, e non di transitoria e breve durata».</ref> Nelle ''Memorie'' parla diffusamente delle sue amicizie romane e principalmente di tre uomini, insigni per dottrina e per virtù ecclesiastica, i quali influirono in modo particolare sulla sua formazione morale ed intellettuale: [[Silvio Antoniano]], [[Cesare Baronio]] e [[Roberto Bellarmino]]. Fu l'Antoniano a fargli conoscere il Baronio. «Questi, allorché si recava ogni sera presso il papa per la consueta confessione, volentieri s'intratteneva col giovane cameriere segreto a discorrere di storia e di politica. L'indefessa attività dell'autore dell'''[[Annales Ecclesiastici|Istoria ecclesiastica]]'' fu un esempio ed uno stimolo all'alacrità storica del Bentivoglio, il quale ben sentiva quale aiuto e sussidio la sua cognizione profonda della storia della Chiesa attraverso i secoli potesse essere al pensiero e all'azione di un futuro diplomatico della S. Sede.»<ref>{{cita|Raffaele Belvederi (1962)|p. 42}}.</ref>
Il 27 maggio [[1607]] venne consacrato [[arcivescovo titolare]] di [[Arcidiocesi di Rodi|Rodi]]. Lo stesso anno [[Papa Paolo V|Paolo V]] lo inviò come [[nunzio apostolico]] nelle [[Contea delle Fiandre|Fiandre]], dove rimase fino al 1615 e scrisse quella ''Storia della guerra di Fiandra'', che lo avrebbe reso celebre. La sfera della giurisdizione della Nunziatura di Fiandra ''de iure'' si estendeva ai soli [[Paesi Bassi spagnoli|Paesi Bassi]]; ''de facto'' invece da una parte era limitata all'attuale [[Belgio]], mentre veniva esercitata nell'[[Inghilterra]], nella [[Scozia]], nell'[[Irlanda]], nella [[Danimarca]] e nella [[Norvegia]] dietro ordine del papa.<ref>{{cita|Raffaele Belvederi (1962)|p. 52}}.</ref> E questa estensione di giurisdizione dové essere effettiva per il Bentivoglio quando si ricordi la sua ''Breve relazione di Danimarca'' (pubblicata dal Du Puy nel 1629) o la ''Relazione d'Inghilterra del 1609'' (pubblicata nelle ''Relazioni del card. Bentivoglio'', Milano 1806, pp. 203–217) o l'interesse per gli affari irlandesi e scozzesi che emerge dalle sue lettere diplomatiche.
Terminata nel 1615 la nunziatura in Fiandra, Bentivoglio tornò a Roma. Ripartì nell'autunno dell'anno successivo per andare nunzio alla Corte di [[Francia]]. In qualità di nunzio Bentivoglio cercò (seguendo le istruzioni del Papa) di ottenere l'intesa tra Francia e [[Spagna]] e lottò contro la diffusione delle dottrine [[Ugonotti|ugonotte]] e [[Gallicanesimo|gallicane]]. L'11 di gennaio del 1621 fu creato cardinale con il [[Titolo cardinalizio|titolo]] di [[San Giovanni a Porta Latina (titolo cardinalizio)|cardinale presbitero di San Giovanni a Porta Latina]] da [[papa Gregorio XV]]. Posto a capo supremo dell’Inquisizione, nel 1641 fu nominato [[Sede suburbicaria di Palestrina|cardinale vescovo di Palestrina]]. Nel 1644, alla morte di [[Papa Urbano VIII|Urbano VIII]] sperò di essergli eletto successore, ma fu eletto il cardinal Giovanni Battista Pamphilj, con il nome di [[Papa Innocenzo X|Innocenzo X]]. Bentivoglio morì a Roma il 7 settembre di quello stesso anno, e fu sepolto nella [[Chiesa di San Silvestro al Quirinale]].<ref>{{Cita|DBI}}.</ref>
Il cardinale Bentivoglio fu uno dei più grandi mecenati della Roma barocca. Protesse il musicista [[Girolamo Frescobaldi]], il poeta [[Giovan Battista Marino]], il pittore [[Claude Lorrain]] e lo scultore [[François Duquesnoy]] detto ''Il Fiammingo'', che ne realizzò un celebre ritratto. Fu lui ad attirare l'attenzione di papa Barberini su Claude Lorrain.<ref>{{cita libro|titolo=Mecenati e musici: documenti sul patronato artistico dei Bentivoglio di Ferrara nell'epoca di Monteverdi (1585-1645)|autore=Dinko Fabris|editore=LIM|anno=1998|p= 14|isbn=9788870962253}}</ref> Non stupisce che il giovane [[Antoon van Dyck|van Dyck]], durante il suo soggiorno romano (1622-1623), abbia trovato proprio nel Bentivoglio un protettore di vaglia. Secondo il [[Giovanni Pietro Bellori|Bellori]], uno dei primi biografi di Van Dyck, il pittore «fu trattenuto in corte del cardinale Bentivoglio amorevole della natione fiamminga, per essere egli dimorato in Fiandra, e per havere scritta quella historia, che vive immortale». Molto probabilmente, il giovane Van Dyck risiedette come ospite nel palazzo del fratello di Bentivoglio sul [[Quirinale (colle)|Quirinale]] e lì dipinse opere per il cardinale. Bentivoglio commissionò a Van Dyck un piccolo crocifisso (oggi perduto) e il suo celebre [[Ritratto del cardinale Guido Bentivoglio|ritratto]] a figura intera, che molto probabilmente fu dipinto nelle stanze dello stesso palazzo dove abitavano sia il patrono che il pittore.<ref>{{cita web|url=https://www.frick.org/blogs/curatorial/van_dycks_portrait_cardinal_bentivoglio|titolo=Van Dyck's Portrait of Cardinal Bentivoglio|autore1=Xavier F. Salomon|autore2=Peter Jay Sharp|sito=The Frick Collection|mese=febbraio|giorno=9|anno=2016}}</ref>
== Opere ==
[[File:National Gallery Ireland 13.jpg|thumb|François Duquesnoy, ''[[Busto di Guido Bentivoglio|Busto del cardinale Guido Bentivoglio]]'', Dublino, [[National Gallery of Ireland]]]]
Nel [[1629]] fece pubblicare ad [[Anversa]] le ''Relazioni in tempo delle nunziature di Fiandra'', nelle quali mostrò un grande interesse per le tematiche [[politica|politiche]], presentate in modo equilibrato.
Due anni dopo diffuse il saggio ''Lettere famigliari e politiche'', che confermò la sua abilità come studioso di diplomazia e politica, mentre tra il [[1632]] e il [[1639]] uscì l'opera storica ''Della guerra di Fiandra''. In essa vengono descritte, con stile eloquente e di grande raffinatezza letteraria, le
Le ''Relazioni'', pubblicate per la prima volta da Ericio Puteano (l'umanista Henri Dupuy) ad Anversa nel 1629 e più volte riedite in seguito (Colonia 1650, Parigi 1651, etc.) furono tradotte in inglese da Henry Carey, II conte di Monmouth (Londra 1652) e in francese da Pierre Gaffardi (Parigi 1642).
La prima parte ''Della guerra di Fiandra'' fu pubblicata in otto libri a Colonia nel 1632 e riedita in dieci libri sempre a Colonia nel 1633; la seconda parte fu pubblicata in sei libri a Colonia nel 1636; la terza in otto libri a Colonia nel 1639. Questa edizione è considerata la migliore. Ne venne pubblicata un'altra in 3 volumi [[in ottavo]] (1635, 1636 e 1640) più volte riedita e tradotta in varie lingue: in inglese dal conte di Monmouth (Londra 1654), in spagnolo da Basilio Varen de Soto (Madrid 1645) e in francese da Antoine Oudin (Parigi 1634) e dall'abate Loiseau canonico di Orleans (Parigi 1769 4 voll. in duodecimo).
Enorme fu la fortuna dell'opera: considerata uno dei capolavori della [[storiografia]] moderna fu lodata da [[Giovanni Ciampoli]] (''Lettere'', Bologna 1679, p. 17), [[Agostino Mascardi]] (''Dell'arte istorica'', III, Venezia 1636, p. 296), [[Francesco De Sanctis]] (''[[La giovinezza (De Sanctis)|La giovinezza: ricordi]]'', Napoli 1983, p. 57), ed [[Eduard Fueter]] (''Storia della storiografia moderna'', Napoli 1944, pp. 154 ss.). [[John Adams]], uno dei padri fondatori degli [[Stati Uniti d'America]], pensava che quella di Bentivoglio fosse “la storia più perfetta e completa” (“the most full and compleat history”).<ref>Citato in G.C. Gibbs, 'The Dutch Revolt and the American Revolution', in R. Oresko, G.C. Gibbs, H.M. Scott (eds.), ''Royal and Republican Sovereignty in Early Modern Europe: Essays in Memory of Ragnhild Hatton'' (Cambrigde, [[Cambridge University Press]], 1997), p. 619.</ref> L'opera di Bentivoglio deve il suo successo soprattutto ai suoi pregi formali: «vi si trovava compendiata per la prima volta in una narrazione stilisticamente unitaria e leggibile da chiunque con piacere, la materia concernente un avvenimento storico importante, che finora si era dovuta andare ad attingere da diverse esposizioni cariche per lo più di dettagli tecnico-militari ed aventi il carattere di memorie.»<ref>{{Cita libro|editore=[[Riccardo Ricciardi]]|titolo=Storia della storiografia moderna|volume=1|autore=Eduard Fueter|anno=1943|p=155}}</ref>
Le lettere scritte al tempo delle sue nunziature di Fiandra e di Francia, pubblicate la prima volta a Colonia nel 1631 e riedite a Parigi (1635), Venezia (1636) etc. furono tradotte in francese da [[Giovanni Veneroni]] e più volte ristampate in Francia col testo italiano. Nel 1807 uscì a Parigi, presso [[Didot]], un'edizione a cura di [[Giosafatte Biagioli]] delle ''Lettere del Cardinal Bentivoglio'', in tre volumi, che contenevano anche ''Notes grammaticales et philologiques'' in francese.
Le ''Memorie'', pubblicate dopo la sua morte ad Amsterdam nel 1648 furono riedite lo stesso anno a Venezia. L'abate di Vayrac ne fece una traduzione francese, pubblicata a Parigi nel 1713 in 2 voll. in duodecimo. Tutte le sue opere ad eccezione delle ''Memorie'' sono state edite insieme a Parigi nel 1645, ristampate ivi nel 1648 e, con un nuovo frontespizio e con l'aggiunta delle ''Memorie'', a Venezia nel 1668.
== Opere principali ==
[[File:Claude Mellan, Guido Bentivoglio, NGA 73736.jpg|thumb|[[Claude Mellan]], ''Il Cardinal Guido Bentivoglio'' (1633)]]
* {{Cita libro|editore=|lingua= it|cognome= Bentivoglio|nome= Guido|titolo= Della guerra di Fiandria|volume= 1|città= Colonia|accesso= 15 settembre 2015|data= 1632|url= https://books.google.it/books?id=
* {{Cita libro|editore= Typographia Erpeniana|lingua= it|cognome= Bentivoglio|nome= Guido|titolo= Della guerra di Fiandria|volume= 2|città= Colonia|accesso= 15 settembre 2015|data= 1636|url= https://books.google.it/books?id=KqI2AAAAMAAJ&printsec=frontcover&hl}}
* {{Cita libro|editore=|lingua= it|cognome= Bentivoglio|nome= Guido|titolo= Della guerra di Fiandria|volume= 3|città= Colonia|accesso= 15 settembre 2015|data= 1639|url= https://books.google.it/books?id=uKsWAAAAQAAJ&printsec=frontcover&hl}}
** L'opera fu tradotta in inglese da Henry Carey, II conte di Monmouth, con il titolo ''[https://books.google.it/books?id=L0ZoAAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl The Compleat History of the Warrs of Flanders]'', London, Humphrey Moseley, 1654, in spagnolo da Basilio Varen (''[https://books.google.it/books?id=0YRGYgSbXa8C&printsec=frontcover&hl Las guerras de Flandes desde la mverte del emperador Carlos V. hasta la conclusion de la Tregua de doze años]'', Amberes, por Geronymo Verdussen, 1687), e in francese da Antoine Oudin (''[https://books.google.it/books?id=4yIRhMJKiaUC&pg=PR4&dq Histoire de la guerre de Flandre]'', Paris, chez Anthoine de Sommaville, Toussainct Quinet, Nicolas & Jean de la Coste, 1634)
* {{Cita libro|editore=|lingua= it|cognome= Bentivoglio|nome= Guido|titolo= Relationi del cardinale Bentivoglio|volume= 1|città= Anversa|accesso= 19 giugno 2015|data= 1629|url= https://books.google.it/books?id=CAlpcnkHH48C&printsec=frontcover&hl}}
* {{Cita libro|editore=|lingua= it|cognome= Bentivoglio|nome= Guido|titolo= Relationi del cardinale Bentivoglio|volume= 2|città= Anversa|accesso= 19 giugno 2015|data= 1629|url= https://books.google.it/books?id=GDE6wYE9DQMC&printsec=frontcover&hl}}
* {{Cita libro|editore=|lingua= it|cognome= Bentivoglio|nome= Guido|titolo= Raccolta di lettere scritte dal cardinal Bentiuoglio in tempo delle sue nuntiature di Fiandra, e di Francia|città= Colonia|accesso= 20 giugno 2015|data= 1631|url= https://books.google.it/books?id=NLreEIPtpBQC&printsec=frontcover&hl}}
** {{Cita libro|editore= Marbre-Cramoisi|lingua= fr|cognome= Bentivoglio|nome= Guido|titolo= Les Lettres du Cardinal Bentivoglio|traduttore=[[Giovanni Veneroni]]|città= Parigi|accesso= 21 novembre 2019|data= 1680|url= https://books.google.it/books?id=r0ZBAAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl}}
* {{Cita libro|editore=|lingua= it|cognome= Bentivoglio|nome= Guido|titolo= Memorie|città= Venezia; Amsterdam|accesso= 20 giugno 2015|data= 1647|url= https://books.google.it/books?id=KKg_AAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl}}
** {{Cita libro|editore=|lingua= fr|cognome= Bentivoglio|nome= Guido|titolo= Mémoires du cardinal Bentivoglio|volume= 1|città= Parigi|accesso= 21 novembre 2019|data= 1713|url= https://books.google.it/books?id=y4hbAAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl}}
** {{Cita libro|editore=|lingua= fr|cognome= Bentivoglio|nome= Guido|titolo= Mémoires du cardinal Bentivoglio|volume= 2|città= Parigi|accesso= 21 novembre 2019|data= 1713|url= https://reader.digitale-sammlungen.de/de/fs1/object/display/bsb10404848_00007.html}}
* {{Cita libro|editore=|lingua= it|cognome= Bentivoglio|nome= Guido|curatore= [[Luciano Scarabelli]]|titolo= Lettere diplomatiche di Guido Bentivoglio|volume= 1|città= Torino|accesso= 14 settembre 2015|data= 1852|url= https://books.google.it/books?id=lYY_AQAAMAAJ&printsec=frontcover&hl}}
* {{Cita libro|editore=|lingua= it|cognome= Bentivoglio|nome= Guido|curatore= Luciano Scarabelli|titolo= Lettere diplomatiche di Guido Bentivoglio|volume= 2|città= Torino|accesso= 14 settembre 2015|data= 1852|url= https://books.google.it/books?id=6lJCAAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl}}
*{{Cita libro|editore=[[Editori Laterza]]|serie=[[Scrittori d'Italia]]|autore=Guido Bentivoglio|titolo=Memorie e lettere|curatore=Costantino Panigada|città=Bari|data=1934|url=https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=1753078&custom_att_2=simple_viewer&search_terms=DTL4&pds_handle=|urlmorto=sì}}
== Conclavi ==
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Non aveva invece partecipato al [[conclave del 1621]] che elesse [[papa Gregorio XV]].
==
La [[genealogia episcopale]] è:
* Arcivescovo [[Filippo Archinto (arcivescovo)|Filippo Archinto]]
* [[Papa Pio IV]]
* Cardinale [[Giovanni Antonio Serbelloni]]
* Cardinale [[Carlo Borromeo]]
* Cardinale [[Gabriele Paleotti]]
* Cardinale [[Ludovico III de Torres|Ludovico de Torres]]
* Cardinale Guido Bentivoglio d'Aragona
* Vescovo [[Guillaume du Vair]] (1618)
* Vescovo [[Michel Raoul de La Guibourgère]] (1618)
Riga 158 ⟶ 120:
* Vescovo [[Paolo Coccapani]] (1625)
* Vescovo [[John Roche (vescovo)|John Roche]] (1627)
* Vescovo [[Placido Padiglia]], [[Congregazione dei celestini|O.S.B.Cel.]] (1627)
* Vescovo [[Costantino
* Vescovo [[Federico Sandri Trotti]] (1628)
* Vescovo [[Alessandro Rangoni]] (1628)
* Vescovo [[Patrick Comerford]], [[Ordine di Sant'Agostino|O.S.A.]] (1629)
* Vescovo [[Alvise Marcello]], [[Chierici regolari di Somasca|C.R.S.]] (1635)
* Arcivescovo [[Sebastiano Pisani]] (1639)
== Ascendenza ==
{{Ascendenza
|1 = Guido Bentivoglio
|2 = [[Cornelio I Bentivoglio|Cornelio I Bentivoglio, I marchese di Gualtieri]]
|3 = [[Isabella Bendidio]]
|4 = [[Costanzo Bentivoglio]]
|5 = Costanza Elena Rangoni
|6 = Nicolò Bendidio
|7 = Alessandra Rossetti
|8 = [[Annibale II Bentivoglio|Annibale II Bentivoglio, VI signore di Bologna]]
|9 = [[Lucrezia d'Este (XV secolo)|Lucrezia d'Este]]
|10 = Guido Rangoni, conte
|11 = Laura Sanvitale
|16 = [[Giovanni II Bentivoglio|Giovanni II Bentivoglio, V signore di Bologna]]
|17 = [[Ginevra Sforza]]
|18 = [[Ercole I d'Este|Ercole I d'Este, II duca di Ferrara, Modena e Reggio]]
|19 = Ludovica Condolmieri
|20 = Uguccione Rangoni, conte
|21 = Eleonora Torelli
|22 = Jacopo Antonio Sanvitale, conte di Fontanellato
|23 = Veronica da Correggio
}}
== Note ==
Riga 169 ⟶ 155:
== Bibliografia ==
* [[Deodato Scaglia]], ''Giudizio sopra l'historia dell'em. signor card. Bentivoglio...'', Napoli s.d. (ma 1638);
* Luigi De Stefani, ''La nunziatura del cardinale Guido Bentivoglio. Lettere a Scipione Borghese cardinal nipote e segretario di stato di Paolo V'', Firenze 1865.
* {{cita libro|nome=Raffaele|cognome=Belvederi|anno=1947|titolo=Guido Bentivoglio, Diplomatico|città=Rovigo|editore=Centro di Cultura "Aldo Masieri"}}
* Bonifacio da Luri, ''Elogio di Guido II Bentivoglio d'Aragona, cardinale'', Venezia 1748;
*
*
* Raffaele Belvederi, ''Dell'elezione di un re dei Romani nel carteggio inedito dei cardinale Guido Bentivoglio (1609-1614)'', in ''
* Augusto Nicodemi, ''Alessandro Manzoni e i Cardinali Bentivoglio, Antoniano e Borromeo'', Teramo 1957.
* {{cita libro|autore=Raffaele Belvederi|titolo=Guido Bentivoglio e la politica europea del suo tempo, 1607—1621|città=Padova|anno=1962|editore=Liviana editrice|cid=Raffaele Belvederi (1962)}}
* {{cita pubblicazione|autore=Eva-Bettina Krems|titolo=» ... comprotecteur de mes affaires en cour de Rome « – Anthonis van Dycks Porträt des Kardinals Guido Bentivoglio|pubblicazione=Zeitschrift für Kunstgeschichte|volume=76|numero=3|anno=2013|pp=315-332|jstor=43598628|lingua=de}}
* {{DBI|guido-bentivoglio|Guido Bentivoglio|autore=Alberto Merola|accesso=20 marzo 2020|cid=DBI}}
==Voci correlate==
* [[
* [[Francesco Guicciardini]]
* [[Arrigo Caterino Davila]]
==Altri progetti==
Riga 192 ⟶ 178:
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Miranda|id=bios1621.htm#Bentivoglio|titolo=BENTIVOGLIO, Guido}}
* {{Britannica 1911|nome=|cognome=|source=Bentivoglio, Guido}}
{{Box successione
Riga 232 ⟶ 217:
|periodo=11 luglio [[1622]] - 15 settembre [[1625]]
|precedente=[[Guillaume Aléaume]]
|successivo=[[François de la Fare]], [[Ordine dei Minimi|O.M.]]
|immagine=BishopCoA PioM.svg
}}
Riga 247 ⟶ 232:
|carica=[[Camerlenghi del Collegio Cardinalizio|Camerlengo del Collegio Cardinalizio]]
|periodo=8 gennaio [[1631]] - 19 gennaio [[1632]]
|precedente=[[Giulio Savelli (cardinale)|Giulio Savelli]]
|successivo=[[Antonio
|immagine=Emblem Holy See.svg
}}
Riga 263 ⟶ 248:
|carica=[[Santa Maria in Trastevere (titolo cardinalizio)|Cardinale presbitero di Santa Maria in Trastevere]]
|periodo=28 marzo [[1639]] - 1º luglio [[1641]]
|precedente=[[Giulio Savelli (cardinale)|Giulio Savelli]]
|successivo=[[Cosimo de Torres]]
|immagine=CardinalCoA PioM.svg
Riga 270 ⟶ 255:
|tipologia=cardinale
|carica=[[Sede suburbicaria di Palestrina|Cardinale vescovo di Palestrina]]
|periodo=1º luglio [[1641]] - 7 settembre [[1644]]
|precedente=[[Pier Paolo Crescenzi]]
|successivo=[[Alfonso de la Cueva-Benavides y Mendoza-Carrillo]]
Riga 280 ⟶ 265:
[[Categoria:Cardinali nominati da Paolo V|Bentivoglio, Guido]]
[[Categoria:Bentivoglio|Guido]]
[[Categoria:Camerlenghi del Collegio cardinalizio]]
[[Categoria:Vescovi e cardinali vescovi di Palestrina]]
[[Categoria:Scrittori in lingua italiana]]
[[Categoria:Diplomatici italiani]]
[[Categoria:Nunzi apostolici per le Fiandre]]
[[Categoria:Nunzi apostolici per la Francia]]
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