Egisto Volterrani: differenze tra le versioni
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Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia e all'estero. Si ricordano le sculture e i progetti realizzati per i monumenti ai Caduti della Resistenza di Melle (CN) e ai Caduti delle Forze Sanitarie nell'Ospedale Militare Augusto Riberi di Torino. Pittore, incisore (personali a Torino, nel '52, '58, '62, '67, '70, a Aix-en-Provence e Arles nel '66, ...), grafico, illustratore, scultore, scenografo e architetto, ha insegnato per alcuni anni Architettura teatrale e Arte scenica alla Scuola di Scenografia dell'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Successivamente ha insegnato Prossemica e Prossemantica e tenuto corsi su Spazio e finzione dello spazio alla Scuola di teatro e di specializzazione dell'attore del Teatro Stabile della Città di Torino, diretta da Gian Renzo Morteo e Beppe Bartolucci.
Del Teatro Stabile di Torino, dal 1964 è stato membro del Consiglio Amministrativo; poi, brevemente direttore, cura l'allestimento di I Cattedratici di Nello Sàito, con la regia di Gualtiero Rizzi; invita a Torino il Café La Mama, il Grand Magic Circus e The Footsbar Theatre);
Ha tenuto corsi e seminari su contratto, a Torino presso il BIT (Bureau International du Travail) e anche presso diverse università e istituzioni culturali in Italia e all'estero (Urbino, Aix-Marseille, Brazzaville).
Dal 1983 al 1994 ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione e, dal 1987 al 1994, del Consiglio di Presidenza della Camera di Commercio Italo-Araba in Italia.<ref>{{Cita web|url=https://cameraitaloaraba.org/notizie/news/morto-egi-volterrani-fece-parte-del-consiglio-di-presidenza-della-camera-italo-araba/|titolo=Morto Egi Volterrani, fece parte del Consiglio di Presidenza della Camera Italo Araba|autore=AdminKamera|sito=Camera di Cooperazione Italo Araba|data=2017-05-11|lingua=it-IT|accesso=2023-12-25}}</ref> Nel 1992 e 1993 è stato Presidente del Consorzio delle imprese italiane per la ricostruzione del Kuwait.
Dal 1985 al 2000 è stato presidente del Centro culturale italo-arabo di Torino, Dar al Hikma. Dal 1986 è presidente dell'associazione culturale Le nuove muse. Con queste associazioni e come presidente e direttore artistico dell'Ente Festival Internazionale del Nuovo Teatro (Festival di Chieri, manifestazione riconosciuta “di interesse nazionale e sovrannazionale” con decreto del Ministero dei Beni Culturali), ha realizzato (con la collaborazione di Sergio Toffetti) festival di cinema (cinema africano, cinema arabo, cinema della Nuova Zelanda), di musica (musica dell'Africa Mediterranea, Raï di Orano), e di teatro africano (con la collaborazione di Claudio Gorlier, Sergio Zoppi, Ruggero Bianchi) in diverse città italiane (Torino, Roma, Messina, Milano, Napoli), con compagnie provenienti dal Congo, dall'Angola, dal Malawi, dal Madagascar, dalla Nigeria, dalla Tunisia, ecc. e con la partecipazione di autori come Wole Soyinka, Sylvain Bemba, Sony Labou Tansi, Francis Bebey, Ben Tomoloju, Tahar Ben Jelloun, Habib Tengour, Pepetela, Viphya Harawa, Edge Kanyongolo, David Kerr, Rowland Mbvundula, Charlotte-Harrisoa Rafénomanjato, ecc.
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Dal 1994 al 1997, ha fatto parte del Consiglio Direttivo del Centro piemontese di Studi Africani, del quale, dal 2002 al 2005, è stato membro del Comitato scientifico e del Comitato di redazione. Dall'anno 2000 è responsabile dei corsi di Francofonia e di traduzione dal francese in italiano della Scuola europea di traduzione letteraria (SETL, Scuola post-universitaria attivata in Piemonte, Trentino-Alto Adige, Toscana e Campania, diretta da Magda Olivetti).
In occasione del G8 di Genova, nel 2001, per l'Istituzione per i servizi culturali della Città di La Spezia, diretta da [[Antonio Pischedda|Antonello Pischedda]], ha organizzato il colloquio internazionale di scrittori Il Potere della Letteratura, del quale ha curato la pubblicazione degli atti. Nell'anno 2002 è stato incaricato del corso di Teoria e pratica della traduzione della poesia per il Master di Poesia dell'Università di Urbino, coordinato da Umberto Piersanti. Dal 2002 è anche membro del Comitato scientifico e del Comitato di Redazione di Paesi Arabi, rivista della Camera di Commercio Italo-Araba. Dal 2004 al 2006, è stato presidente del Collegio Italiano dei Traduttori Letterari Europei, di Procida .
Nel 2006 ha costituito, con alcuni amici, la casa editrice internazionale "[http://www.lenuovemuse.it/ Le nuove muse]", della quale è stato direttore editoriale e per la quale ha curato [https://web.archive.org/web/20160319042516/http://www.lenuovemuse.it/pub/cat_aut.php diverse pubblicazioni].
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** ''La sandale d'Empédocle'' - Il sandalo d'Empedocle, Genova, S. Marco de' Giustiniani, 2006
Per la sua attività di traduttore gli sono stati attribuiti premi nazionali (''Alberobello'' [[1998]], ''Cavallini'' 1999<ref>{{Cita web|url=http://www.premiobrunocavallini.it/premio1999bis.html|titolo=Premio1999bis|sito=www.premiobrunocavallini.it|accesso=2023-12-25}}</ref>, ''Giuseppe Malattia'' [[2000]]) e internazionali (''Arti senza frontiere'', [[Trieste]] [[2002]]). Ha fatto parte del comitato di esperti del [[Ministero]] dei Beni e delle Attività culturali per la traduzione e la diffusione del libro e della lettura.
È stato consulente editoriale di importanti case editrici (''Einaudi'', ''Bompiani'', ''Bollati & Boringhieri'', ''Tullio Pironti'', ''Ananke'', ''Epoché''), lo è per altre (''Ilisso'', ''Falcone'') per la [[francofonia]] e per le letterature d'[[Africa]], del [[bacino del Mediterraneo]], del [[Medio Oriente]] e delle [[Antille]]. Ha collaborato al Catalogo della mostra realizzata alla GAM di Torino Africa - Capolavori da un Continente, (Skira, [[Firenze]], [[2003]]), traducendo tra l'altro i testi redatti per quel catalogo da Ahmadou Kourouma e una ventina di poesie di poeti africani. Per il catalogo della mostra ''Marc Chagall'', allestita nel [[2004]] alla GAM di [[Torino]], ha tradotto 20 poesie di [[Marc Chagall]].
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==Filmografia==
*''[[Amoremorte]]'', regia di [[Armando Ceste]] - soggetto e sceneggiature (2007)
== Premio Internazionale Egisto Volterrani ==
Dal 2019, si concedono i premi internazionali Egisto Volterrani presso il [[Salone internazionale del libro|Salone del Libro di Torino]]. Ci sono quattro categorie:
- Saggistica
- Cultura e Società
- Narrare il Mondo
- Cultura e Nuovi Media
Nell'edizione dei premi 2023, i premiati sono stati: Massimiliano Beneggi, per “Non chiamateci Vallette” (Saggistica); [[Luigi Berzano]], per “Senza più la domenica” (Cultura e Società); Freddie Del Curatolo, per “Nairobi” (Narrare il Mondo); e Renata Cantamessa, per il podcast “Buongiornezza” (Cultura e Nuovi Media).<ref>{{Cita web|url=https://torino.citynotizie.it/al-salone-i-premi-pisapia-e-volterrani-2023-il-penalista-dellanno-e-mauro-ronco-ricordato-valerio-onida/|titolo=Al Salone i Premi Pisapia e Volterrani 2023: il "Penalista dell'Anno" è Mauro Ronco, ricordato Valerio Onida|autore=Renzo Verga|sito=Torino City Notizie|data=2023-05-19|lingua=it-IT|accesso=2024-02-12}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|titolo=SALONE DEL LIBRO: I PREMI PISAPIA E VOLTERRANI 2023,TUTTI I VINCITORI|lingua=it-IT|accesso=2024-02-12|url=https://www.youtube.com/watch?v=HynNCSQNwBU}}</ref>
== Note ==
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