Piazza Scossacavalli: differenze tra le versioni

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| nomiPrecedenti = Piazza di San Clemente, Piazza Salviati, Piazza d'Aragona, Piazza di Trento
| altriNomi =
| immagine = Fontein op Piazza Scossacavalli te Rome Fontana nella Piazza di S. Giacomo Scossacavallo (titel op object) Fontane di Roma (serietitel) Fonteinen van Rome (serietitel), BI-1893-A39-30.jpg
| immagine = PiazzaScossacavalliByFalda.jpg
| didascalia = Piazza Scossacavalli. Dietro la fontana è visibile la demolita Chiesa di San Giacomo a Scossacavalli.
| siglaStato = ITA 1861-1946
| città = [[Roma]]
| circoscrizione = Municipio Roma XIV
| distretto =
| quartiere = [[Borgo]] <small>([[Rioni di Roma|rione]])</small>
| cap = 00185
| tipo =
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| coordinate regione =
}}
'''Piazza Scossacavalli''', detta anche '''Piazza di San Clemente''', '''Piazza di Trento''', '''Piazza d'Aragona''', '''Piazza Salviati''',<ref name=gi9207>{{Cita|Gigli (1990)|p. 7}}.</ref> era una piazza di Roma, importante per ragioni storiche e architettoniche. La piazza fu demolita insieme al quartiere circostante nel 1937 a causa della costruzione di [[Via della Conciliazione]].
 
==Ubicazione==
[[File:Giovanni Battista Nolli-Nuova Pianta di Roma (1748) 01-12 - crop.JPG|thumb|La parte centrale di Borgo con la ''spina'' e piazza Scossacavalli (al centro fra Borgo Nuovo e Borgo Vecchio)) nella pianta di Roma di [[Giambattista Nolli]] (1748)]]
 
Situata nel [[rioni di Roma|rione]] [[Borgo (rione di Roma)|Borgo]], la piazza, di forma quadrangolare, erasi situatatrovava tra le due strade di [[Borgo Nuovo (Roma)|Borgo Nuovo]] e [[Borgo Vecchio (Roma)|Borgo Vecchio]], che la attraversavano tangenzialmente rispettivamente lungo il suo lato nord e sud a circa due terzi della loro lunghezza. Piazza Scossacavalli era il centro della cosiddetta [[spina di Borgo|spina]] (il nome deriva dalla sua somiglianza con la striscia mediana di un [[circo romano]]), composta da diversi isolati allungati in direzione est-ovest tra [[Castel Sant'Angelo]] e [[Basilica di San Pietro in Vaticano|San Pietro]].<ref name=del194>{{Cita|Delli|p. 194}}.</ref><ref name=del199>{{Cita|Delli|p. 199}}.</ref>
 
==Denominazioni==
 
Il nome della piazza deriva da quello della [[chiesa di [[San Giacomo a Scossacavalli|San Giacomo]], posta sul suo lato est., Dache ciòa nacquesua volta deriva da una leggenda sull'originesecondo del nome;cui, quando [[ElenaFlavia Giulia Imperatrice|Elena]] (madre di [[Costantino il Grande]]) tornò dal suo viaggio in [[Terra Santasanta]], riportòavrebbe riportato due [[reliquia|reliquie]] di pietra: quella della [[Presentazione al Tempio|presentazione di Gesù al Tempio]] e quella sulla quale [[Abramo]] legò [[Isacco]]<ref name=gi9207/> L'imperatrice volevaavrebbe voluto donare entrambe le pietrereliquie alla [[antica Basilica di San Pietro in Vaticano|Basilicabasilica di San Pietro]], ma quando il convoglio arrivò al sito della futura chiesa i cavalli, nonostante le sollecitazioni ("«scosse"») si rifiutarono di muoversi ulteriormente.<ref name=ba65>{{Cita|Baronio|p. 65}}.</ref><ref name=gi9208>{{Cita|Gigli (1992)|p. 8}}.</ref> In quel luogo fu quindi costruita una cappella per ospitare le reliquiedue pietre, e questa fu l'origine del toponimo.<ref name=gi9208/><ref name=de857>{{Cita|Delli|p. 857}}.</ref>
La ragione più probabile del nome fu invece la scoperta, vicino alla piazza, di una coscia di una statua equestre romana (''coxa caballi'' in [[latino volgare]]).<ref name=gi9208/><ref name=ca50>{{Cita|Cambedda|p. 50}}.</ref>
 
La piazza ebbe anche molti altri nomi, tutti legati a cardinali proprietari o inquilini dei palazzi che circondavano la piazza (specialmente [[Palazzo dei Penitenzieri|palazzo della Rovere]]);<ref name=de857/> essa venne chiamata ''Piazza di San Clemente'' ([[Domenico della Rovere]] fu [[cardinale]] [[San Clemente (titolo cardinalizio)|titolare]] di [[Basilica di San Clemente al Laterano|San Clemente al Laterano]]), ''Piazza di Trento'' ([[diocesi]] del Cardinale [[Carlo Gaudenzio Madruzzo]] che acquistò nel 1609 il palazzo per 26.000 ''[[Scudo pontificio|scudi]]'') <ref name=gi9226>{{Cita|Gigli (1992)|p. 26}}.</ref>, ''Piazza d'Aragona'' (dal cardinale [[Luigi d'Aragona]], nipote naturale del re [[Ferdinando I di Napoli]] e presunto padre della ''cortigiana'' e poetessa [[Tullia d'Aragona]], il quale visse nel palazzo dal 1514), <ref name=gi9224>{{Cita|Gigli (1992)|p. 24}}.</ref><ref>{{DBI|nome = Luigi d'Aragona|nomeurl =luigi-d-aragona|autore = Gaspare de Caro|anno = 1961|pagine = |volume = 3|accesso = 1febbraio1 febbraio 2020|citazione =|cid = }}</ref> ''Piazza Salviati'' (dal cardinale [[Giovanni Salviati]], nipote di [[papa Leone X]] (r. 1513-21), affittuario del palazzo dal 1524).<ref name = gi9224/><ref name=gi9207/><ref name=ce20>{{Cita|Ceccarelli|p. 20}}.</ref>
 
==Storia==
===Età romana e medioevale===
[[File:Anderson - Roma - n. 0437 - Roma - Palazzo Giraud-Torlonia.jpg|thumb|Veduta parziale della piazza con Palazzo Torlonia e la fontana del Maderno ([[James Anderson (fotografo)|James Anderson]], prima del 1859)]]
In epoca romana, il futuro rione di Borgo, parte dell'[[ager Vaticanus]], era attraversato da due strade: la [[via Cornelia]] che partiva da [[Ponte Milvio]] e - correndo lungo la riva destra del [[Tevere]] - raggiunseraggiungeva il [[Mausoleo di Adriano]], e la [[via Trionfale|via Triumphalis]], che attraversava il Tevere sul ''[[Pons Neronianus]]'', dirigendosi a nord in direzione [[Monte Mario]] e poi confluendo sulla ''[[via Cassia]]''.<ref name = gi9>{{Cita|Gigli (1990)|p. 9}}.</ref> Molti studiosi pensano che le due strade si incrociassero in un luogo corrispondente a Piazza Scossacavalli.<ref name=gi9209>{{Cita|Gigli (1992)|p. 9}}.</ref><ref name=bor4>{{Cita|Borgatti|p. 4}}.</ref>
 
Nel [[Medioevo]] la piazza consisteva in uno spazio aperto di forma irregolare circondato da piccole case e [[fornace|fornaci]] di mattoni.<ref name=bor62>{{Cita|Borgatti|p. 62}}.</ref> Sul lato est, si trovava la chiesa di ''San Salvatoris de coxa caballi'', in seguito denominata ''San Salvatore de Bordonia'' e infine nel 1250 dedicata a [[Giacomo il Maggiore|San Giacomo]].<ref name=gi9208/> Il lato sud della piazza era attraversato dalla strada detta ''Carriera Martyrum'' (il futuro Borgo Vecchio), mentre il lato nord della chiesa era fiancheggiato da una stradina cieca che terminava con un orto e la ''[[Meta Romuli]]'', una [[piramide]] simile a [[piramide cestia|quella di Gaio Cestio]] sulla [[via Ostiense]].,<ref name=bor161>{{Cita|Borgatti|p. 161}}.</ref> mentre il lato sud della piazza era attraversato dalla strada detta ''Carriera Martyrum'' (il futuro Borgo Vecchio). A nord della piazza c'era invece un terreno su cui i mattoni prodotti dalle fornaci venivano messi ad asciugare.<ref name=bor161/> In questa zona durante il 15°XV secolo il cardinale [[Ardicino della Porta iuniore|Ardicino della Porta il giovane]] possedeva diverse case e terreni.<ref name=bor161/>
 
===Rinascimento===
[[File:SanGiacomoScossacavalli1915.jpg|thumb|Piazza Scossacavalli e Borgo Vecchio verso est durante l'inondazione del Tevere del 15 febbraio 1915]]
L'età d'oro della piazza iniziò con il Rinascimento e [[papa Sisto IV]] (1471-1484 ca.) il quale, dopo aver riparato le strade di [[Borgo Santo Spirito]] e [[Borgo Sant'Angelo]], il 1°º gennaio 1474 promulgò una [[bolla papale]] nella quale concedeva molti benefici a coloro i quali avrebbero costruito edifici in Borgo più alti di 7 ''[[Canna (unità di misura)|canne]]'' (15 m circa).<ref name=gi9025>{{Cita|Gigli (1990)|p. 25}}.</ref> Il primo a beneficiarefar uso di questa legge fu il cardinale [[Domenico della Rovere]], nipote del papa, che negli ultimi due decenni del 15°XV secolo fece costruire sul lato sud della piazza lungo Borgo vecchio (ai n. 139-158) il [[palazzo dei Penitenzieri|suo palazzo]], probabilmenteottenendo connel 1481 dal Papa l'esenzione dal pagamento della tassa sul ''[[patrimonio|censo]]'';<ref name=aur125>{{Cita|Aurigemma| p. 125}}.</ref> l'edificio fu unforse progettoprogettato delldall'architetto fiorentino [[Baccio Pontelli]]<ref name=gi9025/><ref name=gi9222>{{Cita|Gigli (1992)|p. 22}}.</ref><ref name=cam48>{{Cita|Cambedda|p. 48}}.</ref>
 
Nel 1499 [[papa Alessandro VI]] (r. 1492-1503) aprì per l'[[Anno Santo]] del 1500 la strada che dapprima porto' il suo nome (''via Alessandrina'') e successivamente quello di [[Borgo Nuovo (Roma)|Borgo Nuovo]]. La nuova strada attraversava la piazza lungo il suo lato nord e, a causa di ciò e dell'attraversamento di Borgo Vecchio sul lato sud, piazza Scossacavalli divenne il fulcro del rione <ref name=cam47>{{Cita|Cambedda (1990)|p. 47}}.</ref> e lo snodo fra Borgo Vecchio, che divenne una strada isolata, popolare e semplice, e Borgo Nuovo, arteria prestigiosa, turistica e piena di traffico.<ref name = ca62>{{Cita|Cambedda|p. 62}}.</ref> Il papa concesse privilegi speciali, come esenzioni fiscali, a chi fosse stato disposto a erigere edifici alti almeno 5 canne (11 m ca.) lungo la nuova strada.<ref name=gi44>{{Cita|Gigli (1992)|p. 44}}.</ref> [[Adriano Castellesi]], tesoriere di papa Alessandro VI e successivamente cardinale di Corneto (oggi [[Tarquinia]]), nel 1504 acquistò i terreni sul lato nord della piazza, occupati da un giardino e da diverse piccole case,<ref name=bor161/> e vi fece costruire (probabilmente da [[Donato Bramante]]) [[Palazzo Torlonia|un palazzo]], che segue le linee del [[Palazzo della Cancelleria]].<ref name=gi9272>{{Cita|Gigli (1992)|p. 72}}.</ref> Castellesi nel 1505 donò il palazzo, ancora incompiuto, a [[Enrico VII d'Inghilterra]], che ne fece l'ambasciata inglese a Roma; nel 1519 [[Enrico VIII d'Inghilterra]] lo regalò al cardinale [[Lorenzo Campeggi]]. <ref name=gi9264>{{Cita|Gigli (1992)|p. 64}}.</ref>
 
Lungo il lato ovest di piazza Scossacavalli, all'angolo con Borgo Vecchio, nel 15°XV secolo c'era una casa di proprietà di Bartolomeo Zon,<ref name=gi9046>{{Cita|Gigli (1992)|p. 46}}.</ref> dove vennero ospitate due regine deposte: [[Caterina di Bosnia]], che visse lì nel 1477-78,<ref name=bo162>{{Cita|Borgatti|p. 162}}.</ref> e [[Carlotta di Cipro]].<ref name=bo163>{{Cita|Borgatti|p. 163}}.</ref> Alcuni anni dopo, all'altra estremità del lato ovest, all'angolo con Borgo Nuovo, la famiglia Caprini di [[Viterbo]] fece erigere dal [[Bramante]] la sua residenza romana, [[Palazzo Caprini]].<ref name=gi44/> Il palazzo fu poi acquistato da [[Raffaello]], che lo completò e vi trascorse gli ultimi 3 anni della sua vita, morendo lì nel 1520.<ref name=gi46>{{Cita|Gigli"gi9046" (1992)|p. 46}}</ref> Dopo il 1584, dopo aver cambiato diversi proprietari, il palazzo fu acquisito da Camilla Peretti, sorella di [[Papa Sisto V]] (r. 1585-1590), la quale lo acquistòagì per conto di suo fratello per donarlo al nipote, il cardinale [[Alessandro Peretti]] di [[Montalto di Castro|Montalto]].<ref name=gi50>{{Cita|Gigli (1992)|p. 50}}.</ref> La Peretti acquistò anche alcune case situate fra Piazza Scossacavalli e Borgo Vecchio, così che il palazzo raggiunsepoté essere ingrandito raggiungendo così la sua massima estensione.<ref name=gi50/>
 
Sul lato est, poco dopo il 1520 la [[Confraternita (Chiesa cattolica)|confraternita]] del [[Santissimo Sacramento]] iniziò a ricostruire la chiesa di [[San Giacomo a Scossacavalli|San Giacomo]], scegliendo come architetto [[Antonio da Sangallo il Giovane]], ma a causa della mancanza di fondi la sua facciata del tempio nel 1590 era ancora incompiuta nel 1590; <ref name = gi9210>{{Cita|Gigli (1992)|p. 10}}.</ref> comunque,la graziecostruzione afu un lascito testamentario,terminata due anni dopo lagrazie costruzionea fuun terminatalascito testamentario.<ref name = gi9210/> La chiesa era separata da Borgo Nuovo da una stradina e da una casa appartenente all'[[arcispedale di Santo Spirito in Saxia|Ospedale di Santo Spirito]]; durante il pontificato di [[Sisto IV]] (r. 1471-84) essa era stata affittata a lungo a un valoroso [[condottiero]], Andrea della Casa Dennesia.<ref name=gi9207/>
 
===Barocco ed età moderna===
[[File:Piazza Scossacavalli a Roma nel 1930.jpg|thumb|Piazza Scossacavalli, Borgo Vecchio e il palazzo dei Convertendi nel 1930 ca.]]
All'inizio del diciassettesimo secolo piazza Scossacavalli raggiunse il suo aspetto definitivo, con la sua atmosfera cinquecentesca che avrebbe mantenuto fino alla sua demolizione.<ref name=ca57>{{Cita|Cambedda|p. 57}}.</ref> Al centro della piazza nel 1614 fu eretta da [[Carlo Maderno]] (o [[Giovanni Vasanzio]]) [[Fontana di piazza Scossacavalli|una fontana]] con una vasca mistilinea sormontata da una coppa romana in [[pavonazzetto]] recante le armi di [[papa Paolo V]] Borghese (r. 1605-21) (l'aquila e il drago).<ref name=gi9207/> Allo stesso periodo risalgono due fontanelle murali realizzate in marmo bianco e [[pavonazzetto]], decorate rispettivamente con l'aquila e il drago dei Borghese e appoggiate a [[palazzo dei Penitenzieri|palazzo Della Rovere]].<ref name=cam47/> Nel 1655, durante il regno di [[papa Alessandro VII]] (r. 1655-67), in questo palazzo furono trasferiti i padri [[Confessione (religione)|confessori]] che officiavano in San Pietro, noti come ''[[penitenziere|penitenzieri]]'', i quali conferirono all'edificio il suo nome moderno.<ref name=gi9226/>
 
Nel 1685 il cardinale [[Girolamo Gastaldi]] morì lasciando [[Palazzo Castellesi|il suo palazzo]] all'ospizio dove alloggiavano i [[Protestantesimo|protestanti]] in corso di conversione al [[cattolicesimo]]; a causa di ciò, il palazzo divenne noto come [[Palazzo dei Convertendi]].<ref name=gi9250>{{Cita|Gigli (1992)|p."gi50" 50}}</ref>

Palazzo Castellesi invece, dopo aver cambiato diversi proprietari, tra cui le famiglie Campeggi, [[Borghese (famiglia)|Borghese]] e [[Colonna (famiglia)|Colonna]], fu acquistato nel 1720 dal conte Pietro Giraud e nel 1820 dalla famiglia [[Torlonia]], che ancora lo possiede.<ref name=gi9270>{{Cita|Gigli (1992)|p. 70}}.</ref>

Nel 19°XIX secolo, l'unico intervento di rilievo in piazza Scossacavalli fu la costruzione all'interno del [[Palazzo dei Convertendi]] di un [[Oratorio (architettura)|oratorio]] riccamente decorato dedicato a [[San Filippo Neri]] con ingresso sulla piazza.<ref name=bor211>{{Cita|Borgatti| p. 211}}.</ref>
 
===Demolizione===
Negli anni '30 del novecento, con la decisione di aprire una grande strada tra Castel Sant'Angelo e San Pietro, il destino della piazza fu segnato: la [[spina di Borgo]] con piazza Scossacavalli fu demolita tra il 29 ottobre 1936 e l'8 ottobre 1937.<ref name=gi3390>{{Cita|Gigli (1990)|p. 33}}.</ref> Tra gli edifici che costeggiavanocircondavano la piazza, la chiesa di San Giacomo fu demolita nel 1937;<ref name=gi9212>{{Cita|Gigli (1992)|p. 12}}.</ref> il Palazzo dei Penitenzieri, che era in uno stato fatiscente,<ref name=gi9228>{{Cita|Gigli (1992)|p. 28}}.</ref> non fu abbattuto ma subì un pesante restauro nel 1949, e ora si affaccia sul lato sud di via della Conciliazione; il palazzo dei Convertendi fu demolito, ma alcuni elementi del suo prospetto lungo Borgo Nuovo, compreso il portale sormontato da un bellissimo balcone attribuito a [[Carlo Fontana]] o [[Baldassarre Peruzzi]],<ref name=gi56>{{Cita|Gigli (1992)|p. 56}}.</ref> furono riutilizzati in un palazzo moderno che porta il suo nome ed eretto lungo il lato nord di via della Conciliazione; Palazzo Torlonia rimase intatto, e fu l'unico edificio non modificato durante i lavori per l'apertura della nuova strada;,<ref name=gi9260>{{Cita|Gigli (1992)|p. 60}}.</ref> divenendo anch'esso è ora parte del lato nord didella Vianuova della Conciliazionearteria; <ref name=gi9260/> la fontana di [[Carlo Maderno]] fu smontata nel 1941 e conservata nei depositi comunali fino al 1957, quando fu rimontata di fronte a [[Basilica di Sant'Andrea della Valle|Sant'Andrea della Valle]] (anch'essa opera del Maderno), anche se diverse parti (tra cui la coppa superiore, che era di epoca romana) risultarononon furono più mancantiritrovate e dovettero essere rifattericostruite.<ref name=re171>{{Cita|Renzi|p. 171}}.</ref>
 
Il ricordo della piazza sopravvive in una stradina ("via Scossacavalli") che collega Borgo Santo Spirito con [[Via della Conciliazione]].<ref name=de857/>
 
== Note ==
<references />
{{reflist|33em}}
 
==Bibliografia==
* {{Cita libro|autore=Baronio, Cesare
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| titolo=Borgo e S. Pietro nel 1300 - 1600 - 1925
| editore=Federico Pustet
| cittòcittà = Roma
| anno=1926
| cid= Borgatti
}}
*{{cita libro
| autore= [[Giuseppe Ceccarelli]] (Ceccarius)
| wkautore= Giuseppe Ceccarelli
| titolo=La "Spina" dei Borghi
| editore=Danesi
Riga 97 ⟶ 102:
| anno=1938
}}
*{{cita libro| autore1=[[Ferdinando Castagnoli]]|wkautore1=Ferdinando Castagnoli| autore2= Carlo Cecchelli| autore3=[[Gustavo Giovannoni]]|wkautore3=Gustavo Giovannoni |autore4= Mario Zocca| titolo=Topografia e urbanistica di Roma|editore=Cappelli|città=Bologna| anno =1958|cid=Castagnoli}}
*{{cita libro
| autore= [[Paolo Portoghesi]]
| wkautore= Paolo Portoghesi
| titolo=Roma del Rinascimento
| editore=Electa
Riga 110 ⟶ 116:
|titolo=Le strade di Roma
|editore=Newton & Compton
|città=RomeRoma
|anno=1988
|cid= Delli
Riga 124 ⟶ 130:
| cid=Gigli (1990)
}}
 
*{{cita libro
| autore= Laura Gigli
Riga 145 ⟶ 150:
}}
*{{cita libro
| autore=[[Leonardo Benevolo]]
| wkautore=Leonardo Benevolo
| titolo=San Pietro e la città di Roma
| editore=Laterza
Riga 160 ⟶ 166:
| anno=2015
| cid = Genovese
}}
*{{Cita pubblicazione
|autore=Maria Giulia Aurigemma
|titolo=Palazzo di Domenico della Rovere
|curatore1=Claudio Parisi Presicce
|curatore2=Laura Petacco
|opera=La Spina: dall’Agro vaticano a via della Conciliazione
|editore=Gangemi
| città = [[Roma]]
|anno=2016
|isbn=978-88-492-3320-9
|cid=Aurigemma
}}
*{{Cita pubblicazione
|autore=Tania Renzi
|titolo=Una fontana senza pace: la fontana di piazza Scossacavalli
|editorecuratore1=Claudio Parisi Presicce e
|curatore2=Laura Petacco
|opera=La Spina: dall’Agro vaticano a via della Conciliazione
|città=Roma