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{{F|artisti francesi|giugno 2025}}
[[File:PierrePuget.jpg|thumb|Pierre Puget]]
{{Bio
|Nome = Pierre Paul
|Immagine = PierrePuget.jpg
|Cognome = Puget
|PostCognome = {{IPA|/pjɛ̃ʁ pyˈʒε/}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = Marsiglia
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}}
 
Celebrato da molti autori nel <abbr>diciottesimo</abbr>XVIII e <abbr>diciannovesimo</abbr>XIX secolo come "il Michelangelo di Francia", fu tra gli artisti che introdussero l'[[arte barocca]] in Francia.
 
== Biografia ==
Pierre Paul Puget nacque a Marsiglia da Simon Puget, muratore. Mentre i suoi due fratelli maggiori venivano addestrati come muratori, fu addestrato come intagliatore di legno. Iniziò la sua carriera all'età di quattordici anni, scolpendo l'elaborato ornamento in legno delle galee costruite nei cantieri navali di Marsiglia, e mostrando anche talento anche come pittore<ref>Lagrange, Léon, Pierre Puget - Peintre- Sculpteur - Architecte- Décorateur de Vaisseaux (1868), Didier et Cie, Paris , pg. 2</ref>.
 
Nel 1640, all'età di diciotto anni, lasciò Marsiglia via mare per Livorno, da dove si trasferì a Firenze e quindi a Roma, dove divenne assistente di [[Pietro da Cortona]], uno dei primi maestri dello stile barocco. Ha assistito De Cortona nella pittura dei sontuosi soffitti di [[Palazzo Barberini]] a Roma e di [[Palazzo Pitti]] a Firenze.
 
Rientrato in Francia, si unì al fratello Gaspard a [[Tolone]], dove l'ammiraglio Jean Armand de Maillé gli chiese di lavorare per il laboratorio di decorazione dell'arsenale di Tolone. Qui decorò la nave ''Le Magnifique''. Esegue dipinti e pale d'altare per confraternite religiose, chiese parrocchiali e conventi. Così nel 1652, per il battistero della cattedrale di Marsiglia, realizzò ''il battesimo di Costantino'' e ''il battesimo di Clodoveo'' (ora al [[Museo di belle arti di Marsiglia]]). Nel 1655 eseguì la sua prima importante scultura, i possenti ''Atlanti'' che reggono i balconi dell'[[Municipio (edificio)|Hotel de Ville]] a [[Tolone]].
 
Nel 1660 ricevette una commissione ancora più importante da [[Nicolas Fouquet]], ministro delle finanze del re, per realizzare sculture per il nuovo giardino di Fouquet a [[Castello di Vaux-le-Vicomte|Vaux-le-Vicomte]], tra cui una statua di Ercole. Lo scultore si recò nelle cave di marmo di [[Carrara]], dove selezionò il marmo che desiderava, scelse un marinaio genovese come modello e a Genova fece la statua che divenne nota come ''Ercole di Gallia'' (Parigi, Louvre). Tuttavia, il 5 settembre 1661, Fouquet fu arrestato e imprigionato, e Puget decise di rimanere per un certo periodo in Italia<ref>Lagrange, Léon, ''Pierre Puget - Peintre- Sculpteur - Architecte- Décorateur de Vaisseaux'' (1868), Didier et Cie, Parigi, pag. 61</ref>.
[[File:Museo di Sant'Agostino (Genova) Pierre Puget Madonna col bambino (Madonna Carrega).jpg|miniatura|''Madonna Carrega'', Museo di Sant'Agostino (Genova) ]]
=== Il soggiorno genovese ===
Fra le prime commissioni ricevute a Genova vi fu la realizzazione dell'altare maggiore della [[Basilica di San Siro|Basilica di san Siro]]. Nel frattempo la famiglia dello scultore si trasferisce anch'essa a Genova. La famiglia Sauli, fra le più ricche di Genova, affida a Puget il progetto di decorazione interna della [[Basilica di Santa Maria Assunta (Genova)|basilica dell'Assunta di Carignano]]. Per l'altare maggiore progetta un colossale baldacchino e quattro statue in marmo di carrara con evidente ispirazione all'opera di [[Gian Lorenzo Bernini|Bernini]] in [[Baldacchino di San Pietro|San Pietro]]. Del progetto originario, Puget realizza le monumentali statue di ''San Sebastiano'' e del ''Beato Alessandro Sauli'', arcivescovo genovese appartenente alla nobile famiglia committente. Entrambe le statue presentano un moto ascenzionale che avrebbe dovuto completarsi nella statua dell'Assunta da collocarsi sopra il baldacchino, mai realizzata. Eccezionale virtuosismo mostrano la resa delle carni del ''San Sebastiano'' e delle sue armi abbandonate, così come l'incarnato dell'angelo e le vesti vescovili del ''Beato Alessandro''<ref>Lauro Magnani, ''Puget a Genova'', in ''La scultura a Genova e in Liguria'', Volume II, Dal Seicento al primo Novecento, Genova, 1988, p. 135 e seg.</ref>''.'' Per Emanuele Brignole lo scultore, ormai a capo di una folta bottega, realizza l'altare principale dell'''Immacolata'', per l'[[Albergo dei Poveri (Genova)|Albergo dei poveri]]. Dal 1669 alterna la sua presenza tra Tolone e Genova, dove realizza con l'aiuto dei collaboratori una nuova ''Immacolata'' per il Marchese Stefano Lomellini, oggi nell'[[Chiesa di San Filippo Neri (Genova)|oratorio dei Filippini]], il gruppo statuario del ''Ratto di Elena'' per la terrazza del [[Palazzo Pantaleo Spinola]] in Strada Nuova, realizzato in collaborazione con il suo discepolo [[Christophe Veyrier]], e la ''Vergine col Bambino'' per la cappella privata di [[Palazzo Carrega-Cataldi|Palazzo Carrega]], oltre a svariati busti di imperatori di committenza ignota, opere oggi custodite nel [[Museo di Sant'Agostino di Genova|Museo di Sant'Agostino]]. La sua presenza a [[Genova]] dal 1661 al 1668 favorì nella città la diffusione della scultura barocca.
 
Fra le prime commissioni ricevute a Genova vi fu la realizzazione dell'altare maggiore della [[Basilica di San Siro|Basilica di san Siro]]. Nel frattempo la famiglia dello scultore si trasferisce anch'essa a Genova. La famiglia Sauli, fra le più ricche di Genova, affida a Puget il progetto di decorazione interna della [[Basilica di Santa Maria Assunta (Genova)|basilica dell'Assunta di Carignano]]. Per l'altare maggiore progetta un colossale baldacchino e quattro statue in marmo di carrara con evidente ispirazione all'opera di [[Gian Lorenzo Bernini|Bernini]] in [[Baldacchino di San Pietro|San Pietro]]. Del progetto originario, Puget realizza le monumentali statue di ''San Sebastiano'' e del ''Beato Alessandro Sauli'', arcivescovo genovese appartenente alla nobile famiglia committente. Entrambe le statue presentano un moto ascenzionale che avrebbe dovuto completarsi nella statua dell'Assunta da collocarsi sopra il baldacchino, mai realizzata. Eccezionale virtuosismo mostrano la resa delle carni del ''San Sebastiano'' e delle sue armi abbandonate, così come l'incarnato dell'angelo e le vesti vescovili del ''Beato Alessandro''<ref>Lauro Magnani, ''Puget a Genova'', in ''La scultura a Genova e in Liguria'', Volume II, Dal Seicento al primo Novecento, Genova, 1988, p. 135 e seg.</ref>''.'' Per Emanuele Brignole lo scultore, ormai a capo di una folta bottega, realizza l'altare principale dell'''Immacolata'', per l'[[Albergo dei Poveri (Genova)|Albergo dei poveri]]. Dal 1669 alterna la sua presenza tra Tolone e Genova, dove realizza con l'aiuto dei collaboratori una nuova ''Immacolata'' per il Marchese Stefano Lomellini, oggi nell'[[Chiesa di San Filippo Neri (Genova)|oratorio dei Filippini]], il gruppo statuario del ''Ratto di Elena'' per la terrazza del [[Palazzo Pantaleo Spinola]] in Strada Nuova, realizzato in collaborazione con il suo discepolo [[Christophe Veyrier]], e la ''Vergine col Bambino'' per la cappella privata di [[Palazzo Carrega-Cataldi|Palazzo Carrega]], oltre a svariati busti di imperatori di committenza ignota, opere oggi custodite nel [[Museo di Sant'Agostino di Genova|Museo di Sant'Agostino]]. La sua presenza a [[Genova]] dal 1661 al 1668 favorì nella città la diffusione della scultura barocca.
In Francia dal 1669 divise il suo tempo tra Tolone e Marsiglia, dove si occupò della decorazione per le navi da guerra francesi, scolpì un grande gruppo marmoreo della Vergine con il Bambino per la chiesa di Lorgues e creò un monumentale retablo in legno ancora in loco per la [[Cattedrale di Tolone]]. Inoltre, progettò abitazioni ad [[Aix-en-Provence]] e diversi edifici municipali a Marsiglia, tra cui il mercato del pesce (ancora in esistente) e La Vieille Charité, originariamente una casa per mendicanti e indigenti<ref>Oche, Uwe, Sezione sulla scultura barocca in ''L'Art Baroque - Architecture - Sculpture - Peinture'' (traduzione francese dal tedesco), HF Ulmann, Colonia, 2015.</ref>.
 
Per [[Emanuele Brignole]] lo scultore, ormai a capo di una folta bottega, realizza l'altare principale dell'''Immacolata'', per l'[[Albergo dei Poveri (Genova)|Albergo dei poveri]]. Dal 1669 alterna la sua presenza tra Tolone e Genova, dove realizza con l'aiuto dei collaboratori una nuova ''Immacolata'' per il Marchese Stefano Lomellini, oggi nell'[[Chiesa di San Filippo Neri (Genova)|oratorio dei Filippini]], il gruppo statuario del ''Ratto di Elena'' per la terrazza del [[Palazzo Pantaleo Spinola]] in Strada Nuova, realizzato in collaborazione con il suo discepolo [[Christophe Veyrier]], e la ''Vergine col Bambino'' per la cappella privata di [[Palazzo Carrega-Cataldi|Palazzo Carrega]], oltre a svariati busti di imperatori di committenza ignota, opere oggi custodite nel [[Museo di Sant'Agostino]]. La sua presenza a [[Genova]] dal 1661 al 1668 favorì nella città la diffusione della scultura barocca.
''Il Milone da Crotone'' (1682) è un'opera monumentale, alta quasi tre metri, e una delle sue opere più drammatiche ed espressive. Illustra una storia di [[Publio Ovidio Nasone|Ovidio]], nel momento in cui [[Milone]], un famoso guerriero ormai anziano, viene attaccato da un leone. La sua espressione è distorta dal dolore e piena di pathos. Fu acquistato dal governo reale e gli fu assegnato un posto di rilievo nei Giardini di Versailles. Per gli stessi giardini realizzò i suoi ultimi capolavori, la monumentale statua di ''Perseo Andromeda'' e il bassorilievo ''Alessandro e Diogene'' (completati nel 1685, oggi al Louvre). Del 1694 è il bassorilievo ''San Carlo durante la peste'' al [[Musée du Vieux Marseille]]. <gallery>
 
File:Pierre puget, sant'alessandro sauli, 1668, 02.JPG|sant'Alessandro Sauli, Santa Maria Assunta di Carignano, Genova
In Francia dal 1669 divise il suo tempo tra Tolone e Marsiglia, dove si occupò della decorazione per le navi da guerra francesi, scolpì un grande gruppo marmoreo della ''Vergine con il Bambino'' per la chiesa di [[Lorgues]] e creò un monumentale retablo in legno ancora in loco per la [[Cattedrale di Tolone]]. Inoltre, progettò abitazioni ad [[Aix-en-Provence]] e diversi edifici municipali a Marsiglia, tra cui il mercato del pesce (ancora in esistente) e [[La Vieille Charité]], originariamente una casa per mendicanti e indigenti<ref>Oche, Uwe, Sezione sulla scultura barocca in ''L'Art Baroque - Architecture - Sculpture - Peinture'' (traduzione francese dal tedesco), HF Ulmann, Colonia, 2015.</ref>.
File:Albergo dei Poveri (Genova) 07.jpg|''Immacolata'', [[Albergo dei Poveri (Genova)|Albergo dei poveri]] di Genova
 
File:Persée & Andromède (Louvre, MR 2076).jpg|''Perseo e Andromeda'', 1685, Louvre
== Opere ==
* {{cn|''Il [[Milone dadi Crotone (Puget)|Milone di Crotone]]'' (1682) è un'opera monumentale, alta quasi tre metri, e una delle sue opere più drammatiche ed espressive. Illustra una storia di [[Publio Ovidio Nasone|Ovidio]], nel momento in cui [[Milone]], un famoso guerriero ormai anziano, viene attaccato da un leone. La sua espressione è distorta dal dolore e piena di pathos. Fu acquistato dal governo reale e gli fu assegnato un posto di rilievo nei Giardini di Versailles. Per gli stessi giardini realizzò i suoi ultimi capolavori, la monumentale statua di ''Perseo e Andromeda'' e il bassorilievo ''[[Alessandro e Diogene]]'' (completati nel 1685, oggi al Louvre). Del 1694 è il bassorilievo ''San Carlo durante la peste'' al [[Musée du Vieux Marseille]]. <gallery>}}
 
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[[File:Museo di Sant'Agostino (Genova) Pierre Puget Madonna col bambino (Madonna Carrega).jpg|miniatura|''Madonna Carrega'', [[Museo di Sant'Agostino]] (Genova) ]]
File:Pierre puget, sant'alessandro sauli, 1668, 02.JPG|santSant'Alessandro Sauli, [[Basilica di Santa Maria Assunta (Genova)|Santa Maria Assunta di Carignano]], Genova
File:Albergo dei Poveri (Genova) 07.jpg|''Immacolata'', [[Albergo dei Poveri (Genova)|Albergo dei poveri]] di Genova]]
File:Persée & Andromède (Louvre, MR 2076).jpg|''Perseo e Andromeda'', 1685, Louvre
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