Mercurio rosso: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m aggiunta Categoria:Mercurio (elemento chimico) usando HotCat |
mNessun oggetto della modifica Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile Modifica da applicazione iOS App section source Modifica da mobile avanzata |
||
| (9 versioni intermedie di 9 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{NN|Pseudoscienza|ottobre 2012|}}
[[File:Cinnabar on Dolomite.jpg|thumb|I [[cristalli]] di [[solfuro mercurico]], così come di altri composti di [[Mercurio (elemento chimico)|mercurio]], sono di colore rosso vivo]]
Il '''mercurio rosso''' (in [[Lingua inglese|inglese]] '''red mercury''') sarebbe un [[composto chimico]], una sostanza immaginaria che molte fonti, ritenute inaffidabili, dichiaravano come un componente che poteva essere usato nella costruzione di [[Arma nucleare|bombe nucleari]].
I campioni ottenuti da sequestri fatti ai presunti terroristi invariabilmente consistono di nulla più che vari tipi di [[Pigmento|coloranti rossi]] o di polveri di scarso valore, che alcuni autori sospettano siano trappole, il punto finale di una campagna di disinformazione condotta da vari [[Intelligence|servizi segreti]] con lo scopo di individuare, arrestare e/o eliminare alcuni [[Organizzazione terroristica|gruppi terroristici]]. Anche se questa conclusione appare alquanto forte, anche se non del tutto implausibile, la tematica del "mercurio rosso" rimane un argomento velato di mistero e capace di generare dispute.
==Storia==
Riferimenti al mercurio rosso cominciarono ad apparire nelle maggiori fonti informative russe ed occidentali nei tardi [[Anni 1980|anni ottanta]]. Questi articoli non specificavano mai cosa fosse il mercurio rosso, ma nonostante tutto dichiaravano che era di grande importanza per un certo tipo di armi nucleari "avanzate", oppure che veniva utilizzato nella costruzione di qualche tipo di [[arma nucleare a fissione
{{citazione|Quando il mercurio rosso apparve per la prima volta nel mercato nero internazionale, 15 anni fa, il supposto materiale nucleare segreto era 'rosso' perché proveniva dalla [[Russia]]. Quando tornò a galla l'anno scorso negli stati ex-comunisti dell'Europa Orientale, nei resoconti il suo aspetto aveva acquisito quello di un colore rosso. Ma in seguito, come un rapporto del [[United States Department of Energy]] rivelava, le "''misteriose trasformazioni''" sono il pregio principale del mercurio rosso in commercio.
Il rapporto, compilato da ricercatori del [[Los Alamos National Laboratory]], mostra che nelle mani di falsari e criminali, il mercurio rosso può fare qualsiasi cosa che un qualsiasi demagogo del [[Terzo Mondo]] possa desiderare. Desiderate una scorciatoia nella costruzione di una bomba atomica? Vi serve un componente essenziale per i [[Giroscopio|giroscopi]] di un sistema di guida inerziale per missili balistici sovietici? Oppure volete l'alternativa russa alla vernice anti-radar per ogni tipo di [[velivolo stealth]]
Un evento chiave nella storia del mercurio rosso fu un articolo con il titolo ''[[Boris Yeltsin|Yeltsingate]]'' nel giornale sovietico ''[[Pravda]]'' del 1993. Dichiarando di basarsi su dei [[memorandum]] [[top secret]] che erano stati fatti filtrare, faceva notare che il mercurio rosso era:
{{citazione|un materiale [[Superconduttività|superconduttivo]] utilizzato per produrre esplosivi convenzionali di alta potenza per testate ad alta precisione, oppure per "perfezionare" gli esplosivi nucleari, rendere 'stealth' le superfici di aerei e testate auto-guidate. I principali utilizzatori sarebbero le maggiori compagnie aerospaziali e dell'industria nucleare negli USA e Francia, assieme a nazioni aspiranti ad entrare nel club nucleare, come Sudafrica, Israele, Iran, Iraq, e Libia.<ref>[http://nti.org/db/nistraff/1993/19930380.htm Yeltsingate] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080612094920/http://nti.org/db/nistraff/1993/19930380.htm |data=12 giugno 2008 }}</ref>
Il mercurio veniva offerto in vendita per tutta l'Europa ed il Medio Oriente da uomini d'affari russi, che trovarono molti compratori capaci di sborsare qualsiasi cifra per una sostanza della quale non avevano la più pallida idea di cosa fosse. In un caso, la rivista ''[[Jane's Intelligence Review]]'' osservò che agenti operativi di [[Al-Qaeda|al-Qâ’ida]] stavano cercando di comprare qualsiasi materiale nucleare potessero trovare, e vennero truffati da un piazzista del mercurio rosso.
Uno studio del ''[[Bulletin of the Atomic Scientists]]'' del 1997, si è concluso con quello che potrebbe essere il migliore riassunto della questione:
{{citazione|Il prezzo chiesto per il mercurio rosso andava da
Secondo [[Peter Hounam]] e [[Steve McQuillan]] invece il [[Sudafrica]] avrebbe fabbricato il mercurio rosso e, con questo, un migliaio di armi nucleari tattiche in miniatura che in quel periodo sarebbero poi cadute nelle mani di privati cittadini sudafricani di estrema destra legati al precedente governo di [[Pretoria]].<ref>Peter Hounam e Steve McQuillan. ''The Mini-Nuke Conspiracy. How Mandela Inherited a Nuclear Nightmare''. (in inglese) Viking Adult, 1995. ISBN 0-670-86925-2.</ref>
== L'inganno per la fabbricazione di armi ==
Una trasmissione televisiva indicava che l'[[Unione Sovietica]], che aveva un interesse formale nella [[Proliferazione nucleare|non proliferazione nucleare]], incoraggiò il [[KGB]] ed il [[Glavnoe razvedyvatel'noe upravlenie|GRU]] per organizzare operazioni "sting" (pungiglione) per scoprire chiunque fosse interessato nella ricerca di accordi per acquistare o vendere materiali nucleari per armi di distruzione di massa. I servizi di intelligence sovietici crearono il mito della necessità del "mercurio rosso" per quel tipo di ordigni nucleari compatti che i terroristi
==Note==
Riga 34 ⟶ 35:
==Collegamenti esterni==
*{{cita web|1=http://chemistry.about.com/cs/chemicalweapons/f/blredmercury.htm|2=About.com: What is Red Mercury?|lingua=en|accesso=26 gennaio 2007|dataarchivio=3 agosto 2004|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20040803195804/http://chemistry.about.com/cs/chemicalweapons/f/blredmercury.htm|urlmorto=sì}}
*{{cita web|1=http://www.nti.org/e_research/e3_42a.html|2=NTI: A short history of scams involving Red Mercury and Osmium - 187|lingua=en|accesso=26 gennaio 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070210020345/http://www.nti.org/e_research/e3_42a.html|dataarchivio=10 febbraio 2007|urlmorto=sì}}
| |||