Il figliol prodigo (Prokof'ev): differenze tra le versioni
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==Storia==
Nonostante il successo ottenuto con ''[[Le pas d'acier]]'' del 1927 Djagilev non commissionò a Prokof'ev un altro balletto; fu il compositore, raggiungendo l'impresario a Montecarlo l'anno successivo per la nuova stagione dei Balletti russi, a intraprendere una trattativa con lui ottenendo, nel mese di settembre, l'incarico per una nuova realizzazione<ref name=Rattalino>{{cita libro | nome=Piero | cognome=Rattalino | titolo=Sergej Prokofiev. La vita, la poetica, lo stile | anno=2003 | editore=Zecchini | città=Varese | p= }}</ref>
Il nuovo balletto proposto era ispirato alla [[parabola del figlio prodigo]] tratta dal [[Vangelo secondo Luca]]. Prokof'ev scrisse rapidamente la partitura, in poco più di un mese, terminandola nell'ottobre 1928. L'incarico per la parte coreografica fu affidato a Balanchine, il libretto a [[Boris Kochno]], le scene e i costumi a [[Georges Rouault]]. La messa in scena del balletto subì però parecchi inconvenienti; Rouault terminò la scenografia con grande ritardo e Prokof'ev mosse diverse critiche alla coreografia di Balanchine ritenendola troppo astratta, anche Djagilev fece numerose obiezioni al musicista per la partitura.<ref>{{cita libro | nome=Vincenzo | cognome=Buttino | titolo=Invito all'ascolto di Prokofiev | anno=2000 | editore=Mursia | città=Milano | p= 66 }}</ref> Nonostante tutto il balletto andò infine in scena a Parigi al [[Théâtre de la Ville|Théâtre Sarah Bernhardt]] il 21 maggio 1929 con la direzione dell'autore; interpreti principali furono [[Serge Lifar]] (il figliol prodigo), [[Felia Doubrovska]], Michael Federov, Léon Woizikowsky, [[Anton Dolin]]. Nella stessa serata venne rappresentato anche ''[[Renard (balletto)|Renard]]'' di [[Igor' Fëdorovič Stravinskij|Stravinskij]] diretto dall'autore.
Da questo lavoro Prokof'ev trasse alcune parti inserendole nella sua [[Sinfonia n. 4 (Prokof'ev)|Sinfonia n. 4]], Op. 47 del 1930; poiché il lavoro venne fatto velocemente, il musicista ha semplicemente trasportato i brani senza modificarli dalla partitura del balletto<ref>{{cita libro | nome=Vincenzo | cognome=Buttino | titolo=Invito all'ascolto di Prokofiev | anno=2000 | editore=Mursia | città=Milano | p= 162 }}</ref>.▼
▲Da questo lavoro Prokof'ev trasse alcune parti inserendole nella sua [[Sinfonia n. 4 (Prokof'ev)|Sinfonia n. 4]], Op. 47 del 1930; poiché il lavoro venne fatto velocemente, il musicista ha semplicemente trasportato i brani senza modificarli dalla partitura del balletto.<ref>{{cita libro | nome=Vincenzo | cognome=Buttino | titolo=Invito all'ascolto di Prokofiev | anno=2000 | editore=Mursia | città=Milano | p= 162 }}</ref>
==Argomento==
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===Terza scena===
Il figliol prodigo, affranto per il rimorso, decide di ritornare nella sua terra dalla famiglia. Vestito di stracci, stremato, giunge davanti alla sua tenda e cade svenuto. La famiglia gli si avvicina con apprensione, il giovane chiede perdono al padre che lo abbraccia e lo rassicura.
==Scene, costumi e coreografia==
Rouault, mentre preparava l'edizione del suo ciclo di stampe del ''Miserere'', trovò il tempo per creare, su richiesta di Djagilev, le scene e i costumi per ''Il figliol prodigo''. La prima e la terza scena, più aderenti al racconto evangelico, sono rappresentate con scenari simili, con un identico fondale che riproduce due tendoni posti vicino a un molo; sul fondo un faro e due imbarcazioni ancorate. La seconda parte rappresenta una grande tenda, al centro vi è una tavola imbandita con vivande; sullo sfondo, appena accennate, appaiono delle persone. I costumi sono a tinte scure, marroni quelli del padre e delle due sorelle. Il giovane e i compagni sono invece vestiti con colori chiari e in mezzo spicca il rosso acceso dell'abito della sirena.
Balanchine realizzò questa coreografia agli esordi della sua carriera, a soli 24 anni. Il balletto rivela un aspetto marcatamente espressionista e presenta numerosi richiami alla simbologia fiabesca russa. Gli spunti religiosi della parabola sono rispettati nella prima e terza scena, mentre nella seconda è realizzata una sorta di fantastico divertimento dagli aspetti grotteschi, ben sottolineato dalla musica di Prokof'ev <ref name=Pasi>{{cita libro | nome=Mario | cognome=Pasi | titolo=AA.VV. Il Balletto. Repertorio del Teatro di Danza dal 1581 | anno=1979 | editore=Mondadori | città=Milano }}</ref>. La coreografia è molto vitale, dinamica e presenta, parecchi anni prima di [[Maurice Béjart]], blocchi di ballerini che interagiscono, si scompongono e si riassemblano con atteggiamenti primitivi, quasi animaleschi. È un balletto questo quasi interamente maschile che presenta però, al centro, il polo d'attrazione di un passo a due del protagonista con la sirena<ref name=Pasi/>. La coreografia di Balanchine, estremamente espressiva e quasi violenta, sarà rinnegata dopo molti anni dal [[Coreografia|coreografo]] che ormai aveva trovato la sua cifra stilistica di creatore neoclassico, stilizzato ed estremamente raffinato.<ref>Citato nell'articolo di Alberto Testa ''Grande Balanchine insieme a Prokofiev'' in ''La Repubblica'' del 18 aprile 1986</ref>
==Organico==
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==Edizioni successive e altre realizzazioni==
La coreografia di Balanchine fu ripresa numerose volte con altre compagnie.<br />
Nel
Altre coreografie furono realizzate da [[Aurel Milloss]] a Roma nel 1941 e poi al [[Teatro Comunale di Bologna]] nel 1977. Il coreografo [[Mario Pistoni]] creò una nuova versione, in stile contemporaneo, nel 1962 per la Scala di Milano con scene e costumi di [[Emanuele Luzzati]].
==Note==
<references/>
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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