Alpi Apuane: differenze tra le versioni
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{{Montagna
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{{Citazione|"Che sono quei monti?" chiesi molto incuriosito, quasi impaurito. "Sono le Alpi Apuane", mi fu spiegato. Ammirai a lungo lo spettacolo inconsueto che mi faceva pensare, non so perché, alla [[creazione del mondo]]: terre ancora da plasmare che emergevano da un vuoto sconfinato, color dell'incendio.|[[Fosco Maraini]]<ref>{{cita web|url=http://www.tgcom24.mediaset.it/viaggi/natura/articoli/1022972/con-le-apuane-litalia-e-regina-deuropa.shtml|titolo=Fonte|accesso=18 dicembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120102034350/http://www.tgcom24.mediaset.it/viaggi/natura/articoli/1022972/con-le-apuane-litalia-e-regina-deuropa.shtml|dataarchivio=2 gennaio 2012|urlmorto=sì}}</ref>}}
Le '''Alpi Apuane''' sono una [[catena montuosa]] situata nel nord-ovest della [[Toscana]], facente parte del [[Subappennino toscano]] e delimitata a nord-ovest dal [[fiume Magra]] ([[Lunigiana]]), a est dal fiume [[Serchio]] ([[Garfagnana]], [[Mediavalle]] e [[Piana di Lucca]]) e a sud-ovest dalla [[Versilia]] e dalla [[Riviera Apuana]], interessando parte del territorio delle province di [[provincia di Lucca|Lucca]]
Il territorio, corrispondente al loro [[bacino idrografico|bacino]] e storicamente conosciuto anche con il toponimo [[Apuania]], è in parte compreso nel [[Parco naturale regionale delle Alpi Apuane]].
Esso fu istituito nel [[1985]], a seguito di una raccolta di firme partita molti anni prima e la presentazione nel [[1978]] di una [[legge di iniziativa popolare]]. La [[Toscana|Regione Toscana]], nel [[1997]] con la [[Legge regionale|Legge Regionale]] 65/1997 ne ridusse il perimetro da circa 54.000 ettari agli attuali 20.598 ettari (200 km²), in modo da tutelare la presenza delle [[Cava (miniera)|cave]] di [[Marmo di Carrara|marmo]], riclassificate come “''aree contigue''”<ref name=":2">{{Cita web|url=https://www.mountainwilderness.it/editoriale/una-firma-per-le-apuane/|titolo=Una firma per le Apuane|sito=Mountain Wilderness Italia ONLUS|data=2020-12-14|accesso=2021-08-19}}</ref>.
Il parco dal 2012 è entrato nella [[Rete di geoparchi globale|rete dei Geoparchi]] tutelati dall'[[UNESCO]]. Nel 2020 è stata avviata una petizione per l'istituzione di un [[parco nazionale]]<ref>{{Cita web|url=https://iltirreno.gelocal.it/massa/cronaca/2020/12/20/news/l-appello-le-alpi-apuane-in-un-parco-nazionale-1.39684796|titolo=L’appello: le Alpi Apuane in un Parco nazionale|sito=Il Tirreno|data=2020-12-21|accesso=2021-08-03}}</ref> e c'è inoltre la proposta di accorpare le Alpi Apuane al già esistente [[Parco nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano|Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano]]<ref>{{Cita web|url=https://www.lanazione.it/lucca/cronaca/salviamo-le-apuane-propone-un-piano-per-eliminare-le-cave-1.6279296|titolo="Salviamo le Apuane" propone un piano per eliminare le cave|sito=La Nazione|data=1619155685486|lingua=it|accesso=2021-08-19}}</ref>.
Le Alpi Apuane infatti racchiudono circa il 50% della biodiversità [[toscana]], compresi alcuni [[Endemismo|endemismi]]<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/cronache/20_ottobre_23/concessioni-abusive-cave-marmo-profitto-cosi-muoiono-alpi-apuane-2d40f7b0-14f7-11eb-b371-ea3047c1855f.shtml|titolo=Concessioni abusive, cave di marmo e profitto: così muoiono le Alpi Apuane|autore=Rita Rapisardi|sito=Corriere della Sera|data=2020-10-23|lingua=it|accesso=2021-08-17}}</ref>. Sono presenti, tra la [[flora]] e la [[fauna]], anche [[Specie|specie rare]] e [[Specie relitta|relitte]]<ref>{{Cita web|url=http://www.parks.it/parco.alpi.apuane/par.php|titolo=Parco Alpi Apuane: L'Area Protetta|accesso=2021-08-18}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.mulinoisola.it/alpi-apuane.html?lg=it|titolo=Le Alpi Apuane - Il Mulino|accesso=2021-08-18}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://dbiodbs.units.it/carso/chiavi_pub21?sc=506|titolo=Guida alle piante palustri del Parco delle Alpi Apuane - KeyToNature / Dryades|sito=dbiodbs.units.it|accesso=2021-08-18|dataarchivio=18 agosto 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210818153147/http://dbiodbs.units.it/carso/chiavi_pub21?sc=506|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.parcapuane.it/vetrina/vetrina_fauna.asp|titolo=Parcapuane, La fauna}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.isprambiente.gov.it/files/geoparchi/le-caratteristiche-naturalistiche-apuane.pdf|titolo=ISPRA, I caratteri naturalistici}}</ref>, tra i quali il [[Ichthyosaura alpestris|tritone alpestre]], minacciato dalla Cava Valsora<ref>{{Cita web|url=https://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/19_febbraio_20/sos-massa-rischio-l-oasi-tritoni-b35afd56-34f6-11e9-be51-a53d9d2a4b74.shtml|titolo=Sos da Massa, a rischio l’oasi dei tritoni|autore=Manuel D’Angelo|sito=Corriere Fiorentino|data=2019-02-20|lingua=it|accesso=2021-08-18}}</ref>. Uno studio condotto nel 2025 dall'[[Università di Pisa]] ha segnalato la presenza di 141 [[specie]] e [[sottospecie]] vegetali inserite nella [[Lista rossa IUCN|Lista Rossa Nazionale]] a rischio di estinzione, alcune delle quali gravemente minacciate, tra le quali 93 specie endemiche italiane, di cui 30 esistenti solamente sulle Alpi Apuane, e 3 specie mai segnalare prima in [[Toscana]]<ref name=":2" /><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Brunello|cognome=Pierini|nome2=Lorenzo|cognome2=Peruzzi|data=2025-02-18|titolo=The vascular flora of the Apuan Alps (Tuscany, Central Italy)|rivista=Italian Botanist|volume=19|pp=45–63|lingua=en|accesso=2025-03-20|doi=10.3897/italianbotanist.19.145947|url=https://italianbotanist.pensoft.net/article/145947}}</ref>.
Il comprensorio delle Apuane è parte della rete [[Natura 2000]] e racchiude aree di elevato interesse ambientale come ad esempio [[Important Bird and Biodiversity Area]], [[Zone di Protezione Speciale]], [[Zona speciale di conservazione|Zone speciale di conservazione]], [[Sito di interesse comunitario|Siti di Interesse Comunitario]], [[Oasi WWF]], [[Oasi LIPU]] e [[Area di rilevanza erpetologica|aree di rilevanza erpetologica]]. Inoltre è attiva una collaborazione tra Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano e Parco regionale delle Alpi Apuane per la protezione del [[Canis lupus|lupo]]<ref>{{Cita web|url=http://www.parcapuane.toscana.it/evento.asp?Evel=406|titolo=Parco Regionale delle Alpi Apuane e Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano. Siglata la convenzione per il WAC.}}</ref>.
Anche da un punto di vista [[Escursionismo|escursionistico]], [[Alpinismo|alpinistico]] e [[Speleologia|speleologico]], le Apuane sono un territorio di pregio, ricco di [[Sentiero|sentieri]], [[Via ferrata|vie ferrate]] (quella del [[Monte Procinto]], aperta nel [[1893]], è la più antica d'Italia), [[Via d'arrampicata|vie d'arrampicata]] e [[Carsismo|cavità carsiche]], spesso minacciate dalle cave<ref>{{Cita web|url=https://www.lanazione.it/massa_carrara/cronaca/2012/06/04/723575-alpi-apuane-cave-marmo-scempio-lettera-elia-pegollo-massa-sindaco-roberto-pucci.shtml|titolo=«Lescavazione distrugge le Apuane»|sito=La Nazione|lingua=it|accesso=2021-08-09}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://greenreport.it/news/aree-protette-e-biodiversita/cave-delle-cervaiole-club-alpino-italiano-e-legambiente-contro-il-nuovo-piano-estrattivo/|titolo=Cave delle Cervaiole: Club alpino italiano e Legambiente contro il nuovo piano estrattivo|sito=Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile|data=2021-05-28|accesso=2021-08-09|dataarchivio=9 agosto 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210809221307/https://greenreport.it/news/aree-protette-e-biodiversita/cave-delle-cervaiole-club-alpino-italiano-e-legambiente-contro-il-nuovo-piano-estrattivo/|urlmorto=sì}}</ref>, [[Rifugio alpino|rifugi]] e [[Bivacco|bivacchi]]. Inoltre nella catena montuosa si trovano diverse tappe del [[Sentiero Italia]]. Numerose sono anche le antiche vie e cammini tra i quali la [[Via Vandelli]]<ref name=":1">{{Cita libro|autore=Giulio Ferrari|titolo=Guida alla Via Vandelli|edizione=Terza edizione|anno=2024|editore=Terre di mezzo Editore|ISBN=979-1259962164}}</ref> e la [[Via del Volto Santo]].
Le Alpi Apuane sono ricche di testimonianze storiche, artistiche, archeologiche e culturali anche molto antiche, essendo tra le poche regioni d'Italia in cui siano rimaste sicure tracce della civiltà [[Paleolitico|paleolitica]]<ref name=":0"/>. Sono presenti inoltre testimonianze storiche che coprono un arco temporale che va dalla prima [[età del ferro]], alla civilizzazione dei [[Apuani|liguri apuani]], a quella [[Civiltà romana|romana]], al [[medioevo]] e all'[[Storia moderna|età moderna]] e [[Storia contemporanea|contemporanea]], alcune delle quali legate alla stessa attività estrattiva<ref>{{Cita web|url=https://www.lanazione.it/massa-carrara/cronaca/luomo-apuano-avra-il-suo-museo-nascera-nel-sito-di-equi-terme-fusione-di-scienza-e-divulgazione-f43a7a78|titolo=L’uomo apuano avrà il suo museo Nascerà nel sito di Equi Terme Fusione di scienza e divulgazione|sito=La Nazione|data=2023-07-28|lingua=it|accesso=2023-07-28}}</ref>. Nel [[2000]], tramite una legge nazionale tuttora valida, fu decretata l'istituzione del [[Parco Archeominerario delle Alpi Apuane]] per tutelare dall'attuale attività estrattiva le testimonianze di quella di epoca antica<ref>{{Cita web|url=http://www.archeominerario.it/documenti/elenco_siti_beni_parco.PDF|titolo=Proposta di elenco di siti e di beni da inserire nel “Parco archeologico delle Alpi Apuane” di cui all’art. 114, commi 15 e 16 della legge 23 dicembre 2000, n. 388}}</ref>, ma la cui effettiva istituzione è tuttavia sospesa dal [[2006]], nonostante i pareri favorevoli degli [[Ente locale|enti locali]]<ref>{{Cita web|url=http://www.archeominerario.it/documenti/parco_archeo_breve_storia.PDF|titolo=Parco Archeologico delle Alpi Apuane: breve storia di un’occasione mancata}}</ref>. Per ovviare ai ritardi, nel [[2003]] il Parco naturale Regionale delle Alpi Apuane ha istituito il ''Sistema museale di archeologia mineraria delle Alpi Apuane''<ref>{{Cita web|url=http://www.archeominerario.it/archeominerario_sistema_istituzione.html|titolo=archeominerario|accesso=2021-08-19}}</ref>. Sono inoltre presenti antichi ''abri'' usati da pastori<ref>{{Cita web|url=https://www.voceapuana.com/attualita/2023/06/14/gli-abri-apuani-antiche-costruzioni-ricavate-dalla-roccia-e-raccontate-dallalpinista-gemignani/67804/|titolo=Gli abri apuani: antiche costruzioni ricavate dalla roccia e raccontate dall'alpinista Gemignani|sito=La Voce Apuana|data=2023-06-14|lingua=it|accesso=2024-05-04}}</ref> e testimonianze della [[Linea Gotica]]<ref>{{Cita web|url=https://www.trekking.it/reportage/linea-gotica-e-sentieri-di-pace-nelle-alpi-apuane/|titolo=Linea Gotica: i Sentieri di Pace sulle Alpi Apuane|sito=Trekking.it|data=2021-02-08|accesso=2021-08-08}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.ilsitodimassacarrara.it/content/517-il-parco-delle-apuane-e-la-linea-gotica|titolo=Il Parco delle Apuane e la Linea Gotica|sito=ilsitodiFirenze.it|lingua=it|accesso=2021-08-17|dataarchivio=17 agosto 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210817225032/https://www.ilsitodimassacarrara.it/content/517-il-parco-delle-apuane-e-la-linea-gotica|urlmorto=sì}}</ref>, delle [[Resistenza italiana|lotte partigiane]]<ref>{{Cita web|url=http://www.toscananovecento.it/custom_type/il-terribile-agosto-del-1944-a-nord-delle-alpi-apuane/|titolo=Il terribile agosto del 1944 a nord delle Alpi Apuane {{!}} ToscanaNovecento|accesso=2021-08-08}}</ref> e della [[Seconda guerra mondiale|Seconda Guerra Mondiale]]<ref>{{Cita web|url=https://www.lastampa.it/viaggi/italia/2016/11/27/news/sulle-alpi-apuane-lassu-dove-combatterono-i-soldati-brasiliani-1.34778476/|titolo=Sulle Alpi Apuane, lassù dove combatterono i soldati brasiliani|accesso=2021-08-08}}</ref>, come ad esempio il [[Parco Nazionale della Pace di Sant'Anna di Stazzema]] e il [[Parco della Resistenza del Monte Brugiana|Parco della Resistenza]] al [[Monte Brugiana]].
== Etimologia ==
L'aggettivo "apuane" è legato alla popolazione dei Liguri Apuani, i quali popolavano una parte dell'Appennino ligure e tosco-emiliano e le Alpi Apuane nell'epoca dell'Italia preromana. [[Strabone]] li chiamava ''Lunae montes'', cioè "monti della luna", [[Dante Alighieri]] ''Monti di [[Luna (colonia romana)|Luni]]'',<ref>Dante Alighieri ''[[Divina Commedia]]'' canto XIX.</ref> antica città romana in provincia di [[La Spezia]]. Analogamente [[Gabriele D'Annunzio]]: ''Alpe di Luni''<ref>''Alcione, L'arca romana''</ref>
Per quanto riguarda il termine "Alpi", esso deriva dall'aspetto aspro e frastagliato delle creste montane della catena<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/alpi-apuane_(Enciclopedia-Italiana)|titolo=APUANE, ALPI in "Enciclopedia Italiana"|accesso=2022-05-25}}</ref>. Viene ufficializzato nella regione con l'istituzione della [[Repubblica Cisalpina]] nel [[1798]]. [[Felice Giordano]] nel [[1868]], durante una delle prime adunate del [[Club Alpino Italiano]] a [[Firenze]] dice che ''"Il nome di Alpi sta bene invero a questa giogaia che proietta nel cielo un profilo scabro, straziato e irto di picchi alti"''. La definizione di "Alpi in miniatura" è invece dei fiorentini Bertini e Triglia, autori di una guida escursionistica pubblicata dal CAI Firenze nel [[1876]]. Secondo altri, il nome "Apuane" è da riferirsi alla città che un tempo era chiamata ''Apua'' e che oggi potremmo identificare con [[Pontremoli]].
== Storia ==
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=== Primi insediamenti ===
=== Il Novecento ===
Il [[XX secolo|secolo scorso]] è stato caratterizzato da un grande spopolamento delle zone territoriali di quello che oggi è in gran parte il Parco delle Alpi Apuane. Il decremento demografico è dovuto alle forti [[emigrazione|emigrazioni]] dell'epoca sia verso Paesi economicamente benestanti, quali Stati Uniti e nazioni del [[nord-Europa]], sia verso i [[urbanizzazione|centri urbani]] della pianura. Inoltre, il territorio apuano è stato segnato anche da [[disastro naturale|catastrofi naturali]] non di poco conto, tra cui ricordiamo il [[terremoto]] del 1920 e l'[[Alluvione della Versilia del 19 giugno 1996|alluvione del 1996]], quest'ultimo con gravi conseguenze nelle frazioni della valle del Vezza (il paese di Cardoso andò quasi distrutto).
== Geografia fisica ==
La catena delle Alpi Apuane si differenzia dal vicino Appennino per la sua [[geomorfologia|morfologia]] aspra e incisa, da cui appunto l'appellativo di ''Alpi''. L'energia del rilievo è molto elevata, specialmente nel versante versiliese-marittimo: se si escludono infatti i chilometri della pianura costiera versiliese (circa 4 km di larghezza), si passa da poche decine di metri sopra il livello del mare agli oltre 1800 metri in meno di 7 km.
{{Immagine grande|Alpi Apuane Panorama.jpg|1050px|Panorama delle Alpi Apuane
=== Orografia: vette principali ===
* [[Monte Pisanino]] (1947 m), la cima più alta
* [[Monte Cavallo (Alpi Apuane)|Monte Cavallo]] (1895 m)
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* [[Monte Contrario]] (1788 m)
* [[Pizzo d'Uccello]] (1783 m)
* [[
* [[Monte Sagro]] (1753 m), sovrasta la zona di [[Carrara]].
* [[Monte Sella]] (1736 m)
* [[Pizzo delle Saette]] (1720 m), gruppo delle Panie
* [[Monte Roccandagia]] (1717 m), sovrasta [[Campocatino (Vagli Sotto)|Campocatino]]
* [[Monte Fiocca]] (1714 m)
* [[Pania Secca]] (1709 m), gruppo delle Panie
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* [[Monte Altissimo (Toscana)|Monte Altissimo]] (1589 m)
* [[Monte Macina]] (1568 m), svetta sopra Arni
* [[Monte Freddone]] (1479 m), sovrasta l'alpeggio di Puntato
* [[Monte Borla]] (1469 m) la prima vetta apuana da nord ovest, gruppo del Sagro
* [[Monte Maggiore (Alpi Apuane)|Monte Maggiore]] (1396 m), nel gruppo del Sagro
* [[Monte Matanna]] (1318 m)
* [[Monte Croce (LU)|Monte Croce]] (1312 m), la cui vetta si trova tra [[Palagnana]] e [[Fornovolasco]]
* [[Monte Nona]] (1297 m), dal crinale nord scosceso verso il [[Monte Procinto]]
* [[Picco di Falcovaia]] (1283 m)
* [[Monte Piglione]] (1231 m), con la lunga e regolare cresta erbosa ben visibile dal vicino Prana.
* [[Monte Forato (Alpi Apuane)|Monte Forato]] (1230 m), famoso per l'arco naturale di roccia di 20 x 36 m
* [[Monte Prana]] (1218 m)
* [[Monte Procinto]] (1177 m), dalla caratteristica forma "a panettone"
* [[Monte Focoraccia]] (1149 m)
* [[Monte Gabberi]] (1108)
* [[Monte Mandriola]] (1106 m Cima Mandriola, 1057 m Cima della Croce)
* [[Monte Carchio]] (1082 m) distrutto dall'attività estrattiva del [[No Cav|marmo]]
* [[Monte Lieto (Alpi Apuane)|Monte Lieto]] (1016 m), al di sotto del quale sorge l'abitato di [[Sant'Anna di Stazzema]]
* Monte Cavallo (1021 m), sovrasta Basati ed Azzano
* [[Monte Castagnolo]] (1010,6 m)
* [[Monte Brugiana]] (973 m), dove si trova il Parco della Resistenza
* [[Montalto (Alpi Apuane)|Montalto]] (913 m), su cui sorge [[Retignano]], comprendente il Monte Castello (650–700 m) e il Monte Sullioni (circa 1000 m)
* [[Monte Folgorito]] (911,5 m)
===
Le Alpi Apuane sono un'importante ed estesa [[finestra tettonica]] in cui affiorano le [[rocce]] più profonde (Unità Metamorfiche Toscane) dell'intera catena [[appennini]]ca. [[File:Pania della Croce (SE).JPG|miniatura|upright=1.2|Pania della Croce]]
[[File:Monte Altissimo.jpg|miniatura|upright=1.2|Il Monte Altissimo da Pozzi]]
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[[File:Apuane, monte forato 02.JPG|miniatura|upright=1.2|Il [[Monte Forato (Alpi Apuane)|Monte Forato]]]]
[[File:Le Panie montagne incredibili.JPG|miniatura|upright=1.2|Il massiccio delle [[Gruppo delle Panie|Panie]]]]
[[File:Via Vandelli Monte Tambura.jpg|miniatura|upright=1.2|La [[Via Vandelli]]<ref name=":1" />]]
[[File:Corchia.jpg|miniatura|upright=1.2|Monte Corchia
[[File:Orto di Donna.jpg|miniatura|upright=1.2|Panorama delle Apuane Settentrionali (da sinistra, Zucchi di Cardeto, monte Cavallo e monte Contrario)]]
[[File:Marina di massa, veduta 04.JPG|miniatura|upright=1.2|Le Alpi Apuane viste da [[Marina di Massa]]]]
[[File:Alpi Apuane.JPG|miniatura|upright=1.2|Le Alpi Apuane viste da [[Marina di Pietrasanta]]]]
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Dal punto di vista tettonico le Alpi Apuane sono molto complesse e le strutture deformative sono attribuibili a due fasi principali. La fase D1 rappresenterebbe l'impilamento delle falde metamorfiche ed è definita da una foliazione di piano assiale di pieghe isoclinali a scala da centimetrica a chilometrica. Durante la fase D2, le precedenti strutture sono state sovraimpresse da una nuova generazione di pieghe e dalla formazione di zone ad alta deformazione correlate all'esumazione del complesso metamorfico. I dati P-T-t disponibili per le Alpi Apuane affermano che il picco metamorfico (450 °C; 0.6 GPa) e l'inizio della fase D1 sono datate al [[Miocene inferiore]].
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Un'importante caratteristica della catena apuana è la massiccia presenza di [[grotta|grotte]] carsiche e di morfologie tipiche del carsismo.
Le Alpi Apuane rappresentano infatti una delle aree carsiche più importanti d'Italia: {{cn|vi si contano quasi
Il carsismo in Apuane ha dato luogo anche a paesaggi carsici epigei come il campo carreggiato della Vetricia (''Gruppo delle Panie'') e il campo di doline della Carcaraia (versante settentrionale del monte Tambura).
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* Lago di [[Turrite Cava]]
L'unica area umida che in passato si ipotizza essere stato un lago di origine glaciale, oramai ridotta a [[palude|padule]] (o [[torbiera]]), è il padule di Fociomboli, nel versante settentrionale del [[monte Corchia]]. Un'altra area che in passato è stata ipotizzata essere un lago di origine glaciale è la conca glaciale di Campocatino, nei pressi del paese di Vagli Sopra.
=== Glacialismo ===
Durante l'ultima glaciazione, sui versanti settentrionale e orientale si trovavano vari ghiacciai, i principali dei quali erano i seguenti:
* Ghiacciai del gruppo del Monte Sagro e Sagro - Pizzo d'Uccello - Garnerone - Grondilice; un piccolo ghiacciaio scendeva sul versante occidentale del Sagro occupando la vallecola, oggi squarciata dalle cave, orientata in senso Nord - Sud in direzione del monte Borla. Un altro apparato, ben più esteso, si trovava sul versante orientale del Sagro in direzione della valle di Vinca alimentato dal circo oggi detto "il Catino". Sempre nella valle di Vinca altri ghiacciai scendevano dal Pizzo d'Uccello, Foce a Giovo e Cresta Garnerone - Grondilice.
* Ghiacciaio del versante Nord del Pizzo d'Uccello; questo ghiacciaio aveva il suo bacino di alimentazione alla base della imponente parete Nord del Pizzo e scendeva verso Equi. Ancor oggi esiste in questa zona una località detta "cantoni di neve vecchia".
* Ghiacciaio di Serenaia; questo ghiacciaio si trovava nella valle che ha alla testata il monte Contrario, sul versante orientale il Pisanino e su quello occidentale la Cresta Garnerone e il Pizzo d'Uccello
* Ghiacciaio di Gorfigliano; il più grande ghiacciaio quaternario delle Apuane. Scendeva, con varie lingue dai monti Pisanino (versante Nord Est), Cavallo (versante Est), Tambura (versante Est) e Roccandagia (versante Ovest). Le lingue glaciali si univano dando luogo ad un apparato vallivo che giungeva ove sorge oggi il paese di Gorfigliano.
* Ghiacciaio di Campocatino; sul versante orientale della Roccandagia. Si trattava di un ghiacciaio di circo. La sua morfologia è ancor oggi chiaramente leggibile dato che la valle di Campocatino è piatta e presenta dei massi erratici.
* Ghiacciaio di Arnetola; originato dall'unione degli apparati glaciali che scendevano dal versante Sud Est della Tambura, con quelli del passo Sella e del monte Sumbra.
* Ghiacciai del versante Nord del monte Corchia; tra questi era il ghiacciaio di Fociomboli, di cui si possono ancora ben leggere i depositi morenici. La torbiera di Fociomboli è quanto resta di un lago glaciale.
* Ghiacciai del gruppo delle Panie; molte aree occupate da questi sono ancora facilmente individuabili. Il ghiacciaio del vallone dell'Inferno scendeva sul versante orientale della Pania della Croce in direzione del Rifugio E. Rossi. Il ghiacciaio di Borra di Canala si originava dai bacini di accumulo alla base del Pizzo delle Saette e delle creste rocciose che uniscono questo rilievo con la Pania della Croce. Da questi accumuli aveva origine una lingua valliva che scendeva nella Borra di Canala, dove i segni del glacialismo sono ancora molto evidenti.
Nevai recenti. Prima dell'imponente cambiamento climatico iniziato con l'inverno 1989 - 1990 le Apuane facevano registrare, alle quote superiori ai 1400 - 1500 metri, accumuli di neve veramente imponenti e ciò a causa dell'entità notevolissima delle precipitazioni. Questi accumuli di neve giungevano ordinariamente fino all'estate formando anche dei nevai. Questi nevai, durante la piccola età glaciale possono aver dato origine anche a piccoli glacionevati. Alcuni nevai, dato il carsismo, si trovavano sul fondo di cavità e pozzi verticali. Fino agli anni seguenti la seconda guerra mondiale alcuni abitanti della zona raggiungevano nevai e buche della neve durante l'estate per estrarne il ghiaccio, trasportarlo a valle e farne commercio. La località "Passo degli Uomini della Neve" rappresenta una traccia toponomastica di questo commercio di ghiaccio. Tutti i nevai si sono estinti tra il 1990 e il 2010 e purtroppo nessuno ha pensato di prelevare campioni di ghiaccio in luoghi come l'abisso Revel o le cavità presso il passo di Cardeto; questi campioni avrebbero potuto dare interessantissime notizie sulla storia del clima tra il XV e il XX secolo.
Si fornisce di seguito un elenco di nevai e accumuli che arrivavano ordinariamente al mese di luglio e in qualche caso all'autunno:
* Cantoni di Neve Vecchia; alla base della parete Nord del Pizzo d'Uccello
* Versante Nord del Pisanino
* Versante Nord del Monte Contrario
* Cavità carsiche sotto la Foce di Cardeto
* Carcaraia
* Versanti Nord ed Est del Pizzo delle Saette
* Buche della neve del Vallone dell'Inferno
* Pozzi verticali dell'altipiano della Vetricia
=== Clima ===
La geomorfologia della catena influenza notevolmente il [[clima]] delle Apuane e delle aree circostanti. I due versanti presentano una certa diversità climatica poiché la catena costituisce una vera e propria
== Ambiente ==
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Le Alpi Apuane presentano una grande varietà di [[flora]] grazie alla combinazione di diversi fattori, specialmente le caratteristiche geografiche, la diversità climatica e la natura geologica dei rilievi montuosi.
Sui primi rilievi, più vicini al mare o sottoposti alla sua influenza, la copertura vegetale rientra nel tipo mediterraneo. Nelle zone dove il terreno ha una composizione calcarea, fino a quote modeste è
Le Apuane interne sono ricoperte da [[quercia|querceto]]-[[carpinus betulus|carpineti]] e [[Quercus cerris|cerreto]]-carpineti, largamente sostituiti dall'uomo con castagneti. I quercieto-carpineti (''Quercus pubescens'', ''Ostrya carpinifoglia'', ''Fraxinus ornus'') sono diffusi in tutti i terreni calcarei soleggiati del versante tirrenico e presso le [[rocce carbonatiche]], a partire da una quota di 400 metri fino a 1400 metri circa. I cerreto-carpineti sono diffusi per lo più nei terreni freschi e più umidi del versante della Lunigiana e della Garfagnana.
Gran parte dei [[bosco|boschi]] caducifogli in passato è stata trasformata in
Salendo ancora in alto, superando i 1000 metri, si incontrano aree dominate dal [[faggio]] (Fagus sylvatica L.), con maggiore estensione nel versante settentrionale delle Apuane, nella Garfagnana e nella Lunigiana. Nel versante che si affaccia sul [[Mar Tirreno]], invece, data la composizione marmorea del substrato geologico, il faggio è meno esteso e sussiste a quote inferiori che si aggirano sui 1300 m in media.
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=== Fauna ===
[[File:Mufflon-02.jpg|miniatura|upright=1.2|Il [[muflone]] è stato ''introdotto'' negli anni ottanta.]]
La fauna annovera [[Sciurus vulgaris|scoiattoli]], [[Glis glis|ghiri]], [[Talpa europaea|talpe]], [[Muscardinus avellanarius|moscardini]], [[Vulpes vulpes|volpi]], [[Lepus europaeus|lepri]], [[Martes foina|faine]], [[Mustela nivalis|donnole]], [[Meles meles|tassi]] e [[Martes martes|martore]] nonché almeno 300 specie di uccelli, tra cui il [[Pyrrhocorax pyrrhocorax|gracchio corallino]], che col suo inconfondibile becco rosso è diventato il simbolo del Parco naturale. Sono presenti vari rapaci: tra quelli diurni troviamo la [[Buteo buteo|poiana]], l'[[Aquila chrysaetos|aquila reale]], il [[Falco peregrinus|falco pellegrino]] e il [[gheppio]], mentre tra quelli notturni il [[Tyto alba|barbagianni]], la [[Athene noctua|civetta]], l'[[Strix aluco|allocco]] e il [[Asio otus|gufo comune]] sono le più comuni. Un altro predatore importante è il [[Corvus corax|corvo imperiale]]. Molte specie sono legate alle migrazioni: il [[Prunella collaris|sordone]], il [[Phoenicurus ochruros|codirosso spazzacamino]], la [[Alectoris rufa|pernice rossa]], il [[Jynx torquilla|torcicollo]], il [[Cuculus canorus|cuculo]], il [[Tichodroma muraria|picchio muraiolo]] e la [[Ptyonoprogne rupestris|rondine montana]]. Sono invece presenti tutto l'anno e ben distribuite molte specie di [[Passeriformes|passeriformi]] e [[Paridae|cincie]], il [[Dendrocopos major|picchio rosso maggiore]] e il [[Picus viridis|picchio verde]].<ref>{{Cita web|url=http://www.parcapuane.it/|titolo=Parco regionale delle Alpi Apuane|sito=www.parcapuane.it|accesso=2022-09-09}}</ref> Sono presenti alcune specie di [[Chiroptera|chirotteri]] al riparo nelle grotte ed oltre ai roditori già elencati è presente l'[[Chionomys nivalis|arvicola delle nevi]].
Sono presenti anche rettili come il [[Hierophis viridiflavus|biacco]], il [[Zamenis longissimus|colubro di esculapio]], la [[Natrix natrix|natrice dal collare]], l'[[Anguis veronensis|orbettino italiano]], il [[Lacerta viridis|ramarro]] e la [[Vipera aspis|vipera]].<ref>{{Cita web|url=https://www.escursioniapuane.com/|titolo=ESCURSIONI APUANE - Home Page|sito=www.escursioniapuane.com|accesso=2022-09-09}}</ref>
Ma l'esemplare più caratteristico è, con il [[Ichthyosaura alpestris|tritone alpestre apuano]], il geotritone italiano (''[[Speleomantes italicus]]''), anfibio cavernicolo presente in forma endemica. Oltre a questi due sono presenti altri anfibi come la [[Salamandra salamandra|salamandra pezzata]], il tritone alpestre apuano e la [[Salamandrina terdigitata|salamandrina dagli occhiali]] e il molto più comune [[Bufo bufo|rospo]].
All’inizio degli anni ‘80 del XX secolo, il [[Ovis musimon|muflone]] è stato [[Specie alloctona|introdotto]] con intenti [[Caccia|venatori]], antecedentemente all’istituzione dell’area protetta; gli individui, provenienti dal [[Parco dell'Orecchiella]], sono stati liberati nel territorio del Comune di Stazzema (LU), in due riprese: nel 1981 (6 capi) e nel 1982 (10 capi). Partendo dai 16 esemplari iniziali, la sua presenza nell’area è oggi ampiamente affermata, con una popolazione che si può considerare “indigenata”, in particolare nell'area del gruppo montuoso delle Panie.
Invece [[Sus scrofa|cinghiali]] e [[Capreolus capreolus|caprioli]] sono giunti spontaneamente, dai territori circostanti. Nel 2011 c'è stato il primo avvistamento di [[Cervus elaphus|cervo]], proveniente (quasi sicuramente) dagli [[Appennini]].
==== Il lupo ====
Mediante l'uso di
==== Il gatto selvatico ====
Nel 2020 sono stati avvistati quelli che sembravano essere esemplari di [[Felis silvestris silvestris|gatti selvatici europei]]; ipotesi confermata nel 2021<ref>{{Cita web|url=https://www.unipi.it/index.php/news/item/23390-avvistamento-del-gatto-selvatico-nelle-alpi-apuane|titolo=Avvistamento del gatto selvatico nelle Alpi Apuane|autore=Redazione Web|accesso=2022-04-14}}</ref>.
== Economia ==
=== Estrazione del marmo ===
{{Vedi anche|Marmo di Carrara}}
I [[marmo|marmi]] delle Alpi Apuane sono probabilmente il materiale lapideo più conosciuto al mondo. Sono state riconosciute fino a 14 varietà merceologiche, raggruppate secondo le loro caratteristiche in 5 gruppi: marmi bianchi, marmi brecciati, marmi grigi e venati, marmi cipollini e marmi storici.
[[File:Carrara - Cave di marmo3.JPG|miniatura|Esempio di cave di marmo viste da [[Campocecina]] e del loro irreversibile impatto paesaggistico ed ambientale]]
L'inizio dell'escavazione di marmo nelle Apuane è ben testimoniata in epoca romana, ma recentemente, alcuni studi hanno confermato la lavorazione di questo marmo anche in epoca pre-romana che veniva utilizzato per manufatti funerari. Una prima attività di escavazione intensiva è stata registrata durante il [[I secolo a.C.]], infatti, in conseguenza di un forte rinnovamento dell'architettura pubblica e privata di Roma ci fu un notevole incremento della produzione di marmo che veniva estratto, per la maggior parte, da [[cava (miniera)|cave]] poste presso i fondovalle dei quattro principali bacini marmiferi del carrarese (Bacino di Boccanaglia, di Torano, di Miseglia e di Colonnata).
All'epoca tutte le fasi dell'attività estrattiva erano già accuratamente programmate e pianificate: il materiale estratto subiva una prima lavorazione direttamente in cava, mentre i detriti di scarto erano adoperati per costruire le “vie di lizza” sulle quali venivano fatti scendere a valle i blocchi di marmo. Le tecniche di escavazione si basavano sullo sfruttamento delle principali linee di fratturazione presenti nel marmo: utilizzando [[martello|martelli]] e [[scalpello|scalpelli]] metallici venivano eseguiti nella roccia dei tagli a trincea (“cesurae”) che successivamente venivano allargati per mezzo di cunei di ferro o legno. Quest'ultimi erano continuamente bagnati in modo tale che la spinta generata dal rigonfiamento del legno fosse capace di determinare il distacco del blocco. La [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]] e la conseguente crisi economica e sociale che caratterizzò il [[Medioevo]] determinarono una forte contrazione dell'attività estrattiva che proseguì rimanendo di fatto solo un'attività locale.
Dal [[XII secolo]] ci fu una moderata ripresa dell'attività estrattiva, ma solo in [[Rinascimento|epoca rinascimentale]] si assistette nuovamente ad una netta ripresa della produzione; in particolare, a partire dal la seconda metà del [[XV secolo]], l'attività estrattiva fu allargata anche ai bacini marmiferi della Versilia ([[Monte Altissimo (Toscana)|Monte Altissimo]]), i cui marmi sono stati utilizzati anche da [[Michelangelo Buonarroti]]. Le tecniche di escavazione sono rimaste artigianali fino all'introduzione dell'[[esplosivo]] avvenuta nel [[XVIII secolo|XVIII]]: questa tecnica velocizzava i tempi ma non considerava i danni che l'[[esplosione]] arrecava al materiale da estrarre producendo un
Dalla seconda metà del [[XIX secolo]], anche il territorio della Garfagnana viene coinvolto nel processo di [[industrializzazione]] del marmo. Durante il [[XX secolo]] l'escavazione del marmo ha avuto alti e bassi, risentendo anche dei periodi bellici che hanno coinvolto in primo piano questo territorio; tuttavia dal [[secondo dopoguerra]] fino ad oggi si è assistito ad un incremento di materiale estratto, con ricadute occupazionali e economiche importanti, soprattutto per l'area di [[Carrara]]. Negli ultimi decenni le moderne tecniche di taglio basate sull'utilizzo del filo diamantato hanno rivoluzionato il lavoro in cava, diminuendo il quantitativo di detrito prodotto, rendendo possibile una maggiore tutela del territorio.
Oggi il numero di cave attive nelle principali aree estrattive (Carrara, Massa, Lunigiana, Garfagnana e Versilia) è di 143, di cui 100 concentrate nel bacino di Carrara. La mole di materiale estratto in blocchi si attesta intorno ai 400.000 metri cubi annui, impiega circa 6.000 addetti e rappresenta il 70% del PIL provinciale nonché uno dei settori di maggior rilievo e prestigio dell’economia del centro Italia.
==== Impatto negativo dell'attività estrattiva ====
{{Vedi anche|Marmo di Carrara|No Cav}}
L'attività estrattiva ha tuttavia anche risvolti negativi per la collettività e per l'ambiente naturale: ha un impatto negativo<ref>{{Cita web|url=https://vdnews.tv/article/salvare-alpi-apuane-marmo|titolo=Dobbiamo salvare le nostre montagne|sito=vdnews.tv|accesso=2021-08-03}}</ref> sugli acquiferi per l’inquinamento delle acque superficiali e profonde derivanti dalla lavorazione del marmo, per la dispersione delle polveri nell’atmosfera, per l’inquinamento e i disagi dovuti all’intensità dei trasporti su strada dei materiali estratti e per la modifica irreversibile della morfologia dei luoghi, con elevatissimo impatto paesaggistico<ref>{{Cita web|url=https://greenreport.it/risorse/rapporto-cave-in-toscana-male-apuane-campiglia-marittima-e-isola-delba-bene-prato/|titolo=Rapporto Cave in Toscana: male Apuane, Campiglia Marittima e Isola d’Elba. Bene Prato|sito=Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile|data=2021-05-10|accesso=2021-08-03|dataarchivio=3 agosto 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210803220825/https://greenreport.it/risorse/rapporto-cave-in-toscana-male-apuane-campiglia-marittima-e-isola-delba-bene-prato/|urlmorto=sì}}</ref>, e talvolta anche dei profili delle montagne più elevate e significative<ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/12/19/apuane-le-montagne-con-i-fiumi-bianchi-per-linquinamento-degli-intoccabili-del-marmo-violazioni-note-ma-continuano/2294488/|titolo=Apuane, le montagne con i fiumi bianchi. Per l'inquinamento degli intoccabili del marmo: "Violazioni note, ma continuano"|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2015-12-19|accesso=2020-01-31}}</ref>. Infine, sotto il profilo del dissesto idrogeologico i ravaneti, in particolare quelli recenti, rappresentano aree a forte rischio<ref>{{Cita web|url=https://altreconomia.it/apuane-montagne-sbriciolate/|titolo=Le Alpi Apuane corrono il rischio di diventare montagne sbriciolate|sito=Altreconomia|data=2016-11-30|accesso=2020-01-31}}</ref>.
Contro l'attività estrattiva intensiva sulle Alpi Apuane si battono da anni numerose associazioni ambientaliste, comitati, collettivi, gruppi speleologici ed [[Alpinismo|alpinistici]], talvolta definiti "''no cav''"<ref>{{Cita web|url=https://www.voceapuana.com/attualita/2020/08/08/le-cave-portano-ricchezza-ma-se-siamo-poveri-e-disoccupati/31338/|titolo=«Le cave portano ricchezza? Ma se siamo poveri e disoccupati...»|sito=La Voce Apuana|data=2020-08-08|lingua=it|accesso=2021-08-04}}</ref>, tramite manifestazioni, appelli ed azioni legali.
Sono comparsi numerosi articoli di denuncia della situazione ambientale apuana su quotidiani e riviste<ref name="Carrara, il disastro continua. 'Salviamo le Apuane' dalla gruviera delle cave" /><ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/cronache/20_ottobre_23/concessioni-abusive-cave-marmo-profitto-cosi-muoiono-alpi-apuane-2d40f7b0-14f7-11eb-b371-ea3047c1855f.shtml|titolo=Concessioni abusive, cave di marmo e profitto: così muoiono le Alpi Apuane|autore=Rita Rapisardi|sito=Corriere della Sera|data=2020-10-23|lingua=it|accesso=2021-08-03}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/green-and-blue/2018/04/20/news/montagna_alpi_cave-301057722/|titolo=La montagna scomparsa|sito=la Repubblica|data=2018-04-20|lingua=it|accesso=2021-08-03}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/01/le-alpi-apuane-e-lestrazione-selvaggia/897161/|titolo=Blog {{!}} Le Alpi Apuane e l'estrazione selvaggia|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2014-03-01|accesso=2021-08-03}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.huffingtonpost.it/entry/parliamo-del-disastro-sulle-alpi-apuane-senza-paura_it_5d8b490ae4b01c02ca6180ab|titolo=Parliamo del disastro sulle Alpi Apuane senza paura|sito=L'HuffPost|data=2019-09-25|lingua=it|accesso=2021-08-03|dataarchivio=3 agosto 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210803093645/https://www.huffingtonpost.it/entry/parliamo-del-disastro-sulle-alpi-apuane-senza-paura_it_5d8b490ae4b01c02ca6180ab|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.adnkronos.com/il-business-del-marmo-che-divora-le-montagne-cosi-scompaiono-le-alpi-apuane-video_5Kkm8LGyruG4zer6UGYrSF|titolo=Ambiente: allarme Apuane, il marmo 'mangia' 4 mln tonn di alpi l'anno|autore=riccioni|sito=Adnkronos|data=2020-12-18|accesso=2021-08-03}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.focus.it/ambiente/ecologia/alpi-apuane-le-montagne-che-scompaiono-per-cavare-il-marmo|titolo=Alpi Apuane, le montagne che scompaiono per cavare il marmo|sito=Focus.it|accesso=2021-08-03}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiornaledellarte.com/articoli/le-alpi-apuane-sventrate/132367.html|titolo=Le Alpi Apuane sventrate|sito=Il Giornale dell'arte|lingua=IT|accesso=2021-08-03}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.arte.tv/it/videos/087191-003-A/il-marmo-di-carrara-una-maledizione/|titolo=Il marmo di Carrara: una maledizione? - Le Alpi Apuane in pericolo - Guarda il documentario completo|sito=ARTE|lingua=it|accesso=2021-08-03|dataarchivio=18 marzo 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210318211138/https://www.arte.tv/it/videos/087191-003-A/il-marmo-di-carrara-una-maledizione/|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://altreconomia.it/apuane-montagne-sbriciolate/|titolo=Le Alpi Apuane corrono il rischio di diventare montagne sbriciolate|sito=Altreconomia|data=2016-11-30|accesso=2021-08-03}}</ref>. Il [[documentario]] [[Antropocene - L'epoca umana|Antropocene]] inserisce inoltre quello delle Alpi Apuane tra i 43 maggiori [[Disastro ambientale|disastri ambientali]] contemporanei<ref>{{Cita web|url=https://voceapuana.presscommtech.com/attualita/2019/08/29/le-cave-tra-i-disastri-planetari-del-film-anthropocene/21139/|titolo=Le cave tra i «disastri planetari» del film "Anthropocene"|sito=La Voce Apuana|data=2019-08-29|lingua=it|accesso=2021-08-03}}</ref>.
Nel [[2020]] il [[Partito politico|partito]] [[Europa Verde]], che si prefigge la chiusura delle cave ricadenti nel parco e l'abrogazione delle deroghe regionali, ha sollevato la questione nelle sedi istituzionali e ha proposto un [[Referendum|referendum abrogativo]] riguardante le [[Legge regionale|norme regionali]] più favorevoli alle cave<ref>{{Cita web|url=https://www.lanazione.it/lucca/cronaca/salviamo-le-apuane-propone-un-piano-per-eliminare-le-cave-1.6279296|titolo="Salviamo le Apuane" propone un piano per eliminare le cave|sito=La Nazione|data=1619155685486|lingua=it|accesso=2021-08-04}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.versiliatoday.it/2020/09/14/salviamo-le-apuane-eros-tetti-con-europa-verde/|titolo=Salviamo le Apuane, Eros Tetti con Europa Verde - Politica Versiliatoday.it|sito=Versiliatoday.it|data=2020-09-14|accesso=2021-08-04}}</ref>.
Numerosi intellettuali hanno preso posizione per la tutela delle Alpi Apuane<ref>{{Cita web|url=https://firenze.repubblica.it/cronaca/2016/09/06/news/in_difesa_delle_alpi_apuane_l_appello_di_scrittori_e_intellettuali-147288351/|titolo=Carrara, in difesa delle Alpi Apuane l'appello di scrittori e intellettuali|sito=la Repubblica|data=2016-09-07|lingua=it|accesso=2021-08-03}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiornaledellarte.com/articoli/appello-alla-corte-costituzionale-contro-la-privatizzazione-e-lo-sfruttamento-delle-alpi-apuane/126600.html|titolo=Appello alla Corte costituzionale contro la privatizzazione e lo sfruttamento delle Alpi Apuane|sito=Il Giornale dell'arte|lingua=IT|accesso=2021-08-03}}</ref>. Ulteriore visibilità internazionale alla causa "''no cav''" è stata data dalla vittoria del [[Wildlife Photographer of the Year]] nel [[2020]] da parte di [[Lorenzo Shoubridge]] con una fotografia dei [[Canis lupus|lupi]] nei pressi del [[Monte Corchia]]<ref>{{Cita web|url=https://www.nhm.ac.uk/discover/wildlife-photographer-of-the-year-save-the-apuan-alps.html|titolo=Wildlife Photographer of the Year: the fight to save the Apuan Alps|lingua=en|accesso=2021-08-03}}</ref>.
=== Produzioni agroalimentari ===
Numerose e pregiate le produzioni agricole e gastronomiche apuane<ref>{{Cita web|url=http://www.parks.it/parco.alpi.apuane/prodotti.php|titolo=Parco Alpi Apuane: Prodotti|accesso=2022-04-14}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.atlanteparchi.it/parco.regionale.alpi.apuane/|titolo=Atlante dei Prodotti Tipici nei Parchi - Parco Regionale delle Alpi Apuane|accesso=2022-04-14}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.voceapuana.com/attualita/2023/10/25/il-talecapra-delle-apuane-e-il-miglior-formaggio-di-fattoria-ditalia/71666/|titolo=Il 'talecapra' delle Apuane è il miglior formaggio di fattoria d'Italia|sito=La Voce Apuana|data=2023-10-25|lingua=it|accesso=2023-10-26}}</ref> tra le quali è in ascesa negli ultimi anni<ref>{{Cita web|url=http://www.atlanteparchi.it/parco.regionale.alpi.apuane/vino.html|titolo=Atlante dei Prodotti Tipici nei Parchi - Parco Regionale delle Alpi Apuane - Vino|accesso=2022-04-14}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.cittadelvino.it/articolo.php?id=MjQzNA==|titolo=Città del Vino - Enoregioni italiane: Apuane, Lunigiana e Lucchesia|sito=Città del Vino|lingua=en|accesso=2022-04-14}}</ref> quella vinicola, in particolare il [[Candia dei Colli Apuani]].
Nelle Alpi Apuane si trovano inoltre diverse sorgenti impiegate per la produzione di [[Acqua minerale|acque minerali]] in bottiglia.
Secondo il movimento [[No Cav]], tali produzioni, insieme al [[turismo]], opportunamente sostenute potrebbero costituire una valida alternativa economica all'estrazione del marmo per le popolazioni locali.
== Turismo e sport ==
Le Apuane sono visitate ogni anno da molti
La maggior parte del turismo è di tipo naturalistico e paesaggistico, e legato all'[[escursionismo]] o ad altri sport montani, ma nella catena montuosa sono presenti anche numerosi siti di valore storico-culturale e artistico, quali [[borgo|borghi]], [[pieve|pievi]], [[eremo|eremi]] e [[castello|castelli]], e punti di interesse [[enogastronomia|enogastronomico]]. Numerose sono anche le feste tradizionali e la sagre che si svolgono nei borghi. Inoltre è presente la [[terme|stazione termale]] di [[Equi Terme]].
Tuttavia, nonostante l'elevato valore ambientale, paesaggistico e storico-culturale di quest'area, il [[turismo]] non è ancora pienamente sviluppato, sebbene sia in crescita.
Secondo i movimenti [[No Cav]], ciò sarebbe causato principalmente dall'estrazione del marmo, che costituirebbe un ostacolo a ogni ipotesi di [[sviluppo economico]] differente. Numerosi movimenti favorevoli alla chiusura delle cave apuane hanno elaborato proposte di sviluppo economico alternativo, largamente basate sulle potenzialità naturalistiche dell'area<ref>{{Cita web|url=http://www.salviamoleapuane.org/pdf/pipsea2014.pdf|titolo=Un Piano Programma di Sviluppo Economico Alternativo per le Apuane (PIPSEA)}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.cai.it/wp-content/uploads/2019/09/baroni.pdf|titolo=Verso un futuro sostenibile per le Alpi Apuane (F. Baroni)}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.italianostra.org/wp-content/uploads/Parco-Alpi-Apuane.pdf|titolo=Il Parco delle Alpi Apuane}}</ref>.
=== Escursionismo ===
La fitta presenza di associazioni [[Club Alpino Italiano|C.A.I.]] nei dintorni dell'area ha favorito la realizzazione di una rete [[sentiero|sentieristica]] molto ampia e variegata, integrata da vecchie [[mulattiera|mulattiere]], vie di lizza e strade marmifere. La morfologia molto acclive e accidentata, combinata alla vicinanza di queste montagne al mare, fanno delle Alpi Apuane un terreno ostico e imprevedibile, con sentieri che talvolta sono esposti ed aerei e con condizioni [[meteorologia|meteorologiche]] che possono cambiare repentinamente.
Nelle Alpi Apuane esistono diversi trekking plurigiornalieri che percorrono interamente o parte della catena, e sono:
* '''''Alta Via o Traversata delle Alpi Apuane''''', da [[Castelpoggio]] (MS) a [[Casoli (Bagni di Lucca)|Casoli]] (LU) e viceversa. Si tratta di un trekking di 6/7 giorni, riservato ad escursionisti esperti costituito da 6 tappe di circa 6 ore di cammino al giorno soggiornando nei rifugi C.A.I. sparsi nella catena. Non esiste un segnavia che indichi espressamente questo itinerario che utilizza sentieri C.A.I. già numerati.
* '''''Garfagnana Trekking (GT)''''', è un trekking ad anello per escursionisti esperti con base a [[Castelnuovo di Garfagnana]] (LU), che attraversa parte delle Apuane e parte dell'Appennino Tosco-Emiliano. L'itinerario utilizza anche sentieri C.A.I. ed è segnalato con la dicitura GT.
* '''''Sentiero Alta Versilia''' '''(SAV)''''', itinerario trekking ad anello progettato dall'Unione dei Comuni della Versilia che utilizza vecchie mulattiere esistenti. Base di partenza Seravezza, attraversa quasi tutte le frazioni [[collina]]ri e montane del versante versiliese apuano ed è parzialmente percorribile in [[mountain bike]].
* '''''Traversata delle Frazioni Camaioresi (TFC)''''', è un itinerario trekking di circa 30 km simile al SAV che attraversa tutte le frazioni della conca di Camaiore. Come il SAV, le quote sono pressoché collinari ed è parzialmente percorribile in mountain bike.
Inoltre nella catena montuosa si trovano diverse tappe del ''[[Sentiero Italia]]''. Numerose sono anche le antiche vie e cammini che attraversano la catena montuosa, tra i quali la ''[[Via Vandelli]]''<ref name=":1" /> e la ''[[Via del Volto Santo]]''.
Alcuni [[maneggio|maneggi]] del comprensorio offrono la possibilità di fare [[equiturismo|trekking a cavallo]] anche di più giorni, con animali addestrati e insieme a guide abilitate, lungo i percorsi idonei.
=== Vie ferrate ===
La presenza di versanti spogli e di pareti verticali nelle Alpi Apuane ha portato alla realizzazione sia di tratti di sentiero attrezzati con cavo metallico sia di vere e proprie [[via ferrata|ferrate]] (cinque percorribili ed una dismessa):
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* '''''Ferrata del monte Contrario''''' (monte Contrario), è la più lunga, tecnicamente difficile e soprattutto fisicamente impegnativa ferrata delle Alpi Apuane. Si sviluppa per un dislivello di 550 metri terminando nei pressi del Passo delle Pecore (1645 m s.l.m.).
* '''''Ferrata F. Vecchiacchi (dismessa)''''', era la via ferrata che permetteva di collegare Passo Sella (1500 m s.l.m.) alla Focetta dell'Acqua Fredda (1600 m s.l.m.) attraverso i monti Sella e Alto di Sella.
=== Alpinismo ed arrampicata ===
Nelle Alpi Apuane sono presenti anche numerose [[Via d'arrampicata|vie d'arrampicata]] particolarmente interessanti<ref>{{Cita web|url=https://www.montagna.tv/229056/alpi-apuane-3-falesie-a-due-passi-dal-mare/|titolo=Alpi Apuane: 3 falesie a due passi dal mare|autore=Elena Casolaro|sito=Montagna.TV|data=2023-11-12|accesso=2023-11-13}}</ref>, sia monotiro che vie lunghe, di diversi [[Grado di difficoltà|gradi di difficoltà]].
Tra le più conosciute, le falesie di [[Candalla]], a pochi chilometri da [[Camaiore]] e le Rocchette, alle pendici della [[Pania della Croce]].
=== Speleologia ===
[[File:Grotta del Vento - panoramio.jpg|miniatura|La [[Grotta del Vento]]]]
Le Alpi Apuane sono state riconosciute [[Geoparco UNESCO]] per via della loro elevata [[geodiversità]]. Presentano estesi [[Carsismo|fenomeni carsici]], tra i quali i più famosi sono la [[Grotta del Vento]], l'[[Antro del Corchia]], la [[Buca del muschio|Buca del Muschio]] e l'[[Abisso Revel]], che le rendono una meta molto ambita da parte degli [[Speleologia|speleologi]]. La [[Grotta del Vento]] e l'[[Antro del Corchia]] inoltre sono stati resi parzialmente accessibili al pubblico.
=== Torrentismo, sport acquatici e balneazione ===
Il [[torrentismo]] viene praticato principalmente, ma non solo, nei torrenti [[Serra (fiume)|Serra]], [[Vezza (fiume)|Vezza]], Lombricese, Renara, Acquetta, Ania e Canale Levigliese. Peraltro alcuni di questi corsi d'acqua presentano a bassa quota alcune pozze dove viene anche praticata la [[Bagno (immersione del corpo)|balneazione]], tra le più celebri delle quali [[Malbacco]], [[Candalla]] e [[Guadine]].
[[Canoa]], [[kayak]], [[Stand up paddle|sup]] e altri sport acquatici vengono invece praticati al [[lago di Gramolazzo]], al [[lago di Vagli]] e in alcuni torrenti.
=== Scialpinismo ed escursionismo su neve ===
Nelle Alpi Apuane non sono presenti impianti sciistici classici, come invece nei vicini Appennino, ma in alcune aree vengono praticati [[sci alpinismo]] e trekking con [[Racchette da neve|ciaspole]]. [[Careggine]] è il più famoso comprensorio per questo tipo di attività.
=== Trail running ===
* '''''Skyrace Alpi Apuane''''', ha come base di partenza il paese di [[Fornovolasco]] e si sviluppa intorno al [[Gruppo delle Panie]]. Il percorso si sviluppa per circa 20 km con un dislivello maggiore di 2000 metri.
* '''''Trail delle Apuane''''', ha come base di partenza il paese di [[Gorfigliano]] e si sviluppa fra il [[monte Tambura]] e le cime della [[Val Serenaia]]. Il trail è lungo oltre 45 km per un dislivello di oltre 3000 metri.
=== Cicloturismo, Ciclismo, Mountain biking ===
Le Alpi Apuane sono metà anche di [[cicloturismo]] e per appassionati di [[Ciclismo su strada]] e di [[mountain biking]] (MBT). Il ciclismo viene praticato sulle strade asfaltate o le [[Strada sterrata|strade bianche]] che collegano i vari borghi, mentre la MBT sia su [[Sentiero|sentieri escursionstici]] che su piste dedicate. Una celebre meta per la MBT è il [[Monte Folgorito]].
===Mototurismo, enduro, off-road, rally===
Le strade montane che collegano i borghi delle Alpi Apuane sono frequentate anche con finalità di [[motociclismo#mototurismo|mototurismo]].
Inoltre, in alcuni percorsi sterrati talvolta situati anche all'interno di cave, viene praticato anche l'[[enduro]] con [[Motocicletta|moto]] o l'off-road con [[Fuoristrada|auto 4x4]] o [[Quad-bike|quad]].
Per quanto riguarda i [[rally]], viene annualmente organizzato il '''''Rally del Ciocco''''' a [[Camporgiano]].
=== Altre attività sportive e ludiche ===
* Il CAI di Massa organizza annualmente il festival ''Musica sulle Apuane'', nel corso del quale musicisti professionisti si esibiscono gratuitamente in quota, in punti particolarmente suggestivi della catena montuosa<ref>{{Cita web|url=https://www.musicasulleapuane.it/|titolo=Festival Culturale in quota, sulle Alpi Apuane|sito=Musica Sulle Apuane|accesso=2023-08-22}}</ref>
* Sono presenti aree attrezzate per [[pic-nic]] e [[campeggio]] e alcuni [[Parco avventura|parchi avventura]], quali ad esempio il ''Parco avventura Levigliese'' a [[Vergemoli]].
* Inoltre vengono organizzate attività quali [[paintball]], [[softair]] e corsi di sopravvivenza.
* Dal prato di [[Campocecina]] è possibile lanciarsi in [[deltaplano]] o [[parapendio]].
* Grazie alla loro elevata [[biodiversità]], le Alpi Apuane sono una meta di [[birdwatching]], [[wildwatching]] e [[fotografia naturalistica]].
* Inoltre per i loro panorami e per le ampie visuali che si godono dalle loro vette sono apprezzate anche per la [[fotografia paesaggistica]] e per le escursioni fotografiche. Il versante lato mare è celebre per i suoi tramonti rosati e l'effetto ottico del "''doppio tramonto''" del [[Monte Forato (Alpi Apuane)|Monte Forato]] attrae numerosi visitatori <ref>{{cita web|URL=https://www.noitv.it/2022/02/il-sole-nellocchio-del-forato-lo-spettacolo-del-doppio-tramonto-della-candelora-422450|titolo=Il sole nell'occhio del Forato. Lo spettacolo del doppio tramonto della Candelora}}</ref>
* La [[Pesca (attività)|pesca]] viene praticata in alcuni laghi e torrenti, come ad esempio i laghi di Isola Santa, [[Lago di Gramolazzo|Gramolazzo]] e [[Lago di Vagli|Vagli]] e il torrente [[Turrite Secca]], acquistando licenze temporanee.
* Infine, in alcune aree esterne al [[Parco naturale regionale delle Alpi Apuane]] è consentita la [[caccia]], con limitazioni.
=== Rifugi e bivacchi delle Alpi Apuane ===
{| class="wikitable"
!
|-
|[[Rifugio Carrara|Rifugio C.A.I. "Carrara"]]||Campocecina - [[Monte Sagro]]||style="text-align:right;"|{{formatnum:1320}}||style="text-align:right;"|36
|-
|[[Rifugio Nello Conti|Rifugio C.A.I.
|-
|
|[[Orto di Donna|Val Serenaia]]
|style="text-align:right;"|{{formatnum:1150}}
|style="text-align:right;"|40
|-
|[[Rifugio
|-
|[[Rifugio
|-
|[[Rifugio Forte dei Marmi|Rifugio C.A.I.
|-
|[[Rifugio Adelmo Puliti|Rifugio C.A.I.
|-
|[[Rifugio Rossi|Rifugio C.A.I.
|Versante Nord Uomo Morto - [[Gruppo delle Panie
|style="text-align:right;"|{{formatnum:1609}}
|style="text-align:right;"|22
|-
|[[Rifugio Del Freo|Rifugio C.A.I.
|Foce di Mosceta - [[Gruppo delle Panie]]
|style="text-align:right;"|{{formatnum:1180}}
|style="text-align:right;"|48
|-
|[[Rifugio Albergo Alto Matanna]]
|Piano d'Orsina - [[Monte Matanna]]
|style="text-align:right;"|{{formatnum:1047}}
|style="text-align:right;"|30
|-
|[[Rifugio Città di Massa]]
|Pian della Fioba
|style="text-align:right;"|880
|style="text-align:right;"|30
|-
|[[Alpeggio Il Puntato|Rifugio Azienda Agr. Il Robbio]]
|Puntato - [[Monte Corchia]]
|style="text-align:right;"|{{formatnum:1013}}
|style="text-align:right;"|12
|-
|[[Baita Paoli-Barsi|Baita Barsi]]
|Campo all'Orzo - Monte Prana
|style="text-align:right;"|888
|style="text-align:right;"|14
|-
|[[Capanna Garnerone|Bivacco C.A.I. Capanna Garnerone
|Fonte della Vacchereccia - [[Monte Grondilice]]
|style="text-align:right;"|{{formatnum:1260}}
|style="text-align:right;"|18
|-
|[[Bivacco K2]]
|[[Monte Contrario]]
|style="text-align:right;"|{{formatnum:1500}}
|style="text-align:right;"|6
|-
|[[Bivacco Aronte|Bivacco C.A.I. Aronte
|Passo della Focolaccia - [[Monte Tambura]]
|style="text-align:right;"|{{formatnum:1642}}
|style="text-align:right;"|6
|}
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== Bibliografia ==
* AAVV., ''Dalla torre Matilde alle vette apuane'', ed. Baroni, 1996.
* Armanini Michele, ''Ligures Apuani. Lunigiana storica, Garfagnana e Versilia prima dei Romani'', Padova, Libreriauniversitaria.it edizioni, 2015.
* Bigagli Anna Maria, ''Amate apuane'', Marco Del Bucchia, 2010
*
* Marco Marando, ''I gesti della montagna, i gesti dell'uomo - come avvicinarsi alle Alpi Apuane in sicurezza,'' Pontedera, Bandecchi&Vivaldi Editori, ottobre 2008, ISBN 978-88-8341-418-3.
*
*
* Linda Griva, Marco Balestri, Marco Frati,
*
* {{Cita libro|autore = G. Pizziolo|titolo = I paesaggi delle Alpi Apuane|anno = 1988|editore = Multigraphic|città = Firenze|
* {{Cita libro|autore = Giuliano Valdes|titolo = Guida al Parco delle Alpi Apuane|anno = 2005|editore = Felici Editore|città = San Giuliano Terme (Pisa)|
== Voci correlate ==
* [[Parco naturale regionale delle Alpi Apuane]]
* [[Girolamo Guidoni]]
* [[Viliano Tarabella]]
* [[No Cav]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|etichetta=''Alpi Apuane''}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Cita web|URL=https://www.treccani.it/enciclopedia/alpi-apuane_%28Enciclopedia-Italiana%29|titolo= Alpi Apuane}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|montagna|Toscana}}
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