Arborio: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua}}
{{F|centri abitati del Piemonte|agosto 2020}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Arborio
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|Amministratore locale = Annalisa Ferrarotti
|Partito = [[lista civica]]
|Data elezione = 06/06/6-6-2016
|Data istituzione =
|Abitanti = 855
|Note abitanti = [http://demo.istat.it/bilmens2019gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 aprile 2019.
|Aggiornamento abitanti = 30-4-2019
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti = [[Ghislarengo]], [[Greggio (Italia)|Greggio]], [[Landiona]] (NO), [[Recetto]] (NO), [[Rovasenda]], [[San Giacomo Vercellese]], [[Sillavengo]] (NO), [[Vicolungo]] (NO), [[Villarboit]]
|Zona sismica = 4
|Gradi giorno = 2545
|Nome abitanti = Arboriesiarboriesi
|Diffusività =
|Nome abitanti = Arboriesi
|Patrono = [[san Martino]]
|Festivo = prima [[domenica]] di agosto
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}}
 
'''Arborio''' (''Arbeu'' in [[lingua piemontese|piemontese]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 855{{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Vercelli]], in [[Piemonte]].
 
==Geografia efisica toponimo==
Il comune di Arborio si trova in [[provincia di Vercelli]] a {{M|27,.9&nbsp;|u=km}} dal capoluogo e a circa {{M|79&nbsp;|u=km}} da [[Torino]]. Il territorio è quasi del tutto pianeggiante ed è compreso tra il fiume [[Sesia]] (ad est) e il torrente [[Marchiazza]] (ada ovest).
 
== Storia ==
La prima menzione del borgo si ha nel [[999]] in un diploma di [[Ottone III di Sassonia|Ottone III]] a favore del [[Arcidiocesi di Vercelli|vescovo di Vercelli]], [[Leone II il Taumaturgo|Leone]]. Arborio fu confermato ai vescovi nel [[1027]] dall'imperatore [[Corrado II il Salico|Corrado II]] e nel [[1152]] da [[Federico Barbarossa|Federico I]] il Barbarossa.
 
Nel XII secolo sul territorio dominano i [[conti di Biandrate]]. Nel [[1179]] il conte Ottone cede Arborio al [[comune di Vercelli]] e contemporaneamente si insediano i de Arborio con Guglielmo. Il [[consortile]] dei signori di Arborio appare ben consolidato nel secolo XIV e comprende numerose famiglie, tra cui gli Squarra, i Biamino, i Teta, i Gattinara, i de Rege. Nel [[1335]] il paese passa ai [[Visconti]]. Nel [[1404]] i de Arborio si sottomettono ai Savoia. Tra il [[1405]] e il [[1407]] il luogo è occupato da [[Facino Cane]] per conto del [[marchese di Monferrato]]. Nel [[1407]] i de Arborio si sottomettono di nuovo ai conti di Savoia, che acquisiscono stabilmente il territorio nel [[1427]].
 
L'imperatore [[Massimiliano I d'Asburgo|Massimiliano I]] nel [[1513]] inserisce Arborio nella contea di [[Gattinara]] che viene concessa a [[Mercurino Arborio]] di Gattinara, il futuro [[gran cancelliere]] di [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]]. Nel [[1525]] il duca [[Carlo III di Savoia]] rinnova la costituzione del comitato a favore di Mercurino e l'imperatore [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] la conferma nel [[1526]]. Nel [[1621]] il duca [[Carlo Emanuele I di Savoia]] trasforma in marchesato la contea di Gattinara a favore di Mercurino Filiberto Arborio di Gattinara.
 
Il paese dà il nome alla celebre varietà [[Arborio (riso)|Arborio]] di [[risoRiso (alimentogastronomia)|riso]].
 
==Edifici= diSimboli pregio===
Lo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con [[decreto del presidente della Repubblica]] del 7 giugno 2011.<ref>{{cita web|url= http://presidenza.governo.it/onorificenze_araldica/araldica/emblemi/2011/comuni/arborio.html |titolo= Arborio (Vercelli) D.P.R. 07.06.2011 concessione di stemma e gonfalone |sito= Governo italiano, Ufficio Onorificenze e Araldica |anno= 2011 |accesso= 25 ottobre 2020}}</ref>
La parrocchiale di San Martino di forma rotonda con cinque [[altare|altari]] è opera pregevole dell'architetto [[Michele Richiardi]], la cui edificazione risale al [[1769]], mentre il campanile è dell'architetto [[Nicola Nervi]] e fu costruito nel [[1786]]. Negli anni settanta fu demolita la più antica chiesa di Santa Maria, che presentava ancora rilevanti strutture del periodo [[Architettura romanica|romanico]] e [[gotico]]. Notevoli sono gli [[affresco|affreschi]] dell'oratorio di San Sebastiano, situato fuori del paese e risalgono al secolo XV e rappresentano scene della ''Passione di Gesù Cristo''. Dall'antico castello, menzionato nei documento già nel [[1224]] vi sono ancora adesso tracce rilevanti. Presenta ancora adesso varie [[monofora|monofore]] a [[sesto acuto]] nell'antica rocca, nella parte più elevata ed interna. Dell'antico [[ricetto]], aggregato al castello rimangono alcuni edifici dalle forme interessanti.
{{citazione|Di [[campo di cielo|cielo]], a tre [[Pioppo (araldica)|pioppi]] di verde, fustati al naturale, il centrale più alto e più largo, nodriti nella campagna diminuita, troncata di verde e di azzurro, essi pioppi sormontati da quattro stelle di cinque raggi d'oro, poste in arco ribassato. Ornamenti esteriori da Comune|D.P.R. 7 giugno 2011}}
Il gonfalone è un drappo di giallo con la bordatura di azzurro.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
La parrocchiale[[parrocchia]]le di San Martino di forma rotonda con cinque [[altare|altari]] è opera pregevole dell'architetto [[Michele Richiardi]], la cui edificazione risale al [[1769]], mentre il campanile è dell'architetto [[Nicola Nervi]] e fu costruito nel [[1786]]. Negli anni settanta fu demolita la più antica chiesa di Santa Maria, che presentava ancora rilevanti strutture del periodo [[Architettura romanica|romanico]] e [[gotico]]. Notevoli sono gli [[affresco|affreschi]] dell'oratorio di San Sebastiano, situato fuori del paese e risalgono al [[XV secolo|secolo XV]] e rappresentano scene della ''Passione di Gesù Cristo''.<br/> DallDell'antico castello, menzionato nei documentodocumenti già nel [[1224]] vi sono ancora adesso tracce rilevanti. Presenta ancora adesso varie [[monofora|monofore]] a [[sesto acuto]] nell'antica rocca, nella parte più elevata ede interna. Dellmentre dell'antico [[ricetto]], aggregato al castello, rimangono alcuni edifici dalle forme interessanti.
 
==Società==
===Evoluzione demografica===
Negli ultimi cento anni, a partire dal 1921, la popolazione residente ''è dimezzata''.
 
{{Demografia/Arborio}}
 
==Economia==
L'attività prevalente della zona è la [[risicoltura]], ma non mancano attività industriali e artigianali, quali [[Industria tessile|tessile]], [[abbigliamento]], [[laterizi]], [[ceramica|ceramiche]]. Nel 1946 [[Domenico Marchetti (agronomo)|Domenico Marchetti]] riuscì ada ottenere una pregevole varietà di riso che porta appunto il cognome, il [[Rosa Marchetti]].
 
==Infrastrutture e trasporti==