Walter Model: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Atarubot (discussione | contributi)
template cita "xxxx"; rinomina/fix nomi parametri; converto template cite xxx -> cita xxx; formattazione isbn; fix formato data
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile
 
(46 versioni intermedie di 22 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{F|militari tedeschi|giugno 2014|Nella voce non vengono citate adeguate fonti relative alle molte notizie riportate|arg2=seconda guerra mondiale}}
{{Infobox militare
|Nome = Otto Moritz Walter Model
|Immagine =WaltherHeinz Guderian with Walter Model on the front - Crop.jpg
|Didascalia =
|Soprannome = "Mastino della Difesa"<br />"Leone della Difesa"<br />"il Salvatore del Fronte orientale"<br />"il Pompiere del Führer"
|Data_di_nascita = 24 gennaio [[1891]]
|Nato_a = [[Genthin]]
|Data_di_morte = 21 aprile [[1945]]<br />(54 anni)
|Morto_a = [[Duisburg]]
|Cause_della_morte = [[Suicidio]]
Riga 14:
|Religione =
|Nazione_servita = {{bandiera|DEU 1871-1918}} [[Impero tedesco]]<br />{{bandiera|DEU 1918-1933}} [[Repubblica di Weimar]]<br />{{bandiera|DEU 1933-1945}} [[Germania nazista]]
|Forza_armata = {{simbolo|Kaiserstandarte.svg}} [[Deutsches Heer (1871-1919)|Deutsches Heer]]<br />{{simbolo|Flag of Weimar Republic (war).svg}} [[Reichswehr]]<br />[[File:War{{HEER Ensign of Germany (19381935-1945).svg}}
|21px]]Arma = [[Wehrmacht]]
|Arma = [[Heer (Wehrmacht)|Heer]]
|Corpo =
|Specialità =
|Unità =
|Reparto =
|Anni_di_servizio = [[1910]] - [[1945]]
|Grado = [[Feldmaresciallo]]
|Ferite =
|Comandanti =
|Guerre = [[Prima guerra mondiale]]<br />[[Seconda guerra mondiale]]
|Campagne = [[Campagna di Polonia]]<br />[[Campagna di Francia]]<br />[[Operazione Barbarossa]]<br />[[Fronte orientale (1941-1945)|Fronte orientale]]<br />[[Operazione Bagration]]<br />[[Sbarco in Normandia]]<br />[[Operazione Market Garden]]<br />[[Offensiva delle Ardenne]]<br />[[Invasione alleata della Germania]]
|Battaglie = [[Battaglia di Kiev (1941)|Battaglia di Kiev]]<br/>[[Battaglia di Mosca]]<br />[[Battaglia di Ržev]]<br />[[Battaglia di Kursk]]<br />[[Operazione Kutuzov|Battaglia di Orël]]<br/>[[Battaglia di Narva (1944)|Battaglia di Narva]]<br />[[Battaglia di Kamenec-Podol'skij]]<br />[[Battaglia di Radzymin-Wolomin]]<br/>[[Sacca di Falaise]]<br/>[[Operazione Market Garden|Battaglia di Arnhem]]<br/>[[Battaglia della Foresta di Hürtgen]]<br />[[Sacca della Ruhr]]
|Comandante_di = [[3. Panzer-Division (Wehrmacht)|3. Panzer-Division]]<br />[[XXXXI. Panzer KorpsPanzerkorps]]<br />[[9. Armee (Wehrmacht)|9. Armee]]<br />[[Heeresgruppe Nord]]<br />[[Heeresgruppe Nordukraine]]<br />[[Heeresgruppe Mitte]]<br />[[Heeresgruppe B]]<br />[[Oberbefehlshaber West]]
|Decorazioni = [[Croce di Ferro|Cavaliere della Croce di Ferro con Fronde di Quercia, Spade e Diamanti]]<br />[[Croce di Ferro|Croce di Ferro di I classe]]
|Studi_militari =
Riga 48:
|GiornoMeseMorte = 21 aprile
|AnnoMorte = 1945
|Epoca = 1900
|Attività = generale
|AttivitàAltre = ([[feldmaresciallo]])
Riga 56 ⟶ 57:
Molto apprezzato dallo stesso [[Adolf Hitler]], che lo definì in più occasioni "il mio miglior feldmaresciallo", Model si distinse prima alla testa di unità corazzate e poi al comando di armate e gruppi d'armate sia all'est che all'ovest, dove mise in mostra grande determinazione e notevoli capacità operative riuscendo in numerose circostanze a risolvere favorevolmente situazioni di grave difficoltà per il fronte tedesco. Negli ultimi giorni della guerra, circondato con le sue truppe nella [[sacca della Ruhr]], preferì suicidarsi per non cadere prigioniero del nemico.
 
== Biografia ==
== La prima guerra mondiale ==
Nato nel [[1891]] a [[Genthin]] in [[Sassonia]], Model proveniva da una famiglia della piccola borghesia [[Luteranesimo|luterana]]. Non apparteneva quindi a quell'aristocrazia militare che aveva per anni costituito il nerbo dello [[Stato maggiore generale tedesco|Stato maggiore prussiano]]. Nel [[1908]] entrò nell'accademia militare (''Kriegsschule'') di [[Nysa|Neisse]]. In quel contesto, Model si distinse come uno dei cadetti più brillanti del suo corso, ottenendo ben presto la promozione al grado di ''Leutnant'' (tenente).
 
=== La prima guerra mondiale ===
Nel 1910 fu assegnato al 6º Battaglione brandeburghese del 52º Reggimento di fanteria, dove ricoprì gli incarichi di aiutante di battaglione e poi di aiutante di reggimento. Con quest'unità prese parte alla [[prima guerra mondiale]] sul [[Fronte occidentale (1914-1918)|fronte occidentale]], partecipando alle prime fasi della [[Battaglia di Verdun]]. I suoi meriti sul campo lo portarono, nel [[1916]], ad essere destinato al corso accelerato per ufficiali di Stato maggiore generale, e a ricoprire vari incarichi a livello di brigata di Stato maggiore generale, oltre che a una breve missione nell'[[Impero ottomano]], alleato della Germania durante la Grande Guerra. In Turchia fu insignito, per il suo aiuto alle truppe ottomane, della [[Stella di Gallipoli|Stella di Gallipoli o Mezzaluna di Ferro]] dal sultano [[Mehmet V]].
Nato nel [[1891]] a [[Genthin]] in [[Sassonia]], Model proveniva da una famiglia della piccola borghesia [[Luteranesimo|luterana]]. Non apparteneva quindi a quell'aristocrazia militare che aveva per anni costituito il nerbo dello [[Stato maggiore generale tedesco|Stato maggiore prussiano]]. Nel [[1908]] entrò nell'accademia militare (''Kriegsschule'') di [[Nysa|Neisse]]. In quel contesto, Model si distinse come uno dei cadetti più brillanti del suo corso, ottenendo ben presto la promozione al grado di ''Leutnant'' (tenentesottotenente).
 
Nel 1910 fu assegnato al 6º Battaglione brandeburghese del 52º Reggimento di fanteria, dove ricoprì gli incarichi di aiutante di battaglione e poi di aiutante di reggimento. Con quest'unità prese parte alla [[prima guerra mondiale]] sul [[Fronte occidentale (1914-1918)|fronte occidentale]], partecipando alle prime fasi della [[Battaglia di Verdun]]. I suoi meriti sul campo lo portarono, nel [[1916]], ad essere destinato al corso accelerato per ufficiali di Stato maggiore generale, e a ricoprire vari incarichi di Stato maggiore a livello di brigata di Stato maggiore generale, oltre che a una breve missione nell'[[Impero ottomano]], alleato della Germania durante la Grande Guerra. In Turchia fu insignito, per il suo aiuto alle truppe ottomane, della [[Stella di Gallipoli|Stella di Gallipoli o Mezzaluna di Ferro]] dal sultano [[Mehmet V]].
I meriti conseguiti sul campo nel corso del primo conflitto mondiale portarono Model a ricevere numerosi e importanti riconoscimenti: fu decorato con la [[Croce di Ferro]] di prima classe nel [[1915]] e con l'[[Ordine di Hohenzollern]] nel [[1917]]; successivamente, nel marzo [[1918]] fu promosso al grado di ''Hauptmann'' (capitano).
 
I meriti conseguiti sul campo nel corso del primo conflitto mondiale portarono Model a ricevere numerosi e importanti riconoscimenti: fu decorato con la [[Croce di Ferro]] di prima classe nel [[1915]] e con l'[[Ordine di Hohenzollern]] nel [[1917]]; successivamente, nel marzo [[1918]] fu promosso al grado di ''Hauptmann'' (capitano).
== Il primo dopoguerra ==
Alla fine del conflitto Model godeva fama di essere uno dei più capaci e promettenti giovani ufficiali tedeschi; questo gli consentì di diventare uno dei 4.000 ufficiali del ricostituito esercito della [[Repubblica di Weimar]] (''[[Reichswehr]]''). In quegli anni, Model ricoprì vari incarichi di Stato maggiore e di reparto: nell'ottobre [[1925]] ricevette il comando della 9ª Compagnia dell'8º Reggimento di fanteria, mentre nel [[1928]] fu assegnato allo Stato maggiore della 3ª Divisione di fanteria. Promosso ''Major'' (maggiore) nel [[1929]], fu trasferito a [[Berlino]], presso lo Stato maggiore generale, dove assunse la direzione della sezione 4 del Ufficio addestramento (''Truppenamt'') della ''[[Reichswehr]]''.
 
=== Il primo dopoguerra ===
Nel [[1933]], con il grado di ''Oberstleutnant'' (tenente colonnello) tornò ad un incarico operativo, quale comandante di battaglione presso il 2º Reggimento di fanteria, del quale assunse il comando l'anno seguente. Fra il [[1935]] e il [[1938]] fu nuovamente a [[Berlino]], come capo della sezione 8 dello Stato maggiore generale, prima di essere trasferito, nel novembre del [[1938]] al IV Corpo d'armata come capo di Stato maggiore. Le esperienze realizzate nel primo dopoguerra presso lo Stato maggiore generale e presso le unità di élite cui fu assegnato, portarono Model ad essere uno dei più entusiasti sostenitori della necessità di ammodernamento dell'esercito tedesco, intuendo la centralità delle nuove armi nella guerra moderna. Il 1º maggio [[1939]], alla vigilia dello scoppio della [[Seconda guerra mondiale]], fu promosso ''Generalmajor'' (maggiore generale).
Alla fine del conflitto Model godeva della fama di essere uno dei più capaci e promettenti giovani ufficiali tedeschi; questo gli consentì di diventare uno dei 4.000 ufficiali del ricostituito esercito della [[Repubblica di Weimar]] (''[[Reichswehr]]''). In quegli anni, Model ricoprì vari incarichi di Stato maggiore e di reparto: nell'ottobre [[1925]] ricevette il comando della 9ª Compagnia dell'8º Reggimento di fanteria, mentre nel [[1928]] fu assegnato allo Stato maggiore della 3ª Divisione di fanteria. Promosso ''Major'' (maggiore) nel [[1929]], fu trasferito a [[Berlino]], presso lo Stato maggiore generale, dove assunse la direzione della sezione 4 del Ufficio addestramento (''Truppenamt'') della ''[[Reichswehr]]''.
 
Nel [[1933]], con il grado di ''Oberstleutnant'' (tenente colonnello) tornò ad un incarico operativo, quale comandante di battaglione presso il 2º Reggimento di fanteria, del quale assunse il comando l'anno seguente. Fra il [[1935]] e il [[1938]] fu nuovamente a [[Berlino]], come capo della sezione 8 dello Stato maggiore generale, prima di essere trasferito, nel novembre del [[1938]] al IV Corpo d'armata come capo di Stato maggiore. Le esperienze realizzate nel primo dopoguerra presso lo Stato maggiore generale e presso le unità di élite cui fu assegnato, portarono Model ad essere uno dei più entusiasti sostenitori della necessità di ammodernamento dell'esercito tedesco, intuendo la centralità delle nuove armi nella guerra moderna. Il 1º maggio [[1939]], alla vigilia dello scoppio della [[Secondaseconda guerra mondiale]], fu promosso ''Generalmajor'' (maggiore generale).
== La seconda guerra mondiale ==
 
=== I primi incarichi ===
=== La seconda guerra mondiale ===
==== I primi incarichi ====
[[File:Bundesarchiv Bild 146-1978-024-31, Model, v. Rundstedt und Krebs.jpg|thumb|Walter Model, [[Gerd von Rundstedt]] e [[Hans Krebs]] ]]
Nell'ottobre del [[1939]], dopo aver preso parte all'[[Campagna di Polonia|invasione della Polonia]] in veste di capo di stato maggiore del IV Corpo d'armata, venne trasferito alla XVI Armata, come capo di Stato maggiore. Dopo aver combattuto in [[Campagna di Francia|Francia]] ed essere stato promosso ''Generalleutnant'' (tenente generale), nel novembre del [[1940]] assunse il comando della [[3. Panzer-Division (Wehrmacht)|3. Panzer-Division]].
 
==== La campagna di Russia ====
Alla testa della 3. Panzer-Division, Model prese parte all'[[operazione Barbarossa]] sin dalle prime fasi, guidando l'avanzata tedesca in [[Ucraina]] e svolgendo un ruolo decisivo nell'[[Battaglia di Kiev (1941)|accerchiamento di Kiev]]. Durante il periodo passato al comando di quest'unità, Model iniziò a sperimentare un programma di addestramento speciale che prevedeva la formazione di gruppi combattenti provenienti da diverse specialità: fanteria, artiglieriartiglieria, mezzi corazzati ede altro. In questo modo Model anticipò di alcuni mesi la prassi dell'[[Heer (Wehrmacht)|esercito tedesco]] di costituire regolarmente [[Kampfgruppe|gruppi di combattimento combinati]], confermando la sua fama di innovatore.
 
Promosso ''General der Panzertruppen'', fu trasferito, nell'ottobre [[1941]], presso il 41º ''Panzerkorps'' dove si mise in evidenza per la sua abilità tattica, specialmente nelle manovre difensive. Fu principalmente merito suo, infatti, se la controffensiva sovietica dell'inverno [[1941]] (seguita al fallimento dell'[[operazione Tifone]]) non si trasformò in una disfatta, salvando così le sue truppe dall'accerchiamento sovietico.
 
==== La tattica difensiva ====
La tattica difensiva di Model si basava sull'osservazione che i sovietici attaccavano sempre in massa e con scarsa coordinazione tra i reparti; questo tipo di attacchi tendeva ad essere maggiormente efficace quando a fronteggiare la pressione degli attaccanti era disposta una linea difensiva organizzata su singoli punti fortificati, piuttosto che una linea di difesa continua. Per di più Model aveva rilevato che l'organizzazione di supporto logistico sovietica era ancora in larga parte incapace di sostenere una battaglia di movimento e di penetrazione in profondità attraverso le linee nemiche; ciò significava che, anche qualora il fronte difensivo fosse stato sfondato in un punto, tale sfondamento non avrebbe rappresentato necessariamente un elemento di crisi generale.
 
Così Model organizzò la sua difesa distribuendo gli uomini su tutto il corso del fronte, in modo da sfruttare il vantaggio delle sue truppe in termini di artiglieria, lasciando nel frattempo a piccoli ''[[kampfgruppe]]n'' meccanizzati operanti nelle retrovie l'onere di chiudere eventuali falle create da attacchi nemici. Questo schema difensivo, ancorché dispendioso, si rivelò vincente contro i sovietici e condusse in salvo il XVI. Panzer-korps; Model guadagnò la fama di maestro della difesa, continuando ad adottare la tattica appena descritta per il resto della sua carriera.
 
==== Al comando della 9ª Armata ====
In virtù della sua abilità nelle operazioni di difesa, Model fu posto al comando della [[9. Armee (Wehrmacht)|9ª Armata]], che tra gennaio [[1942]] e il marzo del [[1943]] si trovava a difendere una difficilissima posizione nel saliente di [[Battaglia di Ržev|Rzhev]]. La nomina di Model fu accettata e condivisa da [[Hitler]] in persona: di lui il [[Führer]] apprezzava non solo la reputazione di ''mastino della difesa'', ma soprattutto la determinazione e la forza dell'animo, qualità decisive per portare a successo un'operazione così complicata.
 
Quando Model si insediò il 19 gennaio [[1942]] presso il suo nuovo comando a [[Sychevka]], il settore affidato alla 9ª Armata era in pieno scompiglio. Il Fronte Kalinin del Generale [[Ivan Konev]] aveva sfondato le linee tedesche, arrivando a minacciare la principale via di rifornimento dell'intero [[Heeresgruppe Mitte]]: l'autostrada [[Mosca (Russia)|Mosca]]-[[Smolensk]]. Le posizioni della 9ª Armata, oltretutto, erano ulteriormente minacciate dallo sfondamento della XXXIX Armata sovietica che, attaccando sul fianco destro del saliente di Rzhev, raggiunse le rive del [[Dnepr]], giungendo quasi a circondare le truppe tedesche operanti nell'area.
 
A dispetto del pericolo, Model diede disposizioni di organizzare un immediato contrattacco, che colse di sorpresa le truppe sovietiche e portò all'accerchiamento della XXXIX Armata sovietica. Nei durissimi scontri che ne seguirono, la 9ª Armata riuscì a respingere i ripetuti tentativi sovietici di liberare le loro unità intrappolate: Model realizzò così un'importante vittoria per il morale e per la tenuta di tutto il settore centrale delle difese tedesche. A seguito di questo successo, Model venne nominato ''Generaloberst'' (colonnello generale) il 28 febbraio [[1942]].
 
Una volta risolta l'emergenza, Model, organizzò la difesa del fronte facendo ricorso sia a tattiche militari convenzionali, sia a innovazioni da lui studiate negli anni precedenti. Questi erano i principi fondamentali su cui si basò la famosa difesa di Model:
* un moderno sistema di [[intelligence]] militare, basato su ricognizioni e fonti provenienti dalle prime linee e non su rapporti preparati da analisti nelle retrovie;
* linee difensive continue, indipendentemente da quanto sottili fossero sottili;
* divisione delle unità di riserva in piccoli gruppi, così da poter più prontamente intervenire per tappare ogni possibile sfondamento;
* controllo dei battaglioni di artiglieria attribuito ai comandi di divisione o di corpo d'armata, così che potessero meglio stabilire come impiegarli.
Riga 98 ⟶ 101:
I principi su cui Model aveva fondato il suo schema di difesa contravvenivano ad alcune consolidate tradizioni dell'esercito prussiano; la cosa più interessante da notare però è che Model contravvenne anche a un ordine diretto di [[Hitler]]. Nonostante il [[Führer]] avesse infatti ordinato di non costituire più linee di difesa lungo il fronte, così da evitare la tentazione da parte dei soldati di arretrare su posizioni più sicure nelle retrovie, Model continuò lo stesso a basare la sua difesa su più linee continue, ignorando di fatto quell'ordine.
 
L'utilizzo di queste tattiche di difesa permise alla 9ª Armata di difendere le sue posizioni fino alla primavera del [[1943]]. In questo periodo gli attacchi sovietici furono continui e decisi, ma le truppe sotto il comando di Model riuscirono a respingerli tutti; uno di questi attacchi falliti (nome in codice [[operazione Marte]]) è stato indicato come la più grande sconfitta subita durante la guerra dal principale condottiero sovietico: il Maresciallo [[Georgy Zhukov]].
 
Nel contesto di una riorganizzazione complessiva del fronte orientale, il comando tedesco autorizzò l'avvio dell'[[operazione Bufalo]], che nel marzo del [[1943]] portò all'evacuazione del saliente di Rzhev da parte della 9ª Armata e al suo riposizionamento presso la zona di [[Orël]]. L'evacuazione fu eseguita con successo; tuttavia le azioni anti-partigiane condotte nel corso della stessa portarono alla morte di quasi 3.000 russi e alla distruzione di numerosi villaggi.
 
Nel luglio del [[1943]] la 9ª Armata di Model prese parte alla [[battaglia di Kursk]]: la più grande battaglia di carri armati di tutta la seconda guerra mondiale. In questa circostanza, Model ebbe un ruolo decisivo anche nella pianificazione dell'operazione; è corretto attribuirgli, dunque, non poche responsabilità nella sconfitta che patirono i tedeschi. Contrariamente al parere del [[feldmaresciallo]] [[Erich von Manstein]], infatti, Model spinse per ritardare il più possibile l'attacco al saliente di [[Kursk]], così da permettere l'arrivo al fronte di nuove [[Panzer V Panther|unità corazzate di ultima generazione]]. Questo ritardo fu letale per le truppe tedesche: i sovietici riuscirono a rafforzare le loro posizioni nel saliente e a pianificare una controffensiva verso Orël che mise in difficoltà la 9ª Armata.
 
==== La promozione a Feldmaresciallo ====
La sconfitta a Kursk non riuscì ad offuscare la reputazione di mastino della difesa di Model. Anche il suo allontanamento dal comando della IX Armata, nel settembre del [[1943]], servì semplicemente a tenerlo libero e a disposizione del [[Führer]] per nuovi incarichi dopo un'eventuale offensiva sovietica.
 
All'inizio del [[1944]] dopo aver ottenuto la prestigiosa promozione al grado di feldmaresciallo, assunse in successione il comando dell'[[Heeresgruppe Nord]] (fra gennaio e marzo), dell'[[Heeresgruppe Nordukraine]] (fra marzo e giugno) e dell'Heeresgruppe Mitte (fra giugno e agosto). In tutti questi incarichi riuscì sempre a raggiungere l'obiettivo a lui richiesto: arginare le offensive sovietiche e riorganizzare le linee di difesa tedesche.
 
==== Sul Fronte occidentale ====
Dopo che le [[Alleati della seconda guerra mondiale|truppe Alleate]] sbarcate in [[Sbarco in Normandia|Normandia]] mandarono in crisi il fronte occidentale tedesco con le loro avanzate, Model fu trasferito al [[Fronte occidentale (1939-1945)|fronte occidentale]], nella speranza che qui come in Unione Sovietica sapesse riportare ordine nelle confuse linee tedesche. Assumendo il comando dell'[[Heeresgruppe B]], confermò al suo posto il generale [[Hans Speidel]], capo di stato maggiore del Gruppo. Per alcuni giorni assunse anche l'incarico di ''[[Oberbefehlshaber West]]'' al posto di [[Günther von Kluge]].
 
Evacuata la [[Francia]], riparò con i suoi reparti nei [[Paesi Bassi]] e [[Belgio]], dove prese parte alle operazioni per la difesa dei ponti di [[Arnhem]] e [[Nimega]] durante l'[[operazione Market Garden]]. In seguito, nell'inverno [[1944]]-[[1945]], fu impegnato con [[Josef Dietrich]] e [[Hasso von Manteuffel]] nell'[[offensiva delle Ardenne]], l'ultima offensiva lanciata dai tedeschi sul fronte occidentale.
 
Dopo il fallimento dell'offensiva delle Ardenne, la situazione sul fronte occidentale si fece molto dura per Model; alle sue truppe mancavano rincalzi e rifornimenti e, oltretutto, un preciso ordine di [[Hitler]] vietava all'Heeresgruppe B di arretrare dietro la sponda occidentale del [[Reno]]. Model fu così costretto a organizzare la difesa nelle condizioni peggiori: non solo aveva contro un avversario superiore in numero e mezzi, ma le sue truppe furono costrette a combattere con il Reno alle spalle che tagliava ogni possibilità di una ritirata strategica.
Riga 118 ⟶ 121:
Le posizioni tedesche sul Reno, dunque, erano destinate a crollare, liberando agli Alleati la via per la conquista del [[bacino della Ruhr]], centro fondamentale per l'industria bellica tedesca. Quando agli inizi di aprile del 1945 l'Heeresgruppe B, sotto il comando di Model, venne circondato dalle forze Alleate nella cosiddetta [[sacca della Ruhr]], Model dapprima ordinò un'accanita resistenza, respingendo diverse proposte di capitolazione; poi, resosi conto della disperata situazione, ordinò ai suoi uomini di cessare i combattimenti nella sacca della Ruhr e sciolse il gruppo di armate. Oltre 300.000 soldati e 30 generali tedeschi furono così fatti prigionieri degli Alleati.
 
Prima di arrendersi, Model chiese al suo Capo di stato maggiore: "''Secondo leiLei abbiamo fatto tutto il possibile per giustificare il nostro comportamento agli occhi della storia? C'è dell'altro da fare?''". Poi dopo un breve momento di silenzio aggiunse: "''In passato i condottieri si avvelenavano''". Il 21 aprile 1945 seguì il loro esempio, sparandosi un colpo alla testa in un bosco; il suicidio risparmiò al feldmaresciallo tedesco un processo per [[crimini di guerra]], richiesto con decisione da parte dei sovietici, che lo avrebbe condotto a una sicura condanna a morte. Model fu seppellito nella Ruhr, nello stesso luogo dove si era suicidato. Nel 1955 suo figlio Hansgeorg Model, divenuto alto ufficiale della [[Bundeswehr]], riesumò il cadavere del padre, dandogli sepoltura in un cimitero militare tedesco.
 
Tutti i generali che avevano servito agli ordini di Model resero onore alle sue qualità di comandante, anche se spesso, a causa dei suoi modi bruschi, ebbe scontri violenti sia con i superiori che con i suoi subordinati. Disse di lui il generale [[Hasso von Manteuffel]]: "''Model era un tattico eccellente, migliore nella difesa che nell'attacco. Aveva una particolare abilità nel giudicare quel che la truppa poteva fare e quel che non poteva fare. Le sue maniere erano invise e i suoi metodi non sempre accettabili nell'ambiente più elevato dell'esercito tedesco; ma a Hitler andavano a genio le une e gli altri. Model teneva testa a Hitler come quasi nessun altro ardiva fare''"<ref>[[Basil Liddell Hart]], Storia di una sconfitta, BUR, 2002</ref>.
 
== I rapporti con Hitler e il nazismo ==
Seppur non svolgendo mai direttamente attività politica, Model è stato spesso indicato come un fervente [[nazionalsocialista]]. Ciò sia per i ripetuti atti di fede che fecemanifestò verso il [[Führer]] e la sua politica, sia per le responsabilità che ebbe nel tacere dellesulle atrocità compiute contro i civili dalle [[SS]] nei settori sotto il suo comando. Fallito l'[[Attentato a Hitler del 20 luglio 1944|attentato alla vita di Hitler]] del 20 luglio [[1944]], Model era stato il primo ufficiale a riproclamare la sua fede nel [[Führer]] e a mandargli un telegramma che tale fede riaffermava; tali rassicurazioni rafforzarono le convinzioni di [[Hitler]] nelle capacità del suo generale. Tuttavia il rapporto di Model col suo [[Führer]] non fu di assoluto servilismo e sottomissione: egli infatti non solo seppe tenere testa a [[Hitler]] durante le riunioni ufficiali, ma talvolta non tenne conto nemmeno dei suoi ordini militari, agendo spesso secondo il proprio giudizio.
 
== Onorificenze ==
Riga 227 ⟶ 230:
=== Onorificenze straniere ===
{{Onorificenze
|immagine=AUT KuK Kriegsbande schwertern-gold BAR.svg
|immagine=MilitaryMeritAustria.ribbon.gif
|nome_onorificenza=Croce al merito militare di III classe con spade
|collegamento_onorificenza=Croce al merito militare (Austria)
Riga 243 ⟶ 246:
 
==Bibliografia==
* {{Cita libro|autore=Paul Adair |lingua=en |titolo=Hitler's Greatest Defeat |sous-titreurl=https://archive.org/details/hitlersgreatestd0000adai_q4x8 |capitolo=The Collapse of Army Group Centre, June 1944 |editore=London: Arms & Armour Press |anno=1994 |isbn=978-1-85409-232-8}}
* {{Cita libro|autore=Christian Baechler |titolo=Guerre et extermination à l'Est |sous-titrecapitolo=Hitler et la conquête de l'espace vital. 1933-1945 |editore=Tallandier |città=Paris |anno=2012 |isbn=978-2-84734-906-1 |plume=oui}}
* {{Cita libro|autore=Florian Berger |lingua=de |titolo=Mit Eichenlaub und Schwertern. Die höchstdekorierten Soldaten des Zweiten Weltkrieges |editore=Selbstverlag Florian Berger |anno=2000 |isbn=978-3-9501307-0-6 |p=415}}
* {{Cita libro|autore1=Hansgeorg Model |autore2=Dermot Bradley |titolo=Generalfeldmarschall Walter Model (1891-1945) Dokumentation eines Soldatenlebens |editore=Biblio Verlag |città=Osnabrück |anno=1991 |isbn=3-7648-1785-2 |isbn2=978-3764817855 }}
* {{Cita libro|autore=[[Paul Carell]] |lingua=en |titolo=Hitler Moves East, 1941-43 |editore=New York, NY: Bantam |anno=1966 }}
* {{Cita libro |cid=Center of Military History1986 |lingua=en |titolo=Military Improvisations During the Russian Campaign |editore=[[United States Army Center of Military History]] |città=Washington, DC |anno=1986 |url=http://www.history.army.mil/books/wwii/milimprov/fm.htm |accesso=12 luglio 2007 |dataarchivio=12 settembre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100912061009/http://www.history.army.mil/books/wwii/milimprov/fm.htm |urlmorto=sì }}
* {{Cita libro|autore=[[Alan Clark]] |lingua=en |titolo=Barbarossa |sous-titrecapitolo=the Russian-German Conflict 1941-45 |editore=London: Wiedenfeld and Nicolson |anno=1995 |isbn=978-0-297-81429-0 }}
* {{Cita libro|autore=[[Carlo D'Este]] |lingua=en |titolo=Hitler's Generals |anno=1989 |isbn=978-1-85799-285-4 }}
* {{Cita libro|autore=[[Walther-Peer Fellgiebel]] |lingua=de |titolo=Die Träger des Ritterkreuzes des Eisernen Kreuzes 1939-1945 |editore=Podzun-Pallas |città=Friedburg, Germany |anno=2000 |isbn=978-3-7909-0284-6 }}
* {{Cita libro|autore=[[David Glantz]] |lingua=en |titolo=Zhukov's Greatest Defeat |sous-titreurl=https://archive.org/details/zhukovsgreatestd0000glan_t8w0 |capitolo=the Red Army's Epic Disaster in Operation Mars, 1942 |editore=Lawrence, KS: University Press of Kansas |anno=1999 |isbn=978-0-7006-0944-4 }}
* {{Cita libro|autore1=David Glantz |autore2=J. M. House |lingua=en |titolo=The Battle of Kursk |url=https://archive.org/details/battleofkursk0000glan |editore=Lawrence, KS: University Press of Kansas |anno=1999 |isbn=978-0-7006-0978-9 }}
* {{Cita libro|autore=[[Max Hastings]]|lingua=en|titolo=Overlord: D-Day and the Battle for Normandy 1944 |editore=London: Pan McMillan |anno=1984 |isbn=978-0-333-59151-2 }}
* {{Cita libro|autore=[[Ian Kershaw]] |titolo=La Fin |sous-titrecapitolo=Allemagne, 1944-1945 |città=Paris |editore=Seuil |anno=2012 |ppp=665 |isbn=978-2-02-080301-4 |plume=oui}}
* {{Cita libro|autore=Franz Kurowski |lingua=en |titolo=Operation « Zitadelle » July 1943 |sous-titrecapitolo=the Decisive Battle of World War II |editore=Winnipeg, Man: J J Fedorowicz |anno=2003 |isbn=978-0-921991-63-2 }}
* {{Cita libro|autore=[[Jean Lopez]] |titolo=Opération Bagration |sous-titrecapitolo=la revanche de Staline (1944) |editore=Economica |città=Paris |anno=2014 |ppp=409 |isbn=978-2-7178-6675-9 |plume=oui}}
* {{Cita libro|autore=Charles B. MacDonald |lingua=en |titolo=The Battle of the Huertgen Forest |editore=Philadelphia, PA: Lippincott |anno=1963 }}
* {{Cita libro|autore=[[Friedrich Wilhelm von Mellenthin|Friedrich von Mellenthin]] |lingua=en |titolo=German Generals of World War II |sous-titreurl=https://archive.org/details/germangeneralsof0000mell |capitolo=As I Saw Them |editore=Norman, OK: University of Oklahoma Press |anno=1977 |isbn=978-0-8061-1406-4 }}
* {{Cita libro|autore=Samuel W. Mitcham |lingua=en |titolo=Crumbling Empire |sous-titreurl=https://archive.org/details/crumblingempireg00mitc |capitolo=the German Defeat in the East, 1944 |editore=Westport, CT: Praeger |anno=2001 |isbn=978-0-275-96856-4 }}
* {{Cita libro|autore=Samuel W. Mitcham |lingua=en |titolo=Panzers in Winter |sous-titreurl=https://archive.org/details/panzersinwinterh0000mitc |capitolo=Hitler's Army and the Battle of the Bulge |editore=Westport, CT: Praeger |anno=2006 |isbn=978-0-275-97115-1 }}
* {{Cita libro|autore=Steven H. Newton |lingua=en |titolo=Kursk: the German View |url=https://archive.org/details/kurskgermanviewe0000unse |editore=Cambridge, MA: Da Capo |anno=2002 |isbn=978-0-306-81150-0 }}
* {{Cita libro|autore=Steven H. Newton |lingua=en |titolo=Hitler's Commander: Field Marshal Walter Model - Hitler's Favorite General |url=https://archive.org/details/hitlerscommander0000newt |editore=Cambridge, MA: Da Capo |anno=2006 |isbn=978-0-306-81399-3 }}
* {{Cita libro|autore=Danny S. Parker |lingua=en |titolo=The Battle of the Bulge, the German View: perspectives from Hitler's High Command |url=https://archive.org/details/battleofbulgeger0000unse |editore=London: Greenhill |anno=1999 |isbn=978-1-85367-354-2 }}
* {{Cita libro|autore=Veit Scherzer |lingua=de |titolo=Die Ritterkreuzträger 1939-1945 Die Inhaber des Ritterkreuzes des Eisernen Kreuzes 1939 von Heer, Luftwaffe, Kriegsmarine, Waffen-SS, Volkssturm sowie mit Deutschland verbündeter Streitkräfte nach den Unterlagen des Bundesarchives |editore=Scherzers Miltaer-Verlag |città=Jena, Germany |anno=2007 |isbn=978-3-938845-17-2 }}
* {{Cita libro|autore=Albert Seaton |lingua=en |titolo=The Battle for Moscow |editore=New York, NY: Stein and Day |anno=1971 |isbn=978-0-8128-1364-7 }}
* {{Cita libro|autore=[[Hans Speidel]] |lingua=en |titolo=Invasion 1944: Rommel and the Normandy Campaign |url=https://archive.org/details/invasion1944romm0000hans |editore=Chicago, IL: Regnery |anno=1950 }}
* {{Cita libro|autore=Marcel Stein |lingua=de |titolo=Generalfeldmarschall Walter Model Legende und Wirklichkeit |editore=Biblio Verlag |anno=2001 |isbn=978-3-7648-2312-2 }}
* {{Cita libro|autore=John Toland |lingua=en |titolo=The Last 100 Days |url=https://archive.org/details/last100days0000tola |editore=New York, NY: Random House |anno=1966 }}
* {{Cita libro|autore=Charles Whiting |lingua=en |titolo=The battle of Hurtgen Forest: the Untold Story of a Disastrous Campaign |url=https://archive.org/details/battleofhurtgenf0000whit |editore=New York, NY: Orion |anno=1989 |isbn=978-0-517-56675-6 }}
* {{Cita libro|autore={{Lien|languelingua=en|tradtraduttore=Steven Zaloga|fr=Steven Zaloga}} |lingua=en |titolo=Bagration 1944: the Destruction of Army Group Centre |editore=London: Osprey |anno=1996 |isbn=978-1-85532-478-7 }}
* {{Cita libro|autore1=Niklas Zetterling |autore2=A. Frankson |lingua=en |titolo=Kursk 1943: a Statistical Analysis |editore=London: Cass |anno=2000 |isbn=978-0-7146-8103-0 }}
* {{Cita libro|autore=Earl F. Ziemke |lingua=en |titolo=Stalingrad to Berlin: the German Defeat in the East |editore=New York, NY: Dorset |anno=1986 |isbn=978-0-88029-059-3 }}
Riga 295 ⟶ 298:
|immagine = War Ensign of Germany 1938-1945.svg
|periodo = 6 agosto - 14 agosto [[1943]]
|precedente = [[Eric-Heinrich Clößner]]
|successivo = [[Lothar Rendulic]]
}}
Riga 330 ⟶ 333:
|successivo = Incarico abolito
}}
 
{{FMTedeschi}}
{{Croce di Cavaliere con Diamanti}}
Riga 339 ⟶ 341:
[[Categoria:Militari della Wehrmacht]]
[[Categoria:Suicidi per arma da fuoco]]
[[Categoria:Cavalieri della Croce di Ferro]]