Evgenij Botkin: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Evgenij Sergeevič
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|Epoca2 = 1900
|Attività = medico
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|Nazionalità = russo
}}
▲{{Santo
▲|nome = Sant'Evgenij Sergeevič Botkin portatore della Passione
▲|sesso = m
▲|immagine = BotkinES.jpg
▲|didascalia =
▲|dimensione immagine =
▲|note =
▲|nato = [[27 marzo]] [[1865]]
▲|venerato da = Chiesa ortodossa russa
▲|beatificazione =
▲|canonizzazione = [[2000]]
▲|santuario principale = [[Cattedrale sul sangue|Chiesa sul sangue]], [[Ekaterinburg]]
▲|ricorrenza = [[17 luglio]]
▲|attributi =
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▲}}
Era l'archiatra di corte di [[Nicola II di Russia]] e della sua famiglia e, in particolare durante il periodo dell'esilio della famiglia imperiale, si occupò attivamente di curare l'[[emofilia]] di cui era affetto lo zarevič Alessio.
Botkin scelse di seguire la famiglia imperiale in esilio dopo lo scoppio della [[rivoluzione russa]] del 1917 e venne ucciso con lo zar ad [[Ekaterinburg]] il 17 luglio 1918. Come gli altri componenti della famiglia Romanov, venne canonizzato dalla
Il 3 febbraio 2016, il Consiglio Episcopale della chiesa ortodossa russa ha perfezionato il decreto di canonizzazione di Botkin definendolo: ''Giusto [[portatore della passione]] Evgenij il Medico''.<ref>{{Cita web|url= http://www.patriarchia.ru/db/text/4367765.html|titolo= Определение Освященного Архиерейского Собора Русской Православной Церкви об общецерковном прославлении ряда местночтимых святых|autore= |data= }}</ref>
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==Biografia==
===I primi anni e la carriera===
Botkin era figlio di [[Sergej Botkin]] il quale era stato medico di corte degli zar [[Alessandro II di Russia|Alessandro II]] ed [[Alessandro III di Russia|Alessandro III]]. Lo stesso giovane Botkin studiò
Venne nominato archiatra di corte nel 1908. Botkin si sposò ed ebbe in tutto quattro figli, Dmitrij, Jurij, [[Gleb Botkin|Gleb]] e [[Tat'jana Botkina|Tat'jana]]. Il suo matrimonio entrò in crisi per le lunghe assenze di Botkin che sembrava trascurare la moglie per perseguire la sua carriera sino a quando Ol'ga, sua moglie, non intraprese una relazione col tutore tedesco dei loro figli e chiese il divorzio.<ref name="King and Wilson, p. 61"/>
Botkin rimase quindi devastato dalla morte sul fronte della [[prima guerra mondiale]] dei suoi due figli Dmitrij e Jurij.<ref name="King and Wilson, p. 61"/> Botkin divenne quindi sempre più religioso e "sviluppò una crescente abominio per la carne," secondo quanto riportato da suo
Come ricordava suo fratello Pëtr in una lettera: "Non fu mai come gli altri bambini. Molto sensibile e delicato, anima dolce e straordinaria, aveva in orrore ogni tipo di lotta o violenza. Mentre noi ragazzi combattevamo tra noi dedicandoci al pugilato, lui non vi prendeva parte anzi spesso si apprestava a dividerci col rischio di ferirsi egli stesso. Fu sempre molto studioso e coscienzioso. Per professione scelse la medicina, per aiutare, soccorrere e curare il prossimo."<ref name="King and Wilson, p. 61"/>
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Botkin credette suo preciso dovere accompagnare la famiglia Romanov in esilio, non solo in quanto essi erano suoi pazienti particolari, ma anche perché vedeva tale atto come una manifestazione di fedeltà e dedizione allo zar e al suo paese.<ref name="King and Wilson, p. 61"/> Botkin era considerato un amico dallo zar Nicola II ed il dottore spesso era uno dei pochi a parlare con la zarina Alessandra nella sua lingua nativa, il tedesco, svolgendo anche le funzioni di traduttore con alcune delegazioni.<ref>King; Wilson (2003), p. 62</ref>
Gli investigatori dell'Armata Bianca trovarono questa lettera non terminata nella sua stanza, scritta la notte del 16 luglio 1918: {{
La lettera si interruppe quando il comandante [[Jakov Michajlovič Jurovskij]], capo del comando di [[Casa
All'inizio degli anni
==Onorificenze==
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}}
{{Onorificenze
|immagine=
|nome_onorificenza=Medaglia dell'incoronazione di Nicola II
|collegamento_onorificenza=
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===Onorificenze straniere===
{{Onorificenze
|immagine=
|nome_onorificenza=Grand'Ufficiale dell'Ordine di San Sava (Serbia)
|collegamento_onorificenza=Ordine di San Sava
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}}
{{Onorificenze
|immagine=Bg1ocm.
|nome_onorificenza=Grand'Ufficiale dell'Ordine nazionale al merito civile (Bulgaria)
|collegamento_onorificenza=Ordine nazionale al merito civile (Bulgaria)
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Il personaggio del dottor Botkin compare nella ''piéce'' teatrale ''[[Ekaterinburg]]'' che si svolge appunto all'epoca degli eventi di Ekaterinburg.<ref>Logan, D., Ekaterinburg (2013) {{ISBN|978-0-9873296-9-1}}</ref>
== Note ==
<references />
==Bibliografia==▼
*{{Cita libro|titolo=The Fate of the Romanovs |url=https://archive.org/details/fateofromanovs0000king |nome1=Greg |cognome1=King |nome2=Penny |cognome2=Wilson |editore=John Wiley and Sons |anno=2003 |isbn=0-471-20768-3}}▼
*{{Cita libro|titolo=Tsar: The Lost World of Nicholas and Alexandra |nome1=Peter |cognome1=Kurth |nome2=Peter |cognome2=Christopher |nome3=Edvard |cognome3=Radzinsky |editore=Little, Brown and Company |anno=1995 |isbn=0-316-50787-3}}▼
*Wegner, Armin T. (1930). ''Fünf Finger über dir.'' Deutsche Verlags-Anstalt, Stuttgart. Berlin und Leipzig.▼
==Voci correlate==
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*[[canonizzazione dei Romanov]]
== Altri progetti ==
▲==Bibliografia==
{{interprogetto}}
▲*{{Cita libro|titolo=The Fate of the Romanovs |nome1=Greg |cognome1=King |nome2=Penny |cognome2=Wilson |editore=John Wiley and Sons |anno=2003 |isbn=0-471-20768-3}}
▲*{{Cita libro|titolo=Tsar: The Lost World of Nicholas and Alexandra |nome1=Peter |cognome1=Kurth |nome2=Peter |cognome2=Christopher |nome3=Edvard |cognome3=Radzinsky |editore=Little, Brown and Company |anno=1995 |isbn=0-316-50787-3}}
▲*Wegner, Armin T. (1930). ''Fünf Finger über dir.'' Deutsche Verlags-Anstalt, Stuttgart. Berlin und Leipzig.
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie}}
[[Categoria:Santi della Chiesa ortodossa]]
[[Categoria:Studenti dell'Università Ruprecht Karl di Heidelberg]]
[[Categoria:Studenti dell'Università Humboldt di Berlino]]
[[Categoria:Studenti dell'Università statale di San Pietroburgo]]
[[Categoria:Persone giustiziate per fucilazione]]
[[Categoria:Vittime di dittature comuniste]]
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