Ilaria Alpi: differenze tra le versioni
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|Attività2 = fotoreporter
|Nazionalità = italiana
|PostNazionalità = , assassinata a [[Mogadiscio]], dove lavorava come inviata per il [[TG3]], insieme al suo [[Operatore di ripresa|cineoperatore]] [[Miran Hrovatin]]
|PostNazionalità = del [[TG3]], assassinata a [[Mogadiscio]] insieme al suo [[Operatore di ripresa|cineoperatore]] [[Miran Hrovatin]]<ref name="F.Q. 2012">{{Cita news|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/25/lultimo-viaggio-ilaria-alpi-lombra-gladio/197492/|titolo=L'ultimo viaggio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin in Somalia e quell’ombra di Gladio|pubblicazione=[[Il Fatto Quotidiano]]|data=25 marzo 2012|accesso=23 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180612143515/https://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/25/lultimo-viaggio-ilaria-alpi-lombra-gladio/197492/|dataarchivio=12 giugno 2018|urlmorto=no}}</ref><ref name="F.Q. 2014">{{Cita news|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/18/ilaria-alpi-ventanni-fa-lomicidio-della-giornalista-e-di-miran-hrovatin-in-somalia/917983/|titolo=Ilaria Alpi, 20 anni fa l'omicidio della giornalista e di Miran Hrovatin in Somalia|pubblicazione=[[Il Fatto Quotidiano]]|data=18 marzo 2014|accesso=23 ottobre 2016}}</ref>▼
|Immagine = Ilaria alpi.jpg
|Didascalia = Ilaria Alpi
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== Biografia ==
Fu uccisa a [[Mogadiscio]], insieme all'operatore [[Miran Hrovatin]], il 20 marzo 1994, in circostanze mai chiarite.<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/03/21/assassinati-sangue-freddo.html|titolo=Assassinati a sangue freddo|autore=Vladimiro Odinzov|sito=la Repubblica|data=21 marzo 1994|accesso=8 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200508093554/https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/03/21/assassinati-sangue-freddo.html|dataarchivio=8 maggio 2020|urlmorto=no}}</ref> Il suo corpo è sepolto nel [[cimitero Flaminio]] di Roma. La madre intraprese, fin dal primo processo, una battaglia per cercare la verità e far cadere ogni sorta di depistaggio sull'omicidio della giornalista e del cameraman.
== L'omicidio Alpi-Hrovatin ==
=== L'inchiesta sul traffico di rifiuti in Somalia e la morte ===
[[File:K-4 Circle outside of the Bangladesh Army compound.JPEG|thumb|Il famigerato ''km 4'': a destra, il ''cinema Equatore''; a sinistra vi era il Sahafi hotel]]
Ilaria Alpi giunse per la prima volta in [[Somalia]] nel dicembre
Le inchieste della giornalista si sarebbero poi soffermate su un possibile [[traffico di armi]] e di [[rifiuti tossici]] che avrebbero visto, tra l'altro, la complicità dei [[servizi segreti italiani]] e di alte istituzioni italiane:<ref name="F.Q. 2012" /><ref name="F.Q. 2014" /><ref>{{Cita news|autore=Andrea Palladino|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/18/caso-alpi-barre-duranio-dossier-dei-servizi-negli-atti-parlamentari-segreti/917395/|titolo=
Alpi e Hrovatin furono uccisi in prossimità dell'ambasciata italiana a Mogadiscio, a pochi metri dall'hotel Hamana, nel quartiere Shibis; in particolare, in corrispondenza dell'incrocio tra via Alto Giuba e corso Somalia (nota anche come strada Jamhuriyada, corso
La giornalista salì poi a bordo di alcuni pescherecci, ormeggiati presso la banchina del porto di Bosaso, sospettati di essere al centro di traffici illeciti di rifiuti e di armi: si trattava di navi che inizialmente facevano capo ad una società di diritto pubblico somalo e che, dopo la caduta di Barre, erano illegittimamente divenute di proprietà personale di un imprenditore italo-somalo. Tornati a Mogadiscio, Alpi e Hrovatin non trovarono il loro autista personale, mentre si presentò Ali Abdi, che li accompagnò all'hotel Sahafi, vicino all'aeroporto, e poi all'hotel Hamana, nelle vicinanze del quale avvenne il duplice delitto. A bordo del mezzo si trovava altresì Nur Aden, con funzioni di scorta armata.
Sulla scena del crimine arrivarono subito
=== Le indagini ===
Il duplice omicidio determinò l'apertura di due distinti procedimenti penali a carico di ignoti: l'uno, presso la procura di Roma, per la morte
Pititto dette alle indagini un impulso significativo: dispose l'autopsia sul corpo
Il 16 giugno 1997, tuttavia, il nuovo procuratore capo di Roma, [[Salvatore Vecchione]], revocò la titolarità delle indagini a Pititto per assegnarla a [[Franco Ionta]]. La motivazione addotta in proposito fu che Pititto avrebbe assunto la gestione del procedimento senza informare il contitolare delle indagini, De Gasperis, di fatto estromettendolo; segnatamente, Vecchione asserì di avergli revocato il procedimento «dopo aver constatato l'esistenza di disparità di vedute sulle modalità di conduzione dell'indagine». Nondimeno, come fu accertato nell'ambito di una successiva ispezione disposta dal [[ministero della giustizia|ministero di grazia e giustizia]],
{{citazione|Se la ragione per cui l'inchiesta mi è stata sottratta non è il contrasto tra me e De Gasperis, allora dev'essere un'altra: una ragione occulta. E ciò che è segreto, e incide su un'inchiesta giudiziaria per un duplice omicidio pregiudicando l’accertamento delle responsabilità, non può che allarmare.|Dott. Giuseppe Pititto, intervista a [[Famiglia Cristiana]], 23 aprile 2000}}
In tal modo, Pititto non poté sentire i due potenziali testimoni chiave della vicenda: all'assunzione di informazioni procedette così, il 17 luglio 1997, il nuovo titolare dell'inchiesta, inopinatamente chiamato a prendere cognizione della consistente mole investigativa e a valutare i diversi elementi di prova sino ad allora raccolti in appena un mese dall'assegnazione del fascicolo. Assunto a informazioni, Ali Abdi dichiarò che
Il 6 giugno 1997, intanto, Panorama aveva dato conto, in un ampio reportage, di numerose violenze asseritamente commesse dalle truppe italiane in Somalia nell'ambito della missione Ibis ([[UNOSOM I]] e [[UNOSOM II|II]]), pubblicando alcune foto; inoltre, era stato diffuso un memoriale (''memoriale Aloi''), in cui l'estensore, un maresciallo all'epoca in servizio presso il [[1º Reggimento carabinieri paracadutisti "Tuscania"|reggimento Tuscania]], aveva denunciato una serie di presunte violenze messe in atto dal contigente italiano ai danni di civili somali, adombrando un ''possibile collegamento tra la morte della giornalista Alpi e certi comportamenti'' dei militari italiani. Al fine di accertare la perpetrazione di eventuali abusi nei confronti della popolazione, il 16 giugno fu nominata un'apposita commissione governativa d'inchiesta (presieduta da [[Ettore Gallo]] e composta da [[Tina Anselmi]], [[Tullia Zevi]], i generali Antonino Tambuzzo e Cesare Vitale). Di lì a poco, d'altra parte, emerse la mendacità delle affermazioni rilasciate nel corso dell'intervista a Panorama da uno degli accusatori,<ref>
Nel corso del 1997, un giornalista, [[Giovanni Maria Bellu]], portò alla luce una singolare circostanza. Dal momento che due componenti del commando erano rimasti feriti, Bellu, recatosi nella capitale somala, chiese ad un amministratore dell'ospedale Keysaney, unico presidio di Mogadiscio in grado di affrontare emergenze di una certa rilevanza, di poter visionare i registri delle persone che si erano presentate presso detto ospedale. A tal fine, Bellu fornì come pretesto la vicenda delle presunte violenze commesse dai militari italiani ai danni della popolazione civile e richiese i registri relativi a date disparate, tra le quali inserì però la data dell'agguato; ebbene, nel registro relativo al 20 marzo 1994, giorno dell'agguato, figuravano solo due feriti d'arma da fuoco e il nome di entrambi i pazienti era stato cancellato con il bianchetto e poi riscritto sopra.
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Nel frattempo, attraverso l'attività svolta dall'ambasciatore italiano in Somalia, Giuseppe Cassini, venne rintracciato un possibile testimone oculare, Ahmed Ali Rage, detto Gelle, il quale asseriva di essersi trovato sul luogo dell'agguato al momento del duplice omicidio e alla cui individuazione si giunse mediante i buoni uffici di due cittadini somali, Ahmed Mohamed Mohamud (detto Washington), a sua volta coadiuvato da Abdisalam Ahmed Hassan (detto Shino), e di Mohamed Nur Mohamud (detto Garibaldi). Gelle fu così accompagnato a Roma in veste di persona informata sui fatti: assunto a sommarie informazioni dalla Digos di Roma il 10 ottobre 1997 e nuovamente escusso da Ionta il giorno successivo, accusò dell'omicidio Alpi-Hrovatin un suo connazionale, tale Hashi detto "Faudo", riconoscendolo come uno degli autori materiali del duplice omicidio e precisando di aver assistito personalmente alla sparatoria mentre si trovava davanti all'hotel Hamana. Il 23 dicembre 1997 la Digos di Udine riuscì a identificare la persona indicata da Gelle, sennonché, il giorno stesso, Gelle divenne irreperibile.
Successivamente, l'11 gennaio 1998, Cassini condusse a Roma undici cittadini somali per essere sentiti dalla commissione Gallo: alcuni in qualità di vittime delle violenze asseritamente commesse nei loro riguardi dai militari italiani; altre perché comunque ritenute persone informate sui fatti. A tal fine, l'ambasciatore si era rivolto ad Ali Mahdi e al figlio del generale Aidid, [[Hussein Farrah Aidid]], i quali, a loro volta, avevano affidato l'incarico di redigere una lista delle possibili vittime ad un gruppo di anziani, la Società degli Intellettuali Somali. Tra le persone accompagnate in Italia vi erano l'autista di Ilaria Alpi, Ali Abdi, e la persona accusata dallo stesso Gelle quale autore del duplice omicidio, [[Hashi Omar Hassan]]: a suo dire, infatti, alcuni militari italiani lo avrebbero legato e gettato in mare presso il porto vecchio di Mogadiscio insieme ad altre venti persone che, in tale occasione, avrebbero perso la vita.<ref>Le altre nove persone giunte in Italia erano Aden Abukar Ali, torturato con gli elettrodi di un telefono da campo; Dahira Salad Osman, stuprata con un razzo illuminante; Abdukadir Salad Osman, fratello della precedente; Abdulle Mao Afrah e Ibrahim Mohamed Mohamud, che sarebbero stati «incaprettati» a El Dere e malmenati (fatto poi rivelatosi insussistente); Abdullahi Sheik Ismail, picchiato il 2 luglio 1993; Yahia Amir, presidente della Società degli Intellettuali Somali (SIS); Abdullahi Hussein Omar, vicecomandante del commissariato di Giohar; Abdirahman Haji Gaal, avvocato, presidente del Consiglio per la Ricostruzione della Giustizia.</ref>
Il 12 gennaio 1998 fu di nuovo assunto a sommarie informazioni l'autista
Il 13 gennaio Hassan fu così sottoposto a [[fermo di indiziato di delitto|fermo]] (p.p. 24/1998 RGNR mod. 21); due giorni dopo veniva disposta la [[custodia cautelare in carcere]], con ordinanza confermata dal tribunale del riesame il 7 febbraio. Parallelamente, si apriva un nuovo fascicolo contro ignoti (p.p. 6403/1998 RGNR mod. 44).
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=== Il processo ===
==== Il processo di primo grado ====
Il 18 luglio
[[File:Hashi Omar Hassan, 1998.jpg|thumb|Il somalo Hashi Omar Hassan, accusato degli omicidi Alpi e Hrovatin, davanti al tribunale di Roma nel 1998: condannato nel 2000 a 26 anni di reclusione,
La prima udienza dibattimentale si tenne il 18 gennaio 1999 presso la Corte d'Assise di Roma; il collegio era presieduto da Gianvittore Fabbri. Nel corso del processo, alcuni dei testimoni auditi lasciarono intravedere particolari inquietanti intorno ai possibili legami tra l'assassinio della giornalista e i presunti traffici illeciti di armi e di rifiuti tossici che sarebbero intercorsi tra Italia e Somalia. Il 10 maggio, il presidente del ''Comitato parlamentare per i servizi di informazione e sicurezza e per il segreto di Stato'', [[Franco Frattini]], intervenendo ad una trasmissione televisiva, rilevò come la questione dei traffici illeciti come possibile movente del duplice omicidio fosse "un elemento importante che sta emergendo".
Nel frattempo, tuttavia, poiché Gelle si era reso irreperibile, nel processo poterono essere utilizzate le dichiarazioni che egli aveva rilasciato nel corso delle indagini preliminari senza procedere all'esame testimoniale: sul presupposto che tali dichiarazioni fossero divenute irripetibili, infatti, esse fecero ingresso nel fascicolo del dibattimento (ex art. 431, co.1
La difesa, da parte sua, chiamò a testimoniare due cittadini somali, i quali asserirono che il giorno dell'agguato l'imputato si trovava presso Haji Ali, a duecento chilometri da Mogadiscio, per visitare un familiare gravemente malato.
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{{citazione|«[...] il viaggio di Abdi in Italia, su richiesta della Commissione Gallo, non era giustificato, dal momento che egli era estraneo alle violenze sui somali: sembra perciò fatto apposta per creare una situazione di contatto tra Abdi e Hashi. [...] Non sembra, infatti, dubitabile che Abdi sia stato fatto partire per l'Italia al solo fine di effettuare il riconoscimento di Hashi. [...] Il sospetto è ancora più aggravato dal fatto che alcune piste potrebbero portare a ritenere che la Alpi sia stata uccisa, a causa di quello che aveva scoperto, per ordine di Ali Mahdi e di Mugne (Presidente della Shifco, società a cui appartenevano i pescherecci, compresa la Faraax Omar sequestrata a Bosaso e su cui Ilaria stava indagando); appare quindi lecito il dubbio che Ali Mahdi possa avere avuto tutto l'interesse a chiudere le indagini offrendo come capro espiatorio una persona del suo stesso clan|Pagg. 78-79, 82-85 motivazione}}
Hassan, tuttavia, non
==== Il processo d'appello ====
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==== La Cassazione e il processo d'appello bis ====
La sentenza fu confermata dalla Corte di cassazione, salvo nella parte in cui riconosceva l'aggravante della premeditazione; la Cassazione
Il processo d'appello bis si aprì il 10 maggio 2002 davanti alla corte d'Assise d'Appello di Roma, presieduta da Enzo Rivellese: il collegio concluse per la pena di 26 anni di reclusione, senza la premeditazione e riconoscendo le attenuanti generiche come equivalenti all'aggravante del numero dei partecipanti all'agguato (essendo 7 i componenti dell'agguato).
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=== I lavori della Commissione parlamentare d'inchiesta ===
{{P|Sezione scritta in un linguaggio che troverei opportuno semplificare. Andrebbe verificato anche che a tutte le tesi sia assicurato il giusto rilievo.|giornalisti|luglio 2009}}
Il 23 febbraio
La commissione, sempre nella relazione di maggioranza, cercò di riscontrare l'ipotesi che l'omicidio fosse avvenuto "nell'ambito di un tentativo di rapina o di sequestro di persona conclusosi solo fortuitamente con la morte delle vittime,<ref name=ComParlMagg440>{{cita|Comm. parlamentare - Relazione di maggioranza|p. 440
Altro movente che venne preso in considerazione fu il rancore verso gli italiani a causa di un arresto subito dallo stesso Hassan da parte proprio di un contingente della Folgore intervenuto a separare una rissa, durante il cui intervento Hassan colpì un ufficiale italiano. Ancora ad avvalorare questa ipotesi, nella relazione lunga 687 pagine, Valentino Casamenti dichiara che "i banditi liberati (dopo l'arresto da parte italiana) versavano in gravi condizioni economiche. Dovevano ripagare i loro avvocati ed avevano comunque urgente bisogno di soldi. Avevano deciso allora di sequestrare degli italiani per vendicarsi del trattamento subito dalla Folgore...",<ref>{{cita|Comm. parlamentare - Relazione di maggioranza|p. 443
Nell'opposizione parlamentare ci si soffermò, invece, su alcune anomalie del modo di procedere della Commissione d'inchiesta, che potrebbero averne falsato le risultanze. Quella che nella XIV legislatura da uno dei suoi componenti (l'onorevole [[Enzo Fragalà]]) fu definita “l'unica Commissione parlamentare della storia della Repubblica che svolge sul serio l'attività di inchiesta (le altre hanno sempre fatto salotto)”,<ref>Dichiarazioni dell'Onorevole [[Enzo Fragalà]], 3 marzo 2005, Bollettino delle Giunte e Commissioni della Camera dei deputati</ref>
Nella relazione conclusiva della Commissione di cui era presidente, [[Carlo Taormina|Taormina]] sostenne che la norma regolamentare in questione opera “da un punto di vista dei rapporti con i terzi, il rafforzamento delle garanzie del cittadino attinto da un provvedimento, il quale sarà posto in essere solo in quanto risultato positivo al giudizio di legittimità, di merito nonché di opportunità politica effettuato da tutti i membri dell'organismo parlamentare presenti in seduta”. Ma l'unica, vera garanzia è l'esistenza di un organo terzo cui affidare il controllo, in ordine alla riconducibilità della fattispecie al parametro di riferimento offerto dalla [[Costituzione]]. Nella successiva legislatura una norma che seguiva la medesima struttura e finalità - anche se prevedeva non l'unanimità dei presenti ma la maggioranza dei due terzi dei componenti - fu proposta all'interno della legge istitutiva di una Commissione di inchiesta, quella [[Commissione parlamentare antimafia|antimafia]]. Infine, il presidente Taormina sosteneva che “la brutalità dei numeri è certamente qualcosa che cozza con l'esigenza dell'accertamento dei fatti”.<ref>Camera dei deputati, Bollettino delle giunte e commissioni, 9 febbraio 2005, pag. 7.</ref>
In data 11 febbraio 2008 la Corte
{{citazione|[...] non spettava alla Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin adottare la nota del 21 settembre 2005 (prot. n. 2005/0001389/SG-CIV), con la quale è stato opposto il rifiuto alla richiesta, avanzata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Roma, di acconsentire allo svolgimento di accertamenti tecnici congiunti sull'autovettura corpo di reato, e annulla, per l'effetto, tale atto.<ref>
Nel gennaio 2011 la Commissione parlamentare annuncia la riapertura delle indagini sul caso.<ref>{{
=== I depistaggi ===
La Commissione parlamentare d'inchiesta affermò di avere ritrovato l'automobile sulla quale si trovavano i due giornalisti al momento dell'agguato, una [[Toyota]], sulla quale erano presenti fori di proiettile e macchie di sangue. Ma quando venne esaminato il [[DNA]] del sangue, si scoprì che non apparteneva ai giornalisti.<ref>{{Cita web |url=https://www.raiplay.it/video/2016/06/Ilaria-Alpi-L-ultimo-viaggio-517b5ecd-4f17-41c6-a718-86e196cb731d.html |titolo=Copia archiviata |accesso=9 maggio 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180509220348/https://www.raiplay.it/video/2016/06/Ilaria-Alpi-L-ultimo-viaggio-517b5ecd-4f17-41c6-a718-86e196cb731d.html |dataarchivio=9 maggio 2018 |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita web|url=http://archivio.antimafiaduemila.com/rassegna-stampa/30-news/9642-medaglia-doro-a-ilaria-alpi-e-miran-hrovatin.html|titolo=Medaglia d'oro a Ilaria Alpi e Miran Hrovatin|autore=Dora Quaranta|sito=ANTIMAFIA Duemila|data=10 ottobre 2008|accesso=11 febbraio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180509220408/http://archivio.antimafiaduemila.com/rassegna-stampa/30-news/9642-medaglia-doro-a-ilaria-alpi-e-miran-hrovatin.html|dataarchivio=9 maggio 2018|urlmorto=no}}</ref>
=== Le indagini sull'
Le indagini sulla morte della giornalista hanno portato ad accertare i contatti che Ilaria Alpi ha avuto con l'[[organizzazione Gladio]]. Un membro di Gladio, [[Vincenzo Li Causi|Li Causi]], morto qualche mese prima, era stato un suo informatore. Le indagini si sono rivolte inoltre alla morte di [[Mauro Rostagno]] e al [[centro Scorpione]] di [[Trapani]] (una sede di Gladio).<ref>{{Cita web |url=http://legislature.camera.it/_dati/leg14/lavori/documentiparlamentari/indiceetesti/022bis/001ter/pdf016.pdf |titolo=Copia archiviata |accesso=9 aprile 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180410071903/http://legislature.camera.it/_dati/leg14/lavori/documentiparlamentari/indiceetesti/022bis/001ter/pdf016.pdf |dataarchivio=10 aprile 2018 |urlmorto=no }}</ref> Si è ipotizzato che il Centro Scorpione, dove operavano agenti dei servizi segreti di [[Organizzazione Gladio|Gladio]], ricevesse armi dalla società [[OTO Melara]] di [[Finmeccanica]] a [[
== Tributi e riconoscimenti ==
=== Opera alla memoria ===
* Dal
* Nel 1997 i [[Gang (gruppo musicale)|Gang]] le hanno dedicato la canzone ''Chi ha ucciso Ilaria Alpi?'' contenuta nell'album ''[[Fuori dal controllo]]'', mentre nel 2010 i [[Pooh]] hanno scritto la canzone ''Reporter'', struggente ballata contenuta nell'album ''[[Dove comincia il sole]]'' e dedicata a Ilaria.
* Il film del
* Nel 2007 debutta al Premio Ilaria Alpi il monologo di teatro civile ''La Vacanza'' che ricostruisce il caso Alpi/Hrovatin. Scritto e recitato da [[Marina Senesi]], attrice e voce di [[Rai Radio 2|Radio 2]] ''[[Caterpillar (programma radiofonico)|Caterpillar]]'' in collaborazione con [[Sabrina Giannini]], autrice e giornalista di [[Report]]. Il testo è stato rappresentato ogni anno nel mese di marzo fino al raggiungimento del ventennale dell'uccisione di Ilaria e Miran (2014)
* Nel maggio
* Il 2 febbraio 2009, il comune di [[Parma]], inaugura una biblioteca del circuito bibliotecario comunale a Ilaria Alpi<ref>{{Cita web|url=http://www.biblioteche.comune.parma.it/alpi/it-IT/homepage.aspx|titolo=Portale Biblioteche Home Page|sito=www.biblioteche.comune.parma.it|accesso=6 marzo 2018}}</ref>, il cui padre era originario di [[Compiano]], piccolo borgo in provincia di Parma.▼
* Nel
▲* Nel maggio [[2009]] [[Daniele Biacchessi]] scrive la storia di Ilaria Alpi nel suo libro ''[[Passione reporter]]''.
* Il 20 marzo 2014, esattamente venti anni dopo la scomparsa, [[Rai 3]] ha ricordato le figure di Ilaria e Miran attraverso uno speciale in prima serata, condotto da [[Andrea Vianello]], chiamato'' La strada della verità'', in cui sono state raccontate, anche grazie alle testimonianze, le ricostruzioni e i racconti dei vari ospiti in studio, le ultime ore di vita dei due giornalisti inviati in Somalia.<ref>{{cita web |url=http://www.articolo21.org/2014/03/la-strada-della-verita-giovedi-20-marzo-su-rai3-prima-serata-dedicata-ai-20-anni-dellassassinio-alpi-hrovatin/ |titolo=“La strada della verità”. Giovedì 20 marzo su Rai3 prima serata dedicata ai 20 anni dell’assassinio Alpi-Hrovatin |data=19 marzo 2014 |sito=Articolo 21 |accesso=21 marzo 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140322002022/http://www.articolo21.org/2014/03/la-strada-della-verita-giovedi-20-marzo-su-rai3-prima-serata-dedicata-ai-20-anni-dellassassinio-alpi-hrovatin/ |dataarchivio=22 marzo 2014 |urlmorto=no}}</ref>▼
▲* Nel [[2011]] Spartaco Gippoliti e Giovanni Amori, zoologi italiani, esperti di conservazione dei [[Mammalia|mammiferi]], hanno dedicato il nome scientifico di una nuova specie di Mammifero della famiglia [[Bathyergidae]] ad Ilaria Alpi: ''Fukomys ilariae''<ref>{{cita pubblicazione |url=http://www.mapress.com/zootaxa/2011/f/zt02918p046.pdf |autore1=Spartaco Gippoliti |autore2=Giovanni Amori |titolo=A new species of mole-rat (Rodentia, Bathyergidae) from the Horn of Africa |rivista=Zootaxa |anno=2011 |numero=2918 |pp=39-46 |editore=Magnolia Press }}</ref>.
* Il 21 novembre 2014 Luciana Riccardi, madre di Ilaria, ha scritto una lettera ai vertici dell'associazione e del premio Ilaria Alpi in cui, dimettendosi da socio, chiede di chiudere il premio giornalistico perché non è stata fatta giustizia sulla morte della figlia "questo impegno con l'andare degli anni è divenuto particolarmente oneroso, anche per l'amarezza che provo nel constatare che, nonostante il nostro impegno, le indagini in sede giudiziaria non hanno portato alcun risultato".<ref>{{Cita web|autore = ANSA|url = http://www.internazionale.it/notizie/2014/12/19/il-premio-ilaria-alpi-non-e-utile|titolo = Il premio Ilaria Alpi non è utile|accesso = 12 febbraio 2020 |editore = INTERNAZIONALE|data = 19 dicembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151121052115/https://www.internazionale.it/notizie/2014/12/19/il-premio-ilaria-alpi-non-e-utile|dataarchivio=21 novembre 2015|urlmorto=no}}</ref>▼
* L'[[organizzazione non governativa|ONG]] [[Emergency]] le ha intitolato il centro chirurgico di Battambang, in [[Cambogia]]. Le sono poi state intitolate numerose strade, oltre a parchi, scuole, biblioteche e altri luoghi pubblici<ref>{{cita web |url=http://www.ilariaalpi.it/index.php?id_sezione=12&id_notizia=1447 |titolo=Premio Ilaria Alpi |sito=ilariaalpi.it - Osservatorio sull'informazione }}</ref>.▼
* Nel
* Nell'album ''Sguardi'', pubblicato nel 2016 dal cantautore Milo Brugnara, è presente il brano ''Ilaria'', dedicato ad Ilaria Alpi.<ref>
* Il 26 aprile 2012 il comune di [[Velletri]] in [[provincia di Roma]], intitola ad Ilaria Alpi un grande viale cittadino alla presenza della madre e di altri familiari della giornalista scomparsa.<ref>{{cita web |url=http://www.castellinotizie.it/2012/04/26/velletri-ilaria-alpi-prende-posto-cesare-cesaroni/ |titolo= Velletri,Ilaria Alpi prende il posto dell'ex podestà Cesare Cesaroni ▼
* Dal 2016 la compagnia Teatro Bresci porta in scena "Lo schifo. Omicidio non casuale di Ilaria Alpi nella nostra ventunesima regione" di Stefano Massini, con Anna Tringali e la regia di Giorgio Sangati
▲* Il 20 marzo 2014 esattamente venti anni dopo la scomparsa, [[Rai 3]] ha ricordato le figure di Ilaria e Miran attraverso uno speciale in prima serata, condotto da [[Andrea Vianello]], chiamato'' La strada della verità'', in cui sono state raccontate, anche grazie alle testimonianze, le ricostruzioni e i racconti dei vari ospiti in studio, le ultime ore di vita dei due giornalisti inviati in Somalia.<ref>{{cita web |url=http://www.articolo21.org/2014/03/la-strada-della-verita-giovedi-20-marzo-su-rai3-prima-serata-dedicata-ai-20-anni-dellassassinio-alpi-hrovatin/ |titolo=“La strada della verità”. Giovedì 20 marzo su Rai3 prima serata dedicata ai 20 anni dell’assassinio Alpi-Hrovatin |data=19 marzo 2014 |sito=Articolo 21 }}</ref>
▲* Il 21 novembre 2014 Luciana Riccardi, madre di Ilaria, ha scritto una lettera ai vertici dell'associazione e del premio Ilaria Alpi in cui, dimettendosi da socio, chiede di chiudere il premio giornalistico perché non è stata fatta giustizia sulla morte della figlia "questo impegno con l'andare degli anni è divenuto particolarmente oneroso, anche per l'amarezza che provo nel constatare che, nonostante il nostro impegno, le indagini in sede giudiziaria non hanno portato alcun risultato".<ref>{{Cita web|autore = ANSA|url = http://www.internazionale.it/notizie/2014/12/19/il-premio-ilaria-alpi-non-e-utile|titolo = Il premio Ilaria Alpi non è utile|accesso = |editore = INTERNAZIONALE|data = 19 dicembre 2014}}</ref>
▲* Nell'album ''Sguardi'', pubblicato nel 2016 dal cantautore Milo Brugnara, è presente il brano ''Ilaria'', dedicato ad Ilaria Alpi<ref>https://www.youtube.com/watch?v=41Z6FxSkhw4</ref>
* Il 13 giugno 2016 viene intitolato a suo nome l’istituto comprensivo statale di [[Montesarchio]].<ref>{{Cita web|url=http://www.icalpimontesarchio.gov.it/intitolazione-scuola-ilaria-alpi/|titolo=Intitolazione scuola Ilaria Alpi|autore=Istituto Comprensivo Statale Ilaria Alpi, Montesarchio|accesso=18 febbraio 2019}}</ref>▼
* 29 marzo 2017: esce il film d'animazione ''[[Somalia94 - Il caso Ilaria Alpi]]'' di [[Marco Giolo]], che ripercorre le ultime settimane di vita della giornalista e del cameraman [[Miran Hrovatin]].
* Una [[Rosa (botanica)|rosa]] è stata creata in onore di Ilaria Alpi da Davide dalla Libera, ibridatore; un esemplare di tale rosa si trova nell’Orto Botanico di Roma, uno presso la sede Rai di Roma e uno a [[Follonica]].<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.follonica.gr.it/area_informativa/comunicati_stampa/testo_comunicatistampa.php?id_com=4731|titolo=Ilaria Alpi: una rosa in suo onore nell’aiola di fronte al palazzo municipale|sito=Comune di Follonica|data=2 febbraio 2016|accesso=20 marzo 2025|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20231013182638/https://www.comune.follonica.gr.it/area_informativa/comunicati_stampa/testo_comunicatistampa.php?id_com=4731|dataarchivio=13 ottobre 2023|urlmorto=sì}}</ref>
==== Strade, giardini ed edifici dedicati a Ilaria Alpi ====
* il 5 giugno 2018 l'Istituto Comprensivo di Botricello viene intitolato ad Ilaria Alpi.▼
* Il 3 febbraio 1998 il Comune di Udine ha denominato l'area verde in Via Melegnano "Parco Ilaria Alpi e [[Miran Hrovatin]].<ref>{{Cita web|url=https://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2017/10/21/news/il-parco-ilaria-alpi-intitolato-anche-a-miran-hrovatin-1.16022847|titolo=Il parco Ilaria Alpi intitolato anche a Miran Hrovatin|sito=Messaggero Veneto|data=2017-10-21|lingua=it|accesso=2023-03-20}}</ref>
▲* L'[[organizzazione non governativa|ONG]] [[Emergency]] le ha intitolato il centro chirurgico di [[Battambang]], in [[Cambogia]]
* Nel 2007 la Scuola Secondaria di primo grado di [[Trezzano Rosa]], in [[provincia di Milano]] è intitolata a Ilaria Alpi.
▲* Il 2 febbraio 2009, il comune di [[Parma]]
* Negli anni 2009-2010 le tre scuole milanesi di via Salerno (Scuola Salerno), Via Balsamo Crivelli (Scuola Tre Castelli) e Via San Colombano (Scuola San Colombano) creano un istituto comprensivo, che viene intitolato a Ilaria Alpi.
* Nel maggio del 2011 il Liceo Scientifico del comune di [[Rutigliano]] in [[provincia di Bari]], in occasione dell'ottenimento dell'autonomia, è stato intitolato alla giornalista tragicamente scomparsa.<ref>{{cita web|url=http://www.ilariaalpi.it/?p=3457|titolo=Intitolato a Ilaria Alpi il liceo scientifico di Rutigliano|sito=ilariaalpi.it - Osservatorio sull'informazione|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140716143423/http://www.ilariaalpi.it/?p=3457|dataarchivio=16 luglio 2014|urlmorto=no}}</ref>
▲* Il 26 aprile 2012 il comune di [[Velletri]], in [[provincia di Roma]], intitola ad Ilaria Alpi un grande viale cittadino alla presenza della madre e di altri familiari della giornalista scomparsa.<ref>{{cita web
* 2014,
* il 12 marzo 2014, il comune di [[Follonica]] dedica il parco di Via Buonarroti a Ilaria Alpi.<ref>{{Cita web|url=https://2017.gonews.it/2014/03/12/il-comune-dedica-a-ilaria-alpi-un-parco/|titolo=Il Comune dedica a Ilaria Alpi un parco|data=12 marzo 2014|accesso=22 marzo 2022}}</ref>
* Il 30 maggio 2015 la frazione di [[Signa]] (comune di Colli Alti), intitola la strada a Ilaria Alpi.<ref>{{Cita web|url=https://www.piananotizie.it/taglio-del-nastro-ai-colli-alti-per-via-ilaria-alpi/|titolo=Taglio del nastro ai Colli Alti per via Ilaria Alpi|cognome=Nesti|nome=Pier Francesco|accesso=25 marzo 2022}}</ref>
* Il 23 febbraio 2016, una piazza viene intitolata a Ilaria Alpi e [[Miran Hrovatin]] nel quartiere delle [[Le Piagge|Piagge]] a [[Firenze]].<ref>{{Cita web|url=https://www.firenzetoday.it/cronaca/firenze-piazza-ilaria-alpi-miran-hrovatin.html|titolo=Piagge: una piazza intitolata ad Ilaria Alpi e Miran Hrovatin|sito=Firenze Today|data=23 febbraio 2016|accesso=25 marzo 2022}}</ref>
▲* Il 13 giugno 2016 viene intitolato a suo nome l’istituto comprensivo statale di [[Montesarchio]].<ref>{{Cita web|url=http://www.icalpimontesarchio.gov.it/intitolazione-scuola-ilaria-alpi/|titolo=Intitolazione scuola Ilaria Alpi|autore=Istituto Comprensivo Statale Ilaria Alpi, Montesarchio|accesso=18 febbraio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190218202013/http://www.icalpimontesarchio.gov.it/intitolazione-scuola-ilaria-alpi/|dataarchivio=18 febbraio 2019|urlmorto=no}}</ref>
* 2016, la scuola secondaria di primo grado dell'Istituto Comprensivo [[Chiavari]] 2 viene intitolata a Ilaria Alpi.▼
* 2017, la scuola secondaria di primo grado dell'Istituto Comprensivo di [[Calcinate]] viene intitolata a Ilaria Alpi.
* 29 aprile 2017, viene intitolato a Ilaria Alpi il parco di via Cattaneo di [[Desenzano del Garda]],<ref>{{Cita web|url=https://www.gardapost.it/2017/04/28/parco-ricordare-ilaria-alpi/|titolo=Desenzano, un parco per ricordare Ilaria Alpi|sito=GardaPost|data=28 aprile 2017|accesso=21 marzo 2022}}</ref> un parco comunale di circa 5.000 metri quadrati (Parco Ilaria Alpi).
* il 27 maggio 2017 a [[Cavernago]] la scuola secondaria di I° grado è stata intitolata a Ilaria Alpi. La madre, Luciana Riccardi Alpi, ha incontrato gli studenti.<ref>{{Cita web|url=https://www.piananotizie.it/taglio-del-nastro-ai-colli-alti-per-via-ilaria-alpi/|titolo=Taglio del nastro ai Colli Alti per via Ilaria Alpi|autore=Autore Pier Francesco Nesti|sito=Piana Notizie|data=2015-05-30|lingua=it-IT|accesso=2022-04-07}}</ref>
* Nel novembre 2017 la scuola secondaria di I° grado dell'[https://icbz1.edu.it/ Istitituto Comprensivo Bolzano I] di [[Bolzano]] viene intitolata ad Ilaria Alpi.<ref>[https://www.altoadige.it/cronaca/bolzano/bolzano-intitola-una-scuola-a-ilaria-alpi-1.1457765 Bolzano intitola una scuola a Ilaria Alpi - Quotidiano Alto Adige del 22-11-17]</ref>
▲* il 5 giugno 2018 l'Istituto Comprensivo di [[Botricello]] viene intitolato ad Ilaria Alpi.
* 9 ottobre 2018, viene inaugurata un’area verde che il Comune di [[Bologna]] ha dedicato Ilaria Alpi.<ref>{{Cita web|url=https://odg.bo.it/blog/15427/|titolo=Un giardino per Ilaria Alpi a Bologna. Il Comune intitola un’area verde alla giornalista|sito=Ordine dei Giornalisti (OdG) Emilia-Romagna|accesso=21 marzo 2022}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.comune.bologna.it/luoghi/giardino-ilaria-alpi|titolo=Giardino Ilaria Alpi|sito=Iperbole|editore=Comune di Bologna|accesso=13 febbraio 2023}}</ref>
* 13 luglio 2021, il giardino di via Mario Borsa à [[Milano]] è stato intitolato a Ilaria Alpi.<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.milano.it/-/intitolazioni.-dedicato-alla-giornalista-ilaria-alpi-un-giardino-in-via-borsa|titolo=Intitolazioni. Dedicato alla giornalista Ilaria Alpi un giardino in via Borsa|accesso=22 marzo 2022}}</ref>
* 5 agosto 2021, viene inaugurato a [[Monte San Giusto]] un nuovo parco urbano intitolato a Ilaria Alpi e [[Miran Hrovatin]].<ref>{{Cita web|url=https://www.articolo21.org/2021/08/comune-di-monte-san-giusto-mc-oggi-intitolazione-parco-a-alpi-hrovatin/|titolo=Comune di Monte San Giusto (MC). Oggi intitolazione parco a Alpi-Hrovatin|data=4 agosto 2021|accesso=21 marzo 2022}}</ref>
* 14 marzo 2022 viene inaugurato, nel Comune di [[Settimo Torinese]], un giardino a Ilaria Alpi, "esempio di donna e professionista che ha dedicato la propria vita alla ricerca di verità e giustizia".<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.settimo-torinese.to.it/it/events/inaugurazione-giardino-ilaria-alpi|titolo=Inaugurazione Giardino Ilaria Alpi|sito=sito web del Comune di Settimo Torinese|data=14 marzo 2022|accesso=21 marzo 2022}}</ref>
* 31 maggio 2022 a Ilaria Alpi viene intitolata la biblioteca nel comune di [[Castagneto Carducci]].
* 16 settembre 2023 a [[Gualdo Tadino]] (PG) viene intitolata a Ilaria Alpi e [[Miran Hrovatin|Milan Hrovatin]] una panchina in piazza Soprammuro.
* A Torino è presente il Circolo Didattico "Ilaria Alpi" situato in Barriera di Milano e che ha al suo interno 4 plessi scolastici (1 Scuola Dell'Infanzia (Perempruner), 3 Scuole Primarie (Perotti, Deledda e D'Acquisto) e 1 Scuola Secondaria di Primo Grado (Croce-Morelli).
* A [[Vicopisano]] e [[Calci]] l'istituto comprensivo, con sede principale nel comune vicarese, è intitolato a Ilaria Alpi. L'istituto si compone di nove plessi (tre scuole dell'infanzia, tre scuole primarie e due scuole secondarie di primo grado).
* A Castel Maggiore (Bo) è stata intitolata una strada a Ilaria Alpi.
* A [[Ladispoli]] (RM) le è stato intitolato un istituto comprensivo.
* Nel Liceo Tito Lucrezio Caro di Roma l'Aula Magna è stata dedicata a Ilaria Alpi con un murale appositamente disegnato.<ref>{{Cita web|url=https://www.liceotitolucreziocaro.edu.it/luoghi?id=533|titolo=Liceo Lucrezio Caro - Aula Magna|data=20 marzo 2024|accesso=13 gennaio 2025}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.liceotitolucreziocaro.edu.it/pagine/un-murale-per-ilaria-alpi---rivivi-levento|titolo=Liceo Lucrezio Caro - Murale Aula Magna|data=20 marzo 2024|accesso=13 gennaio 2025}}</ref>
* il 22 marzo 2025 le è stata intitolata la scuola primaria di Quarto dell’istituto comprensivo di Rivergaro e Gossolengo (PC).
=== Targhe e premi ===
* 1994
* 1994
* 1995
* 1994
* 2005
* 2003
* 1995
* Targa, Circoscrizione VIII, Roma.
* 1994
* 1994
* 1995
* 1995
* 1994
* 1994
* 2003
* 2003
* Concorso giornalistico, Roma per Roma, Campidoglio.
* 1995
* Cittadinanza onoraria e Medaglia d'oro, Sesto San Giovanni, Milano.
▲* 2014, Targa. Il Liceo Linguistico Statale di Cesena diventa <nowiki>''</nowiki>Liceo Linguistico Ilaria Alpi<nowiki>''</nowiki>
▲* 2016, la scuola secondaria di primo grado dell'Istituto Comprensivo Chiavari 2 viene intitolata a Ilaria Alpi
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{cita testo |autore=Giorgio e Luciana Alpi, Mariangela Gritta Grainer, Maurizio Torrealta |titolo=L'esecuzione: inchiesta sull'uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin |città=Milano |editore=Kaos |anno=1999 |ISBN=978-88-7953-078-1 |cid=Alpi et al 1999 }}
* {{cita testo |autore=Gigliola Alvisi |titolo=Ilaria Alpi. L'eroina che voleva raccontare l'inferno |
* {{cita testo |titolo= Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin - Relazione conclusiva |altri=Relatore: Carlo Taormina |volume=Doc. XXII-bis n. 1 |data=23 febbraio 2006 |cid=Comm. parlamentare - Relazione di maggioranza }}
* {{cita testo |titolo=Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin - Relazione di minoranza |altri=Presentata da: Mauro Bulgarelli |volume=Doc. XXII-bis n. 1-bis |data=28 febbraio 2006 |cid=Comm. parlamentare - Relazione di minoranza (Bulgarelli) }}
* Fulvia
* {{cita testo |titolo=Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin - Relazione di minoranza |altri=Presentata da: Raffaello De Brasi, Carmen Motta, Raffaella Mariani, Roberta Pinotti, Elettra Deiana, Rosy Bindi e Domenico Tuccillo |volume=Doc. XXII-bis n. 1-ter |data=23 febbraio 2006 |cid=Comm. parlamentare - Relazione di minoranza (Raffaello De Brasi et al.) }}
* Marco Rizzo e Francesco Ripoli,
* {{cita testo |autore=Roberto Scardova |titolo=Carte false - L'assassinio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin: quindici anni senza verità |città=Milano |editore=Ambiente |anno=2009 |ISBN=978-88-96238-05-9 |cid=Scardova 2009 }}
* Luigi Grimaldi e Luciano Scalettari, ''Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Depistaggi e verità nascoste a 25 anni dalla morte
* Lucia Guarano e Mattia Ammirati, ''Ilaria Alpi. Armi e veleni, le verità interrotte'', collana "Donne sul fronte", n. 2, Roma, PaperFIRTS by Il Fatto Quotidiano, 2020
* Eleonora Miggiano, ''Ilaria Alpi e Miran Hrovatin,'' Storia dei grandi segreti d'Italia, La Gazzetta dello sport, Rcs MediaGroup, Vol. 29
== Voci correlate ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | url = http://www.camera.it/_bicamerali/leg14/IlariaAlpi/ | titolo = Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin - dal sito ufficiale della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana. | accesso = 9 ottobre 2012 | dataarchivio = 19 gennaio 2013 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130119172302/http://www.camera.it/_bicamerali/leg14/IlariaAlpi/ | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.reti-invisibili.net/ilarialpi/articles/art_4394.html|Intervista con Giorgio e Luciana Alpi, genitori di Ilaria.}}
* {{cita web | url = http://lnx.whipart.it/news/3886/teatro-alpi-ancona.html | titolo = Recensione dello spettacolo di Teatro Terra di Nessuno sulla storia di Ilaria Alpi. | accesso = 16 ottobre 2007 | dataarchivio = 21 aprile 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080421000236/http://lnx.whipart.it/news/3886/teatro-alpi-ancona.html | urlmorto = sì }}
* [http://www.archivio900.it/it/libri/index.aspx?c=843&o=a Bibliografia] in archivio '900.
* {{cita web|url=http://www.archivio900.it/it/documenti/doc.aspx?id=66|titolo=Rassegna stampa, agenzie, cronologia, bibliografia, sitografia, download.}}
* {{en}} [https://www.youtube.com/watch?v=ud1pQ7lGn48 ''The Toxic Truth''] di Emanuele Piano e Alessandro Righi. Inchiesta sull'uccisione di Ilaria Alpi e il traffico internazionale di rifiuti tossici verso la Somalia andata in onda nell'ambito del programma People & Power trasmesso da Al Jazeera English, 17 gennaio 2009.
* [https://web.archive.org/web/20070712160026/http://www.misteriditalia.com/alpi-hrovatin/ L'assassinio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin] in Misteri d'Italia.
* {{cita web | url = https://www.odg.mi.it/memorial_alpi.asp | titolo = Fatti e testimonianze raccolti dall'Ordine dei Giornalisti. | accesso = 27 luglio 2007 | dataarchivio = 21 ottobre 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20071021155433/https://www.odg.mi.it/memorial_alpi.asp | urlmorto = sì }}
* [https://web.archive.org/web/20130622132249/http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/il-caso-ilaria-alpi/592/default.aspx Il caso Ilaria Alpi - Le verità parallele] in La Storia siamo noi (Rai.it).
* [http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-fda5fa4d-95f2-4777-8490-851c92929dbf.html documentario La strada della verità] su Rai.it
* L'[https://archivioalpihrovatin.camera.it/ archivio digitale Ilaria Alpi e Miran Hrovatin] pubblicato dalla Camera dei deputati sulla documentazione raccolta dal Parlamento sulla morte dei due giornalisti, con i girati Rai in Somalia acquisiti dalla Commissione di inchiesta
* {{Cita video|url=https://www.raiplay.it/video/2019/03/Speciale-Chi-lha-visto-Uccidete-Ilaria-Alpi-e-Miran-Hrovatin-chi-ha-dato-
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|
[[Categoria:Assassinati con arma da fuoco]]
[[Categoria:Giornalisti assassinati]]
[[Categoria:Inviati e corrispondenti di guerra]]
[[Categoria:Persone
[[Categoria:Studenti della Sapienza - Università di Roma]]
[[Categoria:Sepolti nel cimitero Flaminio]]
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