Abraham Lincoln: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
+link |
||
(433 versioni intermedie di oltre 100 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{nd}}
{{Nd|il film del 1940|Abramo Lincoln (film)|Abramo Lincoln}}
{{W|giuristi|arg2=politici|gennaio 2021|commento=}}
{{Carica pubblica
| nome = Abraham Lincoln
| immagine = Abraham Lincoln
| didascalia =
| carica =
| nome italiano = Abramo Lincoln
| partito = [[Partito Whig (Stati Uniti d'America)|Whig]] <br/> (prima del 1854) <br/> [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Repubblicano]] <br/> (1854-1864) <br/> [[Partito di Unione Nazionale|Unione Nazionale]] <br/> (1864-1865)
| mandatoinizio = 4 marzo
| mandatofine = 15 aprile
| vicepresidente = [[Hannibal Hamlin]]<br/>[[Andrew Johnson]]
|
| successore = [[Andrew Johnson]]
| carica2 = Membro della [[Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti|Camera dei Rappresentanti]] per l'[[Illinois]] - 7º distretto
| mandatoinizio2 = 4 marzo 1847
| mandatofine2 = 3 marzo 1849
| predecessore2 = [[John Henry (politico 1800)|John Henry]]
|
| firma = Abraham Lincoln Signature.svg
}}
{{
|Nome =
|Immagine = Lincoln protecting Potawatomi.jpg
|Didascalia = Il futuro presidente nel corso della [[guerra di Falco Nero]] avrà occasione di difendere i [[Nativi americani degli Stati Uniti d'America|nativi americani]]
|Soprannome =
|Data_di_nascita = 12 febbraio [[1809]]
|Nato_a = [[Hodgenville]]
|Data_di_morte =
|Morto_a = [[Washington]]
|Cause_della_morte = [[Assassinio di Abraham Lincoln|
|Luogo_di_sepoltura =
|Etnia =
|Religione =
|Nazione_servita = {{
*{{bandiera|US-IL}} [[Illinois]]
|Forza_armata = [[Guardia nazionale degli Stati Uniti|Milizia dell'Illinois]]
|
|Corpo =
|Specialità = [[Fanteria]]
|
|Reparto =
|Anni_di_servizio = 21 aprile 1832 - 10 luglio 1832
|Grado = [[Capitano]]
|Ferite =
|Comandanti =
|Guerre = [[Guerra di Falco Nero]]
|Campagne =
|Battaglie =
|Comandante_di =
|Decorazioni =
|Studi_militari =
|Pubblicazioni =
|Frase_celebre =
|Altro_lavoro = [[politico]]
|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref =
}}
{{Bio
|Nome = Abraham
|Cognome = Lincoln
|PostCognomeVirgola =
|Sesso = M
|LuogoNascita = Hodgenville
Riga 74 ⟶ 75:
|Attività = politico
|Attività2 = avvocato
|Attività3= militare
|Nazionalità = statunitense
}}
Considerato il principale eroe nazionale americano, fu il sedicesimo [[presidente degli Stati Uniti d'America]], dal 4 marzo 1861 fino alla [[assassinio di Abraham Lincoln|sua uccisione]], avvenuta nell'aprile del 1865. Guidò l'[[Unione (guerra civile americana)|Unione]] alla vittoria nella [[guerra di secessione americana]], riuscendo a mantenere uniti gli [[Stati federati degli Stati Uniti d'America|Stati federati]]. Rafforzò quindi il governo federale e modernizzò l'economia del Paese.
Nacque in una capanna di [[Hodgenville]], nella [[contea di LaRue]], nel [[Kentucky]], in condizioni di povertà. In gran parte autodidatta, divenne avvocato nell'[[Illinois]] e poi leader del [[Partito Whig (Stati Uniti d'America)|Partito Whig]], fino a essere eletto membro del parlamento statale, dove prestò servizio per otto anni. Fu eletto deputato alla [[Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti|Camera dei rappresentanti]] nel 1846. Si oppose alla [[guerra messico-statunitense]] (1846-1848) e, dopo un solo mandato, riprese la propria attività legale. Rientrato nella politica attiva nel 1854, divenne ben presto uno dei leader del neonato [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano]], che conquistò subito la maggioranza nello Stato dell'Illinois. Nelle elezioni di medio termine del 1858 si candidò alla carica di [[Senato degli Stati Uniti|senatore]]; prese parte a una [[dibattiti Lincoln-Douglas|serie di dibattiti]] con il suo avversario, il leader del [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)|Partito Democratico]] e senatore in carica [[Stephen A. Douglas]], esprimendosi contro l'espansione della [[Schiavismo|schiavitù]] nei territori dell'Ovest. Fu sconfitto da Douglas con un ristretto margine.
Dopo essere stato proposto senza successo come [[Vicepresidente degli Stati Uniti d'America|vicepresidente]] alla convention repubblicana per le [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1856|elezioni presidenziali del 1856]], nelle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1860|elezioni del 1860]] si assicurò la candidatura a presidente in qualità di moderato, sebbene la maggior parte dei delegati avesse inizialmente appoggiato altri candidati. Pur osteggiato dagli [[Stati schiavisti e stati liberi|Stati schiavisti]] del Sud, si conquistò i favori del Nord e fu eletto presidente. La vittoria di Lincoln spinse sette Stati che praticavano la [[Schiavitù negli Stati Uniti d'America|schiavitù]] a lasciare l'Unione e a formare gli [[Stati Confederati d'America]] ancor prima del suo [[Insediamento del presidente degli Stati Uniti d'America|insediamento]]. Lincoln trovò sostegno tra i Democratici favorevoli alla guerra, ma dovette confrontarsi da una parte con i [[Radical Republicans|Repubblicani Radicali]], che chiedevano un trattamento più duro per gli Stati secessionisti, e dall'altra con i Democratici ostili alla guerra.
Supervisionò da vicino lo sforzo bellico, specialmente la selezione dei generali, tra cui [[Ulysses S. Grant]], e prese importanti decisioni sulla strategia di guerra dell'Unione. A conflitto in corso, le sue azioni in direzione dell'[[Abolizionismo negli Stati Uniti d'America|abolizionismo]] culminarono con il primo ordine esecutivo, il [[Proclama di emancipazione]] del settembre 1862, che decretava la liberazione di tutti gli schiavi dai territori degli Stati Confederati d'America a partire dal 1º gennaio 1863. Spinse quindi il [[Congresso degli Stati Uniti|Congresso]] alla promulgazione del [[XIII emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America|XIII emendamento costituzionale]], che bandì definitivamente la schiavitù in tutto il Paese nel 1865.
Lincoln si guadagnò l'appoggio decisivo dei Democratici pro-guerra e fu rieletto presidente nel [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1864|1864]]. Anticipando la conclusione della guerra, inaugurò l'[[Era della ricostruzione]], cercando di riunire la nazione attraverso una politica di riconciliazione. Il 14 aprile del 1865, cinque giorni dopo la resa del generale confederato [[Robert Edward Lee]], Lincoln fu vittima di un [[Assassinio di Abraham Lincoln|attentato]] compiuto da un simpatizzante sudista, l'attore [[John Wilkes Booth]], che gli sparò mentre era a teatro; Lincoln morì all'alba del giorno dopo.
È universalmente considerato, sia dalla [[storiografia]] sia da larga parte dell'opinione pubblica, [[classifica storica dei presidenti degli Stati Uniti d'America|il miglior presidente della storia statunitense]]<ref name="Ranking Our Presidents">{{cita web|lingua=en|url=http://history-world.org/pres.pdf|titolo=Ranking Our Presidents|autore=James Lindgren|editore=Federalist Society & [[The Wall Street Journal]]|opera=International World History Project|formato=PDF|data=16 novembre 2000|accesso=30 gennaio 2020|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170811010704/http://history-world.org/pres.pdf}}</ref><ref name="gallup">{{Cita testo|lingua=en|url=http://www.gallup.com/poll/146183/Americans-Say-Reagan-Greatest-President.aspx|titolo="Americans Say Reagan Is the Greatest President"}}. Gallup Inc. 28 febbraio 2011.</ref>. L'operato della [[presidenza di Abraham Lincoln]] ha avuto una duratura influenza sulle istituzioni politiche e sociali degli Stati Uniti d'America. Il [[discorso di Gettysburg]], il più significativo e famoso fra quelli da lui pronunciati, è considerato una delle pietre miliari dell'unità e dei valori della nazione americana.
{{citazione|Così il suo sguardo si levava a dominare prospettive politiche ben al di sopra e al di là degli orizzonti di tutti i suoi conterranei, spaziando oltre i confini degli Stati Uniti sul mondo intero, là ove le sorti stesse della democrazia erano in gioco. Spingeva lo sguardo non solo al di là del suo Continente, ma oltre il tempo. Ponderava il futuro e tracciava le direttrici della politica americana per un secolo a venire.|Raimondo Luraghi, Storia della guerra civile americana, pp. 213-214<ref>{{cita libro|autore=Raimondo Luraghi|wkautore=Raimondo Luraghi|titolo=Storia della guerra civile americana|editore=[[Biblioteca Universale Rizzoli|BUR - Biblioteca Universale Rizzoli]]|città=[[Milano]]|anno=1994|volume=I|pp=213-214|ISBN=978-88-17-02870-7}}</ref>.}}
== Famiglia ==
=== Origini e giovinezza ===
{{vedi anche|Lincoln (famiglia)}}
Abraham Lincoln nacque il 12
[[File:The boyhood of Abraham Lincoln (1921) (14761802411).jpg|thumb|La [[capanna di tronchi]] di "Sinking Spring Farm" in cui nacque Abraham Lincoln (foto del 1921)]]
Gli venne posto il nome del nonno paterno<ref>{{Cita|Donald
[[File:Thomas Herring Lincoln.jpg|thumb|left|Thomas Herring Lincoln, padre del futuro presidente, nel
Il nonno paterno del futuro presidente, il [[Abraham Lincoln (capitano)|capitano Abraham Lincoln]], si
La madre, cresciuta con la famiglia benestante dei Berry, viene
Thomas Lincoln e Nancy Hanks si
[[File:Lincoln Knob Creek Gollaher Cabin.JPG|thumb|La "Gollaher Cabin" si trova nel luogo in cui visse Lincoln bambino a "Knob Creek Farm", nell'odierno [[Abraham Lincoln Birthplace National Historical Park]] istituito nel 2001]]
Nel 1811 la famiglia si trasferì per 13 km verso
Frustrato per la mancanza di sicurezza fornita dal sistema giudiziario locale,
[[File:Lincoln-Boyhood-NMem-farm.jpg|thumb|left|All'interno del [[Lincoln Boyhood National Memorial]], la "Lincoln Living Historical Farm", che
Nel 1816 i Lincoln attraversarono a nord il [[Ohio (fiume)|fiume Ohio]] in direzione dell'Indiana, un territorio libero dove non si praticava la schiavitù come i precedenti; si
A tutt'oggi la fattoria viene conservata come parte del "Lincoln Boyhood National Memorial". Nel corso della campagna per le [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1860|elezioni presidenziali del 1860]] Abraham
Durante gli anni trascorsi tra il Kentucky e l'Indiana, Thomas
Dopo un anno dall'arrivo della famiglia in Indiana, Thomas dichiarò un podere pari a 65 ettari di terra.
[[File:Nancy hanks lincoln grave.jpg|thumb|La tomba di Nancy, madre del presidente]]
Durante la gioventù di Lincoln nell'Indiana ebbero modo di verificarsi diversi eventi familiari significativi. Il 5 ottobre del 1818 Nancy Lincoln
Abraham si
Nel corso della giovinezza Lincoln non amò mai particolarmente il duro lavoro associato alla vita di frontiera. Alcuni dei suoi vicini e
Lincoln fu in gran parte un autodidatta. La sua istruzione formale da parte di diversi insegnanti itineranti
La famiglia, i vicini di casa e i compagni di scuola della prima giovinezza
Crescendo cominciò, comunque, ad assumersi le responsabilità che ci si aspettavano da lui nella sua qualità di "ragazzo di casa". Rispettò inoltre l'obbligo consuetudinario filiale di consegnare sempre al padre tutti gli eventuali guadagni dei
Ai primi di marzo del 1830, in parte per paura di un'epidemia di latte infetto diffusasi lungo il fiume Ohio, diversi membri della famiglia si
[[File:Lincoln Log Cabin.jpg|thumb|left|Ricostruzione della capanna abitata dal giovane Abraham nel [[Lincoln Log Cabin State Historic Site]]]]
Dopo quest'ultimo trasferimento, Abraham iniziò ad allontanarsi sempre più dal padre<ref name=Bartelt71>Bartelt, p. 71.</ref>, in parte a causa della mancanza d'istruzione di
[[File:BerryLincolnStore.jpg|thumb|Il "Berry Lincoln Store" a [[Lincoln's New Salem]]]]
Divenuto pertanto indipendente, viaggiò lungo il fiume Sangamon e finì nel villaggio di New Salem (oggi "Lincoln's New Salem") nella [[contea di Sangamon]] (odierna [[contea di Menard (Illinois)|contea di Menard]])<ref>Thomas (2008), pp. 23–53</ref>. Più tardi, a primavera inoltrata, il mercante Denton Offutt
=== Matrimonio e figli ===
Secondo alcune fonti, il primo interesse (o amore romantico) di Abraham fu quello rivolto ad Ann Rutledge, incontrata per la prima volta dopo che egli si era trasferito a
Nei primi anni 1830 Abraham aveva conosciuto Mary Owens quando questa fece visita alla sorella dal natio Kentucky<ref name="Donald 1996 p67">{{Cita|Donald 1996|pp. 67-69}}; Thomas (2008), pp. 56–57, 69–70.</ref>. Verso la fine del 1836 acconsentì a incontrare la giovane appena ella fosse tornata a New Salem; a novembre la corteggiò per un breve lasso di tempo; entrambi, in ogni caso, avevano dei dubbi. Il 16 agosto dell'anno seguente Abraham le scrisse una lettera in cui suggeriva che non l'avrebbe biasimata se si fosse decisa a troncare il rapporto; non ottenne mai una risposta e il corteggiamento terminò bruscamente<ref name="Donald 1996 p67"/>.
{{Immagine multipla
|allinea = left
Riga 146 ⟶ 150:
|larghezza2 = 180
}}
Nel 1840 si
[[File:Lincoln Home 1.jpg|thumb|L'abitazione dei Lincoln a [[Springfield (Illinois)]], l'odierno [[Lincoln Home National Historic Site]]]]
Mentre si stava preparando alle nozze, Abraham si sentì nuovamente ansioso, tanto che, quando gli venne chiesto dove stesse andando, lo si sentì rispondere con
* [[Robert Todd Lincoln]], Springfield, 1º agosto 1843 - [[Manchester (Vermont)]], 26 luglio 1926;
* [[Edward Baker Lincoln]], Springfield, 10 marzo 1846 - Springfield, 1º febbraio 1850, che
* [[William Wallace Lincoln|William Wallace "Willie" Lincoln]], Springfield, 21 dicembre 1850 - [[Washington]] 20 febbraio 1862, morto di [[febbre tifoide]];
* [[Thomas Lincoln III|Thomas "Tad" Lincoln III]], Springfield, 4 aprile 1853 - [[Chicago]], 15 luglio 1871, deceduto a quanto sembra per [[infarto]]<ref>White, pp. 179–181, 476.</ref>.
Robert
[[File:Tad Lincoln in uniform.jpg|thumb|Thomas "Tad" Lincoln III in uniforme militare nel 1864]]
Abraham pare essere stato "
Il suocero di Abraham e altri della famiglia Todd furono
==
Nel 1832, assieme
[[File:Abraham Lincoln by Nicholas Shepherd, 1846.jpg|thumb|Abraham Lincoln nel 1846 circa]]
[[File:Lincoln-Herndon Law Offices State Historic Site.jpg|thumb|left|Il [[Lincoln-Herndon Law Offices State Historic Site]] a [[Springfield (Illinois)]]]]
Fu capo dell'ufficio postale locale e successivamente ispettore di contea; nel frattempo passava tutto il suo tempo libero a leggere voracemente. Decise quindi di diventare avvocato e iniziò così a studiare [[giurisprudenza]] con i ''Commentaries on the Laws of England'' di [[William Blackstone]] e altri testi legali. Nei riguardi del proprio metodo di apprendimento affermò: "''Ho studiato insieme a nessuno!''"<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 53-55}}.</ref> La sua seconda campagna elettorale nel 1834 fu vittoriosa; candidato del [[partito Whig (Stati Uniti d'America)|Partito Whig]], batté un altro esponente Whig più in vista<ref>White, p. 59.</ref>. Fu rieletto poi altre tre volte, tenendo la carica per quattro mandati successivi nella [[Camera dei rappresentanti dell'Illinois]], come rappresentante della [[contea di Sangamon]]<ref>Simon, p. 283.</ref>. Sostenne la costruzione del canale tra l'Illinois e il [[Michigan]], di cui poi sarebbe divenuto commissario<ref>{{Cita web|url=http://abrahamlincolnsclassroom.org/abraham-lincoln-in-depth/abraham-lincoln-and-internal-improvements/#imc|titolo=Abraham Lincoln and Internal Improvements|nome=Jesse William|cognome=Weik|opera=Abraham Lincoln's Classroom|accesso=12 febbraio 2015|dataarchivio=12 febbraio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150212045823/http://abrahamlincolnsclassroom.org/abraham-lincoln-in-depth/abraham-lincoln-and-internal-improvements/#imc|urlmorto=sì}}</ref>. Nella sessione legislativa 1835-36 votò a favore dell'estensione del [[diritto di voto]] a tutti i maschi bianchi, fossero essi proprietari terrieri o meno<ref>Simon, p. 130.</ref>. Fu noto per avere posizioni relativamente vicine a quelle del [[Free Soil Party]], in opposizione sia ai fautori della [[schiavitù negli Stati Uniti d'America|schiavitù]] sia ai più radicali [[abolizionismo negli Stati Uniti d'America|abolizionisti]]. Nel 1837 dichiarava: "''L'istituzione della schiavitù si fonda sia sull'ingiustizia sia sulla cattiva politica, ma la promulgazione delle dottrine dell'abolizione tende ad aumentare piuttosto che ad attenuare i suoi mali''"<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 134}}.</ref>. Come [[Henry Clay]], appoggiava la [[American Colonization Society]], che propugnava l'abolizione della schiavitù e il contemporaneo aiuto agli schiavi liberati a stabilirsi in [[Liberia]]<ref>Foner (2010), pp. 17–19, 67.</ref>.
Cominciò a lavorare come avvocato in tribunale nel 1836<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 64}}.</ref> e si trasferì a [[Springfield (Illinois)]]; esercitava per conto di John Todd Stuart, cugino di Mary Todd<ref>White, pp. 71, 79, 108.</ref>. Divenne un avvocato capace e di successo, con la reputazione di grande lottatore nei processi, negli esami incrociati e nelle arringhe conclusive. Dal 1841 al 1844 collaborò anche con Stephen Trigg Logan; a seguire praticò assieme a William Henry Herndon (che aveva dieci anni di meno), che Abraham considerava un "giovane e serio studioso"<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 17}}.</ref>.
== Camera dei rappresentanti: 1847-1849 ==
{{vedi anche|Presidenza di James Knox Polk#Guerra contro il Messico}}
Fin dai primi anni 1830 fu un militante Whig e nel 1861 diceva agli amici di essere "un Whig della vecchia guardia, un discepolo di Henry Clay"<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 222}}.</ref>. Il partito era a favore della [[modernizzazione]] [[economia degli Stati Uniti d'America|economica del Paese]] soprattutto nel settore bancario, ma anche attraverso l'assunzione di dazi doganali [[protezionismo|protezionisti]] per finanziare le infrastrutture, la rete ferroviaria e l'[[urbanizzazione]]<ref>Boritt (1994), pp. 137–153.</ref>.
Nel 1843 cercò la nomina del suo partito Whig nel settimo distretto statale della [[Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti|Camera dei rappresentanti]], ma fu sconfitto da John Jay Hardin; ottenne tuttavia che Hardin non sarebbe stato riconfermato alla scadenza del mandato. Questo gli consentì di essere il candidato del partito nel 1846<ref name="white-123_124">White, pp. 123–124.</ref> e di essere eletto per un periodo di due anni. Fu l'unico rappresentante Whig nella delegazione dell'Illinois, ma mostrò la sua lealtà alle direttive del partito partecipando a quasi tutte le votazioni e pronunziando discorsi che ribadivano la linea ufficiale<ref>Oates, p. 79.</ref>. In collaborazione con il deputato abolizionista [[Joshua Reed Giddings]], sottoscrisse una proposta di legge che avrebbe abolito la schiavitù a [[Washington]] con un risarcimento agli ex proprietari, che avrebbe rafforzato l’applicazione della ''[[Fugitive Slave Act]]'' e che chiedeva un [[referendum]] sulla questione. Dovette però abbandonare il progetto di legge quando gli mancò l'appoggio di altri deputati Whig<ref>Harris, p. 54; Foner (2010), p. 57.</ref>.
Sulla [[politica estera]] e militare espresse un giudizio negativo sulla [[guerra messico-statunitense]] del 1846-48, che attribuì principalmente al desiderio di "gloria militare" del presidente [[James Knox Polk]]: "''quell'arcobaleno attraente che nasce da una pioggia di sangue''"<ref>Heidler (2006), pp. 181–183.</ref>. Appoggiò anche la "Condizione Wilmot" (dal nome del suo proponente [[David Wilmot (politico)|David Wilmot]]) che, se fosse stata adottata, avrebbe proibito la schiavitù in qualsiasi territorio messicano conquistato dall'Unione<ref>Holzer, p. 63.</ref>. La guerra era iniziata in seguito all'uccisione di alcuni soldati statunitensi da parte di soldati messicani; Polk insistette sul fatto che i militari messicani "''hanno invaso il nostro territorio e versato il sangue dei nostri concittadini sul nostro suolo''"<ref>Oates, pp. 79–80.</ref><ref name="Basler1pp199—202">Basler (1946), pp. 199–202.</ref>. Lincoln chiese al presidente di mostrare il punto (''spot'') esatto in cui era stato versato e di provare che quel punto fosse davvero suolo degli Stati Uniti: "il tutto solamente per rendere meglio edotta l'assemblea!"<ref name="Basler1pp199—202"/> Queste richieste divennero note come ''spot resolutions''. Esse non furono mai prese in considerazione dal Congresso, né la stampa ne parlò, e gli provocarono una perdita di sostegno politico nel proprio distretto. Un quotidiano dell'Illinois lo soprannominò "Spotty Lincoln"<ref name="McGovern, p. 33">McGovern, p. 33.</ref><ref>Basler (1946), p. 202.</ref><ref name="MuellerSchamel">{{Cita web|url=https://www.archives.gov/education/lessons/lincoln-resolutions/ |titolo=Lincoln's Spot Resolutions |editore=National Archives |urlarchivio=https://www.webcitation.org/62a5gtE9P?url=http://www.archives.gov/education/lessons/lincoln-resolutions/ |dataarchivio=20 ottobre 2011 |urlmorto=sì |accesso=12 marzo 2009 }}</ref>. In seguito ebbe l'occasione di rimpiangere alcune dichiarazioni, in particolare l'attacco ai poteri presidenziali in tempo di guerra<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 128}}.</ref>.
Rendendosi conto che Clay molto difficilmente avrebbe potuto conquistare la presidenza, Lincoln, che aveva promesso di restare in carica per un unico mandato, sostenne il generale [[Zachary Taylor]] per la nomina Whig alle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1848|elezioni presidenziali del 1848]]<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 124-126}}.</ref>; quando Taylor risultò eletto, sperò di essere nominato commissario del "General Land Office" (una delle agenzie indipendenti della [[presidenza di Zachary Taylor]]), ma, grazie a raccomandazioni incrociate, la carica andò al rivale statale Justin Butterfield (considerato dalla nuova amministrazione un avvocato assai esperto, mentre per Abraham non era altro che un "vecchio fossile"<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 140}}.</ref>). Come premio di consolazione gli
== Attività legale ==
[[File:Abraham Lincoln's U.S. Patent.jpg|thumb|Il cartellino posto sul brevetto di Abraham Lincoln (1849)
Nel 1849 ricevette un [[brevetto]] per un dispositivo di galleggiamento per il movimento delle barche in acque poco profonde. L'idea non fu mai commercializzata, ma egli fu l'unico presidente della storia ad aver detenuto un brevetto per una propria invenzione<ref>White, p. 163.</ref><ref>{{Cita web|titolo= Abraham Lincoln's Patent Model: Improvement for Buoying Vessels Over Shoals |editore= Smithsonian Institution |url= http://americanhistory.si.edu/collections/search/object/nmah_213141 |accesso= 28 aprile 2017}}</ref>.
Nel 1851 rappresentò la "Alton & Sangamon Railroad" di [[Chicago]] in una disputa contro uno dei suoi azionisti, James A. Barret, che aveva rifiutato di pagare il saldo derivante dalla sua promessa di acquistare azioni della
[[File:Abraham Lincoln O-6 by Von Schneidau, 1854.jpg|thumb|left|Abraham Lincoln nel 1854]]
Lincoln comparve davanti alla Corte Suprema statale in ben 175 processi; era l'unico difensore in 51 e di questi ne vinse 31<ref>Handy, p. 440.</ref>.
Molto raramente
== Politico repubblicano: 1854-
{{vedi anche|Storia del Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Cronologia degli eventi principali che hanno portato alla guerra di secessione americana}}
=== Nascita di un leader ===
{{vedi anche|Origini della guerra di secessione americana#Ascesa politica di Lincoln}}
L'aspro dibattito sull'ammissibilità o meno della pratica schiavista nei territori dell'Ovest
</div>
<div>Nei mesi immediatamente seguenti Lincoln non fece alcun pubblico commento sulla nuova legge<ref>White, pp. 196–197.</ref>. Il 16 ottobre, però, nel "[[Discorso di Abraham Lincoln a Peoria|discorso di Peoria]]" dichiarò apertamente la sua opposizione, che continuò poi a ripetere ancora svariate volte negli anni che precedettero la sua elezione a presidente<ref>Thomas (2008), pp. 148–152.</ref>; parlando con il suo riconoscibile accento del [[Kentucky]] e con una vocalità molto potente,<ref>White, p. 199.</ref> dichiarò che la legge Kansas-Nebraska era imparziale (come affermato dal suo autore) solo superficialmente, ma in realtà "contiene un vero zelo nascosto a favore della diffusione della schiavitù. Non posso non odiarla. La odio a causa della mostruosa ingiustizia della schiavitù in sé. La odio perché priva il nostro esempio repubblicano della sua influenza positiva sul mondo...<ref>Basler (1953), p. 255.</ref> Questi forti attacchi segnarono il suo ritorno alla vita politica quasi a tempo pieno<ref name=white203204>White, pp. 203–205.</ref>. A livello nazionale gli esponenti Whig risultarono essere profondamente spaccati e altri tentativi compromissori fallirono velocemente; riflettendo sulla fine del partito, Lincoln scrisse nel 1855: "''penso di essere un Whig, ma altri dicono che non ci sono più Whig e che io sono un abolizionista... Non faccio altro che oppormi all'estensione della schiavitù''"<ref>White, pp. 215–216.</ref>.
</div>
Attingendo alla corrente antischiavista dei Whig e raccogliendo ex membri del [[Free Soil Party]], del "Liberty Party" e di alcuni esponenti anti-schiavisti dei Democratici, il neonato [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano]] si formò nel 1854 come una forza politica essenzialmente settentrionale e abolizionista<ref>McGovern, pp. 38–39.</ref>. Lincoln resistette ai primi tentativi fatti per reclutarlo, temendo che potesse servire da trampolino di lancio per gli abolizionisti estremisti<ref>White, pp. 203–204.</ref>; per un breve periodo sperò di riuscire a far rifiorire i Whig, sebbene non mancasse di lamentarsi della sua crescente vicinanza con il movimento nativista e anti-immigrati [[Know Nothing]]<ref>White, pp. 191–194.</ref>.
Nel 1854 fu scelto nuovamente per far parte del Parlamento statale, ma rifiutò di assumere l'incarico. Le elezioni di quell'anno mostrarono la forte opposizione alla ''Kansas-Nebraska Act''; a questo punto Lincoln cercò la nomina a senatore al Congresso<ref>White, pp. 204–205.</ref>. A quel tempo i senatori venivano scelti dal parlamento statale<ref>Oates, p. 119.</ref>. Dopo essere arrivato in testa nelle prime sei votazioni, senza ottenere la maggioranza qualificata necessaria, incaricò i propri sostenitori di optare per [[Lyman Trumbull]]. Quest'ultimo, un Democratico antischiavista, aveva ricevuto pochi voti nelle precedenti votazioni; coloro che lo supportavano, fossero anche non Democratici, avevano promesso di non votare alcun Whig. La decisione di Lincoln di ritirarsi permise la convergenza tra ex Whig e Democratici antischiavisti, potendo così sconfiggere il candidato democratico favorito, il [[governatore dell'Illinois]] [[Joel Aldrich Matteson]]<ref>White, pp. 205–208.</ref>.
[[File:Abraham Lincoln O-2 by Hesler, 1857.png|thumb|Abraham Lincoln nel 1857]]
I continui scontri politici violenti in Kansas (il "[[bleeding Kansas]]") mantennero forte l'opposizione alla ''Kansas-Nebraska Act'' in Illinois e in tutto il Nord. Con l'avvicinarsi delle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1856|elezioni presidenziali del 1856]] Lincoln abbandonò l'oramai defunto Partito Whig e approdò tra le file dei Repubblicani. Partecipò alla "convention di Bloomington" nel maggio di quell'anno, che istituì formalmente il Partito Repubblicano dell'Illinois<ref>White, pp. 216–219.</ref>. Il programma politico affermava che il Congresso aveva i pieni diritti di regolamentare la schiavitù nei territori e richiedeva l'immediata ammissione del Kansas come Stato libero. Lincoln pronunziò il discorso finale, in cui appoggiò il programma del partito, ma chiese anche di fare di tutto per preservare l'unione della nazione<ref>White, pp. 220–221.</ref>.
<div>Alla convention nazionale del giugno 1856 ricevette un sostegno significativo nelle votazioni per la nomina a candidato vicepresidente, anche se alla fine i due candidati nominati furono [[John Charles Frémont]] e [[William Lewis Dayton]]. Lincoln li sostenne fortemente, facendo un'accanita campagna per il partito in tutto il suo Stato. I Democratici nominarono invece l'ex ambasciatore [[James Buchanan]], che era fuori dal paese fin dal 1853 e che quindi aveva evitato il dibattito sulla schiavitù nei territori, mentre i "Know Nothing" scelsero l'ex presidente Whig [[Millard Fillmore]]<ref>White, pp. 224–228.</ref>.
</div>
Alle elezioni di novembre Buchanan batté entrambi i suoi sfidanti, ma Frémont vinse in diversi Stati del Nord e il repubblicano [[William Henry Bissell]] riuscì a vincere come governatore dell'Illinois; Lincoln si trovò a essere il leader incontrastato dei Repubblicani dell'Illinois<ref>White, pp. 229–230.</ref>.
Lo storico [[Eric Foner]] (2010) mette in contrapposizione gli abolizionisti e gli anti-schiavisti [[Radical Republicans|Repubblicani Radicali]] del Nordest, che consideravano la schiavitù come un [[peccato]] morale, con i Repubblicani conservatori, che pensavano che fosse un male perché finiva col danneggiare gli stessi bianchi e col bloccare il progresso e lo sviluppo economico. Foner sostiene che Lincoln era un moderato centrista, opponendosi alla schiavitù principalmente perché violava i principi del [[repubblicanesimo]] instillati dai [[Padri fondatori degli Stati Uniti d'America|Padri fondatori]], in particolare l'uguaglianza di tutti gli uomini e l'autogoverno democratico così come espresso nella [[Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America|Dichiarazione d'indipendenza]]<ref>Foner (2010), pp. 84–88.</ref>.
Nel marzo del 1857, appena due giorni dopo l'insediamento della [[presidenza di James Buchanan]], la [[Corte suprema degli Stati Uniti d'America|Corte suprema]] emise la sentenza sul caso "[[Dred Scott contro Sandford]]"; il [[presidente della Corte suprema degli Stati Uniti d'America|presidente della Corte]] [[Roger Brooke Taney]] affermò che i neri non potevano in alcun caso venire considerati come cittadini e che pertanto non possedevano neppure nessuno dei diritti concessi dalla [[Costituzione degli Stati Uniti d'America|Costituzione degli Stati Uniti]]<ref>White, pp. 236–237.</ref>. Mentre molti Democratici speravano che il caso di [[Dred Scott]] ponesse fine alla disputa sulla schiavitù nei territori, la sentenza provocò invece un'ulteriore ondata di indignazione nel Nord<ref>White, p. 238.</ref>. Lincoln asserì che tale sentenza era il prodotto di una cospirazione dei Democratici per favorire il "potere schiavista"<ref>Zarefsky, pp. 69–110.</ref>:
{{Citazione|Gli autori della Dichiarazione di Indipendenza non hanno mai inteso dire che tutti erano uguali per colore, dimensioni, intelletto, sviluppi morali o capacità sociale, ma - bensì - consideravano tutti gli uomini creati uguali e possessori per principio di uguali diritti inalienabili tra cui la vita, la libertà e la ricerca della felicità<ref>Jaffa, pp. 299–300.</ref>.}}
=== Dibattiti Lincoln-Douglas e discorso della Cooper Union ===
{{vedi anche|Presidenza di James Buchanan#Elezioni di medio termine del 1858|Dibattiti Lincoln-Douglas|Discorso della Cooper Union}}
[[File:Abraham Lincoln c1858.jpg|thumb|left|Abraham Lincoln con i propri sostenitori davanti alla sua abitazione nel 1858]]
[[Stephen A. Douglas]] era pronto per farsi riconfermare senatore dell'Illinois nel 1858, ma Lincoln sperò di poter sconfiggere il potente democratico del suo stesso Stato. Molti nel Partito Repubblicano ritenevano che un ex Whig dovesse essere nominato nel 1858; il fatto che Lincoln si fosse speso a favore di Trumbull durante la [[campagna elettorale]] del 1856 gli aveva fatto guadagnare un certo credito<ref name="White, pp. 247–248">White, pp. 247–248.</ref>. Alcuni Repubblicani dell'Est erano a favore della ricandidatura di Douglas, grazie alla sua opposizione alla "Costituzione di Lecompton", scritta dal parlamento schiavista del Kansas<ref>Oates, pp. 138–139.</ref>, ma molti Repubblicani dell'Illinois percepirono ciò come un'interferenza. Per la prima volta i Repubblicani dell'Illinois indissero una Convention per trovare un candidato comune; Lincoln ottenne la nomina del Partito, senza grande opposizione<ref>White, pp. 247–250.</ref>. Al momento dell'accettazione pronunciò il celebre "[[Discorso della casa divisa]]", attingendo alle parole del [[Vangelo secondo Marco]] 3:25: "''Una casa divisa contro se stessa non può reggere, credo che questo governo non possa resistere in permanenza per metà schiavista e per metà libero, non mi aspetto che l'Unione si dissolva. Non mi aspetto che la casa crolli, ma mi aspetto che cessi di essere divisa: diventerà tutta una cosa o tutta un'altra''"<ref>White, p. 251.</ref>. Il discorso ebbe la forza di evocare un'immagine del pericolo di disunione causato dal dibattito sulla schiavitù ed ebbe la capacità di ricompattare tutti i Repubblicani del Nord<ref>Harris, p. 98.</ref>. L'attenzione si concentrò sul parlamento statale, che avrebbe dovuto scegliere Lincoln o Douglas come senatore<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 209}}.</ref>. Una volta informato della nomina di Lincoln, l'avversario dichiarò: "Egli è l'uomo forte del suo Partito... e se lo sconfiggo la mia vittoria sarà di certo stentata<ref>White, pp. 257–258.</ref>".
{{Immagine multipla
|allinea = right
Riga 267 ⟶ 243:
|larghezza2 = 241
}}
[[File:Lincoln Douglas debates.jpg|thumb|left|Francobollo del 1950 che commemora i
I dibattiti
Anche se i candidati
Nel maggio del 1859
All'indomani
[[File:Cooper Union by David Shankbone crop.jpg|thumb|La [[The Cooper Union for the Advancement of Science and Art]] nel 2007]]
Il 27 febbraio i leader del partito di [[New York]] lo invitarono a tenere un [[Discorso della Cooper Union|discorso]] alla [[The Cooper Union for the Advancement of Science and Art]], da poco inaugurata. Lincoln sostenne che i "Padri fondatori" avevano ben poco a che fare con la presunta "sovranità popolare" e che avevano invece ripetutamente cercato di limitare la schiavitù; insistette inoltre sul fatto che le fondamenta morali dei Repubblicani richiedevano l'opposizione allo schiavismo e respinse ogni "tentativo di cercare un compromesso tra quello che è giusto e quello che è invece irrimediabilmente sbagliato"<ref>Jaffa, p. 473.</ref>. Nonostante la sua apparenza inelegante - molti tra il pubblico lo consideravano imbarazzante e persino brutto<ref>Holzer, pp. 108–111.</ref> - Lincoln dimostrò una leadership intellettuale che lo lanciò tra le prime posizioni quanto a influenza all'interno del partito e in lizza per la nomina presidenziale. Il giornalista Noah Brooks riferì: "''Nessun uomo ha mai fatto una simile impressione nel suo primo appello a un pubblico newyorkese''"<ref>Carwardine (2003), p. 97.</ref><ref>Holzer, p. 157.</ref>.
Lo storico David Herbert Donald definì il comizio come una "superba mossa politica per un candidato non annunciato, per apparire nello stesso Stato di un rivale potenziale (Seward) in un evento sponsorizzato dai fedeli del secondo rivale (Chase), senza menzionare per nome né l'uno né l'altro durante tutto il discorso"<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 240}}.</ref>. In risposta a un'inchiesta sulle sue intenzioni presidenziali, Lincoln dichiarò: "Il sapore è già un po' nella mia bocca"<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 241}}.</ref>.
=== Nomination e campagna elettorale del 1860 ===
{{vedi anche|Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1860|Presidenza di James Buchanan#Elezioni presidenziali del 1860}}
{{citazione|Non conosco nulla di più grande né miglior esercizio né più positiva prova del passato, risultato trionfante della fede nell'umanità, di una ben combattuta elezione nazionale in America|[[Walt Whitman]]<ref>Citato in Robert Dalleck ''JFK, una vita incompleta'' Mondadori 2004, p. 295</ref>
Il 9-10 maggio del 1860 si
[[File:"Lincoln, Hamlin, And Liberty" Portrait Ribbon, ca. 1860 (4360054496).jpg|thumb|"Lincoln, Hamlin e Libertà. Protezione delle industrie americane", nastro della [[campagna elettorale]] repubblicana]]
[[File:Wide Awakes Banner.tif|thumb|left|Stemma della Wide Awakes nel "Old State Capitol State Historic Site" di [[Springfield (Illinois)|Springfield]]]]
[[File:Lincoln-Hamlin Campaign Items, ca. 1860-1861 (4360192918).jpg|thumb|left|Monili con l'effige dei due candidati repubblicani]]
Il 18 maggio, alla Convention nazionale repubblicana di [[Chicago]], gli amici riuscirono - anche grazie a promesse improprie - a fargli ottenere la nomination già al terzo scrutinio, battendo candidati come Seward e Chase. Un ex Democratico, [[Hannibal Hamlin]] del [[Maine]], gli fu affiancato come candidato vicepresidente, come bilanciamento. Il successo dipendeva in gran parte dalla sua reputazione di moderato sulla questione schiavista, dal suo forte sostegno ai programmi di investimenti in infrastrutture e di dazi doganali<ref>Luthin, pp. 609–629.</ref>. Furono decisivi i delegati della [[Pennsylvania]], legati agli interessi dell'industria del ferro di quello Stato e attratti dalla prospettiva di alti dazi<ref>Hofstadter, pp. 50–55.</ref>. Gli attivisti di Lincoln si erano focalizzati su questa delegazione, cercando di restare fedeli alla richiesta di Lincoln di "non stipulare accordi elettorali che siano un vincolo"<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 247–250}}.</ref>.
La maggior parte dei Repubblicani era d'accordo con Lincoln sul fatto che il Nord fosse penalizzato dal "potere schiavista", che influenzava sempre più il governo nazionale e la [[presidenza di James Buchanan]]. Per tutti gli anni 1850 Lincoln dubitò che vi fosse la possibilità di una [[guerra civile]] e i suoi sostenitori respinsero l'ipotesi che la sua elezione avrebbe incitato alla secessione<ref>Boritt (1994), pp. 10, 13, 18.</ref>.
Douglas fu scelto come candidato dei Democratici del Nord. I delegati di undici [[Stati schiavisti e stati liberi|Stati schiavisti]] abbandonarono la Convention Democratica, in disaccordo con la sua posizione sulla sovranità popolare, e alla fine selezionarono il vicepresidente in carica [[John C. Breckinridge]] come loro candidato<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 253}}.</ref>. Infine, un gruppo di ex Whig e [[Know Nothing]] costituì il Constitutional Union Party e nominò [[John Bell (politico)|John Bell]] del [[Tennessee]]. Lincoln e Douglas sarebbero stati in competizione per i voti nel Nord, mentre Bell e Breckinridge trovarono principalmente supporto nel Sud<ref name="White, pp. 247–248"/>.
Prima ancora della Convention repubblicana, il comitato elettorale di Lincoln cominciò a stringere rapporti con un'organizzazione nazionale giovanile, la Wide Awakes, e la usò per generare sostegno popolare in tutto il Paese per le registrazioni elettorali, supponendo che i nuovi e i più giovani elettori tendessero a votare per un nuovo partito<ref name=Audacious>{{Cita libro|titolo=Lincoln for President: An Unlikely Candidate, An Audacious Strategy, and the Victory No One Saw Coming|cognome=Chadwick|nome=Bruce|url=https://books.google.com/books?id=2PQqZzyw4uAC&pg=PA149&lpg=PA149&dq=Wide+Awake+Parade&source=bl&ots=EW1smye_L5&sig=jAlxzhglnsDrvWWIfb5qTPhRwro&hl=en&sa=X&ved=0ahUKEwiH_a2bhoTTAhVC0oMKHX05Do4Q6AEIWzAQ#v=onepage&q=Wide%20Awake%20Parade&f=false|pp=147-149|editore=Sourcebooks|città=Naperville, Illinois|data=2009|accesso=1º aprile 2017}}</ref>. Inoltre, molti al Nord iniziarono ad appoggiare Lincoln, poiché ritenevano che il Sud avrebbe sicuramente votato contro di lui<ref name="murrin">Murrin, John. ''Liberty, Equality, Power: A History of the American People''. Belmont: Clark Baxter, 2006.</ref>.
Mentre Douglas e gli altri candidati iniziarono le loro campagne elettorali, Lincoln rimase l'unico a non dare discorsi in pubblico, facendo affidamento sull'entusiasmo dei volontari del partito. Il risultato del loro lavoro porta a porta produsse consistenti maggioranze in tutto il Nord e un'abbondanza di manifesti pubblicitari, volantini e editoriali di giornali<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 254–255}}.</ref>. I Repubblicani si concentrarono sul programma del partito e sulla storia della vita di Lincoln, sottolineando la povertà patita da piccolo. L'obiettivo era dimostrare il potere superiore del "lavoro libero", in base al quale un qualsiasi ragazzo contadino poteva raggiungere la cima grazie ai suoi soli sforzi<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 255–256}}.</ref>. La quantità di giornali favorevoli ai Repubblicani fu molto maggiore di tutti i rivali; un autore del ''[[Chicago Tribune]]'' pubblicò un opuscolo con la vita dettagliata di Lincoln, vendendone da 100 a {{formatnum:200000}} copie<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 254}}.</ref>.
== Presidenza ==
{{vedi anche|Presidenza di Abraham Lincoln}}
=== Elezioni del 1860 e secessione ===
{{vedi anche|Presidenza di James Buchanan#Venti di secessione}}
{{Immagine multipla
}}
[[File:Abraham Lincoln O-55, 1861.png|thumb|Il primo fotoritratto di Abraham Lincoln presidente (datato tra il 1º marzo e il 30 giugno
Quando
Gli Stati superiori del Sud e del confine (il [[Delaware]], il [[Maryland]], la [[Virginia]], la [[Carolina del Nord]], il [[Tennessee]], il [[Kentucky]], il [[Missouri]] e l'[[Arkansas]]),
Vi furono tentativi di mediazione. Il "[[compromesso Crittenden]]" (dal nome di [[John Jordan Crittenden]], {{cita testo|url=https://en.wikisource.org/wiki/Crittenden_Compromise|titolo=testo completo su Wikisource}}) proponeva di estendere la linea segnata dal "[[compromesso del Missouri]]" dividendo i territori in schiavisti e liberi, ma trovò l'opposizione di Lincoln e del Partito Repubblicano, perché in contrasto con il loro programma elettorale contrario all'estensione della schiavitù<ref name=White360-361>White, pp. 360–361.</ref>. Lincoln disse: "''Morirò prima di acconsentire... a qualsiasi concessione o compromesso che sembri acquisire il privilegio di prendere il controllo di questo governo, al quale noi abbiamo diritto secondo la Costituzione''"<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 268}}.</ref>.
Tuttavia parve tacitamente acconsentire alla proposta dell'"emendamento Corwin" (dal nome del suo autore [[Thomas Corwin]]), che fu approvato dal [[Congresso degli Stati Uniti|Congresso]] prima che egli entrasse nelle sue piene funzioni e che rimase in attesa della ratifica da parte degli Stati<ref>Vorenberg, p. 22.</ref><ref name=Vile_pp280>Vile (2003), ''Encyclopedia of Constitutional Amendments: Proposed Amendments, and Amending Issues 1789–2002'' {{TA|pp. 280–281}}</ref>. Tale progetto avrebbe protetto la schiavitù negli Stati in cui esisteva già, oltre a garantire che il Congresso non avrebbe interferito senza l'esplicito consenso del Sud. Ancora alcune settimane prima della guerra, il presidente inviò una lettera a tutti i governatori per informarli che il Congresso aveva approvato una risoluzione per emendare la Costituzione<ref name=Lupton_2006>{{Cita web |url=http://www.lib.niu.edu/2006/ih060934.html|autore=Lupton|anno=2006|titolo=Abraham Lincoln and the Corwin Amendment|accesso=13 gennaio 2013}}</ref>. Sembrò quindi rimanere disponibile alla possibilità di una convenzione costituzionale per apportarvi modifiche<ref name=Vile_p281>Vile (2003), ''Encyclopedia of Constitutional Amendments: Proposed Amendments, and Amending Issues 1789–2002'' {{TA|p. 281}}</ref>.
{{vedi anche|Complotto di Baltimora}}
Nel
{{vedi anche|Primo discorso d'insediamento di Abraham Lincoln}}Lincoln si rivolse al Sud nel suo discorso inaugurale, proclamando ancora una volta che non aveva nessuna inclinazione ad abolire la schiavitù negli Stati del Sud:
{{citazione|Sembra esserci una certa apprensione tra la gente del Sud riguardo al fatto che con il sopraggiungere di un'amministrazione repubblicana le loro proprietà e la loro pace e sicurezza personale saranno messe in pericolo; ma in realtà non c'è mai stato alcun motivo ragionevole per avere tale preoccupazione. In effetti, la prova più ampia del contrario è sempre esistita ed è sempre stata disponibile al loro controllo. Essa si può ritrovare in quasi tutti i discorsi pubblicati di colui che ora si rivolge a voi. Non faccio altro che citare uno di quei discorsi quando dichiaro che "non ho alcuna intenzione, direttamente o indirettamente, di interferire con l'istituzione della schiavitù negli Stati in cui essa esiste. Credo di non avere alcun diritto legale per poterlo fare e non ho d'altra parte neppure alcuna inclinazione a farlo".|Primo discorso inaugurale, 4 marzo 1861<ref>Sandburg (2002), p. 212.</ref> ({{cita testo|url=https://en.wikisource.org/wiki/Abraham_Lincoln%27s_First_Inaugural_Address|titolo=testo completo su Wikisource}}).}}
Il presidente concluse con un accorato appello: "''Non siamo nemici, bensì amici. Non dobbiamo essere nemici... Anche se la passione può essere forte, non deve rompere i nostri legami d'affetto. Gli accordi mistici di memoria, che provengono da ogni campo di battaglia e tomba patriottica, ogni cuore vivo e pietra del focolare - in tutta questa vasta terra - continueranno a gonfiare il coro dell'Unione, quando saranno ancora toccati, sicuramente lo saranno, dagli angeli migliori della nostra natura''"<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 283–284}}.</ref>.
Il fallimento della "Conferenza di Pace" tenutasi al "Willard InterContinental Washington" segnalò che l'ipotesi di compromesso era impossibile. Si era a marzo del 1861 e nessun leader dell'insurrezione aveva proposto di riunirsi all'Unione in qualsiasi forma. Nel frattempo, Lincoln e la leadership repubblicana concordarono che lo smantellamento dell'Unione non poteva essere tollerato<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 268, 279}}.</ref>. Il presidente tornò su questi momenti in occasione del discorso inaugurale della sua seconda presidenza ({{cita testo|url=https://en.wikisource.org/wiki/Abraham_Lincoln%27s_Second_Inaugural_Address|titolo=testo completo su Wikisource}}), mentre la guerra stava ormai volgendo al termine:
{{citazione|Entrambe le parti deprecavano la guerra, ma una di loro l'avrebbe fatta piuttosto che permettere alla Nazione di sopravvivere, mentre l'altra l'avrebbe accettata piuttosto che lasciarla morire; così alla fine la guerra è arrivata}}
=== Guerra civile ===
{{Vedi anche|Battaglia di Fort Sumter}}
{{Campagnabox Guerra di secessione americana}}
[[File:
Il comandante di [[Fort Sumter]] nella [[Carolina del Sud]], il maggiore [[Robert Anderson (militare guerra di secessione)|Robert Anderson]], inviò una richiesta di rifornimenti; l'ordine dato da Lincoln di soddisfare tale richiesta fu visto dai secessionisti come un atto di guerra. Il 12 aprile 1861 le forze confederate spararono contro le truppe dell'[[Union Army]] asserragliate all'interno del forte, costringendole alla resa: la [[guerra civile americana]] era iniziata.
[[File:Fort Sumter storm flag 1861.jpg|thumb|left|La [[bandiera degli Stati Uniti d'America]] del Fort Sumter]]
Lo storico [[Allan Nevins]] sostenne che il neopresidente commise tre errori di calcolo: sovrastimare la forza del sentimento unionista nel Sud, sottovalutare la gravità della crisi e non rendersi conto che gli unionisti meridionali erano contrari all'invasione da parte del Nord<ref>Allan Nevins, ''Ordeal of the Union'' (1959) vol 5 p 29</ref>.
[[William Tecumseh Sherman]]
Il 15 aprile Lincoln invitò tutti gli Stati dell'[[Unione (guerra di secessione americana)|Unione]] a inviare distaccamenti, per un totale di {{formatnum:75000}} soldati, per riconquistare le fortificazioni, proteggere la capitale federale e "preservare l'integrità del Paese", la quale, a suo avviso, era ancora intatta nonostante le azioni degli Stati secessionisti<ref name="Oates, p. 226">Oates, p. 226.</ref>. Questa chiamata alle armi costrinse gli Stati a scegliere definitivamente da quale parte stare. La [[Virginia]] dichiarò la propria secessione e per tale motivo fu ricompensata dalla Confederazione, facendo diventare [[Richmond (Virginia)|Richmond]] la capitale confederata, nonostante la posizione esposta, così vicina alle linee del fronte. Anche la [[Carolina del Nord]], il [[Tennessee]] e l'[[Arkansas]] votarono per il distacco nei seguenti due mesi<ref name="Oates, p. 226"/>. Il sentimento separatista rimase forte anche nel [[Missouri]] e nel [[Maryland]], ma non riuscì a prevalere; il [[Kentucky]] rimase neutrale. L'attacco confederato al Fort Sumter spinse tutti gli Stati a nord della [[linea Mason-Dixon]] alla difesa della nazione<ref>Russell McClintock (2008). ''Lincoln and the Decision for War: The Northern Response to Secession''. Chapel Hill: The University of North Carolina Press. {{TA|pp. 254–274}}. 9780807831885. Provides details of support across the North.</ref>. A. Nevins afferma:
"Il bombardamento di Fort Sumter produsse una sorprendente cristallizzazione del sentimento del Nord... Una rabbia collettiva attraversò l'intero Nord. Da ogni parte arrivavano notizie di riunioni di massa, discorsi, risoluzioni, offerte di sostegno economico, la formazione di compagnie e reggimenti, la decisa azione di governatori e parlamenti schieratisi tutti a fianco di Lincoln"<ref>Allan Nevins, ''The War for the Union: The Improvised War 1861–1862'' (1959) {{TA|pp. 74–75}}</ref>.
Gli Stati unionisti cominciarono a far marciare i loro reggimenti verso sud. Il 19 aprile, a [[Baltimora]], un gruppo di facinorosi che controllava i collegamenti ferroviari attaccò le truppe dell'Unione che stavano cambiando treno; gruppi guidati da leader locali in seguito bruciarono i ponti ferroviari verso la capitale<ref name="Heidler 2000, p. 174">Heidler (2000), p. 174.</ref>. L'[[Union Army]] rispose facendo arrestare i maggiori funzionari locali del [[Maryland]] e imponendo la [[legge marziale]]. Lincoln sospese la validità dell{{'}}''[[habeas corpus]]'' in tutte quelle aree in cui l'esercito ne sentiva la necessità, per assicurarsi che le truppe raggiungessero incolumi Washington<ref name="Heidler 2000, p. 174"/>. John Merryman, un funzionario del Maryland impegnato a ostacolare i movimenti delle truppe nordiste, presentò una petizione al [[presidente della Corte suprema degli Stati Uniti d'America|presidente della Corte suprema]] [[Roger Brooke Taney]] di richiesta di ''habeas corpus'' e in giugno questi, agendo come giudice di circoscrizione, approvò la richiesta, poiché a suo parere solo il [[Congresso degli Stati Uniti|Congresso]] poteva sospendere la legge. Lincoln mantenne però la sua posizione di sospensione in aree circoscritte.<ref>William C. Harris, ''Lincoln and the Border States: Preserving the Union'' (University Press of Kansas, 2011) {{TA|pp. 59–71}}</ref><ref>{{Cita libro|wkautore=Mark E. Neely Jr.|cognome=Neely |nome=Mark E. |titolo=The Fate of Liberty: Abraham Lincoln and Civil Liberties |anno=1992|pp={{cita testo|url=https://archive.org/details/fateofliberty00mark_0/page/3|titolo=3–31}}|isbn=978-0-19-508032-2}}</ref>
=== Strategia militare dell'Unione ===
{{vedi anche|Unione (guerra di secessione americana)}}
Dopo la battaglia di Fort Sumter, Lincoln
[[File:American Secession War map.png|thumb|
{| align=center
Riga 398 ⟶ 344:
|-
| {{legenda|#787878|[[Stati Confederati d'America]]}}
| {{legenda|#dedede|Territori rivendicati
|}
]] Sin dall'inizio fu chiaro che avere l'appoggio di tutti i partiti sarebbe stato essenziale per il successo finale e che ogni compromesso provocava scontenti da una parte o dall'altra dello schieramento politico, come per esempio la nomina di un Repubblicano o di un Democratico a un posto di comando militare<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 315, 331-333}}.</ref>. I "[[Copperheads]]" lo attaccavano per aver rifiutato di scendere a compromessi sulla questione della schiavitù; al contrario, i Repubblicani più radicali lo accusavano di muoversi troppo lentamente per la sua abolizione<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 338–339, 417}}.</ref>. Il 6 agosto 1861 firmò l'atto di confisca che autorizzava i procuratori giudiziari a catturare prima e a rendere liberi poi tutti gli schiavi che erano usati per sostenere lo sforzo bellico confederato. Nella pratica la legge ebbe un impatto limitato, ma indicò il sostegno politico all'[[abolizionismo negli Stati Uniti d'America|abolizionismo]]<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 314}}; Carwardine (2003), p. 178.</ref>.
[[File:General John Charles Fremont, Union Army, Republican Candidate for the President of the United States (6189166341).jpg|thumb|left|Il generale [[John Charles Frémont]]]]
Alla fine di agosto il generale [[John Charles Frémont]], il primo candidato del Partito Repubblicano alle elezioni presidenziali, [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1856|quelle del 1856]], senza consultare i suoi superiori, emise un proclama che istituiva la legge marziale nel [[Missouri]]; esso dichiarava che qualsiasi privato cittadino trovato a portare armi con sé poteva essere processato dalla [[corte marziale]] e subire la [[fucilazione]] e che gli schiavi delle persone che aiutavano la ribellione sarebbero stati liberati<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 314–316}}.</ref>. Frémont si trovava già accusato di negligenze nel suo comando del dipartimento del [[West]], aggravate da sospetti di [[truffa|frode]] e [[corruzione]]. Lincoln annullò il proclama, ritenendolo di natura eminentemente politica, privo di necessità militare<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 316–317}}.</ref>. Dopo questa azione presidenziale, gli arruolamenti nell'Unione provenienti dal Maryland, dal Kentucky e dal Missouri aumentarono di oltre 40 000 unità<ref>Carwardine (2003), p. 181.</ref>.
In [[politica estera]] l'obiettivo principale di Lincoln fu di fermare gli aiuti militari stranieri alla Confederazione. Si affidava al suo [[Segretario di Stato degli Stati Uniti d'America|Segretario di Stato]] [[William H. Seward]]<ref>Boritt-Pinsker, 2002, pp. 213–214</ref> e lavorava a stretto contatto con il senatore [[Charles Sumner]], presidente della commissione per le relazioni estere del Senato<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 322}}.</ref>. L'[[incidente diplomatico]] noto come
{{citazione|
Il presidente
Nel gennaio del 1862, dopo le molte denunce sull'inefficienza e l'affarismo all'interno dello stesso [[Dipartimento della guerra degli Stati Uniti d'America|Dipartimento della Guerra]], sostituì [[Simon Cameron]] con [[Edwin McMasters Stanton]] come [[Segretario alla Guerra degli Stati Uniti d'America|Segretario alla Guerra]]. Questi centralizzò le attività del ministero, controllando e cancellando i contratti, risparmiando al governo federale oltre 17 milioni di dollari<ref>Oates, 1974, p. 115</ref>; egli era un Democratico conservatore fermamente unionista e a favore del mondo degli affari, che si spostò verso i Repubblicani radicali. Fu l'alto responsabile che lavorò più spesso e più strettamente con Lincoln: "Stanton e Lincoln hanno virtualmente condotto la guerra insieme"<ref>Benjamin P. Thomas and Harold M. Hyman, ''Stanton, the Life and Times of Lincoln's Secretary of War'' (1962) pp. 71, 87, 229–30, 385 (citato)</ref>.
=== Il generale McClellan ===
{{vedi anche|Teatro Orientale della guerra di secessione americana}}
Dopo la sconfitta dell'Unione nella [[prima battaglia di Bull Run]], il primo grande scontro in campo aperto della guerra civile, e il ritiro dell'oramai anziano [[Winfield Scott]] alla fine del 1861, il presidente nominò il giovane generale [[George McClellan]] a [[comandante generale dell'esercito statunitense]]<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 318–319}}.</ref><ref>Boritt-Pinsker, 2002, p. 213</ref>. Questi, laureatosi all'[[United States Military Academy]], dirigente delle ferrovie e Democratico della [[Pennsylvania]], impiegò diversi mesi a pianificare la sua [[campagna peninsulare]], molto più a lungo di quanto Lincoln desiderasse.
[[File:Culpeper, Va. Generals of the Army of the Potomac- Gouverneur K. Warren, William H. French, George G. Meade, Henry J. Hunt, Andrew A. Humphreys, George Sykes LOC cwpb.03981.jpg|thumb|I comandanti dell'[[Armata del Potomac]] a [[Culpeper]] nel 1863. Da sinistra: [[Gouverneur K. Warren]], [[William Henry French]], [[George G. Meade]], [[Henry Jackson Hunt]], [[Andrew Atkinson Humphreys]] e [[George Sykes]].]]
{{Campagnabox Campagna Peninsulare}}
L'obiettivo avrebbe dovuto essere quello di conquistare [[Richmond (Virginia)|Richmond]], trasferendo l'[[Armata del Potomac]] in barca verso la [[Virginia]]
[[File:Manassas Junction2 1862 (5925973745).jpg|thumb|left|Uomini appostati nei pressi del sito della [[seconda battaglia di Bull Run]]]]
Tuttavia, mancando di rinforzi come anche richiesti da McClellan Pope, fu pesantemente sconfitto nella [[seconda battaglia di Bull Run]] nell'estate del 1862, costringendo così l'armata del Potomac, comandata da McClellan, a difendere Washington per la seconda volta<ref name="Nevins 1960, pp. 2:159–162"/>. Nonostante l'insoddisfazione per l'incapacità di McClellan a essere di sostegno a Pope, Lincoln lo rinominò al comando di tutte le forze accampate nei dintorni di Washington, tra lo sgomento di tutti i membri del suo governo, innanzitutto di W. H. Seward<ref>Goodwin, pp. 478–479.</ref>. Due soli giorni dopo il ritorno di McClellan al comando, le truppe confederate del generale [[Robert Edward Lee]] attraversarono il [[Potomac (fiume)|fiume Potomac]] nel [[Maryland]], conducendo alla [[battaglia di Antietam]] nel settembre del 1862<ref>Goodwin, pp. 478–480.</ref>. La successiva vittoria dell'Unione fu tra le più sanguinose della storia americana, ma diede finalmente l'occasione al presidente di annunciare che avrebbe emesso un "[[proclama di emancipazione]]" a gennaio; redatto già da qualche tempo, Lincoln aveva atteso una vittoria militare per pubblicarlo, in modo da evitare che fosse percepito come il prodotto della disperazione<ref>Goodwin, p. 481.</ref>.
[[File:McClellan+Lee.jpg|thumb|[[George McClellan]] e [[Robert Edward Lee]]]]
McClellan resistette alla richiesta del presidente di inseguire l'esercito di Lee in ritirata, mentre il suo omologo [[Don Carlos Buell]] rifiutò parimenti l'ordine di scagliare l'[[Armata dell'Ohio]] contro le forze ribelli nel [[Tennessee]] orientale; come conseguenza, Lincoln sostituì definitivamente Buell con [[William Starke Rosecrans]] e, dopo le elezioni di medio termine del 1862, scelse [[Ambrose Burnside]] al posto di McClellan. Entrambe le nomine erano politicamente neutre e quindi meglio accettate<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 389–390}}.</ref>.
Burnside, contro il parere del presidente, lanciò prematuramente un'offensiva attraverso il fiume [[Rappahannock]] e fu sconfitto da Lee nella [[battaglia di Fredericksburg]] svoltasi a dicembre. Le [[diserzione|diserzioni]] nel 1863 ammontarono a migliaia e aumentarono ancor di più dopo Fredericksburg<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 429–431}}.</ref>. Lincoln nominò quindi [[Joseph Hooker]], nonostante avesse rilasciato dichiarazioni sulla necessità di una [[dittatura]] per vincere la guerra<ref>Nevins 6:433–44</ref>.
Le elezioni di medio termine del 1862 videro i Repubblicani subire gravi perdite, a causa dell'insoddisfazione per la mancata fine rapida della guerra, nonché per l'aumento dell'[[inflazione]], dei nuovi aumenti delle tasse, di voci insistenti di [[corruzione]], per la sospensione dell{{'}}''[[habeas corpus]]'', per il disegno di legge sulla [[coscrizione]] obbligatoria e infine anche per la paura che gli schiavi liberati potessero finire col minacciare il [[mercato del lavoro]]<ref name="ReferenceA"/>.
[[File:Union soldiers entrenched along the west bank of the Rappahannock River at Fredericksburg, Virginia (111-B-157).jpg|thumb|Soldati dell'Unione sulle rive del fiume [[Rappahannock]] poco prima della seconda battaglia di Fredericksburg (3 maggio 1863)]]
{{Campagnabox Campagna di Gettysburg}}
Il proclama annunciato a settembre
Allo stesso tempo, dopo le battute d'arresto iniziali, Grant pose l'assedio a Vicksburg e la marina dell'Unione ottenne un certo successo nel porto di Charleston. Dopo la [[battaglia di Gettysburg]] il presidente capì che le sue decisioni militari sarebbero state eseguite più efficacemente trasmettendo gli ordini ai generali attraverso il segretario della Guerra o il generale in capo, evitando di rendere evidente l'interferenza nella linea di comando militare. Anche con queste nuove disposizioni continuò spesso a fornire indicazioni dettagliate ai suoi generali<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 446}}.</ref>.
=== Emancipazione degli schiavi ===
{{Vedi anche|Abolizionismo negli Stati Uniti d'America|Presidenza di Abraham Lincoln#Abolizione della schiavitù}}
Il 19 giugno 1862 il Congresso approvò una legge che bandiva la schiavitù su tutto il territorio federale; Lincoln controfirmò la legge. A luglio fu approvata la legge detta ''Confiscation Act'', che istituì procedure giudiziarie per rendere liberi gli schiavi appartenenti a persone condannate per aiuto ai ribelli. Sebbene il presidente la credesse incostituzionale, controfirmò anche questa legge<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 364}}.</ref>. Presentì che una simile iniziativa poteva essere intrapresa solo con i poteri di tempo di guerra di "comandante in capo" e pertanto progettò di assumerli. In quello stesso mese discusse con i suoi ministri una bozza del "[[proclama di emancipazione]]". In essa si dichiarava che "come misura militare appropriata e necessaria, a partire dal 1º gennaio 1863 tutte le persone detenute come schiavi negli Stati confederati diverranno e continueranno a essere per sempre liberi"<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 365}}.</ref>.
[[File:Emancipation Proclamation WDL2714.jpg|thumb|Il testo del "[[proclama di emancipazione]]"]]
[[File:(Unidentified African American boy standing in front of painted backdrop showing American flag and tents; campaign button with portraits of Lincoln on one side and Johnson on the opposite side are (5228554069).jpg|thumb|Bambino [[afroamericano]] non identificato davanti ad un dipinto che mostra la [[bandiera degli Stati Uniti d'America]]; il ritratto di Lincoln è sul lato opposto dell'astuccio]]
In privato, ammetteva che la base schiavista della Confederazione avrebbe dovuto essere eliminata. I [[Copperheads]] sostenevano che l'emancipazione sarebbe facilmente divenuta un ostacolo alla pace e alla riunificazione. Il repubblicano [[Horace Greeley]], editore dell'influente testata ''[[New York Tribune]]'', era d'accordo.<ref>McPherson (1992), p. 124.</ref> Lincoln scrisse in una lettera datata 22 agosto che, se personalmente desiderava che tutti gli uomini potessero essere liberi, l'obiettivo primario delle sue azioni come presidente degli Stati Uniti era quello di preservare l'Unione<ref>Guelzo (2004), pp. 147–153.</ref>:
{{Citazione|Io salverei l'Unione. La salverei nella maniera più rapida al cospetto della Costituzione. Prima potrà essere ripristinata l'autorità nazionale, più simile sarà l'Unione "all'Unione che fu". Se qualcuno non desidesse salvare l'Unione, senza allo stesso tempo salvare la schiavitù, io non sarei d'accordo con costoro. Se qualcuno non desiderasse salvare l'Unione senza al tempo stesso sconfiggere la schiavitù, io non sarei d'accordo con costoro. Il mio obiettivo supremo in questa battaglia è di salvare l'Unione e non se porre fine o salvare la schiavitù.
Se potessi salvare l'Unione senza liberare nessuno schiavo io lo farei; e se potessi salvarla liberando tutti gli schiavi, io lo farei; e se potessi salvarla liberandone solamente alcuni, io lo farei anche in questo caso. Quello che faccio al riguardo della schiavitù e della [[razza (categorizzazione umana)|razza]] lo faccio perché credo che aiuti a salvare l'Unione; e ciò che evito di fare lo evito perché non credo possa aiutare a salvare l'Unione. Dovrò fermarmi ogni volta che crederò di star facendo qualcosa che rechi danno alla causa e dovrò impegnarmi di più ogni volta che crederò che fare di più rechi giovamento alla causa<ref>Basler (1953), p. 388</ref>.
Dovrò provare a correggere gli errori quando questi si dimostreranno
In ogni caso, al momento in cui
{{Citazione|C'è voluto più di un anno e mezzo per sopprimere la ribellione prima che fosse tenuta la proclamazione, gli ultimi cento giorni dei quali passati con l'esplicita coscienza che stava arrivando, senza essere avvertita da quelli in rivolta. La guerra è progredita in modo a noi favorevole dall'annuncio della proclamazione. So, per quanto sia possibile conoscere le opinioni degli altri, che alcuni comandanti delle nostre armate in campo, che ci hanno dato i successi più importanti, credono nella politica dell'emancipazione e l'uso delle truppe di colore costituisce il colpo più pesante finora sferrato alla
Voi dite che non combatterete per liberare i
Ho pensato che nella vostra lotta per l'Unione, a qualsiasi livello i
[[File:Emancipation proclamation.jpg|thumb|Lincoln si incontra con il suo gabinetto per la prima lettura della bozza del
[[File:Logan House, Altoona, by Purviance, W. T. (William T.) 3.png|thumb|left|Il "Logan House Hotel" ad [[Altoona (Pennsylvania)]]]]
Per un po' di tempo il presidente continuò a pensare ai precedenti piani per istituire colonie per gli schiavi appena liberati. Commentò favorevolmente la [[colonizzazione]] nello stesso proclama, ma tutti i tentativi di un'impresa così massiccia si rivelarono essere infattibili<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 408}}.</ref>. Pochi giorni dopo l'annuncio, tredici governatori repubblicani si incontrarono alla "Conferenza dei governatori di guerra", al "Logan House Hotel" ad [[Altoona (Pennsylvania)]]; sostennero la scelta presa dal presidente, ma suggerirono anche la rimozione di [[George McClellan]] come [[comandante generale dell'esercito statunitense]]<ref>Nevins (1960), pp. 2:239–240.</ref>.
[[File:DutchGapb.jpg|thumb|center|upright=2.3|Soldati combattenti dell'"United States Colored Troops" a Dutch Gap ([[Contea di Chesterfield (Virginia)]]) nel 1864
Alla fine del 1863, sotto la direzione di Lincoln, il generale [[Lorenzo Thomas]] aveva già
[[File:Lake St., Negro procession celebrating "Emancipation proclamation.", by Tomlinson, C., fl. 1874-1890.png|thumb|Processione a [[New York]] per
Nonostante la sua azione determinante nella lotta alla schiavitù, le sue posizioni sul problema delle diverse popolazioni erano lontane da quelle di una perfetta uguaglianza, come esemplificato da una sua dichiarazione del 1858:
[[File:Emancipation Proclamation 1963 U.S. stamp.1.jpg|thumb|left|Francobollo del 100º anniversario dell'emancipazione, emesso sotto la [[presidenza di John Fitzgerald Kennedy]]]]
{{Citazione|Non sono, e non sono mai stato, favorevole a una qualsiasi realizzazione della parità sociale e politica tra la razza bianca e quella nera; esiste una differenza fisica tra le due e credo che ciò impedirà per sempre una convivenza in termini di parità. E poiché esse non possono convivere in questa maniera, finché rimangono assieme ci dovrà essere la posizione superiore e inferiore e io, al pari di chiunque altro, sono favorevole a che la posizione superiore venga assegnata alla [[razza (categorizzazione umana)|razza]] bianca.}}
Alcuni studiosi, tra cui Stacy Pratt McDermott<ref>{{cita pubblicazione|lingua= en|autore= Stacy Pratt McDermott|url= http://illinoisissues.uis.edu/features/2004Feb/lincoln.html|titolo= Lincoln and race|rivista= Illinois Issues|data= febbraio 2004|accesso= 24 ottobre 2017|urlmorto= sì|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20170326093917/http://illinoisissues.uis.edu/features/2004Feb/lincoln.html}}</ref>, mettono in guardia dal dare facili ed errate interpretazioni della visione di Lincoln sull'uguaglianza razziale, notando che le frasi sopra riportate sono tipiche manifestazioni della psicologia di chiunque in quel periodo: nessuno è indenne dallo spirito del tempo, per cui non si possono impiegare acquisizioni culturali recenti per giudicare uomini dell'Ottocento, scrive McDermott. Altrimenti, se un antischiavista come Lincoln fosse equiparato a uno schiavista come [[Stephen A. Douglas]], sarebbe la fine della storia in un mondo confuso e uniforme.
=== Discorso di Gettysburg ===
{{vedi anche|Discorso di Gettysburg}}
[[File:Lincoln's Gettysburg Address, Gettysburg.jpg|thumb|L'unica immagine esistente dell'arrivo del presidente a Gettysburg, circa tre ore prima del discorso]]
{{Citazione|[La [[democrazia]] è] il governo del popolo, dal popolo, per il popolo.|A. Lincoln, dal discorso per l'inaugurazione del Cimitero Nazionale Militare a Gettysburg il 19 novembre 1863|lingua=en|lingua2=it|[Democracy is the] government of the people, by the people, for the people.}}
[[File:Gettysburg Address 2016-07-12 178.jpg|thumb|Targa commemorativa posta nel luogo ove si tenne il [[discorso di Gettysburg]]]]
Con la grande vittoria ottenuta nella [[battaglia di Gettysburg]] nel luglio del 1863 e la sconfitta dei Copperheads nell'elezione dell'[[Ohio]] in autunno, Lincoln mantenne una solida base di sostegno popolare e rimase pertanto in una posizione forte per ridefinire lo sforzo bellico, nonostante i [[disordini di New York]] del 13-16 luglio, scoppiati per protesta contro la coscrizione<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 453–460}}.</ref>. In questa situazione, il 19 novembre del 1863 tenne un discorso al cimitero di [[Gettysburg (Pennsylvania)|Gettysburg]] per la dedica del cimitero ai soldati dell'Unione morti nel corso della battaglia. Sfidando la predizione fatta da lui stesso secondo cui "il mondo noterà poco, né ricorderà a lungo quello che noi diciamo qui oggi", il discorso sarebbe diventato quello più citato di tutta la storia politica degli Stati Uniti<ref name="Bulla">Bulla (2010), p. 222.</ref>. Mentre la maggioranza degli oratori (come per esempio [[Edward Everett]]) parlarono a lungo, alcuni per delle ore intere, le poche parole scelte dal presidente risuonarono attraverso il Paese. Mentre sono rimasti assai pochi documenti relativi agli altri discorsi pronunziati in quella stessa giornata, quello di Lincoln è ritenuto essere uno dei più grandi di sempre<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 460–46}}.</ref>.
In 272 parole e tre minuti Lincoln affermò che la nazione era nata non nel 1789, bensì nel 1776, "concepita nella Libertà e dedita alla proposizione che tutti gli uomini sono creati uguali"; definì la guerra come uno sforzo dedicato ai principi di libertà e uguaglianza per tutti. L'emancipazione degli schiavi era ora parte dello sforzo bellico nazionale<ref>Wills, pp. 20, 27.</ref>. Dichiarò che la morte di così tanti coraggiosi soldati non sarebbe stata vana, che la schiavitù sarebbe finita per merito loro e che il futuro della democrazia nel mondo sarebbe stato assicurato, che "il governo del popolo, dal popolo, per il popolo, non perirà mai in questa terra". Il presidente concluse che la guerra civile aveva un obiettivo profondo: una nuova nascita della Libertà nella nazione<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 464–466.}}</ref><ref>Wills, pp. 105, 146</ref>.
=== Arriva Grant ===
{{vedi anche|Ulysses S. Grant#Guerra civile|Teatro Occidentale della guerra di secessione americana}}
{{Campagnabox Penetrazione federale tra i fiumi Cumberland e Tennessee}}
La guerra fu una fonte di costante frustrazione per il presidente e occupò quasi tutto il suo tempo. Dopo ripetute delusioni nei confronti del generale [[George McClellan]] e di altri comandanti generali di scarso successo, Lincoln prese infine la coraggiosa decisione di nominare comandante dell'esercito un militare energico, risoluto e combattivo, ma dal passato turbolento e da una carriera caratterizzata da successi ma anche da alcuni fallimenti: il generale [[Ulysses S. Grant]].
L'incapacità di [[George G. Meade]] di
{{Campagnabox Campagna di Vicksburg}}
Rispondendo alle critiche mosse
{{Campagnabox Campagna di Chattanooga}}
{{Campagnabox Campagna Terrestre}}
Grant poté così intraprendere la
[[File:USGrant&family.jpg|thumb|[[Ulysses S. Grant]] assieme alla moglie [[Julia Grant]] e al figlio Jessie a City Point nel 1864
{{Campagnabox Campagna di Savannah}}
{{Campagnabox Campagna delle Caroline}}
Alla Confederazione
[[File:Essayons Dramatic Club - Siege of Petersburg.jpg|thumb|left|Truppe unioniste a [[Petersburg (Virginia)]] nel 1864
Ciò permise al presidente di conferire di persona col comandante e
[[File:Sherman railroad destroy.jpg|thumb|Gli uomini di [[William Tecumseh Sherman]] fanno a pezzi la rete ferroviaria di [[Atlanta]]: è la [[cravatta di Sherman]]]]
La [[marcia verso il mare di Sherman]] attraverso la [[Georgia (Stati Uniti d'America)|Georgia]] nel 1864 si limitò a provocare danni in una striscia di 60 miglia (97 km). Né Lincoln né i suoi comandanti videro mai la distruzione come uno dei principali obiettivi, ma piuttosto la sconfitta degli eserciti confederati. Lo storico Mark E. Neely Jr. ha sostenuto che non ci fu mai un tentativo d'impegnarsi in una "[[guerra totale]]" contro i civili, come sarebbe invece avvenuto ad esempio nel corso della [[seconda guerra mondiale]]<ref>Neely (2004), pp. 446–458.</ref>, anche se fu utilizzata la tattica della "[[Terra bruciata (guerra)|terra bruciata]]".
Il generale confederato [[Jubal Anderson Early]] iniziò a questo punto una serie di assalti nel Nord, che minacciarono la capitale Washington. Durante la [[battaglia di Fort Stevens]], sviluppatasi nel quadrante nordovest di [[Washington]], al presidente capitò di osservare il combattimento da una posizione troppo esposta, tanto che il giovane capitano [[Oliver Wendell Holmes (giurista)|Oliver Wendell Holmes]] gli dovette gridare: "''Toglietevi subito di lì, dannato sciocco, prima che vi sparino!''"<ref>Thomas (2008), p. 434.</ref> Dopo ripetute richieste a Grant di difendere la capitale, Sheridan giunse con le sue truppe e la minaccia fu così scongiurata<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 516–518}}.</ref>.
[[File:Appomatox Court House National Historical Park APCO2606.jpg|thumb|left|L'"Appomatox Court House National Historical Park"
Mentre Grant continuava a logorare le forze rimaste a Lee, iniziarono i tentativi di avviare le trattative di pace. Il vicepresidente confederato [[Alexander Hamilton Stephens]] guidò una rappresentanza per incontrare Lincoln, [[William H. Seward]] e altri alla [[conferenza di Hampton Roads]]. Il presidente rifiutò però di consentire a qualsiasi "negoziato tra eguali"; il suo unico obiettivo era un accordo per porre fine ai combattimenti e gli incontri non produssero risultati<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 565}}.</ref>.
Il 1º aprile 1865 Grant superò con successo le forze di Lee nella [[battaglia di Five Forks]] e arrivò a circondare quasi interamente Petersburg; il governo confederato evacuò Richmond. Alcuni giorni dopo, quando anche quella città cadde, Lincoln visitò la capitale vinta; vi si recò per compiere un gesto pubblico, sedendosi alla scrivania di [[Jefferson Davis]] e dicendo in maniera simbolica alla nazione che il presidente degli Stati Uniti aveva nuovamente autorità su tutto il territorio. Mentre camminava per la città, i
=== Rielezione nel 1864 ===
{{vedi anche|Presidenza di Abraham Lincoln#Elezioni presidenziali del 1864}}
[[File:Lincoln Commemorative Medallions, ca. 1865-1909 (4359522811).jpg|thumb|Medaglioni commemorativi con l'effigie di Lincoln]]
Alle [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1864|elezioni presidenziali del 1864]] la nazione affrontò una delle poche [[campagna elettorale|campagne elettorali]] della [[storia degli Stati Uniti d'America|sua intera storia]] svoltesi durante una guerra. Lincoln mostrò l'abilità politica sia di saper riunire tutte le principali fazioni del [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano]] sia di trascinare dalla propria parte i Democratici favorevoli alla guerra (i "War Democrats") come [[Edwin McMasters Stanton]] e [[Andrew Johnson]]<ref>Fish, pp. 53–59.</ref><ref>Tegeder, pp. 77–86.</ref>.
Il presidente
Quando in primavera le campagne
{{Citazione|Anche stamani, come già accaduto per alcuni giorni passati, sembra estremamente probabile che questa Amministrazione non sarà rieletta. Allora sarà mio precipuo dovere cooperare con il Presidente eletto per salvare l'Unione tra le elezioni e l'
Lincoln
La [[campagna di Atlanta]] portata avanti da [[William Tecumseh Sherman]] a partire da maggio, la [[
{{Immagine multipla
|
|
}}
L'8
[[File:Lincoln2ndInauguration.jpg|thumb|Seconda inaugurazione alla presenza delle [[United States Colored Troops]]]]
Il 4 marzo 1865 Lincoln consegnò alla storia il suo secondo discorso inaugurale ({{cita testo|url=https://en.wikisource.org/wiki/Abraham_Lincoln%27s_Second_Inaugural_Address|titolo=Testo completo su Wikisource}}); in esso espresse la convinzione che le alte perdite di entrambe le parti fossero dovute alla volontà di Dio. Lo storico [[Mark Noll]] colloca il discorso nella piccola manciata di testi a tema quasi sacro attraverso cui gli americani concepiscono il loro posto nel mondo<ref>Noll, p. 426.</ref>. Lincoln disse:
{{Citazione|Speriamo fermamente - e preghiamo con il massimo fervore - affinché questo poderoso flagello di guerra possa rapidamente scomparire. Eppure, se Dio vuole che continui, finché tutta la ricchezza accumulata sfruttando i 250 anni di lavoro non pagato dell'uomo in catene non sarà scomparsa e fino a quando ogni goccia di sangue tolta con la frusta sarà ripagata da un'altra tolta con la spada, come fu detto 3.000 anni fa così ancora una volta deve essere detto che "i giudizi del Signore sono sempre veri e giusti in tutto". Con cattiveria e rancore verso nessuno; con carità per tutti; con fermezza nel giusto, come Dio ci fa riconoscere ciò che è giusto, diamoci lo slancio per finire il lavoro in cui siamo; per medicare le ferite della nazione; per prendersi cura di colui che avrà sopportato la battaglia e della sua vedova e del suo orfano - per fare tutto ciò che si può per ottenere e nutrire una pace giusta e duratura, tra di noi e con tutte le altre nazioni di questo vasto mondo<ref>Abraham Lincoln, ''Abraham Lincoln: Selected Speeches and Writings'' (Library of America edition, 2009) p 450</ref>.}}
=== Ricostruzione ===
{{vedi anche|Era della Ricostruzione#Presidenza Lincoln|Presidenza di Abraham Lincoln#Ricostruzione}}
[[File:Abraham Lincoln O-116 by Gardner, 1865.png|miniatura|Il presidente nel febbraio del 1865]]
La Ricostruzione iniziò già durante la guerra, poiché Lincoln e i suoi collaboratori anticiparono le domande su come reintegrare gli [[Stati Uniti meridionali]] riconquistati e su come determinare il destino dei capi dei confederati e degli schiavi liberati. Poco dopo la resa di [[Robert Edward Lee]] davanti a [[Ulysses S. Grant]], un generale aveva chiesto a Lincoln in che modo dovevano essere trattati i confederati sconfitti; Lincoln rispose: "''Lasciandoli tranquilli''"<ref>Thomas (2008), pp. 509–512.</ref>. In linea con questo sentimento, il presidente fu il riferimento dei moderati, in contrasto ai [[Radical Republicans]] guidati dal deputato [[Thaddeus Stevens]] e dai senatori [[Charles Sumner]] e [[Benjamin Wade]], peraltro suoi alleati su altre questioni. Determinato a trovare una via accettabile per riunire la nazione e non alienarsi il Sud, Lincoln esortò a tenere elezioni in breve termine, con modalità non troppo severe. La sua proclamazione di [[amnistia]] dell'8 dicembre 1863 offrì il perdono a tutti coloro che non avevano tenuto una carica pubblica negli Stati confederati, non aveva maltrattato i prigionieri dell'[[Unione (guerra di secessione americana)|Unione]] e fossero disponibili a sottoscrivere un giuramento di fedeltà all'Unione<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 471–472}}.</ref>.
Via via che gli Stati del [[profondo Sud]] erano conquistati, si dovettero nominare i loro nuovi dirigenti mentre le loro amministrazioni venivano ripristinate; di particolare importanza erano il [[Tennessee]] e l'[[Arkansas]], dove Lincoln nominò i generali [[Andrew Johnson]] e [[Frederick Steele (militare)|Frederick Steele]] rispettivamente come governatori militari. Nella [[Louisiana]] ordinò invece a [[Nathaniel Banks]] di promuovere un piano che ripristinasse l'autonomia dello Stato quando il 10% degli elettori avessero accettato che il loro Stato proibisse la schiavitù<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 485}}.</ref>.
Gli oppositori democratici accusarono il presidente di usare l'esercito per favorire le aspirazioni politiche sue e dei Repubblicani; dall'altra parte i Repubblicani radicali denunciarono la sua mossa come troppo indulgente e fecero approvare il disegno di legge detto ''[[Wade-Davis Bill]]'' nel 1864. Quando Lincoln mise il [[veto]] sul disegno di legge, i promotori si vendicarono, impedendo l'insediamento in parlamento dei rappresentanti eletti dalla Louisiana, dall'Arkansas e dal Tennessee<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 486}}.</ref>.
[[File:Abraham Lincoln by William F. Cogswell, 1869.jpg|thumb|Lincoln in un dipinto di [[William F. Cogswell]] del 1869]]
I provvedimenti presidenziali cercavano di tenere insieme i Repubblicani moderati e i radicali; per sostituire il [[Presidente della Corte suprema degli Stati Uniti d'America|Presidente della Corte Suprema]] la scelta cadde sull'esponente radicale [[Salmon Portland Chase]], che Lincoln sperava sostenesse i suoi provvedimenti sull'emancipazione e sulla stampa di [[cartamoneta]]<ref>Nevins, ''Ordeal of the Union'', Vol IV., p. 206.</ref>.
Dopo aver implementato il [[Proclama di emancipazione]], che non si applicava in ogni caso a ogni Stato, il presidente fece pressione sul [[Congresso degli Stati Uniti|Congresso]] per mettere fuori legge la schiavitù in tutta la nazione con un [[emendamento]] costituzionale. Lincoln dichiarò che esso avrebbe "''sistemato l'intera faccenda''"<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 561}}.</ref>. Nel dicembre del 1863 la proposta che avrebbe messo fuori legge la schiavitù fu portata all'esame del Congresso; non riuscì però a superare la maggioranza dei due terzi richiesta durante la votazione del 15 giugno del 1864 alla [[Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti|Camera dei Rappresentanti]]. Il passaggio dell'emendamento proposto divenne parte del programma politico repubblicano/unionista nelle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1864|elezioni presidenziali del 1864]]<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 562–563}}.</ref>. Dopo un lungo e aspro dibattito al Congresso, arrivò l'approvazione al secondo tentativo, il 31 gennaio del 1865, e fu inviato ai parlamenti statali per la [[ratifica]]<ref>{{Cita web|url=https://www.history.com/this-day-in-history/house-passes-the-13th-amendment |titolo=House passes the 13th Amendment – History.com This Day in History – 1/31/1865 |accesso=19 novembre 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121110065228/http://www.history.com/this-day-in-history/house-passes-the-13th-amendment |urlmorto=no }}</ref>; dopo di che, esso divenne ufficialmente il [[XIII emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America|XIII emendamento]], il 6 dicembre del 1865, dopo la morte di Lincoln<ref>{{Cita web|titolo=Primary Documents in American History: 13th Amendment to the U.S. Constitution |url=https://www.loc.gov/rr/program/bib/ourdocs/13thamendment.html |editore=Library of Congress |urlarchivio=https://www.webcitation.org/62a9BIwNw?url=http://www.loc.gov/rr/program/bib/ourdocs/13thamendment.html |dataarchivio=20 ottobre 2011 |urlmorto=no |accesso=20 ottobre 2011}}</ref>.
Mentre la guerra volgeva al termine, la Ricostruzione presidenziale per il Sud si trovava in via di piena definizione; Lincoln pensava che il [[governo federale degli Stati Uniti d'America|governo federale]] avesse responsabilità limitate nei confronti dei milioni di liberti. Controfirmò il [[disegno di legge]] del senatore Charles Senner, che istituì un'agenzia federale temporanea progettata per soddisfare i bisogni materiali immediati degli ex schiavi: il [[Freedmen's Bureau]]<ref>Carwardine (2003), p. 242.</ref>. La legge rese inoltre disponibili ai liberti la coltivazione dei terreni liberi, dietro pagamento di un affitto triennale e con un'opzione di acquisto. Lincoln dichiarò che il suo "piano del 10%" per la Louisiana non si applicava automaticamente a tutti gli Stati confederati occupati; poco prima del suo assassinio annunciò che aveva un nuovo piano in mente per la Ricostruzione del Sud. Le discussioni con il suo governo rivelarono che Lincoln pensava che il controllo militare sugli ex Stati ribelli dovesse essere a breve termine, prima della loro riammissione sotto il controllo degli unionisti meridionali<ref>Carwardine (2003), p. 243.</ref>.
Gli storici concordano sul fatto che è impossibile prevedere esattamente ciò che il presidente avrebbe fatto se fosse sopravvissuto, ma fanno proiezioni basate sulle sue posizioni politiche note e sull'acume a lui riconosciuto. I biografi [[James Garfield Randall]] e [[Richard Nelson Current]], secondo David Lincove, sostengono che:
{{citazione|È probabile che se fosse vissuto Lincoln avrebbe seguito una politica simile a [[presidenza di Andrew Johnson|quella di Johnson]], che si sarebbe quindi scontrato con i radicali del Congresso, che avrebbe prodotto un risultato migliore per i liberti di quanto in realtà accaduto, ed infine che le sue abilità politiche lo avrebbero aiutato ad evitare gli errori commessi da Johnson<ref>{{Cita libro|cognome=Lincove|nome=David A.|titolo=Reconstruction in the United States: An Annotated Bibliography|url=https://books.google.com/?id=3EQcT7-Dpi0C&pg=PA80|anno= 2000|editore=Greenwood|p=80|accesso=27 giugno 2015|isbn=978-0-313-29199-9}}</ref>.}}
[[Eric Foner]] afferma che:
{{citazione|A differenza di Sumner e di altri radicali, Lincoln non
È del tutto plausibile immaginare Lincoln e il Congresso concordare su una politica di Ricostruzione che
=== Ridefinizione della Repubblica e del repubblicanesimo ===
{{vedi anche|Presidenza di Abraham Lincoln#Ridefinizione della Repubblica e del repubblicanesimo}}
[[File:Face of Abraham Lincoln on Mount Rushmore.jpg|thumb|Il volto di Lincoln scavato nella parete rocciosa del [[Monte Rushmore]]]]
La riuscita riunificazione tra gli Stati sudisti e nordisti ebbe una conseguenza per il nome stesso della nazione. Il termine "Stati Uniti" veniva infatti utilizzato in precedenza, talvolta al plurale ("Stati Uniti sono") e altre volte al singolare ("Stati Uniti è"), senza alcuna coerenza grammaticale. La guerra civile rappresentò uno stimolo significativo alla predominanza del singolare almeno a partire dalla fine del XIX secolo<ref name="Presidential Proclamation">{{Cita web|url=https://www.whitehouse.gov/the-press-office/2011/04/12/presidential-proclamation-civil-war-sesquicentennial |titolo=Presidential Proclamation-Civil War Sesquicentennial |editore=The White House |data=12 aprile 2011 |citazione=... a new meaning was conferred on our country's name ... |urlarchivio=https://www.webcitation.org/62aAPoA6B?url=http://www.whitehouse.gov/the-press-office/2011/04/12/presidential-proclamation-civil-war-sesquicentennial |dataarchivio=20 ottobre 2011 |urlmorto=sì |accesso=26 aprile 2011 }}</ref>.
Negli ultimi decenni, storici come Harry Victor Jaffa, Herman Belz, John Patrich Diggins, Vernon Burton ed [[Eric Foner]] hanno sottolineato la ridefinizione stipulata dal presidente dei valori facenti capo al [[Repubblicanesimo]]. Già nel corso degli anni 1850, quando la maggior parte della retorica politica si focalizzava sulla "sacralità" della [[Costituzione degli Stati Uniti d'America|Costituzione degli Stati Uniti]], Lincoln ribaltò l'idea, ponendo invece l'accento sulla [[Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America|Dichiarazione d'indipendenza]] nella sua qualità di fondamento dei valori politici statunitensi (quello ch'egli chiamò il "fondamentale tassello" del [[repubblicanesimo]])<ref>Jaffa, p. 399.</ref>.
L'enfasi posta sui concetti di libertà e di [[uguaglianza sociale]] per tutti, in chiaro contrasto con la tolleranza espressa fino ad allora dalla stessa Costituzione nei riguardi della schiavitù, spostò radicalmente il punto d'approccio al dibattito. Come afferma Diggins per quel che riguarda il discorso della Cooper Union della prima metà del 1860 e che si rivelò assai influente nel prosieguo della [[campagna elettorale]] per le [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1860|elezioni presidenziali del 1860]], "Lincoln presentò agli americani una concezione della [[storia degli Stati Uniti d'America|storia degli Stati Uniti]] che offrirà un prezioso contributo alla teoria e al futuro dello stesso repubblicanesimo"<ref>Diggins, p. 307.</ref>.
La sua posizione acquistò progressivamente forza in quanto evidenziò la base morale insita nel grande ideale di democrazia, piuttosto che i suoi meccanismi legali<ref>Foner (2010), p. 215.</ref>. Solo un anno dopo, tuttavia, egli giustificherà il conflitto propriamente in termini di legalità (la Costituzione era un contratto e perché una parte potesse uscirne anche tutte le altre dovevano essere d'accordo<ref>Jaffa, p. 263.</ref>) e di obbligo nazionale a garanzia della forma di governo repubblicana in ogni singolo Stato dell'Unione. Burton (2008), infine, sostiene che il repubblicanesimo di Lincoln venne accolto a braccia aperte dagli ex schiavi, in quanto emancipati e oramai liberi<ref>Orville Vernon Burton, ''The Age of Lincoln'' (2008) p 243</ref>.
Nel marzo del 1861, durante il suo primo discorso inaugurale, esplorò la natura della democrazia; denunciò la secessione come [[anarchia]] e spiegò che la regola della maggioranza doveva essere bilanciata da restrizioni costituzionali. Disse: "Una maggioranza tenuta a freno da controlli e limitazioni costituzionali - e sempre cambiando facilmente a seguito di deliberati mutamenti delle opinioni e dei sentimenti popolari - è l'unico vero sovrano di un popolo autenticamente libero!"<ref>Belz (1998), p. 86.</ref>
=== Altre disposizioni ===
Lincoln
Due provvedimenti importanti riguardarono le entrate governative: l'istituzione di dazi (una misura con una lunga storia) e una nuova imposta federale sul reddito. Nel 1861 firmò la seconda e la terza ''Morrill Tariff''; la prima era stata promulgata nel corso della [[presidenza di James Buchanan]]. Sempre nel 1861 il presidente firmò la ''Revenue Act'', creando la prima imposta sul reddito degli Stati Uniti<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 424}}.</ref>, con un'aliquota unica del 3% sui redditi superiori a 800 dollari ({{formatnum:21300}} dollari in termini correnti), che fu poi modificata dalla ''Revenue Act'' del 1862 con aliquote progressive<ref>Paludan, p. 111.</ref>.
Lincoln si occupò anche all'espansione dell'influenza economica del governo federale in diverse altre aree; la creazione del sistema di banche nazionali con la legge ''National Banking Act'' (1863-64), fornì al Paese una solida rete finanziaria; stabilì una valuta nazionale; nel 1862 fu creato il [[Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti d'America|Dipartimento dell'Agricoltura]]<ref name="Donald 2001 p. 424">Donald (2001), p. 424.</ref>.
{{Campagnabox PiccoloCorvo}}
[[File:Dakota War of 1862-stereo-right.jpg|thumb|Profughi scampati alla violenza della [[
Nel 1862 il presidente
Dopo le gravi perdite subite da [[Ulysses S. Grant|Grant]] nella sua campagna contro [[Robert Edward Lee|Lee]], aveva preso in considerazione un ordine esecutivo per la [[coscrizione]], ma non fu mai emesso; in risposta a numerose voci circolanti in proposito, i redattori del ''[[New York World]]'' e del ''Journal of Commerce'' pubblicarono un falso progetto di proclama, che provocò volatilità del mercato aurifero, di cui beneficiarono gli editori e gli altri impiegati dei giornali. Il presidente reagì con durezza e ordinò un sequestro militare dei due giornali durato due giorni<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 501–502}}.</ref>.
Lincoln è in gran parte responsabile dell'istituzione della festività detta [[Giorno del ringraziamento]]<ref name="Donald 1996, p. 471">{{Cita|Donald 1996|p. 471}}.</ref>; prima della sua presidenza, difatti, il "Ringraziamento" (per il primo raccolto ottenuto in terra americana dai [[Padri Pellegrini]]), una festa locale nella [[Nuova Inghilterra]] fin dal XVII secolo, era stato proclamato dal governo federale solo sporadicamente e in date irregolari. L'ultimo annuncio del genere era stato dato durante la [[presidenza di James Madison]] cinquant'anni prima. Nel 1863 Lincoln dichiarò che l'ultimo [[giovedì]] del mese di [[novembre]] di quell'anno sarebbe stato un "giorno dedicato al Ringraziamento"<ref name="Donald 1996, p. 471"/>.
[[File:03 yosemite half dome.jpg|thumb|Veduta panoramica del [[Parco nazionale di Yosemite]]]]
Nel giugno seguente approvò lo stanziamento di fondi ''Yosemite'', che fornì una dotazione federale senza precedenti per l'area ai giorni nostri nota come [[Parco nazionale di Yosemite]]<ref>{{Cita libro|cognome=Schaffer|nome=Jeffrey P.|titolo=Yosemite National Park: A Natural History Guide to Yosemite and Its Trails|url=https://archive.org/details/yosemitenational0000scha|editore=Wilderness Press|p={{cita testo|url=https://archive.org/details/yosemitenational0000scha/page/48|titolo=48}}|città=Berkeley|anno=1999|isbn=0-89997-244-6}}</ref>.
=== Nomine dei giudici ===
La filosofia dichiarata da Lincoln sulle nomine dei giudici fu che ''non possiamo domandare a un uomo che cosa farà, e nel caso lo chiedessimo e lui rispondesse, dovremmo disprezzarlo per questo, perciò dobbiamo prendere un uomo le cui opinioni sono già note''<ref name="Donald 1996, p. 471"/>; nominò cinque giudici alla [[Corte Suprema degli Stati Uniti d'America]].
* [[Noah Haynes Swayne]], scelto il 21 gennaio 1862 e nominato il 24 seguente; un avvocato antischiavista impegnato nell'Unione.
* [[Samuel Freeman Miller]], scelto e nominato il 16 luglio 1862; aveva sostenuto Lincoln nelle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1860|elezioni presidenziali del 1860]] ed era un abolizionista dichiarato.
* [[David Davis (giurista)|David Davis]], uno dei promotori della [[campagna elettorale]] repubblicana nel 1860, scelto il 1º dicembre 1862 e nominato l'8 seguente; era già stato anche giudice nel distretto dell'[[Illinois]] dove era avvocato il futuro presidente.
* [[Stephen Johnson Field]], precedentemente giudice della Corte Suprema della [[California]], scelto il 6 marzo 1863 e nominato il 10 seguente; fornì un equilibrio sia geografico sia politico alla Corte, in quanto Democratico.
* [[Salmon P. Chase]], [[Segretario al tesoro degli Stati Uniti d'America|Segretario al tesoro]], scelto come [[Presidente della Corte suprema degli Stati Uniti d'America|Presidente della Corte suprema]] e nominato lo stesso giorno, il 6 dicembre 1864. Lincoln riteneva che Chase fosse un abile giurista che avrebbe sostenuto le [[leggi per la Ricostruzione]] e che la sua elezione compattasse il Partito Repubblicano<ref>Blue, p. 245.</ref>.
=== Nuovi Stati ammessi nell'Unione ===
La [[Virginia Occidentale]], ammessa nell'Unione il 20 giugno 1863,
Il [[Nevada]], che divenne il terzo degli [[Stati del Pacifico]], fu ammesso come entità libera il 31 ottobre
== Omicidio e funerali di Stato ==
{{Vedi anche|Assassinio di Abraham Lincoln|Leggenda sulle coincidenze Lincoln-Kennedy|Maledizione dell'anno zero}}
[[File:
[[File:Gun used to assassinate Abraham Lincoln on display at Ford's Theatre, Washington, D.C.jpg|thumb|La [[Derringer (pistola)|Derringer]] con cui [[John Wilkes Booth]] uccise il presidente]]
[[File:Ford's Theater box.jpg|thumb|Il palco presidenziale al [[Teatro Ford]]]]
[[File:Ford's Theatre, chair in which President Lincoln was sitting when shot - NARA - 526238.jpg|thumb Poco prima della fine della guerra, Lincoln aveva incontrato di frequente il generale Grant. I due uomini pianificavano la ricostruzione del Paese ed era nota a tutti la loro stima reciproca. Durante il loro ultimo incontro, il 15 aprile [[1865]] (Venerdì santo), Lincoln aveva invitato il generale Grant a un evento mondano per quella sera, ma Grant aveva declinato.
Senza la compagnia del generale e senza la sua guardia del corpo [[Ward Hill Lamon]], Lincoln e la sua famiglia andarono al [[Ford's Theatre]], a Washington, dove era in programma ''[[Our American Cousin]]'', una commedia musicale dello scrittore britannico [[Tom Taylor]] (1817-1880). Nell'istante in cui Lincoln prese posto nel palco presidenziale, [[John Wilkes Booth]], un attore della [[Virginia]] simpatizzante sudista, entrò nel palco e sparò un colpo di pistola calibro 44 alla testa del presidente, gridando "''[[Sic semper tyrannis]]!''". Tale frase significa in [[Lingua latina|latino]] "Così sia sempre per i tiranni!" ed era il motto dello Stato della Virginia, nonché la frase che secondo alcuni fu detta da [[Marco Giunio Bruto|Bruto]] nell'uccidere [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]] (ma probabilmente mai realmente pronunciata). Secondo alcune testimonianze, l'assassino aggiunse poi: "il sud è vendicato", saltando successivamente giù dal palco e rompendosi conseguentemente una gamba. I cospiratori avevano pianificato l'assassinio di altri ufficiali del governo nello stesso istante, ma Lincoln fu l'unica vittima. Booth si trascinò al proprio cavallo e riuscì a fuggire, mentre il presidente fu portato in una casa dall'altro lato della strada, oggi chiamata Petersen House, dove giacque in [[coma]] per alcune ore prima di morire. Fu ufficialmente dichiarato morto alle 7:22 del mattino del 15 aprile [[1865]]. Booth fu scoperto nascosto in un granaio e venne ucciso; diversi altri cospiratori furono poi catturati e impiccati o imprigionati. Quattro persone furono giudicate da un [[tribunale militare]] e impiccate per complicità nell'assassinio: [[David Herold]], [[George Atzerodt]], [[Lewis Powell]] (alias Lewis Payne) e [[Mary Surratt]] (la prima donna a essere giustiziata negli Stati Uniti). Tre persone furono condannate all'[[ergastolo]] ([[Michael O'Laughlin]], [[Samuel Arnold (cospiratore)|Samuel Arnold]], e [[Samuel Mudd]]), mentre [[Edman Spangler]] fu condannato a sei anni di carcere. [[John Surratt]], giudicato successivamente da una corte civile, fu prosciolto. L'equità delle condanne, in particolare quella di Mary Surratt, è stata messa in discussione ed esistono dubbi sul grado del suo coinvolgimento nella cospirazione.
Negli Stati Uniti è entrata nel folclore la "[[leggenda sulle coincidenze Lincoln-Kennedy]]", riguardante le pretese concomitanze tra le morti dei due presidenti.
[[File:LincolnTrain.jpeg|thumb|Il treno funebre di Lincoln]]
Il corpo di Lincoln fu riportato in Illinois in treno, con un grandioso corteo funebre che attraversò diversi
== Riesumazione della salma ==
[[File:Lincolnatpeace2.jpg|thumb|Il presidente nel letto di morte, in una foto di John Badger Bachelder]]
Lincoln venne seppellito all'[[Oak Ridge Cemetery]] di Springfield, dove nel [[1874]] fu terminata la costruzione di una tomba in granito alta 54 metri, sormontata da diverse statue di bronzo. Vi sono sepolti anche sua moglie e tre dei suoi quattro figli (Robert è sepolto nel [[cimitero nazionale di Arlington]]). Negli anni successivi alla sua morte vi furono tentativi di rubare la salma di Lincoln a scopo di riscatto.
Attorno al [[1900]] [[Robert Todd Lincoln]] decise che, per prevenire il furto del corpo, era necessario costruire una cripta permanente per il padre. La bara di Lincoln fu racchiusa da spesse pareti di cemento, circondate da una gabbia, e sepolta sotto una lastra di pietra. Il 26 settembre 1901 il corpo di Lincoln venne riesumato, così da poter essere nuovamente sepolto nella nuova cripta. I presenti (23 persone compreso Robert Lincoln)
== Vita personale ==
=== Salute ===
Abbondano
Si è ipotizzato anche che soffrisse di una rara malattia genetica, la MEN2b (Multiple endocrine neoplasia type 2b)<ref name="theatlantic.com">{{Cita web|url=https://www.theatlantic.com/technology/archive/2009/05/was-lincoln-dying-before-he-was-shot/17955/ |titolo=Was Lincoln Dying Before He Was Shot? |data=20 maggio 2009 |opera=The Atlantic |accesso=8 ottobre 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140413145051/http://www.theatlantic.com/technology/archive/2009/05/was-lincoln-dying-before-he-was-shot/17955/ |urlmorto=no }}</ref> la quale si manifesta con [[carcinoma midollare della tiroide]] e neuromi della mucosa. Altri affermano semplicemente che soffrisse della [[sindrome di Marfan]] (allungamento della parte inferiore del corpo, piedi, mani e gambe molto lunghe e una testa caratteristicamente allungata), basandosi sulla sua altezza, dalle dita sottili e dall'associazione con una possibile [[insufficienza aortica]]; essa può causare il dondolio della testa - il "segno di [[Alfred De Musset]]" - fondandosi sulla presunta prova data dall'annebbiamento della testa di Lincoln presente nelle fotografie, che allora avevano bisogno di un lungo tempo di preparazione ed esposizione. Nel 2009 l'analisi del [[DNA]] venne rifiutata dal museo "Grand Army of the Republic" di [[Filadelfia]]<ref name="theatlantic.com"/>.
=== Visione religiosa ===
Come per il [[deismo]] di [[Thomas Jefferson]], anche la visione religiosa di Lincoln è stata molto dibattuta. Pubblicamente era un [[cristianesimo|cristiano]] [[protestantesimo|protestante]], ma le sue intime convinzioni sono tuttora discusse. Da giovane, Lincoln era chiaramente uno [[scetticismo filosofico|scettico]]
Più tardi nella vita, l'uso frequente di Lincoln di un linguaggio e di immagini religiose nei discorsi potrebbero essere viste come una revisione delle proprie convinzioni personali o
Nel [[1840]] Lincoln aderì alla "dottrina della necessità", una credenza di tipo [[fatalismo|fatalista]] che affermava che la mente umana era controllata da una forza superiore. Nel [[1850]]
La morte di un altro figlio, Willie, nel febbraio
[[File:Lincoln and his secretaries, Nicolay and Hay (LOC) (3252916869).jpg|thumb|Il presidente tra i suoi due giovani segretari particolari, [[John Hay]] (a destra, 1838-1905) e [[John George Nicolay]] (1832-1901)]]
=== Sessualità ===
La sessualità di Abraham Lincoln è stata argomento di dibattito tra alcuni studiosi. Il presidente fu sposato con [[Mary Todd Lincoln]] dal 4 novembre 1842 fino alla sua morte
Secondo il libro ''Lincoln the Unknown''<ref name="Front">{{Cita web|url=http://friendslibrary.in//storage/images/items/1/6333_Front.jpg|titolo=Lincoln the Unknown (Cedar Books): Front|accesso=12 novembre 2012}}</ref><ref name="Back">{{Cita web|url=http://friendslibrary.in//storage/images/items/1/6333_Back.jpg|titolo=Lincoln the Unknown (Cedar Books): Back|accesso=12 novembre 2012}}</ref> di [[Dale Carnegie]] e datato 1932, il presidente scelse di trascorrere diversi mesi dell'anno nella sua pratica legale vivendo separatamente da sua moglie. Nel 1928 un autore aveva già indicato un amico maschio intimo del giovane Lincoln come un possibile amante, ma ciò all'epoca venne
Commenti sulla sessualità di Lincoln
Nel 1999 il drammaturgo e attivista [[Larry Kramer]] ha sostenuto di aver scoperto documenti precedentemente rimasti occultati mentre svolgeva ricerche per il suo "work-in-progress" ''The American People: A History''<ref name=Nuremberg>Kramer, Larry.
Il caso di Lincoln tornò al centro dell'attenzione nel 2005 con la pubblicazione postuma del libro di C. A. Tripp; egli era un ricercatore di [[sessuologia]], discepolo di Alfred Kinsey e [[gay]]. Iniziò a scrivere il libro assieme al giornalista freelance Philip Nobile, ma in seguito ebbero disaccordi. Nobile accusò poi l'opera di Tripp di essere assai fraudolenta e distorta<ref name=Smith2005>{{Cita web |url=https://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=9B02E5DD1430F935A25751C1A9629C8B63&sec=&spon=&pagewanted=2|autore=Dinitia Smith|titolo=Finding Homosexual Threads in Lincoln's Legend|data=16 dicembre 2004|pubblicazione=New York Times}}</ref><ref name=Nobile2005>{{Cita web|url=http://www.weeklystandard.com/Content/Public/Articles/000/000/005/107koqzy.asp|autore=Philip Nobile|titolo="Honest, Abe?"|data=17 gennaio 2005|pubblicazione=Weekly Standard|vol=10|numero=17|accesso=6 dicembre 2017|dataarchivio=21 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210121014613/https://weeklystandard.com/Content/Public/Articles/000/000/005/107koqzy.asp|urlmorto=sì}}</ref>. La rivista ''[[TIME]]'' trattò del libro come parte di un articolo di copertina di Joshua Wolf Shenk, autore di ''Lincoln's Melancholy: How Depression Challenged a President and Fueled His Greatness'' (Come la depressione ha sfidato un presidente e ha alimentato la sua grandezza). Shenk respinse le conclusioni di Tripp, affermando che gli argomenti per l'omosessualità di Lincoln erano "basati su una lettura distorta delle disposizioni convenzionali del XIX secolo le quali prevedevano tranquillamente che tra uomini si potesse anche dormire assieme"<ref name=truelincoln2005>{{Cita news|url=http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,1077281,00.html|opera=Time|titolo=The True Lincoln|data=26 giugno 2005|accesso=23 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100528045037/http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,1077281,00.html|urlmorto=sì}}</ref>. Tuttavia lo storico Michael B. Chesson ha accolto con favore il significato storico del lavoro di Tripp e ha commentato che, sebbene non conclusivo, "qualsiasi lettore di mente aperta che abbia raggiunto questo punto potrebbe avere un ragionevole dubbio sulla natura della sessualità di Lincoln"<ref name=Tripp>Michael B. Chesson, "Afterword: 'The Intimate World of Abraham Lincoln'," p. 245, Free Press, 2005, {{ISBN|0-7432-6639-0}}</ref>. Al contrario, lo storico e biografo del presidente Michael Burlingame ha affermato che è "possibile ma altamente improbabile che Abraham Lincoln fosse prevalentemente omosessuale".<ref name=Morris2009>Charles E. Morris III, "Hard Evidence: The Vexations of Lincoln's Queer Corpus", in ''Rhetoric, Materiality, Politics,'' ed. Barbara Biesecker and John Louis Lucaites (New York: Peter Lang, 2009): 185-213</ref>
[[File:Rutledge, PA Keystone Marker.jpg|thumb|Targa commemorativa a [[Rutledge (Pennsylvania)]] dedicata a Ann Rutledge]]
La matrigna di Lincoln, [[Sarah Bush Lincoln]], aveva commentato che "non ha mai avuto molto interesse per le ragazze"<ref name="Jonathan Ned Katz 2001 pages 3-25">Jonathan Ned Katz, Love Stories: Sex Between Men Before Homosexuality (Chicago: University of Chicago Press, 2001). On Lincoln and Speed see chapter 1, "No Two Men Were Ever More Intimate", pages 3-25. For more on Lincoln and sexuality see the notes to this chapter.</ref>. Tuttavia alcuni resoconti dei contemporanei riportano una forte, ma controllata, passione per le donne<ref name="Katz">Jonathan Ned Katz, ''Love Stories: Sex Between Men Before Homosexuality'', Chicago: University of Chicago Press, 2001. On Lincoln and Speed, see chapter 1, "No Two Men Were Ever More Intimate", pp. 3-25. For more on Lincoln and sexuality see the notes to this chapter.</ref>. Il giovane Lincoln rimase devastato a seguito della morte del 1835 della ventiduenne Ann Rutledge, suo primo grande amore. Mentre alcuni si sono chiesti se avesse mai avuto una relazione romantica con lei, lo storico John Y. Simon ha rivisto la storiografia del soggetto e ha concluso che "le prove disponibili indicano in modo schiacciante che Lincoln ha tanto amato Ann che la sua morte lo ha immerso in una grave forma depressiva. Un secolo e mezzo dopo la sua morte, quando non ci si possono aspettare nuove prove significative, questo semplice fatto dovrebbe oramai prendere il suo giusto posto anche nella biografia presidenziale"<ref name="historycooperative">{{cita testo|url=http://www.historycooperative.org/journals/jala/11/simon.html|titolo=''Abraham Lincoln and Ann Rutledge''|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060622095854/http://www.historycooperative.org/journals/jala/11/simon.html }}, John Y. Simon</ref>.
I maggiori critici dell'ipotesi che Lincoln fosse omosessuale o quantomeno [[bisessuale]] sottolineano il fatto che si sposò ed ebbe ben quattro figli; la tesi viene pertanto respinta da molti storici, soprattutto di area conservatrice.<ref>{{cita testo|url=http://archiviostorico.corriere.it/1995/ottobre/03/Lincoln_era_gay_parola_storico_co_0_9510033357.shtml|titolo=''Lincoln era gay: parola di storico'', articolo Corriere della Sera, 3 ottobre 1995}}</ref> Lo studioso Douglas Wilson sostiene che Lincoln, da giovane, mostrava un comportamento fortemente [[eterosessuale]], incluso il raccontare storie ai suoi amici sulle sue interazioni con le donne<ref name=Wilson>Douglas Wilson ''Honor's Voice: The Transformation of Abraham Lincoln,'' Vintage Publishing, 1999, {{ISBN|0-375-70396-9}}</ref>.
Lincoln scrisse anche un poemetto che descriveva una relazione simile a un matrimonio tra due uomini, che includeva i versi: "For Reuben and Charles have married two girls/ But Billy has married a boy / The girls he had tried on every side / But none he could get to agree / All was in vain, he went home again / And since that he's married to Natty".
Questa poesia fu inclusa nella prima edizione della biografia di Lincoln del 1889 dal suo amico e collega William Herndon<ref name=Herndon2000>Herndon, W. H., ''Herndon's Lincoln: The True Story of a Great Life.'' Scituate, MA: Digital Scanning, 2000.</ref>; fu però espurgata dalle edizioni successive fino al 1942, quando l'editore Paul Angle la ristabilì. Questo è un esempio di ciò che lo psicoanalista Mark J. Blechner chiama "la chiusura della storia"<ref name=Blechner2009>Blechner, M. J. (2009) ''Sex Changes: Transformations in Society and Psychoanalysis.'' New York and London: Taylor & Francis.</ref> in cui le prove che suggeriscono un grado di omosessualità o bisessualità in una grande figura storica sono soppresse o nascoste.
[[File:Joshua Fry Speed.png|thumb|Ritratto giovanile di [[Joshua Fry Speed]], che condividerà l'alloggio con Lincoln a [[Springfield (Illinois)]] per ben quattro anni]]
==== Joshua Fry Speed ====
Lincoln incontrò per la prima volta il giovane Joshua Fry Speed a Springfield nel 1837 quando era un avvocato di successo e già membro del parlamento dell'Illinois.
Storici come Donald sottolineano che non era affatto insolito in quel periodo che due uomini condividessero anche un piccolo letto a causa di circostanze finanziarie o di altro genere, senza che nulla di sessuale fosse implicito, per una notte o due quando non c'era altra sistemazione possibile. Ma per un uomo finanziariamente autonomo il condividere un letto singolo con lo stesso uomo per un lungo periodo di tempo dimostrerebbe invece una relazione duratura<ref name=Sotos2008>{{Cita libro|autore=J. G. Sotos|titolo=The Physical Lincoln Sourcebook|città=[[Mount Vernon (casa)|Mount Vernon]], [[Virginia|VA]]|editore=Mt. Vernon Book Systems|anno=2008|url=http://www.physical-lincoln.com/}}</ref>. Un elenco di fonti storiche mostra che Lincoln, durante la sua giovinezza e la prima età adulta, dormì nello stesso letto con almeno undici ragazzi e uomini<ref>Sotos, JG (2008). The Physical Lincoln Sourcebook. Mount Vernon, VA: Mt. Vernon Book Systems</ref>. Non fu mai un segreto. Non ci sono casi noti in cui Lincoln cercò di occultare la conoscenza del fatto o la discussione di tali avvenimenti e, in alcune conversazioni, sollevò egli stesso l'argomento parlandone apertamente. Tripp parla a lungo di tre uomini e di possibili relazioni durature: Joshua Speed, William Greene e Charles Derickson.
Tuttavia, nell'America del XIX secolo, non era necessariamente raro che gli uomini si prendessero cura di altri uomini; ad esempio gli avvocati dell'Ottavo distretto dell'Illinois, dove operava Lincoln, viaggiavano regolarmente utilizzando per la notte la stessa camera, due per ogni letto e otto in una stanza<ref>Randall, Ruth Painter. Mary Lincoln: Biography of a Marriage. Boston: Little, Brown, 1953, pp 70-71</ref>. William H. Herndon ricorda, ad esempio: "Ho dormito con venti uomini nella stessa stanza"<ref>Donald DH. Lincoln's Herndon. New York: A.A. Knopf, 1948, page 46.</ref>. Ma una relazione privata e duratura con un singolo individuo sarebbe stata ben altra cosa. A quel tempo la maggior parte degli uomini non era probabilmente neppure consapevole del significato erotico nella condivisione del letto, poiché rimaneva un fatto pubblico. L'offerta immediata e casuale di Speed e il suo rapporto successivo suggeriscono che proporre pubblicamente di condividere il letto tra maschi non era quasi mai esplicitamente interpretata come un invito a esperimenti sessuali proibiti<ref name=Katz/>.
Qualche corrispondenza del periodo, come quella tra il politico confederato Thomas Jefferson Withers e il giudice [[James Henry Hammond]], può fornire la prova di una dimensione sessuale ad alcune segrete condivisioni di letti tra persone dello stesso sesso<ref name=Duberman1826>Martin Duberman, "Writhing Bedfellows: 1826 Two Young Men from Antebellum South Carolina's Ruling Elite Share 'Extravagant Delight', in Salvatore Licata and Robert Petersen, eds., ''Historical Perspectives on Homosexuality'' (New York: Haworth Press & Stein & Day, 1981), pages 85-99.</ref>. Il fatto stesso che Lincoln fosse aperto sulla questione con Speed è considerato da alcuni storici come un'indicazione che la loro relazione non era romantica<ref>Donald pg. 38. Parlando di quando Lincoln si riferì apertamente ai quattro anni in cui "dormì con Joshua" Donald scrive: "semplicemente non posso credere che, se il rapporto iniziale tra Joshua Speed e Lincoln fosse stato sessuale, il Presidente degli Stati Uniti ne avrebbe così liberamente e pubblicamente parlato".</ref>; nessuno dei nemici di Lincoln
Joshua Speed
==== David Derickson ====
Il capitano David Derickson<ref>{{cita web|url=https://quod.lib.umich.edu/j/jala/2629860.0027.205/--did-abraham-lincoln-sleep-with-his-bodyguard-another-look-at?rgn=main;view=fulltext|titolo=David Derickson}}</ref> fu la guardia del corpo di Lincoln e lo accompagnò nei suoi spostamenti tra il settembre del 1862 e l'aprile del 1863. Condivisero il letto durante le assenze della moglie del presidente fino a quando non
Elizabeth Woodbury Fox, moglie dell'assistente navale di Lincoln, scrisse nel suo diario il 16 novembre
Lo storico Martin P. Johnson nota che la forte somiglianza tra stile e contenuto dei resoconti di Fox e di Chamberlin suggerisce che, piuttosto che essere due narrazioni indipendenti degli stessi eventi
== Reputazione storica ==
{{vedi anche|Presidenza di Abraham Lincoln#Reputazione storica e eredità}}
Nelle indagini degli studiosi statunitensi che valutano i presidenti a partire dagli anni 1940 nella [[classifica storica dei presidenti degli Stati Uniti d'America]], Lincoln è costantemente posizionato tra i primi tre, spesso come il numero uno in assoluto (in almeno 9 su 17 ricerche)<ref name="Ranking Our Presidents"/><ref name="gallup"/>. Uno studio del 2004 ha
Nel [[sondaggio d'opinione]]
L'[[assassinio di Abraham Lincoln]]
Schwartz sostiene che la reputazione americana del presidente crebbe lentamente nel tardo XIX secolo fino all'[[era progressista]] (1900-1920) quando emerse come uno degli eroi più venerati nella [[storia degli Stati Uniti d'America]],
Nell'era del [[New Deal]] i liberali onoravano Lincoln non tanto come l'uomo che si era fatto da sé o il grande presidente di guerra, ma come il difensore dell'uomo comune che credevano avrebbe sostenuto lo [[stato sociale]]. Negli anni della [[
Negli anni 1970 era diventato un eroe per gli esponenti del [[conservatorismo negli Stati Uniti d'America|conservatorismo statunitense]]<ref>Havers, p. 96. Apart from neo-Confederates such as [[Mel Bradford]] who denounced his treatment of the white South.</ref> per il suo
In quanto attivista del [[Partito Whig (Stati Uniti d'America)|Partito Whig]] Lincoln era stato un portavoce degli interessi commerciali, essendo a favore di alti dazi doganali, del sistema bancario, di infrastrutture interne e delle ferrovie in opposizione ai Democratici eminentemente agrari della [[democrazia jacksoniana]]<ref>Boritt (1994), pp. 196, 198, 228, 301.</ref>. William C. Harris trovò che la "riverenza per i Padri fondatori, la [[Costituzione degli Stati Uniti d'America|Costituzione]], le leggi poste sotto di essa, la difesa della Repubblica e delle sue istituzioni lo inserivano tra i principali leader del [[conservatorismo]]"<ref>Harris, p. 2.</ref>.
James G. Randall sottolinea la sua tolleranza e soprattutto la sua moderazione "nella sua preferenza per il progresso ordinato, la sua sfiducia nei confronti di un'agitazione sociale pericolosa e la sua riluttanza verso schemi di riforma mal digeriti". Randall conclude che "era conservatore per la sua lontananza da quel tipo di cosiddetto 'radicalismo' che implicava l'oppressione del Sud, l'odio per lo schiavista, la sete di vendetta, la faziosità e le richieste severe dell'[[Era della ricostruzione]] per cui le istituzioni del Sud si sarebbero trasformate da un giorno all'altro in corpi estranei della patria"<ref>Randall (1947), p. 175.</ref>.
Verso la fine degli anni 1960 alcuni intellettuali afroamericani guidati da Lerone Bennett Jr. rigettarono il ruolo di Lincoln quale "Grande Emancipatore"<ref>Zilversmit, "Lincoln and the Problem of Race: A Decade of Interpretations" (1980) pp. 22–24.</ref><ref>John M. Barr, "Holding Up a Flawed Mirror to the American Soul: Abraham Lincoln in the Writings of Lerone Bennett Jr.," ''Journal of the Abraham Lincoln Association'' 35 (Winter 2014), 43–65</ref>; egli ottenne grande attenzione quando nel 1968 definì Lincoln addirittura un suprematista del [[potere bianco]]<ref>Bennett, pp. 35–37.</ref>. Notò che utilizzava spesso e volentieri le diffamazioni e gli stereotipi sugli afroamericani e raccontava barzellette che ridicolizzavano il "negro"; inoltre sostenne che Lincoln si opponeva all'uguaglianza sociale e propose con l'[[American Colonization Society]] di inviare gli schiavi liberati in un altro Paese (in [[Liberia]])<ref>Bennett, pp. 38–42.</ref>.
I difensori, come gli autori Dirck e Cashin, ribatterono invece che non era poi così male se confrontato alla maggior parte dei politici dei suoi tempi<ref>Dirck (2008), p. 31.</ref> e che anzi rappresentava la figura di un "visionario morale" che faceva avanzare abilmente la causa abolizionista, il più velocemente possibile dato il contesto politico<ref>Striner, pp. 2–4.</ref>. L'enfasi si spostò quindi da "Lincoln l'emancipatore" a una tesi secondo cui i neri si erano liberati dalla schiavitù da soli, o che almeno erano i responsabili nel fare pressioni sul governo per ottenere l'[[emancipazione]]<ref>Cashin, p. 61.</ref><ref>Kelley & Lewis, p. 228.</ref>.
Lo storico Barry Schwartz ha scritto nel 2009 che l'immagine di Lincoln nel tardo XX secolo subì "un'erosione, una certa dissolvenza del prestigio, fino a ridursi a un uomo tanto benevolo quanto ridicolo"<ref>Schwartz (2009), p. 146.</ref>. D'altra parte Donald ha opinato nella sua biografia del 1996 che Lincoln era spiccatamente dotato di quel tratto di personalità caratterizzata come "capacità negativa" (''negative capability'') così come venne definita dal poeta romantico [[John Keats]] e attribuita a leader carismatici e straordinari che erano "contenti in mezzo a incertezze e dubbi e non legati ai fatti o alla ragione"<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 15}}.</ref>.
Nel XXI secolo il presidente [[Barack Obama]] lo definì come il suo presidente preferito insistendo nell'usare la [[Bibbia di Lincoln]] durante la cerimonia d'[[insediamento del presidente degli Stati Uniti d'America|insediamento]] per entrambe le volte in cui ha assunto la carica<ref>{{cita news|cognome=Hirschkorn|nome=Phil|titolo=The Obama-Lincoln Parallel: A Closer Look|editore=CBS News|data=17 gennaio 2009|url=https://www.cbsnews.com/news/the-obama-lincoln-parallel-a-closer-look/|accesso=26 gennaio 2017}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.usatoday.com/story/theoval/2013/01/10/obama-inaugural-bible-kennedy-king/1821363/ |titolo=Obama to be sworn in with Lincoln, King Bibles |autore=David Jackson |opera=USA Today |data=10 gennaio 2013 |accesso=2 marzo 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150324044349/http://www.usatoday.com/story/theoval/2013/01/10/obama-inaugural-bible-kennedy-king/1821363/ |urlmorto=no }}</ref>.
Lincoln è stato spesso personaggio di film di [[Hollywood]], quasi sempre in una luce assai lusinghiera<ref name="spielberg">Steven Spielberg, Doris Kearns Goodwin, and Tony Kushner, "Mr. Lincoln Goes to Hollywood", ''Smithsonian'' (2012) 43#7 pp. 46–53.</ref><ref name="Melvyn Stokes 2011">Melvyn Stokes, "Abraham Lincoln and the Movies", ''American Nineteenth Century History'' 12 (June 2011), 203–31.</ref>.
Il patriottismo dell'Unione, come previsto da Lincoln, "ha aiutato a condurre l'America al patriottismo di [[Theodore Roosevelt]], [[Thomas Woodrow Wilson]] e Franklin D. Roosevelt"<ref>Boritt-Pinsker, 2002, p. 222</ref>.
== Commemorazioni ==
{{vedi anche|Memoriali e monumenti unionisti}}
[[File:Lincoln statue.jpg|thumb|La statua ''[[Abraham Lincoln (French 1920)|Abraham Lincoln]]'' al [[Lincoln Memorial]], opera dello scultore [[Daniel Chester French]]]]
Lincoln è stato ricordato in molti modi. Diverse città statunitensi portano il suo nome, soprattutto [[Lincoln (Nebraska)|Lincoln]], la capitale del [[Nebraska]]. Gli è stato dedicato il [[Lincoln Memorial]] di [[Washington]] ed è raffigurato sulla [[banconota da 5 dollari (Stati Uniti d'America)|banconota da 5 dollari]], sul [[centesimo Lincoln]] e nel monumento del [[Mount Rushmore National Memorial|Monte Rushmore]]. La tomba di Lincoln e la casa di Lincoln a Springfield, [[New Salem (Contea di Menard, Illinois)|New Salem]] (una ricostruzione della cittadina dove visse all'inizio dell'età adulta), il [[Ford's Theater]] e la [[Petersen House]] sono tutti luoghi conservati come musei.
Il grande prestigiatore [[Harry Houdini]] realizzò con le sue tecniche [[illusionismo|illusionistiche]] una fotografia ritoccata che lo ritraeva insieme al "fantasma" di Lincoln, questo per svelare i trucchi delle [[fotografia spiritica|fotografie spiritiche]], molto diffuse alla fine dell'Ottocento e inizio Novecento.<ref>{{cita web|url=http://www.americaslibrary.gov/aa/houdini/aa_houdini_fraud_1.html|titolo=Houdini Exposes Fraud}}</ref> Alcune di esse, successivamente ritenute false, ritraevano proprio Lincoln dopo la sua morte, insieme alla moglie ancora viva (quest'ultima era divenuta una seguace dello [[spiritismo]], nel frattempo).<ref>
== Arti e cultura di massa ==
{{vedi anche|Abraham Lincoln nella cultura di massa}}
[[File:Mount Rushmore.jpg|thumb|[[Monte Rushmore]]: il volto di Lincoln è quello all'estrema destra]]
Subito dopo la morte del presidente, il poeta [[Walt Whitman]] (autore di ''[[Foglie d'erba]]'') scrisse, in suo onore, la famosissima poesia ''[[O capitano! Mio capitano!]]'' (portata sulle scene del grande schermo da ''[[L'attimo fuggente]]'').
Il [[bardo]] della nazione americana rimarrà sempre particolarmente affascinato da Lincoln tanto che scrisse anche altri
Lo stesso Lincoln
[[File:Lincoln-as-a-boy-reading-at-night.jpeg|thumb|Lincoln ragazzo che legge di notte per potersi istruire, dipinto di [[Jonathan Eastman Johnson]]]]
[[File:Young Lincoln By Charles Keck.JPG|thumb|''Il giovane Lincoln'' (1945) dello scultore [[Charles Keck]] nel quartiere di Edgewater a [[Chicago]]]]
[[File:Jean Leon Gerome Ferris - The Railsplitter (1909).png|thumb|The Railsplitter (1909) di [[Jean Leon Gerome Ferris]]]]
[[File:Abraham Lincoln's carriage (barouche), c. 1860-1865, on loan from the Studebaker National Museum, view 2 - National Museum of American History - DSC00334.jpg|thumb|La carrozza presidenziale al [[National Museum of American History]]]]
[[File:Smithsonian National Museum of American History - Abraham Lincolns pocket watch (8307612374).jpg|thumb|L'orologio da taschino del presidente]]
[[File:Lincoln's+hat.jpg|thumb|Il [[cilindro (abbigliamento)|cilindro]] indossato al momento dell'assassinio]]
[[File:223 Lincoln Bedroom; View looking East - White House, 1600 Pennsylvania Avenue, Northwest, Washington, District of Columbia, DC HABS DC,WASH,134-530.tif|thumb|La camera da letto del presidente ([[Lincoln Bedroom]]) alla [[Casa Bianca]] nel 1933]]
[[File:Abraham Lincoln.jpg|thumb|Lincoln viene solitamente ritratto con la barba, tuttavia egli la portò solo negli ultimi anni della propria vita]]
[[File:Credo Lincoln.JPG|thumb|"''Coloro che negano la libertà agli altri non la meritano per loro stessi''", in un [[francobollo]] commemorativo del 1960]]
[[File:The Assassination of President Lincoln - Currier and Ives 2.png|thumb|''L'assassinio del Presidente Lincoln'', opera di Currier e Ives del [[1865]]]]
[[File:Lincoln Statue, The Lincoln Tomb, Oak Rideg Cemetery, Springfield, IL- plaque states, "original in Lincoln Memorial Washington, D. C. Daniel Chester French, Sculptor"- 1953.jpg|thumb|Statua del presidente posta all'interno della [[Tomba Lincoln]], riproduzione della ''[[Abraham Lincoln (French 1920)]]'']]
[[File:Abraham Lincoln
[[File:
[[File:"The Late Lamented President Lincoln" Memorial Ribbon, ca. 1865 (4360247916).jpg|thumb|Nastro commemorativo del 1865]]
[[File:2005-Penny-Uncirculated-Obverse.png|thumb|Il [[centesimo Lincoln]]: ''[[In God We Trust]]'']]
[[File:Pritzker Military Museum & Library 161116-A-HD608-038 (31512836172).jpg|thumb|Il "Pritzker Museum and Library" a [[Chicago]]]]
[[File:
[[File:Am Arch Sculpt 4.jpg|thumb|''Emancipation Proclamation'' dello scultore ornamentale Lee Oscar Lawrie al [[Campidoglio (Lincoln)|Campidoglio]] di [[Lincoln (Nebraska)]]]]
[[File:Aerial view of Lincoln
[[File:
[[File:
[[File:
[[File:Morrill&Lincoln
[[File:Abraham Lincoln in the United States Congress by.jpg|thumb|Collezione della [[Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti]]]]
== Note ==
Riga 855 ⟶ 707:
== Bibliografia ==
{{Div col}}
* {{cita libro | cognome=Agresti | nome=Antonio | titolo=Abramo Lincoln | url=https://archive.org/details/abramolinco3118agre | editore=A. F. Formiggini | città=Genova | anno=1913 }} (disponibile in Wikisource)
* {{Cita pubblicazione|lingua=en|cognome=Adams|nome=Charles F.|data=aprile 1912|titolo=The Trent Affair|rivista=The American Historical Review|volume=17|numero=3|pp=
* {{Cita libro|lingua=en|oclc=1178496|titolo=Halleck: Lincoln's Chief of Staff|url=https://archive.org/details/hallecklincolnsc0000step|wkautore=Stephen E. Ambrose|cognome=Ambrose|nome=Stephen E.|editore=Louisiana State University Press|anno=1962}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Baker|cognome=Baker|nome=Jean H.|titolo=Mary Todd Lincoln: A Biography|editore=W. W. Norton & Company|anno=1989|isbn=978-0-393-30586-9}}
* {{Cita libro|lingua=en|cognome= Bartelt|nome=William E.|titolo=There I Grew Up: Remembering Abraham Lincoln's Indiana Youth|url= https://archive.org/details/thereigrewupreme0000bart|editore=Indiana Historical Society Press |città=Indianapolis |anno=2008 |p=[https://archive.org/details/thereigrewupreme0000bart/page/n98 79] |isbn=978-0-87195-263-9}}
* {{Cita libro|lingua=en|oclc=518824|titolo=Abraham Lincoln: His Speeches and Writings|url=https://archive.org/details/abrahamlincolnhis00illinc|wkcuratore1=Roy Basler|curatore-nome1=Roy Prentice|curatore-cognome1=Basler|editore=World Publishing|anno=1946}}
* {{Cita libro|lingua=en|curatore-cognome1=Basler|curatore-nome1=Roy P.|titolo=The Collected Works of Abraham Lincoln|url=https://archive.org/details/collectedworksof0001linc|editore=Rutgers University Press|anno=1953|volume=5}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Belz|cognome=Belz|nome=Herman|titolo=Abraham Lincoln, Constitutionalism, and Equal Rights in the Civil War Era|url=https://archive.org/details/abrahamlincolnco00herm|editore=Fordham University Press|anno=1998|isbn=978-0-8232-1769-4}}
* {{
* {{
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Blue|cognome=Blue|nome=Frederick J.|titolo=Salmon P. Chase: a life in politics|url=https://archive.org/details/salmonpchaselife0000blue|editore=The Kent State University Press|anno=1987|isbn=0-87338-340-0}}
* {{cita libro | cognome=Bonazzi | nome=Tiziano | titolo=Abraham Lincoln. Un dramma americano | editore=Il Mulino | città=Bologna | anno=2016 }}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Boritt1997|cognome=Boritt|nome=Gabor S.|titolo=Why the Civil War Came|url=https://archive.org/details/whycivilwarcame0000unse_m1s6|anno=1997|editore=Oxford University Press|isbn=978-0-19-511376-1}}
* {{Cita libro|lingua=en|isbn=0-252-06445-3|titolo=Lincoln and the Economics of the American Dream|url=https://archive.org/details/lincolneconomics0000bori|wkautore=Gabor Boritt|cid=Boritt1994|cognome=Boritt|nome=Gabor|editore=University of Illinois Press|anno=1994|annooriginale=1978}}
**{{Cita libro|lingua=en|cognome=Boritt |nome=Gabor S. |cognome2=Pinsker |nome2=Matthew |capitolo=Abraham Lincoln |curatore-cognome=Graff |curatore-nome=Henry |titolo=The Presidents: A Reference History |edizione=7|anno=2002 |pp=
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Bulla|cognome=Bulla|nome= David W.|autore2=Gregory A. Borchard|titolo=Journalism in the Civil War Era|url=https://archive.org/details/journalismincivi0008bull|anno=2010|editore=Peter Lang Publishing Inc.|isbn=1-4331-0722-8}}
* {{Cita libro|lingua=en|cognome= Burlingame|nome=Michael |titolo=Abraham Lincoln: A Life |editore=Johns Hopkins University Press |volume=I |anno=2008 |città=Baltimore, MD | isbn =978-0-8018-8993-6}}
* {{Cita pubblicazione|lingua=en|cognome=Carwardine|nome=Richard J.|wkautore=Richard Carwardine|data=Winter 1997|titolo=Lincoln, Evangelical Religion, and American Political Culture in the Era of the Civil War|rivista=Journal of the Abraham Lincoln Association|volume=18|numero=1|pp=
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Carwardine|nome=Richard|cognome=Carwardine|titolo=Lincoln|url=https://archive.org/details/lincoln0000carw|editore=Pearson Education Ltd|anno=2003|isbn=978-0-582-03279-8 }}
* {{Cita libro|
* {{Cita libro|
* {{Cita libro|lingua=en|cid=
* {{Cita libro|lingua=en|cid=
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Dennis|titolo=Red, White, and Blue Letter Days: an American Calendar|url=https://archive.org/details/redwhitebluelett00denn|cognome=Dennis|nome=Matthew|editore=Cornell University Press|anno=2002|isbn=978-0-8014-7268-8}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=
* {{Cita libro|
* {{Cita libro|
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Donald1948|titolo=Lincoln's Herndon|url=https://archive.org/details/lincolnsherndon00dona|wkautore=David Herbert Donald|nome=David Herbert|cognome=Donald|editore=A. A. Knopf|anno=1948|oclc=186314258}}
* {{Cita libro|
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Donald2|nome=David Herbert|cognome=Donald|titolo=Lincoln Reconsidered|
* {{Cita libro|lingua=en|wkautore=Frederick Douglass|cid=
* {{Cita libro|
* {{Cita pubblicazione|lingua=en|cognome=Fish|nome=Carl Russell|wkautore=Carl Russell Fish|data=ottobre 1902|titolo=Lincoln and the Patronage|rivista=American Historical Review|volume=8|numero=1|pp=53-69|editore=American Historical Association|jstor=1832574|doi=10.2307/1832574}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Foner|wkautore=Eric Foner|cognome=Foner|nome=Eric |titolo=Free Soil, Free Labor, Free Men: The Ideology of the Republican Party before the Civil War|anno=1995|annooriginale=1970|isbn=978-0-19-509497-8|editore=Oxford University Press}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Foner2|cognome=Foner|nome= Eric|titolo=[[The Fiery Trial: Abraham Lincoln and American Slavery]]|editore=W.W. Norton|anno=2010|isbn= 978-0-393-06618-0}}
* {{cita libro | cognome=Gorlier | nome=Claudio | titolo=L'età di Lincoln | editore=Il Mulino | città=Bologna | anno=1962 }}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Goodwin|nome=Doris Kearns|cognome=Goodwin|wkautore=Doris Kearns Goodwin|titolo=[[Team of Rivals]]: The Political Genius of Abraham Lincoln|isbn=0-684-82490-6|anno=2005|editore=Simon & Schuster}}
* {{Cita libro|lingua=en|isbn=978-0-253-34567-7|titolo=The Darkest Dawn: Lincoln, Booth, and the Great American Tragedy|url=https://archive.org/details/darkestdawnlinco0000good|cognome=Goodrich|nome=Thomas|editore=Indiana University Press|anno=2005}}
* {{Cita libro|lingua=en|oclc=428674|titolo=The Enduring Lincoln: Lincoln Sesquicentennial Lectures at the University of Illinois|capitolo=Abraham Lincoln: Conservative Statesman|cognome=Graebner|nome=Norman|editore=University of Illinois Press|anno=1959}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Grimsley|titolo=The Collapse of the Confederacy|url=https://archive.org/details/isbn_0803221703|cognome=Grimsley|nome=Mark|editore=University of Nebraska Press|anno=2001|isbn=0-8032-2170-3}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Guelzo2004|isbn=978-0-7432-2182-5|titolo=Lincoln's Emancipation Proclamation: The End of Slavery in America|url=https://archive.org/details/lincolnsemancipa00guel|cognome=Guelzo|nome=Allen C.|editore=Simon & Schuster|anno=2004}}
* {{Cita libro|
* {{Cita libro|
* {{Cita libro|lingua=en|cid=
* {{Cita libro|
* {{Cita libro|lingua=en|cid=
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Havers|cognome=Havers|nome=Grant N.|titolo=Lincoln and the Politics of Christian Love|url=https://archive.org/details/lincolnpoliticso00have|isbn=0-8262-1857-1|editore=University of Missouri Press|anno=2009 }}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Heidler2|titolo=Encyclopedia of the American Civil War: A Political, Social, and Military History|curatore-cognome=Heidler |curatore-nome=David S. |curatore-nome2=Jeanne T. |curatore-cognome2=Heidler|anno=2000|editore=W. W. Norton & Company, Inc|isbn=978-0-393-04758-5 }}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=
* {{Cita pubblicazione|lingua=en|cognome=Hofstadter|nome=Richard|wkautore=Richard Hofstadter|data=ottobre 1938|titolo=The Tariff Issue on the Eve of the Civil War|rivista=American Historical Review|volume=44|numero=1|pp=50-55|editore=American Historical Association|jstor=1840850|doi=10.2307/1840850}}
* {{Cita libro|
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Jaffa|nome=Harry V.|cognome=Jaffa|titolo=A New Birth of Freedom: Abraham Lincoln and the Coming of the Civil War|url=https://archive.org/details/newbirthoffreedo00jaff|anno=2000|isbn=0-8476-9952-8|editore=Rowman & Littlefield}}
* {{Cita libro|lingua=en|isbn=978-0-19-804006-4|titolo=To Make Our World Anew: Volume I: A History of African Americans to 1880|wkautore=Robin Kelley|cognome=Kelley|nome=Robin D. G.|autore2=Earl Lewis|editore=Oxford University Press|anno=2005}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=
* {{Cita
* {{Cita libro|
* {{Cita
* {{en}}McClintock, Russell (2008). ''Lincoln and the Decision for War: The Northern Response to Secession''. [[The University of North Carolina Press]]. {{ISBN|9780807831885}}. Online preview.
* {{Cita libro|lingua=en|cognome=Madison |nome=James H. |titolo=Hoosiers: A New History of Indiana |editore=Indiana University Press and Indiana Historical Society Press |anno=2014 |città=Bloomington and Indianapolis |p=110 | isbn =978-0-253-01308-8}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Mansch|cognome=Mansch|nome=Larry D.|titolo=Abraham Lincoln, President-Elect: The Four Critical Months from Election to Inauguration|url=https://archive.org/details/abrahamlincolnpr0000mans|editore=McFarland|anno=2005|isbn=0-7864-2026-X}}
* {{Cita libro|lingua=en|wkautore=George McGovern|cid=McGovern|cognome=McGovern|nome=George S.|titolo=Abraham Lincoln|editore=Macmillan|anno=2008|isbn=978-0-8050-8345-3}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid= McKirdy|cognome= McKirdy|nome= Charles Robert|titolo= Lincoln Apostate: The Matson Slave Case|anno=2011|editore= Univ. Press of Mississippi|isbn= 978-1-60473-987-9}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=McPherson1992|cognome=
* {{Cita libro|
* {{Cita libro|
* {{cita libro | cognome=McPherson | nome=James M. | titolo=Lincoln. Storia dell'uomo che liberò gli Stati Uniti | editore=BUR | città=Milano | anno=2013 }}
* {{Cita libro|lingua=en|cognome= Miller |nome=William Lee |titolo= Lincoln's Virtues: An Ethical Biography |url= https://archive.org/details/lincolnsvirtuese00mill |editore=Random House/Vintage Books |edizione=Vintage Books |anno=2002 |città=New York | isbn =0-375-40158-X}}
* {{
*{{Cita libro|lingua=en|wkautore=Mark E. Neely Jr.|cid=Neely |cognome=Neely |nome=Mark E. |titolo=The Fate of Liberty: Abraham Lincoln and Civil Liberties |editore=Oxford University Press |anno=1992|pp=
* {{Cita pubblicazione|lingua=en|cognome=Neely Jr.|nome=Mark E.|data=dicembre 2004|titolo=Was the Civil War a Total War?|rivista=Civil War History|volume=50 |numero=4|pp=
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Nevins|cognome=Nevins|nome=Allan|titolo=Ordeal of the Union; 8 vol|url=https://archive.org/details/ordealofunion0001unse|editore=Scribner's|anno=1947–71|isbn=978-0-684-10416-4|accesso=14 giugno 2025}}
** {{Cita libro|lingua=en|cid=Nevins1950|cognome=Nevins|nome=Allan|titolo=The Emergence of Lincoln: Prologue to Civil War, 1857–1861 2 vol|url=https://archive.org/details/emergenceoflinco02nevi|editore=Scribner's|anno=1950|isbn=978-0-684-10416-4|accesso=14 giugno 2025}}, also published as vol 3–4 of ''Ordeal of the Union''
** {{Cita libro|lingua=en|cid=Nevins1960|cognome=Nevins|nome=Allan|titolo=The War for the Union; 4 vol 1861–1865|url=https://archive.org/details/warforunion0000nevi_f8i5|editore=Scribner's|anno=1960–1971|isbn=978-1-56852-297-5|accesso=14 giugno 2025}}; also published as vol 5–8 of ''Ordeal of the Union''
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Nichols|cognome=Nichols|nome=David A.|titolo=Lincoln Looks West: From the Mississippi to the Pacific|curatore=Richard W. Etulain|editore=Southern Illinois University|anno=2010|isbn=0-8093-2961-1}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Noll|cognome=Noll|nome=Mark|titolo=America's God: From Jonathan Edwards to Abraham Lincoln|editore=Oxford University Press|anno=2000|isbn=0-19-515111-9}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=harv|cognome=Oates|nome=Stephen B.|wkautore=Stephen B. Oates|titolo=Responses of the Presidents to Charges of Misconduct|curatore=[[C. Vann Woodward]]|editore=Dell Publishing Co., Inc.|data=1974|pp=
** {{Cita libro|lingua=en|cid=Oates|cognome=Oates|nome=Stephen B.|wkautore=Stephen B. Oates|titolo=With Malice Toward None: a Life of Abraham Lincoln|editore=HarperCollins|anno=1993|isbn=978-0-06-092471-3}}
* {{cita libro | cognome=Onorati| nome=Giancarlo | titolo=L'ultimo dei cospiratori | editore=Ego | anno=2012 | isbn=88-906140-7-2}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Paludan|cognome=Paludan|nome=Phillip Shaw|titolo=The Presidency of Abraham Lincoln|url=https://archive.org/details/presidencyofabra00palu|isbn=978-0-7006-0671-9|anno=1994|editore=University Press of Kansas|accesso=14 giugno 2025}}
* {{Cita pubblicazione|lingua=en|cognome=Parrillo|nome=Nicholas|data=settembre 2000|titolo=Lincoln's Calvinist Transformation: Emancipation and War|rivista=Civil War History|volume=46|numero=3|pp=
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Peterson|cognome=Peterson|nome=Merrill D.|titolo=Lincoln in American Memory|editore=Oxford University Press|anno=1995|isbn=978-0-19-509645-3}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Potter|cognome=Potter|nome=David M.|autore2=Don Edward Fehrenbacher|titolo=The impending crisis, 1848–1861|url=https://archive.org/details/impendingcrisis00pott|editore=HarperCollins|anno=1976|isbn=978-0-06-131929-7|accesso=14 giugno 2025}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Prokopowicz|cognome=Prokopowicz|nome=Gerald J.|titolo=Did Lincoln Own Slaves?|editore=Vintage Books|anno=2008|isbn=978-0-307-27929-3}}
* {{Cita libro|lingua=en|oclc=748479|cid=Randall1947|cognome=Randall|nome=James G.|wkautore=James G. Randall|titolo=Lincoln, the Liberal Statesman|anno=1947|editore=Dodd, Mead}}
* {{Cita libro|lingua=en|oclc=5852442|cid=Randall|cognome=Randall|nome=J.G.|autore2=Richard Nelson Current|serie=Lincoln the President|volume=IV|titolo=Last Full Measure|editore=Dodd, Mead|anno=1955}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Reinhart|cognome=Reinhart|nome=Mark S.|titolo=Abraham Lincoln on Screen|editore=McFarland|anno=2008|isbn=978-0-7864-3536-4}}
* {{Cita libro|lingua=en|oclc=6579822|cid=Sandburg|cognome=Sandburg|nome=Carl |titolo=Abraham Lincoln: The Prairie Years|url=https://archive.org/details/abrahamlincolnpr0002carl|anno=1926|editore=Harcourt, Brace & Company|accesso=14 giugno 2025}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=SandburgPW2002|cognome=Sandburg|nome=Carl|titolo=Abraham Lincoln: The Prairie Years and the War Years|editore=Houghton Mifflin Harcourt|anno=2002|isbn=0-15-602752-6}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Schwartz2000|cognome=Schwartz|nome=Barry|titolo=Abraham Lincoln and the Forge of National Memory|url=https://archive.org/details/abrahamlincolnfo00schw|anno=2000|editore=University of Chicago Press|isbn=978-0-226-74197-0|accesso=14 giugno 2025}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Schwartz2009|cognome=Schwartz|nome=Barry|titolo=Abraham Lincoln in the Post-Heroic Era: History and Memory in Late Twentieth-Century America|url=https://archive.org/details/abrahamlincolnin0000schw|editore=University of Chicago Press|anno=2009|isbn=978-0-226-74188-8|accesso=14 giugno 2025}}
* {{Cita pubblicazione|lingua=en|cognome=Scott|nome=Kenneth|data=settembre 1948|titolo=Press Opposition to Lincoln in New Hampshire|rivista=The New England Quarterly|volume=21|numero=3|pp=
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Scott|cognome=Scott|titolo=Scott 2006 Classic Specialized Catalogue|editore=Scott Pub. Co.|anno=2005|isbn=0-89487-358-X}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Sherman|cognome=Sherman|nome=William T.|titolo=Memoirs of General W.T. Sherman|editore=BiblioBazaar|anno=1990|isbn=1-174-63172-4}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Simon|cognome=Simon|nome=Paul|titolo=Lincoln's Preparation for Greatness: The Illinois Legislative Years|url=https://archive.org/details/lincolnspreparat0000simo|editore=University of Illinois|anno=1990|isbn=0-252-00203-2|accesso=14 giugno 2025}}
* {{cita libro | cognome=Sioli | nome=Marco | titolo=Abraham Lincoln. Le parole, le politiche e l'uso politico | editore=Ibis | città=Pavia | anno=2016 }}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Smith|cognome=Smith|nome=Robert C.|titolo=Conservatism and Racism, and Why in America They Are the Same|anno=2010|editore=State University of New York Press|isbn=978-1-4384-3233-5}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Steers|cognome=Steers|nome=Edward|titolo=The Lincoln Assassination Encyclopedia|url=https://archive.org/details/lincolnassassina0000stee|editore=Harper Collins|anno=2010|isbn=0-06-178775-2|accesso=14 giugno 2025}}
* {{Cita libro|lingua=en|cognome=Striner|nome=Richard|titolo=Father Abraham: Lincoln's Relentless Struggle to End Slavery|url=https://archive.org/details/fatherabrahamlin0000stri|anno=2006|editore=Oxford University Press| isbn=978-0-19-518306-1|accesso=14 giugno 2025}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Tagg|titolo=The Unpopular Mr. Lincoln:The Story of America's Most Reviled President|nome=Larry|cognome=Tagg|editore=Savas Beatie|anno=2009|isbn=978-1-932714-61-6}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Taranto|cognome=Taranto|nome=James|autore2=Leonard Leo|titolo=Presidential Leadership: Rating the Best and the Worst in the White House|editore=Simon and Schuster|anno=2004|isbn=978-0-7432-5433-5}}
* {{Cita pubblicazione|lingua=en|cognome=Tegeder|nome=Vincent G.|data=giugno 1948|titolo=Lincoln and the Territorial Patronage: The Ascendancy of the Radicals in the West|rivista=Mississippi Valley Historical Review|volume=35|numero=1|pp=
* {{Cita libro|lingua=en|isbn=978-0-8071-3231-9|titolo=Inside the Confederate Nation: Essays in Honor of Emory M. Thomas|wkautore=Emory M. Thomas|cognome= Thomas|nome=Emory M.|curatore-nome1=Lesley J.|curatore-cognome1=Gordon|curatore-nome2=John C.|curatore-cognome2=Inscoe|editore=Louisiana State University Press|anno=2007}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Thomas|nome=Benjamin P.|wkautore=Benjamin P. Thomas|cognome=Thomas|titolo=Abraham Lincoln: A Biography|editore=Southern Illinois University|anno=2008|
* {{Cita libro|lingua=en|isbn=978-0-925436-21-4|titolo=The Lincoln Funeral Train: The Final Journey and National Funeral for Abraham Lincoln|url=https://archive.org/details/lincolnfuneraltr0000tros|cognome=Trostel|nome=Scott D.|editore=Cam-Tech Publishing|anno=2002|accesso=14 giugno 2025}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Vorenberg|cognome=Vorenberg|nome=Michael|titolo=Final Freedom: the Civil War, the Abolition of Slavery, and the Thirteenth Amendment|url=https://archive.org/details/finalfreedomcivi0000vore|editore=Cambridge University Press|anno=2001|isbn=978-0-521-65267-4|accesso=14 giugno 2025}}
* {{Cita libro|lingua=en|autore=Louis A. Warren |titolo=Lincoln's Youth: Indiana Years, Seven to Twenty-One, 1816–1830|url=https://archive.org/details/lincolnsyouthind0000warr |editore=Indiana Historical Society|città=Indianapolis |anno=1991| isbn=0-87195-063-4|accesso=14 giugno 2025|cid=Warren 1991}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=White|cognome=White Jr.|nome=Ronald C.|titolo=A. Lincoln: A Biography|editore=Random House, Inc|anno=2009|isbn=978-1-4000-6499-1}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Wills|nome=Garry|cognome=Wills|wkautore=Garry Wills|titolo=[[Lincoln at Gettysburg: The Words That Remade America]]|isbn=0-671-86742-3|anno=1993|editore=Simon & Schuster }}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Wilson|nome=Douglas L.|cognome=Wilson|editore=Knopf Publishing Group|titolo=Honor's Voice: The Transformation of Abraham Lincoln|anno=1999|isbn=978-0-375-70396-6 }}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Winkle|cognome=Winkle|nome=Kenneth J.|titolo=The Young Eagle: The Rise of Abraham Lincoln|url=https://archive.org/details/youngeagleriseof0000wink|anno=2001|editore=Taylor Trade Publications|isbn=978-0-87833-255-7|accesso=14 giugno 2025}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Zarefsky|wkautore=David Zarefsky|isbn=978-0-226-97876-5|titolo=Lincoln, Douglas, and Slavery: In the Crucible of Public Debate|url=https://archive.org/details/lincolndouglassl0000davi|cognome=Zarefsky|nome=David S.|editore=University of Chicago Press|anno=1993|accesso=14 giugno 2025}}
{{Div col end}}
=== Storiografia ===
*
* Barr, John M. ''Holding Up a Flawed Mirror to the American Soul: Abraham Lincoln in the Writings of Lerone Bennett Jr.'', Journal of the Abraham Lincoln Association 35 (Winter 2014), 43–65.
* Barr, John M. ''Loathing Lincoln: An American Tradition from the Civil War to the Present'' (LSU Press, 2014).
* {{Cita libro|isbn=978-1-58182-369-1|titolo=One Hundred Essential Lincoln Books|url=https://archive.org/details/100essentiallinc0000burk|cognome=Burkhimer|nome=Michael|editore=Cumberland House|anno=2003}}
* {{Cita libro|isbn=978-0-393-06756-9|titolo=Our Lincoln: New Perspectives on Lincoln and His World|url=https://archive.org/details/isbn_9780393067569|cognome=Foner|nome=Eric|editore=W.W. Norton |anno=2008}}
* Holzer, Harold and Craig L. Symonds, eds. ''Exploring Lincoln: Great Historians Reappraise Our Greatest President'' (2015), essays by 16 scholars
* Manning, Chandra, "The Shifting Terrain of Attitudes toward Abraham Lincoln and Emancipation", ''Journal of the Abraham Lincoln Association'', 34 (Winter 2013), 18–39.
* Smith, Adam I.P. "The 'Cult' of Abraham Lincoln and the Strange Survival of Liberal England in the Era of the World Wars", ''Twentieth Century British History'', (December 2010) 21#4 pp. 486–509
* Spielberg, Steven; Goodwin, Doris Kearns; Kushner, Tony. "Mr. Lincoln Goes to Hollywood", ''Smithsonian'' (2012) 43#7 pp. 46–53.
* {{Cita pubblicazione|lingua=en|cognome=Zilversmit|nome=Arthur|anno=1980|titolo=Lincoln and the Problem of Race: A Decade of Interpretations|rivista=Journal of the Abraham Lincoln Association|volume=2|numero=11|pp=
* Enrico Del Lago, ''Lincoln. Il presidente degli Stati Uniti che vinse la Guerra Civile, riunificò il paese e abolì la schiavitù'', Salerno editrice, 2022.
=== Altre letture ===
* {{Cita libro|cognome=Binns |nome=Henry Bryan |titolo=Abraham Lincoln |editore= London : J.M. Dent & co. ; New York : E.P. Dutton & co. |anno=1907 |url=https://archive.org/details/abrahamlincogreen00binn}}
* {{Cita libro|cognome=Brooks |nome=Noah |titolo=Abraham Lincoln |editore=New York : F. DeFau & Co. |anno=1894 |url=https://archive.org/details/abrahamlincoln07broo}}
* {{Cita libro|isbn=978-0-8018-8993-6|titolo=Abraham Lincoln: A Life ''(2 volumes)''|cognome=Burlingame|nome=Michael|editore=Johns Hopkins University Press|anno=2008}}
* {{Cita libro|isbn=978-0-87249-400-8|titolo=Lincoln and Black Freedom: A Study in Presidential Leadership|url=https://archive.org/details/lincolnblackfree00coxl|wkautore=LaWanda Cox |cognome=Cox|nome=LaWanda|editore=University of South Carolina Press |anno=1981}}
* Green, Michael S. ''Lincoln and the Election of 1860'' (Concise Lincoln Library)
* {{Cita libro|cognome= Herndon |nome=William Henry |cognome2=Weik|nome2=Jesse William |cognome3=White |nome3= Horace |titolo=Abraham Lincoln : the true story of a great life, '''Vol I''' |editore= New York ; London : D. Appleton and Co. |anno=1920 |url=https://archive.org/details/abrahamlincv1hern}}
* {{Cita libro|cognome= Herndon |nome=William Henry |cognome2=Weik|nome2=Jesse William |cognome3=White |nome3= Horace |titolo=Abraham Lincoln : the true story of a great life, '''Vol II''' |editore= New York ; London : D. Appleton and Co. |anno=1920 |url=https://archive.org/details/abrahamlincv2hern}}
* {{Cita libro|autore=Harold Holzer|titolo=Lincoln President-Elect: Abraham Lincoln and the Great Secession Winter 1860–1861|url=https://books.google.com/?id=34cVaFHdgMMC|anno=2008|editore=Simon and Schuster|isbn=978-0-7432-8947-4}}
* {{Cita libro|isbn=978-1-59420-191-2|titolo=Tried by War: Abraham Lincoln as Commander in Chief|url=https://archive.org/details/triedbywarabraha00mcph|cognome=McPherson|nome=James M.|editore=Penguin Press |anno=2008}}
* {{Cita libro|autore=Miller|autore2=Richard Lawrence|titolo=Lincoln and His World: The Rise to National Prominence, 1843–1853|url=https://books.google.com/?id=c1odBTiRSJcC|anno=2011|editore=McFarland|isbn=978-0-7864-5928-5}}, vol 3. of detailed biography
* {{Cita libro|cognome=Morse |nome=John Torrey |titolo=Abraham Lincoln, '''Vol 1''' |editore= Boston ; New York : Houghton, Mifflin and Co. |anno=1895 |url=https://archive.org/details/abrahamlincol00mors}}
* {{Cita libro|cognome=Morse |nome=John Torrey |titolo=Abraham Lincoln, '''Vol 2''' |editore= Boston ; New York : Houghton, Mifflin and Co. |anno=1895 |url=https://archive.org/details/abrahamlinc1180mors}}
* {{Cita libro|isbn=978-0-306-80209-6|titolo=The Abraham Lincoln Encyclopedia|url=https://archive.org/details/abrahamlincolnen0000neel_o4t9|cognome=Neely|nome=Mark E|editore=Da Capo Press|anno=1984}}
* {{Cita libro|isbn=978-0-674-51125-5|titolo=The Last Best Hope of Earth: Abraham Lincoln and the Promise of America|url=https://archive.org/details/lastbesthopeofea0000neel|cognome=Neely|nome=Mark E|editore=Harvard University Press|anno=1994}}
* Peraino, Kevin. ''Lincoln in the World: The Making of a Statesman and the Dawn of American Power'' (2013).
* {{Cita libro|oclc=4183070|titolo=Lincoln the President ''(4 volumes)''|cognome=Randall|nome=James G.|editore=Dodd, Mead|anno=1945–1955}}
Riga 1 012 ⟶ 860:
* ''[[Bibbia di Lincoln]]''
* ''[[Codice Lieber]]''
* ''[[Discorso della Cooper Union]]''
* ''[[Discorso di Gettysburg]]''
* [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1856]]
Riga 1 018 ⟶ 867:
* [[Maledizione dell'anno zero]]
* [[Storia del Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)]]
* [[3153 Lincoln]]
{{div col end}}
Riga 1 024 ⟶ 874:
== Collegamenti esterni ==
*
* {{cita web|url=http://www.abrahamlincoln.org|titolo=The Lincoln Institute|lingua=en|accesso=26 ottobre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20020327021113/http://www.abrahamlincoln.org/|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url=http://www.mrlincolnswhitehouse.org|titolo=Mr. Lincoln's White House|lingua=en}}
* {{cita web|
* {{cita web|url=http://
* {{cita web|url=http://avalon.law.yale.edu/19th_century/lincoln2.asp|titolo=Secondo discorso inaugurale|lingua=en}}
* {{cita web|url=http://
* {{cita web|url=https://www.mises.org/misesreview_detail.asp?control=173&sortorder=issue|titolo=Costretto alla gloria: il sogno bianco di Abramo Lincoln|lingua=en|accesso=25 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070105011205/http://mises.org/misesreview_detail.asp?control=173&sortorder=issue|urlmorto=sì}}
{{EraRicostruzione}}
Riga 1 042 ⟶ 890:
{{USRepPresNominati}}
{{PreGuerraSecessione}}
{{Hall of Fame for Great Americans}}{{Liberalismo}}{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|politica|storia}}
Riga 1 049 ⟶ 896:
[[Categoria:Politici del Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)]]
[[Categoria:Rappresentanti statunitensi eletti dall'Illinois]]
[[Categoria:
[[Categoria:Razzismo negli Stati Uniti d'America]]
[[Categoria:Assassinati con arma da fuoco]]
[[Categoria:Lincoln|Abraham]]
Riga 1 059 ⟶ 905:
[[Categoria:Presidenti degli Stati Uniti d'America]]
[[Categoria:Leader politici unionisti]]
[[Categoria:Sepolti nel Cimitero nazionale di Arlington]]
|