Grammazio Metallo: differenze tra le versioni
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|LuogoNascita = Bisaccia
|LuogoNascitaLink = Bisaccia (Italia)
|LuogoMorte = Roma?▼
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = [[1540]] circa
|GiornoMeseMorte = dopo il 17 agosto▼
▲|LuogoMorte = Roma?
▲|GiornoMeseMorte = dopo 17 agosto
|AnnoMorte = 1615
|Epoca = 1500
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== Biografia ==
Nacque a [[Bisaccia (Italia)|Bisaccia]] nel 1540, dato che nel testamento, redatto il 17 agosto 1615, dichiara di essere nativo di questa città e avere settantacinque anni. Figlio di Felice Metallo di Bisaccia, insegnò musica a [[Sant'Angelo dei Lombardi]], [[
Dopo essere stato maestro di cappella a [[Treviso]], si trasferì a [[San Vito al Tagliamento]], dove per incarico della comunità ricoprì la stessa carica nella chiesa parrocchiale dal 23 aprile 1581 al maggio 1583.<br>
Nel maggio 1582 presentò domanda per succedere al defunto [[Giorgio Mainerio]] come maestro di cappella del duomo di [[Aquileia]] (1582); nonostante avesse presentato alcune raccolte di musica date alle stampe («nonnullos libros musicales sub suo nomine impressos et editos»), gli fu preferito il mantovano Pandolfo Rappa. Nel 1594 Metallo era maestro di cappella del duomo di [[Bassano del Grappa|Bassano]]. In quest'occasione è menzionato nei documenti come "Prè Grammatico Metallo da Parma", forse perché risiedeva in questa città; il titolo che precede il nome fa pensare che fosse stato ordinato sacerdote.<br>
Nel 1601-1602 decise di recarsi in [[Terrasanta]], compiendo un lungo viaggio non privo di disavventure: il musicista fu infatti arrestato a Creta e processato per motivi che non conosciamo, subendo «travagli per l'ingiustitie et tirannie, fattemi da iniquo giudice»; scarcerato, si recò poi ad [[Alessandria d'Egitto]], [[Damietta]] (29 settembre 1601), [[Gerusalemme]] (8 dicembre 1601), [[Nazareth]], [[Betania]], al [[Cairo]] (2 febbraio 1602) e a [[Creta (Grecia)|Creta]].<br>
Ritornato a [[Venezia]] nel 1602, divenne maestro di cappella della [[Chiesa di San Marcuola|chiesa di S. Marcuola]] (Ss. Ermacora e Fortunato), mantenendo questa carica fino al 1610.
Il 17 agosto 1615, ormai anziano e malato, fece testamento a Roma, dove si era stabilito e morì probabilmente poco tempo dopo.
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* ''Epistola, introiti, offertorii, passii, improperii, et messa a quattro per la settimana santa, op. XXIV'' (1613)
* ''Motetti, Magnificat et madrigali spirituali a tre voci, et nel fine doi motetti all’antica et moderna et licentiosi quali tutti si possono cantare a una, due, tre voci con il suo basso per l’organo, libro terzo, op. XXV'' (1613)
* 13 brani intavolati per tastiera tratti dalla perduta raccolta ''Canzoni alla francese per sonare'' (1594) e il mottetto in canone a tre voci ''Sanctus Dominus'' (cfr. ''New Grove Dictionary of Music and Musicians'', Londra, 2001, vol. 16, p.
== Bibliografia ==
* Fabio Metz, ''Notizie storiche sugli organi, gli organisti e i maestri di cappella della terra di S. Vito'', in ''Studi sanvitesi'', Udine, 1980, pp.
* L. Bramanti, ''Premessa'' a G. Metallo, ''Ricercari a due voci per sonare et cantare'', ed. mod., Roma, 1987, pp.
* A. Morelli, ''Come «semi [recte: servi] travagliati e spogliati». L'epilogo romano della vita itinerante del Metallo «musico»'', in ''Ludicra. Per Paola Farenga'', a cura di M. Chiabò, M. Gargano, A. Modigliani, Roma, 2009, pp.
== Collegamenti esterni ==
* Michael Lamla: Kanonkünste im barocken Italien, insbesondere in Rom. dissertation.de, Berlin 2003, ISBN 3-89825-556-5 (vor allem Band 3, S. 46 - 79).{{Collegamenti esterni}}
* [http://www.lacasadellamusica.it/Vetro/Pages/Dizionario.aspx?ini=M&tipologia=1&idoggetto=1001&idcontenuto=1954 Dizionario della musica del ducato di Parma e Piacenza], a cura di Nello Gaspare Vetro.
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