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{{F|racconti|marzo 2012|l'analisi del testo necessiterebbe di riferimenti bibliografici}}
{{Libro
|titolo = La lupa
|titoloalfa = Lupa, La
|annoorig = 1880
|genere = novella
|lingua = it
}}
'''''La Lupa''''' è una [[novella]] di [[Giovanni Verga]]. Fu inclusa nella raccolta ''Vita dei campi'' e pubblicata presso [[Fratelli Treves|Treves]] nel [[1880]].
La "Lupa" del titolo è una donna caratterizzata da un'alta voracità sessuale, che arriva ad adescare un giovanotto e convincerlo a sposare la figlia solo per poterlo avere in casa con sé. Il protagonista, esasperato dalle attenzioni della donna e dopo aver consumato, arriverà a uccidere la lupa.
Il grande successo spinse Verga a ricavarne un dramma teatrale in un atto, con lo stesso titolo, che fu rappresentato per la prima volta al [[Teatro Gerbino]] di [[Torino]] il 26 gennaio [[1896]].▼
▲Il grande successo spinse Verga a ricavarne un dramma teatrale in
Dal dramma verghiano sono stati tratti due film: uno ''[[La lupa (film 1953)|La lupa]]'' del [[1953]] diretto da [[Alberto Lattuada]]; un altro del [[1996]] interpretato da [[Monica Guerritore]], ''[[La lupa (film 1996)|La lupa]]'', per la regia di [[Gabriele Lavia]].▼
▲Dal dramma verghiano sono stati tratti due film: uno ''[[La lupa (film 1953)|La lupa]]'' del [[1953]] diretto da [[Alberto Lattuada]]; un altro del [[1996]] interpretato da [[Monica Guerritore]], ''[[La lupa (film 1996)|La lupa]]'', per la regia di [[Gabriele Lavia]]. Inoltre la novella ha ispirato anche il film ''[[Furia (film 1947)|Furia]]'' di [[Goffredo Alessandrini]] del [[1947]], di cui poi fu realizzato dieci anni dopo un remake ad [[Hollywood]]: ''[[Selvaggio è il vento]]'' diretto da [[George Cukor]].
Altre opere tratte dalla novella sono:
* ''La lupa
* ''La lupa'': (dalla tragedia omonima di G. Verga) /
* ''La lupa'': (dalla tragedia omonima di G. Verga) / 1 atto e 2 quadri di [[Giuseppe Di Leva]]; musica di [[Marco Tutino]]; 1ª rappr. Livorno, 4-9-1990;
* ''La lupa'': (dalla tragedia omonima di G. Verga) / riduzione in versi di [[Franco Pastore]].
==Trama==
Una donna di nome Pina viene chiamata “Lupa” dal resto del villaggio per via del suo insaziabile appetito carnale, che la porta a sedurre tutti gli uomini del paese. Occhi neri come il carbone, labbra rosse e carnose, seno vigoroso, alta, pallida e magra, la Lupa è attraente anche se non più giovane, incarna una sessualità istintiva e animalesca. Ha una figlia in età da marito, Maricchia, che nessuno vuole sposare per via del disonore rappresentato dalla condotta della madre. Pina si infatua del giovane Nanni, l'uomo respinge la sua seduzione e invece vuole Maricchia: arsa dal desiderio inappagato, Pina costringe la figlia al matrimonio con Nanni, in modo da poterlo tenere sempre in casa con sé. I suoi tentativi di seduzione continuano anche davanti alla figlia, che, affezionatasi al marito, si dispera nel disonore, e una volta denuncia la situazione a un brigadiere che impone a Nanni di rispettare il matrimonio. Incapace di resistere alla donna, Nanni alza la scure per risolvere il problema, forse uccidendola.
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | 1 = http://www.liberliber.it/biblioteca/v/verga/tutte_le_novelle/html/lupa.htm | 2 = Testo integrale della novella | accesso = 24 novembre 2009 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100225144100/http://www.liberliber.it/biblioteca/v/verga/tutte_le_novelle/html/lupa.htm | dataarchivio = 25 febbraio 2010 | urlmorto = sì }}
{{Verga}}
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