Polinago: differenze tra le versioni
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{{F|centri abitati dell'Emilia-Romagna|dicembre 2020}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Polinago
|Panorama = Polinago chiesa parrochiale.jpg
|Didascalia = La [[Chiesa di Santa Maria Assunta (Polinago)|chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta]]
|Bandiera = Polinago-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Polinago-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Emilia-Romagna
|Divisione amm grado 2 = Modena
|Amministratore locale
|Partito = [[
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Sottodivisioni = Cinghianello, Brandola, Cassano, Gombola, San Martino, Talbignano▼
|Divisioni confinanti = [[Lama Mocogno]], [[Palagano]], [[Pavullo nel Frignano]], [[Prignano sulla Secchia]], [[Serramazzoni]]▼
|Zona sismica = 3▼
|Gradi giorno = 3341▼
▲|Sottodivisioni=Brandola, Cassano, Gombola, San Martino, Talbignano
▲|Divisioni confinanti=[[Lama Mocogno]], [[Palagano]], [[Pavullo nel Frignano]], [[Prignano sulla Secchia]], [[Serramazzoni]]
|Patrono = [[san Rocco]]▼
▲|Zona sismica=3
|Festivo = 16 agosto▼
▲|Gradi giorno=
|PIL = ▼
|PIL procapite = ▼
▲|Nome abitanti=polinaghèsi
|Mappa = Map of comune of Polinago (province of Modena, region Emilia-Romagna, Italy).svg▼
▲|Patrono=[[san Rocco]]
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Polinago all'interno della provincia di Modena▼
▲|Festivo=16 agosto
▲|PIL=
▲|PIL procapite=
▲|Mappa=Map of comune of Polinago (province of Modena, region Emilia-Romagna, Italy).svg
▲|Didascalia mappa=Posizione del comune di Polinago all'interno della provincia di Modena
}}
'''Polinago''' (''Pulinêg'' in [[dialetto frignanese]]<ref>{{
Fa parte dell'[[
== Geografia fisica ==
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Durante il periodo [[Medioevo|medioevale]] la zona fu soggetta al dominio di potenti famiglie, dapprima i conti Da Gombola (di cui rimane il castello nella frazione di Gombola) e quindi la [[Montecuccoli (famiglia)|famiglia Montecuccoli]] di [[Pavullo nel Frignano|Pavullo]]. Fino al [[Risorgimento]] Polinago fece parte del ducato degli [[Este]].
Dopo il periodo [[Napoleone Bonaparte|napoleonico]] Polinago diventa [[comune]] autonomo, tranne che per un breve periodo nel [[
Durante la [[seconda guerra mondiale]] il territorio comunale fu teatro di violenti scontri, anche per la vicinanza alla [[linea Gotica]]. Durante uno di questi cadde in combattimento a Picciniera di Gombola [[Franco Cesana]],
Il dopoguerra è stato caratterizzato da una forte emigrazione verso città del nord Italia, che ha spopolato il centro abitato e gran parte delle frazioni. Una tendenza di ripresa demografica si sta avendo in seguito alla progressiva meccanizzazione dell'agricoltura e allo sviluppo dell'industria [[ceramica]] nella vicina [[Sassuolo]], ove sono impiegati molti pendolari polinaghesi.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Polinago-Ponte ercole 1.jpg|thumb|Ponte del Diavolo]]▼
Nella territorio comunale di Polinago, in prossimità del punto di incontro con i comuni di [[Lama Mocogno]] e [[Pavullo nel Frignano]], si trova il [[Ponte d'Ercole|ponte d'Ercole o ponte del Diavolo]], una caratteristica struttura naturale.▼
Si tratta di un monolite di roccia [[arenaria]] immerso in una fitta boscaglia, modellato dall'erosione a forma di arco. Il ponte è percorribile a piedi, anche se non attraversa alcun ostacolo ma solo una depressione, in cui durante le piogge ruscella l'acqua che probabilmente ha contribuito alla modellazione della struttura.▼
Il sito, in cui sono stati rinvenuti anche insediamenti e necropoli del periodo romano, è raggiungibile dalla frazione di Brandola in due ore di [[trekking]] leggero, oppure più comodamente dal comune di [[Lama Mocogno]].▼
Nella parte più a nord del comune, in prossimità della borgata Casa Matteazzi, è presente un fenomeno geofisico consistente nella risalita di fango freddo misto a gas vari, chiamato [[Salsa (geologia)|Salsa]] della Canalina.▼
Questo è in realtà uno dei primi fenomeni di questo tipo che si incontrano muovendosi in direzione di [[Sassuolo]], dove questi fenomeni si intensificano fino a culminare nella [[Riserva naturale salse di Nirano]] e le [[terme
Bagni di Brandola località nella frazione Brandola di Polinago, da sempre fin dal Medioevo la zona è caratterizzata dalla presenza di acqua termale e qualità curative documentata dal cinquecento, sfruttata in maniera elevata dalla Famiglia Pio di Savoia Signori di Sassuolo e Carpi che nella zona erano sotto lo Stato dei Pio del Principe Marco III Pio di Savoia. La località è raffigurata nella Sala delle Vedute del Castello di Spezzano (MO). Immersa nel bosco, a pochi passi dalla Ca' Vecchia e da Messer Polo, è situata una sorgente di acqua sulfurea già conosciuta in epoca etrusca e romana. Il toponimo è probabilmente origina dalla parola latina balneum e si può ipotizzare in quest'area la presenza di un insediamento romano. La sorgente è inserita in uno splendido contesto naturale tra una rigogliosa vetazione con sentieri e torrenti. La notorietà dell'acqua di Brandola è legata agli eventi del 1448 come narra il libro "De Medicalis aquis" del 1564 dell'anatomista modenese Gabriele Falloppia. La zona era funestata da un'epidemia bovina con gravi conseguenze per la già povera economia locale. Qualcuno però notò che gli animali che si abbeveravano con l'acqua della sorgente guarivano. Il signore di Brandola, Galasso Pio, invio un campione di acqua al rinomato medico Michele Savonarola, nonno del famoso frate Girolamo Savonarola. L'analisi confermò le virtù terapeutiche dell'acqua. Altri studiosi si sono occupati delle proprietà curative dell'acqua di Brandola, tra questi il medico Domenico Vandelli con la sua dissertazione del 1763. Alcuni sostengono che quest'acqua sia stata la prima in Italia ad essere imbottigliata e venduta per le sue caratteristiche benefiche e anche la prima ad essere stata contraffatta.▼
Nella frazione di San Martino Vallata, in località Cà de' Rossi, si distingue il Palazzo Ciatti con le sue torri. La tradizione, non documentata, vuole che venissero donate da Matilde di Canossa poco prima della morte (1115) ai feudatari Da Gomola. Esse fecero parte del sistema di avvistamento del castello di Gombola per tutto il medioevo. Nel rinascimento la famiglia Ciatti qui costruì la sua dimora signorile, che incorpora le torri e per questo viene definita "il castello"<ref>{{Cita libro|autore=Ermanno Zuccarini|titolo=San Martino Vallata di Polinago - Storia ed arte|url=https://commons.wikimedia.org/wiki/File:San_Martino_Vallata.pdf|formato=PDF|anno=1998|pp=2,7}}</ref>.
== Società ==
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Attrattive principali sono rappresentate da trattorie ed [[Agriturismo|agriturismi]], nonché un ambiente naturale tranquillo ed ideale per [[trekking]], [[mountain bike]] ed [[Equiturismo|escursioni a cavallo]], su sentieri ben segnati. Nel mese di agosto si svolgono nel comune e nelle frazioni diverse iniziative culturali, tra cui la millenaria fiera di [[San Rocco|S. Rocco]] il 16 agosto.
Altro motivo di interesse sono i numerosi castelli presenti in zona; primo tra tutti il castello di Brandola, già citato in documenti dell'XI secolo, che comprende una torre campanaria e la podesteria che conserva una reggia scolpita datata 1483, il castello di Gombola, a precipizio sul fiume, il castello di Talbignano e la pieve di Polinago, che risale all'XI secolo.
Nel centro comunale sono presenti diversi impianti sportivi, tra cui un campo da calcio con illuminazione notturna utilizzato anche per l'allenamento di squadre in ritiro, un campo da calcetto in erba sintetica, un campo da tennis, un campo da beach-volley e campi da bocce coperti. Ulteriori impianti sportivi presenti nel territorio sono: una pista (treppi) per il lancio del [[ruzzolone]] (sport caratteristico in cui si fa rotolare un disco di legno lungo un percorso), campi per il lancio della piastrella, un regolamentare campo di tiro al piattello ed un maneggio attrezzato con arena scoperta in sabbia.▼
▲[[File:Polinago-Ponte ercole 1.jpg|thumb|Ponte del Diavolo]]
▲Nella territorio comunale di Polinago, in prossimità del punto di incontro con i comuni di [[Lama Mocogno]] e [[Pavullo nel Frignano]], si trova il [[Ponte d'Ercole|ponte d'Ercole o ponte del Diavolo]], una caratteristica struttura naturale.
▲Si tratta di un monolite di roccia [[arenaria]] immerso in una fitta boscaglia, modellato dall'erosione a forma di arco. Il ponte è percorribile a piedi, anche se non attraversa alcun ostacolo ma solo una depressione, in cui durante le piogge ruscella l'acqua che probabilmente ha contribuito alla modellazione della struttura.
▲Il sito, in cui sono stati rinvenuti anche insediamenti e necropoli del periodo romano, è raggiungibile dalla frazione di Brandola in due ore di [[trekking]] leggero, oppure più comodamente dal comune di [[Lama Mocogno]].
▲Nella parte più a nord del comune, in prossimità della borgata Casa Matteazzi, è presente un fenomeno geofisico consistente nella risalita di fango freddo misto a gas vari, chiamato [[Salsa (geologia)|Salsa]] della Canalina.
▲Questo è in realtà uno dei primi fenomeni di questo tipo che si incontrano muovendosi in direzione di [[Sassuolo]], dove questi fenomeni si intensificano fino a culminare nella [[Riserva naturale salse di Nirano]] e le terme di Salvarola.
▲Bagni di Brandola località nella frazione Brandola di Polinago, da sempre fin dal Medioevo la zona è caratterizzata dalla presenza di acqua termale e qualità curative documentata dal cinquecento, sfruttata in maniera elevata dalla Famiglia Pio di Savoia Signori di Sassuolo e Carpi che nella zona erano sotto lo Stato dei Pio del Principe Marco III Pio di Savoia. La località è raffigurata nella Sala delle Vedute del Castello di Spezzano (MO). Immersa nel bosco, a pochi passi dalla Ca' Vecchia e da Messer Polo, è situata una sorgente di acqua sulfurea già conosciuta in epoca etrusca e romana. Il toponimo è probabilmente origina dalla parola latina balneum e si può ipotizzare in quest'area la presenza di un insediamento romano. La sorgente è inserita in uno splendido contesto naturale tra una rigogliosa vetazione con sentieri e torrenti. La notorietà dell'acqua di Brandola è legata agli eventi del 1448 come narra il libro "De Medicalis aquis" del 1564 dell'anatomista modenese Gabriele Falloppia. La zona era funestata da un'epidemia bovina con gravi conseguenze per la già povera economia locale. Qualcuno però notò che gli animali che si abbeveravano con l'acqua della sorgente guarivano. Il signore di Brandola, Galasso Pio, invio un campione di acqua al rinomato medico Michele Savonarola, nonno del famoso frate Girolamo Savonarola. L'analisi confermò le virtù terapeutiche dell'acqua. Altri studiosi si sono occupati delle proprietà curative dell'acqua di Brandola, tra questi il medico Domenico Vandelli con la sua dissertazione del 1763. Alcuni sostengono che quest'acqua sia stata la prima in Italia ad essere imbottigliata e venduta per le sue caratteristiche benefiche e anche la prima ad essere stata contraffatta.
== Amministrazione ==
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}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome =
|Inizio = 23 aprile 1995
|Fine = 12 giugno 2004
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}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome =
|Inizio = 26 maggio 2013
|Fine = 10 giugno 2018
Riga 128 ⟶ 123:
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome =
|Inizio = 11 giugno 2018
|Fine =
|Partito = [[lista civica]] Progetto Polinago
|Note = <ref name=interno />
}}
{{ComuniAmminPrec
|Nome = Simona Magnani
|Inizio = 16 maggio 2023
|Fine = ''in carica''
|Partito = [[lista civica]] Noi Polinago Magnani Sindaco
|Note = <ref name=interno />
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
==
▲Nel centro comunale sono presenti diversi impianti sportivi, tra cui un campo da calcio con illuminazione notturna utilizzato anche per l'allenamento di squadre in ritiro, un campo da calcetto in erba sintetica, un campo da tennis, un campo da beach-volley e campi da bocce coperti. Ulteriori impianti sportivi presenti nel territorio sono: una pista (treppi) per il lancio del [[ruzzolone]] (sport caratteristico in cui si fa rotolare un disco di legno lungo un percorso), campi per il lancio della piastrella, un regolamentare campo di tiro al piattello ed un maneggio attrezzato con arena scoperta in sabbia.
== Note ==
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* Nando Togni, "Credere? Obbedire? Combattere? Ricordi di un figlio della lupa", EDIZIONI ARTESTAMPA, 2005
* Domenico Vandelli, "Dell'Acqua di Brandola" Dissertazione dedicata a FRANCESCO III Duca di Modena, Reggio, Mirandola nell'anno 1763.
* Carla Ofelia Berti-Franca Gualmini, "Storielle d'Appennino, frammenti di memoria", ADELMO IACCHERI EDITORE Pavullo n/F (Mo), 2020.
* Franca Gualmini, "Nuove storielle d'Appennino, curiosando nel passato", ADELMO IACCHERI EDITORE Pavullo n/F (Mo), 2022.
* [[c:File:San_Martino_Vallata.pdf|Ermanno Zuccarini, "San Martino Vallata di Polinago - Storia ed arte", E-book,1998.]]
== Voci correlate ==
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{{Comuni della provincia di Modena}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Emilia}}
[[Categoria:Polinago| ]]
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