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{{W|Sicilia|febbraio 2010}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Villasmundo
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|Divisione amm grado 2 = Siracusa
|Divisione amm grado 3 = Melilli
|Abitanti = 41004500
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti = 20092025
|Codice catastale =
|Nome abitanti = Villasmundesi - Villoti
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|Sito = http://www.comune.melilli.sr.it/melilli/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/17
}}
'''Villasmundo''' è una [[Frazione (geografia)|frazione]] deldi 4500 abitanti appartenente al comune di [[Melilli]] che si estende per 0,34 km², dal[[Comune quale(Italia)|comune distaitaliano]] circa 20 km, e conta 4.139 abitanti. Si trova amministrativamente neldel [[provincia di Siracusa|libero consorzio comunale di Siracusa]] (exin Provincia Regionale di Siracusa)[[Sicilia]].
 
== Storia ==
L'origine del paese è legata al feudo di San Giuliano, appartenuto prima al conte Guglielmo Raimondo Moncada e poi passare ad Antonio di Sacca. Quest'ultimo, essendo stato accusato per furto, convinse Re Martino I di Sicilia ad affidarlo nel 1397 al cavaliere siracusano Martino Scalambro; poco dopo la morte del cavaliere, fu il figlio Pietro ed ereditare il territorio<ref>{{Cita libro|autore=Don Filadelfo Mugnos|titolo=Teatro genologico delle famiglie nobili titolate feudatarie ed antiche nobili del fidelissimo Regno di Sicilia viuenti ed estinte|annooriginale=1647|volume=I}}</ref>. Da allora il feudo, si è tramandato per discendenza: dagli Scalambro, attraverso gli Arezzo e gli Asmundo, ai Paternò - Castello.
 
Nel 1701 Don Consalvo [[Asmundo (famiglia)|Asmundo]] ottenne la regia ''[[Licentia populandi]]'' per costruire un [[centro abitato]] nel feudo, cominciando dapprima ad edificare la chiesa ed in seguito le prime case<ref>{{Cita libro|autore=AA.VV.|titolo=Emanuele Paternò di Sessa. Dall'esilio alla fama scientifica: Scienza e Politica fra il XIX ed il XX secolo vissute da un protagonista|editore=Gangemi Editore S.p.A.}}</ref>; nel 1715, si ebbe il riconoscimento giuridico dal Re [[Vittorio Amedeo II di Savoia]]. Dapprima il nome attribuitogli fu di “Villa Asmundo” (ddalla [[lingua latina]]: villa, fattoria o borgata degli Asmundo), poi denominato "Vill'Asmundo" ed in tempi ancora posteriori la denominazione fu contratta nel nome attuale.
 
Per incoraggiare l'insediamento degli abitanti fu garantito un [[salvacondotto]] ai fuorilegge che infestavano il territorio, dietro la garanzia di un'abitazione e di un appezzamento di terreno da coltivare autonomamente, versando un irrisorio canone su base annuale (censo). Questo patto si ufficializzava ponendo la mano su di un cippo che ancora oggi è posto all'interno della villa del Marchese di San Giuliano, adiacente al centro abitato; si tramanda che in mezzo ai primi cittadini fossero presenti degli ex galeotti i quali, scontata la pena, vennero ad abitare qui al fine di dare inizio ad una loro "nuova vita".
 
Nel [[1778]] vi trascorse una notte [[Vivant Denon]] dopo essere stato ad [[Augusta (Italia)|Augusta]]: {{Citazione|Siamo arrivati a Villa Asmondi, un borgo nuovo, molto ben costruito su una collinetta formata da un'antica eruzione vulcanica, la lava è rossastra […] e meno dura di quella dell'Etna, che si trova 60 miglia di distanza. La notte ci ha sorpreso, e siamo arrivati al buio, essendo un percorso piuttosto difficile.|Dominique Vivant Denon ''Viaggio in Sicilia''|Nous arrivâmes à Villa Asmondi, bourg neuf, assez joliment bâti sur un monticule formé par une ancienne éruption volcanique , dont la lave est rougeâtre […] et moins dure que celle de l'Etna, qui en est éloigné de soixante milles. La nuit nous y surprit, et nous arrivâmes à tâtons, quoique par un chemin fort difficile.|lingua = fr|lingua2 = it}}
 
L'origine di Villasmundo è strettamente legata alle vicende del feudo dei marchesi di San Giuliano, di cui ci accingiamo ad indicare dati corroboranti il nostro breve excursus storico.
Feudo, questo, ricco di grano, dominava la strada tra il massiccio Ibleo ed il mare ma era privo di un centro popolato; la sua posizione strategica lo costringeva a mantenere, per difesa del regno, un castello ben munito di cui tutta la Sicilia era costellata. Questo genere di castelli, furono costruiti al tempo della conquista dei normanni, che non avanzavano mai senza prima assicurarsi di edificare un fortilizio alle spalle, quale generalmente era costituito da una poderosa staccionata racchiudente gli essenziali edifici da campo, i quali erano prefabbricati e retti in brevissimo tempo da truppe specializzate.
A vittoria raggiunta, queste strutture venivano sostituite da altre in muratura, che seguivano lo stesso disegno. Ancora oggi, infatti, il caseggiato di San Giuliano ricorda senz'altro quest’antica struttura: un ampio recinto murato, rafforzato da torri, capace di riparare un nucleo efficiente di uomini e cavalli.
La prima notizia che ci è rimasta di San Giuliano è la sua infeudazione fatta da Re Martino, nel 1397, al regio milite Martino Scalambro. Da quel giorno fino ad oggi, cioè durante 602 anni, la proprietà di quel castello, si è tramandata nella discendenza di sangue di quel primo feudatario: dagli Scalambro, attraverso gli Arezzo e gli Asmundo, ai Paternò - Castello (in vita e residenti sia nel centro storico, che nell’asse Ibleo “Due Fiumi”). Il castello fu danneggiato, come avvenne per gran parte della Sicilia Orientale, dal gran terremoto del 1693 ma non perdette i suoi connotati. Tutt’oggi, si possono scorgere tracce delle torri, una delle quali fu trasformata in un palazzo, pur conservando le antiche strutture militari del pianterreno; ad essa, venne aggiunta una chiesa con una sola navata ed un'abside, adornata di stucchi restaurati recentemente.
Nell'ampio territorio di questo feudo scorre un corso d'acqua chiamato San Giuliano o "Molinello", il quale è oltremodo interessante e pittoresco; intorno ad esso, si trocano i resti di antiche abitazioni e remote civiltà.
In un punto, laddove il fiume forma un'ansa, si rivela una possente muraglia rocciosa, alta 100 passi e lunga circa 300, disseminata di abitazioni trogloditiche, profondamente incassate, ivi una serie di misteriosi antri inaccessibili, fra i quali si trova una catacomba paleocristiana.
A testimonianza di questi reperti, vi sono delle riproduzioni come, "il monumento trionfale", realizzate da un pittore francese tra il 1777 e il 1779, tuttora conservati nel "catalogo degli acquarelli" in mostra nel Museo di LOUVRE a Parigi. Il fiume San Giuliano o "Molinello" che i greci chiamavano "DAMYRIAS", costituì il confine naturale fra lo stato Calcidese di Leontinoi e quello di Megara. Indagini archeologiche compite alcuni decenni fa, hanno stabilito che la località fu abitata fin dal terzo o quarto millennio A.C.
 
Il primo medico condotto di Villasmundo, fu il Dott. Francesco Mandolfo, originario di Belpasso, insediato intorno al 1950, specializzato in: odondoiatria, ostetricia, igiene, cardiologia, pneumologia ed altre formazioni d’alto spessore, oltre ad ottenere l’incarico di ufficiale sanitario del Comune di residenza (Melilli). Si ricorda tutt’oggi per l’emblematica professionalità, umanità, cultura e figura di missionario rivestita nella comunità e nei territori limitrofi, improntando la sua memoria oramai indimenticabile.
 
Al momento della sua fondazione Villasmundo fu affidato amministrativamente a [[Carlentini]]. Nel 1854 passò a [[Melilli]], successivamente ad [[Augusta (Italia)|Augusta]] per poi tornare a Melilli.
 
== Monumenti e luoghi di d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
[[File:The British Army in Sicily 1943 NA4709.jpg|sinistra|miniaturathumb|Immagine di Villasmundo del 1943]]
Sopra* l'ingressoChiesa delladi chiesasan Michele Arcangelo, in stile rococò, sita in Piazzapiazza Risorgimento. Costruita nel 1711, già nel 1725 è postaretta unada lapideun invicario linguacurato latinao chevicerettore recacollaborato lada seguenteuno scritta,o quipiù cappellani. Nel 1890 fu istituita la tradotta:parrocchia.
{{citazione|A Dio Ottimo Massimo<br />
Questa chiesa è dedicata al grande Michele Arcangello, ai Santi Angeli Raffaele e all'angelo Custode protettori della salute<br />
spirituale e temporale di Villasmundo e dei suoi abitanti. Il primo fondatore, Don Consalvo Asmundo dei Marchesi di S. Giuliano, cominciò<br />
per primo dalle cose più importanti <i>(Chiesa, N.d.T.)</i> e poi cominciò a costruire le case. Nell'anno del Signore 1711.}}
 
Sono cronologicamente elencate di seguito le date fondamentali:
* 1711, costruzione del paese e della chiesa
* 1725, la chiesa è retta da un vicario curato o vicerettore collaborato da uno o più cappellani
* 1890, è istituita la parrocchia
* 1990, centenario di fondazione della parrocchia
 
Di seguito è riportato il testo della lapide che è stata inaugurata nel corso delle celebrazioni del centenario:
{{citazione|Costruita nel 1711 con le prime case del paese fu eretta a parrocchia il 02/01/1890. Primo parroco fu Don Antonio Salafia
(1890-1953) nostro emerito concittadino. Nel solenne centenario, la cittadinanza ed i nipoti eressero, essendo parroco, Don G.Giudice|29/09/1990}}
=== Aree naturali ===
{{vedi anche|Riserva naturale integrale Complesso speleologico Villasmundo-Sant'Alfio}}
Lungo l'lveo del torrente Cugno di Rio, che lambisce il territorio della frazione, è stata scoperta nel 1977 un ampio gruppo di cavità d'origine carsica; è del 1998 l'istituzione, da parte della [[Sicilia|Regione Siciliana]], di un'apposita riserva naturale ai fini di tutela gestita dal [[CUTGANA]] dell'[[Università degli Studi di Catania]]. {{vedi anche|Riserva naturale integrale Complesso speleologico Villasmundo-Sant'Alfio}}Nei pressi del paese si trova anche la località ''Timpa Ddieri'' conosciuta come [[Petraro (sito archeologico)|Petraro]], sito preistorico presentante [[Diere|dieri]] lungo una parete rocciosa a strapiombo. Nei pressi dei campi sportivi, si estende una meravigliosa sughereta di circa 75 ettari (considerando il disastroso incendio del 25 luglio 2023 che ne portò in rovina una modesta porzione); la stessa, nel periodo natalizio, diviene luogo naturalistico d’attrazione per il presepe vivente gestito dagli abitanti.
 
== Società ==
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La costruzione del polo [[Polo petrolchimico siracusano|petrolchimico]] nel Golfo di Augusta a metà Novecento, ha favorito lo sviluppo demografico della frazione per la vicinanza alle aree industriali nella zona tra [[Augusta (Italia)|Augusta]], [[Priolo Gargallo|Priolo]] e [[Siracusa]].
 
=== TradizioniCultura e folclore ===
==== CarnevaleScuole ====
SiNella articolalocalità persi itrovano primi tre gradi in vari plessi: launa scuola d'infanzia Rosa Agazzi, ladue scuola primaria Maria di San Giuliano, la scuola primaria Francescoscuole Mandolfoprimarie e launa scuola secondaria di Iprimo grado Giulio Emanuele Rizzo; esseche ricadono nel controllo amministrativo del I° Istituto Comprensivo di Melilli.
Ricorrenza festosa e conosciuta nell'intera provincia, consta di vari gruppi in maschera che si esibiscono insieme ai grandi carri allegorici percorrendo un tracciato per le vie del paese: in salita lungo via Vittorio Emanuele e discendendo lungo via Regina Elena verso Piazza Risorgimento.
 
Sin dalla sua istituzione, nel 1958, c'è sempre una grande affluenza di visitatori.
 
== Geografia antropica ==
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Le vie maggiori sono via Vittorio Emanuele (prima "via del Corso"), via Regina Elena (prima "via della Croce" per l'antico crocifisso donato poi alla chiesa) e via Girolamo Savonarola; sono state recentemente completate delle modifiche allo stradario che hanno migliorato la fluidità e la sicurezza del traffico.
 
=== ServiziInfrastrutture e trasporti ===
I trasporti interurbani di Villasmundo vengono svolti con servizi regolari di autobus gestiti dalla società [[Azienda Siciliana Trasporti|AST]].
 
==== Tecnologia ====
È presente la [[Ultra wideband|Banda Ultra Larga]] ([[FTTx|FTTCab]]) realizzata con sovvenzioni statali, oltre alla copertura cellulare in tecnologia 4G+. È assente la rete di gas cittadino, per un vecchio contenzioso tra il [[Melilli|Comune di Melilli]] ed [[Italgas|Italgas S.p.A.]]
 
==== Sanità ed ambiente ====
Nel 2019 sono avuti l'apertura di un centro unico di prenotazione (CUP) per le visite e le prestazioni dell'[[Servizio sanitario nazionale (Italia)|SSN]], oltre all'avvio della raccolta differenziata.
==== Istruzione ====
Si articola per i primi tre gradi in vari plessi: la scuola d'infanzia Rosa Agazzi, la scuola primaria Maria di San Giuliano, la scuola primaria Francesco Mandolfo e la scuola secondaria di I grado Giulio Emanuele Rizzo; esse ricadono nel controllo amministrativo del I° Istituto Comprensivo di Melilli.
 
==== Trasporti ====
È sede di svariate fermate per i bus extra-urbani di [[Azienda Siciliana Trasporti|AST]] sia nel centro cittadino che nelle contrade periferiche.
 
=== Sport ===
Vi è inoltre aA qualche chilometro dal centro dall'abitato, in contrada Dominici, si trova il kartodromo internazionale Pista del Sole<ref>[http://www.pistadelsole.com/ kartodromo internazionale Pista del Sole]</ref>.
Sono presenti sul territorio scuole di danza, società ciclistiche, società sportive e centri fitness.
 
== Note ==
Vi è inoltre a qualche chilometro dal centro abitato, in contrada Dominici, il [http://www.pistadelsole.com/ kartodromo internazionale Pista del Sole].
<references />
 
== Bibliografia ==
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* Parrocchia S. Michele Arcangelo, ''Celebrazioni del Centenario della istituzione della Parrocchia'', Villasmundo, 1990
* Jean Lévesque de Burigny, ''Histoire générale de Sicile'' (Storia generale della Sicilia), The Hague, 1745
 
== Voci correlate ==
 
* [[Melilli|Comune di Melilli]]
* [[Libero consorzio comunale di Siracusa]] (ex. Provincia regionale di Siracusa)
* [[Arcidiocesi di Siracusa]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
{{Portale|Sicilia}}
 
* [http://www.comune.melilli.sr.it/melilli/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/17 Sito ufficiale], su ''comune.melilli.sr.it''.
* [http://www.cutgana.unict.it/content/complesso-speleologico-villasmundo-s-alfio Complesso speleologico Villasmundo - S. Alfio] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20191221185945/http://www.cutgana.unict.it/content/complesso-speleologico-villasmundo-s-alfio |date=21 dicembre 2019 }}, su ''cutgana.unict.it''.
 
{{Portale|Sicilia}}
[[Categoria:Frazioni di Melilli]]