Impunitas semper ad deteriora invitat: differenze tra le versioni
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{{S|diritto romano}}
'''Impunitas semper ad deteriora invitat''' è una [[locuzione latina]] la cui traduzione è: "l'impunità invita sempre a cose peggiori". La frase è da attribuire probabilmente a [[Marco Porcio Catone]]<ref>[https://books.google.it/books?id=QLNvAwAAQBAJ&pg=PT49&lpg=PT49&dq=Impunitas+semper+ad+deteriora+invitat&source=bl&ots=SvN0qqZMMf&sig=Ni2lRRWJ8t8KNLs3BYWZcM-1QMw&hl=it&sa=X&ved=0CEcQ6AEwBmoVChMIu5zL-fybyAIVyNYUCh2MuQwc#v=onepage&q=Impunitas%20semper%20ad%20deteriora%20invitat&f=false books.google.it] ''Il latino che serve'' di [[Mario Tiberi]]</ref>.
La frase viene usata nell'accezione che occorre che la [[giustizia]] condanni sempre chi ha commesso un [[reato]], per evitare che altri siano invogliati a compierlo a loro volta. Per contro l'impunità e la presunzione di poter sfuggire alla giustizia inducono a compiere reati sempre maggiori.
[[Categoria:Frasi latine]]▼
La frase indica una grande caratteristica della [[legge]] che è la ''certezza''.
== Note ==
<references/>
{{Portale|antica Roma|lingua latina}}
[[Categoria:Diritto romano]]
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