Su su per la seconda volta vergine: differenze tra le versioni

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{{Film
|titolo italiano=Su su per la seconda volta vergine
|immagine= Su su per la seconda volta vergine.png
|didascalia= <small>Una scena del film</small>
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|titolo originale=Yuke yuke nidome no shojo
|paese=[[Giappone]]
|anno uscita=[[1969]]
|titolo alfabetico=
|durata=65 min
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*[[Michio Akiyama]]: Tsukio, il ragazzo
*[[Mimi Kozakura]]: Poppo, la ragazza
*[[Takeshi Kitano]]: uno dei violentatori (non accreditato)<ref>[http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=34903 Recensione su Mymovies.it]</ref>
|doppiatori italiani=
|fotografo=[[Hideo Itoh]]
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}}
{{Citazione|Dai, dai. Sei vergine per la seconda volta. La gioia dell'amore, la nitroglicerina della passione.|Una strofa della filastrocca detta da Poppo.}}
'''''Su su per la seconda volta vergine''''' è un film del [[1969]], diretto da [[Kōji Wakamatsu]]. Con questo film, il regista va oltre il genere di appartenenza (il [[Pinku Eigaeiga]]) per riflettere sul disagio esistenziale, il rapporto tra i sessi, il sadismo, la vendetta.
 
==Trama==
Poppo, una liceale di 17 anni, viene violentata da un gruppo di ragazzi sul tetto di un condominio. Tsukio, un ragazzo che vive nel palazzo, ha assistito passivamente alla scena. Il giorno dopo, Poppo subisce un nuovo stupro da parte della stessa gang. Trovandosi davanti Tsukio, gli rivela di essere già stata violentata in passato e gli chiede di porre fine a questa sua vita di sofferenze e delusioni, ma lui rifiuta di ucciderla, non avendo alcun motivo per farlo. Anche Tsukio ha subìto, tempo prima, violenza sessuale da un gruppo di pervertiti, affittuari della sua famiglia. A differenza di Poppo, si era vendicato uccidendoli.

Tsukio e Poppo, accomunati dalla frustrazione di aver vissuto questi episodi, diventano confidenti dei propri malesseri. Giunta la sera, la gang si rifà viva. Poppo li supplica di essere uccisa, ma loro si rifiutano e la violentano un'altra volta. Tsukio, abbandonata la passività del giorno prima, reagisce uccidendoli uno dopo l'altro, con lo stesso coltello adoperato per sbarazzarsi dei suoi violentatori. Nonostante la morte dei suoi aggressori, Poppo decide di togliersi la vita e si getta dal tetto del palazzo. Tsukio la segue subito dopo.
 
==Produzione==
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==Distribuzione==
===Data di uscita===
In [[Italia]], dopo esser stato proiettato nei circuiti di Cineforum, è stato trasmesso in televisione nel programma ''[[Fuori orario. Cose (mai) viste]]''.
 
==Critica==
Tra i più famosi di Wakamatsu, il film è stato visto anche come un attacco del regista agli standard misogini del genere [[Pinku Eigaeiga]];<ref>[http://www.horschamp.qc.ca/new_offscreen/go.html Koji Wakamatsu's Go, Go Second Time Virgin]</ref> in una scena, Poppo, guarda verso la cinepresa e, quasi a rivolgersi direttamente allo spettatore, dice: {{Citazione|Mia madre ha subito uno stupro di gruppo, poi sono nata io. Mamma, le lacrime che hai versato mentre ti stupravano, erano lacrime di donna? Che lacrime erano? Eri triste? Io non sono una donna. Non sono triste. Io non piango, non sono triste... io non sono niente. Bastardi!}}
È stato descritto come un film ''triste, bizzarro, disperato, una storia fatta di degrado, abusi, umiliazioni.''<ref>[http://www.sarudama.com/japanese_movies/gogosecondtimevirgin.shtml Go Go Second Time Virgin (Wakamatsu Koji 1969)] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120208015406/http://www.sarudama.com/japanese_movies/gogosecondtimevirgin.shtml |data=8 febbraio 2012 }}</ref>