Scienze cognitive: differenze tra le versioni

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[[File:Nicolas P. Rougier's rendering of the human brain.png|thumb|upright=1.5|Una rappresentazione del [[cervello|cervello umano]]|338x338px]]
Con il termine '''scienze cognitive''' si definisce l'insieme di [[disciplina (didattica)|discipline]] che hanno come oggetto di studio [[scienza|scientifico]] e [[filosofia|filosofico]] la [[cognizione]] di un sistema [[pensiero|pensante]], sia esso naturale o artificiale, e che pur operando in campi differenti coniugano i risultati delle loro ricerche al fine comuneultimo di chiariregiungere ilalla comprensione del [[Cognizione|funzionamento dellacognitivo]]. Ovvero di quell'insieme di facoltà mentali coinvolte nei processi di acquisizione, elaborazione, immagazzinamento e manipolazione delle informazioni ([[menteattenzione]], [[percezione]], [[apprendimento]], [[memoria]], [[pensiero]] ecc.).
 
Secondo William Bechtel<ref>{{Cita libro|nome=William|cognome=Bechtel|titolo=Filosofia della mente|url=https://www.worldcat.org/oclc/797567017|accesso=2022-12-16|data=1992|editore=Il mulino|OCLC=797567017|ISBN=88-15-03684-9}}</ref>, le scienze cognitive "''sono lo studio interdisciplinare dei sistemi intelligenti - naturali e artificiali - che si avvale di contributi di discipline come la [[linguistica]], la [[psicologia]], l'[[intelligenza artificiale]]".''
Esse sono la [[filosofia della mente]], la [[neurofisiologia]], la [[neuroscienza cognitiva]], la [[psicologia cognitiva]], l'[[intelligenza artificiale]] (IA) e la [[linguistica cognitiva]], ma si vanno spesso a esplorare territori di confine con l'[[antropologia]], la [[genetica]], l'[[etologia]], l'[[economia]] (si pensi alla [[teoria dei giochi]]), la [[scienza cognitiva della matematica]] e persino l'[[arte]].
 
EsseTra sonole ladiscipline [[filosofiaincluse dellanelle mente]],scienze cognitive è possibile distinguere la [[neurofisiologiapsicologia cognitiva]], la [[neuroscienza cognitivaneurofisiologia]], la [[psicologianeuroscienza cognitiva]], l'[[intelligenza artificiale]] (IA) e, la [[linguistica cognitiva]], mala si[[filosofia vannodella spessomente]], anonché esplorarel'[[informatica]] territori(coinvolta soprattutto nella formazione di confinemodelli simulativi come le [[Rete neurale artificiale|reti neurali]]). Ad ogni modo la scienze cognitive possono anche concoinvolgere l'[[antropologia]], la [[genetica]], l'[[etologia]], l'[[economia]] (si pensi alla [[teoria dei giochi]]), la [[scienza cognitiva della matematica]] e persino l'[[arte]].
In ogni caso ciò che qualifica principalmente le ''scienze cognitive'' sin dal loro nascere, al [[Massachusetts Institute of Technology|MIT]] di [[Boston]] nel 1956, è il loro carattere tipicamente interdisciplinare e il loro costituirsi attraverso una [[multidisciplinarità]] che sfrutta la coniugazione di discipline anche molto differenti, per cercare di mettere a fuoco una visione della mente più valida possibile.
 
In ogni caso ciò che qualifica principalmente le ''scienze cognitive'' sin dal loro nascere, al [[Massachusetts Institute of Technology|MIT]] di [[Boston]] nel 1956, è il loro carattere tipicamente interdisciplinaremultidisciplinare, ein ilgrado lorodi costituirsi attraverso una [[multidisciplinarità]] che sfrutta la coniugazione diconiugare discipline anche molto differenti tra loro, peral cercarefine di mettere a fuoco una visionegiungere dellaalla mentecomprensione piùdel validafunzionamento possibilecognitivo.
 
==Multidisciplinarità==
Un'interessante esemplificazione grafica della complessità delle scienze cognitive si ha nel loro "esagramma":[[Image:Hexagramme cognitiviste 2.png|thumb|center|upright=1.5|Le discipline scientifiche che costituiscono le "scienze cognitive" e i loro rapporti interdisciplinari. I tratti pieni rappresentano le discipline tra le quali esistevano già dei collegamenti scientifici prima della nascita delle scienze cognitive; quelli tratteggiati le discipline i cui relativi collegamenti si sono sviluppati come conseguenza|309x309px]]
Le scienze cognitive in generale si occupano delle modalità di formazione del [[pensiero]], dell'[[emozione]], dell'[[immaginazione]], dell'[[intelletto|intellezione]] e della [[creatività]]. Quest'ultimo aspetto è messo in evidenza da [[Paolo Legrenzi]], che guarda soprattutto alle capacità di un ''homo'' "faber" piuttosto che "cogitans". Egli scrive infatti: «Le ''Scienze cognitive'' sono il campo di studio di tutto ciò che ha a che fare con le capacità creative dell'uomo e con gli artefatti da lui creati.»<ref>P.Legrenzi, ''Prima lezione di scienze cognitive'', Laterza 2002</ref>.
 
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===Origini===
Qualcuno{{senzaÈ fonte}}possibile vedefar lerisalire originil'origine dell'indagine sul funzionamento della mente nellaalla logica matematica, col suo intento di universalizzazione e schematizzazione del ragionamento;, sonoe coloroin cheparticolare fanno risalirericonoscere ain [[David Hilbert]] e alnel suo [[Entscheidungsproblem]] il primo nucleo cognitivista. La necessità di dimostrare la coerenza della matematica al suo interno richiedeva un'universalità e un'analiticità del ragionamento che è stata vista come il movente principale dei successivi sviluppi. In realtà le scienze cognitive nascono come multidisciplinari verso l'inizio degli anni ottanta negli USA e si muovono prevalentemente in molte altre direzioni, neurofisiologiche, psicologiche, filosofiche, ecc.
 
Sotto il punto di vista logico-matematico oltre a [[Kurt Gödel]], anche [[Alan Mathison Turing]] ha dato una sua dimostrazione dell'indecidibilità della matematica, ma egli emerge soprattutto per la sua "macchina pensante". Essa è una [[macchina di Turing|macchina ideale]] che sarebbe in grado di eseguire qualunque [[algoritmo]] (in questa fase non ci si preoccupa del tempo necessario a farlo). Essa, nella sua variante più complessa (la [[macchina di Turing universale]]), riunisce più [[macchina di Turing|macchine di Turing]], somigliando così parecchio all'attuale [[computer]], che calcola appunto diversi algoritmi (si potrebbe associare ogni macchina di Turing a un programma gestito da un odierno calcolatore). Turing dimostrò che '''non è possibile per una siffatta macchina calcolare la veridicità di ogni proposizione matematica'''. La macchina creata per questa dimostrazione ebbe però molti più utilizzi: oltre al contributo dato all'informatica, anche gli psicologi e i filosofi iniziarono a interessarsene, convinti che '''anche la mente potesse operare per algoritmi'''.
 
In realtà, oltre a questa importante linea di ricerca, che concerne direttamente l'AI (Artificial Intelligence), l'origine delle ''scienze cognitive'' sta in un indirizzo di ricerca neuroscientifico che vede alla Harvard University un primo gruppo di ricercatori operativi dal 1980-81. A essi si affianca presto il MIT di Boston con altri studiosi, che fanno nascere il "Journal of Cognitive Neuroscience". Segue la pubblicazione di opere basilari come ''The Wet Mind. The new cognitive neuroscience'' da parte di Stephen Kosslyn e Oliver Koenig e poi ''The cognitive neuroscience'' di [[Michael Gazzaniga]].
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Le idee meccaniciste di Skinner avevano alcuni difetti: [[Noam Chomsky]] dimostrò come le definizioni di "stimolo", "risposta", "comportamento" e "apprendimento" rimandassero l'una all'altra, senza una definizione indipendente. Anche le grandezze osservate e i metodi per osservarle rinviano le une agli altri in un circolo vizioso. Questo rendeva impossibile distinguere tra lo stimolo condizionante e il comportamento condizionato con il rigore scientifico che proprio i comportamentisti si attribuivano.
 
Va inoltre considerato che non sempre gli animali di Pavlov reagivano agli stimoli: il condizionamento si rivelava quindi non scientifico non tanto perché non falsificabile, bensì perché ''"falsificato''".
 
Una critica sul fronte opposto del dipolo comportamentismo-riduzionismo (o teoria dell'identità, secondo le versioni) venne da [[Hilary Putnam]]. Il [[filosofo]] statunitense criticò la teoria dell'identità servendosi di un famoso [[gedankenexperiment]], l'[[esperimento dei superspartani]].
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Viene tuttavia conservata l'idea a monte del comportamentismo, cioè che il pensiero possa essere ricondotta in ultima analisi a puro calcolo (quindi alla concezione del [[cervello]] come [[macchina di Turing]]). Questa tesi è vista oggi perlopiù come un [[Riduzionismo (filosofia)|riduzionismo]] cognitivo che elimina ([[eliminativismo]]) aspetti delle funzioni mentali non riducibili alla meccanicità del calcolo.
 
Si vede in questo senso il cervello (così come un computer) come un '''manipolatore di simboli''': ogni informazione è un [[simbolo]], e viene elaborata seguendo regole codificate e ben precise. La base della conoscenza quindi è, come sostiene [[Noam Chomsky]] oggi e come disse già [[Kant]] trecento anni fa, formata da regole e, in senso più moderno, da [[informatica|istruzioni informatizzate]].
 
Un esempio di questa concezione può venire dall'informatica: tutti i processi complessi della mente possono essere ridotti alla manipolazione di simboli secondo precise regole (e quindi a "calcoli") esattamente come un [[videogioco]] dalla grafica fotorealistica è formato in ultima analisi da tanti "zero" e "uno" del [[sistema numerico binario|codice binario]] che lo compone. In questi casi il risultato (la grafica fotorealistica) è maggiore della mera somma delle sue componenti (gli zero"zeri" e gli uno"uni" del codice binario). Lo stesso vale per la mente.
 
===Le forme a priori della mente===
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* [[Diego Marconi]]. ''Filosofia e scienza cognitiva''. Laterza, Bari
* [[Massimo Piattelli Palmarini]]. ''Le scienze cognitive classiche: un panorama''. Einaudi, Torino, 2008
* Marchesini [[Roberto Marchesini]]. ''Modelli cognitivi e comportamento animale'', prefazione e note di Gianni Tadolini - Collana di Psicologia Clinica e Neuroscienze, Ed. EVA 2011.
* [[Antonio Lieto]]. ''Cognitive Design for Artificial Minds''. Routledge, Taylor & Francis, London, 2021<ref>{{Cita libro|cognome=Lieto|nome=Antonio|titolo=Cognitive Design for Artificial Minds|anno=2021|città=London, UK | editore=Routledge, Taylor & Francis | isbn=9781138207929}}</ref>.
* [[Graziella Tonfoni]]. "Recentiora", Roma, Aracne, 2011
 
== Voci correlate ==
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*[[Cognizione]]
*[[Comunicazione]]
*[[Filosofia del corpo]] o cognizione incarnata
*[[Filosofia della mente]]
*[[Mente]]
*[[Psicologia cognitiva]]
* [[Bias cognitivo]]
 
== Altri progetti ==
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*{{cita web|http://www.cognitivesciencesociety.org/|Cognitive Science Society}}
* {{SEP|cognitive-science|Cognitive Science}}
*{{Cita web|url=https://oecs.mit.edu/open-encyclopedia-of-cognitive-science|titolo=Open Encyclopedia of Cognitive Science|lingua=en|editore=MIT Press}}
 
{{Scienze cognitive}}