Abraham Lincoln: differenze tra le versioni

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{{nd}}
{{Nd|il film del 1940|Abramo Lincoln (film)|Abramo Lincoln}}
{{W|giuristi|arg2=politici|gennaio 2021|commento=}}
{{Carica pubblica
| nome = Abraham Lincoln
| immagine = Abraham Lincoln (1809O-1865) - Daguerréotype de Lincoln par Alexander Gardner77 enmatte 1863collodion (colorisé)print.jpg
| didascalia = Foto [[Icona (società)|iconica]] diAbraham Lincoln ritratto di torso da Alexander Gardner nel novembre 1863
| carica = [[Presidenti degli Stati Uniti d'America|16º]] [[Presidente degli Stati Uniti d'America]]
| nome italiano = Abramo Lincoln
| partito = [[Partito Whig (Stati Uniti d'America)|Whig]] <br/> (prima del 1854) <br/> [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Repubblicano]] <br/> (1854-1864) <br/> [[Partito di Unione Nazionale|Unione Nazionale]] <br/> (1864-1865)
| mandatoinizio = 4 marzo [[1861]]
| mandatofine = 15 aprile [[1865]]
| vicepresidente = [[Hannibal Hamlin]]<br/>[[Andrew Johnson]]
|predecessore = [[James Buchanan]]
|successore predecessore = [[AndrewJames JohnsonBuchanan]]
| successore = [[Andrew Johnson]]
|carica2 = Membro della [[Camera dei rappresentanti dell'Illinois]] (7 distretto)
| carica2 = Membro della [[Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti|Camera dei Rappresentanti]] per l'[[Illinois]] - 7º distretto
|mandatoinizio2 = [[1834]]
| mandatoinizio2 = 4 marzo 1847
|mandatofine2 = [[1842]]
| mandatofine2 = 3 marzo 1849
|carica3 = Membro della [[Camera dei rappresentanti (Stati Uniti d'America)|Camera dei rappresentanti]] per l'[[Illinois]]
| predecessore2 = [[John Henry (politico 1800)|John Henry]]
|mandatoinizio3 = [[1847]]
|mandatofine3 successore2 = [[1849Thomas L. Harris]]
| firma = Abraham Lincoln Signature.svg
|predecessore3 = [[John Henry (politico 1800)|John Henry]]
|successore3 = [[Thomas L. Harris]]
|firma = Abraham Lincoln Signature.svg
}}
{{Infobox militare
|Nome =
|Immagine = Lincoln protecting Potawatomi.jpg
|Didascalia = Il futuro presidente nel corso della [[guerra di Falco Nero]] avrà occasione di difendere i [[Nativi americani degli Stati Uniti d'America|nativi americani]]
|Soprannome =
|Data_di_nascita = 12 febbraio [[1809]]
|Nato_a = [[Hodgenville]]
|Data_di_morte = 15{{Calcola aprile [[età3|1865]] (56 anni)|4|15|1809|2|12}}
|Morto_a = [[Washington]]
|Cause_della_morte = [[Assassinio di Abraham Lincoln|assassinioassassinato]]
|Luogo_di_sepoltura =
|Etnia =
|Religione =
|Nazione_servita = {{Bandiera|USA}} [[Stati Uniti d'America]]<br />{{bandiera|US-IL|dim=21}} [[Illinois]]
*{{bandiera|US-IL}} [[Illinois]]
|Forza_armata = Milizia dell'Illinois
|Forza_armata = [[Guardia nazionale degli Stati Uniti|Milizia dell'Illinois]]
|Arma =
|CorpoArma =
|Corpo =
|Specialità =
|Specialità = [[Fanteria]]
|Unità =
|RepartoUnità =
|Reparto =
|Anni_di_servizio = 3 mesi (21 aprile 1832-10 luglio 1832)
|Anni_di_servizio = 21 aprile 1832 - 10 luglio 1832
|Grado = [[Capitano]]
|Ferite =
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|Guerre = [[Guerra di Falco Nero]]
|Campagne =
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|Comandante_di =
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|Studi_militari =
|Pubblicazioni =
|Frase_celebre =
|Altro_lavoro = [[politico]]
|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref = ''Fontifonti nel corpo del testo''
}}
 
{{citazione|Così il suo sguardo si levava a dominare prospettive politiche ben al di sopra e al di là degli orizzonti di tutti i suoi conterranei, spaziando oltre i confini degli Stati Uniti sul mondo intero, là ove le sorti stesse della democrazia erano in gioco. Spingeva lo sguardo non solo al di là del suo Continente, ma oltre il tempo. Ponderava il futuro e tracciava le direttrici della politica americana per un secolo a venire<ref>{{cita libro|autore=Raimondo Luraghi|wkautore=Raimondo Luraghi|titolo=Storia della guerra civile americana|editore=[[Biblioteca Universale Rizzoli|BUR - Biblioteca Universale Rizzoli]]|città=[[Milano]]|anno=1994|volume=I|pp=213-214|ISBN=978-88-17-02870-7}}</ref>.}}
{{Bio
|Nome = Abraham
|Cognome = Lincoln
|PostCognomeVirgola = megliospesso notoitalianizzato in italiano come '''Abramo Lincoln'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Hodgenville
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|Attività = politico
|Attività2 = avvocato
|Attività3= militare
|Nazionalità = statunitense
}}
Servì come 16º [[Presidente degli Stati Uniti d'America]] dal 4 marzo del 1861 fino al [[assassinio di Abraham Lincoln|suo assassinio]] avvenuto nell'aprile del 1865. Guidò l'[[Unione (guerra di secessione americana)|Unione]] attraverso la [[guerra di secessione americana]], la più cruenta mai esplosa fino ad allora nonché la più grave crisi morale, costituzionale e politica dell'intera [[storia degli Stati Uniti d'America]]<ref>{{Cita libro|curatore=William A. Pencak|titolo=Encyclopedia of the Veteran in America|url=https://books.google.it/books?id=yyvmcMsNnB4C&pg=PA222|lingua=en|anno=2009|editore=ABC-CLIO|città=[[Santa Barbara (California)|Santa Barbara]]|p=222|ISBN=978-0-313-08759-2|accesso=30 gennaio 2020}}</ref><ref>{{Cita libro|lingua=en|autore=Paul Finkelman|autore2=Stephen E. Gottlieb|titolo=Toward a Usable Past: Liberty Under State Constitutions|url=https://books.google.com/books?id=xJuXT1sVhFcC&pg=PA388|capitolo=Mostly Anchor and Little Sail - The Evolution of American State Constitutions|curatore=Kermit L. Hall|anno=2009|editore=University of Georgia Press|città=[[Athens (Georgia)|Athens]]|p=388|ISBN=978-0-8203-3496-7|accesso=30 gennaio 2020|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150905115453/https://books.google.com/books?id=xJuXT1sVhFcC&pg=PA388|dataarchivio=5 settembre 2015}}</ref>. Grazie alla vittoria bellica ebbe il merito di mantenere inalterata l'unità degli [[Stati federati degli Stati Uniti d'America|Stati federati]]; rafforzò il governo federale e modernizzò l'economia del Paese.
 
Considerato il principale eroe nazionale americano, fu il sedicesimo [[presidente degli Stati Uniti d'America]], dal 4 marzo 1861 fino alla [[assassinio di Abraham Lincoln|sua uccisione]], avvenuta nell'aprile del 1865. Guidò l'[[Unione (guerra civile americana)|Unione]] alla vittoria nella [[guerra di secessione americana]], riuscendo a mantenere uniti gli [[Stati federati degli Stati Uniti d'America|Stati federati]]. Rafforzò quindi il governo federale e modernizzò l'economia del Paese.
Nato in una capanna di tronchi in mezzo ai boschi nei pressi di [[Hodgenville]] nel [[Kentucky]], crebbe nel [[West]], inizialmente nell'[[Indiana]] (facente parte dell'ex [[Territorio del nord-ovest]]). In gran parte autodidatta, riuscirà a diventare avvocato nell'[[Illinois]], uno dei leader del [[Partito Whig (Stati Uniti d'America)|Partito Whig]], fino ad essere eletto membro del parlamento statale ove presterà servizio per 8 anni. Entrerà a far parte della [[Camera dei rappresentanti (Stati Uniti d'America)|Camera dei rappresentanti]] nel 1846. Promosse una rapida modernizzazione economica e si oppose alla [[guerra Messico-Stati Uniti]] (1846-1848). Dopo un solo mandato ritornò a casa per riprendere la propria attività legale. Rientrato nella politica attiva nel 1854, diverrà ben presto uno dei capi del neonato [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano]], che conquistò subito la maggioranza nello stato dell'Illinois. Partecipò alla campagna per le elezioni di medio termine del 1858 candidandosi alla carica di [[Senato (Stati Uniti d'America)|senatore]]; prese parte ad una serie di dibattiti molto pubblicizzati con il suo avversario e rivale, il leader del [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)|Partito Democratico]] [[Stephen A. Douglas]]. Si esprimerà contro l'espansione della [[Schiavismo|schiavitù]] nei territori dell'Ovest, ma risulterà sconfitto per poco.
 
Nacque in una capanna di [[Hodgenville]], nella [[contea di LaRue]], nel [[Kentucky]], in condizioni di povertà. In gran parte autodidatta, divenne avvocato nell'[[Illinois]] e poi leader del [[Partito Whig (Stati Uniti d'America)|Partito Whig]], fino a essere eletto membro del parlamento statale, dove prestò servizio per otto anni. Fu eletto deputato alla [[Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti|Camera dei rappresentanti]] nel 1846. Si oppose alla [[guerra messico-statunitense]] (1846-1848) e, dopo un solo mandato, riprese la propria attività legale. Rientrato nella politica attiva nel 1854, divenne ben presto uno dei leader del neonato [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano]], che conquistò subito la maggioranza nello Stato dell'Illinois. Nelle elezioni di medio termine del 1858 si candidò alla carica di [[Senato degli Stati Uniti|senatore]]; prese parte a una [[dibattiti Lincoln-Douglas|serie di dibattiti]] con il suo avversario, il leader del [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)|Partito Democratico]] e senatore in carica [[Stephen A. Douglas]], esprimendosi contro l'espansione della [[Schiavismo|schiavitù]] nei territori dell'Ovest. Fu sconfitto da Douglas con un ristretto margine.
Dopo essere stato proposto come [[Vicepresidente degli Stati Uniti d'America|vicepresidente]] alla convention per le [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1856|elezioni presidenziali del 1856]], nelle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1860|elezioni presidenziali del 1860]] risultò capace di assicurarsi la nomination presidenziale in qualità di moderato, a volte altalenante, sebbene la maggior parte dei delegati originariamente avessero favorito altre candidature. Pur non ottenendo praticamente alcun sostegno negli Stati schiavisti del [[profondo Sud]], riuscì a conquistarsi i favori del Nord e venne così eletto presidente degli Stati Uniti d'America. Sebbene vi fossero stati dei tentativi per colmare le differenze tra Nord e Sud, alla fine la vittoria di Lincoln spinse sette stati sudisti che praticavano la [[schiavitù negli Stati Uniti d'America|schiavitù]] a ritirarsi dall'Unione e a formare gli [[Stati Confederati d'America]], ancor prima della [[Insediamento del presidente degli Stati Uniti d'America|cerimonia d'inaugurazione e insediamento del neopresidente]]. L'attacco confederato a [[Fort Sumter]] e l'immediatamente successiva [[battaglia di Fort Sumter|battaglia]] unirono l'intero Nord dietro la bandiera dell'Unione. Come leader della corrente politica moderata, Lincoln dovette confrontarsi con i Repubblicani Radicali, che chiedevano con insistenza un trattamento più duro da riservare ai ribelli, i War Democrat, che radunarono una grande fazione di ex oppositori nel suo campo ed infine anche i [[Copperheads|Copperhead]], che lo disprezzarono in quanto inconciliabilmente filo-secessionisti e che complottarono ripetutamente alle sue spalle. Lincoln reagì contrapponendo i suoi avversari l'uno contro l'altro con un mecenatismo politico attentamente pianificato e facendo appello al popolo americano con le sue abilità di oratore<ref>{{en}}Randall (1947), pp. 65–87.</ref>.
 
Dopo essere stato proposto senza successo come [[Vicepresidente degli Stati Uniti d'America|vicepresidente]] alla convention repubblicana per le [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1856|elezioni presidenziali del 1856]], nelle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1860|elezioni del 1860]] si assicurò la candidatura a presidente in qualità di moderato, sebbene la maggior parte dei delegati avesse inizialmente appoggiato altri candidati. Pur osteggiato dagli [[Stati schiavisti e stati liberi|Stati schiavisti]] del Sud, si conquistò i favori del Nord e fu eletto presidente. La vittoria di Lincoln spinse sette Stati che praticavano la [[Schiavitù negli Stati Uniti d'America|schiavitù]] a lasciare l'Unione e a formare gli [[Stati Confederati d'America]] ancor prima del suo [[Insediamento del presidente degli Stati Uniti d'America|insediamento]]. Lincoln trovò sostegno tra i Democratici favorevoli alla guerra, ma dovette confrontarsi da una parte con i [[Radical Republicans|Repubblicani Radicali]], che chiedevano un trattamento più duro per gli Stati secessionisti, e dall'altra con i Democratici ostili alla guerra.
Il suo [[discorso di Gettysburg]], il più significativo e famoso fra quelli da lui pronunciati, è considerato una delle [[Pietra miliare#Senso figurato|pietre miliari]] dell'unità e dei valori della nazione americana; un'icona del nazionalismo, del repubblicanesimo, della parità di diritti, dell'ideale di libertà e della democrazia. Sospese l<nowiki>'</nowiki>''[[habeas corpus]]'', portando alla controversa sentenza ''Ex parte Merryman'' della corte federale di giustizia ed evitò il potenziale intervento britannico disinnescando l'incidente diplomatico conosciuto come ''Affare Trent''. Supervisionò da vicino lo sforzo bellico, specialmente la selezione dei generali, incluso il suo uomo di maggior successo, [[Ulysses S. Grant]]. Prese importanti decisioni sulla strategia di guerra dell'Unione, incluso uno stretto blocco navale che paralizzò completamente il commercio del Sud. Mentre la guerra progrediva, le sue mosse in direzione dell'[[abolizionismo negli Stati Uniti d'America|abolizionismo]] culminarono con il suo primo ordine esecutivo, il ''[[Proclama di emancipazione]]'' del settembre [[1862]], che decretava la liberazione di tutti gli schiavi dai territori degli Stati Confederati d'America a partire dal 1º gennaio [[1863]]; usò lo [[Union Army]] per proteggere gli schiavi fuggitivi, incoraggiò gli [[Stati cuscinetto nella guerra di secessione americana|Stati cuscinetto]] a mettere fuori legge la schiavitù e spinse attraverso il [[Congresso degli Stati Uniti d'America|Congresso]] la promulgazione del ''[[XIII emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America|XIII emendamento]]'', che bandì definitivamente la schiavitù in tutto il Paese nel 1865.
 
Supervisionò da vicino lo sforzo bellico, specialmente la selezione dei generali, tra cui [[Ulysses S. Grant]], e prese importanti decisioni sulla strategia di guerra dell'Unione. A conflitto in corso, le sue azioni in direzione dell'[[Abolizionismo negli Stati Uniti d'America|abolizionismo]] culminarono con il primo ordine esecutivo, il [[Proclama di emancipazione]] del settembre 1862, che decretava la liberazione di tutti gli schiavi dai territori degli Stati Confederati d'America a partire dal 1º gennaio 1863. Spinse quindi il [[Congresso degli Stati Uniti|Congresso]] alla promulgazione del [[XIII emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America|XIII emendamento costituzionale]], che bandì definitivamente la schiavitù in tutto il Paese nel 1865.
Abile statista e profondamente coinvolto nelle questioni di potere in ogni Stato, Lincoln si conquisterà l'appoggio decisivo dei Democratici a favore della guerra e gestirà la sua campagna di rielezione nelle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1864|elezioni presidenziali del 1864]]. Anticipando la conclusione della guerra, spinse verso una visione moderata dell'[[Era della Ricostruzione]], cercando di riunire rapidamente la nazione attraverso una politica di riconciliazione generosa di fronte alle divisioni persistenti e piene di acribia. La sera del [[Venerdì santo]] del 1865 (14 aprile), cinque giorni dopo la resa del generale confederato [[Robert Edward Lee]], Lincoln verrà [[Assassinio di Abraham Lincoln|assassinato]] dal simpatizzante sudista [[John Wilkes Booth]] e morirà all'alba del giorno dopo. È a tutt'oggi considerato sia dalla [[storiografia]] ufficiale che dall'opinione pubblica in generale, attraverso la [[classifica storica dei presidenti degli Stati Uniti d'America]] uno dei più importanti<ref name="Ranking Our Presidents">{{cita web|lingua=en|url=http://history-world.org/pres.pdf|titolo=Ranking Our Presidents|autore=James Lindgren|sito=History-World.org|editore=Federalist Society & [[The Wall Street Journal]]|opera=International World History Project|formato=PDF|data=16 novembre 2000|accesso=30 gennaio 2020|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170811010704/http://history-world.org/pres.pdf|dataarchivio=11 agosto 2017}}</ref> e popolari<ref name="gallup">{{en}}[http://www.gallup.com/poll/146183/Americans-Say-Reagan-Greatest-President.aspx "Americans Say Reagan Is the Greatest President"]. Gallup Inc. February 28, 2011.</ref> al tempo stesso. L'operato della [[presidenza di Abraham Lincoln]] ha avuto una duratura influenza sulle istituzioni politiche e sociali degli Stati Uniti d'America.
 
Lincoln si guadagnò l'appoggio decisivo dei Democratici pro-guerra e fu rieletto presidente nel [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1864|1864]]. Anticipando la conclusione della guerra, inaugurò l'[[Era della ricostruzione]], cercando di riunire la nazione attraverso una politica di riconciliazione. Il 14 aprile del 1865, cinque giorni dopo la resa del generale confederato [[Robert Edward Lee]], Lincoln fu vittima di un [[Assassinio di Abraham Lincoln|attentato]] compiuto da un simpatizzante sudista, l'attore [[John Wilkes Booth]], che gli sparò mentre era a teatro; Lincoln morì all'alba del giorno dopo.
Grazie ai suoi 193&nbsp;cm<ref name="LincolnHeight">{{Cita libro|lingua=en|cognome=Carpenter|nome=Francis B.|titolo=Six Months in the White House: The Story of a Picture|anno=1866|editore=Hurd and Houghton|città=[[New York]]|p=217}}</ref> è stato il presidente più alto della storia statunitense insieme a [[Lyndon B. Johnson]], in carica dal 1963 al 1969 e successore di [[John Fitzerald Kennedy]] dopo il [[Assassinio di John Fitzgerald Kennedy|suo assassinio]]<ref>{{cita libro|autore=Joseph Kane|lingua=en|titolo=Facts about the Presidents: A Compilation of Biographical and Historical Information|città=New York|editore=H. W. Wilson|anno=1994|pp=344–45|ISBN=0-8242-0845-5}}</ref><ref>{{cita libro|lingua=en|autore=Waldo W. Braden|titolo=Abraham Lincoln|editore=LSU - Louisiana State University Press|città=[[Baton Rouge]]|anno=1993|ISBN=0-8071-1852-4}}</ref>.
 
È universalmente considerato, sia dalla [[storiografia]] sia da larga parte dell'opinione pubblica, [[classifica storica dei presidenti degli Stati Uniti d'America|il miglior presidente della storia statunitense]]<ref name="Ranking Our Presidents">{{cita web|lingua=en|url=http://history-world.org/pres.pdf|titolo=Ranking Our Presidents|autore=James Lindgren|editore=Federalist Society & [[The Wall Street Journal]]|opera=International World History Project|formato=PDF|data=16 novembre 2000|accesso=30 gennaio 2020|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170811010704/http://history-world.org/pres.pdf}}</ref><ref name="gallup">{{Cita testo|lingua=en|url=http://www.gallup.com/poll/146183/Americans-Say-Reagan-Greatest-President.aspx|titolo="Americans Say Reagan Is the Greatest President"}}. Gallup Inc. 28 febbraio 2011.</ref>. L'operato della [[presidenza di Abraham Lincoln]] ha avuto una duratura influenza sulle istituzioni politiche e sociali degli Stati Uniti d'America. Il [[discorso di Gettysburg]], il più significativo e famoso fra quelli da lui pronunciati, è considerato una delle pietre miliari dell'unità e dei valori della nazione americana.
{{citazione|Così il suo sguardo si levava a dominare prospettive politiche ben al di sopra e al di là degli orizzonti di tutti i suoi conterranei, spaziando oltre i confini degli Stati Uniti sul mondo intero, là ove le sorti stesse della democrazia erano in gioco. Spingeva lo sguardo non solo al di là del suo Continente, ma oltre il tempo. Ponderava il futuro e tracciava le direttrici della politica americana per un secolo a venire.|Raimondo Luraghi, Storia della guerra civile americana, pp. 213-214<ref>{{cita libro|autore=Raimondo Luraghi|wkautore=Raimondo Luraghi|titolo=Storia della guerra civile americana|editore=[[Biblioteca Universale Rizzoli|BUR - Biblioteca Universale Rizzoli]]|città=[[Milano]]|anno=1994|volume=I|pp=213-214|ISBN=978-88-17-02870-7}}</ref>.}}
 
== Famiglia ==
[[File:The boyhood of Abraham Lincoln (1921) (14761802411).jpg|thumb|left|La [[capanna di tronchi]] di "Sinking Spring Farm" in cui nacque Abraham Lincoln (foto del 1921).]]
=== Origini e giovinezza ===
{{vedi anche|Lincoln (famiglia)}}
Abraham Lincoln nacque il 12 di febbraio del 1809, secondogenito di Thomas Lincoln I (17781779-1851) e Nancy Hanks (1784-1818), in una [[capanna di tronchi]], costituita da un'unica stanza, dell'azienda agricola di "Sinking Spring Farm", nei pressi di [[Hodgenville]] nel [[Kentucky]] (l'odierno [[Abraham Lincoln Birthplace National Historical Park]]).
[[File:The boyhood of Abraham Lincoln (1921) (14761802411).jpg|thumb|La [[capanna di tronchi]] di "Sinking Spring Farm" in cui nacque Abraham Lincoln (foto del 1921)]]
 
Gli venne posto il nome del nonno paterno<ref>{{Cita|Donald, 1996| pp. 20–2220-22}}.</ref>. Il padre, un abile fabbro ferraio e falegname, discendeva da [[Samuel Lincoln]] (1622-901690), un emigrante inglese originario di [[Hingham (Norfolk)|Hingham]], nel [[Norfolk]], che andràandò a stabilirsi nell'omonima [[Hingham (Massachusetts)|Hingham]], nel [[Massachusetts]], ad appena 16 anni<ref>[{{cita testo|url=https://books.google.com/books?id=5jlOsSwW85cC&pg=PA160 |titolo=The Ancestry of Abraham Lincoln, James Henry Lea, Robert Hutchinson, Houghton Mifflin Company, Boston, 1909]}}, p. 4.</ref>. I nipoti di Samuel inizierannoiniziarono la migrazione familiare in direzione del [[West]], passando per il [[New Jersey]], la [[Pennsylvania]] e la [[Virginia]]<ref>{{Cita libro|autore=Louis A. Warren|titolo=Lincoln's Youth: Indiana Years, Seven to Twenty-One, 1816–1830|url=https://archive.org/details/lincolnsyouthind0000warr|editore=Indiana Historical Society|città=Indianapolis |anno=1991|pp=3–4{{cita testo|url=https://archive.org/details/lincolnsyouthind0000warr/page/3|titolo=3}}–4| isbn=0-87195-063-4}}</ref>.
[[File:Thomas Herring Lincoln.jpg|thumb|left|Thomas Herring Lincoln, padre del futuro presidente, nel 18571851]]
Il nonno paterno del futuro presidente, il [[Abraham Lincoln (capitano)|capitano Abraham Lincoln]], si trasferiràtrasferì nella [[contea di Jefferson (Kentucky)|contea di Jefferson]], in [[Kentucky]], con tutta probabilità all'inizio del 1780<ref>{{Cita|Warren, 1991|p. 4.}}</ref>; qui 6sei anni più tardi rimarràrimase ucciso durante un'incursione effettuata dai [[nativi americani degli Stati Uniti d'America|nativi americani]] durante la [[guerra indiana del Nord-Ovest]]. I suoi figli, tra cui Thomas di 8otto anni e mezzo<ref name="WilsonDavis1998">{{Cita libro|cognome=Wilson|nome=Douglas Lawson|cognome2=Davis|nome2=Rodney O.|cognome3=Wilson|nome3=Terry|nome4=William Henry |cognome4=Herndon |nome5=Jesse William |cognome5=Weik|titolo=Herndon's Informants: Letters, Interviews, and Statements about Abraham Lincoln|url=https://books.google.com/books?id=s2gilcp4yYQC&pg=PA35|anno=1998|editore=University of Illinois Press|isbn=978-0-252-02328-6|pp=35–3635-36}}</ref>, assistettero impotenti all'attacco<ref name="D96">[[#Donald{{Cita|Donald (1996)]], |p. 21}}.</ref><ref>{{Cita libro|autore=Michael Burlingame |titolo=Abraham Lincoln: A Life |editore=Johns Hopkins University Press |volume=I |anno=2008 |città=Baltimore, MD |pp=1–21-2| isbn =978-0-8018-8993-6}}</ref><ref name="white-12_13">White, pp. 12–13.</ref>. Dopo l'omicidio del padre, il giovane Thomas inizieràiniziò la propria grande avventura verso la frontiera del [[West]], lavorando saltuariamente nel [[Tennessee]] prima di spostarsi con tutta la famiglia nella [[contea di Hardin (Kentucky)|contea di Hardin]], sempre in Kentucky, nei primi anni del XIX secolo<ref>{{Cita|Warren, 1991|p. 5.}}</ref><ref>Donald (1996),name="D96" p. 21.</ref>.
 
La madre, cresciuta con la famiglia benestante dei Berry, viene ampiamentegeneralmente considerata figlia di Lucy Hanks, seppurseppure non sia mai stata rinvenuta alcuna registrazioneattestazione della nascita di Nancy<ref name=Bartelt79>{{Cita libro|autore=William E. Bartelt|titolo=There I Grew Up: Remembering Abraham Lincoln's Indiana Youth|url=https://archive.org/details/thereigrewupreme0000bart|editore=Indiana Historical Society Press |città=Indianapolis |anno=2008 |p=[https://archive.org/details/thereigrewupreme0000bart/page/n98 79] |isbn=978-0-87195-263-9}}</ref>. Secondo William Ensign, autore di ''The Ancestry of Abraham Lincoln'', ella sarebbe stata figlia di Joseph Hanks<ref>{{Cita libro|cognome=Lincoln|nome=Eilliam Ensign|titolo=The Ancestry of Abraham Lincoln|anno=1909|url=https://archive.org/details/ancestryabraham01leagoog|data=1909|editore=Houghton Mifflin Co.|città=Boston|p=[https://archive.org/details/ancestryabraham01leagoog/page/n155 85]}}</ref>; tuttavia il dibattito è destinato a continuare sull'ipotesi se sia o meno nata all'interno di un legittimo vincolo matrimoniale. Un altro ricercatore, Adin Baber, sostiene invece che Nancy sia stata presumibilmente la figlia di Abraham Hanks e Sarah Harper della [[Virginia]]<ref name=Baber>{{Cita libro|autore=Adin Baber|titolo=The Hanks Family of Virginia and Westward: a genealogical record from the early 1600s, including charts of families in Arkansas, the Carolina, Georgia, Illinois, Indiana, Iowa, Kentucky, Missouri, Oklahoma, Ohio, Pennsylvania, Texas, and west to the Pacific Ocean and beyond|url=https://archive.org/details/hanksfamilyofvir00babe|editore=Nancy Baber McNeil |città=Carpenterina, CA |anno=2004 |p=[https://archive.org/details/hanksfamilyofvir00babe/page/154 154] |isbn=0-87062-334-6}}</ref>.
 
Thomas Lincoln e Nancy Hanks si sposerannosposarono il 12 giugno del 1806 nella [[Contea di Washington (Kentucky)|contea di Washington]], in Kentucky, per poi traferirsitrasferirsi quasi subito a [[Elizabethtown (Kentucky)|Elizabethtown]], nel medesimo Stato<ref>{{Cita|Warren, 1991|p. 9.}}</ref>; diventeranno idivennero genitori di tre figli: Sarah, nata il 10 febbraio del 1807; Abraham, il 12 febbraio del 1809 e Thomas, che moriràmorì durante la prima infanzia<ref>{{Cita|Warren, 1991|pp. 9–109-10.}}</ref>. Nel corso del tempo a Thomas capiteràcapitò di affittare diverse fattorie, tra cui "Sinking Spring", al cui interno nascerànacque Abraham; tuttavia una controversia sorta sugli effettivi diritti terrieri e i titoli relativi all'affitto costrinse i Lincoln a spostarsi nuovamente<ref>Bartelt, p. 14.</ref><ref name=Warren12>{{Cita|Warren, 1991|p. 12.}}</ref>.
[[File:Lincoln Knob Creek Gollaher Cabin.JPG|thumb|La "Gollaher Cabin" si trova nel luogo in cui visse Lincoln bambino a "Knob Creek Farm", nell'odierno [[Abraham Lincoln Birthplace National Historical Park]] istituito nel 2001]]
Nel 1811 la famiglia si trasferì per 13&nbsp;km verso Nordnord, a "Knob Creek Farm", dove Thomas riusciràriuscì ad acquisire titoli per 93 ettari di terreno. Dopo 4quattro anni un concorrente, in un'ennesima disputa territoriale, provò a far espellere la famiglia dalla fattoria<ref name=Warren12/>; dei 330 ettari che Thomas deteneva inizialmente nel Kentucky ne perderàperse più di 81 in controversie sui titoli di proprietà<ref name="sandberg-20"/>.
 
Frustrato per la mancanza di sicurezza fornita dal sistema giudiziario locale, egli vendette la terra che ancora gli rimaneva e cominciò a pianificare un movimento graduale spostamento che avrebbe dovuto portarlo fin nell'[[Indiana]], dove i tribunali sembravano essere più affidabili e pertanto la capacità di mantenere la terra più certa<ref name=Warren13>{{Cita|Warren, 1991|p. 13.}}</ref>.
[[File:Lincoln-Boyhood-NMem-farm.jpg|thumb|left|All'interno del [[Lincoln Boyhood National Memorial]], la "Lincoln Living Historical Farm", che rappresenta e reintegraricrea una fattoria del tempo della gioventù di Abraham Lincoln]]
Nel 1816 i Lincoln attraversarono a nord il [[Ohio (fiume)|fiume Ohio]] in direzione dell'Indiana, un territorio libero dove non si praticava la schiavitù come i precedenti; si fermerannofermarono nelnella bel mezzoforesta della foresta di "Hurricane Township"<ref>{{Cita|Warren, 1991|p. 26.}}</ref> nella [[contea di Perry (Indiana)|contea di Perry]], in [[Indiana]] (la loro terra diverrà parte della [[contea di Spencer (Indiana)|contea di Spencer]] quando questa saràfu fondatacreata nel 1818)<ref>{{Cita|Warren, 1991|p. 16 and, 43.}}</ref><ref>Bartelt, p. 3, 5, and 16.</ref>.
 
A tutt'oggi la fattoria viene conservata come parte del "Lincoln Boyhood National Memorial". Nel corso della campagna per le [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1860|elezioni presidenziali del 1860]] Abraham racconteràraccontò che la migrazione familiare fu dovuta soprattutto alle difficoltà incontrate nel liberomantenere il possesso della terra<ref name="sandberg-20">Sandburg (1926), p. 20.</ref><ref>{{Cita|Donald (1996), |pp. 23–2423-24}}.</ref>.
 
Durante gli anni trascorsi tra il Kentucky e l'Indiana, Thomas lavoreràlavorò come agricoltore, stipettaio e carpentiere<ref>Bartelt, p. 34 e 156.</ref>. ArriveràArrivò ada essere proprietario di aziende agricole, beni immobili e anche del bestiame. PagòPagava le tasse, partecipòpartecipava aialle [[Grandgiurie jury]]popolari, valutòvalutava immobili per l'acquisto, servìprestava servizio nelle pattuglie che dovevano ritrovare gli schiavi fuggitivi rifugiatisi nelle campagne circostanti e li custodìcustodiva come prigionieri. I coniugi Lincoln furono anche membri e partecipanti attivi di una chiesa separata del [[Battismo]], la quale aveva norme morali restrittive e si opponeva non solo all'uso di bevande alcoliche, ma anche alla danza e alla schiavitù<ref>{{Cita|Donald (1996), |pp. 22–2422-24}}.</ref>..
 
Dopo un anno dall'arrivo della famiglia in Indiana, Thomas dichiarò un podere pari a 65 ettari di terra. NonostanteDopo alcunequalche difficoltà finanziarie intercorsefinanziaria, riuscì infine ada ottenere unla titoloproprietà di 32 ettari in quella che è divenuta in seguito nota come "Little Pigeon Creek Community"<ref>Bartelt, p. 24 e 104.</ref>. Prima della partenza della famiglia per l'Illinois nel 1830, Thomas aveva acquisito altri 20 acri adiacenti alla sua proprietà<ref>Bartelt, p. 25 e 71.</ref>.
[[File:Nancy hanks lincoln grave.jpg|thumb|La tomba di Nancy, madre del presidente]]
Durante la gioventù di Lincoln nell'Indiana ebbero modo di verificarsi diversi eventi familiari significativi. Il 5 ottobre del 1818 Nancy Lincoln morirà di una forte nauseamorì a causa di un'intossicazione dovuta a latte contaminato<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 26}}.</ref>, lasciando cosìil lamarito primogenitaThomas undicennecoi Sarahdue afigli, capoSarah di una11 famigliaanni che includeva il padre,e Abraham di 9 anni, eoltre a Dennis Hanks, cugino orfano diciannovenne della defunta<ref>Bartelt, pp. 22–23 e 77.</ref>. Il 2 dicembre del 1819 Thomas Lincoln si risposò con Sarah "Sally" Bush Johnston, una vedova di [[Elizabethtown (Kentucky)|Elizabethtown]], che aveva già tre figli<ref>Bartelt, p. 23 e 83.</ref>.
 
Abraham si affezioneràaffezionò molto alla sua [[Parentela#Altri gradi di parentela|matrigna]] ed avràebbe sempre un ottimo rapporto con lei, arrivando a chiamarla "madre"<ref>{{Cita|Donald (1996), |pp. 26–2726-27}}.</ref><ref>Bartelt, p. 10.</ref>. Coloro che conobbero Lincoln da adolescente, in seguito ricordarono ch'egli rimase molto sconvolto per la morte prematura della sorella Sarah, da poco sposata con un certo Aaron Grigby, avvenuta il 20 gennaio del 1828 mentre cercava di dare alla luce un figlio poi nato morto. Non aveva ancora compiuto 21 anni<ref>{{Cita|Donald (1996), p|pp. 20, 30–3330-33}}.</ref><ref>Bartelt, p. 37.</ref>.
 
Nel corso della giovinezza Lincoln non amò mai particolarmente il duro lavoro associato alla vita di frontiera. Alcuni dei suoi vicini e finanche i membri della famiglia pensarono per un certo lasso di tempo che fosse solamente pigro, sempre intento "a leggere, scarabocchiare, scrivere poesie e inventare indovinelli"<ref>{{Cita libro|autore=William Lee Miller|titolo= Lincoln's Virtues: An Ethical Biography |url=https://archive.org/details/lincolnsvirtuese00mill|editore=Random House/Vintage Books |edizione=Vintage Books |anno=2002 |città=New York |p={{cita testo|url=https://archive.org/details/lincolnsvirtuese00mill/page/31|titolo=31}} | isbn =0-375-40158-X}}</ref><ref>White, pp. 25, 31, and 47.</ref><ref>{{Cita|Donald (1996), |p. 33}}.</ref>; credettero che lo facesse esclusivamente per evitare i lavori manuali più pesanti. Anche la nuova matrigna fu condotta a riconoscere che non fosse adatto al lavoro fisico, preferendogli di gran lunga gli studi e le letture<ref>Bartelt, p. 66.</ref>.
 
Lincoln fu in gran parte un autodidatta. La sua istruzione formale da parte di diversi insegnanti itineranti rimasefu sempreintermittente ade intermittenzarimase e largamentemolto incompleta, anche perché l'ammontarela sua durata totale avrebbe potuto corrispondere sì e no allaa durataquella di un normalesingolo anno scolastico normale; pur tuttavia rimarràrimase sempre un avido lettore e manterràmantenne un interesse permanente neiper confronti delll'apprendimento<ref>Bartelt, p. 10 e 33.</ref><ref>{{Cita libro|autore=James H. Madison |titolo=Hoosiers: A New History of Indiana |url=https://archive.org/details/hoosiersamerican0000madi |editore=Indiana University Press and Indiana Historical Society Press |anno=2014 |città=Bloomington and Indianapolis |p={{cita testo|url=https://archive.org/details/hoosiersamerican0000madi/page/110|titolo=110}} | isbn =978-0-253-01308-8}}</ref>.
 
La famiglia, i vicini di casa e i compagni di scuola della prima giovinezza ricorderannoricordavano che Abraham lesse e rilesse, tra gli altri, la ''[[Bibbia di re Giacomo]]'', le ''[[Favole (Esopo)|Favole]]'' di [[Esopo]], le opere di [[John Bunyan]] (innanzitutto ''[[Il pellegrinaggio del cristiano]]''), il ''[[Robinson Crusoe]]'' di [[Daniel Defoe]], la ''Vita di Washington'' di Weems e l'[[autobiografia]] di [[Benjamin Franklin]]<ref>{{Cita|Donald (1996), |pp.&nbsp;29–31 29-31, 38–4338-43}}.</ref><ref>{{Cita libro|autore=Merrill D. Peterson|titolo=Lincoln in American Memory|url=https://books.google.com/?id=EADk9ZIMJXEC&pg=PA110|anno=1995|editore=Oxford U.P.|p=110|isbn=978-0-19-988002-7|accesso=27 giugno 2015}}</ref><ref>Bartelt, p. 118, 143, and 148.</ref><ref>{{Cita|Warren, 1991|p. xixXIX, 30, 46, and 48.}}</ref>.
 
Crescendo cominciò, comunque, ad assumersi le responsabilità che ci si aspettavano da lui nella sua qualità di "ragazzo di casa". Rispettò inoltre l'obbligo consuetudinario filiale di consegnare sempre al padre tutti gli eventuali guadagni dei lavorettilavori svolti occasionalmente fuori casa; questo continuerà, fino a quando non compì 21 anni<ref name="donald-1996-p30-33">{{Cita|Donald (1996), pp|p. 30–3330-33}}.</ref>. Abraham diverràdivenne col tempo assai abile nell'uso dell'[[ascia]]. Decisamente alto per la sua età, si ritrovò ada essere anche forte e atletico<ref>{{Cita|Warren, 1991|pp. 134–35134-135.}}</ref>; si conquisteràconquistò una reputazione di forza e audacia a seguito di una sfida di lotta combattuta con il riconosciuto leader di un gruppo di bandititeppisti locali noto come "Clary's Grove boys"<ref>{{Cita|Donald (1996), |p. 41}}.</ref>.
 
Ai primi di marzo del 1830, in parte per paura di un'epidemia di latte infetto diffusasi lungo il fiume Ohio, diversi membri della famiglia si trasferirannotrasferirono verso ovest e giungerannogiunsero così nell'[[Illinois]], uno Stato libero dalla schiavitù; si fermeranno nella [[contea di Macon (Illinois)|contea di Macon]], 16&nbsp;km a Ovestovest di [[Decatur (Illinois)|Decatur]]<ref>{{Cita|Donald (1996), |p. 36}}.</ref><ref>Bartelt, p. 41 e 63.</ref>. Gli storici non sono concordi su chi abbia dato il via a questo ennesimo movimentotrasloco; Thomas non avrebbe avuto alcuna ragione ovvia per lasciare tutto ad un trattod'improvviso l'Indiana, mentre una possibilità è che altri membri della famiglia, inclusotra cui Dennis Hanks, non avrebbero potuto raggiungere la stabilità ede il reddito costante di Thomas<ref>Bartelt, pp. 38–40.</ref>.
[[File:Lincoln Log Cabin.jpg|thumb|left|Ricostruzione della capanna abitata dal giovane Abraham nel [[Lincoln Log Cabin State Historic Site]]]]
Dopo quest'ultimo trasferimento, Abraham iniziò ad allontanarsi sempre più dal padre<ref name=Bartelt71>Bartelt, p. 71.</ref>, in parte a causa della mancanza d'istruzione di luiquesti; occasionalmente gli capitò anche di dovergli prestare del denaro<ref>{{Cita|Donald (1996), |p. 28 e, 152}}.</ref>. Quando nel 1831 Thomas e altri familiari si preparavano a insediarsi in una nuova fattoria (oggi "Lincoln Log Cabin State Historic Site") nella [[contea di Coles]], Abraham era abbastanza adulto da poter assumere le proprie decisioni autonomamente<ref name=Oates15-17>{{Cita libro|autore=Stephen B. Oates|titolo=With Malice Toward None: The Life of Abraham Lincoln |editore=HarperPerennial |anno=1994 |città=New York |pp=15–17{{cita testo|url=https://archive.org/details/withmalicetoward00oate/page/15|titolo=15}}–17| isbn = 978-0-06-092471-3}}</ref>.
[[File:BerryLincolnStore.jpg|thumb|Il "Berry Lincoln Store" a [[Lincoln's New Salem]]]]
Divenuto pertanto indipendente, viaggiò lungo il fiume Sangamon e finì nel villaggio di New Salem (oggi "Lincoln's New Salem") nella [[contea di Sangamon]] (odierna [[contea di Menard (Illinois)|contea di Menard]])<ref>Thomas (2008), pp. 23–53</ref>. Più tardi, a primavera inoltrata, il mercante Denton Offutt, lo ingaggiò assieme ad alcuni altri suoi amici per trasportare delle merci in battello fino a [[New Orleans]] attraverso i fiumi Sangamon, [[Illinois (fiume)|Illinois]] e [[Mississippi (fiume)|Mississippi]]. Dopo esservi giunto ede aver assistito in prima persona alla prassi schiavista, se ne tornò indietro e vi rimase per i successivi 6sei anni<ref>Sandburg (1926), pp. 22–23.</ref><ref>{{Cita|Donald (1996), |p. 38}}.</ref>.
 
=== Matrimonio e figli ===
Secondo alcune fonti, il primo interesse (o amore romantico) di Abraham fu quello rivolto ad Ann Rutledge, incontrata per la prima volta dopo che egli si era trasferito a New Salem (l'odierno [[Lincoln's New Salem|New Salem]]); queste stesse fonti indicherebbero che i due già nel 1835 si trovassero coinvolti inavevano una relazione, anche se non ancora formalmente impegnatifidanzati<ref>{{cita pubblicazione |cognome=Gannett |nome=Lewis |data=Inverno 2005 |titolo="Overwhelming Evidence" of a Lincoln-Ann Rutledge Romance?: Reexamining Rutledge Family Reminiscences |url=https://quod.lib.umich.edu/j/jala/2629860.0026.104/--overwhelming-evidence-of-a-lincoln-ann-rutledge-romance?rgn=main;view=fulltext |pubblicazione=Journal of the Abraham Lincoln Association |città=Springfield, IL |editore=The Abraham Lincoln Association |pp. 28–41}}</ref>. La ragazza moriràmorì a 22 anni il 25 agosto del 1835, con molta probabilità di [[febbre tifoide]]<ref>{{Cita|Donald (1996), |pp. 55–58.</ref>. In realtà nei primi anni 1830 Abraham ebbe a conoscere Mary Owens quando questa fece visita alla sorella dal natio Kentucky<ref name="Donald 1996 pp. 67">Donald (1996), pp. 67–69; Thomas (2008), pp. 56–57, 69–7055-58}}.</ref>.
 
Nei primi anni 1830 Abraham aveva conosciuto Mary Owens quando questa fece visita alla sorella dal natio Kentucky<ref name="Donald 1996 p67">{{Cita|Donald 1996|pp. 67-69}}; Thomas (2008), pp. 56–57, 69–70.</ref>. Verso la fine del 1836 acconsentì a incontrare la giovane appena ella fosse tornata a New Salem; a novembre la corteggiò per un breve lasso di tempo; entrambi, in ogni caso, avevano dei dubbi. Il 16 agosto dell'anno seguente Abraham le scrisse una lettera in cui suggeriva che non l'avrebbe biasimata se si fosse decisa a troncare il rapporto; non ottenne mai una risposta e il corteggiamento terminò bruscamente<ref name="Donald 1996 p67"/>.
 
Verso la fine del 1836 acconsentirà ad incontrare la giovane appena ella fosse tornata a New Salem; a novembre cominciò a corteggiarla per un breve lasso di tempo; entrambi in ogni caso avranno dei ripensamenti. Il 16 di agosto dell'anno seguente Abraham le scrisse una lettera in cui suggeriva che non l'avrebbe biasimata se si fosse decisa a troncare il rapporto; non otterrà mai una risposta e la corte terminò bruscamente<ref name="Donald 1996 pp. 67"/>.
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Nel 1840 si fidanzeràfidanzò con la futura [[Mary Todd Lincoln]], proveniente da una famiglia benestante di schiavisti di [[Lexington (Kentucky)]]<ref>Lamb, p. 43.</ref>; si erano conosciuti a [[Springfield (Illinois)]] nel dicembre precedente<ref name="Sandburg4648">Sandburg (1926), pp. 46–48.</ref>. S'impegnerannoSi reciprocamentefidanzarono esattamente 12dodici mesi dopo<ref>{{Cita|Donald (1996), |p. 86}}.</ref>. Il matrimonio, fissato per il 1º gennaio del 1841, saràfu però bruscamente fattocancellato cancellaredopo quandoche i due interruppero la relazione per iniziativa unicamente di Abraham<ref name="Sandburg4648"/><ref>{{Cita|Donald (1996), |p. 87}}.</ref>. Più tardi s'incontrerannoincontrarono nuovamente durante una festa: infine si sposerannosposarono il 4 novembre del 1842 nella villa della sorella già maritata di lei, già sposata<ref>Sandburg (1926), pp. 50–51.</ref>.
[[File:Lincoln Home 1.jpg|thumb|L'abitazione dei Lincoln a [[Springfield (Illinois)]], l'odierno [[Lincoln Home National Historic Site]]]]
Mentre si stava preparando alle nozze, Abraham si sentì nuovamente ansioso, tanto che, quando gli venne chiesto dove stesse andando, lo si sentì rispondere con un brusco: "All'inferno, immagino!"<ref>{{Cita|Donald (1996), |p. 93}}.</ref> Nel 1844 la coppia acquistò un'abitazione (l'odierno [[Lincoln Home National Historic Site|sito storico]]) nelle vicinanze dello studio legale di lui. Mary si occuperàoccupava della casa, spesso usufruendo dell'aiuto di una parente o di una giovane domestica a ore<ref>Baker, p. 142.</ref>.
 
RisulteràAbraham si dimostrò un marito e padre affettuoso, sebbene spesso assente; avràebbe 4quattro figli:
* [[Robert Todd Lincoln]], Springfield, 1º agosto 1843 - [[Manchester (Vermont)]], 26 luglio 1926;
* [[Edward Baker Lincoln]], Springfield, 10 marzo 1846 - Springfield, 1º febbraio 1850, che moriràmorì con molta probabilità di [[tubercolosi]];
* [[William Wallace Lincoln|William Wallace "Willie" Lincoln]], Springfield, 21 dicembre 1850 - [[Washington]] 20 febbraio 1862, morto di [[febbre tifoide]];
* [[Thomas Lincoln III|Thomas "Tad" Lincoln III]], Springfield, 4 aprile 1853 - [[Chicago]], 15 luglio 1871, deceduto a quanto sembra per [[infarto]]<ref>White, pp. 179–181, 476.</ref>.
 
Robert saràfu l'unico a raggiungere la maturità e ad avere a sua volta dei figli; spariràmorì a quasi 83 anni. L'ultimo discendente del presidente, il pronipotebisnipote Robert Todd Lincoln Beckwith, è morto nel 1985<ref>{{Cita libro|autore=Jason Emerson|titolo=Giant in the Shadows: The Life of Robert T. Lincoln|url=https://books.google.com/?id=tPqgC3RS-7sC&pg=PA420|anno=2012|editore=SIU Press|p=420|isbn=978-0-8093-3055-3|accesso=27 giugno 2015}}</ref>. Lincoln ai giorni nostri non ha più eredi viventi.
[[File:Tad Lincoln in uniform.jpg|thumb|Thomas "Tad" Lincoln III in uniforme militare nel 1864]]
Abraham pare essere stato "straordinariamentenotevolmente appassionatoaffettuoso aicon i bambini"<ref>White, p. 126.</ref> e i Lincoln non furono mai considerati eccessivamente severi nei loro confronti<ref>Baker, p. 120.</ref>. La morte prematura di 3tre dei loro figli causò degli effetti profondi su entrambi i genitori; piùmolti tardianni l'exdopo "[[FirstMary ladysoffrì deglimolto Statiin Unitiseguito d'America|first lady]]" dovrà affrontare gli effetti di una condizione di [[stress (medicina)|stress]], provocata dallaalla fine tragica del marito, talmentea tal gravepunto che Robert la dovràdovette far ricoverare temporaneamente in un [[manicomio]] nel 1875<ref>Steers, p. 341.</ref>. Abraham soffrìpatì per tutta la vita di "[[malinconia]]" cronica, una condizione che ai giorni nostri viene denominata [[disturbo depressivo]]<ref name="Atlanticoct2005">{{Cita web|url=https://www.theatlantic.com/doc/200510/lincolns-clinical-depression |titolo=Lincoln's Great Depression |nome=Joshua Wolf |cognome=Shenk |data=ottobre 2005 |opera=The Atlantic |editore=The Atlantic Monthly Group |urlarchivio=https://www.webcitation.org/62a4fProj?url=http://www.theatlantic.com/magazine/archive/2005/10/lincoln-apos-s-great-depression/4247/ |dataarchivio=20 ottobre 2011 |urlmorto=no |accesso=8 ottobre 2009 }}</ref>.
 
Il suocero di Abraham e altri della famiglia Todd furono tutti o proprietari o mercanti di schiavi; Lincoln rimarràrimase vicinotuttavia aiin buone relazioni con i parenti della moglie ede occasionalmente continueràcontinuò a fare occasionalmente visita alla loro tenuta<ref>Foner (1995), pp. 440–447.</ref>. Durante il suo mandato presidenziale, a Mary verràfu riconosciuta una particolare abilità e doti culinarieculinaria; tali capacità soddisfecerosoddisfacevano i gusti di Abraham, appassionato degustatore di [[ostriche]] importate<ref>{{Cita web|titolo=The Food Timeline—Presidents food favorites |url=http://www.foodtimeline.org/presidents.html#lincoln |accesso=12 febbraio 2016 |nome=Lynne |cognome=Olver |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160204202442/http://www.foodtimeline.org/presidents.html |dataarchivio=4 febbraio 2016 |urlmorto=no }}</ref>.
 
== InizioL'inizio della carriera e il servizio nella milizia dell'Illinois ==
Nel 1832, assieme ada un socio, acquisteràacquistò a credito un piccolo [[emporio]] a New Salem<ref>{{Cita libro|autore=Kenneth J. Winkle|titolo=The Young Eagle: The Rise of Abraham Lincoln|url=https://books.google.com/?id=JcEVAAAAQBAJ&pg=PA77|anno=2001|editore=Taylor |pp=72–7972-79|isbn=978-1-4617-3436-9|accesso=27 giugno 2015}}</ref>. Sebbene l'economia nella regione si trovasse ad esserefosse in una fase di piena espansione, gli affari faticarono ada ingranare e Abraham alla fine si ritrovò costretto a vendere la propria quota partecipativa. InNel marzo di quellodello stesso anno daràdiede il via alla sua carriera politica, con la sua 1°prima campagna elettorale per l'assemblea generale dell'Illinois;, riusciràsostenendo prestolo asviluppo guadagnarsie unail certamiglioramento popolaritàdella localenavigazione eddel arrivòSangamon; adriusciva attrarrea folleinteressare comeil unpubblico naturaledei [[Storytelling]],suoi anchediscorsi grazie al senso dell'umorismo, sema gli mancavano un'educazione formale, amici potenti e soprattutto denaro (il che può essere uno dei motivi per cui perderà le elezioni). Sostenne lo sviluppo, e ilnon miglioramentoriuscì dellaa navigazioneessere del Sangamoneletto<ref>[[#Donald|Donald (1996)]], [{{cita testo|url=https://books.google.com/?id=fuTY3mxs9awC&pg=PA41&dq=%22New%20Salem%20debating%20club%22 |titolo=pp. 40–42]}}.</ref><ref>[[s:Life and Works of Abraham Lincoln/Volume 3/The Improvement of Sangamon River]]</ref>.
 
MaDurante primala della scadenzacampagna elettorale dovràdovette servireprestare inservizio qualità dicome [[capitano]] nella [[milizia]] statale nel corso della [[Guerraguerra di Falco Nero]]<ref>{{Cita|Donald|p. 44}}.</ref> contro i [[Sauk (popolo)|Sauk]]; racconteràraccontò in seguito di aver dovuto difendere un [[nativi americani degli Stati Uniti d'America|nativo americano]] dai suoi stessi sottoposti<ref>Winkle, pp. 86–95.</ref>. Al suo ritorno proseguì la propria personale campagna fino al 6 di agosto. Alto 1. metro e 93 mcentimetri, era "abbastanza forteimponente da intimidire un qualsiasi rivale gli si parasse davanti"<ref>Sandburg (2002), p. 14</ref>; aldurante il suo primo dibattito pubblico, appena intravidevide un suo sostenitore aggredito neltra bel mezzo dellala folla assiepata e si recò direttamente ad afferrare l'assalitore per il collo, gettandolo subito dopo a forza a sedere per terra<ref>{{Cita|Donald (1996), |p. 46}}.</ref>. TermineràTerminò ottavo su 13 candidati (di cui i primi 4quattro eletti), sebbene avesse ricevuto 277 preferenze sul totale dei 300 votanti del paese<ref>Winkle, pp. 114–116.</ref>.
[[File:Abraham Lincoln by Nicholas Shepherd, 1846.jpg|thumb|Abraham Lincoln nel 1846 circa]]
[[File:Lincoln-Herndon Law Offices State Historic Site.jpg|thumb|left|Il [[Lincoln-Herndon Law Offices State Historic Site]] a [[Springfield (Illinois)]]]]
Fu capo dell'ufficio postale locale e successivamente ispettore di contea; nel frattempo passava tutto il suo tempo libero a leggere voracemente. Decise quindi di diventare avvocato e iniziò così a studiare [[giurisprudenza]] con i ''Commentaries on the Laws of England'' di [[William Blackstone]] e altri testi legali. Nei riguardi del proprio metodo di apprendimento affermò: "''Ho studiato insieme a nessuno!''"<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 53-55}}.</ref> La sua seconda campagna elettorale nel 1834 fu vittoriosa; candidato del [[partito Whig (Stati Uniti d'America)|Partito Whig]], batté un altro esponente Whig più in vista<ref>White, p. 59.</ref>. Fu rieletto poi altre tre volte, tenendo la carica per quattro mandati successivi nella [[Camera dei rappresentanti dell'Illinois]], come rappresentante della [[contea di Sangamon]]<ref>Simon, p. 283.</ref>. Sostenne la costruzione del canale tra l'Illinois e il [[Michigan]], di cui poi sarebbe divenuto commissario<ref>{{Cita web|url=http://abrahamlincolnsclassroom.org/abraham-lincoln-in-depth/abraham-lincoln-and-internal-improvements/#imc|titolo=Abraham Lincoln and Internal Improvements|nome=Jesse William|cognome=Weik|opera=Abraham Lincoln's Classroom|accesso=12 febbraio 2015|dataarchivio=12 febbraio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150212045823/http://abrahamlincolnsclassroom.org/abraham-lincoln-in-depth/abraham-lincoln-and-internal-improvements/#imc|urlmorto=sì}}</ref>. Nella sessione legislativa 1835-36 votò a favore dell'estensione del [[diritto di voto]] a tutti i maschi bianchi, fossero essi proprietari terrieri o meno<ref>Simon, p. 130.</ref>. Fu noto per avere posizioni relativamente vicine a quelle del [[Free Soil Party]], in opposizione sia ai fautori della [[schiavitù negli Stati Uniti d'America|schiavitù]] sia ai più radicali [[abolizionismo negli Stati Uniti d'America|abolizionisti]]. Nel 1837 dichiarava: "''L'istituzione della schiavitù si fonda sia sull'ingiustizia sia sulla cattiva politica, ma la promulgazione delle dottrine dell'abolizione tende ad aumentare piuttosto che ad attenuare i suoi mali''"<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 134}}.</ref>. Come [[Henry Clay]], appoggiava la [[American Colonization Society]], che propugnava l'abolizione della schiavitù e il contemporaneo aiuto agli schiavi liberati a stabilirsi in [[Liberia]]<ref>Foner (2010), pp. 17–19, 67.</ref>.
 
Cominciò a lavorare come avvocato in tribunale nel 1836<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 64}}.</ref> e si trasferì a [[Springfield (Illinois)]]; esercitava per conto di John Todd Stuart, cugino di Mary Todd<ref>White, pp. 71, 79, 108.</ref>. Divenne un avvocato capace e di successo, con la reputazione di grande lottatore nei processi, negli esami incrociati e nelle arringhe conclusive. Dal 1841 al 1844 collaborò anche con Stephen Trigg Logan; a seguire praticò assieme a William Henry Herndon (che aveva dieci anni di meno), che Abraham considerava un "giovane e serio studioso"<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 17}}.</ref>.
S'impiegò poco dopo all'ufficio postale e successivamente come ispettore di contea; nel frattempo passava tutto il suo tempo libero a leggere voracemente. Decise quindi di diventare avvocato ed iniziò così a studiare [[giurisprudenza]] con i ''Commentaries on the Laws of England'' di [[William Blackstone]] e altri testi legali. Nei riguardi del proprio metodo di apprendimento affermerà: "''ho sempre imparato da solo!''"<ref>Donald (1996), pp. 53–55.</ref> La sua 2° campagna nel 1834 incontrerà il successo sperato; sebbene avesse corso come rappresentante del [[partito Whig (Stati Uniti d'America)|Partito Whig]] molti esponenti del [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)|Partito Democratico]] lo favoriranno preferendolo rispetto ad un avversario Whig più potente<ref>White, p. 59.</ref>.
[[File:Lincoln-Herndon Law Offices State Historic Site.jpg|thumb|Il [[Lincoln-Herndon Law Offices State Historic Site]] a [[Springfield (Illinois)]].]]
Ammesso all'albo avvocatizio nel 1836<ref>Donald (1996), p. 64.</ref> si trasferirà a [[Springfield (Illinois)]] ed iniziando ad esercitare la professione sotto le cure di John Todd Stuart, cugino di Mary Todd<ref>White, pp. 71, 79, 108.</ref>. Diventerà un avvocato capace e di successo con la reputazione di avversario formidabile nel corso degli esami incrociati e durante le arringhe conclusive. Dal 1841 e fino al 1844 collaborerà attivamente anche con Stephen Trigg Logan; a seguire praticò assieme a William Henry Herndon (che aveva 10 anni di meno), che Abraham considererà un "giovane e serio studioso"<ref>Donald (1948), p. 17.</ref>.
 
== Camera dei rappresentanti: 1847-1849 ==
Nel suo ufficio parlamentare servirà per 4 mandati successivi nella [[Camera dei rappresentanti dell'Illinois]] nella qualità di rappresentante Whig per la [[contea di Sangamon]]<ref>Simon, p. 283.</ref>. Sostenne la costruzione del "Illinois and Michigan Canal" ed in cui rimarrà in seguito coinvolto come commissario del canale<ref>{{Cita web|url=http://abrahamlincolnsclassroom.org/abraham-lincoln-in-depth/abraham-lincoln-and-internal-improvements/#imc|titolo=Abraham Lincoln and Internal Improvements|nome=Jesse William |cognome=Weik|opera=Abraham Lincoln's Classroom|accesso=12 febbraio 2015}}</ref>. Nella sessione legislativa 1835-36 votò a favore dell'estensione del [[diritto di voto]] a tutti i maschi bianchi, fossero essi proprietari terrieri o meno<ref>Simon, p. 130.</ref>. Fu noto per avere posizioni relativamente vicine a quelle del [[Free Soil Party]], ma in opposizione sia ai fautori della [[schiavitù negli Stati Uniti d'America]] che ai teorici più radicali dell'[[abolizionismo negli Stati Uniti d'America]].
 
Avrà modo di articolare la sua opinione personale nel 1837 dichiarando: "''l'istituzione della schiavitù si fonda sia sull'ingiustizia che sulla cattiva politica, ma la promulgazione delle dottrine dell'abolizione tende piuttosto ad aumentare che ad attenuare i suoi mali''"<ref>Donald (1996), p. 134.</ref>. In questo seguì molto da vicino la posizione del giurista [[Henry Clay]] nel sostenere il programma dell'[[American Colonization Society]] il quale tendeva a rendere pratica l'abolizione della schiavitù attraverso la promozione di iniziative che la supportassero ed aiutando gli schiavi liberati a stabilirsi in [[Liberia]]<ref>Foner (2010), pp. 17–19, 67.</ref>.
[[File:Abraham Lincoln by Nicholas Shepherd, 1846.jpg|thumb|left|Abraham Lincoln nel 1846 circa.]]
 
== Camera dei rappresentanti: 1847-49 ==
Dall'inizio degli anni 1830 in avanti fu un tenace militante Whig e ancora nel 1861 professo agli amici di essere "un vecchio allineato Whig, un discepolo di Henry Clay"<ref>Donald (1996), p. 222.</ref>. Il Partito favorì la [[modernizzazione]] [[economia degli Stati Uniti d'America|economica del paese]] soprattutto nel settore bancario, ma anche attraverso l'assunzione di tariffe doganali volte al [[protezionismo]] per finanziare i progressi interni, compresa l'espansione della rete ferroviaria e consigliando l'[[urbanizzazione]]<ref>Boritt (1994), pp. 137–153.</ref>.
 
Nel 1843 gareggiò per la nomina Whig nel 7º distretto statale della [[Camera dei rappresentanti (Stati Uniti d'America)|Camera dei rappresentanti]], ma risulterà sconfitto da John Jay Hardin; ottenne tuttavia il sostegno al principio di rotazione in base al quale Harin si sarebbe dovuto ritirare alla scadenza del 1º mandato e consentire in tal maniera la nomina di un altro candidato. Sperò che l'aver stipulato quest'accordo lo avrebbe condotto alla nomina nel 1846<ref name="white-123_124">White, pp. 123–124.</ref>; difatti venne eletto per un periodo di 2 anni. Fu l'unico rappresentante Whig nella delegazione dell'Illinois, ma mostrò la sua lealtà alle direttive del Partito partecipando a quasi tutte le votazioni e pronunziando discorsi che facevano eco alla linea ufficiale<ref>Oates, p. 79.</ref>.
 
In collaborazione con il deputato abolizionista [[Joshua Reed Giddings]] sottoscrisse una proposta legislativa volta ad abolire la schiavitù a [[Washington]] dietro un pagamento agli ex proprietari come forma di risarcimento, ma anche l'aplicazione rigorosa della ''[[Fugitive Slave Act]]'' oltre che la richiesta di un [[referendum]] sulla questione da sottoporre al voto popolare. Dovrà però abbandonare il progetto quando fallì nell'intento di procurarsi sufficienti sostenitori tra i Whig<ref>Harris, p. 54; Foner (2010), p. 57.</ref>.
[[File:Polkpolk.jpg|thumb|Durante la sua permanenza alla [[Camera dei rappresentanti (Stati Uniti d'America)|Camera dei rappresentanti]] Abraham Lincoln si oppose alla [[guerra Messico-Stati Uniti]] del 1846-48 voluta dal presidente [[James Knox Polk]].]]
{{vedi anche|Presidenza di James Knox Polk#Guerra contro il Messico}}
Sulla [[politica estera]] e militare espresse un giudizio negativo sulla [[guerra Messico-Stati Uniti]] del 1846-48, che attribuì principalmente al desiderio di "gloria militare" del presidente [[James Knox Polk]]: "''quell'arcobaleno attraente che si trasforma in una pioggia di sangue''"<ref>Heidler (2006), pp. 181–183.</ref>. Appoggiò anche la ''Condizione Wilmot'' (dal nome del suo proponente [[David Wilmot]]) che, se fosse stata adottata, avrebbe proibito la schiavitù in qualsiasi territorio messicano conquistato dall'Unione<ref>Holzer, p. 63.</ref>.
 
Fin dai primi anni 1830 fu un militante Whig e nel 1861 diceva agli amici di essere "un Whig della vecchia guardia, un discepolo di Henry Clay"<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 222}}.</ref>. Il partito era a favore della [[modernizzazione]] [[economia degli Stati Uniti d'America|economica del Paese]] soprattutto nel settore bancario, ma anche attraverso l'assunzione di dazi doganali [[protezionismo|protezionisti]] per finanziare le infrastrutture, la rete ferroviaria e l'[[urbanizzazione]]<ref>Boritt (1994), pp. 137–153.</ref>.
Sottolineò la sua opposizione all'amministrazione Polk redigendo ed introducendo nel dibattito parlamentare le sue ''Spot Resolutions''. La guerra sarà inaugurata a tavolino grazie ad una scaramuccia di confine con i soldati americani entro i confini del territorio disputato; Polk insistette sul fatto che i miliari messicani "''hanno invaso il nostro territorio e versato il sangue dei nostri concittadini sul nostro suolo''"<ref>Oates, pp. 79–80.</ref><ref name="Basler1pp199—202">Basler (1946), pp. 199–202.</ref>. Abraham ebbe la prontezza di spirito di chiedere al presidente di mostrare il punto esatto in cui era stato versato oltre che di provare l'affermazione che voleva quel luogo essere per davvero suolo americano: "il tutto solamente per rendere meglio edotta l'assemblea!"<ref name="Basler1pp199—202"/>.
 
Nel 1843 cercò la nomina del suo partito Whig nel settimo distretto statale della [[Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti|Camera dei rappresentanti]], ma fu sconfitto da John Jay Hardin; ottenne tuttavia che Hardin non sarebbe stato riconfermato alla scadenza del mandato. Questo gli consentì di essere il candidato del partito nel 1846<ref name="white-123_124">White, pp. 123–124.</ref> e di essere eletto per un periodo di due anni. Fu l'unico rappresentante Whig nella delegazione dell'Illinois, ma mostrò la sua lealtà alle direttive del partito partecipando a quasi tutte le votazioni e pronunziando discorsi che ribadivano la linea ufficiale<ref>Oates, p. 79.</ref>. In collaborazione con il deputato abolizionista [[Joshua Reed Giddings]], sottoscrisse una proposta di legge che avrebbe abolito la schiavitù a [[Washington]] con un risarcimento agli ex proprietari, che avrebbe rafforzato l’applicazione della ''[[Fugitive Slave Act]]'' e che chiedeva un [[referendum]] sulla questione. Dovette però abbandonare il progetto di legge quando gli mancò l'appoggio di altri deputati Whig<ref>Harris, p. 54; Foner (2010), p. 57.</ref>.
Non verrà mai emanata alcuna delle risoluzioni proposte né tantomeno discusse; i giornali nazionali lo ignorarono del tutto e ciò provocò una perdita di sostegno politico nei suoi confronti nel proprio distretto. Un quotidiano dell'Illinois lo soprannominerà "Spotty Lincoln"<ref name="McGovern, p. 33">McGovern, p. 33.</ref><ref>Basler (1946), p. 202.</ref><ref name="MuellerSchamel">{{Cita web|url=https://www.archives.gov/education/lessons/lincoln-resolutions/ |titolo=Lincoln's Spot Resolutions |editore=National Archives |urlarchivio=https://www.webcitation.org/62a5gtE9P?url=http://www.archives.gov/education/lessons/lincoln-resolutions/ |dataarchivio=20 ottobre 2011 |urlmorto=sì |accesso=12 marzo 2009 }}</ref>. In seguito avrà l'occasione di rimpiangere amaramente alcune delle dichiarazioni fatte, in particolare l'attacco sferrato contro i poteri presidenziali in tempo di guerra<ref>Donald (1996), p. 128.</ref>.
 
Sulla [[politica estera]] e militare espresse un giudizio negativo sulla [[guerra messico-statunitense]] del 1846-48, che attribuì principalmente al desiderio di "gloria militare" del presidente [[James Knox Polk]]: "''quell'arcobaleno attraente che nasce da una pioggia di sangue''"<ref>Heidler (2006), pp. 181–183.</ref>. Appoggiò anche la "Condizione Wilmot" (dal nome del suo proponente [[David Wilmot (politico)|David Wilmot]]) che, se fosse stata adottata, avrebbe proibito la schiavitù in qualsiasi territorio messicano conquistato dall'Unione<ref>Holzer, p. 63.</ref>. La guerra era iniziata in seguito all'uccisione di alcuni soldati statunitensi da parte di soldati messicani; Polk insistette sul fatto che i militari messicani "''hanno invaso il nostro territorio e versato il sangue dei nostri concittadini sul nostro suolo''"<ref>Oates, pp. 79–80.</ref><ref name="Basler1pp199—202">Basler (1946), pp. 199–202.</ref>. Lincoln chiese al presidente di mostrare il punto (''spot'') esatto in cui era stato versato e di provare che quel punto fosse davvero suolo degli Stati Uniti: "il tutto solamente per rendere meglio edotta l'assemblea!"<ref name="Basler1pp199—202"/> Queste richieste divennero note come ''spot resolutions''. Esse non furono mai prese in considerazione dal Congresso, né la stampa ne parlò, e gli provocarono una perdita di sostegno politico nel proprio distretto. Un quotidiano dell'Illinois lo soprannominò "Spotty Lincoln"<ref name="McGovern, p. 33">McGovern, p. 33.</ref><ref>Basler (1946), p. 202.</ref><ref name="MuellerSchamel">{{Cita web|url=https://www.archives.gov/education/lessons/lincoln-resolutions/ |titolo=Lincoln's Spot Resolutions |editore=National Archives |urlarchivio=https://www.webcitation.org/62a5gtE9P?url=http://www.archives.gov/education/lessons/lincoln-resolutions/ |dataarchivio=20 ottobre 2011 |urlmorto=sì |accesso=12 marzo 2009 }}</ref>. In seguito ebbe l'occasione di rimpiangere alcune dichiarazioni, in particolare l'attacco ai poteri presidenziali in tempo di guerra<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 128}}.</ref>.
Rendendosi ben presto conto che Clay molto difficilmente avrebbe mai potuto riuscire a conquistare la presidenza Abraham, che aveva promesso di servire per un unico mandato, sostenne il generale [[Zachary Taylor]] per la nomina Whig alle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1848]]<ref>Donald (1996), pp. 124–126.</ref>; quando questi risultò eletto sperò di essere nominato commissario del "General Land Office" (una delle agenzie indipendenti della [[presidenza di Zachary Taylor]]) ma, grazie ad una lucrativa operazione di raccomandazioni incrociate la carica finì con l'essere assunta dal rivale statale Justin Butterfield (considerato dalla nuova amministrazione un avvocato assai esperto, mentre per Abraham non era altro che un "vecchio fossile"<ref>Donald (1996), p. 140.</ref>).
 
Rendendosi conto che Clay molto difficilmente avrebbe potuto conquistare la presidenza, Lincoln, che aveva promesso di restare in carica per un unico mandato, sostenne il generale [[Zachary Taylor]] per la nomina Whig alle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1848|elezioni presidenziali del 1848]]<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 124-126}}.</ref>; quando Taylor risultò eletto, sperò di essere nominato commissario del "General Land Office" (una delle agenzie indipendenti della [[presidenza di Zachary Taylor]]), ma, grazie a raccomandazioni incrociate, la carica andò al rivale statale Justin Butterfield (considerato dalla nuova amministrazione un avvocato assai esperto, mentre per Abraham non era altro che un "vecchio fossile"<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 140}}.</ref>). Come premio di consolazione gli verràfu offerto il governatorato del [[territorio dell'Oregon]], un paese lontano e solidasolido fortezzabastione Democraticadei Democratici<ref>{{Cita libro|cognome=Arnold |nome=Isaac Newton |data=1885 |titolo=The Life of Abraham Lincoln |volume=2 |url=https://books.google.com/books?id=3zgDAAAAYAAJ&pg=PA81 |città=Chicago, IL |editore=Janses, McClurg, & Company |p=81}}</ref>; l'accettazione del ruolo avrebbe comportato a tutti gli effetti la fine della sua carriera legale e politica nell'Illinois, per cui declinò con cortesia l'invito pere tornaretornò aalla riprendereprofessione in mano la praticadi avvocatiziaavvocato<ref>Harris, pp. 55–57.</ref>.
 
== Attività legale ==
Tornò cosìTornato a fare il legale a Springfield, occupandosi di "ogni tipo di attività che avessefosse potuto capitare ada un avvocato della [[prateria]]"<ref>{{Cita|Donald (1996), |p. 96}}.</ref>. Dimostrò, subitodimostrò la propria abilità di oratore, tanto che durante i suoi processi a cui egli partecipava la gente accorreva per ascoltarlo; lasi gentefaceva capivacapire ciòda che dicevatutti grazie al suo linguaggio semplice. Riuscirà a vincere una causa inerente una [[truffa]] nel commercio dei cavalli: la vittoria venne a colpi di ironia contro il [[pubblico ministero]], che si era messo la camicia al contrario, riuscendo a scoraggiarlo fino a permettergli di ottenere un pieno successo.
 
Due volte all'anno per un periodo di 16 anni, 10 settimane alla volta, apparve nei seggi della contea nella regione intermedia dello Stato quando i tribunali si trovarono in sessione<ref>Donald (1996), pp. 105–106, 158.</ref>; gestì molti casi riguardanti interessi in competizione nel campo dei trasporti, sia fluviali sia ferroviari nel bel mezzo dell'espansione occidentale della nazione, in particolare i conflitti derivanti dalle operazioni delle chiatte fluviali sotto i molti nuovi ponti ferroviari.
 
InDue quantovolte "uomoall'anno, per 16 anni, si presentava per un periodo di dieci settimane consecutive nei tribunali della contea<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 105–106, 158}}.</ref>; gestì molti casi riguardanti conflitti nel campo dei battellitrasporti, sia fluviali" inizialmentesia favorìferroviari queglidurante interessil'espansione verso ovest, in particolare quelli derivanti dalle operazioni delle chiatte fluviali sotto i molti nuovi ponti ferroviari. Inizialmente fu l'"uomo dei battelli fluviali", ma alla fine rappresentò chiunque lo avesse voluto assumere<ref>{{Cita|Donald (1996), |pp. 142–143}}.</ref>. In realtà in seguito rappresentò una società costruttrice di ponti contro una compagnia di battelli fluviali (la "Hurd v. Rock Island Bridge Co."), in un caso limite che coinvolse una barca sul canale che affondòaffondata dopo aver colpito un ponte<ref>{{Cita web |url=https://www.archives.gov/publications/prologue/2004/summer/bridge.html|titolo=Bridging the Mississippi|accesso=17 agosto 2013|data=19 ottobre 2011}}</ref><ref>Brian McGinty, ''Lincoln's Greatest Case: The River, the Bridge, and the Making of America'' (2015)</ref>.
[[File:Abraham Lincoln's U.S. Patent.jpg|thumb|Il cartellino posto sul brevetto di Abraham Lincoln (1849).]]
Nel 1849 ricevette un [[brevetto]] per un dispositivo di galleggiamento per il movimento delle barche in acque poco profonde. L'idea non fu mai commercializzata, ma egli fu l'unico presidente della storia ad aver detenuto un brevetto per una propria invenzione<ref>White, p. 163.</ref><ref>{{Cita web|titolo= Abraham Lincoln's Patent Model: Improvement for Buoying Vessels Over Shoals |editore= Smithsonian Institution |url= http://americanhistory.si.edu/collections/search/object/nmah_213141 |accesso= 28 aprile 2017}}</ref>.
 
Nel 1851 rappresentò la "Alton & Sangamon Railroad" di [[Chicago]] in una disputa contro uno dei suoi azionisti, James A. Barret, che aveva rifiutato di pagare il saldo derivante dalla sua promessa di acquistare azioni della [[ferrovia]] con la motivazione che la società aveva modificato l'itinerarioil tracciato originale deldellalinea trenoferroviaria<ref name="Donald p. 155">{{Cita|Donald (1996), |p. 155}}.</ref><ref>Dirck (2007), p. 92.</ref>. RiusciràRiuscì a sostenere con successo che la compagnia non era vincolata secondo [[statuto (diritto)|statuto]] al suo tragitto originario esistente al momento della promessa fatta; esso poteva difatti benissimo venire modificato nell'interesse pubblico per fornire un nuovo percorso, migliore e oltretutto meno costoso. La società ottenne il diritto di richiedere il pagamento dovuto. La decisione presa dalla Corte Suprema dell'Illinois fu citata da numerosi altri tribunali della nazione<ref name="Donald p. 155"/>.
[[File:Abraham Lincoln O-6 by Von Schneidau, 1854.jpg|thumb|left|Abraham Lincoln nel 1854]]
Lincoln comparve davanti alla Corte Suprema statale in ben 175 processi; era l'unico difensore in 51 e di questi ne vinse 31<ref>Handy, p. 440.</ref>.
Senza questa imposizione di conseguenza la società mantenne il diritto di richiedere il pagamento dovuto. La decisione presa dalla [[Corte suprema dell'Illinois]] sarà citata da numerosi altri tribunali della nazione<ref name="Donald p. 155"/>. Apparirà davanti alla Corte Suprema statale in ben 175 processi, in 51 di essi come unico difensore; tra questi ultimi 31 verranno decisi a suo favore<ref>Handy, p. 440.</ref>. Dal 1853 al 1860 un altro dei suoi maggiori clienti fu la "[[Illinois Central Railroad]]"<ref>Donald (1996), pp. 155–156, 196–197.</ref>.
 
InDal una1853 causaal sulla1860 concessioneun oaltro menodei disuoi esenzionemaggiori dalleclienti fu la "[[tassa|tasseIllinois Central Railroad]]"<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 155–156, 196–197}}.</ref>. In una causa sull'esenzione dalle tasse, la [[Contea di McLean (Illinois)|contea di McLean]] sostenne che lo Stato non aveva l'autorità per concedere una simile esenzione e voleva tassare comunque la società. Nel gennaio del 1856 la Corte decideràdecise di confermare il parere favorevole, dichiarandosi d'accordo con gli argomenti di Lincoln. La reputazione così ottenuta con i clienti diede origine al suo soprannome di "Honest Abe"<ref>{{Cita libro|autore=Philosophical Library|titolo=The Wisdom of Abraham Lincoln|editore=Open Road Media|anno=2010|p=1828| isbn =1-4532-0281-1}}</ref>.
 
Ma ilIl processo di [[diritto penale]] più notevole avvenne nel 1858, quando assunse la difeseadifesa di William "Duff" Armstrong, che fu processato per il suo presunto l'[[omicidio]] di James Preston Metzker<ref name="Donald150151">{{Cita|Donald (1996), |pp. 150–151}}.</ref>. Il caso è famoso per l'uso da parte di Lincoln di un fatto stabilito perdi viaevidenza giudiziaria al fine di contestare la credibilità di un testimone oculare dichiarato. Dopo che questi testimoniò di aver assistito al fatto grazie al chiaro di luna, Lincoln portò in aula un Almanaccoalmanacco degli agricoltori (''Farmers' Almanac'') con il quale dimostrò inconfutabilmente che la luna si trovava - al momento del crimine - ada un'angolazione bassobassa, riducendo pertanto drasticamente la visibilità. Sulla base di queste prove Armstrong sarà infinefu assolto<ref name="Donald150151"/>.
 
Molto raramente sollevòsollevava obiezioni in aula; ma in un caso del 1859 dove difese un cugino -, Peachy Quinn Harrison<ref>{{cita web|url=https://apps.americanbar.org/litigation/committees/trialevidence/articles/spring2014-0614-lincolns-last-murder-trial-people-v-harrison.html|titolo=Caso|accesso=25 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190426050145/http://apps.americanbar.org/litigation/committees/trialevidence/articles/spring2014-0614-lincolns-last-murder-trial-people-v-harrison.html|dataarchivio=26 aprile 2019|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.nytimes.com/1989/02/10/nyregion/the-law-lincoln-as-lawyer-transcript-tells-murder-story.html|titolo=Processo}}</ref> - che fu, accusato di aver pugnalato un rivale a morte, Lincoln protestò con rabbia contro la decisione del giudice di escludere dellealcune prove favorevoli per il suo cliente. Invece di accusarlo di "oltraggio alla corte", come ci si sarebbe dovuto aspettare, il magistrato, un Democratico, fece invece annullarecambiò la propria sentenzadecisione, consentendoammettendo cosìle l'acquisizioneprove; dellail provacliente edi laLincoln successivafu assoluzionepoi dell'indagatoassolto<ref name="Donald150151"/><ref>Harrison (1935), p. 270.</ref>.
 
== Politico repubblicano: 1854-601860 ==
{{vedi anche|Storia del Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Cronologia degli eventi principali che hanno portato alla guerra di secessione americana}}
=== Nascita di un leader ===
{{vedi anche|Origini della guerra di secessione americana#Ascesa politica di Lincoln}}
L'aspro dibattito sull'ammissibilità o meno della pratica schiavista nei territori dell'Ovest non fece altro che esacerbare al massimo livelloesacerbò le tensioni regionalistiche preesistenti tra gli Stati del Sud e quelli del Nord; il ''"[[Compromessocompromesso del 1850]]''" non riuscì affatto a disinnescare il problema<ref>White, pp. 175–176.</ref>. Nel corso degliNegli anni immediatamente successivi al 1850 Lincoln sosterràsostenne gli sforzi volti adper una mediazione sulla questione e il suo elogio del 1852funebre per H.Henry Clay si concentrò sul sostegno di quest'ultimo verso una progressiva [[emancipazione]] e nell'opposizione ada entrambi gli estremismi<ref>White, pp. 182–185.</ref>.
 
Con il procedere del tempo la<div>La contesa sorta nelriguardo al [[territorio del Nebraska]] e nelal [[territorio del Kansas]] cominciòcominciava a diventareessere particolarmentemolto aspra; il senatore democratico dell'Illinois [[Stephen A. Douglas]] proporràpropose il "[[principio di sovranità popolare]]" come misura che potesse riuscire a riavvicinare le parti. L'ipotesi, se accolta, avrebbe tolto la questione dalle mani dell'assembleadel Congresso, congressualelasciando consentendoai aglicittadini aventicon diritto al voto di ciascun territorio di potere scegliere autonomamente se vivere in uno Stato libero oppure schiavista<ref>White, pp. 188–189.</ref>. Il progetto, però, trovò l'opposizione di molti Nordisti, che speravano di fermare la diffusione della schiavitù nei territori usando esclusivamente le leggi federali; nonostante questa opposizione, la legge, detta ''[[Kansas-Nebraska Act]]'', redatta da Douglas, fu approvata, seppur con uno scarto ridottissimo, nel maggio del 1854<ref>White, p. 190.</ref>. Essa di fatto abrogò i limiti imposti allo schiavismo contenuti nel "[[compromesso del Missouri]]" del 1820.
</div>
<div>Nei mesi immediatamente seguenti Lincoln non fece alcun pubblico commento sulla nuova legge<ref>White, pp. 196–197.</ref>. Il 16 ottobre, però, nel "[[Discorso di Abraham Lincoln a Peoria|discorso di Peoria]]" dichiarò apertamente la sua opposizione, che continuò poi a ripetere ancora svariate volte negli anni che precedettero la sua elezione a presidente<ref>Thomas (2008), pp. 148–152.</ref>; parlando con il suo riconoscibile accento del [[Kentucky]] e con una vocalità molto potente,<ref>White, p. 199.</ref> dichiarò che la legge Kansas-Nebraska era imparziale (come affermato dal suo autore) solo superficialmente, ma in realtà "contiene un vero zelo nascosto a favore della diffusione della schiavitù. Non posso non odiarla. La odio a causa della mostruosa ingiustizia della schiavitù in sé. La odio perché priva il nostro esempio repubblicano della sua influenza positiva sul mondo...<ref>Basler (1953), p. 255.</ref> Questi forti attacchi segnarono il suo ritorno alla vita politica quasi a tempo pieno<ref name=white203204>White, pp. 203–205.</ref>. A livello nazionale gli esponenti Whig risultarono essere profondamente spaccati e altri tentativi compromissori fallirono velocemente; riflettendo sulla fine del partito, Lincoln scrisse nel 1855: "''penso di essere un Whig, ma altri dicono che non ci sono più Whig e che io sono un abolizionista... Non faccio altro che oppormi all'estensione della schiavitù''"<ref>White, pp. 215–216.</ref>.
</div>
Attingendo alla corrente antischiavista dei Whig e raccogliendo ex membri del [[Free Soil Party]], del "Liberty Party" e di alcuni esponenti anti-schiavisti dei Democratici, il neonato [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano]] si formò nel 1854 come una forza politica essenzialmente settentrionale e abolizionista<ref>McGovern, pp. 38–39.</ref>. Lincoln resistette ai primi tentativi fatti per reclutarlo, temendo che potesse servire da trampolino di lancio per gli abolizionisti estremisti<ref>White, pp. 203–204.</ref>; per un breve periodo sperò di riuscire a far rifiorire i Whig, sebbene non mancasse di lamentarsi della sua crescente vicinanza con il movimento nativista e anti-immigrati [[Know Nothing]]<ref>White, pp. 191–194.</ref>.
 
Nel 1854 fu scelto nuovamente per far parte del Parlamento statale, ma rifiutò di assumere l'incarico. Le elezioni di quell'anno mostrarono la forte opposizione alla ''Kansas-Nebraska Act''; a questo punto Lincoln cercò la nomina a senatore al Congresso<ref>White, pp. 204–205.</ref>. A quel tempo i senatori venivano scelti dal parlamento statale<ref>Oates, p. 119.</ref>. Dopo essere arrivato in testa nelle prime sei votazioni, senza ottenere la maggioranza qualificata necessaria, incaricò i propri sostenitori di optare per [[Lyman Trumbull]]. Quest'ultimo, un Democratico antischiavista, aveva ricevuto pochi voti nelle precedenti votazioni; coloro che lo supportavano, fossero anche non Democratici, avevano promesso di non votare alcun Whig. La decisione di Lincoln di ritirarsi permise la convergenza tra ex Whig e Democratici antischiavisti, potendo così sconfiggere il candidato democratico favorito, il [[governatore dell'Illinois]] [[Joel Aldrich Matteson]]<ref>White, pp. 205–208.</ref>.
Il progetto però finì con l'allarmare molti Nordisti i quali speravano di far interrompere la diffusione della schiavitù nei territori usando esclusivamente le vie legislative federali; ma nonostante questa opposizione la ''[[Kansas-Nebraska Act]]'' redatta da Douglas passò, seppur con uno scarto ridottissimo, nel maggio del 1854<ref>White, p. 190.</ref>. Essa di fatto venne quindi ad annullarne i limiti imposti allo schiavismo che erano parte del ''[[Compromesso del Missouri]]'' del 1820. Nei mesi immediatamente seguenti Lincoln non fece alcun pubblico commento sulla nuova legislazione, ma arrivò quasi subito ad opporvisi con fermezza<ref>White, pp. 196–197.</ref>.
[[File:Abraham Lincoln O-2 by Hesler, 1857.png|thumb|Abraham Lincoln nel 1857]]
I continui scontri politici violenti in Kansas (il "[[bleeding Kansas]]") mantennero forte l'opposizione alla ''Kansas-Nebraska Act'' in Illinois e in tutto il Nord. Con l'avvicinarsi delle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1856|elezioni presidenziali del 1856]] Lincoln abbandonò l'oramai defunto Partito Whig e approdò tra le file dei Repubblicani. Partecipò alla "convention di Bloomington" nel maggio di quell'anno, che istituì formalmente il Partito Repubblicano dell'Illinois<ref>White, pp. 216–219.</ref>. Il programma politico affermava che il Congresso aveva i pieni diritti di regolamentare la schiavitù nei territori e richiedeva l'immediata ammissione del Kansas come Stato libero. Lincoln pronunziò il discorso finale, in cui appoggiò il programma del partito, ma chiese anche di fare di tutto per preservare l'unione della nazione<ref>White, pp. 220–221.</ref>.
 
<div>Alla convention nazionale del giugno 1856 ricevette un sostegno significativo nelle votazioni per la nomina a candidato vicepresidente, anche se alla fine i due candidati nominati furono [[John Charles Frémont]] e [[William Lewis Dayton]]. Lincoln li sostenne fortemente, facendo un'accanita campagna per il partito in tutto il suo Stato. I Democratici nominarono invece l'ex ambasciatore [[James Buchanan]], che era fuori dal paese fin dal 1853 e che quindi aveva evitato il dibattito sulla schiavitù nei territori, mentre i "Know Nothing" scelsero l'ex presidente Whig [[Millard Fillmore]]<ref>White, pp. 224–228.</ref>.
Il 16 di ottobre nel ''[[Discorso di Abramo Lincoln a Peoria|Discorso di Peoria]]'' dichiarò ufficialmente la sua opposizione, che continuerà a ripetere ancora svariate volte nel corso degli anni che ne precederanno la Presidenza<ref>Thomas (2008), pp. 148–152.</ref>; parlando con il suo riconoscibile accento del [[Kentucky]] e con una vocalità molto potente<ref>White, p. 199.</ref> dichierà che l'Atto Kansas-Nebraska possedeva solo superficialmente un'imparzialità (così come affermato dal suo autore), ma che in realtà "''contiene un vero e proprio zelo nascosto a favore della diffusione della schiavitù''".
</div>
{{Citazione|Non posso non odiarla. A causa della mostruosa ingiustizia della schiavitù stessa la odio perché priva il nostro esempio repubblicano della sua giusta influenza nel mondo...<ref>Basler (1953), p. 255.</ref> }} Questi forti attacchi segneranno il suo ritorno alla vita politica quasi a tempo pieno<ref name=white203204>White, pp. 203–205.</ref>. A livello nazionale gli esponenti Whig risultarono essere profondamente spaccati ed altri tentativi compromissori abortirono velocemente; riflettendo sulla fine del Partito si troverà a scrivere nel 1855: "''penso di essere un Whig, ma altri dicono che non ci sono più Whig e che io sono solo un abolizionista... Non faccio altro che oppormi all'estensione della schiavitù''"<ref>White, pp. 215–216.</ref>.
Alle elezioni di novembre Buchanan batté entrambi i suoi sfidanti, ma Frémont vinse in diversi Stati del Nord e il repubblicano [[William Henry Bissell]] riuscì a vincere come governatore dell'Illinois; Lincoln si trovò a essere il leader incontrastato dei Repubblicani dell'Illinois<ref>White, pp. 229–230.</ref>.
 
Lo storico [[Eric Foner]] (2010) mette in contrapposizione gli abolizionisti e gli anti-schiavisti [[Radical Republicans|Repubblicani Radicali]] del Nordest, che consideravano la schiavitù come un [[peccato]] morale, con i Repubblicani conservatori, che pensavano che fosse un male perché finiva col danneggiare gli stessi bianchi e col bloccare il progresso e lo sviluppo economico. Foner sostiene che Lincoln era un moderato centrista, opponendosi alla schiavitù principalmente perché violava i principi del [[repubblicanesimo]] instillati dai [[Padri fondatori degli Stati Uniti d'America|Padri fondatori]], in particolare l'uguaglianza di tutti gli uomini e l'autogoverno democratico così come espresso nella [[Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America|Dichiarazione d'indipendenza]]<ref>Foner (2010), pp. 84–88.</ref>.
Attingendo alla [[corrente politica]] antischiavista dei Whig e raccogliendo membri dispersi del [[Free Soil Party]], del "Liberty Party" e di alcuni esponenti Liberal tra i Democratici il neonato [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano]] si venne a formare nel 1854 essenzialmente come una forza politica settentrionale specializzata nell'idea abolizionista<ref>McGovern, pp. 38–39.</ref>. Lincoln resisterà ai primi tentativi fatti per reclutarlo, temendo che potesse servire da tramplino di lancio per i più fanatici dello schieramento<ref>White, pp. 203–204.</ref>; per un breve periodo sperò ancora di riuscire a far rifiorire i Whig, sebbene non mancasse di lamentarsi della sua crescente vicinanza con il movimento nativista focalizzato sulla [[xenofobia]] [[Know Nothing]]<ref>White, pp. 191–194.</ref>.
 
Nel marzo del 1857, appena due giorni dopo l'insediamento della [[presidenza di James Buchanan]], la [[Corte suprema degli Stati Uniti d'America|Corte suprema]] emise la sentenza sul caso "[[Dred Scott contro Sandford]]"; il [[presidente della Corte suprema degli Stati Uniti d'America|presidente della Corte]] [[Roger Brooke Taney]] affermò che i neri non potevano in alcun caso venire considerati come cittadini e che pertanto non possedevano neppure nessuno dei diritti concessi dalla [[Costituzione degli Stati Uniti d'America|Costituzione degli Stati Uniti]]<ref>White, pp. 236–237.</ref>. Mentre molti Democratici speravano che il caso di [[Dred Scott]] ponesse fine alla disputa sulla schiavitù nei territori, la sentenza provocò invece un'ulteriore ondata di indignazione nel Nord<ref>White, p. 238.</ref>. Lincoln asserì che tale sentenza era il prodotto di una cospirazione dei Democratici per favorire il "potere schiavista"<ref>Zarefsky, pp. 69–110.</ref>:
Nel corso delle elezioni di medio termine del 1854 verrà scelto nuovamente per far parte del parlamento statale, ma rifiutò di assumere la posizione. All'indomani della consultazione fu dimostrato il potere e la popolarità del movimento contrario alla ''Kansas-Nebraska Act''; a questo punto Lincoln cercherà la nomina senatoriale<ref>White, pp. 204–205.</ref>. A quel tempo i senatori venivano scelti dal parlamento statale<ref>Oates, p. 119.</ref>.
 
Dopo aver guidato i primi 6 ballottaggi - ma non arrivando ad ottener la maggioranza qualificata necessaria - incaricò i propri sostenitori di optare a per [[Lyman Trumbull]]. Quest'ultimo, un Democratico antischiavista, aveva ricevuto pochi voti alle precedenti elezioni; coloro che lo supportavano, fossero anche non Democratici, avevano promesso solennemente di non favorire alcun Whig. La decisione di Lincoln di ritirarsi permise il compattarsi degli ex Whig e dei Democratici antischiavisti; riunitisi poterono così sconfiggere il candidato Democratico favorito, ossia il [[governatore dell'Illinois]] [[Joel Aldrich Matteson]]<ref>White, pp. 205–208.</ref>.
 
In parte a causa dei continui scontri politici violenti che scatenarono il "[[Bleeding Kansas]]" l'opposizione alla ''Kansas-Nebraska Act'' rimase forte in Illinois e in tutto il Nord. Con l'avvicinarsi delle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1856|elezioni presidenziali del 1856]] Lincoln abbandonò l'oramai defunto "Whig Party" e approdò tra le file dei Repubblicani. Parteciperà alla "Convention di Bloomington" nel maggio di quello stesso anno, che istituì formalmente il Partito Repubblicano dell'Illinois<ref>White, pp. 216–219.</ref>.
 
La piattaforma politica affermò che l'assemblea congressuale aveva tutti i pieni diritti di regolamentare la schiavitù nei territori e richiese l'immediata ammissione del Kansas come Stato libero. Lincoln pronunziò il discorso finale in cui appoggiò la piattaforma del Partito, ma chiese anche di fare di tutto per preservare l'Unione della nazione<ref>White, pp. 220–221.</ref>.
 
Alla Convention nazionale di giugno 1856 riceverà un sostegno significativo al ballottaggio per la nomina Vicepresidenziale, sebbene alla fine si nominasse il "Ticket" composto da [[John Charles Frémont]] e [[William Lewis Dayton]]. Lincoln li sostenne fortemente, facendo un'accanita campagna per il Partito in tutto il suo Stato. I Democratici nomineranno invece l'ex ambasciatore [[James Buchanan]], che era fuori dal paese fin dal 1853 e che quindi aveva evitato il dibattito sulla schiavitù nei territori, mentre i "Know Nothings" sceglieranno l'ex presidente Whig [[Millard Fillmore]]<ref>White, pp. 224–228.</ref>.
 
Alle elezioni di novembre Buchanan batté entrambi i suoi sfidanti, ma Frémont vinse diversi Stati del Nord e il repubblicano [[William Henry Bissell]] riuscì ad ottenere il posto di Governatore dell'Illinois scalzando l'avversario Democratico. Sebbene Lincoln non abbia vinto per se stesso la sua vigorosa campagna elettorale lo rese nella pratica il leader incontrastato dei Repubblicani dell'Illinois<ref>White, pp. 229–230.</ref>.
[[File:Abraham Lincoln O-2 by Hesler, 1857.png|thumb|Abraham Lincoln nel 1857.]]
Lo storico [[Eric Foner]] (2010) mette in contrapposizione gli abolizionisti e gli anti-schiavisti Repubblicani Radicali del Nordest - i quali videro la schiavitù come un autentico [[peccato]] morale - con i Repubblicani conservatori che pensarono che fosse un male perché finiva col danneggiare gli stessi bianchi e bloccava il progresso e lo sviluppo economico. Foner sostiene che Lincoln era un moderato centrista, opponendosi alla schiavitù principalmente perché violava i principi del [[repubblicanesimo]] instillati dai [[Padri fondatori degli Stati Uniti d'America]], in particolare l'uguaglianza di tutti gli uomini e l'autogoverno democratico così come espresso nella ''[[Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America]]''<ref>Foner (2010), pp. 84–88.</ref>.
{{vedi anche|Presidenza di James Buchanan#Caso Dred Scott}}
Lincoln denuncerà la decisione assunta dalla [[Corte suprema degli Stati Uniti d'America|Corte suprema]] nel caso ''[[Dred Scott contro Sandford]]'' come parte di una [[associazione per delinquere]] intesa ad estendere forzosamente la schiavitù. Nel marzo del 1857 (appena 2 giorni dopo l'insediamento della [[presidenza di James Buchanan]]) la Corte emise la sua sentenza; il [[presidente della Corte suprema degli Stati Uniti d'America|presidente della Corte]] [[Roger Brooke Taney]] affermò che i "[[negro|negri]]" non potevano in alcun caso venire considerati come cittadini e che pertanto non possedevano neppure alcun diritto tra quelli concessi dalla ''[[Costituzione degli Stati Uniti d'America]]''<ref>White, pp. 236–237.</ref>.
 
Mentre molti Democratici sperarono che il caso di [[Dred Scott]] avrebbe finalmente posto la parola fine alla disputa sulla schiavitù nei territori la decisione provocò invece un'ulteriore e sempre più crescente indignazione nel Nord<ref>White, p. 238.</ref>. Lincoln asserirà che tale sentenza non fosse altro che il prodotto di una cospirazione dei Democratici creata appositamente per sostenere il "potere negriero"<ref>Zarefsky, pp. 69–110.</ref>:
{{Citazione|Gli autori della Dichiarazione di Indipendenza non hanno mai inteso dire che tutti erano uguali per colore, dimensioni, intelletto, sviluppi morali o capacità sociale, ma - bensì - consideravano tutti gli uomini creati uguali e possessori per principio di uguali diritti inalienabili tra cui la vita, la libertà e la ricerca della felicità<ref>Jaffa, pp. 299–300.</ref>.}}
[[File:Abraham Lincoln c1858.jpg|thumb|left|Abraham Lincoln con i propri sostenitori davanti alla sua abitazione nel 1858.]]
 
=== Dibattiti Lincoln-Douglas e discorso di Cooper Union ===
{{vedi anche|Presidenza di James Buchanan#Elezioni di medio termine del 1858|Dibattiti Lincoln-Douglas}}
[[Stephen A. Douglas]] era pronto per farsi riconfermare senatore nel 1858, ma Lincoln sperò di poter riuscire a sconfiggere il potente Democratico del suo stesso Stato. Con Trumbull che ora serviva come senatore Repubblicano molti nel Partito ritennero che un ex Whig dovesse essere nominato nel 1858; la sua [[campagna elettorale]] del 1856 la volontà di sostenere Trumbull due anni prima gli avevano fatto guadagnare il favore anche dei politici più esperti<ref name="White, pp. 247–248">White, pp. 247–248.</ref>.
 
Alcuni Repubblicani dell'Ovest favorirono la ricandidatura di Douglas dal momento che egli aveva guidato l'opposizione alla ''Costituzione di Lecompton'', che avrebbe fatto ammettere il Kansas come Stato schiavista<ref>Oates, pp. 138–139.</ref>; ma molti regionalisi non mancarono di far notare il loro risentimento nei riguardi di questa interferenza proveniente dall'esterno. Per la prima volta i Repubblicani dell'Illinois indissero una Convention per concordare un candidato comune; Lincoln otterrà la nomina del Partito dovendo affrontare solo una sparuta opposizione interna<ref>White, pp. 247–250.</ref>.
 
Al momento dell'accettazione pronunciò il celebre ''[[Discorso della casa divisa]]'' attingendo alle parole del ''[[Vangelo secondo Marco]]'' 3:25: "''Una casa divisa contro se stessa non può reggere, credo che questo governo non possa resistere in permanenza per metà schiavista e per metà libero, non mi aspetto che l'Unione si dissolva. Non mi aspetto che la casa crolli, ma mi aspetto che cessi di essere divisa: diventerà tutta una cosa o tutta un'altra''"<ref>White, p. 251.</ref>.
 
=== Dibattiti Lincoln-Douglas e discorso della Cooper Union ===
Il discorso ebbe la forza di creare un'immagine evocativa del pericolo di disunione causato dal dibattito sulla schiavitù ed ebbe la capacità di ricompattare tutti i Repubblicani del Nord<ref>Harris, p. 98.</ref>. L'attenzione rimase quindi focalizzata sulla campagna elettorale statale che avrebbe dovuto scegliere Lincoln o Douglas come senatore suo rappresentante<ref>Donald (1996), p. 209.</ref>. Una volta informato della nomina di Lincoln l'avversario dichiarò: "Egli è l'uomo forte del suo Partito... e se lo sconfiggo la mia vittoria sarà di certo stentata<ref>White, pp. 257–258.</ref>".
{{vedi anche|Presidenza di James Buchanan#Elezioni di medio termine del 1858|Dibattiti Lincoln-Douglas|Discorso della Cooper Union}}
[[File:Abraham Lincoln c1858.jpg|thumb|left|Abraham Lincoln con i propri sostenitori davanti alla sua abitazione nel 1858]]
[[Stephen A. Douglas]] era pronto per farsi riconfermare senatore dell'Illinois nel 1858, ma Lincoln sperò di poter sconfiggere il potente democratico del suo stesso Stato. Molti nel Partito Repubblicano ritenevano che un ex Whig dovesse essere nominato nel 1858; il fatto che Lincoln si fosse speso a favore di Trumbull durante la [[campagna elettorale]] del 1856 gli aveva fatto guadagnare un certo credito<ref name="White, pp. 247–248">White, pp. 247–248.</ref>. Alcuni Repubblicani dell'Est erano a favore della ricandidatura di Douglas, grazie alla sua opposizione alla "Costituzione di Lecompton", scritta dal parlamento schiavista del Kansas<ref>Oates, pp. 138–139.</ref>, ma molti Repubblicani dell'Illinois percepirono ciò come un'interferenza. Per la prima volta i Repubblicani dell'Illinois indissero una Convention per trovare un candidato comune; Lincoln ottenne la nomina del Partito, senza grande opposizione<ref>White, pp. 247–250.</ref>. Al momento dell'accettazione pronunciò il celebre "[[Discorso della casa divisa]]", attingendo alle parole del [[Vangelo secondo Marco]] 3:25: "''Una casa divisa contro se stessa non può reggere, credo che questo governo non possa resistere in permanenza per metà schiavista e per metà libero, non mi aspetto che l'Unione si dissolva. Non mi aspetto che la casa crolli, ma mi aspetto che cessi di essere divisa: diventerà tutta una cosa o tutta un'altra''"<ref>White, p. 251.</ref>. Il discorso ebbe la forza di evocare un'immagine del pericolo di disunione causato dal dibattito sulla schiavitù ed ebbe la capacità di ricompattare tutti i Repubblicani del Nord<ref>Harris, p. 98.</ref>. L'attenzione si concentrò sul parlamento statale, che avrebbe dovuto scegliere Lincoln o Douglas come senatore<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 209}}.</ref>. Una volta informato della nomina di Lincoln, l'avversario dichiarò: "Egli è l'uomo forte del suo Partito... e se lo sconfiggo la mia vittoria sarà di certo stentata<ref>White, pp. 257–258.</ref>".
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LaDurante la campagna compresesi svolsero i sette ''[[dibattiti Lincoln-Douglas]]'', quelli che rimarrannosarebbero rimasti i più famosi scontri politici dell'intera storia americanadegli Stati Uniti. I contendenti rappresentaronorappresentavano un netto contrasto sia fisicamente chesia politicamente; Lincoln avvertì che "il Poterepotere negrieroschiavista" stava minacciando i valori del [[Repubblicanesimo]] e accusò Douglas di falsare i valori dei [[Padri fondatori degli Stati Uniti d'America|Padri fondatori]] i qualiche asserirono esplicitamente che "''[[tutti gli uomini sono stati creati uguali]]''". Douglas, dal canto suo, enfatizzòmise in risalto la sua ''Dottrina"dottrina di Freeport''", in base alla quale i coloni locali avrebbero dovuto rimanere liberi di scegliere se consentire o meno la pratica schiavista: accusò chiaramente Lincoln di essersi schierato dalla parte degli abolizionisti più fanatici<ref>{{Cita|Donald (1996), |pp. 214–224}}.</ref>.
[[File:Lincoln Douglas debates.jpg|thumb|left|Francobollo del 1950 che commemora i ''[[Dibattitidibattiti Lincoln-Douglas]]''.]]
I dibattiti assumerannopresero quasi lun'atmosferaaria diquasi unada lottaconcorso a premi e attirarono folle composite di migliaia di persone. Lincoln affermò che la cosiddetta teoria del [[principio di sovranità popolare]] di Douglas costituiva una minaccia per la [[moralità]] stessa della nazione, un'autentica [[cospirazione]] volta a farper estendere la schiavitù anche negli statiStati liberi. Questi ribatté che lo sfidante stava apertamente contestando l'autorità della [[Corte Suprema degli Stati Uniti d'America|Corte Suprema]] e la sua legittima sentenza nel caso ''"[[Dred Scott contro Sandford]]''"<ref>{{Cita|Donald (1996), |p. 223}}.</ref>.
 
Anche se i candidati legislativirepubblicani Repubblicanial realizzerannoparlamento unstatale maggiorraccolsero numerola dimaggioranza dei voti popolari, i Democratici conquisterannoconquistarono più seggi,; pertanto laDouglas rielezionepoté siessere concluderà a favore di Douglasrieletto. Nonostante l'amarezza dellala sconfitta, la suacapacità articolazionedi deiLincoln di articolare i problemi in campo gli diede la definitiva reputazionestatura politica nazionale di cui abbisognava<ref>Carwardine (2003), pp. 89–90.</ref>.
 
Nel maggio del 1859 acquisteràacquistò l'"Illinois Staats-Anzeiger", un giornale in [[lingua tedesca]] il qualeche svolgeràsvolse un ruolo consistente di supporto; la maggior parte dei 130.&nbsp;000 [[tedeschi americani]] dello Stato votaronovotavano Democratico, ma sussisteva in ogni caso la buona probabilità che un quotidiano espressamente rivolto alla loro comunità potesse farpoteva innescare una discreta mobilitazione a favore dei Repubblicani<ref>{{Cita|Donald (1996), |pp. 242, 412}}.</ref>.
 
All'indomani della tornata elettoraledell'elezione i maggiori giornali inizierannoiniziarono spessoa adindicare indicarespesso proprio Lincoln come potenziale candidato presidenziale Repubblicanorepubblicano nel 1860, con [[William H. Seward]], [[Salmon P. Chase]], [[Edward Bates]] e [[Simon Cameron]] che incombevano come rivali per la Nominationnomination. Mentre egli rimaneva assai popolare negli [[Stati Uniti d'America medio-occidentali]], gli mancava però ancora il supporto decisivo negli [[Stati Uniti d'America nord-orientali]]; rimarràrimase pertanto in dubbio se avrebbedovesse dovuto cercarecandidarsi subito per la presidenza<ref>White, pp. 291–293.</ref>. A gennaio dichiarò infine a un gruppo di alleati politici che avrebbe accettato la nomina, sempre che questa gli fosse stata offerta; nei mesi successivi diversi giornali locali si schierarono apertamente dalla parte di Lincoln<ref>White, pp. 307–308.</ref>.
[[File:Cooper Union by David Shankbone crop.jpg|thumb|La [[The Cooper Union for the Advancement of Science and Art]] nel 2007]]
Il 27 febbraio i leader del partito di [[New York]] lo invitarono a tenere un [[Discorso della Cooper Union|discorso]] alla [[The Cooper Union for the Advancement of Science and Art]], da poco inaugurata. Lincoln sostenne che i "Padri fondatori" avevano ben poco a che fare con la presunta "sovranità popolare" e che avevano invece ripetutamente cercato di limitare la schiavitù; insistette inoltre sul fatto che le fondamenta morali dei Repubblicani richiedevano l'opposizione allo schiavismo e respinse ogni "tentativo di cercare un compromesso tra quello che è giusto e quello che è invece irrimediabilmente sbagliato"<ref>Jaffa, p. 473.</ref>. Nonostante la sua apparenza inelegante - molti tra il pubblico lo consideravano imbarazzante e persino brutto<ref>Holzer, pp. 108–111.</ref> - Lincoln dimostrò una leadership intellettuale che lo lanciò tra le prime posizioni quanto a influenza all'interno del partito e in lizza per la nomina presidenziale. Il giornalista Noah Brooks riferì: "''Nessun uomo ha mai fatto una simile impressione nel suo primo appello a un pubblico newyorkese''"<ref>Carwardine (2003), p. 97.</ref><ref>Holzer, p. 157.</ref>.
 
Lo storico David Herbert Donald definì il comizio come una "superba mossa politica per un candidato non annunciato, per apparire nello stesso Stato di un rivale potenziale (Seward) in un evento sponsorizzato dai fedeli del secondo rivale (Chase), senza menzionare per nome né l'uno né l'altro durante tutto il discorso"<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 240}}.</ref>. In risposta a un'inchiesta sulle sue intenzioni presidenziali, Lincoln dichiarò: "Il sapore è già un po' nella mia bocca"<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 241}}.</ref>.
Tali dibattiti saranno l'anticipazione delle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1860]] che vedranno ancora una volta i due affrontarsi come pretendenti al titolo. A gennaio dichiarerà infine ad un gruppo di alleati politici che avrebbe accettato la nomina, sempre che questa gli fosse stata offerta; nei mesi successivi diversi giornali locali approvareranno Lincoln e si schiereranno apertamente dalla sua parte<ref>White, pp. 307–308.</ref>.
[[File:Cooper Union by David Shankbone crop.jpg|thumb|La [[The Cooper Union for the Advancement of Science and Art]] nel 2007.]]
Il 27 di febbraio i leader del Partito di [[New York]] lo inviteranno a tenere un discorso alla [[The Cooper Union for the Advancement of Science and Art]] da poco inaugurata davanti ad un gruppo di potenti notabili Repubblicani. Lincoln sostenne che i "Padri Fondatori" avevano ben poco a che fare con la presunta "sovranità popolare" e che avevano invece ripetutamente cercato di limitare la schiavitù; insistette inoltre sul fatto che le fondamenta morali dei Repubblicani richiedevano l'opposizione allo schiavismo e respinse ogni "tentativo di cercare una via di mezzo compromissoria tra quello che è giusto e quello che è invece irrimediabilmente sbagliato"<ref>Jaffa, p. 473.</ref>.
 
Nonostante la sua apparenza inelegante - molti tra il pubblico lo consideravano imbarazzante e persino brutto<ref>Holzer, pp. 108–111.</ref> - Lincoln dimostrò una leadership intellettuale che lo lanciò tra le prime posizioni quanto ad influenza all'interno del Partito e in lizza per la nomina presidenziale Repubblicana. Il giornalista Noah Brooks riferirà: "''nessun uomo ha mai fatto una simile impressione nel suo primo appello ad un pubblico newyorkese''"<ref>Carwardine (2003), p. 97.</ref><ref>Holzer, p. 157.</ref>.
 
Lo storico David Herbert Donald definirà il comizio come una "superba mossa politica per un candidato non annunciato, per apparire nello stesso Stato di un rivale potenziale (Seward) in un evento sponsorizzato dai lealisti del secondo rivale (Chase), senza menzionare per nome né l'uno né l'altro durante tutto il discorso"<ref>Donald (1996), p. 240.</ref>. In risposta a un'inchiesta sulle sue intenzioni presidenziali Lincoln avrà a dichiarare: "il sapore mi da un po' di retrogusto in bocca"<ref>Donald (1996), p. 241.</ref>.
[[File:Fido the dog.jpg|thumb|left|"Fido", il cane dei Lincoln, nel 1860.]]
 
=== Nomination e campagna elettorale del 1860 ===
{{vedi anche|Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1860|Presidenza di James Buchanan#Elezioni presidenziali del 1860}}
{{citazione|Non conosco nulla di più grande né miglior esercizio né più positiva prova del passato, risultato trionfante della fede nell'umanità, di una ben combattuta elezione nazionale in America|[[Walt Whitman]]<ref>Citato in Robert Dalleck ''JFK, una vita incompleta'' Mondadori 2004, p. 295</ref>.}}
Il 9-10 maggio del 1860 si terràtenne a [[Decatur (Illinois)|Decatur]] la Convention statalerepubblicana Repubblicananell'Illinois<ref>{{Cita|Donald (1996), |p. 244}}.</ref>. I seguaci di Lincoln organizzarono unaun squadracomitato elettorale guidataguidato da [[David Davis (giurista)|David Davis]], Norman Blue Judd, Leonard Swett e Jesse Kilgore Dubois; riceverà in talLincoln modo ufficialmentericevette il primo sostegno pubblico per candidarsi alla presidenza<ref>Oates, pp. 175–176.</ref>. Sfruttando la leggenda abbellita dei suoi giorni di frontiera assieme al padre (disboscando appezzamenti e spaccando legna per farne assi, ''rail'', per recinzioni) i suoi sostenitori adottarono il motto "The Rail Candidate"<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 245}}.</ref>. Egli si descrisse così: "Sono alto circa sei piedi e quattro pollici ({{M|193|u=cm}}, NdT), di costituzione slanciata, con un peso medio di cento ottanta libbre ({{M|80|u=kg}}, NdT), carnagione scura, con capelli neri crespi e occhi grigi"<ref>{{cita testo|nome=Abraham |cognome=Lincoln |editore=Jesse W. Fell |titolo=Herewith is a little sketch, as you requested |data= 20 dicembre 1859 |url=https://www.nps.gov/libo/learn/historyculture/abraham_lincoln.htm |accesso=6 novembre 2017 }}</ref>.
[[File:"Lincoln, Hamlin, And Liberty" Portrait Ribbon, ca. 1860 (4360054496).jpg|thumb|"Lincoln, Hamlin e Libertà. Protezione delle industrie americane", nastro della [[campagna elettorale]] repubblicana]]
[[File:Wide Awakes Banner.tif|thumb|left|Stemma della Wide Awakes nel "Old State Capitol State Historic Site" di [[Springfield (Illinois)|Springfield]]]]
[[File:Lincoln-Hamlin Campaign Items, ca. 1860-1861 (4360192918).jpg|thumb|left|Monili con l'effige dei due candidati repubblicani]]
Il 18 maggio, alla Convention nazionale repubblicana di [[Chicago]], gli amici riuscirono - anche grazie a promesse improprie - a fargli ottenere la nomination già al terzo scrutinio, battendo candidati come Seward e Chase. Un ex Democratico, [[Hannibal Hamlin]] del [[Maine]], gli fu affiancato come candidato vicepresidente, come bilanciamento. Il successo dipendeva in gran parte dalla sua reputazione di moderato sulla questione schiavista, dal suo forte sostegno ai programmi di investimenti in infrastrutture e di dazi doganali<ref>Luthin, pp. 609–629.</ref>. Furono decisivi i delegati della [[Pennsylvania]], legati agli interessi dell'industria del ferro di quello Stato e attratti dalla prospettiva di alti dazi<ref>Hofstadter, pp. 50–55.</ref>. Gli attivisti di Lincoln si erano focalizzati su questa delegazione, cercando di restare fedeli alla richiesta di Lincoln di "non stipulare accordi elettorali che siano un vincolo"<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 247–250}}.</ref>.
 
La maggior parte dei Repubblicani era d'accordo con Lincoln sul fatto che il Nord fosse penalizzato dal "potere schiavista", che influenzava sempre più il governo nazionale e la [[presidenza di James Buchanan]]. Per tutti gli anni 1850 Lincoln dubitò che vi fosse la possibilità di una [[guerra civile]] e i suoi sostenitori respinsero l'ipotesi che la sua elezione avrebbe incitato alla secessione<ref>Boritt (1994), pp. 10, 13, 18.</ref>.
Sfruttando la leggenda abbellita dei suoi giorni di frontiera assieme al padre (liberando la terra e abbattendo a colpi d'ascia le staccionate delle recinzioni per farne traversine dei binari ferroviari) i suoi sostenitori adotteranno il motto "The Rail Candidate"<ref>Donald (1996), p. 245.</ref>. Egli stesso si descriverà così: "Sono alto circa sei piedi e quattro pollici, quasi magro, con un peso medio di ottanta chili, carnagione scura, con capelli neri e grigi"<ref>{{cita testo|nome=Abraham |cognome=Lincoln |editore=Jesse W. Fell |titolo=Herewith is a little sketch, as you requested |data= 20 dicembre 1859 |url=https://www.nps.gov/libo/learn/historyculture/abraham_lincoln.htm |accesso=6 novembre 2017 }}</ref>.
[[File:"Lincoln, Hamlin, And Liberty" Portrait Ribbon, ca. 1860 (4360054496).jpg|thumb|"Lincoln, Hamlin e Libertà. Protezione delle industrie americane". Nastro della [[campagna elettorale]] Repubblicana.]]
Il 18 maggio, alla Convention nazionale Repubblicana di [[Chicago]], gli amici riusciranno - anche grazie a promesse improprie - a fargli ottenere la Nomination già al terzo scrutinio, battendo candidati come Seward e Chase. Un ex Democratico, [[Hannibal Hamlin]] del [[Maine]], gli sarà affiancato in qualità di Vicepresidente per bilanciare il "Ticket presidenziale". Il successo dipendeva però ancora largamente dalla sua reputazione di moderato sulla questione schiavista e dal suo forte sostegno ai programmi di miglioramento e progresso interno adottati a suo tempo dai Whig oltre che alla tariffa doganale impostata ad un solido [[protezionismo]]<ref>Luthin, pp. 609–629.</ref>.
 
Douglas fu scelto come candidato dei Democratici del Nord. I delegati di undici [[Stati schiavisti e stati liberi|Stati schiavisti]] abbandonarono la Convention Democratica, in disaccordo con la sua posizione sulla sovranità popolare, e alla fine selezionarono il vicepresidente in carica [[John C. Breckinridge]] come loro candidato<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 253}}.</ref>. Infine, un gruppo di ex Whig e [[Know Nothing]] costituì il Constitutional Union Party e nominò [[John Bell (politico)|John Bell]] del [[Tennessee]]. Lincoln e Douglas sarebbero stati in competizione per i voti nel Nord, mentre Bell e Breckinridge trovarono principalmente supporto nel Sud<ref name="White, pp. 247–248"/>.
Al terzo scrutinio i delegati della [[Pennsylvania]] lo piazzeranno al vertice della gratuatoria. Gli interessi di ferro di quello Stato furono rassicurati dal suo sostegno alle tariffe protettive<ref>Hofstadter, pp. 50–55.</ref>. I propri dirigenti si erano abilmente focalizzati su questa delegazione, mentre non sembrarono seguire con eccessivo zelo il forte dettato di Lincoln a "non creare accordi preelettorali che mi vincolino troppo"<ref>Donald (1996), pp. 247–250.</ref>.
 
Prima ancora della Convention repubblicana, il comitato elettorale di Lincoln cominciò a stringere rapporti con un'organizzazione nazionale giovanile, la Wide Awakes, e la usò per generare sostegno popolare in tutto il Paese per le registrazioni elettorali, supponendo che i nuovi e i più giovani elettori tendessero a votare per un nuovo partito<ref name=Audacious>{{Cita libro|titolo=Lincoln for President: An Unlikely Candidate, An Audacious Strategy, and the Victory No One Saw Coming|cognome=Chadwick|nome=Bruce|url=https://books.google.com/books?id=2PQqZzyw4uAC&pg=PA149&lpg=PA149&dq=Wide+Awake+Parade&source=bl&ots=EW1smye_L5&sig=jAlxzhglnsDrvWWIfb5qTPhRwro&hl=en&sa=X&ved=0ahUKEwiH_a2bhoTTAhVC0oMKHX05Do4Q6AEIWzAQ#v=onepage&q=Wide%20Awake%20Parade&f=false|pp=147-149|editore=Sourcebooks|città=Naperville, Illinois|data=2009|accesso=1º aprile 2017}}</ref>. Inoltre, molti al Nord iniziarono ad appoggiare Lincoln, poiché ritenevano che il Sud avrebbe sicuramente votato contro di lui<ref name="murrin">Murrin, John. ''Liberty, Equality, Power: A History of the American People''. Belmont: Clark Baxter, 2006.</ref>.
La maggior parte dei Repubblicani era d'accordo con Lincoln sul fatto che il Nord fosse la regione da coltivare maggiormente in quanto "parte offesa", mentre il potere schiavista stringeva la sua presa sul governo nazionale con la decisione contro [[Dred Scott]] e la [[presidenza di James Buchanan]]. Per tutti gli anni 1850 Lincoln dubitò fortemente delle prospettive di un'eventuale [[guerra civile]] e i suoi sostenitori respinsero con sdegno l'ipotesi che la sua elezione avrebbe incitato alla secessione<ref>Boritt (1994), pp. 10, 13, 18.</ref>.
 
Mentre Douglas e gli altri candidati iniziarono le loro campagne elettorali, Lincoln rimase l'unico a non dare discorsi in pubblico, facendo affidamento sull'entusiasmo dei volontari del partito. Il risultato del loro lavoro porta a porta produsse consistenti maggioranze in tutto il Nord e un'abbondanza di manifesti pubblicitari, volantini e editoriali di giornali<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 254–255}}.</ref>. I Repubblicani si concentrarono sul programma del partito e sulla storia della vita di Lincoln, sottolineando la povertà patita da piccolo. L'obiettivo era dimostrare il potere superiore del "lavoro libero", in base al quale un qualsiasi ragazzo contadino poteva raggiungere la cima grazie ai suoi soli sforzi<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 255–256}}.</ref>. La quantità di giornali favorevoli ai Repubblicani fu molto maggiore di tutti i rivali; un autore del ''[[Chicago Tribune]]'' pubblicò un opuscolo con la vita dettagliata di Lincoln, vendendone da 100 a {{formatnum:200000}} copie<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 254}}.</ref>.
Nel frattempo Douglas verrà selezionato come candidato dei Democratici del Nord. I delegati di 11 stati schiavisti uscirono dalla Convention Democratica sbattendo la porta, in disaccordo con la sua posizione sulla sovranità popolare e alla fine selezionarono il Vicepresidente incumbent [[John C. Breckinridge]] come loro candidato<ref>Donald (1996), p. 253.</ref>. Infine un gruppo di ex Whig e [[Know Nothing]] formerà il Constitutional Union Party e nominerà [[John Bell (politico)|John Bell]] del [[Tennessee]]. Lincoln e Douglas avrebbero gareggiato per i voti nel Nord, mentre Bell e Breckinridge trovarono principalmente supporto nel Sud<ref name="White, pp. 247–248"/>.
[[File:Wide Awakes Banner.tif|thumb|left|Stemma della Wide Awakes nel "Old State Capitol State Historic Site" di [[Springfield (Illinois)|Springfield]].]]
Prima ancora della Convention Repubblicana la campagna di Lincoln iniziò a coltivare un'organizzazione nazionale per adolescenti e giovani adulti, la Wide Awakes, che generò il sostegno popolare di Lincoln in tutto il paese e guidò le grandi registrazioni elettorali di massa, ben sapendo che i nuovi e i più giovani elettori tendono sempre ad abbracciare nuove e giovani idee di altrettanto giovani partiti<ref name=Audacious>{{Cita libro|titolo=Lincoln for President: An Unlikely Candidate, An Audacious Strategy, and the Victory No One Saw Coming|cognome=Chadwick|nome=Bruce|url=https://books.google.com/books?id=2PQqZzyw4uAC&pg=PA149&lpg=PA149&dq=Wide+Awake+Parade&source=bl&ots=EW1smye_L5&sig=jAlxzhglnsDrvWWIfb5qTPhRwro&hl=en&sa=X&ved=0ahUKEwiH_a2bhoTTAhVC0oMKHX05Do4Q6AEIWzAQ#v=onepage&q=Wide%20Awake%20Parade&f=false|pp=147–149|editore=Sourcebooks|città=Naperville, Illinois|data=2009|accesso=1º aprile 2017}}</ref>.
 
Mentre crescevano gli appoggi alle opinioni di Lincoln sull'[[abolizionismo negli Stati Uniti d'America]] parallelamente crebbero anche i suoi sostenitori. La gente degli stati del Nord sapeva assai bene che i Sudisti avrebbero votato contro di lui a causa delle sue idee anti-schiavitù e si attivarono per aggregare i suoi fans<ref name="murrin">Murrin, John. ''Liberty, Equality, Power: A History of the American People''. Belmont: Clark Baxter, 2006.</ref>.
[[File:Lincoln-Hamlin Campaign Items, ca. 1860-1861 (4360192918).jpg|thumb|Monili con l'effige dei 2 candidati Repubblicani.]]
Mentre Douglas e gli altri candidati si misero ad intraprendere le loro campagne Lincoln rimase l'unico a non dare discorsi in pubblico; invece monitorò da vicino la propria campagna facendo affidamento soprattutto sull'entusiasmo dei volontari del Partito. Il risultato del loro lavoro porta a porta produsse consistenti maggioranze in tutto il Nord e un'abbondanza di manifesti pubblicitari, volantini e editoriali di giornali<ref>Donald (1996), pp. 254–255.</ref>.
 
Vi saranno migliaia di conferenzieri Repubblicani i quali si concentreranno innanzitutto sulla piattaforma del Partito e in secondo luogo sulla storia della vita di Lincoln, sottolineando la sua povertà infantile. L'obiettivo palese era quello di dimostrare il potere superiore del "lavoro libero", in base al quale un ragazzo contadino comune poteva raggiungere la cima esclusivamente grazie ai suoi soli sforzi<ref>Donald (1996), pp. 255–256.</ref>. La produzione di letteratura elettorale del Partito sminuì l'opposizione combinata; un autore del ''[[Chicago Tribune]]'' farà pubblicare un opuscolo con la vita dettagliata di Lincoln e riuscirà a vendere da 100 a 200.000 copie<ref>Donald (1996), p. 254.</ref>.
 
== Presidenza ==
{{vedi anche|Presidenza di Abraham Lincoln}}
 
=== Elezioni del 1860 e secessione ===
{{vedi anche|Presidenza di James Buchanan#Venti di secessione}}
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| didascalia1 = Nel 1860 i voti elettorali settentrionali e occidentali (mostrati in rosso) condussero Lincoln alla [[Casa Bianca]].
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| didascalia2 = Marzo 1861, cerimonia inaugurale al [[Campidoglio (Washington)|Campidoglio]]. La cupola sopra la rotonda era ancora in costruzione.
}}
=== Elezioni del 1860 e secessione ===
{{vedi anche|Presidenza di James Buchanan#Venti di secessione}}
Il 6 di novembre Lincoln fu eletto come 16º [[presidente degli Stati Uniti d'America]], battendo in un colpo solo Douglas, Breckinridge e Bell; sarà il 1° esponente del [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano]] ad accedere all'alta carica. La sua vittoria si dovette interamente al forte sostegno conquistato al Nord e nell'Ovest; non parteciperà ad alcun [[ballottaggio]] in 10 dei 15 stati schiavisti e, in tutti gli altri, riuscirà ad ottenere solo due delle 996 contee meridionali<ref>Mansch, p. 61.</ref>.
 
RiceveràIl 16 novembre Lincoln fu eletto come 16º [[presidente degli Stati Uniti d'America]], battendo Douglas, Breckinridge e Bell; fu il primo esponente del [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano]] ad accedere alla carica.866 La sua vittoria si dovette interamente al forte sostegno conquistato al Nord e nell'Ovest; non era presente sulle schede elettorali in dieci dei quindici [[Stati schiavisti e stati liberi|Stati schiavisti]] e negli altri arrivò primo solo in due delle 996 contee meridionali<ref>Mansch, p.452 61.</ref>. Ottenne {{formatnum:1866452}} voti, contro 1.376.957{{formatnum:1376957}} di Douglas, gli 849.781{{formatnum:849781}} di Breckinridge e gli 588.789{{formatnum:588789}} di Bell. L'affluenza alle urne toccò l'82,2%, con. Lincoln in vettavinse negli statiStati liberi del Nord oltre che, in [[California]] e nell'[[Oregon]]. Douglas si impose solamente nel [[Missouri]], mentre suddiviseraccolse ialcuni [[Collegio elettorale degli Stati Uniti d'America|grandi elettori]] del [[New Jersey]], mentre gli altri andarono cona Lincoln<ref>Harris, p. 243.</ref>. Bell ebbe gioco facilevinse in [[Virginia]], [[Tennessee]] e nel [[Kentucky]]; Breckinridge trionfò nel resto del Sud<ref>White, p. 350.</ref>.
[[File:Abraham Lincoln O-55, 1861.png|thumb|Il primo fotoritratto di Abraham Lincoln presidente (datato tra il 1º marzo e il 30 giugno del 1861).]]
AncheSebbene seavesse avràraccolto solo con unala maggioranza relativa di voti popolari, la sua vittoria nel [[collegio elettorale degli Stati Uniti d'America|collegio elettorale]] fu decisivanetta: Lincoln aveva realizzato 180 grandi elettori, mentre i suoi avversari sommatimessi insieme ne avevano solo 123. ViGli saranno inoltre "Ticketavversari di fusione" in cui tutti gli oppositori dei RepubblicaniLincoln si unirono temporaneamente per sostenere la stessa listapresentarono presidenziale;coalizzati questo negli Stati dinello [[New York (stato)]],|Stato neldi New Jersey eYork]], nel [[Rhode Island]];, main anchePennsylvania see ilnel votoNew Jersey, ma anti-Lincoln fossevinse statonei combinatoprimi assiemetre e prese alcuni grandi elettori nel quarto. Anche se la stessa coalizione si fosse presentata in ognunotutti degligli [[Stati, federatisulla deglibase Statidei Unitivoti d'America|Statipopolari federati]]espressi egliLincoln avrebbe comunque ottenuto lo stesso la maggioranza neldi Collegiograndi elettori<ref>Nevins, ''Ordeal of the Union'' vol 4., p. 312.</ref>.
 
Quando l'elezionefu dievidente che Lincoln siaveva rese evidentevinto, i secessionisti chiarirono la loro intenzione di lasciare l'Unione ancor prima che entrasse in carica il 4 marzo seguente<ref>Edgar, p. 350.</ref>. Il 20 dicembre 1860 la [[Carolina del Sud]] prenderàprese l'iniziativa, adottando un'ordinanza di secessione; seguirannoseguirono il 1º febbraio del 1861 la [[Florida]], il [[Mississippi (Stato)|Mississippi]], l'[[Alabama]], la [[Georgia (Stati Uniti d'America)|Georgia]], la [[Louisiana]] e per finire anche il [[Texas]]<ref name="Donald, p. 267"/><ref>Potter, p. 498.</ref>. Sei di questi Stati adottarono una costituzione autonoma e si dichiararono una nazione sovrana, gli [[Stati Confederati d'America]]<ref name="Donald, p. 267">{{Cita|Donald (1996), |p. 267}}.</ref>.
 
Gli Stati superiori del Sud e del confine (il [[Delaware]], il [[Maryland]], la [[Virginia]], la [[Carolina del Nord]], il [[Tennessee]], il [[Kentucky]], il [[Missouri]] e l'[[Arkansas]]), -che glisarebbero oramaidivenuti prossimii cosiddetti [[Stati cuscinetto nella guerra di secessione americana|Stati cuscinetto nella guerra civile]] -, inizialmente respingerannorigettarono l'appello<ref>White, p. 362.</ref>. Il presidente uscente [[James Buchanan]] e il [[presidente eletto degli Stati Uniti d'America|presidente eletto]] Lincoln si rifiuteranno categoricamente di riconoscere la nuova entità politica appena sorta, dichiarando illegale la secessione<ref>Potter, pp. 520, 569–570.</ref>. La Confederazione intanto sceglieràscelse [[Jefferson Davis]] come suo presidente provvisorio, il 9 di febbraio<ref>White, p. 369.</ref>.
Vi furono tentativi di mediazione. Il "[[compromesso Crittenden]]" (dal nome di [[John Jordan Crittenden]], {{cita testo|url=https://en.wikisource.org/wiki/Crittenden_Compromise|titolo=testo completo su Wikisource}}) proponeva di estendere la linea segnata dal "[[compromesso del Missouri]]" dividendo i territori in schiavisti e liberi, ma trovò l'opposizione di Lincoln e del Partito Repubblicano, perché in contrasto con il loro programma elettorale contrario all'estensione della schiavitù<ref name=White360-361>White, pp. 360–361.</ref>. Lincoln disse: "''Morirò prima di acconsentire... a qualsiasi concessione o compromesso che sembri acquisire il privilegio di prendere il controllo di questo governo, al quale noi abbiamo diritto secondo la Costituzione''"<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 268}}.</ref>.
 
Tuttavia parve tacitamente acconsentire alla proposta dell'"emendamento Corwin" (dal nome del suo autore [[Thomas Corwin]]), che fu approvato dal [[Congresso degli Stati Uniti|Congresso]] prima che egli entrasse nelle sue piene funzioni e che rimase in attesa della ratifica da parte degli Stati<ref>Vorenberg, p. 22.</ref><ref name=Vile_pp280>Vile (2003), ''Encyclopedia of Constitutional Amendments: Proposed Amendments, and Amending Issues 1789–2002'' {{TA|pp. 280–281}}</ref>. Tale progetto avrebbe protetto la schiavitù negli Stati in cui esisteva già, oltre a garantire che il Congresso non avrebbe interferito senza l'esplicito consenso del Sud. Ancora alcune settimane prima della guerra, il presidente inviò una lettera a tutti i governatori per informarli che il Congresso aveva approvato una risoluzione per emendare la Costituzione<ref name=Lupton_2006>{{Cita web |url=http://www.lib.niu.edu/2006/ih060934.html|autore=Lupton|anno=2006|titolo=Abraham Lincoln and the Corwin Amendment|accesso=13 gennaio 2013}}</ref>. Sembrò quindi rimanere disponibile alla possibilità di una convenzione costituzionale per apportarvi modifiche<ref name=Vile_p281>Vile (2003), ''Encyclopedia of Constitutional Amendments: Proposed Amendments, and Amending Issues 1789–2002'' {{TA|p. 281}}</ref>.
Vi furono anche dei timidi tentativi di ricucitura. Il ''[[Compromesso Crittenden]]'' (dal nome di [[John Jordan Crittenden]], [https://en.wikisource.org/wiki/Crittenden_Compromise testo completo su Wikisource]) avrebbe esteso la linea segnata dal ''[[compromesso del Missouri]]'' dividendo i territori in schiavisti e liberi, contrariamente a quanto proclamato dalla piattaforma "[[Free Soil Party]]" Repubblicana<ref name=White360-361>White, pp. 360–361.</ref>. Il neoeletto
respingerà semplicemente l'idea, dicendo: "''patirò la morte prima di acconsentire... a qualsiasi concessione o compromesso che sembri far acquisire il privilegio di prendere possesso di questo governo verso cui tutti abbiamo un diritto/dovere costituzionale''"<ref>Donald (1996), p. 268.</ref>.
 
Tuttavia parve tacitamente acconsentire alla proposta dell'"emendamento Corwin" (dal nome del suo autore [[Thomas Corvin]]), che sarà approvato dal [[Congresso degli Stati Uniti d'America|Congresso]] prima che egli entrasse nelle sue piene funzioni e che rimase in attesa della ratifica da parte degli Stati<ref>Vorenberg, p. 22.</ref><ref name=Vile_pp280>Vile (2003), ''Encyclopedia of Constitutional Amendments: Proposed Amendments, and Amending Issues 1789–2002'' pp.&nbsp;280–281</ref>. Tale progetto avrebbe protetto la schiavitù negli Stati in cui esisteva già e oltre a garantire che il Congresso non avrebbe interferito senza l'esplicito consenso del Sud. Ancora alcune settimane prima della guerra il presidente invierà una lettera ad ogni governatore per informarli che l'assemblea aveva appena approvato una risoluzione comune per emendare la Costituzione<ref name=Lupton_2006>{{Cita web |url=http://www.lib.niu.edu/2006/ih060934.html|autore=Lupton|anno=2006|titolo=Abraham Lincoln and the Corwin Amendment|accesso=13 gennaio 2013}}</ref>. Sembrò quindi rimanere aperto alla possibilità di una convenzione costituzionale per apportarvi ulteriori modifiche<ref name=Vile_p281>Vile (2003), ''Encyclopedia of Constitutional Amendments: Proposed Amendments, and Amending Issues 1789–2002'' p.&nbsp;281</ref>.
[[File:Pinkerton fcm.png|thumb|Il responsabile della sicurezza del presidente [[Allan Pinkerton]] nel 1862.]]
{{vedi anche|Complotto di Baltimora}}
 
Nel corsoperiodo del viaggio in treno che avrebbe dovuto condurloprecedente all'inaugurazioneinsediamento sitenne rivolgeràdiscorsi allein folle accorsepubblico e ainei legislatoriparlamenti lungoin tutto il percorsoNord<ref>{{Cita|Donald (1996), |pp. 273–277}}.</ref>; sventeràevitò inoltreanche un attentato progettato a [[Baltimora]], che verràfu scoperto dal capo della sua sicurezza, il detective [[Allan Pinkerton]]<ref>{{Cita|Donald (1996), |pp. 277–278}}.</ref>. Il 23 febbraio giunse in segreto e sotto mentite spoglie a [[Washington]], che fu immediatamente posta sotto la protezione di una considerevole guarnigione militare<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 278–279}}.</ref>.
{{vedi anche|Primo discorso d'insediamento di Abraham Lincoln}}
Il 23 febbraio giungerà in segreto e sotto mentite spoglie a [[Washington]] - i sudisti non mancheranno di attaccarlo per questa sua misura prudenziale, accusandolo di essere dedito al "[[travestitismo]]" - la quale verrà immediatamente posta sotto la protezione di una considerevole guarnigione militare; le truppe federali furono subito pronte a difendere il proprio presidente e la capitale stessa dall'invasione dei ribelli.<ref>Donald (1996), pp. 278–279.</ref>.
{{citazione|Sembra esserci una certa apprensione tra la gente del Sud riguardo al fatto che con il sopraggiungere di un'amministrazione repubblicana le loro proprietà e la loro pace e sicurezza personale saranno messe in pericolo; ma in realtà non c'è mai stato alcun motivo ragionevole per provare tale preoccupazione. In effetti, le prove più ampie del contrario sono esistite per tutto il tempo e sono state sempre disponibili al loro controllo.{{ - }}Ciò si può ritrovare in quasi tutti i discorsi pubblicati di colui che ora si rivolge a voi. Non faccio altro che citare uno di quei discorsi quando dichiaro che "non ho alcuno scopo, direttamente o indirettamente, di interferire con l'istituzione della schiavitù negli Stati in cui essa esiste. Credo di non avere alcun diritto legale per poterlo fare e non ho d'altra parte neppure alcuna inclinazione a farlo".|- Primo discorso inaugurale, 4 marzo del 1861<ref>Sandburg (2002), p. 212.</ref> ([https://en.wikisource.org/wiki/Abraham_Lincoln%27s_First_Inaugural_Address testo completo su Wikisource]).}}
Il presidente concluderà con un accorato appello: "''non siamo nemici, bensì amici. Non dobbiamo essere nemici... Anche se la passione può essere tesa, non deve rompere i nostri legami d'affetto. Gli accordi mistici di memoria, che si estendono da ogni campo di battaglia e tomba patriottica, ogni cuore vivo e pietra del focolare - in tutta questa vasta terra - continueranno a gonfiare il coro dell'Unione, quando saranno ancora toccati, sicuramente lo saranno, dagli angeli migliori della nostra natura''"<ref>Donald (1996), pp. 283–284.</ref>.
 
{{vedi anche|Primo discorso d'insediamento di Abraham Lincoln}}Lincoln si rivolse al Sud nel suo discorso inaugurale, proclamando ancora una volta che non aveva nessuna inclinazione ad abolire la schiavitù negli Stati del Sud:
Il fallimento della "Conferenza di Pace" tenutasi al "Willard InterContinental Washington" segnalò chiaramente che quella ipotesi di compromesso legislativo era di fatto divenuta impossibile. Nel marzo del 1861 nessun leader dell'insurrezione aveva proposto di riunirsi all'Unione a qualsiasi titolo. Nel frattempo Lincoln e la leadership Repubblicana concordarono che lo smantellamento dell'Unione non poteva essere in alcun modo tollerato<ref>Donald (1996), pp. 268, 279.</ref>. Il presidente avrà occasione di commentare alla sua 2° inaugurazione ([https://en.wikisource.org/wiki/Abraham_Lincoln%27s_Second_Inaugural_Address testo completo su Wikisource]), mentre la guerra stava ormai volgendo al termine:
{{citazione|Sembra esserci una certa apprensione tra la gente del Sud riguardo al fatto che con il sopraggiungere di un'amministrazione repubblicana le loro proprietà e la loro pace e sicurezza personale saranno messe in pericolo; ma in realtà non c'è mai stato alcun motivo ragionevole per avere tale preoccupazione. In effetti, la prova più ampia del contrario è sempre esistita ed è sempre stata disponibile al loro controllo. Essa si può ritrovare in quasi tutti i discorsi pubblicati di colui che ora si rivolge a voi. Non faccio altro che citare uno di quei discorsi quando dichiaro che "non ho alcuna intenzione, direttamente o indirettamente, di interferire con l'istituzione della schiavitù negli Stati in cui essa esiste. Credo di non avere alcun diritto legale per poterlo fare e non ho d'altra parte neppure alcuna inclinazione a farlo".|Primo discorso inaugurale, 4 marzo 1861<ref>Sandburg (2002), p. 212.</ref> ({{cita testo|url=https://en.wikisource.org/wiki/Abraham_Lincoln%27s_First_Inaugural_Address|titolo=testo completo su Wikisource}}).}}
{{citazione|"''entrambe le parti hanno deprecato la guerra, ma una di loro l'avrebbe fatta piuttosto che permettere alla Nazione di sopravvivere, mentre l'altra l'avrebbe accettata piuttosto che lasciarla morire; così alla fine la guerra è arrivata''".}}
Il presidente concluse con un accorato appello: "''Non siamo nemici, bensì amici. Non dobbiamo essere nemici... Anche se la passione può essere forte, non deve rompere i nostri legami d'affetto. Gli accordi mistici di memoria, che provengono da ogni campo di battaglia e tomba patriottica, ogni cuore vivo e pietra del focolare - in tutta questa vasta terra - continueranno a gonfiare il coro dell'Unione, quando saranno ancora toccati, sicuramente lo saranno, dagli angeli migliori della nostra natura''"<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 283–284}}.</ref>.
[[File:Sumter.jpg|thumb|Il cannoneggiamento di [[Fort Sumter]] in una [[stampa (arte)|stampa]] di "Currier & Ives".]]
Il fallimento della "Conferenza di Pace" tenutasi al "Willard InterContinental Washington" segnalò che l'ipotesi di compromesso era impossibile. Si era a marzo del 1861 e nessun leader dell'insurrezione aveva proposto di riunirsi all'Unione in qualsiasi forma. Nel frattempo, Lincoln e la leadership repubblicana concordarono che lo smantellamento dell'Unione non poteva essere tollerato<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 268, 279}}.</ref>. Il presidente tornò su questi momenti in occasione del discorso inaugurale della sua seconda presidenza ({{cita testo|url=https://en.wikisource.org/wiki/Abraham_Lincoln%27s_Second_Inaugural_Address|titolo=testo completo su Wikisource}}), mentre la guerra stava ormai volgendo al termine:
 
{{citazione|Entrambe le parti deprecavano la guerra, ma una di loro l'avrebbe fatta piuttosto che permettere alla Nazione di sopravvivere, mentre l'altra l'avrebbe accettata piuttosto che lasciarla morire; così alla fine la guerra è arrivata}}
{{Campagnabox Guerra di secessione americana}}
 
=== Guerra civile ===
{{Vedi anche|Battaglia di Fort Sumter}}
{{Campagnabox Guerra di secessione americana}}
Il comandante di [[Fort Sumter]] nella [[Carolina del Sud]], il maggiore [[Robert Anderson (militare guerra di secessione)|Robert Anderson]], inviò una richiesta di aiuto e di veloci provvedimenti atti a rinforzarne la sicurezza; l'esecuzione dell'ordine da parte di Lincoln per soddisfare tale richiesta sarà vista dai secessionisti come un vero e proprio atto di guerra. Il 12 aprile del 1861 le forze confederate spararono contro le truppe dell'[[Union Army]] asserragliate all'interno del Forte, costringendole presto alla resa: la [[guerra di secessione americana]] era iniziata.
[[File:Fort Sumter storm flag 1861.jpg|thumb|left|LaIl cannoneggiamento di [[bandieraFort degliSumter]] Statiin Unitiuna d'America[[stampa (arte)|stampa]] adi Fort"Currier Sumter.& Ives"]]
Il comandante di [[Fort Sumter]] nella [[Carolina del Sud]], il maggiore [[Robert Anderson (militare guerra di secessione)|Robert Anderson]], inviò una richiesta di rifornimenti; l'ordine dato da Lincoln di soddisfare tale richiesta fu visto dai secessionisti come un atto di guerra. Il 12 aprile 1861 le forze confederate spararono contro le truppe dell'[[Union Army]] asserragliate all'interno del forte, costringendole alla resa: la [[guerra civile americana]] era iniziata.
Lo storico [[Allan Nevins]] arriverà a sostenere che il neopresidente commise almeno tre errori di calcolo: sottovalutando la gravità della crisi, esagerando la forza del sentimento unionista nel Sud e soprattutto non rendendosi conto che gli unionisti meridionali insistevano perché non vi fosse alcuna invasione da parte del Sud<ref>Allan Nevins, ''Ordeal of the Union'' (1959) vol 5 p 29</ref>.
[[File:Fort Sumter storm flag 1861.jpg|thumb|left|La [[bandiera degli Stati Uniti d'America]] del Fort Sumter]]
Lo storico [[Allan Nevins]] sostenne che il neopresidente commise tre errori di calcolo: sovrastimare la forza del sentimento unionista nel Sud, sottovalutare la gravità della crisi e non rendersi conto che gli unionisti meridionali erano contrari all'invasione da parte del Nord<ref>Allan Nevins, ''Ordeal of the Union'' (1959) vol 5 p 29</ref>.
 
[[William Tecumseh Sherman]] ebbe modo di parlareparlò con Lincoln nel corso della settimana appena successiva all'inaugurazione e rimarràrimase "tristemente deluso" dal fatto ch'egliche Lincoln non si fosse ancora del tutto reso conto che "il paese stava del tutto incoscientemente dormendo sopra un vulcano in piena fase di ebollizione" e che il Sud si stava preparando attivamente per la guerra<ref>Sherman, pp. 185–186.</ref>. Lo storico [[David Herbert Donald]] conclude che "i suoi ripetuti sforzi per evitare la collisione nei mesi tra l'inaugurazione e l'avvio delle ostilità al Forte dimostrarono chiaramente che egli rimase coerente alla sua promessa di non essere il primo a spargere sangue fraterno, ma aveva anche promesso di non abbandonare i fortini. L'unica soluzione a queste posizioni contraddittorie era che i confederati sparassero il primo colpo: ed essi fecero proprio questo"<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 293}}.</ref>.
 
Il 15 aprile Lincoln invitò tutti gli Stati dell'[[Unione (guerra di secessione americana)|Unione]] a inviare distaccamenti, per un totale di {{formatnum:75000}} soldati, per riconquistare le fortificazioni, proteggere la capitale federale e "preservare l'integrità del Paese", la quale, a suo avviso, era ancora intatta nonostante le azioni degli Stati secessionisti<ref name="Oates, p. 226">Oates, p. 226.</ref>. Questa chiamata alle armi costrinse gli Stati a scegliere definitivamente da quale parte stare. La [[Virginia]] dichiarò la propria secessione e per tale motivo fu ricompensata dalla Confederazione, facendo diventare [[Richmond (Virginia)|Richmond]] la capitale confederata, nonostante la posizione esposta, così vicina alle linee del fronte. Anche la [[Carolina del Nord]], il [[Tennessee]] e l'[[Arkansas]] votarono per il distacco nei seguenti due mesi<ref name="Oates, p. 226"/>. Il sentimento separatista rimase forte anche nel [[Missouri]] e nel [[Maryland]], ma non riuscì a prevalere; il [[Kentucky]] rimase neutrale. L'attacco confederato al Fort Sumter spinse tutti gli Stati a nord della [[linea Mason-Dixon]] alla difesa della nazione<ref>Russell McClintock (2008). ''Lincoln and the Decision for War: The Northern Response to Secession''. Chapel Hill: The University of North Carolina Press. {{TA|pp. 254–274}}. 9780807831885. Provides details of support across the North.</ref>. A. Nevins afferma:
Lo storico [[David Herbert Donald]] conclude che "i suoi ripetuti sforzi per evitare la collisione nei mesi tra l'inaugurazione e l'avvio delle ostilità al Forte
"Il bombardamento di Fort Sumter produsse una sorprendente cristallizzazione del sentimento del Nord... Una rabbia collettiva attraversò l'intero Nord. Da ogni parte arrivavano notizie di riunioni di massa, discorsi, risoluzioni, offerte di sostegno economico, la formazione di compagnie e reggimenti, la decisa azione di governatori e parlamenti schieratisi tutti a fianco di Lincoln"<ref>Allan Nevins, ''The War for the Union: The Improvised War 1861–1862'' (1959) {{TA|pp. 74–75}}</ref>.
dimostrarono chiaramente che egli aderì al suo voto di non essere il primo a spargere sangue fraterno, ma promise anche di non cedere né tantomeno arrendersi mai ai ribelli. L'unica soluzione di queste posizioni in parte contraddittorie era che i confederati sparassero il primo colpo: ed essi fecero proprio questo"<ref>Donald (1996), p. 293.</ref>.
 
Gli Stati unionisti cominciarono a far marciare i loro reggimenti verso sud. Il 19 aprile, a [[Baltimora]], un gruppo di facinorosi che controllava i collegamenti ferroviari attaccò le truppe dell'Unione che stavano cambiando treno; gruppi guidati da leader locali in seguito bruciarono i ponti ferroviari verso la capitale<ref name="Heidler 2000, p. 174">Heidler (2000), p. 174.</ref>. L'[[Union Army]] rispose facendo arrestare i maggiori funzionari locali del [[Maryland]] e imponendo la [[legge marziale]]. Lincoln sospese la validità dell{{'}}''[[habeas corpus]]'' in tutte quelle aree in cui l'esercito ne sentiva la necessità, per assicurarsi che le truppe raggiungessero incolumi Washington<ref name="Heidler 2000, p. 174"/>. John Merryman, un funzionario del Maryland impegnato a ostacolare i movimenti delle truppe nordiste, presentò una petizione al [[presidente della Corte suprema degli Stati Uniti d'America|presidente della Corte suprema]] [[Roger Brooke Taney]] di richiesta di ''habeas corpus'' e in giugno questi, agendo come giudice di circoscrizione, approvò la richiesta, poiché a suo parere solo il [[Congresso degli Stati Uniti|Congresso]] poteva sospendere la legge. Lincoln mantenne però la sua posizione di sospensione in aree circoscritte.<ref>William C. Harris, ''Lincoln and the Border States: Preserving the Union'' (University Press of Kansas, 2011) {{TA|pp. 59–71}}</ref><ref>{{Cita libro|wkautore=Mark E. Neely Jr.|cognome=Neely |nome=Mark E. |titolo=The Fate of Liberty: Abraham Lincoln and Civil Liberties |anno=1992|pp={{cita testo|url=https://archive.org/details/fateofliberty00mark_0/page/3|titolo=3–31}}|isbn=978-0-19-508032-2}}</ref>
Il 15 di aprile Lincoln inviterà tutti gli Stati dell'[[Unione (guerra di secessione americana)|Unione]] a inviare distaccamenti per un totale di 75.000 soldati per riconquistare le fortificazioni, proteggere la capitale federale e "preservare l'integrità del paese" la quale, a suo avviso, era ancora intatta nonostante le azioni degli stati secessionisti<ref name="Oates, p. 226">Oates, p. 226.</ref>.
 
Questa chiamata alle armi costringerà gli Stati a scegliere definitivamente da quale parte stare. La [[Virginia]] dichiarerà la propria secessione e per tale motivo sarà premiata concedendogli la capitale confederata, [[Richmond (Virginia)]], nonostante la posizione altamente esposta e così vicina alle linee del fronte. Anche la [[Carolina del Nord]], il [[Tennessee]] e l'[[Arkansas]] voteranno per il distacco nei seguenti due mesi<ref name="Oates, p. 226"/>.
 
Il sentimento separatista rimase forte anche nel [[Missouri]] e nel [[Maryland]], ma non riuscirà mai a prevalere; il [[Kentucky]] cercherà invece in tutti i modi possibili di mantenersi in una posizione neutrale. Il proditorio attacco confederato al Forte ebbe almeno il merito di radunare di colpo gli americani a Nord della ''[[Linea Mason-Dixon]]'' nella difesa della nazione<ref>Russell McClintock (2008). ''Lincoln and the Decision for War: The Northern Response to Secession''. Chapel Hill: The University of North Carolina Press. pp.&nbsp;254–274. 9780807831885. Provides details of support across the North.</ref>. A. Nevins afferma:
{{citazione|"''Il bombardamento di Fort Sumter produsse una sorprendente cristallizzazione del sentimento nordico... La rabbia collettiva attraversserà l'intero Nord. Da ogni parte arrivarono notizie di riunioni di massa, discorsi, risoluzioni, offerte di sostegno economico, la raccolta di compagnie e reggimenti, la decisa azione di governatori e legislatori schieratisi tutti a fianco di Lincoln''"<ref>Allan Nevins, ''The War for the Union: The Improvised War 1861–1862'' (1959) pp.&nbsp;74–75</ref>.}}
Gli Stati unionisti cominciarono a far marciare i loro reggimenti in risposta all'appello del presidente volto a salvare la capitale e ad affrontare con decisione la ribellione in atto. Il 19 di aprile però una folla di facinorosi a Baltimora, città che controllava i collegamenti ferroviari, attaccò di sorpresa le truppe dell'Unione che stavano cambiando treno e gruppi guidati da leader locali in seguito bruciarono i ponti ferroviari più critici che conducevano verso la capitale<ref name="Heidler 2000, p. 174">Heidler (2000), p. 174.</ref>.
 
L'[[Union Army]] risponderà facendo arrestare i maggiori funzionari locali del Maryland e imponendo la ''[[Legge marziale]]''. Lincoln sospese il mandato dell'"[[habeas corpus]]" in tutte quelle aree in cui l'esercito ne sentiva la necessità per assicurarsi che le truppe raggiungessero incolumi Washington<ref name="Heidler 2000, p. 174"/>.
 
John Merryman, un funzionario del Maryland impegnato a ostacolare i movimenti delle truppe Nordiste, presenterà una petizione al [[presidente della Corte suprema degli Stati Uniti d'America|Presidente della Corte suprema]] [[Roger Brooke Taney]], l'autore della controversa sentenza nel caso ''[[Dred Scott contro Sandford]]'' che si schierò a favore della [[schiavitù negli Stati Uniti d'America]], per fargli pubblicare un documento ufficiale e in giugno questi, agendo come giudice di circoscrizione e non parlando per la Corte Suprema, emise il verdetto secondo il quale a suo parere solo il [[Congresso degli Stati Uniti d'America|Congresso]] avrebbe potuto far sospendere la legge<ref>William C. Harris, ''Lincoln and the Border States: Preserving the Union'' (University Press of Kansas, 2011) pp.&nbsp;59–71</ref><ref>{{Cita libro|wkautore=Mark E. Neely Jr.|cognome=Neely |nome=Mark E. |titolo=The Fate of Liberty: Abraham Lincoln and Civil Liberties |anno=1992|pp=[https://archive.org/details/fateofliberty00mark_0/page/3 3–31]|isbn=978-0-19-508032-2}}</ref>.
 
Lincoln proseguirà però la sua politica affermando che il decreto di sospensione sarebbe stato messo in atto solamente in certe aree circoscritte e ciò nonostante la sentenza ''Ex parte Merryman''. D'altra parte spesso annullò le condanne; famosa è rimasta la cosiddetta "[[lettera di Bixby]]", inviata dal presidente nel novembre del 1864 a Lydia Bixby, madre di cinque figli che si riteneva fossero rimasti uccisi durante la guerra. Il testo viene ritenuto uno dei migliori scritti di Lincoln.
{{citazione|Gentile Signora il [[Dipartimento della Guerra degli Stati Uniti|Dipartimento della Guerra]] mi ha mostrato una dichiarazione del Generale del [[Massachusetts]] che lei è la madre di cinque figli che sono morti gloriosamente sul campo di battaglia. Sento che le mie parole per alleviarle il dolore di una così forte perdita sono deboli ed inutili. Ma non posso evitare di scriverle perché sono il ringraziamento della Repubblica per la cui salvezza hanno lottato. Prego il Padre Celeste perché l'orgoglio per il sacrificio dei suoi figli sull'altare della libertà prevalga sul dolore per la loro assenza. I più sinceri e cordiali saluti
A. Lincoln}}
 
=== Strategia militare dell'Unione ===
{{vedi anche|Unione (guerra di secessione americana)}}
Dopo la battaglia di Fort Sumter, Lincoln si rese conto dell'importanza di prendere immediatamenteprese il controllo esecutivo della guerra e distabilì creare unala strategia militare generale dell'Unione per reprimere la ribellione; dovette fare caporispose ada una crisi politica e militare senza precedenti maadottando reagìpoteri consenza laprecedenti forzada divero une veroproprio [[comandante in capo]]<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 303}}; Carwardine (2003), usandop. per163.</ref>. tuttoEstese ili corsopropri dellapoteri in fatto di guerra, poteriordinò senzaun precedentiblocco chenavale nessuna altrotutti i porti marittimi confederati, stanziò fondi ancora prima dell'approvazione del Congresso, sospese il precetto dell{{'}}''habeas corpus'' e fece arrestare e imprigionare migliaia di luisospetti avevasimpatizzanti maidei detenutosudisti, senza processo<ref>{{Cita|Donald (1996|pp. 303–304}}; Carwardine (2003), pp. 163–164.</ref>. Per queste azioni il presidente si guadagnò il sostegno del Congresso e dell'[[opinione pubblica]] del Nord; inoltre dovette rafforzare le simpatie per l'Unione negli [[Stati cuscinetto nella guerra di secessione americana]] e evitò che la guerra diventasse internazionale.<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 303304}}; Carwardine (2003), p. 163164.</ref>.
 
Estese i propri poteri bellici e impostò fin da subito un serrato blocco navale a tutti i porti marittimi confederati riversandovi cospicui fondi ancora prima dell'approvazione congressuale e, dopo aver sospeso il precetto dell'"habeas corpus" permetterà frequentemente anche di far arrestare ed imprigionare le [[spie]] e migliaia di sospetti simpatizzanti Sudisti senza processo<ref>Donald (1996), pp. 303–304; Carwardine (2003), pp. 163–164.</ref>.
[[File:American Secession War map.png|thumb|
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| {{legenda|#787878|[[Stati Confederati d'America]]}}
| {{legenda|#dedede|Territori rivendicati ede a tratti tenuti dalla Confederazione}}
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]]
Sin dall'inizio fu chiaro che avere l'appoggio di tutti i partiti sarebbe stato essenziale per il successo finale e che ogni compromesso provocava scontenti da una parte o dall'altra dello schieramento politico, come per esempio la nomina di un Repubblicano o di un Democratico a un posto di comando militare<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 315, 331-333}}.</ref>. I "[[Copperheads]]" lo attaccavano per aver rifiutato di scendere a compromessi sulla questione della schiavitù; al contrario, i Repubblicani più radicali lo accusavano di muoversi troppo lentamente per la sua abolizione<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 338–339, 417}}.</ref>. Il 6 agosto 1861 firmò l'atto di confisca che autorizzava i procuratori giudiziari a catturare prima e a rendere liberi poi tutti gli schiavi che erano usati per sostenere lo sforzo bellico confederato. Nella pratica la legge ebbe un impatto limitato, ma indicò il sostegno politico all'[[abolizionismo negli Stati Uniti d'America|abolizionismo]]<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 314}}; Carwardine (2003), p. 178.</ref>.
Per queste azioni il presidente si seppe conquistare e riuscirà a mantenere il sostegno da parte dell'assemblea congressuale e dell'[[opinione pubblica]] dell'intero Nord; inoltre dovette fare positivamente i conti anche con il rafforzamento delle forti simpatie nei suoi confronti che emergeranno vieppiù negli Stati rimasti schiavisti di confine (gli [[Stati cuscinetto nella guerra di secessione americana]]) e impedirà nei fatti che la guerra diventasse un conflitto a sfondo internazionale<ref>Donald (1996), p. 304; Carwardine (2003), p. 164.</ref>.
[[File:General John Charles Fremont, Union Army, Republican Candidate for the President of the United States (6189166341).jpg|thumb|left|Il generale [[John Charles Frémont]]]]
 
Alla fine di agosto il generale [[John Charles Frémont]], il primo candidato del Partito Repubblicano alle elezioni presidenziali, [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1856|quelle del 1856]], senza consultare i suoi superiori, emise un proclama che istituiva la legge marziale nel [[Missouri]]; esso dichiarava che qualsiasi privato cittadino trovato a portare armi con sé poteva essere processato dalla [[corte marziale]] e subire la [[fucilazione]] e che gli schiavi delle persone che aiutavano la ribellione sarebbero stati liberati<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 314–316}}.</ref>. Frémont si trovava già accusato di negligenze nel suo comando del dipartimento del [[West]], aggravate da sospetti di [[truffa|frode]] e [[corruzione]]. Lincoln annullò il proclama, ritenendolo di natura eminentemente politica, privo di necessità militare<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 316–317}}.</ref>. Dopo questa azione presidenziale, gli arruolamenti nell'Unione provenienti dal Maryland, dal Kentucky e dal Missouri aumentarono di oltre 40&nbsp;000 unità<ref>Carwardine (2003), p. 181.</ref>.
Lo sforzo bellico rimarrà costantemente la fonte delle sue maggiori preoccupazioni e dominerà tutto il suo tempo e la sua attenzione. Sin dall'inizio si rese assai chiaro che il sostegno bipartisan sarebbe stato essenziale per il successo finale e pertanto cercò in certo qual modo ogni tipo possibile di alleanza con le fazioni contrapposte su entrambi i lati dello spettro politico, come la nomina sia di Repubblicani che di Democratici al comando nelle posizioni militari di maggior importanza<ref>Donald (1996), pp. 315, 331-333.</ref>.
 
I "[[Copperheads]]" non mancarono di criticarlo aspramente per aver rifiutato di scendere a compromessi sulla questione della schiavitù; al contrario, i Repubblicani più radicali lo accuseranno di muoversi troppo lentamente nella sua abolizione ufficiale e definitiva<ref>Donald (1996), pp. 338–339, 417.</ref>. Il 6 agosto del 1861 firmerà l'atto di confisca che autorizzava i procuratori giudiziari a catturare prima e liberare poi tutti quegli schiavi che erano usati per sostenere lo sforzo bellico confederato. In pratica la legge avrà un successo del tutto relativo, ma indicò senza alcuna possibilità di fraintendimenti il proprio sostegno politico all'[[abolizionismo negli Stati Uniti d'America]] a partire proprio dai territori della Confederazione<ref>Donald (1996), p. 314; Carwardine (2003), p. 178.</ref>.
[[File:General John Charles Fremont, Union Army, Republican Candidate for the President of the United States (6189166341).jpg|thumb|left|Il generale [[John Charles Frémont]].]]
Alla fine di agosto il generale [[John Charles Frémont]], il 1° candidato Repubblicano alle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1856|elezioni presidenziali del 1856]], emetterà senza consultare i suoi superiori un proclama che istituiva la ''legge marziale'' nel [[Missouri]]; esso dichiarò che qualsiasi privato cittadino trovato a portare armi con sé poteva essere processato dalla [[corte marziale]] e subire la [[fucilazione]] e che gli schiavi delle persone che aiutavano la ribellione sarebbero stati liberati<ref>Donald (1996), pp. 314–316.</ref>.
 
Frémont si trovava già sotto una nera nuovola di accuse per negligenza nel suo comando del "Dipartimento del [[West]]" aggravate da sospetti di [[truffa|frode]] e [[corruzione]]. Lincoln fece annullare il proclama; egli credette infatti che la mossa verso l'emancipazione di Fremont fosse di natura eminentemente politica; né militarmente necessaria né tantomeno legale<ref>Donald (1996), pp. 316–317.</ref>. Dopo questa decisa azione presidenziale gli arruolamenti nell'Unione provenienti dal Maryland, dal Kentucky e dal Missouri aumentarono di oltre 40.000 unità<ref>Carwardine (2003), p. 181.</ref>.
 
In [[politica estera]] l'obiettivo principale di Lincoln fu innanzitutto quello fermare gli aiuti militari dai paesi stranieri alla Confederazione. Il presidente lasciò la maggior parte delle questioni diplomatiche al suo [[Segretario di Stato degli Stati Uniti d'America|Segretario di Stato]] [[William H. Seward]]<ref>Boritt-Pinsker, 2002, pp. 213–214</ref>; a volte questi si dimostrò un po' troppo bellicoso e quindi, per mantenere l'equilibrio in seno all'amministrazione, Lincoln intrattenne stretti rapporti di lavoro con il senatore [[Charles Sumner]], il presidente della commissione per le relazioni estere del Senato<ref>Donald (1996), p. 322.</ref>.
 
In [[politica estera]] l'obiettivo principale di Lincoln fu di fermare gli aiuti militari stranieri alla Confederazione. Si affidava al suo [[Segretario di Stato degli Stati Uniti d'America|Segretario di Stato]] [[William H. Seward]]<ref>Boritt-Pinsker, 2002, pp. 213–214</ref> e lavorava a stretto contatto con il senatore [[Charles Sumner]], presidente della commissione per le relazioni estere del Senato<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 322}}.</ref>. L'[[incidente diplomatico]] noto come ''Affare"affare Trent''", scoppiato alla fine del 1861, minacciò undi coinvolgimentocoinvolgere nella guerra delil [[Regno Unito]]. L'La [[Union Navy|marina militare dell'Unione]] aveva difatti intercettato illegalmente in alto mare una nave postale britannica, la "Trent", in alto mare e sequestrato due inviati confederati; lail GranRegno BretagnaUnito protestò con veemenza, mentre tutto il Nord applaudiva unanimemente. Lincoln riusciràriuscì a mettere fine alla crisi rilasciando i due diplomatici. Il biografo [[James Garfield Randall]] ha analizzato le tecniche del successo di Lincoln nel modo seguente:
{{citazione|"''laLa sua moderazione, associata allala sua capacità di evitare una qualsiasiogni espressione esteriore di truculenza, illa suosua farazione rapida cheper ammorbidire il [[Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America|Dipartimento di Stato]] ammorbidisse il proprio atteggiamento nei confronti della Gran Bretagna, la sua deferenza verso Seward e Sumner, la rimozionesua sospensione del suo stessoproprio documento preparato per l'occasione, la sua prontezza nell'arbitrare, il suo silenzio dorato nell'affrontare il Congresso, la sua astuzia nel riconoscere che la guerra deve essere evitata e la sua chiara percezione che avrebbesi potutopoteva essere conquistatoconquistare un punto a favore della posizione dell'America e allo stesso tempo la concessione dellaconcedere piena soddisfazione ad un paese considerato ancora a tutti gli effetti amico''"<ref>{{Cita libro|autore=James Garfield Randall|titolo=Lincoln the President: Springfield to Gettysburg|url=https://books.google.com/books?id=Vi8aAQAAIAAJ|anno=1946|p=50|accesso=16 maggio 2016}} quotedcitato in Kevin Peraino, ''Lincoln in the World: The Making of a Statesman and the Dawn of American Power'' (2013) pp 160–61.</ref>.}}
Il presidente monitoròcontrollava scrupolosamente i rapporti telegrafici che arrivavano nel quartier generale delal [[Dipartimento della Guerraguerra degli Stati Uniti d'America|Dipartimento della Guerra]]; mantenne sotto stretta osservazione tutte le fasi dello sforzo militare, consultandosi con i governatori e selezionando personalmente i generali in base al loro successo passato (nonché al loro Stato e Partitopartito d'appartenenza).
[[File:RunningtheMachine-LincAdmin.jpg|thumb|''Gestire la Macchina'': una vignetta del 1864 che satirizza l'amministrazione della [[presidenza di Abraham Lincoln]], con [[William P. Fessenden]], E. Stanton, [[William H. Seward]], [[Gideon Welles]], Lincoln e altri impegnati a fabbricare soldi.]]
Nel gennaio del 1862 dopo le molte denunce giunte nei riguardi dell'inefficienza e l'affarismo all'interno dello Stesso [[Dipartimento della guerra degli Stati Uniti|Dipartimento della Guerra]] sostituì [[Simon Cameron]] con [[Edwin McMasters Stanton]] come [[Segretario alla Guerra degli Stati Uniti d'America|Segretario alla Guerra]]. Questi centralizzò le attività del ministero controllando e cancellando i contratti, salvando il governo federale per oltre 17 milioni di dollari<ref>Oates, 1974, p. 115</ref>; egli era un Democratico conservatore fermamente unionista e pro-business che si spostò verso la fazione Repubblicana più radicale. Tuttavia lavorò più spesso e più strettamente con Lincoln di qualsiasi altro alto funzionario: "Stanton e Lincoln hanno virtualmente condotto la guerra insieme"<ref>Benjamin P. Thomas and Harold M. Hyman, ''Stanton, the Life and Times of Lincoln's Secretary of War'' (1962) pp. 71, 87, 229–30, 385 (citato)</ref>.
In termini di strategia bellica Lincoln articolò due priorità essenziali: assicurare che Washington fosse difesa bene e condurre uno sforzo militare aggressivo che soddisfacesse la richiesta nel Nord per una vittoria rapida e decisiva; i principali redattori di giornali del Nordisti si aspettavano difatti la vittoria decisiva entro 90 giorni<ref>Donald (1996), pp. 295–296.</ref>.
 
Nel gennaio del 1862, dopo le molte denunce sull'inefficienza e l'affarismo all'interno dello stesso [[Dipartimento della guerra degli Stati Uniti d'America|Dipartimento della Guerra]], sostituì [[Simon Cameron]] con [[Edwin McMasters Stanton]] come [[Segretario alla Guerra degli Stati Uniti d'America|Segretario alla Guerra]]. Questi centralizzò le attività del ministero, controllando e cancellando i contratti, risparmiando al governo federale oltre 17 milioni di dollari<ref>Oates, 1974, p. 115</ref>; egli era un Democratico conservatore fermamente unionista e a favore del mondo degli affari, che si spostò verso i Repubblicani radicali. Fu l'alto responsabile che lavorò più spesso e più strettamente con Lincoln: "Stanton e Lincoln hanno virtualmente condotto la guerra insieme"<ref>Benjamin P. Thomas and Harold M. Hyman, ''Stanton, the Life and Times of Lincoln's Secretary of War'' (1962) pp. 71, 87, 229–30, 385 (citato)</ref>.
Due volte alla settimana il presidente si incontrava con il suo gabinetto nel pomeriggio e, occasionalmente, [[Mary Todd Lincoln]] lo costringeva a fare un giro in carrozza perché era preoccupata che stesse lavorando troppo<ref>Donald (1996), pp. 391–392.</ref>. Lincoln imparerà molto dalla lettura del libro teorico del suo [[Capo di stato maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti|Capo di stato maggiore]], il generale [[Henry Halleck]], un discepolo dello stratega europeo [[Antoine de Jomini]]<ref>Ambrose, pp. 7, 66.</ref>.
 
CominceràIn pertantotermini di strategia bellica, Lincoln articolò due priorità: assicurare che Washington fosse difesa bene e condurre uno sforzo militare aggressivo per una vittoria rapida e decisiva; i principali redattori di giornali del Nordisti si aspettavano difatti la vittoria decisiva entro novanta giorni<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 295–296}}.</ref>. Due volte alla settimana il presidente si incontrava con il suo gabinetto nel pomeriggio. A volte sua moglie [[Mary Todd Lincoln|Mary]], preoccupata che stesse lavorando troppo, lo convinceva a fare un giro in carrozza<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 391–392}}.</ref>. Lincoln imparò molto dalla lettura del libro teorico del suo [[Capo di stato maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti|capo di stato maggiore]], il generale [[Henry Halleck]], un discepolo dello stratega europeo [[Antoine de Jomini]]<ref>Ambrose, pp. 7, 66.</ref>. Cominciò ad apprezzare la necessità critica di controllare i punti strategici, come ad esempio il [[Mississippi (fiume)|fiume Mississippi]]<ref>Ambrose, p. 159.</ref>; intravide molto prestovide l'importanza distrategica riuscire ad assicurarsi ladella città centrale di [[Vicksburg (Mississippi)|Vicksburg]] e comprese la necessità di sconfiggere definitivamente l'esercito nemico, piuttosto che semplicementeanziché conquistarne provvisoriamente il territorio<ref>{{Cita|Donald (1996), |pp. 432–436}}.</ref>.
 
=== Il generale McClellan ===
{{vedi anche|Teatro Orientale della guerra di secessione americana}}
Dopo la sconfitta dell'Unione nella [[prima battaglia di Bull Run]], il primo grande scontro in campo aperto della guerra civile, e il ritiro dell'oramai anziano [[Winfield Scott]] alla fine del 1861, il presidente nominò il giovane generale [[George McClellan]] a [[comandante generale dell'esercito statunitense]]<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 318–319}}.</ref><ref>Boritt-Pinsker, 2002, p. 213</ref>. Questi, laureatosi all'[[United States Military Academy]], dirigente delle ferrovie e Democratico della [[Pennsylvania]], impiegò diversi mesi a pianificare la sua [[campagna peninsulare]], molto più a lungo di quanto Lincoln desiderasse.
{{citazione|In una lettera indirizzata alla moglie McClellan scrisse: tutti si rimettono a me, mi pare di essere divenuto la potenza del paese. Chi avrebbe mai pensato che sarei stato chiamato a salvare la nazione?" Ma il suo compito non era affatto quello di salvare il paese, bensì di condurre un esercito sul campo di battaglia e possibilmente di vincere<ref>Raimondo Luraghi ''Storia della guerra civile americana'' BUR 1994, Vol. I, p. 372</ref>.}}
[[File:Culpeper, Va. Generals of the Army of the Potomac- Gouverneur K. Warren, William H. French, George G. Meade, Henry J. Hunt, Andrew A. Humphreys, George Sykes LOC cwpb.03981.jpg|thumb|I comandanti dell'[[Armata del Potomac]] a [[Culpeper]] nel 1863. Da sinistra: [[Gouverneur K. Warren]], [[William Henry French]], [[George G. Meade]], [[Henry Jackson Hunt]], [[Andrew Atkinson Humphreys]] e [[George Sykes]].]]
Dopo la sconfitta dell'Unione nella [[prima battaglia di Bull Run]] - il primo grande scontro in campo aperto della guerra civile - ed il ritiro dell'oramai anziano [[Winfield Scott]] alla fine del 1861, il presidente nominerà il generale [[George McClellan]] - un giovane tanto roso dall'ambizione quanto sprezzante - in qualità [[Comandante generale dell'esercito statunitense]]<ref>Donald (1996), pp. 318–319.</ref><ref>Boritt-Pinsker, 2002, p. 213</ref>. Questi, laureatosi all'[[United States Military Academy]], dirigente delle ferrovie nonché esponente Democratico della [[Pennsylvania]], impiegherà diversi mesi preziosi a pianificare e tentare la sua [[campagna peninsulare]], molto più a lungo di quanto Lincoln sperasse e desiderasse.
[[File:Potomac Staff.jpg|thumb|I comandanti dell'[[Armata del Potomac]] a [[Culpeper]] nel 1863. Da sinistra: [[Gouverneur K. Warren]], [[William Henry French]], [[George G. Meade]], [[Henry Jackson Hunt]], [[Andrew Atkinson Humphreys]] e [[George Sykes]].]]
{{Campagnabox Campagna Peninsulare}}
L'obiettivo avrebbe dovuto essere quello di conquistare [[Richmond (Virginia)|Richmond]], trasferendo l'[[Armata del Potomac]] in barca verso la [[Virginia]] Sudsud-orientale e poi via terra verso la capitale confederata. I ripetuti ritardi di McClellan riuscironoe ala frustraresua edtesi secondo cui non erano necessarie truppe per difendere Washington riuscirono a irritare sia Lincoln sia il Congresso<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 349–351}}.</ref>. Il presidente insistette per tenere alcuni reparti sempre pronti alla difesa della capitale; McClellan, che lsopravvalutava costantemente la forza delle truppe confederate, incolpò quest'ultima decisione per il fallimento finale dell'intera Assembleacampagna<ref>{{Cita|Donald congressuale,1996|p. così352}}.</ref>. comeLincoln vennerimosse avversataMcClellan lanel marzo del 1862, dopo che in una sua posizionelettera secondooffrì cuiconsigli politici non eranorichiesti necessarieal truppepresidente, persollecitandolo difenderealla Washingtonmassima cautela<ref>{{Cita|Donald (1996|pp. 360–361}}.</ref>. La carica rimase vacante fino a luglio, quando fu nominato Henry Halleck<ref>{{Cita web |url=http://www.civilwar.org/education/history/biographies/henry-w-halleck.html|titolo=Henry W. Halleck|accesso=28 marzo 2016|pubblicazione=Civil War Trust}}</ref>. [[John Pope]] fu chiamato a capo della nuova [[Armata della Virginia]]; questi rispettò la strategia desiderata da Lincoln di spostarsi verso Richmond partendo dal nord, proteggendo così la capitale da un eventuale attacco proveniente da sud<ref name="Nevins 1960, pp. 2:159–162">Nevins (1960), pp. 349–3512:159–162.</ref>.
[[File:Manassas Junction2 1862 (5925973745).jpg|thumb|left|Uomini appostati nei pressi del sito della [[seconda battaglia di Bull Run]]]]
Tuttavia, mancando di rinforzi come anche richiesti da McClellan Pope, fu pesantemente sconfitto nella [[seconda battaglia di Bull Run]] nell'estate del 1862, costringendo così l'armata del Potomac, comandata da McClellan, a difendere Washington per la seconda volta<ref name="Nevins 1960, pp. 2:159–162"/>. Nonostante l'insoddisfazione per l'incapacità di McClellan a essere di sostegno a Pope, Lincoln lo rinominò al comando di tutte le forze accampate nei dintorni di Washington, tra lo sgomento di tutti i membri del suo governo, innanzitutto di W. H. Seward<ref>Goodwin, pp. 478–479.</ref>. Due soli giorni dopo il ritorno di McClellan al comando, le truppe confederate del generale [[Robert Edward Lee]] attraversarono il [[Potomac (fiume)|fiume Potomac]] nel [[Maryland]], conducendo alla [[battaglia di Antietam]] nel settembre del 1862<ref>Goodwin, pp. 478–480.</ref>. La successiva vittoria dell'Unione fu tra le più sanguinose della storia americana, ma diede finalmente l'occasione al presidente di annunciare che avrebbe emesso un "[[proclama di emancipazione]]" a gennaio; redatto già da qualche tempo, Lincoln aveva atteso una vittoria militare per pubblicarlo, in modo da evitare che fosse percepito come il prodotto della disperazione<ref>Goodwin, p. 481.</ref>.
 
[[File:McClellan+Lee.jpg|thumb|[[George McClellan]] e [[Robert Edward Lee]]]]
Il presidente però insistette per tenere alcuni reparti sempre pronti alla difesa della capitale; McClellan, che sopravvalutava costantemente la forza delle truppe confederate, incolpò quest'ultima decisione per il fallimento finale dell'intera campagna<ref>Donald (1996), p. 352.</ref>. Lincoln si troverà costretto a rimuoverlo nel marzo del 1862, dopo la sua ''Harrison's Landing Letter'' in cui offrì consigli politici non richiesti al presidente, sollecitandolo alla massima cautela<ref>Donald (1996), pp. 360–361.</ref>. L'Ufficio rimarrà vuoto fino a luglio, quando proprio H. Halleck sarà selezionato per ricoprirlo<ref>{{Cita web |url=http://www.civilwar.org/education/history/biographies/henry-w-halleck.html|titolo=Henry W. Halleck|accesso=28 marzo 2016|pubblicazione=Civil War Trust}}</ref>.
McClellan resistette alla richiesta del presidente di inseguire l'esercito di Lee in ritirata, mentre il suo omologo [[Don Carlos Buell]] rifiutò parimenti l'ordine di scagliare l'[[Armata dell'Ohio]] contro le forze ribelli nel [[Tennessee]] orientale; come conseguenza, Lincoln sostituì definitivamente Buell con [[William Starke Rosecrans]] e, dopo le elezioni di medio termine del 1862, scelse [[Ambrose Burnside]] al posto di McClellan. Entrambe le nomine erano politicamente neutre e quindi meglio accettate<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 389–390}}.</ref>.
 
Burnside, contro il parere del presidente, lanciò prematuramente un'offensiva attraverso il fiume [[Rappahannock]] e fu sconfitto da Lee nella [[battaglia di Fredericksburg]] svoltasi a dicembre. Le [[diserzione|diserzioni]] nel 1863 ammontarono a migliaia e aumentarono ancor di più dopo Fredericksburg<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 429–431}}.</ref>. Lincoln nominò quindi [[Joseph Hooker]], nonostante avesse rilasciato dichiarazioni sulla necessità di una [[dittatura]] per vincere la guerra<ref>Nevins 6:433–44</ref>.
La lettera di McClellan incensava i Repubblicani Radicali, che con successo fecero pressione sul presidente per scegliere [[John Pope]], un Repubblicano, come capo della nuova [[Armata della Virginia]]; egli rispetterà il desiderio strategico di Lincoln di spostarsi verso Richmond partendo dal nord, proteggendo così la capitale da qualsiasi eventuale attacco scaturito direttamente da Sud<ref name="Nevins 1960, pp. 2:159–162">Nevins (1960), pp. 2:159–162.</ref>.
Le elezioni di medio termine del 1862 videro i Repubblicani subire gravi perdite, a causa dell'insoddisfazione per la mancata fine rapida della guerra, nonché per l'aumento dell'[[inflazione]], dei nuovi aumenti delle tasse, di voci insistenti di [[corruzione]], per la sospensione dell{{'}}''[[habeas corpus]]'', per il disegno di legge sulla [[coscrizione]] obbligatoria e infine anche per la paura che gli schiavi liberati potessero finire col minacciare il [[mercato del lavoro]]<ref name="ReferenceA"/>.
[[File:Manassas Junction2 1862 (5925973745).jpg|thumb|left|Uomini appostati nei pressi del sito della [[Seconda battaglia di Bull Run]].]]
[[File:Union soldiers entrenched along the west bank of the Rappahannock River at Fredericksburg, Virginia (111-B-157).jpg|thumb|Soldati dell'Unione sulle rive del fiume [[Rappahannock]] poco prima della seconda battaglia di Fredericksburg (3 maggio 1863)]]
Tuttavia, mancando i rinforzi richiesti da McClellan - che ora comandava l'Armata del Potomac - Pope rimarrà sonoramente sconfitto alla [[Seconda battaglia di Bull Run]] nell'estate del 1862, costringendo così l'Esercito del Potomac a dover difendere Washington per la seconda volta<ref name="Nevins 1960, pp. 2:159–162"/>. La guerra si espanse anche con operazioni navali compiute entro quello stesso anno quando la ''[[CSS Virginia]]'', ex ''USS Merrimack'', riuscìrà a danneggiare gravemente ben tre navi dell'Unione a [[Norfolk (Virginia)]], prima di essere a sua volta abbordata e quasi distrutta dall<nowiki>'</nowiki>''[[USS Monitor]]''.
 
Lincoln esaminò da vicino i relativi dispacci e interrogherà gli ufficiali navali nel corso della [[battaglia di Hampton Roads]]<ref>Donald (1996), pp. 339–340.</ref>. Nonostante la sua insoddisfazione per la palese incapacità dimostrata da McClellan di rafforzare Pope, Lincoln fu talmente disperato da rimetterlo al comando di tutte le formazioni accampate nei dintorni di Washington, con lo sgomento di tutti i membri del proprio gabinetto, innanzitutto di W. H. Seward<ref>Goodwin, pp. 478–479.</ref>. Solo due giorni dopo il ritorno di McClellan al comando le truppe del generale [[Robert Edward Lee]] attraversarono il [[Potomac (fiume)|fiume Potomac]] nel [[Maryland]], conducendo alla [[battaglia di Antietam]] nel settembre del 1862<ref>Goodwin, pp. 478–480.</ref>.
 
La conseguente vittoria dell'Unione fu tra le più sanguinose della storia americana, ma darà finalmente l'occasione al presidente di annunciare che avrebbe emesso un ''[[proclama di emancipazione]]'' a gennaio; avendolo redatto già qualche tempo prima Lincoln aveva atteso una vittoria militare per pubblicarlo così da evitare che fosse percepito come il prodotto della disperazione<ref>Goodwin, p. 481.</ref>.
[[File:McClellan+Lee.jpg|thumb|[[George McClellan]] e [[Robert Edward Lee]].]]
McClellan resisterà alla richiesta insistente del Presidente di inseguire l'esercito di Lee in ritirata ed esposto, mentre il suo omologo [[Don Carlos Buell]] rifiuterà parimenti l'ordine di scagliare l'[[Armata dell'Ohio]] contro le forze ribelli nel [[Tennessee]] Orientale; come conseguenza Lincoln sostituirà definitivamente Buell con [[William Starke Rosecrans]] e dopo le elezioni di medio termine del 1862 sceglierà al posto di McClellan il Repubblicano [[Ambrose Burnside]]. Entrambi questi rimpiazzi costituivano dei politici moderati e prospetticamente più favorevoli al [[Comandante in capo]]<ref>Donald (1996), pp. 389–390.</ref>.
 
Burnside, contro il parere del presidente, lancerà prematuramente un'offensiva attraverso il fiume [[Rappahannock]] e verrà - contro tutte le attese - sconfitto da Lee nella [[battaglia di Fredericksburg]] svoltasi a dicembre; egli non solo era stato sconfitto sul campo di battaglia, ma i suoi soldati erano scontenti e indisciplinati. Le [[diserzione|diserzioni]] nel 1863 ammontarono a migliaia e aumentarono ancor di più subito dopo [[Fredericksburg (Virginia)|Fredericksburg]]<ref>Donald (1996), pp. 429–431.</ref>. Lincoln nominerà quindi [[Joseph Hooker]], nonostante il suo passato di discorsi scioccanti sulla necessità di una [[dittatura]] militare<ref>Nevins 6:433–44</ref>.
 
Le elezioni di medio termine del 1862 porteranno ai Repubblicani gravi perdite a causa di una netta disapprovazione nei confronti dell'amministrazione per la mancata fine rapida della guerra, nonché per l'aumento dell'[[inflazione]], dei nuovi aumenti delle tasse, di voci insistenti di [[corruzione]], per la sospensione dell'"[[habeas corpus]]", per il disegno di legge sulla [[coscrizione]] obbligatoria ed infine anche per la paura che gli schiavi liberati potessero finire col minacciare il [[mercato del lavoro]]<ref name="ReferenceA"/>.
[[File:Union soldiers entrenched along the west bank of the Rappahannock River at Fredericksburg, Virginia (111-B-157).jpg|thumb|Soldati dell'Unione sulle rive del fiume [[Rappahannock]] poco prima della 2ª battaglia di Fredericksburg (3 maggio del 1863).]]
{{Campagnabox Campagna di Gettysburg}}
Il proclama annunciato a settembre riuscirà ad ottenereportò voti per i Repubblicani nelle aree rurali della [[Nuova Inghilterra]] e negli [[Stati Uniti d'America medio-occidentali]] superiori, ma contribuiràcontribuì d'altra parte a far perdere voti nelle città e nel basso Midwest. Mentre i Repubblicani erano scoraggiati, i Democratici ne risultarono invece stimolati e farannofecero particolarmente bene in [[Pennsylvania]], [[Ohio]], [[Indiana]] e nello [[New York (stato)|Stato di New York]]. I Repubblicani manterrannomantennero lecomunque lorola maggioranzemaggioranza al Congresso e nei maggiori Stati, eccetto New York<ref name="ReferenceA">Nevins vol 6 pp. 318–322, citato a p. 322.</ref>. La ''[[Cincinnati]] Gazette'' sostenne che gli elettori erano "depressi dalla natura interminabile di questa guerra, così come era stata finora condotta, oltre che dal rapido esaurimento delle risorse nazionali senza avere in cambio alcun apprezzabile progresso"<ref name="ReferenceA"/>.
 
La ''[[Cincinnati]] Gazette'' giungerà a sostenere che gli elettori erano "depressi dalla natura interminabile di questa guerra, così come era stata finora condotta, oltre che dal rapido esaurimento delle risorse nazionali senza avere in cambio alcun apprezzabile progresso"<ref name="ReferenceA"/>. Nella primavera del 1863 Lincoln era ottimista riguardo alle imminenti campagne militari, fino al punto di pensare cheritenendo la fine della guerra potesse essere vicina se solo si avessefosse potutopotuta inanellare una serie di vittorie consecutive; questi piani includevano l'attacco di Hooker a Lee a Nordnord di Richmond, di Rosecrans a [[Chattanooga]], di [[Ulysses S. Grant]] in quel dia Vicksburg ede un assalto navale a [[Charleston (Carolina del Sud)|Charleston]]<ref>{{Cita|Donald (1996)|pp. 422–423}}.</ref>. Hooker fu sconfitto da Lee nella [[battaglia di Chancellorsville]] a maggio, ma continuò a comandare le sue truppe ancora per alcune settimane<ref>Nevins 6:432–450.</ref>. Si oppose all'ordine di Lincoln di dividere il proprio esercito in due tronconi a [[Harper's Ferry]], indebolendo così definitivamente la propria posizione; quando offrì polemicamente le dimissioni, Lincoln le accettò. Fu sostituito da [[George G. Meade]], che inseguì Lee fino in Pennsylvania per la [[campagna di Gettysburg]], che rappresentò una vittoria fondamentale per l'Unione, anche se l'esercito di Lee riuscì a evitare l'accerchiamento<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 422–423444–447}}.</ref>.
 
Allo stesso tempo, dopo le battute d'arresto iniziali, Grant pose l'assedio a Vicksburg e la marina dell'Unione ottenne un certo successo nel porto di Charleston. Dopo la [[battaglia di Gettysburg]] il presidente capì che le sue decisioni militari sarebbero state eseguite più efficacemente trasmettendo gli ordini ai generali attraverso il segretario della Guerra o il generale in capo, evitando di rendere evidente l'interferenza nella linea di comando militare. Anche con queste nuove disposizioni continuò spesso a fornire indicazioni dettagliate ai suoi generali<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 446}}.</ref>.
Hooker verrà sconfitto da Lee nella [[battaglia di Chancellorsville]] a maggio, ma continuerà a comandare le sue truppe ancora per alcune settimane<ref>Nevins 6:432–450.</ref>. Ignorerà l'ordine di Lincoln di dividere il proprio esercito in due tronconi e forse costrinse Lee a fare lo stesso ad [[Harper's Ferry]]; offrirà quindi le sue dimissioni, che Lincoln accettò. Fu sostituito da [[George G. Meade]], che inseguirà Lee fino in Pennsylvania per la [[campagna di Gettysburg]] la quale rappresenterà una vittoria fondamentale per l'Unione, anche se l'esercito di Lee evitò la cattura<ref>Donald (1996), pp. 444–447.</ref>.
 
Allo stesso tempo, dopo le battute d'arresto iniziali, Grant pose l'assedio a Vicksburg e la marina dell'Unione ottenne un certo successo nel porto di Charleston. Subito dopo la [[battaglia di Gettysburg]] il presidente capirà chiaramente che le sue decisioni militari sarebbero state eseguite più efficacemente trasmettendo gli ordini ai generali attraverso il suo segretario della Guerra o il suo generale in capo; per lo più essi si risentirono della sua interferenza civile con i loro piani. Anche stando così le cose continuerà spesso a fornire indicazioni dettagliate ai suoi generali nella sua veste di Comandante in Capo<ref>Donald (1996), p. 446.</ref>.
[[File:Emancipation Proclamation WDL2714.jpg|thumb|Il testo del ''[[proclama di emancipazione]]''.]]
 
=== Emancipazione degli schiavi ===
{{Vedi anche|Abolizionismo negli Stati Uniti d'America|Presidenza di Abraham Lincoln#Abolizione della schiavitù}}
Lincoln capì che ilIl potere del governo federale disul porretema fine alladella schiavitù era limitato dalla CartaCostituzione, Costituzionale la quale prima del 1865che aveva sempre relegatodelegato la questione alle scelte individuali dei singoli Stati. Sia prima chesia durante la [[campagna elettorale]] inpresidenziale, vista della sua elezioneLincoln sostenne che l'eventualeimpedire estinzione dellala schiavitù avrebbenei dovutonuovi avereterritori come risultato unicamente quello dall'impedireOvest laavrebbe suaportato espansioneal nelsuo nuovoprogressivo territorio del [[West]]superamento. All'inizio della guerra cercò anche di persuadere gli Stati ad accettare un'[[emancipazione]] compensatacon dacompensazione unin rimborsodenaro in cambio della proibizione della schiavitù<ref name="Mackubin">{{Cita web|url=http://www.nationalreview.com/books/owens200403251139.asp |titolo=The Liberator |nome=Thomas Owens |cognome=Mackubin |data=25 marzo 2004 |opera=National Review |urlarchivio=https://www.webcitation.org/62a7fJ9hj?url=http://old.nationalreview.com/books/owens200403251139.asp |dataarchivio=20 ottobre 2011 |urlmorto=no |accesso=12 dicembre 2008 }}</ref>. Il presidente respinse due tentativi di emancipazione geograficamente limitati, attuati dal maggiore generale [[John Charles Frémont]] nell'agosto del 1861 e dal maggiore generale [[David Hunter]] nel maggio seguente, con la motivazione che ciò non era in loro potere e che avrebbe messo a dura prova la fedeltà degli [[Stati cuscinetto nella guerra di secessione americana|Stati cuscinetto]]<ref>Guelzo (1999), pp. 290–291.</ref>.
 
Il 19 giugno 1862 il Congresso approvò una legge che bandiva la schiavitù su tutto il territorio federale; Lincoln controfirmò la legge. A luglio fu approvata la legge detta ''Confiscation Act'', che istituì procedure giudiziarie per rendere liberi gli schiavi appartenenti a persone condannate per aiuto ai ribelli. Sebbene il presidente la credesse incostituzionale, controfirmò anche questa legge<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 364}}.</ref>. Presentì che una simile iniziativa poteva essere intrapresa solo con i poteri di tempo di guerra di "comandante in capo" e pertanto progettò di assumerli. In quello stesso mese discusse con i suoi ministri una bozza del "[[proclama di emancipazione]]". In essa si dichiarava che "come misura militare appropriata e necessaria, a partire dal 1º gennaio 1863 tutte le persone detenute come schiavi negli Stati confederati diverranno e continueranno a essere per sempre liberi"<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 365}}.</ref>.
Lincoln credette in un primo momento che limitarla in questi modi l'avrebbe cancellata economicamente, come previsto dai [[Padri fondatori degli Stati Uniti d'America]], sotto l'egida costituzionale. Il presidente respingerà ben due tentativi di emancipazione geograficamente limitati fatti attuare dal maggiore generale [[John Charles Frémont]] nell'agosto del 1861 e dal maggiore generale [[David Hunter]] nel maggio seguente con la motivazione che ciò non era in loro potere ed avrebbe solamente messo in pericolo la già precaria alleanza costituita con gli [[Stati cuscinetto nella guerra di secessione americana]]<ref>Guelzo (1999), pp. 290–291.</ref>.
 
[[File:Emancipation Proclamation WDL2714.jpg|thumb|Il testo del "[[proclama di emancipazione]]"]]
Il 19 giugno del 1862, approvato da Lincoln, l'assemblea congressuale farà approvare un atto che bandiva la schiavitù su tutto il territorio federale. A luglio fu approvato il ''Confiscation Act of 1862'', che istituì procedure giudiziarie che avrebbero potuto liberare gli schiavi di chiunque fosse stato condannato per aver aiutato la ribellione. Sebbene il presidente credesse che non fosse nel potere del Congresso liberarli negli Stati approverà il [[disegno di legge]] in ossequio al la volontà del legislatore nazionale<ref>Donald (1996), p. 364.</ref>.
[[File:(Unidentified African American boy standing in front of painted backdrop showing American flag and tents; campaign button with portraits of Lincoln on one side and Johnson on the opposite side are (5228554069).jpg|thumb|Bambino [[afroamericano]] non identificato davanti ad un dipinto che mostra la [[bandiera degli Stati Uniti d'America]]; il ritratto di Lincoln è sul lato opposto dell'astuccio]]
 
In privato, ammetteva che la base schiavista della Confederazione avrebbe dovuto essere eliminata. I [[Copperheads]] sostenevano che l'emancipazione sarebbe facilmente divenuta un ostacolo alla pace e alla riunificazione. Il repubblicano [[Horace Greeley]], editore dell'influente testata ''[[New York Tribune]]'', era d'accordo.<ref>McPherson (1992), p. 124.</ref> Lincoln scrisse in una lettera datata 22 agosto che, se personalmente desiderava che tutti gli uomini potessero essere liberi, l'obiettivo primario delle sue azioni come presidente degli Stati Uniti era quello di preservare l'Unione<ref>Guelzo (2004), pp. 147–153.</ref>:
Presentì quindi che tale azione poteva essere presa solo dal "Comandante in Capo" usando i poteri di guerra concessi al presidente dalla Costituzione e pertanto progettò di prendere un'iniziativa in tal senso. In quello stesso mese discusse ed approfondì una bozza del ''[[proclama di emancipazione]]'' con l'assistenza partecipata dell'intero gabinetto. In essa si dichiarò che "come misura militare appropriata e necessaria a partire dal 1º gennaio del 1863 tutte le persone detenute come schiavi negli Stati confederati diverranno e continueranno ad essere per sempre liberi"<ref>Donald (1996), p. 365.</ref>.
{{Citazione|Io salverei l'Unione. La salverei nella maniera più rapida al cospetto della Costituzione. Prima potrà essere ripristinata l'autorità nazionale, più simile sarà l'Unione "all'Unione che fu". Se qualcuno non desidesse salvare l'Unione, senza allo stesso tempo salvare la schiavitù, io non sarei d'accordo con costoro. Se qualcuno non desiderasse salvare l'Unione senza al tempo stesso sconfiggere la schiavitù, io non sarei d'accordo con costoro. Il mio obiettivo supremo in questa battaglia è di salvare l'Unione e non se porre fine o salvare la schiavitù.
 
In privato concluse a questo punto che la base schiavista su cui era imperniata la Confederazione avrebbe dovuto essere eliminata ed abbattuta; tuttavia, ed in questo in accordo con i [[Copperheads]], sosterrà che l'emancipazione poteva facilmente divenire un ostacolo alla pace e alla riunificazione e ciò nonostante la frequenza e la chiarezza con cui la sostenne sia prima della sua elezione (nei ''Dibattiti Lincoln-Douglas'' del 1858), sia dopo (nel ''Primo discorso inaugurale''). Il giornalista ed editore Repubblicano [[Horace Greeley]] dell'influente testata ''[[New York Tribune]]'' lo definirà come niente più che uno stratagemma<ref>McPherson (1992), p. 124.</ref> e Lincoln si sentirà in dovere di premurarsi a confutarlo direttamente in una tanto accorta quanto vibrata lettera datata 22 di agosto.
[[File:(Unidentified African American boy standing in front of painted backdrop showing American flag and tents; campaign button with portraits of Lincoln on one side and Johnson on the opposite side are (5228554069).jpg|thumb|Bambino [[afroamericano]] non identificato davanti ad un dipinto che mostra la [[bandiera degli Stati Uniti d'America]]; il ritratto di Lincoln sul lato opposto dell'astuccio.]]
Anche se ribadì a più riprese che personalmente desiderava che tutti gli uomini potessero essere liberi affermò comunque che l'obiettivo primario delle sue azioni come presidente degli Stati Uniti (userà il pronome in prima persona e si riferirà quindi esplicitamente al suo "dovere ufficiale") era eminentemente quello di preservare l'Unione<ref>Guelzo (2004), pp. 147–153.</ref>:
{{Citazione|Io salverei l'Unione. La salverei nella maniera più rapida al cospetto della Costituzione. Prima potrà essere ripristinata l'autorità nazionale, più simile sarà l'Unione "all'Unione che fu". Se ci fosse chi non desidera salvare l'Unione, a meno di non potere allo stesso tempo salvare la schiavitù, io non sarei d'accordo con costoro. Se ci fosse chi non desidera salvare l'Unione a meno di non poter al tempo stesso sconfiggere la schiavitù, io non sarei d'accordo con costoro. Il mio obiettivo supremo in questa battaglia è di salvare l'Unione e non se porre fine o salvare la schiavitù.
 
Se potessi salvare l'Unione senza liberare nessuno schiavo io lo farei; e se potessi salvarla liberando tutti gli schiavi, io lo farei; e se potessi salvarla liberandone solamente alcuni, io lo farei anche in questo caso. Quello che faccio al riguardo della schiavitù e della [[razza (categorizzazione umana)|razza]] lo faccio perché credo che aiuti a salvare l'Unione; e ciò che evito di fare lo evito perché non credo possa aiutare a salvare l'Unione. Dovrò fermarmi ogni volta che crederò di star facendo qualcosa che rechi danno alla causa e dovrò impegnarmi di più ogni volta che crederò che fare di più rechi giovamento alla causa<ref>Basler (1953), p. 388</ref>.
 
Dovrò provare a correggere gli errori quando questi si dimostreranno d'essere errori; e dovrò adottare nuove vedute non appena esse mostreranno di essere vedute corrette. Ho sostenuto qui i miei propositi in accordo con il punto di vista dei miei obblighi ufficiali; e non ho intenzione di modificare la mia più volte ribadita volontà personale che tutti gli uomini possano essere liberi<ref>{{Cita libro|cognome=Lincoln|nome=Abraham|wkautore=Abraham Lincoln|url=https://en.wikisource.org/wiki/Life_and_Works_of_Abraham_Lincoln|urlcapitolo=https://en.wikisource.org/wiki/Life_and_Works_of_Abraham_Lincoln/Volume_9/Greeley,_Horace#1862-08-22|titolo=Life and Works of Abraham Lincoln|curatore-cognome1=Miller|curatore-nome1=Marion Mills|capitolo=Letter to Horace Greeley, August 22, 1862|editore=Current Literature|accesso=24 gennaio 2011}}</ref>}}
In ogni caso, al momento in cui scrivescriveva questa lettera, Lincoln stava già andando verso l'Emancipazione,il cosa"proclama che avrebbe portato aldi Proclamaemancipazione". È inoltre rivelatoriarivelatrice la sua lettera scritta un anno dopo al giudice newyorkese James Cook Conkling il 26 agosto del 1863, che comprendeva il seguente estratto<ref>{{Cita web|url=http://quod.lib.umich.edu/l/lincoln/lincoln6/1:849.1?rgn=div2;view=fulltext |titolo=[Letter ] To James C. Conkling |cognome=Lincoln |nome=Abraham |data=26 agosto 1863|sito=The Collected Works of Abraham Lincoln |accesso=10 marzo 2015}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Cuomo |autore2=Holzer |titolo=Lincoln on Democracy |data=1990 |p=292|isbn=978-0-06-098700-8}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://showcase.netins.net/web/creative/lincoln/speeches/conkling.htm |titolo=Abraham Lincoln's Letter to James Conkling|editore=Showcase|accesso=31 agosto 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080719213151/http://showcase.netins.net/web/creative/lincoln/speeches/conkling.htm |dataarchivio=19 luglio 2008 <!--DASHBot-->|urlmorto=no}}</ref>:
{{Citazione|C'è voluto più di un anno e mezzo per sopprimere la ribellione prima che fosse tenuta la proclamazione, gli ultimi cento giorni dei quali passati con l'esplicita coscienza che stava arrivando, senza essere avvertita da quelli in rivolta. La guerra è progredita in modo a noi favorevole dall'annuncio della proclamazione. So, per quanto sia possibile conoscere le opinioni degli altri, che alcuni comandanti delle nostre armate in campo, che ci hanno dato i successi più importanti, credono nella politica dell'emancipazione e l'uso delle truppe di colore costituisce il colpo più pesante finora sferrato alla Ribellioneribellione; e che almeno uno di questi importanti successi non sarebbe mai stato possibile raggiungereraggiungibile senza l'apporto determinante dei soldati neri. Tra i comandanti che hanno queste opinioni ve ne sono alcuni che non hanno mai avuto alcuna affinità con quello che viene chiamato abolizionismo o con le tendenze politiche Repubblicanedei Repubblicani, ma le sostengono dalla prospettiva puramente militare. Metto queste opinioni di una certa rilevanza davanti alle obiezioni spesso mosse sulal fatto che emancipare e armare i neri siano scelte militari poco sagge e non siano state adottate come tali in buona fede.
 
Voi dite che non combatterete per liberare i negrineri. Alcuni di loro sembrano disposti a lottare per voi; ma non importa. Combattete allora esclusivamente per salvare l'Unione. Ho emanato il Proclama di proposito per aiutarvi a salvare l'Unione. Nel momento in cui avrete vinto tutta la resistenza all'Unione, se vi inciterò a combattere ancora, sarà il momento buono per voi di dichiarare che non combatterete per liberare i negrineri.
 
Ho pensato che nella vostra lotta per l'Unione, a qualsiasi livello i negrineri abbiano cessato di aiutare il nemico, a tale livello hanno indebolito la resistenza del nemico nei vostri confronti. La pensate diversamente? Ho pensato che qualsiasi negronero che possa essere impiegato come soldato lascia meno da fare ai soldati bianchi per salvare l'Unione. Vi sembra vada diversamente? Ma i negrineri, come le altre persone, agiscono in base a motivazioni. Perché dovrebbero fare qualcosa per noi, se non saremmosiamo disposti a nostra volta a fare niente per loro? Se mettono a rischio le loro vite per noi, devono essere spintespinti dal più forte dei motivi - anche la promessa della [[Libertà]]. E la promessa fatta dev'essere mantenuta!}}
LaIl Proclamazioneproclama di emancipazione, emessaemesso il 22 settembre del 1862 ed entrataentrato in vigore a partire dalil 1º gennaio seguente, dichiarò liberi gli schiavi in 10dieci Stati allora non ancora sotto il controllo dell'Unione, con esenzioni specificatespecifiche per aree già sottopostecontrollate aldal governo federale in almeno 2due Stati<ref>{{Cita|Donald (1996)|pp. 364, 379}}.</ref>. Lincoln passeràpassò i successivi 100cento giorni tra il proclama e la sua entrata in vigore a preparare l'esercito e la nazione intera alla svolta epocale, mentre i Democratici dal canto loro radunerannofecero iappello ai loro elettori nelle elezioni di medio termine del 1862, avvertendosottolineando dellala minaccia che gli schiavi liberati ponevano ai bianchi del Nord<ref>{{Cita libro |autore=Louis P. Masur |titolo=Lincoln's Hundred Days: The Emancipation Proclamation and the War for the Union |url=https://archive.org/details/lincolnshundredd0000masu |editore=Harvard University Press |anno=2012}}</ref>; ma qui il Proclamaproclama non attuò cambiamenti radicali, in quanto il sistema economico-lavorativo non si basava più già da decenni sullo schiavismo. Una volta che l'abolizione della schiavitù negli Stati ribelli divenne un obiettivo militare, l'avanzata dell'[[Union Army]] verso sud portò alla liberazione di tre milioni di schiavi. Il commento di Lincoln sulla firma del proclama fu: "Non mi sono mai sentito, nella mia intera vita, più certo di fare la cosa giusta di quando firmai quel documento"<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 407}}.</ref>.
[[File:Emancipation proclamation.jpg|thumb|Lincoln si incontra con il suo gabinetto per la prima lettura della bozza del ''"[[Proclamaproclama di emancipazione]]''", il 22 luglio [[1862]] (dipinto di [[Francis Bicknell Carpenter]]). Dirà in seguito: "Non mi sono mai, nella mia vita, sentito più certo di stare facendo la cosa giusta, che quando firmai quel documento."]]
[[File:Logan House, Altoona, by Purviance, W. T. (William T.) 3.png|thumb|left|Il "Logan House Hotel" ad [[Altoona (Pennsylvania)]]]]
Una volta che l'abolizione del sistema schiavista negli Stati ribelli divenne un obiettivo militare, mentre l'[[Union Army]] avanzava speditamente verso Sud, altri schiavi furono liberati fintanto ché tutti i tre milioni di [[afroamericani]] presenti ancora nel territorio confederato non riuscirono ad ottenere la liberazione. Il commento di Lincoln sulla firma del Proclama era: "''non ho mai sentito, nella mia intera vita, con più certezza di avere fatto la cosa più giusta, che quando ho firmato questo documento''"<ref>Donald (1996), p. 407.</ref>.
Per un po' di tempo il presidente continuò a pensare ai precedenti piani per istituire colonie per gli schiavi appena liberati. Commentò favorevolmente la [[colonizzazione]] nello stesso proclama, ma tutti i tentativi di un'impresa così massiccia si rivelarono essere infattibili<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 408}}.</ref>. Pochi giorni dopo l'annuncio, tredici governatori repubblicani si incontrarono alla "Conferenza dei governatori di guerra", al "Logan House Hotel" ad [[Altoona (Pennsylvania)]]; sostennero la scelta presa dal presidente, ma suggerirono anche la rimozione di [[George McClellan]] come [[comandante generale dell'esercito statunitense]]<ref>Nevins (1960), pp. 2:239–240.</ref>.
[[File:Logan House, Altoona, by Purviance, W. T. (William T.) 3.png|thumb|left|Il "Logan House Hotel" ad [[Altoona (Pennsylvania)]].]]
Per un po' di tempo il presidente continuerà a pensare ai precedenti piani per istituire colonie per gli schiavi appena liberati. Commentò favorevolmente la [[colonizzazione]] nella stessa Proclamazione, ma tutti i tentativi di un'impresa così massiccia si riveleranno ben presto essere completamente non fattibili e perciò falliranno<ref>Donald (1996), p. 408.</ref>. Pochi giorni dopo l'annuncio 13 governatori Repubblicani si incontrarono alla "Conferenza dei governatori di guerra" al "Logan House Hotel" ad [[Altoona (Pennsylvania)]]; sostennero la scelta presa dal presidente, ma suggeriranno finanche la rimozione di [[George McClellan]] come [[comandante generale dell'esercito statunitense]]<ref>Nevins (1960), pp. 2:239–240.</ref>.
 
Cominciare ad arruolareArruolare gli ex schiavi diventeràdivenne la politica ufficiale governativa. Nella primavera del 1863 Lincoln fu pronto a reclutare le prime "truppe nere" in numeri più che simbolici. In una lettera indirizzata ad [[Andrew Johnson]], l'allora [[governatore del Tennessee]] sotto controllo militare, per incoraggiarlo aad guidareaprire la strada verso un cospicuo aumento delle truppe nere, Lincoln scriveràscriveva: "''laLa nudasemplice vista di 50.&nbsp;000 soldati neri armati e ben addestrati sulle rive del [[Mississippi (fiume)|fiume Mississippi]] avrebbe messo fine alla ribellione in un colpo solo''"<ref>{{Cita|Donald (1996), |pp. 430–431}}.</ref>.
[[File:DutchGapb.jpg|thumb|center|upright=2.3|Soldati combattenti dell'"United States Colored Troops" a Dutch Gap ([[Contea di Chesterfield (Virginia)]]) nel 1864.]]
Alla fine del 1863, sotto la direzione di Lincoln, il generale [[Lorenzo Thomas]] aveva già fintoreclutato di reclutare 20venti [[reggimento|reggimenti]] di neri provenienti dalla valle del Mississippi<ref>{{Cita|Donald (1996), |p. 431}}.</ref>. [[Frederick Douglass]] avràosservò in seguito l'occasione di osservare: "inIn compagnia del presidente non mi è mai venuta in mente la mia umile origine o il colore così impopolare della mia pelle"<ref>Douglass, pp. 259–260.</ref>.
[[File:Lake St., Negro procession celebrating "Emancipation proclamation.", by Tomlinson, C., fl. 1874-1890.png|thumb|Processione a [[New York]] per comemorarecommemorare l'anniversario del ''[[proclama di emancipazione]]'' (1874-1880 circa).]]
Nonostante la sua azione determinante nella lotta alla schiavitù, le sue posizioni sul problema delle diverse popolazioni erano lontane da quelle di una perfetta uguaglianza, come esemplificato da una sua dichiarazione del 1858:
L'abolizione della schiavitù negli Stati ribelli, uno degli obiettivi della guerra, diventerà l'impulso per la modifica del ''[[XIII emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America|XIII emendamento]]'' e del ''[[XIV emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America|XIX emendamento della costituzione americana]]'', che rispettivamente abolivano la schiavitù e stabilivano i [[diritti civili]] federali.
[[File:Emancipation Proclamation 1963 U.S. stamp.1.jpg|thumb|left|Francobollo del 100º anniversario dell'emancipazione, emesso sotto la [[presidenza di John Fitzgerald Kennedy]]]]
{{Citazione|Non sono, e non sono mai stato, favorevole a una qualsiasi realizzazione della parità sociale e politica tra la razza bianca e quella nera; esiste una differenza fisica tra le due e credo che ciò impedirà per sempre una convivenza in termini di parità. E poiché esse non possono convivere in questa maniera, finché rimangono assieme ci dovrà essere la posizione superiore e inferiore e io, al pari di chiunque altro, sono favorevole a che la posizione superiore venga assegnata alla [[razza (categorizzazione umana)|razza]] bianca.}}
 
Alcuni studiosi, tra cui Stacy Pratt McDermott<ref>{{cita pubblicazione|lingua= en|autore= Stacy Pratt McDermott|url= http://illinoisissues.uis.edu/features/2004Feb/lincoln.html|titolo= Lincoln and race|rivista= Illinois Issues|data= febbraio 2004|accesso= 24 ottobre 2017|urlmorto= sì|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20170326093917/http://illinoisissues.uis.edu/features/2004Feb/lincoln.html}}</ref>, mettono in guardia dal dare facili ed errate interpretazioni della visione di Lincoln sull'uguaglianza razziale, notando che le frasi sopra riportate sono tipiche manifestazioni della psicologia di chiunque in quel periodo: nessuno è indenne dallo spirito del tempo, per cui non si possono impiegare acquisizioni culturali recenti per giudicare uomini dell'Ottocento, scrive McDermott. Altrimenti, se un antischiavista come Lincoln fosse equiparato a uno schiavista come [[Stephen A. Douglas]], sarebbe la fine della storia in un mondo confuso e uniforme.
Nonostante le conseguenze che ebbe la sua azione determinante nella lotta alla schiavitù le sue posizioni sul problema delle diverse popolazioni non erano naturalmente come quelle odierne. A dimostrazione di ciò è chiarificante una sua dichiarazione del 1858:
{{Citazione|Non sono, e non sono mai stato, favorevole a una qualsiasi realizzazione della parità sociale e politica tra la razza bianca e quella nera; esiste una differenza fisica tra le due che credo che ciò impedirà per sempre una convivenza in termini di parità. E poiché esse non possono convivere in questa maniera, finché rimangono assieme ci dovrà essere la posizione superiore e inferiore e io, al pari di chiunque altro, sono favorevole a che la posizione superiore venga assegnata alla [[razza (categorizzazione umana)|razza]] bianca}}
[[File:Emancipation Proclamation 1963 U.S. stamp.1.jpg|thumb|left|Francobollo del 100º anniversario dell'emancipazione sotto la [[presidenza di John Fitzgerald Kennedy]].]]
Alcuni studiosi, tra cui Stacy Pratt McDermott<ref>{{cita pubblicazione|lingua= en|autore= Stacy Pratt McDermott|url= http://illinoisissues.uis.edu/features/2004Feb/lincoln.html|titolo= Lincoln and race|rivista= Illinois Issues|data= febbraio 2004|accesso= 24 ottobre 2017|urlmorto= sì|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20170326093917/http://illinoisissues.uis.edu/features/2004Feb/lincoln.html|dataarchivio= 26 marzo 2017}}</ref>, ammoniscono a non dare facili ed errate interpretazione della visione di Lincoln sulle uguaglianze razziali scrivendo che le frasi sopra riportate sono tipiche manifestazioni della psicologia di chiunque in quel periodo: nessuno è indenne dallo spirito del tempo, per cui non si possono impiegare acquisizioni culturali recenti per giudicare uomini dell'Ottocento, scrive McDermott. Altrimenti, se un antischiavista come Lincoln fosse equiparato a uno schiavista come [[Stephen A. Douglas]], sarebbe la fine della storia in un mondo confuso e uniforme.
[[File:Lincoln's Gettysburg Address, Gettysburg.jpg|thumb|L'unica immagine esistente dell'arrivo del presidente a Gettysburg, circa 3 ore prima del discorso.]]
 
=== Discorso di Gettysburg ===
{{vedi anche|Discorso di Gettysburg}}
[[File:Lincoln's Gettysburg Address, Gettysburg.jpg|thumb|L'unica immagine esistente dell'arrivo del presidente a Gettysburg, circa tre ore prima del discorso]]
{{Citazione|[La [[democrazia]] è] il governo del popolo, dal popolo, per il popolo.|A. Lincoln, dal discorso per l'inaugurazione del Cimitero Nazionale Militare a Gettysburg il 19 novembre 1863|lingua=en|lingua2=it|[Democracy is the] government of the people, by the people, for the people.}}
[[File:Gettysburg Address 2016-07-12 178.jpg|thumb|Targa commemorativa posta nel luogo ove si tenne il [[discorso di Gettysburg]]]]
Con la grande vittoria ottenuta nella [[Battaglia di Gettysburg]] nel luglio del 1863 e la sconfitta dei Copperheads nell'elezione dell'[[Ohio]] in autunno Lincoln mantenne una solida base di appoggio popolare e rimarrà pertanto in una posizione forte per ridefinire lo sforzo bellico, nonostante i [[Disordini di New York]] del 13-16 luglio<ref>Donald (1996), pp. 453–460.</ref>.
Con la grande vittoria ottenuta nella [[battaglia di Gettysburg]] nel luglio del 1863 e la sconfitta dei Copperheads nell'elezione dell'[[Ohio]] in autunno, Lincoln mantenne una solida base di sostegno popolare e rimase pertanto in una posizione forte per ridefinire lo sforzo bellico, nonostante i [[disordini di New York]] del 13-16 luglio, scoppiati per protesta contro la coscrizione<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 453–460}}.</ref>. In questa situazione, il 19 novembre del 1863 tenne un discorso al cimitero di [[Gettysburg (Pennsylvania)|Gettysburg]] per la dedica del cimitero ai soldati dell'Unione morti nel corso della battaglia. Sfidando la predizione fatta da lui stesso secondo cui "il mondo noterà poco, né ricorderà a lungo quello che noi diciamo qui oggi", il discorso sarebbe diventato quello più citato di tutta la storia politica degli Stati Uniti<ref name="Bulla">Bulla (2010), p. 222.</ref>. Mentre la maggioranza degli oratori (come per esempio [[Edward Everett]]) parlarono a lungo, alcuni per delle ore intere, le poche parole scelte dal presidente risuonarono attraverso il Paese. Mentre sono rimasti assai pochi documenti relativi agli altri discorsi pronunziati in quella stessa giornata, quello di Lincoln è ritenuto essere uno dei più grandi di sempre<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 460–46}}.</ref>.
 
In 272 parole e tre minuti Lincoln affermò che la nazione era nata non nel 1789, bensì nel 1776, "concepita nella Libertà e dedita alla proposizione che tutti gli uomini sono creati uguali"; definì la guerra come uno sforzo dedicato ai principi di libertà e uguaglianza per tutti. L'emancipazione degli schiavi era ora parte dello sforzo bellico nazionale<ref>Wills, pp. 20, 27.</ref>. Dichiarò che la morte di così tanti coraggiosi soldati non sarebbe stata vana, che la schiavitù sarebbe finita per merito loro e che il futuro della democrazia nel mondo sarebbe stato assicurato, che "il governo del popolo, dal popolo, per il popolo, non perirà mai in questa terra". Il presidente concluse che la guerra civile aveva un obiettivo profondo: una nuova nascita della Libertà nella nazione<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 464–466.}}</ref><ref>Wills, pp. 105, 146</ref>.
Il palcoscenico fu pronto per il suo discorso al cimitero di [[Gettysburg (Pennsylvania)|Gettysburg]] il 19 novembre del 1863. Sfidando la predizione fatta da Lincoln stesso secondo cui "il mondo noterà poco, né ricorderà a lungo quello che noi diciamo qui oggi" esso diverrà il discorso più citato, non soltanto della sua presidenza, ma anche di tutta la storia politica americana<ref name="Bulla">Bulla (2010), p. 222.</ref>.
 
Avrà la capacità di mostrare alla popolazione un carisma magnetico senza precedenti nel corso del conflitto, come è ben evidenziato da questo evento, tenutosi in occasione della dedica di un cimitero per i soldati dell'Unione morti nel corso della battaglia. Mentre la maggioranza di coloro che tennero comizi (come per esempio [[Edward Everett]]) parlarono a lungo, alcuni per delle ore intere, le poche parole scelte dal presidente risuonarono attraverso il paese. Mentre sono rimasti assai pochi documenti relativi agli altri discorsi pronunziati in quella stessa giornata quello di Lincoln è ritenuto essere uno dei più grandi<ref>Donald (1996), pp. 460–46.</ref>.
[[File:Gettysburg Address 2016-07-12 178.jpg|thumb|Targa commemorativa posta nel luogo ove si tenne il ''[[discorso di Gettysburg]]''.]]
In 272 parole e tre minuti Lincoln affermerà che la nazione era nata non nel 1789, bensì nel 1776, "concepita nella Libertà e dedita alla proposizione che tutti gli uomini sono creati uguali"; definì la guerra come uno sforzo dedicato a questi principi di libertà e uguaglianza per tutti. L'emancipazione degli schiavi era ora parte dello sforzo bellico nazionale<ref>Wills, pp. 20, 27.</ref>.
 
Dichiarò che la morte di così tanti coraggiosi soldati non sarebbe stata vana, che la schiavitù sarebbe finita per merito loro e che il futuro della democrazia nel mondo sarebbe stato assicurato, che "il governo del popolo, dal popolo, per il popolo, non perirà mai in questa terra". Il presidente concluse che la guerra civile aveva un obiettivo profondo: una nuova nascita della Libertà nella nazione<ref>Donald (1996), pp. 464–466.</ref><ref>Wills, pp. 105, 146.</ref>.
 
{{Campagnabox Penetrazione federale tra i fiumi Cumberland e Tennessee}}
 
=== Arriva Grant ===
{{vedi anche|Ulysses S. Grant#Guerra civile|Teatro Occidentale della guerra di secessione americana}}
{{Campagnabox Penetrazione federale tra i fiumi Cumberland e Tennessee}}
La guerra fu una fonte di costante frustrazione per il presidente e occupò quasi tutto il suo tempo. Dopo ripetute delusioni nei confronti del generale [[George McClellan]] e di una fila di altri comandanti generali di scarso successo, Lincoln prenderà infine la coraggiosa decisione di nominare comandante dell'esercito un militare energico, risoluto e combattivo ma dal passato turbolento e da una carriera caratterizzata da successi ma anche da alcuni fallimenti: il generale [[Ulysses S. Grant]]. Egli avrebbe applicato le sue capacità militari, la sua tenacia e il suo talento nella conduzione degli uomini, per arrivare alla fine della guerra.
La guerra fu una fonte di costante frustrazione per il presidente e occupò quasi tutto il suo tempo. Dopo ripetute delusioni nei confronti del generale [[George McClellan]] e di altri comandanti generali di scarso successo, Lincoln prese infine la coraggiosa decisione di nominare comandante dell'esercito un militare energico, risoluto e combattivo, ma dal passato turbolento e da una carriera caratterizzata da successi ma anche da alcuni fallimenti: il generale [[Ulysses S. Grant]].
 
L'incapacità di [[George G. Meade]] di catturareaccerchiare l'esercito di [[Robert Edward Lee]] mentre si ritirava da Gettysburg e la perdurante passività dell'[[armata del Potomac]] persuaderàpersuasero il presidente che era necessario attuare un cambio al vertice di comando. Le vittorie di Grant nella [[battaglia di Shiloh]] e nella [[campagna di Vicksburg]] impressionarono Lincoln e fecero di lui un forte candidato alla guida dell'[[Union Army]] nella veste di [[comandante generale dell'esercito statunitense]].
{{Campagnabox Campagna di Vicksburg}}
Rispondendo alle critiche mosse in direzione dia Grant dopo le forti perdite subite a Shiloh (nella [[Contea di Hardin (Tennessee)|Conteacontea di Hardin]]), Lincoln dichiareràdichiarò: "''nonNon posso risparmiare né fare a meno di quest'uomo, lui almeno lotta sul serio!''"<ref>Thomas (2008), p. 315.</ref>. Con Grant al comando, il presidente sentì che l'Esercito dell'Unione poteva continuare inesorabilmenteeffettuare una serie di offensive coordinate insu più teatrifronti, eusando avere un comandante nelle alte sfere che concordava con la propria opinione sull'uso delleanche truppe nere in operazioni di combattimentoneri<ref>Nevins, ''Ordeal of the Union'' (Vol. IV), pp. 6–17.</ref>.
{{Campagnabox Campagna di Chattanooga}}
TuttaviaLincoln rimaseera anchetuttavia preoccupato per il fatto che il generale potesse prenderepensare ina considerazione l'ipotesi di una candidatura percandidarsi lealle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1864|elezioni presidenziali del 1864]], come stava del resto già facendo G. McClellan. Lincoln fece in modo chetrovò un intermediario facesseper un'inchiestaindagare sulle intenzioniambizioni politiche di Grant e, avendo ottenuto la certezza che non ne aveva alcuna, presentò la sua promozione al [[Senato (degli Stati Uniti d'America)|Senato]]. Otterrà inoltreOttenne il consenso dell'assembleadel congressualeCongresso pera reintegrarenominare Grant al grado di tenente generale, che nessun ufficiale aveva più tenuto da quando lo ebbedopo [[George Washington]]<ref>{{Cita|Donald (1996), |pp. 490–492}}.</ref>.
 
{{Campagnabox Campagna Terrestre}}
Grant poté così intraprendere la sua sanguinosa [[Campagnacampagna terrestre]] nel 1864 la quale sarà, caratterizzata come "[[guerra di logoramento]]" a causa delle elevate perdite dell'Unione in vari scontri, come la [[battaglia del Wilderness]] e la [[battaglia di Cold Harbor]]. Sebbene avessero il vantaggio di combattere sulla difensiva, le forze confederate avrannosubirono "una percentuale quasi altrettanto alta di vittime delle forze dell'Unione"<ref>McPherson (2009), p. 113.</ref>; tali cifre però allarmerannoallarmarono il Nord. Il generale aveva perduto almeno 1/3un terzo del proprio esercito e il presidente -, dopo avergli chiesto quali piani avesse -, si sentiràsentì rispondere in tali termini: "''propongoPropongo di combattere su questa linea anche se ci vorrà tutta l'estate''"<ref>{{Cita|Donald (1996), |p. 501}}.</ref>.
[[File:USGrant&family.jpg|thumb|[[Ulysses S. Grant]] assieme alla moglie [[Julia Grant]] e al figlio Jessie a City Point nel 1864.]]
{{Campagnabox Campagna di Savannah}}
{{Campagnabox Campagna delle Caroline}}
Alla Confederazione comincerannocominciavano a mancare i rifornimenti e i rinforzi, e quindi l'esercito di Lee si ritireràritirò costantemente dopo ogni battaglia costata ingenti perdite. L'esercito di Grant si sposterà quindispostò in direzione Sudsud, attraversò il [[James (fiume)|fiume James]], costringendo gli avversari ada un assedio e ada una [[guerra di trincea]] appena fuori da [[Petersburg (Virginia)|Petersburg]]. Lincoln fece quindi una visita prolungata al quartier generale di Grant, ubicato a City Point, nella [[Virginia]] occupata.
[[File:Essayons Dramatic Club - Siege of Petersburg.jpg|thumb|left|Truppe unioniste a [[Petersburg (Virginia)]] nel 1864.]]
Ciò permise al presidente di conferire di persona col comandante e anche con [[William Tecumseh Sherman]] sul situazione venutasi a creare e sul corso delle ostilità, dato che quest'ultimo compìstava casualmente rendendo una visita affrettatarapida a Grant dalla sua postazione nella [[Carolina del Nord]]<ref name="whitehousehistory">{{Cita web|url=https://www.whitehousehistory.org/whha_about/whitehouse_collection/whitehouse_collection-art-06.html |titolo=The Peacemakers |editore=The White House Historical Association |urlarchivio=https://www.webcitation.org/62a8J9jOa?url=http://www.whitehousehistory.org/whha_about/whitehouse_collection/whitehouse_collection-art-06.html |dataarchivio=20 ottobre 2011 |urlmorto=sì |accesso=3 maggio 2009 }}</ref>. Lincoln e l'intero apparato del [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano]] si mobilitarono per sostenere lo sforzo del progetto di riconquista in tutto il Nord, tanto che in breve tempo sifu riuscirà apossibile sostituire quasi del tutto le perdite dell'[[Unione (guerra di secessione americana)|Unione]]<ref>Thomas (2008), pp. 422–424.</ref>. Il presidente autorizzò Grant a colpire le infrastrutture confederate - piantagioni, ferrovie e ponti - nella speranza di distruggere il morale del Sud e indebolire la sua capacità economica di continuare a combattere. L'arrivo del generale a Petersburg aveva consentito il blocco di tre linee ferroviarie colleganti [[Richmond (Virginia)|Richmond]] con il resto degli [[Stati Confederati d'America]]. Questa strategia permise ai generali Sherman e [[Philip Henry Sheridan]] di distruggere piantagioni e interi centri abitati nella [[valle dello Shenandoah]]<ref>Neely (2004), pp. 434–445.</ref>.
[[File:Sherman railroad destroy.jpg|thumb|Gli uomini di [[William Tecumseh Sherman]] fanno a pezzi la rete ferroviaria di [[Atlanta]]: è la [[cravatta di Sherman]]]]
 
La [[marcia verso il mare di Sherman]] attraverso la [[Georgia (Stati Uniti d'America)|Georgia]] nel 1864 si limitò a provocare danni in una striscia di 60 miglia (97&nbsp;km). Né Lincoln né i suoi comandanti videro mai la distruzione come uno dei principali obiettivi, ma piuttosto la sconfitta degli eserciti confederati. Lo storico Mark E. Neely Jr. ha sostenuto che non ci fu mai un tentativo d'impegnarsi in una "[[guerra totale]]" contro i civili, come sarebbe invece avvenuto ad esempio nel corso della [[seconda guerra mondiale]]<ref>Neely (2004), pp. 446–458.</ref>, anche se fu utilizzata la tattica della "[[Terra bruciata (guerra)|terra bruciata]]".
Il presidente autorizzerà Grant a colpire le infrastrutture confederate - piantagioni, ferrovie e ponti - nella speranza di distruggere il morale del Sud e indebolire la sua capacità economica di continuare a combattere. Il trasferimento del generale a Petersburg portò al blocco di ben tre linee ferroviarie colleganti [[Richmond (Virginia)|Richmond]] con il resto degli [[Stati Confederati d'America]]. Questa strategia permise ai generali Sherman e [[Philip Henry Sheridan]] di distruggere piantagioni e interi centri abitati incontrati nella [[valle dello Shenandoah]]<ref>Neely (2004), pp. 434–445.</ref>.
[[File:Sherman railroad destroy noborder.jpg|thumb|Gli uomini di [[William Tecumseh Sherman]] fanno a pezzi la rete ferroviaria di [[Atlanta]]: è la [[cravatta di Sherman]].]]
Il danno causato dalla [[marcia verso il mare di Sherman]] attraverso la [[Georgia (Stati Uniti d'America)|Georgia]] nel 1864 si limitò ad una striscia di 60 miglia (97&nbsp;km), ma né Lincoln né i suoi comandanti videro mai la pura e semplice distruzione come uno dei principali obiettivi, ma piuttosto la sconfitta degli eserciti confederati. Lo storico Mark E. Neely Jr. ha sostenuto che non ci sarà mai alcun tentativo d'impegnarsi in una "[[guerra totale]]" contro i civili come avrà invece tristemente luogo ad esempio nel corso della [[seconda guerra mondiale]]<ref>Neely (2004), pp. 446–458.</ref>, anche se verrà utilizzata la tattica della "[[Terra bruciata (guerra)|Terra bruciata]]".
 
Il generale confederato [[Jubal Anderson Early]] inizierà a questo punto una serie di assalti nel Nord che minacciarono la capitale. Durante la [[battaglia di Fort Stevens]] sviluppatasi nel quadrante Nordovest di [[Washington]] al presidente capitò di osservare il combattimento da una posizione troppo esposta tanto che il giovane capitano [[Oliver Wendell Holmes (giurista)|Oliver Wendell Holmes]] gli dovrà gridare: "''togliti subito di lì, dannato sciocco, prima che ti sparino!''"<ref>Thomas (2008), p. 434.</ref> Dopo ripetute chiamate rivolte a Grant per difendere la capitale Sheridan giungerà con le sue truppe e la minaccia sarà così scongiurata<ref>Donald (1996), pp. 516–518.</ref>.
 
Il generale confederato [[Jubal Anderson Early]] iniziò a questo punto una serie di assalti nel Nord, che minacciarono la capitale Washington. Durante la [[battaglia di Fort Stevens]], sviluppatasi nel quadrante nordovest di [[Washington]], al presidente capitò di osservare il combattimento da una posizione troppo esposta, tanto che il giovane capitano [[Oliver Wendell Holmes (giurista)|Oliver Wendell Holmes]] gli dovette gridare: "''Toglietevi subito di lì, dannato sciocco, prima che vi sparino!''"<ref>Thomas (2008), p. 434.</ref> Dopo ripetute richieste a Grant di difendere la capitale, Sheridan giunse con le sue truppe e la minaccia fu così scongiurata<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 516–518}}.</ref>.
Mentre Grant continuava a logorare le forze rimaste a Lee iniziarono i tentativi per far avviare le trattative di pace. Il vicepresidente confederato [[Alexander Hamilton Stephens]] guiderà personalmente una rappresentanza per incontrare Lincoln, [[William H. Seward]] e altri alla ''[[conferenza di Hampton Roads]]''. Il presidente rifiuterà però di consentire qualsiasi "negoziato tra eguali"; il suo unico obiettivo fu un accordo per porre fine ai combattimenti e gli incontri non produssero i risultati tanto attesi e sperati<ref>Donald (1996), p. 565.</ref>.
[[File:Appomatox Court House National Historical Park APCO2606.jpg|thumb|left|L'"Appomatox Court House National Historical Park".]]
Mentre Grant continuava a logorare le forze rimaste a Lee, iniziarono i tentativi di avviare le trattative di pace. Il vicepresidente confederato [[Alexander Hamilton Stephens]] guidò una rappresentanza per incontrare Lincoln, [[William H. Seward]] e altri alla [[conferenza di Hampton Roads]]. Il presidente rifiutò però di consentire a qualsiasi "negoziato tra eguali"; il suo unico obiettivo era un accordo per porre fine ai combattimenti e gli incontri non produssero risultati<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 565}}.</ref>.
Il 1° di aprile del 1865 Grant superò con successo le forze di Lee nella [[battaglia di Five Forks]] ed arrivò a circondare quasi interamente Petersburg; il governo confederato evacuò Richmond. Alcuni giorni dopo, quando anche quella città finalmente cadde, Lincoln visitò la capitale vinta; vi si recò per compiere un gesto pubblico, sedendosi alla scrivania di [[Jefferson Davis]] e dicendo in maniera simbolica alla nazione che il [[Presidente degli Stati Uniti d'America]] aveva nuovamente autorità su tutto il territorio.
 
Il 1º aprile 1865 Grant superò con successo le forze di Lee nella [[battaglia di Five Forks]] e arrivò a circondare quasi interamente Petersburg; il governo confederato evacuò Richmond. Alcuni giorni dopo, quando anche quella città cadde, Lincoln visitò la capitale vinta; vi si recò per compiere un gesto pubblico, sedendosi alla scrivania di [[Jefferson Davis]] e dicendo in maniera simbolica alla nazione che il presidente degli Stati Uniti aveva nuovamente autorità su tutto il territorio. Mentre camminava per la città, i meridionali bianchi rimaserosudisti dirimasero pietraimmobili, ma i [[liberto|liberti]] lo accolsero, circondarono ede acclamarono come un autentico eroe; i loro sentimenti vennero riassunti dalla frase di un ammiratore: "''soSo che sono libero perché ho visto il volto di Padre Abramo e l'ho udito''". Il 9 di aprile Lee si arrese a Grant all'[[Appomattox Court House]] e; la guerra potéera in tal maniera avere terminefinita<ref>{{Cita|Donald (1996), |p. 589}}.</ref>.
[[File:Lincoln Commemorative Medallions, ca. 1865-1909 (4359522811).jpg|thumb|Medaglioni commemorativi con l'effigie di Lincoln.]]
 
=== Rielezione nel 1864 ===
{{vedi anche|Presidenza di Abraham Lincoln#Elezioni presidenziali del 1864}}
[[File:Lincoln Commemorative Medallions, ca. 1865-1909 (4359522811).jpg|thumb|Medaglioni commemorativi con l'effigie di Lincoln]]
Alle [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1864|elezioni presidenziali del 1864]] la nazione dovrà affrontare una delle poche [[campagna elettorale|campagne elettorali]] della [[storia degli Stati Uniti d'America|sua intera Storia]] svoltesi durante un conflitto bellico in pieno corso. Lincoln avrà l'abilità politica,si saper riunire e tenere insieme tutte le principali fazioni del [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano]] come anche la capacità di trascinare dalla propria parte gli "War Democrats" come [[Edwin McMasters Stanton]] e [[Andrew Johnson]]<ref>Fish, pp. 53–59.</ref><ref>Tegeder, pp. 77–86.</ref>.
Alle [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1864|elezioni presidenziali del 1864]] la nazione affrontò una delle poche [[campagna elettorale|campagne elettorali]] della [[storia degli Stati Uniti d'America|sua intera storia]] svoltesi durante una guerra. Lincoln mostrò l'abilità politica sia di saper riunire tutte le principali fazioni del [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano]] sia di trascinare dalla propria parte i Democratici favorevoli alla guerra (i "War Democrats") come [[Edwin McMasters Stanton]] e [[Andrew Johnson]]<ref>Fish, pp. 53–59.</ref><ref>Tegeder, pp. 77–86.</ref>.
 
Il presidente trascorreràtrascorreva molte ore alla settimana a parlare con i politici di tutto il paesePaese e utilizzerà attivamenteutilizzava i suoi poteri di patrociniofinanziamento per tenere incollateinsieme le varie [[correnti plitiche]] del suo Partito, costruire un supporto stabile per poter portare avanti positivamente l'agenda programmaticapartito e respingere gli sforzi dei Radical per farlo cadere e sostituirlo nel "Ticket presidenziale"<ref>Fish, pp. 60–69.</ref><ref>Tegeder, pp. 87–90.</ref>. Alla Convention sarà quindifu scelto proprio A.Andrew Johnson del [[Tennessee]] come compagno dicandidato corsavicepresidente. Per ampliare la coalizione -, includendovi sia glii War Democrats chesia i Repubblicani -, Lincoln gareggeràsi presentò sotto l'etichetta delladi una nuova formazione, denominata "Union Party"<ref>{{Cita|Donald (1996), |pp. 494–507}}.</ref>.
 
Quando in primavera le campagne primaverili di [[Ulysses S. Grant]] si trasformarono in sanguinosi stalli e le vittime dell'Unione montaronosalirono, la mancanza di un netto e definitivo successo militare parràsembrò per qualche tempo pesare fortemente sulle prospettive di rielezione del presidente e molti commentatori temeranno seriamentetemettero che Lincoln avrebbepotesse anche potuto venireessere sconfitto. Condividendo questa paura, Lincoln scriveràespresse ein firmerà unprivato l'impegno secondo ilper qualecui, se avesse perso le elezioni, avrebbe comunque fatto di tutto per battere la Confederazione prima didel doverpassaggio consegnaredi la [[Casa Bianca]]consegne al successore designato<ref name="Grimsley, p. 80">Grimsley, p. 80.</ref>:
{{Citazione|Anche stamani, come già accaduto per alcuni giorni passati, sembra estremamente probabile che questa Amministrazione non sarà rieletta. Allora sarà mio precipuo dovere cooperare con il Presidente eletto per salvare l'Unione tra le elezioni e l'inaugurazioneinsediamento; poiché egli avrà assicuratovinto la sua elezione sullasu basebasi di un tale motivo: dopoche non avrà più lapotrà possibilitàignorare diin farloseguito<ref>Basler (1953), p. 514.</ref>.}}
Lincoln farànon prenderemostrò visione delil contenuto dell'impegno scritto alai suosuoi gabinettoministri, ma chiederàchiese a tutti loro di firmare sopra la busta sigillata.
 
MentreIl laprogramma piattaformapolitico Democraticadei Democratici seguiva la l'"sciaala della pace" del Partitopartito e definiva la guerra come un completo "fallimento"; tuttavia il loro candidato, il generale [[George McClellan]], continueràcontinuava invece a sostenere la prosecuzione dellodel scontroconflitto fino al suo termine naturale e pertantosi nedissociò ripudieràdal platealmente i punti più salientiprogramma. Lincoln concederà asoccorse Grant uncon maggior numero dipiù truppe facendoe mobilitarecon l'interoappoggio dell'apparato partitico per permettere il rinnovarsi del suoPartito sostegno allo sforzo bellico messo in campoRepubblicano.
 
[[File:PottersHouseAtlanta1864.jpg|thumb|La "Potter/Pondes House" di [[Atlanta]] ospitò i tiratori scelti confederati fino a quando l'[[artiglieria]] dell'Unione non ne fece un tiro al bersaglio costante.]]
La [[campagna di Atlanta]] portata avanti da [[William Tecumseh Sherman]] a partire da maggio, la [[Battagliabattaglia di Atlanta]] a luglio e, la successiva caduta dell'intera città di [[Atlanta]] a settembre oltree allala catturaconquista di [[Mobile (Alabama)|Mobile]] da parte di [[David G. Farragut]] a seguito della [[battaglia della baia di Mobile]] saprannoriuscirono a porre finalmente terminefine al precedente nervosismo<ref>{{Cita|Donald (1996), |p. 531}}.</ref>.
{{Immagine multipla
| allinea = left
| direzione = orizzontale
| sfondo = pink
| footer =
| larghezza1 = 350
| immagine1 = 1864 Electoral Map.png
| didascalia1 = Il trionfo elettorale (in rosso) per Lincoln nelle elezioni del 1864, gli Stati del Sud (in marrone) e i territori (in marrone chiaro) non parteciparono.
| larghezza2 = 259
| immagine2 = Abraham Lincoln second inaugural address.jpg
| alt2 = A large crowd in front of a large building with many pillars.
| didascalia2 = Il secondo discorso inaugurale del presidente nel 1865 presso l'edificio del [[Campidoglio (Washington)]] quasi completato.
}}
Gli avversariI Democratici risulteranno essererisultavano profondamente divisi, con alcuni leader e la maggior parte dei soldati apertamente favorevoli a Lincoln. Al contrario il "National Union Party" fusi trovò unito eddall'azione energizzato poiché ildel presidente farà avanzare la questione centrale rimasta sul tappeto - ossia la prospettiva di una conclusione a brevefavore terminedell'emancipazione. dellaI lottaRepubblicani - e dichiarando che i veri fautori del [[repubblicanesimo]] oramai riconoscevano apertamentesottolineavano la perfidiadoppiezza e la [[mistificazione]] della [[buona fede]] dimostrata daidei [[Copperheads]]<ref>Randall & Current (1955), p. 307.</ref>.
 
L'8 di novembre Lincoln verràfu riconfermato con una maggioranza travolgente, riuscendo advincendo ottenerein tutti gli Stati tranne tre e ricevendo il 78% del voto dei soldati al fronte<ref name="Grimsley, p. 80"/><ref>Paludan, pp. 274–293.</ref>.
[[File:Lincoln2ndInauguration.jpg|thumb|Seconda inaugurazione alla presenza delle [[United States Colored Troops]].]]
Il 4 marzo del 1865 Lincoln consegnerà alla storia il suo secondo discorso inaugurale ([https://en.wikisource.org/wiki/Abraham_Lincoln%27s_Second_Inaugural_Address Testo completo su Wikisource]); in esso ritenne che le alte perdite di entrambe le parti fossero dovute alla volontà di [[Dio]]. Lo storico [[Mark Noll]] conclude affermando che esso si colloca tra la piccola manciata di testi a tema sacro con cui gli americani concepiscono il loro posto nel mondo<ref>Noll, p. 426.</ref>. Affermerà:
{{Citazione|Speriamo fermamente - con il massimo fervore - e preghiamo affinché questo poderoso flagello di guerra possa rapidamente scomparire. Eppure, se Dio vuole che continui, finché tutta la ricchezza accumulata dai 250 anni di lavoro non corrisposto dell'uomo-schiavizzato sarà affondata e fino a quando ogni goccia di sangue attinta con la frusta sarà ripagata da un'altra disegnata con la spada, come fu detto 3.000 anni fa; quindi ancora una volta deve essere detto che "i giudizi del [[Signore (Bibbia)|Signore]] sono sempre veri e giusti in tutto".
 
[[File:Lincoln2ndInauguration.jpg|thumb|Seconda inaugurazione alla presenza delle [[United States Colored Troops]]]]
Con cattiveria e rancore verso nessuno; con carità per tutti; con fermezza nella correttezza dei nostri intenti e giudizi, come Dio ci dà di vedere la giustezza di certe azioni, cerchiamo di finire il lavoro in cui ci troviamo coinvolti; per legare le ferite della nazione; prendersi cura di colui che avrà sopportato la battaglia e per la sua vedova e il suo orfano fare tutto ciò che si può per ottenere e nutrire una pace giusta e duratura, tra di noi e con tutte le altre nazioni di questo vasto mondo<ref>Abraham Lincoln, ''Abraham Lincoln: Selected Speeches and Writings'' (Library of America edition, 2009) p 450</ref>.}}
Il 4 marzo 1865 Lincoln consegnò alla storia il suo secondo discorso inaugurale ({{cita testo|url=https://en.wikisource.org/wiki/Abraham_Lincoln%27s_Second_Inaugural_Address|titolo=Testo completo su Wikisource}}); in esso espresse la convinzione che le alte perdite di entrambe le parti fossero dovute alla volontà di Dio. Lo storico [[Mark Noll]] colloca il discorso nella piccola manciata di testi a tema quasi sacro attraverso cui gli americani concepiscono il loro posto nel mondo<ref>Noll, p. 426.</ref>. Lincoln disse:
[[File:Abraham Lincoln O-116 by Gardner, 1865-crop.png|thumb|Il presidente nel febbraio del 1865.]]
{{Citazione|Speriamo fermamente - e preghiamo con il massimo fervore - affinché questo poderoso flagello di guerra possa rapidamente scomparire. Eppure, se Dio vuole che continui, finché tutta la ricchezza accumulata sfruttando i 250 anni di lavoro non pagato dell'uomo in catene non sarà scomparsa e fino a quando ogni goccia di sangue tolta con la frusta sarà ripagata da un'altra tolta con la spada, come fu detto 3.000 anni fa così ancora una volta deve essere detto che "i giudizi del Signore sono sempre veri e giusti in tutto". Con cattiveria e rancore verso nessuno; con carità per tutti; con fermezza nel giusto, come Dio ci fa riconoscere ciò che è giusto, diamoci lo slancio per finire il lavoro in cui siamo; per medicare le ferite della nazione; per prendersi cura di colui che avrà sopportato la battaglia e della sua vedova e del suo orfano - per fare tutto ciò che si può per ottenere e nutrire una pace giusta e duratura, tra di noi e con tutte le altre nazioni di questo vasto mondo<ref>Abraham Lincoln, ''Abraham Lincoln: Selected Speeches and Writings'' (Library of America edition, 2009) p 450</ref>.}}
 
=== Ricostruzione ===
{{vedi anche|Era della Ricostruzione#Presidenza Lincoln|Presidenza di Abraham Lincoln#Ricostruzione}}
[[File:Abraham Lincoln O-116 by Gardner, 1865.png|miniatura|Il presidente nel febbraio del 1865]]
La Ricostruzione iniziò già durante la guerra, poiché Lincoln e i suoi collaboratori anticiparono le domande su come reintegrare gli [[Stati Uniti meridionali]] riconquistati e su come determinare il destino dei [[capo (ruolo)|leader]] degli [[Stati Confederati d'America]] e degli schiavi liberati. Poco dopo la resa di [[Robert Edward Lee]] davanti a [[Ulysses S. Grant]] un generale aveva chiesto a Lincoln in che modo dovevano essere trattati i confederati sconfitti, e Lincoln rispose: "''lasciandoli tranquilli''"<ref>Thomas (2008), pp. 509–512.</ref>.
La Ricostruzione iniziò già durante la guerra, poiché Lincoln e i suoi collaboratori anticiparono le domande su come reintegrare gli [[Stati Uniti meridionali]] riconquistati e su come determinare il destino dei capi dei confederati e degli schiavi liberati. Poco dopo la resa di [[Robert Edward Lee]] davanti a [[Ulysses S. Grant]], un generale aveva chiesto a Lincoln in che modo dovevano essere trattati i confederati sconfitti; Lincoln rispose: "''Lasciandoli tranquilli''"<ref>Thomas (2008), pp. 509–512.</ref>. In linea con questo sentimento, il presidente fu il riferimento dei moderati, in contrasto ai [[Radical Republicans]] guidati dal deputato [[Thaddeus Stevens]] e dai senatori [[Charles Sumner]] e [[Benjamin Wade]], peraltro suoi alleati su altre questioni. Determinato a trovare una via accettabile per riunire la nazione e non alienarsi il Sud, Lincoln esortò a tenere elezioni in breve termine, con modalità non troppo severe. La sua proclamazione di [[amnistia]] dell'8 dicembre 1863 offrì il perdono a tutti coloro che non avevano tenuto una carica pubblica negli Stati confederati, non aveva maltrattato i prigionieri dell'[[Unione (guerra di secessione americana)|Unione]] e fossero disponibili a sottoscrivere un giuramento di fedeltà all'Unione<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 471–472}}.</ref>.
 
Via via che gli Stati del [[profondo Sud]] erano conquistati, si dovettero nominare i loro nuovi dirigenti mentre le loro amministrazioni venivano ripristinate; di particolare importanza erano il [[Tennessee]] e l'[[Arkansas]], dove Lincoln nominò i generali [[Andrew Johnson]] e [[Frederick Steele (militare)|Frederick Steele]] rispettivamente come governatori militari. Nella [[Louisiana]] ordinò invece a [[Nathaniel Banks]] di promuovere un piano che ripristinasse l'autonomia dello Stato quando il 10% degli elettori avessero accettato che il loro Stato proibisse la schiavitù<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 485}}.</ref>.
In linea con questo sentimento il presidente guidò i moderati riguardo alla politica da assumere e si oppose ai [[Radical Republicans]] guidati dal deputato [[Thaddeus Stevens]] e dai senatori [[Charles Sumner]] e [[Benjamin Wade]], alleati politici su altre questioni. Determinato a trovare una via accettabile per riunire la nazione e non alienarsi il Sud, Lincoln esorterà a tenere elezioni tempestive in termini generosi. La sua proclamazione di [[amnistia]] dell'8 dicembre 1863 (il [[piano del 10%]]) offrì il perdono a tutti coloro che non avevano tenuto un ufficio civile confederato, non aveva maltrattato i prigionieri dell'[[Unione (guerra di secessione americana)|Unione]] e che fossero stati disponibili a firmare un giuramento di fedeltà<ref>Donald (1996), pp. 471–472.</ref>.
 
Gli oppositori democratici accusarono il presidente di usare l'esercito per favorire le aspirazioni politiche sue e dei Repubblicani; dall'altra parte i Repubblicani radicali denunciarono la sua mossa come troppo indulgente e fecero approvare il disegno di legge detto ''[[Wade-Davis Bill]]'' nel 1864. Quando Lincoln mise il [[veto]] sul disegno di legge, i promotori si vendicarono, impedendo l'insediamento in parlamento dei rappresentanti eletti dalla Louisiana, dall'Arkansas e dal Tennessee<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 486}}.</ref>.
Mentre il [[profondo Sud]] stava per essere sottomesso si dovettero prendere decisioni tempestive sulla loro leadership mentre le loro amministrazioni venivano riformate; di particolare importanza erano il [[Tennessee]] e l'[[Arkansas]], dove Lincoln nominò i generali [[Andrew Johnson]] e [[Frederick Steele (militare)|Frederick Steele]] rispettivamente come governatori militari. Nella [[Louisiana]]
[[File:Abraham Lincoln by William F. Cogswell, 1869.jpg|thumb|Lincoln in un dipinto di [[William F. Cogswell]] del 1869]]
ordinò invece a [[Nathaniel Banks]] di promuovere un piano che ripristinasse la statualità quando il 10% degli elettori lo avessero accettato<ref>Donald (1996), p. 485.</ref>.
I provvedimenti presidenziali cercavano di tenere insieme i Repubblicani moderati e i radicali; per sostituire il [[Presidente della Corte suprema degli Stati Uniti d'America|Presidente della Corte Suprema]] la scelta cadde sull'esponente radicale [[Salmon Portland Chase]], che Lincoln sperava sostenesse i suoi provvedimenti sull'emancipazione e sulla stampa di [[cartamoneta]]<ref>Nevins, ''Ordeal of the Union'', Vol IV., p. 206.</ref>.
 
Dopo aver implementato il [[Proclama di emancipazione]], che non si applicava in ogni caso a ogni Stato, il presidente fece pressione sul [[Congresso degli Stati Uniti|Congresso]] per mettere fuori legge la schiavitù in tutta la nazione con un [[emendamento]] costituzionale. Lincoln dichiarò che esso avrebbe "''sistemato l'intera faccenda''"<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 561}}.</ref>. Nel dicembre del 1863 la proposta che avrebbe messo fuori legge la schiavitù fu portata all'esame del Congresso; non riuscì però a superare la maggioranza dei due terzi richiesta durante la votazione del 15 giugno del 1864 alla [[Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti|Camera dei Rappresentanti]]. Il passaggio dell'emendamento proposto divenne parte del programma politico repubblicano/unionista nelle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1864|elezioni presidenziali del 1864]]<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 562–563}}.</ref>. Dopo un lungo e aspro dibattito al Congresso, arrivò l'approvazione al secondo tentativo, il 31 gennaio del 1865, e fu inviato ai parlamenti statali per la [[ratifica]]<ref>{{Cita web|url=https://www.history.com/this-day-in-history/house-passes-the-13th-amendment |titolo=House passes the 13th Amendment – History.com This Day in History – 1/31/1865 |accesso=19 novembre 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121110065228/http://www.history.com/this-day-in-history/house-passes-the-13th-amendment |urlmorto=no }}</ref>; dopo di che, esso divenne ufficialmente il [[XIII emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America|XIII emendamento]], il 6 dicembre del 1865, dopo la morte di Lincoln<ref>{{Cita web|titolo=Primary Documents in American History: 13th Amendment to the U.S. Constitution |url=https://www.loc.gov/rr/program/bib/ourdocs/13thamendment.html |editore=Library of Congress |urlarchivio=https://www.webcitation.org/62a9BIwNw?url=http://www.loc.gov/rr/program/bib/ourdocs/13thamendment.html |dataarchivio=20 ottobre 2011 |urlmorto=no |accesso=20 ottobre 2011}}</ref>.
Gli oppositori Democratici del presidente si impadronirono di questi appuntamenti per accusarlo di usare l'esercito per assicurare le aspirazioni politiche sue proprie e dei Repubblicani; d'altra parte i radicali denunciarono la sua mossa come troppo indulgente e fecero approvare al suo posto la ''[[Wade-Davis Bill]]'' nel 1864. Quando Lincoln mise il [[veto]] sul progetto i promotori si vendicarono rifiutando di far sedere in parlamento i rappresentanti eletti dalla Louisiana, dall'Arkansas e dal Tennessee<ref>Donald (1996), p. 486.</ref>.
[[File:Abraham Lincoln by William F. Cogswell, 1869.jpg|thumb|Il Presidente in un dipinto di [[William F. Cogswell]] del 1869.]]
I provvedimenti presidenziali furono progettati per mantenere le fazioni moderate e radicali nell'alveo democratico; per riempire il posto resosi vacante di [[Presidente della Corte suprema degli Stati Uniti d'America|Presidente della Corte Suprema]] la scelta cadde sull'esponente radicale [[Salmon Portland Chase]], che Lincoln credette che avrebbe sostenuto le politiche di emancipazione e quelle finanziarie inerenti alla [[cartamoneta]]<ref>Nevins, ''Ordeal of the Union'', Vol IV., p. 206.</ref>.
 
Mentre la guerra volgeva al termine, la Ricostruzione presidenziale per il Sud si trovava in via di piena definizione; Lincoln pensava che il [[governo federale degli Stati Uniti d'America|governo federale]] avesse responsabilità limitate nei confronti dei milioni di liberti. Controfirmò il [[disegno di legge]] del senatore Charles Senner, che istituì un'agenzia federale temporanea progettata per soddisfare i bisogni materiali immediati degli ex schiavi: il [[Freedmen's Bureau]]<ref>Carwardine (2003), p. 242.</ref>. La legge rese inoltre disponibili ai liberti la coltivazione dei terreni liberi, dietro pagamento di un affitto triennale e con un'opzione di acquisto. Lincoln dichiarò che il suo "piano del 10%" per la Louisiana non si applicava automaticamente a tutti gli Stati confederati occupati; poco prima del suo assassinio annunciò che aveva un nuovo piano in mente per la Ricostruzione del Sud. Le discussioni con il suo governo rivelarono che Lincoln pensava che il controllo militare sugli ex Stati ribelli dovesse essere a breve termine, prima della loro riammissione sotto il controllo degli unionisti meridionali<ref>Carwardine (2003), p. 243.</ref>.
Dopo aver implementato il ''[[Proclama di emancipazione]]'', che non si applicava in ogni caso ad ogni Stato, il presidente aumentò la propria pressione sul [[Congresso degli Stati Uniti d'America|Congresso]] per mettere fuori legge la schiavitù in tutta la nazione con un [[emendamento]] costituzionale. Lincoln dichiarò che esso avrebbe "''ribadito l'intera faccenda''"<ref>Donald (1996), p. 561.</ref>.
Gli storici concordano sul fatto che è impossibile prevedere esattamente ciò che il presidente avrebbe fatto se fosse sopravvissuto, ma fanno proiezioni basate sulle sue posizioni politiche note e sull'acume a lui riconosciuto. I biografi [[James Garfield Randall]] e [[Richard Nelson Current]], secondo David Lincove, sostengono che:
 
{{citazione|È probabile che se fosse vissuto Lincoln avrebbe seguito una politica simile a [[presidenza di Andrew Johnson|quella di Johnson]], che si sarebbe quindi scontrato con i radicali del Congresso, che avrebbe prodotto un risultato migliore per i liberti di quanto in realtà accaduto, ed infine che le sue abilità politiche lo avrebbero aiutato ad evitare gli errori commessi da Johnson<ref>{{Cita libro|cognome=Lincove|nome=David A.|titolo=Reconstruction in the United States: An Annotated Bibliography|url=https://books.google.com/?id=3EQcT7-Dpi0C&pg=PA80|anno= 2000|editore=Greenwood|p=80|accesso=27 giugno 2015|isbn=978-0-313-29199-9}}</ref>.}}
Entro il dicembre del 1863 la proposta che avrebbe messo fuori legge la schiavitù fu portata davanti all'Assemblea congressuale per il relativo passaggio ufficiale; questo primo tentativo non riuscirà però a superare la maggioranza dei 2/3
richiesta il 15 giugno del 1864 alla [[Camera dei rappresentanti (Stati Uniti d'America)|Camera dei Rappresentanti]]. Il passaggio dell'emendamento proposto divenne parte della piattaforma repubblicano/unionista nelle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1864|elezioni presidenziali del 1864]]<ref>Donald (1996), pp. 562–563.</ref>.
 
Dopo un lungo ed aspro dibattito svoltosi in Aula un secondo tentativo fu approvato dal Congresso il 31 gennaio del 1865 e fu inviato alle legislature statali per la [[ratifica]] di rito<ref>{{Cita web|url=https://www.history.com/this-day-in-history/house-passes-the-13th-amendment |titolo=House passes the 13th Amendment – History.com This Day in History – 1/31/1865 |accesso=19 novembre 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121110065228/http://www.history.com/this-day-in-history/house-passes-the-13th-amendment |dataarchivio=10 novembre 2012 |urlmorto=no }}</ref>; dopo che ciò accadde esso divenne il ''[[XIII emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America|XIII emendamento]]'' il 6 dicembre del 1865<ref>{{Cita web|titolo=Primary Documents in American History: 13th Amendment to the U.S. Constitution |url=https://www.loc.gov/rr/program/bib/ourdocs/13thamendment.html |editore=Library of Congress |urlarchivio=https://www.webcitation.org/62a9BIwNw?url=http://www.loc.gov/rr/program/bib/ourdocs/13thamendment.html |dataarchivio=20 ottobre 2011 |urlmorto=no |accesso=20 ottobre 2011}}</ref>. Intanto Lincoln era già morto.
 
Mentre la guerra volgeva al termine la Ricostruzione presidenziale per il Sud si trovava in via di piena definizione, credendo Lincoln che il [[governo federale degli Stati Uniti d'America|Governo federale]] avesse ancora delle responsabilità troppo limitate nei confronti dei milioni di liberti. Controfirmò il [[disegno di legge]] del presidente Charles Senner, che istituì subito dopo un'agenzia federale temporanea progettata per soddisfare i bisogni materiali immediati degli ex schiavi: il [[Freedmen's Bureau]]<ref>Carwardine (2003), p. 242.</ref>.
 
La legge assegnò inoltre i terreni liberi con un affitto triennale e mettendo in campo la possibilità di acquistare titoli per i liberti. Lincoln avrà però l'occasione di dichiarare che il suo "piano del 10%" per la Louisiana non si applicava però automaticamente a tutti gli Stati sottoposti alla Ricostruzione; poco prima del suo assassinio annunciò che aveva un nuovo piano in mente per la Ricostruzione del Sud. Le discussioni con il suo governo rivelarono che Lincoln aveva programmato il controllo militare a breve termine sugli ex Stati ribelli, almeno fino alla loro riammissione sotto il controllo degli unionisti meridionali<ref>Carwardine (2003), p. 243.</ref>.
 
Gli storici concordano sul fatto che è impossibile prevedere esattamente ciò che il presidente avrebbe fatto se fosse sopravvissuto, ma fanno proiezioni basate sulle sue note posizioni politiche e sull'acume a lui riconosciuto. I biografi [[James Garfield Randall]] e [[Richard Nelson Current]], secondo David Lincove, sostengono che:
{{citazione|È molto probabile che se fosse vissuto Lincoln avrebbe seguito una politica del tutto simile a quella che cercherà di mettere in pratica la [[presidenza di Andrew Johnson]], che si sarebbe quindi scontrato con i radicali del Congresso, che avrebbe prodotto un risultato migliore per i liberti di quanto in realtà poi sarebbe accaduto, ed infine che le sue abilità politiche lo avrebbero aiutato ad evitare gli errori fatali commessi invece da Johnson<ref>{{Cita libro|cognome=Lincove|nome=David A.|titolo=Reconstruction in the United States: An Annotated Bibliography|url=https://books.google.com/?id=3EQcT7-Dpi0C&pg=PA80|anno= 2000|editore=Greenwood|p=80|accesso=27 giugno 2015|isbn=978-0-313-29199-9}}</ref>.}}
[[Eric Foner]] afferma che:
{{citazione|A differenza di Sumner e di altri radicali, Lincoln non ha vistovide la Ricostruzione come un'opportunità per attuare una rivoluzione politica e sociale oltre al fattodi là dell'emancipazione, aveva già da tempo chiarito la sua opposizione alla confisca e alla ridistribuzione della terra. Credeva, come fece la maggior parte dei Repubblicani ancora nell'aprile del 1865, che i requisiti di voto fossero dovutidovessero essere determinatistabiliti dagli Stati.{{ - }}
AssunsePensava che il controllo politico nel Sud sarebbe passato agli unionisti bianchi, ai secessionisti riluttanti e agli ex Confederati redenti; ma più e più volte durante la guerra, dopo l'iniziale opposizione, egli era giunto ad abbracciareaccogliere alcune delle posizioni più avanzate degli abolizionisti e dei Repubblicani radicali... Lincoln avrebbe indubbiamente ascoltato con attenzione le protesterichieste voltedi a dare un'ulteriore protezione agli ex schiavi...{{ - }}
È del tutto plausibile immaginare Lincoln e il Congresso concordare su una politica di Ricostruzione che avrebbe compresocomprendesse la protezione federale per i [[diritti civili]] fondamentali piùe un [[suffragio]] limitato da concedere agli [[afroamericani]], lungo le linee proposte da Lincoln stesso poco prima della sua morte<ref>{{Cita libro|cognome=Foner|nome=Eric|titolo=The Fiery Trial: Abraham Lincoln and American Slavery|url=https://books.google.com/?id=4b8m7cv3wTIC&pg=PA335|anno=2010|editore=W. W. Norton|pp=334–36334-36|accesso=27 giugno 2015|isbn=978-0-393-34066-2}}</ref>.}}
 
[[File:Face of Abraham Lincoln on Mount Rushmore.jpg|thumb|L'immagine del volto di Lincoln scavato sulla parete rocciosa del [[Monte Rushmore]].]]
 
=== Ridefinizione della Repubblica e del repubblicanesimo ===
{{vedi anche|Presidenza di Abraham Lincoln#Ridefinizione della Repubblica e del repubblicanesimo}}
[[File:Face of Abraham Lincoln on Mount Rushmore.jpg|thumb|Il volto di Lincoln scavato nella parete rocciosa del [[Monte Rushmore]]]]
La riuscita riunificazione tra gli Stati Sudisti e Nordisti ebbe una conseguenza per il nome stesso della nazione. Il termine "Stati Uniti" veniva infatti utilizzato in precedenza, talvolta al plurale ("questi" Stati Uniti) e altre volte al singolare ("gli" Stati Uniti), senza alcuna consistenza grammaticale particolare. La guerra civile rappresentò uno stimolo significativo nella futura predominanza dell'utilizzazione del singolare almeno fino al termine del XIX secolo<ref name="Presidential Proclamation">{{Cita web|url=https://www.whitehouse.gov/the-press-office/2011/04/12/presidential-proclamation-civil-war-sesquicentennial |titolo=Presidential Proclamation-Civil War Sesquicentennial |editore=The White House |data=12 aprile 2011 |citazione=...&nbsp;a new meaning was conferred on our country's name&nbsp;... |urlarchivio=https://www.webcitation.org/62aAPoA6B?url=http://www.whitehouse.gov/the-press-office/2011/04/12/presidential-proclamation-civil-war-sesquicentennial |dataarchivio=20 ottobre 2011 |urlmorto=sì |accesso=26 aprile 2011 }}</ref>.
 
La riuscita riunificazione tra gli Stati sudisti e nordisti ebbe una conseguenza per il nome stesso della nazione. Il termine "Stati Uniti" veniva infatti utilizzato in precedenza, talvolta al plurale ("Stati Uniti sono") e altre volte al singolare ("Stati Uniti è"), senza alcuna coerenza grammaticale. La guerra civile rappresentò uno stimolo significativo alla predominanza del singolare almeno a partire dalla fine del XIX secolo<ref name="Presidential Proclamation">{{Cita web|url=https://www.whitehouse.gov/the-press-office/2011/04/12/presidential-proclamation-civil-war-sesquicentennial |titolo=Presidential Proclamation-Civil War Sesquicentennial |editore=The White House |data=12 aprile 2011 |citazione=...&nbsp;a new meaning was conferred on our country's name&nbsp;... |urlarchivio=https://www.webcitation.org/62aAPoA6B?url=http://www.whitehouse.gov/the-press-office/2011/04/12/presidential-proclamation-civil-war-sesquicentennial |dataarchivio=20 ottobre 2011 |urlmorto=sì |accesso=26 aprile 2011 }}</ref>.
Negli ultimi decenni storici come Harry Victor Jaffa, Herman Belz, John Patrich Diggins, Vernon Burton e [[Eric Foner]] non hanno mancato di sottolineare la ridefinizione stipulata dal presidente dei valori facenti capo al [[Repubblicanesimo]]. Già nel corso degli anni 1850, quando la maggior parte della [[retorica]] politica si focalizzò sulla "sacralità" della ''[[Costituzione degli Stati Uniti d'America|Costituzione americana]]'', Lincoln ribaltò l'idea ponendo invece l'accento sulla ''[[Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America|Dichiarazione d'Indipendenza]]'' nella sua qualità di fondamento dei valori politici statunitensi (quello ch'egli chiamò il "fondamentale tassello" del [[repubblicanesimo]]<ref>Jaffa, p. 399.</ref>.
 
Negli ultimi decenni, storici come Harry Victor Jaffa, Herman Belz, John Patrich Diggins, Vernon Burton ed [[Eric Foner]] hanno sottolineato la ridefinizione stipulata dal presidente dei valori facenti capo al [[Repubblicanesimo]]. Già nel corso degli anni 1850, quando la maggior parte della retorica politica si focalizzava sulla "sacralità" della [[Costituzione degli Stati Uniti d'America|Costituzione degli Stati Uniti]], Lincoln ribaltò l'idea, ponendo invece l'accento sulla [[Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America|Dichiarazione d'indipendenza]] nella sua qualità di fondamento dei valori politici statunitensi (quello ch'egli chiamò il "fondamentale tassello" del [[repubblicanesimo]])<ref>Jaffa, p. 399.</ref>.
L'enfasi posta sui concetti di "[[Libertà]]" e l'[[uguaglianza sociale]] per tutti, in chiaro contrasto con la tolleranza espressa fino ad allora dalla stessa ''Costituzione'' nei riguardi della schiavitù, spostò radicalmente il punto d'approccio al dibattito. Come afferma Diggins per quel che riguarda il ''discorso di Cooper Union'' della prima metà del 1860 e che si rivelò assai influente nel prosieguo della [[campagna elettorale]] per le [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1860|elezioni presidenziali del 1860]] "''Lincoln presentò agli americani una concezione della [[storia degli Stati Uniti d'America|storia USA]] la quale offrirà un prezioso contributo alla teoria e al destino futuro dello stesso repubblicanesimo''"<ref>Diggins, p. 307.</ref>.
 
L'enfasi posta sui concetti di libertà e di [[uguaglianza sociale]] per tutti, in chiaro contrasto con la tolleranza espressa fino ad allora dalla stessa Costituzione nei riguardi della schiavitù, spostò radicalmente il punto d'approccio al dibattito. Come afferma Diggins per quel che riguarda il discorso della Cooper Union della prima metà del 1860 e che si rivelò assai influente nel prosieguo della [[campagna elettorale]] per le [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1860|elezioni presidenziali del 1860]], "Lincoln presentò agli americani una concezione della [[storia degli Stati Uniti d'America|storia degli Stati Uniti]] che offrirà un prezioso contributo alla teoria e al futuro dello stesso repubblicanesimo"<ref>Diggins, p. 307.</ref>.
La sua posizione acquistò progressivamente forza in quanto evidenziò la base [[morale]] insita nel grande ideale di "[[Democrazia]]", piuttosto che i suoi meccanici legalismi<ref>Foner (2010), p. 215.</ref>. Solo un anno dopo tuttavia egli giustificherà il conflitto propriamente in termini di legalismo (la ''Costituzione'' era un contratto e perché una parte potesse uscirne anche tutte le altre dovevano essere altrettanto d'accordo<ref>Jaffa, p. 263.</ref>) e poi di oggligo nazionale a garanzia della forma di governo repubblicana in ogni singolo Stato dell'Unione. Burton (2008) infine sostiene che il repubblicanesimo di Lincoln venne assunto a piene mani dagli ex schiavi in quanto emancipati ed oramai liberi<ref>Orville Vernon Burton, ''The Age of Lincoln'' (2008) p 243</ref>.
 
La sua posizione acquistò progressivamente forza in quanto evidenziò la base morale insita nel grande ideale di democrazia, piuttosto che i suoi meccanismi legali<ref>Foner (2010), p. 215.</ref>. Solo un anno dopo, tuttavia, egli giustificherà il conflitto propriamente in termini di legalità (la Costituzione era un contratto e perché una parte potesse uscirne anche tutte le altre dovevano essere d'accordo<ref>Jaffa, p. 263.</ref>) e di obbligo nazionale a garanzia della forma di governo repubblicana in ogni singolo Stato dell'Unione. Burton (2008), infine, sostiene che il repubblicanesimo di Lincoln venne accolto a braccia aperte dagli ex schiavi, in quanto emancipati e oramai liberi<ref>Orville Vernon Burton, ''The Age of Lincoln'' (2008) p 243</ref>.
Nel marzo del 1861, durante il suo primo discorso inaugurale, esplorò la natura della democrazia; denunciò la secessione come [[anarchia]] e spiegò che la regola della maggioranza doveva essere bilanciata da previe restrizioni costituzionali. Dirà: "''una maggioranza tenuta a freno da controlli e limitazioni costituzionali - e sempre cambiando facilmente a seguito di deliberati mutamenti delle opinioni e dei sentimenti popolari - è l'unico vero sovrano di un popolo autenticamente libero!''"<ref>Belz (1998), p. 86.</ref>.
 
Nel marzo del 1861, durante il suo primo discorso inaugurale, esplorò la natura della democrazia; denunciò la secessione come [[anarchia]] e spiegò che la regola della maggioranza doveva essere bilanciata da restrizioni costituzionali. Disse: "Una maggioranza tenuta a freno da controlli e limitazioni costituzionali - e sempre cambiando facilmente a seguito di deliberati mutamenti delle opinioni e dei sentimenti popolari - è l'unico vero sovrano di un popolo autenticamente libero!"<ref>Belz (1998), p. 86.</ref>
 
=== Altre disposizioni ===
Lincoln aderìaderiva alla teoria presidenziale del [[Partito Whig (Stati Uniti d'America)|Partito Whig]], che diededava al [[Congresso degli Stati Uniti d'America|Congresso]] la responsabilità primaria di scrivere le leggi, mentre l'Esecutivo ledoveva imponevametterle in pratica; pose il [[veto]] solo a quattro progetti di legge; l'unico importante fu il ''Bill Wade-Davis'' con il suo duro programma di Ricostruzione<ref>Donald (2001), p. 137.</ref>. Controfirmò la legge detta ''[[Morrill Land-Grant Colleges Act]]'' nel 1862, la quale fornì sovvenzioni governative alle strutture di educazione agricola statali; l'[[Homestead Act]] di quello stesso anno rese disponibili per l'acquisto milioni di acri di terreni detenuti dal governo all'Ovest a costi molto bassi. Le ''Pacific Railway Acts'' del 1862 e del 1864 garantirono il sostegno federale per la costruzione della [[First Transcontinental Railroad|prima ferrovia transcontinentale]], completata nel 1869<ref>Paludan, p. 116.</ref>. L'approvazione di queste due ultime leggi fu resa possibile dalla mancanza dei deputati e senatori del Sud, che si erano opposti a misure simili negli anni 1850 durante la [[presidenza di Zachary Taylor]] prima e la [[presidenza di Millard Fillmore]] poi<ref>McPherson (1993), pp. 450–452.</ref>.
 
Due provvedimenti importanti riguardarono le entrate governative: l'istituzione di dazi (una misura con una lunga storia) e una nuova imposta federale sul reddito. Nel 1861 firmò la seconda e la terza ''Morrill Tariff''; la prima era stata promulgata nel corso della [[presidenza di James Buchanan]]. Sempre nel 1861 il presidente firmò la ''Revenue Act'', creando la prima imposta sul reddito degli Stati Uniti<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 424}}.</ref>, con un'aliquota unica del 3% sui redditi superiori a 800 dollari ({{formatnum:21300}} dollari in termini correnti), che fu poi modificata dalla ''Revenue Act'' del 1862 con aliquote progressive<ref>Paludan, p. 111.</ref>.
Controfirmò la ''Morrill Land-Grant Colleges Act'' nel 1862 la quale fornirà sovvenzioni governative alle strutture di educazione agricola statali; l'[[Homestead Act]] di quello stesso anno renderà disponibili per l'acquisto milioni di acri di terreni detenuti dal governo in Occidente a costi molto bassi. Le ''Pacific Railway Acts'' del 1862 e del 1864 garantiranno il sostegno federale per la costruzione della [[First Transcontinental Railroad]], completata nel 1869<ref>Paludan, p. 116.</ref>. Il passaggio di queste due ultime disposizioni fu reso possibile dall'assenza di deputati e senatori del Sud che si erano già opposti alle misure nel 1850 durante la [[presidenza di Zachary Taylor]] prima e la [[presidenza di Millard Fillmore]] poi<ref>McPherson (1993), pp. 450–452.</ref>.
 
Lincoln si occupò anche all'espansione dell'influenza economica del governo federale in diverse altre aree; la creazione del sistema di banche nazionali con la legge ''National Banking Act'' (1863-64), fornì al Paese una solida rete finanziaria; stabilì una valuta nazionale; nel 1862 fu creato il [[Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti d'America|Dipartimento dell'Agricoltura]]<ref name="Donald 2001 p. 424">Donald (2001), p. 424.</ref>.
Altri pronunciamenti importanti riguardarono due disposizioni per aumentare le entrate governative: tariffe (una politica con un lungo precedente) e una nuova imposta federale sul reddito. Nel 1861 firmò la seconda e la terza ''Morrill Tariff'', la prima era stata promulgata nel corso della [[presidenza di James Buchanan]]. Sempre nel 1861 il presidente firmerà la ''Revenue Act'', creando la prima imposta sul reddito degli Stati Uniti<ref>Donald (1996), p. 424.</ref>. Ciò contribuirà a creare una tassa fissa del 3% sui redditi superiori a 800 dollari (21.300 in termini correnti), che sarà a sua volta successivamente modificata dalla ''Revenue Act'' del 1862 con una struttura progressiva dei tassi<ref>Paludan, p. 111.</ref>.
 
Lincoln presiederà anche all'espansione dell'influenza economica del governo federale in diverse altre aree; la creazione del sistema di banche nazionali da parte del ''National Banking Act'' (1863-64) fornirà il paese di una solida rete finanziaria; stabilirà una valuta nazionale; nel 1862 verrà creato il [[Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti d'America|Dipartimento dell'Agricoltura]]<ref name="Donald 2001 p. 424">Donald (2001), p. 424.</ref>.
{{Campagnabox PiccoloCorvo}}
[[File:Dakota War of 1862-stereo-right.jpg|thumb|Profughi scampati alla violenza della [[Guerraguerra di Piccolo Corvo]].]]
Nel 1862 il presidente invieràinviò il generale [[John Pope]] a reprimere launa rivolta scatenatasidei connativi americani, ladetta [[Guerraguerra di Piccolo Corvo]], nell'odierno [[Minnesota]]; quando gli verrannofurono presentatiglipresentati 303 mandati di esecuzione per i [[Sioux]] (Santee Dakota) accusati di aver ucciso contadini innocenti, Lincoln condurrà lacondusse propriaun personale revisioneesame di ciascuno di essi, approvando infine 39 condanne all'[[impiccagione]] (una saràfu successivamente revocata<ref>Cox, p. 182.</ref>). Aveva infine programmato di riformare l'intera politica federale nei confronti dei [[nativi americani degli Stati Uniti d'America]]<ref>Nichols, pp. 210–232.</ref>.
 
Dopo le gravi perdite subite da [[Ulysses S. Grant|Grant]] nella sua campagna contro [[Robert Edward Lee|Lee]], aveva preso in considerazione un ordine esecutivo per la [[coscrizione]], ma non fu mai emesso; in risposta a numerose voci circolanti in proposito, i redattori del ''[[New York World]]'' e del ''Journal of Commerce'' pubblicarono un falso progetto di proclama, che provocò volatilità del mercato aurifero, di cui beneficiarono gli editori e gli altri impiegati dei giornali. Il presidente reagì con durezza e ordinò un sequestro militare dei due giornali durato due giorni<ref>{{Cita|Donald 1996|pp. 501–502}}.</ref>.
 
Lincoln è in gran parte responsabile dell'istituzione della festività detta [[Giorno del ringraziamento]]<ref name="Donald 1996, p. 471">{{Cita|Donald 1996|p. 471}}.</ref>; prima della sua presidenza, difatti, il "Ringraziamento" (per il primo raccolto ottenuto in terra americana dai [[Padri Pellegrini]]), una festa locale nella [[Nuova Inghilterra]] fin dal XVII secolo, era stato proclamato dal governo federale solo sporadicamente e in date irregolari. L'ultimo annuncio del genere era stato dato durante la [[presidenza di James Madison]] cinquant'anni prima. Nel 1863 Lincoln dichiarò che l'ultimo [[giovedì]] del mese di [[novembre]] di quell'anno sarebbe stato un "giorno dedicato al Ringraziamento"<ref name="Donald 1996, p. 471"/>.
[[File:03 yosemite half dome.jpg|thumb|Veduta panoramica del [[Parco nazionale di Yosemite]]]]
Nel giugno seguente approvò lo stanziamento di fondi ''Yosemite'', che fornì una dotazione federale senza precedenti per l'area ai giorni nostri nota come [[Parco nazionale di Yosemite]]<ref>{{Cita libro|cognome=Schaffer|nome=Jeffrey P.|titolo=Yosemite National Park: A Natural History Guide to Yosemite and Its Trails|url=https://archive.org/details/yosemitenational0000scha|editore=Wilderness Press|p={{cita testo|url=https://archive.org/details/yosemitenational0000scha/page/48|titolo=48}}|città=Berkeley|anno=1999|isbn=0-89997-244-6}}</ref>.
 
=== Nomine dei giudici ===
Sulla scia delle gravi perdite subite da [[Ulysses S. Grant]] nella sua campagna contro [[Robert Edward Lee]] aveva preso in considerazione l'ennesima chiamata esecutiva alla [[coscrizione]], ma non sarà mai emessa; in risposta a numerose voci circolanti in proposito i redattori del ''[[New York World]]'' e del ''Journal of Commerce'' pubblicheranno un falso progetto di proclama che creò un'opportunità per gli editori e gli altri impiegati alle pubblicazioni di approfittare della volatilità del mercato aurifero. La reazione presidenziale sarà quella di inviare ai media il più forte dei messaggi su un tale comportamento scorretto; ordinerà ai militari di sequestrare i due giornali, che così non potranno uscire per due giorni di fila<ref>Donald (1996), pp. 501–502.</ref>.
La filosofia dichiarata da Lincoln sulle nomine dei giudici fu che ''non possiamo domandare a un uomo che cosa farà, e nel caso lo chiedessimo e lui rispondesse, dovremmo disprezzarlo per questo, perciò dobbiamo prendere un uomo le cui opinioni sono già note''<ref name="Donald 1996, p. 471"/>; nominò cinque giudici alla [[Corte Suprema degli Stati Uniti d'America]].
[[File:TraditionalThanksgiving.jpg|thumb|left|Cena tradizionale per il [[Giorno del ringraziamento]].]]
* [[Noah Haynes Swayne]], scelto il 21 gennaio 1862 e nominato il 24 seguente; un avvocato antischiavista impegnato nell'Unione.
Lincoln è in gran parte responsabile dell'istituzione della festività detta [[Giorno del ringraziamento]]<ref name="Donald 1996, p. 471">Donald (1996), p. 471.</ref>; prima della sua presidenza difatti il "Ringraziamento" (per il 1° raccolto ottenuto in terra americana dai [[Padri Pellegrini]]), mentre rimaneva una vacanza regionale nella [[Nuova Inghilterra]] fin dal XVII secolo, era stato proclamato dal governo solo sporadicamente e in date irregolari. L'ultimo annuncio del genere era stato dato durante la [[presidenza di James Madison]] 50 anni prima. Nel 1863 dichiarerà che l'ultimo [[giovedì]] del mese di [[novembre]] di quell'anno sarebbe stato un "giorno dedicato al Ringraziamento"<ref name="Donald 1996, p. 471"/>.
* [[Samuel Freeman Miller]], scelto e nominato il 16 luglio 1862; aveva sostenuto Lincoln nelle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1860|elezioni presidenziali del 1860]] ed era un abolizionista dichiarato.
[[File:03 yosemite half dome.jpg|thumb|Veduta panoramica del [[Parco nazionale di Yosemite]].]]
* [[David Davis (giurista)|David Davis]], uno dei promotori della [[campagna elettorale]] repubblicana nel 1860, scelto il 1º dicembre 1862 e nominato l'8 seguente; era già stato anche giudice nel distretto dell'[[Illinois]] dove era avvocato il futuro presidente.
Nel giugno seguente approverà la sovvenzione ''Yosemite'' la quale fornirà una protezione federale senza precedenti per l'area ai giorni nostri nota come [[Parco nazionale di Yosemite]]<ref>{{Cita libro|cognome=Schaffer|nome=Jeffrey P.|titolo=Yosemite National Park: A Natural History Guide to Yosemite and Its Trails|editore=Wilderness Press|p=48|città=Berkeley|anno=1999|isbn=0-89997-244-6}}</ref>.
* [[Stephen Johnson Field]], precedentemente giudice della Corte Suprema della [[California]], scelto il 6 marzo 1863 e nominato il 10 seguente; fornì un equilibrio sia geografico sia politico alla Corte, in quanto Democratico.
* [[Salmon P. Chase]], [[Segretario al tesoro degli Stati Uniti d'America|Segretario al tesoro]], scelto come [[Presidente della Corte suprema degli Stati Uniti d'America|Presidente della Corte suprema]] e nominato lo stesso giorno, il 6 dicembre 1864. Lincoln riteneva che Chase fosse un abile giurista che avrebbe sostenuto le [[leggi per la Ricostruzione]] e che la sua elezione compattasse il Partito Repubblicano<ref>Blue, p. 245.</ref>.
 
=== Nomine giuridiche ===
La filosofia dichiarata da Lincoln sulle nomine giuridiche fu che ''non possiamo domandare ad un uomo quale sia la sua volontà e se egli dovesse rispondere dovremmo disprezzarlo per questo, perciò dobbiamo prendere un uomo le cui opinioni sono già note''<ref name="Donald 1996, p. 471"/>; eleggerà cinque giudici alla [[Corte Suprema degli Stati Uniti d'America]].
* [[Noah Haynes Swayne]], scelto il 21 gennaio del 1862 e nominato il 24 seguente; un avvocato antischiavista impegnato nell'Unione.
* [[Samuel Freeman Miller]], scelto e nominato il 16 luglio del 1862; aveva attivamente sostenuto Lincoln nelle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1860|elezioni presidenziali del 1860]] e fu un abolizionista dichiarato.
* [[David Davis (giurista)|David Davis]], uno dei promotori della [[campagna elettorale]] Repubblicana nel 1860, scelto il 1º dicembre del 1862 e nominato l'8 seguente; era già stato anche giudice nel distretto dell'[[Illinois]] in cui operava il futuro presidente.
* [[Stephen Johnson Field]], precedentemente giudice della Corte Suprema della [[California]], scelto il 6 marzo del 1863 e nominato il 10 seguente; fornirà un equilibrio geografico oltre che politico alla Corte il quanto Democratico.
* Infine [[Salmon P. Chase]], il [[Segretario al Tesoro degli Stati Uniti d'America|Segretario al Tesoro]], scelto come [[Presidente della Corte suprema degli Stati Uniti d'America|Presidente della Corte suprema]] e nominato lo stesso giorno, il 6 dicembre del 1864. Lincoln riteneva che Chase fosse un abile giurista che avrebbe sostenuto la legislazione per la Ricostruzione e che la sua elezione compattasse il Partito Repubblicano<ref>Blue, p. 245.</ref>.
=== Nuovi Stati ammessi nell'Unione ===
La [[Virginia Occidentale]], ammessa nell'Unione il 20 giugno 1863, compresecomprendeva le ex contee nordoccidentali della [[Virginia]] che si separaronoerano doposeparate chequando quest'ultimaquesta dichiarò la propria secessione. Come condizione preliminare, la ''Carta costituzionale''Costituzione del nuovo [[Stati federati degli Stati Uniti d'America|Stato federato]] era tenutotenuta a provvedere alla graduale abolizione della schiavitù<ref>{{Cita|Donald (1996), |p. 300}}.</ref>.
 
Il [[Nevada]], che divenne il terzo degli [[Stati del Pacifico]], fu ammesso come entità libera il 31 ottobre del 1864<ref>{{Cita|Donald (1996), |p. 539}}.</ref>.
[[File:Fords Theatre.jpg|thumb|L'esterno del [[teatro Ford]] nel 1865.]]
[[File:Gun used to assassinate Abraham Lincoln on display at Ford's Theatre, Washington, D.C.jpg|thumb|La [[Derringer (pistola)|Derringer]] con cui [[John Wilkes Booth]] uccise il presidente.]]
 
== Omicidio e funerali di Stato ==
{{Vedi anche|Assassinio di Abraham Lincoln|Leggenda sulle coincidenze Lincoln-Kennedy|Maledizione dell'anno zero}}
[[File:Ford's TheaterFords boxTheatre.jpg|thumb|IlL'esterno palco presidenziale aldel [[Teatroteatro Ford]]. nel 1865]]
[[File:Gun used to assassinate Abraham Lincoln on display at Ford's Theatre, Washington, D.C.jpg|thumb|La [[Derringer (pistola)|Derringer]] con cui [[John Wilkes Booth]] uccise il presidente]]
Poco prima della fine della guerra, Lincoln si era incontrato di frequente con il generale Grant. I due uomini pianificavano la ricostruzione del Paese ed era nota a tutti la loro stima reciproca. Durante il loro ultimo incontro, il 14 aprile [[1865]] (Venerdì Santo), Lincoln aveva invitato il generale Grant a un evento mondano per quella sera, ma Grant aveva declinato.
[[File:Ford's Theater box.jpg|thumb|Il palco presidenziale al [[Teatro Ford]]]]
[[File:Ford's Theatre, chair in which President Lincoln was sitting when shot - NARA - 526238.jpg|thumb|left|La sedia in cui era seduto il presidente quando fu colpito a morte.]]
Poco prima della fine della guerra, Lincoln aveva incontrato di frequente il generale Grant. I due uomini pianificavano la ricostruzione del Paese ed era nota a tutti la loro stima reciproca. Durante il loro ultimo incontro, il 15 aprile [[1865]] (Venerdì santo), Lincoln aveva invitato il generale Grant a un evento mondano per quella sera, ma Grant aveva declinato.
Senza la compagnia del generale e senza la sua guardia del corpo [[Ward Hill Lamon]] i Lincoln andarono al [[Ford's Theatre]], a Washington, dove era in programma ''[[Our American Cousin]]'', una commedia musicale dello scrittore britannico [[Tom Taylor]] (1817-1880). Nell'istante in cui Lincoln prese posto nel palco presidenziale, [[John Wilkes Booth]], un attore della [[Virginia]] simpatizzante sudista, entrò nel palco e sparò un colpo di pistola calibro 44 alla testa del Presidente, gridando "''[[Sic semper tyrannis]]!''" ([[Lingua latina|Latino]]: "Così sia sempre per i tiranni!" - motto dello Stato della Virginia e frase storicamente pronunciata da [[Marco Giunio Bruto|Bruto]] nell'uccidere [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]]). Secondo alcune testimonianze aggiunse poi "Il Sud è vendicato", saltando successivamente giù dal palco e rompendosi conseguentemente una gamba.
Senza la compagnia del generale e senza la sua guardia del corpo [[Ward Hill Lamon]], Lincoln e la sua famiglia andarono al [[Ford's Theatre]], a Washington, dove era in programma ''[[Our American Cousin]]'', una commedia musicale dello scrittore britannico [[Tom Taylor]] (1817-1880). Nell'istante in cui Lincoln prese posto nel palco presidenziale, [[John Wilkes Booth]], un attore della [[Virginia]] simpatizzante sudista, entrò nel palco e sparò un colpo di pistola calibro 44 alla testa del presidente, gridando "''[[Sic semper tyrannis]]!''". Tale frase significa in [[Lingua latina|latino]] "Così sia sempre per i tiranni!" ed era il motto dello Stato della Virginia, nonché la frase che secondo alcuni fu detta da [[Marco Giunio Bruto|Bruto]] nell'uccidere [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]] (ma probabilmente mai realmente pronunciata). Secondo alcune testimonianze, l'assassino aggiunse poi: "il sud è vendicato", saltando successivamente giù dal palco e rompendosi conseguentemente una gamba. I cospiratori avevano pianificato l'assassinio di altri ufficiali del governo nello stesso istante, ma Lincoln fu l'unica vittima. Booth si trascinò al proprio cavallo e riuscì a fuggire, mentre il presidente fu portato in una casa dall'altro lato della strada, oggi chiamata Petersen House, dove giacque in [[coma]] per alcune ore prima di morire. Fu ufficialmente dichiarato morto alle 7:22 del mattino del 15 aprile [[1865]]. Booth fu scoperto nascosto in un granaio e venne ucciso; diversi altri cospiratori furono poi catturati e impiccati o imprigionati. Quattro persone furono giudicate da un [[tribunale militare]] e impiccate per complicità nell'assassinio: [[David Herold]], [[George Atzerodt]], [[Lewis Powell]] (alias Lewis Payne) e [[Mary Surratt]] (la prima donna a essere giustiziata negli Stati Uniti). Tre persone furono condannate all'[[ergastolo]] ([[Michael O'Laughlin]], [[Samuel Arnold (cospiratore)|Samuel Arnold]], e [[Samuel Mudd]]), mentre [[Edman Spangler]] fu condannato a sei anni di carcere. [[John Surratt]], giudicato successivamente da una corte civile, fu prosciolto. L'equità delle condanne, in particolare quella di Mary Surratt, è stata messa in discussione ed esistono dubbi sul grado del suo coinvolgimento nella cospirazione.
 
Negli Stati Uniti è entrata nel folclore la "[[leggenda sulle coincidenze Lincoln-Kennedy]]", riguardante le pretese concomitanze tra le morti dei due presidenti.
I cospiratori avevano pianificato l'assassinio di altri ufficiali del governo nello stesso istante, ma Lincoln fu l'unica vittima. Booth si trascinò al proprio cavallo e riuscì a fuggire, mentre il Presidente colpito a morte fu portato in una casa dall'altro lato della strada oggi chiamata Petersen House, dove giacque in [[coma]] per alcune ore prima di morire. Fu ufficialmente dichiarato morto alle 7:22 del mattino del 15 aprile [[1865]].
 
Booth fu scoperto nascosto in un granaio e venne ucciso; diversi altri cospiratori vennero infine catturati e impiccati o imprigionati. Quattro persone furono giudicate da un [[tribunale militare]] e impiccate per complicità nell'assassinio: [[David Herold]], [[George Atzerodt]], [[Lewis Powell]] (alias Lewis Payne) e [[Mary Surratt]] (la prima donna a essere giustiziata negli Stati Uniti).
 
Tre persone vennero condannate all'[[ergastolo]] ([[Michael O'Laughlin]], [[Samuel Arnold (cospiratore)|Samuel Arnold]], e [[Samuel Mudd]]), mentre [[Edman Spangler]] fu condannato a sei anni di carcere. [[John Surratt]], giudicato successivamente da una corte civile, fu prosciolto. L'equità delle condanne, in particolare quella di Mary Surratt, è stata messa in discussione ed esistono dubbi sul grado del suo coinvolgimento nella cospirazione.
 
Negli Stati Uniti è entrata nel folclore la "[[leggenda sulle coincidenze Lincoln-Kennedy]]", riguardante le pretese concomitanze tra i decessi dei due presidenti.
[[File:LincolnTrain.jpeg|thumb|Il treno funebre di Lincoln]]
Il corpo di Lincoln fu riportato in Illinois in treno, con un grandioso corteo funebre che attraversò diversi statiStati. L'intera nazione pianse l'uomo che molti consideravano il salvatore degli Stati Uniti, nonché protettore e difensore di ciò che Lincoln stesso chiamava "il governo della gente, dalla gente e per la gente".
 
== Riesumazione della salma ==
[[File:Lincolnatpeace2.jpg|thumb|Il presidente nel letto di morte, in una foto di John Badger Bachelder]]
Lincoln venne seppellito all'[[Oak Ridge Cemetery]] di Springfield, dove nel [[1874]] fu terminata la costruzione di una tomba in granito alta 54 metri, sormontata da diverse statue di bronzo. Vi sono sepolti anche sua moglie e tre dei suoi quattro figli (Robert è sepolto nel [[Cimitero nazionale di Arlington]]). Negli anni successivi alla sua morte vennero compiuti dei tentativi di rubare la salma di Lincoln allo scopo di ottenere un riscatto.
Lincoln venne seppellito all'[[Oak Ridge Cemetery]] di Springfield, dove nel [[1874]] fu terminata la costruzione di una tomba in granito alta 54 metri, sormontata da diverse statue di bronzo. Vi sono sepolti anche sua moglie e tre dei suoi quattro figli (Robert è sepolto nel [[cimitero nazionale di Arlington]]). Negli anni successivi alla sua morte vi furono tentativi di rubare la salma di Lincoln a scopo di riscatto.
[[File:Lincolnatpeace2.jpg|thumb|left|Il presidente nel letto di morte, in una foto di John Badger Bachelder]]
Attorno al [[1900]] [[Robert Todd Lincoln]] decise che per prevenire il furto del corpo era necessario costruire una cripta permanente per il padre. La bara di Lincoln fu racchiusa da spesse pareti di cemento, circondate da una gabbia, e sepolta sotto una lastra di pietra. Il 26 settembre [[1901]] il corpo di Lincoln venne riesumato così da poter essere nuovamente sepolto nella nuova cripta.
 
Attorno al [[1900]] [[Robert Todd Lincoln]] decise che, per prevenire il furto del corpo, era necessario costruire una cripta permanente per il padre. La bara di Lincoln fu racchiusa da spesse pareti di cemento, circondate da una gabbia, e sepolta sotto una lastra di pietra. Il 26 settembre 1901 il corpo di Lincoln venne riesumato, così da poter essere nuovamente sepolto nella nuova cripta. I presenti (23 persone compreso Robert Lincoln) -, temendo che il corpo potesse essere stato trafugato negli anni intercorsi -, decisero comunque di aprire la bara per controllare: quando l'aprirono, furono meravigliati dallo stato di conservazione del corpo, che era stato [[imbalsamazione|imbalsamato]]. Era infatti perfettamente riconoscibile, a più di trent'anni dalla morte. Sul suo petto vennero rinvenuti i resti della bandiera degli Stati Uniti (piccoli brandelli rossi, bianchi e blu) con la quale era stato seppellito e che si era ormai sgretolata. Tutte le persone che videro i resti di Lincoln sono scomparse da tempo: l'ultima di queste fu Fleetwood Lindley, che morì il 1º febbraio 1963. Tre giorni prima di morire, Lindley venne intervistato. Disse: "Sì, la sua faccia era bianca come il gesso. I suoi vestiti umidi. Mi venne permesso di reggere una delle strisce di cuoio quando calammo il feretro per versare il cemento. Non fui spaventato al momento, ma dormii con Lincoln per i sei mesi successivi".<ref>{{cita testo|url=http://rogerjnorton.com/Lincoln13.html|titolo=Abraham Lincoln's Body Exhumed}}</ref>
 
Sul suo petto vennero rinvenuti i resti della bandiera americana (piccoli brandelli rossi, bianchi e blu) con la quale era stato seppellito e che si era ormai sgretolata. Tutte e 23 le persone che videro i resti di Lincoln sono scomparse da tempo: l'ultima di queste fu Fleetwood Lindley, che morì il 1º febbraio [[1963]]. Tre giorni prima di morire, Lindley venne intervistato. Disse: «Sì, la sua faccia era bianca come il gesso. I suoi vestiti umidi. Mi venne permesso di reggere una delle strisce di pelle quando calammo il feretro per versare il cemento. Non fui spaventato al momento, ma dormii con Lincoln per i sei mesi successivi».<ref>[http://rogerjnorton.com/Lincoln13.html Abraham Lincoln's Body Exhumed]</ref>
 
== Vita personale ==
=== Salute ===
Abbondano molte notizie ele affermazioni sul fatto che la salute di Lincoln stesse diminuendopeggiorando proprio poco prima dell'assassinio; queste sono però spesso basate solamente su fotografie che sembrano mostrare una perdita di peso e una certa [[atrofia muscolare]]. Si è ipotizzato anche che soffrisse di una rara malattia genetica, la MEN2b (Multiple endocrine neoplasia type 2b)<ref name="theatlantic.com">{{Cita web|url=https://www.theatlantic.com/technology/archive/2009/05/was-lincoln-dying-before-he-was-shot/17955/ |titolo=Was Lincoln Dying Before He Was Shot? |data=20 maggio 2009 |opera=The Atlantic |accesso=8 ottobre 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140413145051/http://www.theatlantic.com/technology/archive/2009/05/was-lincoln-dying-before-he-was-shot/17955/ |dataarchivio=13 aprile 2014 |urlmorto=no }}</ref> la quale si manifesta con [[carcinoma midollare della tiroide]], neuromi della mucosa e aspetto marfanoide.
 
Si è ipotizzato anche che soffrisse di una rara malattia genetica, la MEN2b (Multiple endocrine neoplasia type 2b)<ref name="theatlantic.com">{{Cita web|url=https://www.theatlantic.com/technology/archive/2009/05/was-lincoln-dying-before-he-was-shot/17955/ |titolo=Was Lincoln Dying Before He Was Shot? |data=20 maggio 2009 |opera=The Atlantic |accesso=8 ottobre 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140413145051/http://www.theatlantic.com/technology/archive/2009/05/was-lincoln-dying-before-he-was-shot/17955/ |urlmorto=no }}</ref> la quale si manifesta con [[carcinoma midollare della tiroide]] e neuromi della mucosa. Altri affermano semplicemente che soffrisse della [[sindrome di Marfan]] (allungamento della parte inferiore del corpo, piedi, mani e gambe molto lunghe e una testa caratteristicamente allungata), basandosi sulla sua altezza, dalle dita sottili e dall'associazione con una possibile [[insufficienza aortica]]; essa può causare il dondolio della testa - il "segno di [[Alfred De Musset]]" - fondandosi sulla presunta prova data dall'annebbiamento della testa di Lincoln presente nelle fotografie, che allora avevano bisogno di un lungo tempo di preparazione ed esposizione. Nel 2009 l'analisi del [[DNA]] venne rifiutata dal museo "Grand Army of the Republic" di [[Filadelfia]]<ref name="theatlantic.com"/>.
 
Altri affermano semplicemente che soffrisse della [[sindrome di Marfan]] (allungamento della parte inferiore del corpo, piedi, mani e gambe molto lunghe e una testa caratteristicamente allungata) basandosi sulla sua altezza, dalle dita sottili e dall'associazione con una possibile [[insufficienza aortica]]; essa può causare il dondolio della testa - il "segno di [[Alfred De Musset]]" - fondandosi sulla presunta prova data dall'annebbiamento della testa di Lincoln presente nelle fotografie, che allora avevano bisogno di un lungo tempo di preparazione ed esposizione. Nel 2009 l'analisi del [[DNA]] veniva rifiutata dal museo "Grand Army of the Republic" di [[Filadelfia]]<ref name="theatlantic.com"/>.
=== Visione religiosa ===
Come per il [[deismo]] di [[Thomas Jefferson]], anche la visione religiosa di Lincoln è stata molto dibattuta. Pubblicamente era un [[cristianesimo|cristiano]] [[protestantesimo|protestante]], ma le sue intime convinzioni sono tuttora discusse. Da giovane, Lincoln era chiaramente uno [[scetticismo filosofico|scettico]], o, nelle parole di un biografo, anche un [[iconoclastia|iconoclasta]].<ref>Douglas L. Wilson, ''Honor voice: The trasformation of Abraham Lincoln''</ref>
 
Più tardi nella vita, l'uso frequente di Lincoln di un linguaggio e di immagini religiose nei discorsi potrebbero essere viste come una revisione delle proprie convinzioni personali o essere un espediente per fare appello al suo pubblico, per lo più composto da [[evangelicismo|evangelici]]. Non aderì mai a nessuna chiesa, anche se spesso partecipò a funzioni religiose con la moglie,; tuttavia citava spesso la [[Bibbia]] e aveva una profonda dimestichezza con essa.<ref>R. Carwardine, ''Lincoln: A Life of Purpose and Power''</ref>
 
Nel [[1840]] Lincoln aderì alla "dottrina della necessità", una credenza di tipo [[fatalismo|fatalista]] che affermava che la mente umana era controllata da una forza superiore. Nel [[1850]], riconobbe l'esistenza di una "[[divina provvidenza|provvidenza]]", in modo generale, ma raramente usò il linguaggio o le immagini degli evangelici, però. consideravaConsiderava il [[repubblicanesimo]] dei [[Padri fondatori degli Stati Uniti d'America|Padri Fondatori]] con una reverenza quasi religiosa. Quando subì la morte di suo figlio Edward, Lincoln riconobbe più frequentemente il proprio bisogno di dipendere da Dio.
 
La morte di un altro figlio, Willie, nel febbraio [[1862]], potrebbe aver spinto Lincoln a rivolgersi verso la religione in cerca di risposte e di conforto. Dopo la morte di Willie, Lincoln espressemise perché,in dalquestione puntola dinecessità vistadivina divino, ladella gravità della guerra imminente era resa necessaria. Scrisse in quei momenti, che Dio "avrebbe potuto decidere di salvare o distruggere l'Unione, senza un concorsoconflitto umano. Dal momento che il conflitto è iniziato, Egli potrebbe dare la vittoria a uno degli schieramenti in un solo giorno, eppure il conflitto continua". Si racconta che, il giorno dell'assassinio al Teatro Ford, abbia detto alla moglie Mary che voleva visitare la [[Terra santa]].<ref>Allen C. Cuelzo, ''Abraham Lincoln''</ref>
[[File:Lincoln and his secretaries, Nicolay and Hay (LOC) (3252916869).jpg|thumb|Il presidente tra i suoi due giovani segretari particolari, [[John Hay]] (a destra, 1838-1905) e [[John George Nicolay]] (1832-1901)]]
 
Però, dato che la guerra era iniziata, lui poteva dare la vittoria finale ad entrambi gli schieramenti in un solo giorno. Il giorno dell'assassinio al Teatro Ford, si racconta che abbia detto alla moglie Mary che voleva visitare la [[Terra Santa]].<ref>Allen C. Cuelzo, ''Abraham Lincoln''</ref>
[[File:Lincoln and his secretaries, Nicolay and Hay (LOC) (3252916869).jpg|thumb|Il presidente tra i suoi due giovani segretari particolari, [[John Hay]] (a destra, 1838-1905) e [[John George Nicolay]] (1832-1901).]]
=== Sessualità ===
La sessualità di Abraham Lincoln è stata argomento di dibattito tra alcuni studiosi. Il presidente fu sposato con [[Mary Todd Lincoln]] dal 4 novembre 1842 fino alla sua morte avvenuta il 15 aprile del 1865 eed generòebbe con lei quattro figli; il suo legame con la moglie fu sempre molto forte e intimo<ref>Jean H. Baker, "Mary and Abraham: A Marriage" in "The Lincoln Enigma" edited by Gabor Boritt pg. 55</ref>. La questione è giunta però all'attenzione dell'[[opinione pubblica]] a causa di un libro postumo dello psicologo Clarence Arthur Tripp (collaboratore di [[Alfred Kinsey]]) fatto pubblicarepubblicato nel 2005 ede intitolato ''The Intimate World di Abraham Lincoln''<ref>{{Cita web|autore=Robert Longley, About.com. "|titolo=C. A. Tripp's Book Asserts Abe Lincoln was Gay: Controversy raged before Tripp's book published" "[|url=http://usgovinfo.about.com/od/thepresidentandcabinet/a/gayabe.htm|accesso=11 ".settembre Retrieved2012|dataarchivio=30 September 11,luglio 2012]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120730053051/http://usgovinfo.about.com/od/thepresidentandcabinet/a/gayabe.htm|urlmorto=sì}}</ref>, che lo descriveva come presumibilmente distaccato nei confronti delle donne, in contrasto con le relazioni di estrema vicinanza avute con amici maschi vicino e, con cui avrebbe condiviso anche il letto<ref>{{Cita libro|cognome=Tripp |nome=C.A. |autore2=Jean Baker|titolo=The Intimate World of Abraham Lincoln |url=https://archive.org/details/intimateworldofa00trip |anno=2005 }}</ref>.
 
Secondo il libro ''Lincoln the Unknown''<ref name="Front">{{Cita web|url=http://friendslibrary.in//storage/images/items/1/6333_Front.jpg|titolo=Lincoln the Unknown (Cedar Books): Front|accesso=12 novembre 2012}}</ref><ref name="Back">{{Cita web|url=http://friendslibrary.in//storage/images/items/1/6333_Back.jpg|titolo=Lincoln the Unknown (Cedar Books): Back|accesso=12 novembre 2012}}</ref> di [[Dale Carnegie]] e datato 1932, il presidente scelse di trascorrere diversi mesi dell'anno nella sua pratica legale vivendo separatamente da sua moglie. Nel 1928 un autore aveva già indicato un amico maschio intimo del giovane Lincoln come un possibile amante, ma ciò all'epoca venne denunciatorespinto come una possibilità quantomai assurdaassurdo.
 
Commenti sulla sessualità di Lincoln esistetterocorsero fin dall'inizio del XX secolo; l'attenzione cresceràcrebbe proporzionalmente alla crescita del [[movimento di liberazione omosessuale]] della seconda metà del '9001900. Nella sua biografia del 1926, [[Carl Sandburg]] alludeva ai primi rapporti di Lincoln e al suo amico [[Joshua Fry Speed]] come aventi "auna streakstriscia ofdi lavenderlavanda, ande spotspunti softdeboli ascome Mayviolette di violetsmaggio"; "striscia di lavanda" era un termine gergale del periodo per indicare un uomo affettocaratterizzato da [[effeminatezza]] e, in seguito diverrà una connotazione diassociata all'[[omosessualità]]<ref name=Pollock1935>A. J. Pollock, "Underworld Speaks" (1935) p 115/2, cited in ''Oxford English Dictionary.''</ref>. Sandburg non approfondì mai più questooltre l'argomento<ref name=Nobile>{{Cita web |url=http://hnn.us/articles/97.html|autore=Philip Nobile|titolo=Don't Ask, Don't Tell, Don't Publish: Homophobia in Lincoln Studies?"|data= giugno 2001|pubblicazione=GMU History News Network}}</ref>.
 
Nel 1999 il drammaturgo e attivista [[Larry Kramer]] ha sostenuto di aver scoperto documenti precedentemente rimasti occultati mentre svolgeva ricerche per il suo "work-in-progress" ''The American People: A History''<ref name=Nuremberg>Kramer, Larry. [{{cita testo|url=http://www.glreview.com/issues/13.5/13.5-kramer.php |titolo="Nuremberg Trials for AIDS"]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110725041539/http://www.glreview.com/issues/13.5/13.5-kramer.php }}, ''The Gay & Lesbian Review Worldwide''. September–October 2006.</ref>, inclusi alcuni presumibilmente rinvenuti nelletra le assi del vecchiopavimento del negozio unasopra voltail condiviso daquale Lincoln e Joshua Speed condividevano una stanza. Secondo quanto riferito, i testi fornirebbero dettagli espliciti su una relazione avvenuta tra i due e attualmente vengono conservati in una collezione privata a [[Davenport (Iowa)]]<ref name=Lloyd1999>Carol Lloyd [{{cita testo|url=http://www.salon.com/books/it/1999/04/30/lincoln/index.html |titolo="Was Lincoln Gay?"]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061230131629/http://www.salon.com/books/it/1999/04/30/lincoln/index.html }}, ''Salon'' Ivory Tower May 3, maggio 1999</ref>. La loro autenticità tuttavia è stata messa in discussione da storici come Gabor S. Boritt il quale ha scritto: "''Quasi certamente si tratta di una montatura''"<ref name=Boritt2001>Gabor Boritt, ''The Lincoln Enigma: The Changing Faces of an American Icon'', Oxford University Press, 2001, p. XIV.</ref>. C. A. Tripp ha anch'egli espresso tutto il suo scetticismo sulla presunta scoperta di Kramer, dichiarando: "Vedere per credere, se e quando quel diario apparirà. Quando apparvero estratti da esso, non avevano per nulla l'afflato lirico tipico di Lincoln"<ref name=Tripp2005>C.A. Tripp, ''The Intimate World of Abraham Lincoln'', pg xxx, Free Press, 2005 {{ISBN|0-7432-6639-0}}</ref>.
 
Il caso di Lincoln tornò al centro dell'attenzione nel 2005 con la pubblicazione postuma del libro di C. A. Tripp; egli era un ricercatore di [[sessuologia]], discepolo di Alfred Kinsey e [[gay]]. Iniziò a scrivere il libro assieme al giornalista freelance Philip Nobile, ma in seguito ebbero disaccordi. Nobile accusò poi l'opera di Tripp di essere assai fraudolenta e distorta<ref name=Smith2005>{{Cita web |url=https://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=9B02E5DD1430F935A25751C1A9629C8B63&sec=&spon=&pagewanted=2|autore=Dinitia Smith|titolo=Finding Homosexual Threads in Lincoln's Legend|data=16 dicembre 2004|pubblicazione=New York Times}}</ref><ref name=Nobile2005>{{Cita web|url=http://www.weeklystandard.com/Content/Public/Articles/000/000/005/107koqzy.asp|autore=Philip Nobile|titolo="Honest, Abe?"|data=17 gennaio 2005|pubblicazione=Weekly Standard|vol=10|numero=17|accesso=6 dicembre 2017|dataarchivio=21 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210121014613/https://weeklystandard.com/Content/Public/Articles/000/000/005/107koqzy.asp|urlmorto=sì}}</ref>. La rivista ''[[TIME]]'' trattò del libro come parte di un articolo di copertina di Joshua Wolf Shenk, autore di ''Lincoln's Melancholy: How Depression Challenged a President and Fueled His Greatness'' (Come la depressione ha sfidato un presidente e ha alimentato la sua grandezza). Shenk respinse le conclusioni di Tripp, affermando che gli argomenti per l'omosessualità di Lincoln erano "basati su una lettura distorta delle disposizioni convenzionali del XIX secolo le quali prevedevano tranquillamente che tra uomini si potesse anche dormire assieme"<ref name=truelincoln2005>{{Cita news|url=http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,1077281,00.html|opera=Time|titolo=The True Lincoln|data=26 giugno 2005|accesso=23 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100528045037/http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,1077281,00.html|urlmorto=sì}}</ref>. Tuttavia lo storico Michael B. Chesson ha accolto con favore il significato storico del lavoro di Tripp e ha commentato che, sebbene non conclusivo, "qualsiasi lettore di mente aperta che abbia raggiunto questo punto potrebbe avere un ragionevole dubbio sulla natura della sessualità di Lincoln"<ref name=Tripp>Michael B. Chesson, "Afterword: 'The Intimate World of Abraham Lincoln'," p. 245, Free Press, 2005, {{ISBN|0-7432-6639-0}}</ref>. Al contrario, lo storico e biografo del presidente Michael Burlingame ha affermato che è "possibile ma altamente improbabile che Abraham Lincoln fosse prevalentemente omosessuale".<ref name=Morris2009>Charles E. Morris III, "Hard Evidence: The Vexations of Lincoln's Queer Corpus", in ''Rhetoric, Materiality, Politics,'' ed. Barbara Biesecker and John Louis Lucaites (New York: Peter Lang, 2009): 185-213</ref>
La loro autenticità tuttavia è stata messa in discussione da storici come Gabor S. Boritt il quale ha scritto: "''quasi certamente si tratta di uno scherzo''"<ref name=Boritt2001>Gabor Boritt, ''The Lincoln Enigma: The Changing Faces of an American Icon'', Oxford University Press, 2001, p.xiv.</ref>. C. A. Tripp ha anch'egli espresso tutto il suo scetticismo sulla presunta scoperta di Kramer dichiarando: "''vedere per credere, quando quel diario è apparso per la prima volta si pretese che i passaggi incriminati non avessero il minimo afflato lirico dovuto ad un'amicizia romantica''"<ref name=Tripp2005>C.A. Tripp, ''The Intimate World of Abraham Lincoln'', pg xxx, Free Press, 2005 {{ISBN|0-7432-6639-0}}</ref>.
 
[[File:Rutledge, PA Keystone Marker.jpg|thumb|Targa commemorativa a [[Rutledge (Pennsylvania)]] dedicata a Ann Rutledge]]
Il caso di Lincoln rientrerà però nella coscienza pubblica nel 2005 con la pubblicazione postuma del libro di C. A. Tripp; egli era un ricercatore di [[sessuologia]], protetto da A. Kinsey e lui stesso [[gay]]. Iniziò a scrivere il libro assieme al giornalista [[freelance]] Philip Nobile, ma in seguito questi accuserà l'opera di Tripp di essere assai lacunosa oltre che fraudolenta e distorta<ref name=Smith2005>{{Cita web |url=https://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=9B02E5DD1430F935A25751C1A9629C8B63&sec=&spon=&pagewanted=2|autore=Dinitia Smith|titolo=Finding Homosexual Threads in Lincoln's Legend|data=16 dicembre 2004|pubblicazione=New York Times}}</ref><ref name=Nobile2005>{{Cita web |url=http://www.weeklystandard.com/Content/Public/Articles/000/000/005/107koqzy.asp|autore=Philip Nobile|titolo="Honest, Abe?"|data=17 gennaio 2005|pubblicazione=Weekly Standard|vol=10|numero=17}}</ref>.
La matrigna di Lincoln, [[Sarah Bush Lincoln]], aveva commentato che "non ha mai avuto molto interesse per le ragazze"<ref name="Jonathan Ned Katz 2001 pages 3-25">Jonathan Ned Katz, Love Stories: Sex Between Men Before Homosexuality (Chicago: University of Chicago Press, 2001). On Lincoln and Speed see chapter 1, "No Two Men Were Ever More Intimate", pages 3-25. For more on Lincoln and sexuality see the notes to this chapter.</ref>. Tuttavia alcuni resoconti dei contemporanei riportano una forte, ma controllata, passione per le donne<ref name="Katz">Jonathan Ned Katz, ''Love Stories: Sex Between Men Before Homosexuality'', Chicago: University of Chicago Press, 2001. On Lincoln and Speed, see chapter 1, "No Two Men Were Ever More Intimate", pp. 3-25. For more on Lincoln and sexuality see the notes to this chapter.</ref>. Il giovane Lincoln rimase devastato a seguito della morte del 1835 della ventiduenne Ann Rutledge, suo primo grande amore. Mentre alcuni si sono chiesti se avesse mai avuto una relazione romantica con lei, lo storico John Y. Simon ha rivisto la storiografia del soggetto e ha concluso che "le prove disponibili indicano in modo schiacciante che Lincoln ha tanto amato Ann che la sua morte lo ha immerso in una grave forma depressiva. Un secolo e mezzo dopo la sua morte, quando non ci si possono aspettare nuove prove significative, questo semplice fatto dovrebbe oramai prendere il suo giusto posto anche nella biografia presidenziale"<ref name="historycooperative">{{cita testo|url=http://www.historycooperative.org/journals/jala/11/simon.html|titolo=''Abraham Lincoln and Ann Rutledge''|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060622095854/http://www.historycooperative.org/journals/jala/11/simon.html }}, John Y. Simon</ref>.
 
I maggiori critici dell'ipotesi che Lincoln fosse omosessuale o quantomeno [[bisessuale]] sottolineano il fatto che si sposò ed ebbe ben quattro figli; la tesi viene pertanto respinta da molti storici, soprattutto di area conservatrice.<ref>{{cita testo|url=http://archiviostorico.corriere.it/1995/ottobre/03/Lincoln_era_gay_parola_storico_co_0_9510033357.shtml|titolo=''Lincoln era gay: parola di storico'', articolo Corriere della Sera, 3 ottobre 1995}}</ref> Lo studioso Douglas Wilson sostiene che Lincoln, da giovane, mostrava un comportamento fortemente [[eterosessuale]], incluso il raccontare storie ai suoi amici sulle sue interazioni con le donne<ref name=Wilson>Douglas Wilson ''Honor's Voice: The Transformation of Abraham Lincoln,'' Vintage Publishing, 1999, {{ISBN|0-375-70396-9}}</ref>.
La rivista ''[[TIME]]'' recensirà il libro come parte di un articolo di copertina di Joshua Wolf Shenk, autore di ''Lincoln's Melancholy: How Depression Challenged a President and Fueled His Greatness'' (Come la depressione ha sfidato un presidente e ha alimentato la sua grandezza). Shenk respinge le conclusioni di Tripp affermando che gli argomenti per l'omosessualità di Lincoln erano "basati su una lettura distorta delle disposizioni convenzionali del XIX secolo le quali prevedevano tranquillamente che tra uomini si potesse anche dormire assieme"<ref name=truelincoln2005>{{Cita news|url=http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,1077281,00.html|opera=Time|titolo=The True Lincoln|data=26 giugno 2005|accesso=23 maggio 2010}}</ref>.
 
Lincoln scrisse anche un poemetto che descriveva una relazione simile a un matrimonio tra due uomini, che includeva i versi: "For Reuben and Charles have married two girls/ But Billy has married a boy / The girls he had tried on every side / But none he could get to agree / All was in vain, he went home again / And since that he's married to Natty".
Tuttavia lo storico Michael B. Chesson ha accolto con favore il significato storico del lavoro di Tripp e ha commentato che - sebbene non conclusivo - "qualsiasi lettore di mente aperta che abbia raggiunto questo punto potrebbe avere un ragionevole dubbio sulla natura della sessualità di Lincoln"<ref name=Tripp>Michael B. Chesson, "Afterword: 'The Intimate World of Abraham Lincoln'," p. 245, Free Press, 2005, {{ISBN|0-7432-6639-0}}</ref>. Al contrario lo storico e biografo del presidente Michael Burlingame ha affermato che è "possibile ma altamente improbabile che Abraham Lincoln fosse prevalentemente omosessuale".
 
Questa poesia fu inclusa nella prima edizione della biografia di Lincoln del 1889 dal suo amico e collega William Herndon<ref name=Herndon2000>Herndon, W. H., ''Herndon's Lincoln: The True Story of a Great Life.'' Scituate, MA: Digital Scanning, 2000.</ref>; fu però espurgata dalle edizioni successive fino al 1942, quando l'editore Paul Angle la ristabilì. Questo è un esempio di ciò che lo psicoanalista Mark J. Blechner chiama "la chiusura della storia"<ref name=Blechner2009>Blechner, M. J. (2009) ''Sex Changes: Transformations in Society and Psychoanalysis.'' New York and London: Taylor & Francis.</ref> in cui le prove che suggeriscono un grado di omosessualità o bisessualità in una grande figura storica sono soppresse o nascoste.
Nel 2009 Charles Morris ha analizzato criticamente le risposte accademiche e popolari al libro di Tripp sostenendo che gran parte dell'accoglienza negativa ricevuta da parte del "Lincoln Establishment" rivelava la stessa retorica e politica partigiana di quella dei difensori di Tripp<ref name=Morris2009>Charles E. Morris III, "Hard Evidence: The Vexations of Lincoln's Queer Corpus", in ''Rhetoric, Materiality, Politics,'' ed. Barbara Biesecker and John Louis Lucaites (New York: Peter Lang, 2009): 185-213</ref>.
[[File:Joshua Fry Speed.png|thumb|Ritratto giovanile di [[Joshua Fry Speed]], che condividerà l'alloggio con Lincoln a [[Springfield (Illinois)]] per ben quattro anni]]
 
In un precedente saggio del 2007 Morris sostiene che sulla scia dell'"[[outing]]" di Lincoln esposto dal drammaturgo Larry Kramer il cosiddetto "Lincoln Establishment" si è impegnato attivamente in "mnemonicidi" ovvero l'assassinio di una contro-memoria minacciosa. Ha inserito in questa categoria quello che ha definito il caso metodologicamente imperfetto ma ampiamente appropriato contro la "tesi di Lincoln gay" di David Herbert Donald nel suo libro ''We Are Lincoln Men''<ref>"My Old Kentucky Homo: Abraham Lincoln, Larry Kramer, and the Politics of Queer Memory", ''Queering Public Address: Sexualities and American Historical Discourse,'' ed. Charles E. Morris III (Columbia: University of South Carolina Press, 2007): 93-120</ref>.
 
Tripp fa notare che la consapevolezza di Lincoln riguardo l'omosessualità e l'apertura nello scrivere questo "poema osceno" era unica per il periodo di tempo<ref>C.A. Tripp, ''The Intimate World of Abraham Lincoln'' pg 40-41 Free Press 2005 {{ISBN|0-7432-6639-0}}</ref>. Donald tuttavia asserisce che il presidente avrebbe avuto bisogno di cercare oltre la ''[[Bibbia]]'' per rendersi conto "che gli uomini a volte potevano anche avere [[rapporto sessuale|rapporti sessuali]] l'uno con l'altro".
[[File:Rutledge, PA Keystone Marker.jpg|thumb|Targa commemorativa a [[Rutledge (Pennsylvania)]] dedicata a Ann Rutledge.]]
La matrigna di Lincoln, [[Sarah Bush Lincoln]] commenterà a suo tempo che "non ha mai avuto molto interesse per le ragazze"<ref name="Jonathan Ned Katz 2001 pages 3-25">Jonathan Ned Katz, Love Stories: Sex Between Men Before Homosexuality (Chicago: University of Chicago Press, 2001). On Lincoln and Speed see chapter 1, "No Two Men Were Ever More Intimate", pages 3-25. For more on Lincoln and sexuality see the notes to this chapter.</ref>. Tuttavia alcuni resoconti dei contemporanei suggeriscono invece altresì una forte ma controllata passione per le donne<ref name="Katz">Jonathan Ned Katz, ''Love Stories: Sex Between Men Before Homosexuality'', Chicago: University of Chicago Press, 2001. On Lincoln and Speed, see chapter 1, "No Two Men Were Ever More Intimate", pp. 3-25. For more on Lincoln and sexuality see the notes to this chapter.</ref>. Il giovane Lincoln rimarrà devastato a seguito della morte del 1835 della ventiduenne Ann Rutledge, suo primo grande amore.
 
Mentre alcuni si sono chiesti se avesse mai avuto una relazione romantica con lei lo storico John Y. Simon ha rivisto la storiografia del soggetto e ha concluso che "le prove disponibili indicano in modo schiacciante che Lincoln ha tanto amato Ann che la sua morte lo ha immerso in un grave forma depressiva. Un secolo e mezzo dopo la sua morte, quando non ci si possono aspettare nuove prove significative, questo semplice fatto dovrebbe oramai prendere il suo giusto posto anche nella biografia presidenziale"<ref name=historycooperative>[http://www.historycooperative.org/journals/jala/11/simon.html ''Abraham Lincoln and Ann Rutledge''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060622095854/http://www.historycooperative.org/journals/jala/11/simon.html |data=22 giugno 2006 }}, John Y. Simon</ref>.
 
Nel 2012 Sylvia Rhue, cineasta e [[attivista]] [[afroamericana]] per i [[diritti LGBT nel mondo]]<ref name="lgbtran">{{Cita web|titolo=Sylvia Rhue|url=http://www.lgbtran.org/Interview.aspx?ID=22|sito=The LGBT Religious Archives Network|accesso=29 luglio 2016}}</ref> ha intervistato il reverendo Cindi Love sulla sua storia e ricerca familiare; egli, un discendente di William Herndon<ref>{{cita web|url=http://www.mrlincolnandfriends.org/the-lawyers/william-herndon/|titolo=William Hendorn <!--creato automaticamente, da ricontrollare manualmente -->|data= |accesso= }}</ref>, ha fatto notare che la tradizione di famiglia attestava che egli fosse gay e perdipiù l'amante di Lincoln<ref>{{Cita news|nome=Sylvia |cognome=Rhue |titolo=A Family History Provides More Evidence That Lincoln Was Gay |opera=Huffington Post |url=http://www.huffingtonpost.com/sylvia-rhue-phd/a-family-history-provides-more-evidence-that-lincoln-was-gay_b_2169482.html |data=26 novembre 2012 |accesso=13 gennaio 2013}}</ref>.
 
Nel suo libro ''Team of Rivals: The Political Genius of Abraham Lincoln'' la storica Doris Kearns Goodwin sostiene: "''la loro intimità è più un indice di un'epoca in cui le amicizie maschili strette, accompagnate da espressioni aperte di affetto e passione, erano familiari e socialmente accettabili. Né la condivisione di un letto può essere considerata una prova per un coinvolgimento erotico. Era una pratica comune in un'era in cui i quartieri privati erano un lusso raro... senza che ciò dovesse implicare alcuna forma di coinvolgimento sessuale.''"<ref name="Jonathan Ned Katz 2001 pages 3-25"/>
 
I maggiori critici dell'ipotesi che Lincoln fosse omosessuale o quantomeno [[bisessuale]] sottolineano il fatto che si sposò ed ebbe ben quattro figli; la tesi viene pertanto respinta da molti storici, soprattutto di area conservatrice.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1995/ottobre/03/Lincoln_era_gay_parola_storico_co_0_9510033357.shtml ''Lincoln era gay: parola di storico'', articolo Corriere della Sera, 3 ottobre 1995]</ref>. Lo studioso Douglas Wilson sostiene che Lincoln, da giovane, mostrava un comportamento fortemente [[eterosessuale]], incluso il raccontare storie ai suoi amici sulle sue interazioni con le donne<ref name=Wilson>Douglas Wilson ''Honor's Voice: The Transformation of Abraham Lincoln,'' Vintage Publishing, 1999, {{ISBN|0-375-70396-9}}</ref>.
 
Lincoln scriverà anche un poemetto che descriveva una relazione simile a un matrimonio tra due uomini, che includeva i versi: "For Reuben and Charles have married two girls/ But Billy has married a boy / The girls he had tried on every side / But none he could get to agree / All was in vain, he went home again / And since that he's married to Natty".
 
Questa poesia fu inclusa nella prima edizione della biografia di Lincoln del 1889 dal suo amico e collega William Herndon<ref name=Herndon2000>Herndon, W. H., ''Herndon's Lincoln: The True Story of a Great Life.'' Scituate, MA: Digital Scanning, 2000.</ref>; sarà però espurgata dalle edizioni successive fino al 1942, quando l'editore Paul Angle la ristabilì. Questo è un esempio di ciò che lo psicoanalista Mark J. Blechner chiama "la chiusura della storia"<ref name=Blechner2009>Blechner, M. J. (2009) ''Sex Changes: Transformations in Society and Psychoanalysis.'' New York and London: Taylor & Francis.</ref> in cui le prove che suggeriscono un grado di omosessualità o bisessualità in una grande figura storica sono soppresse o nascoste.
[[File:Joshua Fry Speed.png|thumb|Ritratto giovanile di [[Joshua Fry Speed]], che condividerà l'alloggio con Lincoln a [[Springfield (Illinois)]] per ben quattro anni.]]
==== Joshua Fry Speed ====
Lincoln incontrò per la prima volta il giovane Joshua Fry Speed a Springfield nel 1837 quando era un avvocato di successo e già membro del parlamento dell'Illinois. Hanno vissutoVissero insieme per quattro anni, durante i quali hanno occupatooccuparono lo stesso letto durante la notte (alcune fonti specificano un grande letto matrimoniale) e hanno sviluppatosvilupparono un'amicizia che sarebbe proseguita fino alla morte del presidente<ref>Excerpt from D. H. Donald's We are Lincoln Men Simon & Schuster 2003 ISBN 0-7432-5468-6</ref><ref name=Donald2003>Excerpt from D. H. Donald's ''We are Lincoln Men'' Simon & Schuster 2003 {{ISBN|0-7432-5468-6}}</ref>. Secondo alcune fonti, William Herndon<ref name=Sandburg>Sandburg 1:244</ref> e un quarto uomo dormiranno anche loro nella stessa stanza<ref>Sandburg 1:244 and "Abraham Lincoln: The Prairie Years" (1926) 1:244; Roundup: Talking About History, by Richard Brookhiser, NYT Book Review (Jan 9, 2005) of C.A. Tripp's Gay Lincoln Biography online at the History News Network; David H. Donald's We are Lincoln Men, op. cit.</ref><ref name=Prairie1926>''Abraham Lincoln: The Prairie Years (1926)'' 1:244; [{{cita testo|url=http://hnn.us/roundup/entries/9548.html |titolo=''Roundup: Talking About History'']}}, by Richard Brookhiser, ''NYT Book Review'' (Jan 9, 2005) of C.A. Tripp's ''Gay Lincoln Biography'' online at the History News Network; David H. Donald's ''We are Lincoln Men'', op. cit.</ref>.
Storici come Donald sottolineano che non era affatto insolito in quel periodo che due uomini condividessero anche un piccolo letto a causa di circostanze finanziarie o di altro genere, senza che nulla di sessuale fosse implicito, per una notte o due quando non c'era altra sistemazione possibile. Ma per un uomo finanziariamente autonomo il condividere un letto singolo con lo stesso uomo per un lungo periodo di tempo dimostrerebbe invece una relazione duratura<ref name=Sotos2008>{{Cita libro|autore=J. G. Sotos|titolo=The Physical Lincoln Sourcebook|città=[[Mount Vernon (casa)|Mount Vernon]], [[Virginia|VA]]|editore=Mt. Vernon Book Systems|anno=2008|url=http://www.physical-lincoln.com/}}</ref>. Un elenco di fonti storiche mostra che Lincoln, durante la sua giovinezza e la prima età adulta, dormì nello stesso letto con almeno undici ragazzi e uomini<ref>Sotos, JG (2008). The Physical Lincoln Sourcebook. Mount Vernon, VA: Mt. Vernon Book Systems</ref>. Non fu mai un segreto. Non ci sono casi noti in cui Lincoln cercò di occultare la conoscenza del fatto o la discussione di tali avvenimenti e, in alcune conversazioni, sollevò egli stesso l'argomento parlandone apertamente. Tripp parla a lungo di tre uomini e di possibili relazioni durature: Joshua Speed, William Greene e Charles Derickson.
 
Storici come Donald sottolineano che non era affatto insolito in quel periodo che due uomini condividessero anche un piccolo letto a causa di circostanze finanziarie o di altro genere, senza che nulla di sessuale fosse implicito, per una notte o due quando non c'era altra sistemazione possibile. Ma per un uomo finanziariamente autonomo il condividere un letto singolo con lo stesso uomo per un lungo periodo di tempo dimostrerebbe invece una relazione duratura<ref name=Sotos2008>{{Cita libro|autore=J. G. Sotos|titolo=The Physical Lincoln Sourcebook|città=[[Mount Vernon (casa)|Mount Vernon]], [[Virginia|VA]]|editore=Mt. Vernon Book Systems|anno=2008|url=http://www.physical-lincoln.com/}}</ref>. Un elenco di fonti storiche mostra che Lincoln, durante la sua giovinezza e la prima età adulta, dormirà nello stesso letto con almeno 11 ragazzi e uomini<ref>Sotos, JG (2008). The Physical Lincoln Sourcebook. Mount Vernon, VA: Mt. Vernon Book Systems</ref>.
 
Non sarà mai un segreto. Non ci sono casi noti in cui Lincoln cercò di sopprimere la conoscenza del fatto o la discussione di tali avvenimenti e, in alcune conversazioni, solleverà egli stesso l'argomento parlandone apertamente. Tripp parla a lungo di tre uomini e di possibili relazioni durature: Joshua Speed, William Greene e Charles Derickson.
 
Tuttavia, nell'America del XIX secolo, non era necessariamente raro che gli uomini si prendessero cura di altri uomini; ad esempio gli avvocati dell'Ottavo distretto dell'Illinois, dove operava Lincoln, viaggiavano regolarmente utilizzando per la notte la stessa camera, due in un letto e otto in una stanza<ref>Randall, Ruth Painter. Mary Lincoln: Biography of a Marriage. Boston: Little, Brown, 1953. pp 70-71</ref>. William H. Herndon ricorda, ad esempio: "''ho dormito con 20 uomini nella stessa stanza''"<ref>Donald DH. Lincoln's Herndon. New York: A.A. Knopf, 1948, page 46.</ref>. Ma una relazione privata e duratura con un singolo individuo sarebbe stata ben altra cosa.
 
A quel tempo la maggior parte degli uomini non era probabilmente neppure miminamente consapevole di alcuna possibilità erotica nella condivisione del letto, poiché rimaneva un fatto pubblico. L'offerta immediata e casuale di Speed e il suo rapporto successivo suggeriscono che la condivisione pubblica del letto tra maschi non fu quindi quasi mai esplicitamente intesa a favorire certi esperimenti sessuali proibiti<ref name=Katz/>.
 
Ciononostante Katz indica che tali accordi per dormire "fornivano un sito importante (probabilmente il sito principale) di opportunità erotica" se potevano impedire ad altri di notarlo. Katz asserisce che riferendosi ai concetti attuali di "homo, etero e bisex si distorce la nostra attuale comprensione delle esperienze di Lincoln e Speed"<ref name=Katz/>. Egli nota che, piuttosto che "un'essenza immutabile di omosessualità ed eterosessualità" le persone in tutto il corso della storia "riconfiguravano continuamente i loro sentimenti e atti affettuosi ed erotici"<ref name=Katz/>.
 
Tuttavia, nell'America del XIX secolo, non era necessariamente raro che gli uomini si prendessero cura di altri uomini; ad esempio gli avvocati dell'Ottavo distretto dell'Illinois, dove operava Lincoln, viaggiavano regolarmente utilizzando per la notte la stessa camera, due per ogni letto e otto in una stanza<ref>Randall, Ruth Painter. Mary Lincoln: Biography of a Marriage. Boston: Little, Brown, 1953, pp 70-71</ref>. William H. Herndon ricorda, ad esempio: "Ho dormito con venti uomini nella stessa stanza"<ref>Donald DH. Lincoln's Herndon. New York: A.A. Knopf, 1948, page 46.</ref>. Ma una relazione privata e duratura con un singolo individuo sarebbe stata ben altra cosa. A quel tempo la maggior parte degli uomini non era probabilmente neppure consapevole del significato erotico nella condivisione del letto, poiché rimaneva un fatto pubblico. L'offerta immediata e casuale di Speed e il suo rapporto successivo suggeriscono che proporre pubblicamente di condividere il letto tra maschi non era quasi mai esplicitamente interpretata come un invito a esperimenti sessuali proibiti<ref name=Katz/>.
Suggerisce pertanto che la relazione Lincoln-Speed rientri nella categoria del XIX secolo di intense, anche romantiche amicizie tra uomini con possibili sfumature erotiche che potrebbero essere state "un mondo a parte nella coscienza di quell'epoca dall'universo sensuale della [[masturbazione]] reciproca a quello illegale di "[[sodomia]]" e "crimine contro natura"<ref name=Katz/>.
 
Qualche corrispondenza del periodo, come quella tra il politico confederato Thomas Jefferson Withers e il giudice [[James Henry Hammond]], può fornire la prova di una dimensione sessuale ad alcune segrete condivisioni di letti tra persone dello stesso sesso<ref name=Duberman1826>Martin Duberman, "Writhing Bedfellows: 1826 Two Young Men from Antebellum South Carolina's Ruling Elite Share 'Extravagant Delight', in Salvatore Licata and Robert Petersen, eds., ''Historical Perspectives on Homosexuality'' (New York: Haworth Press & Stein & Day, 1981), pages 85-99.</ref>. Il fatto stesso che Lincoln fosse aperto sulla questione con Speed è considerato da alcuni storici come un'indicazione che la loro relazione non era romantica<ref>Donald pg. 38. Parlando di quando Lincoln si riferì apertamente ai quattro anni in cui "dormì con Joshua" Donald scrive: "semplicemente non posso credere che, se il rapporto iniziale tra Joshua Speed e Lincoln fosse stato sessuale, il Presidente degli Stati Uniti ne avrebbe così liberamente e pubblicamente parlato".</ref>; nessuno dei nemici di Lincoln accenneràaccennò mai ad alcuna implicazione omosessuale<ref>Donald, pg 36. Donald osserva: "sebbene quasi ogni altra possibile accusa contro Lincoln fu sollevata durante la sua lunga carriera pubblica - dalla sua presunta illegittimità alla sua possibile storia d'amore con Ann Rutledge, alla rottura del suo fidanzamento con Mary Todd, ad alcuni aspetti turbolenti del loro matrimonio - nessuno ha mai suggerito che lui e Speed fossero partner sessuali."</ref>.
 
Joshua Speed sposeràsposò Fanny Hennings il 15 febbraio del 1842. Lui e Lincoln sembrano essersisembrarono consultaticonsultarsi a vicenda sulla vita matrimoniale; nonostante avessero alcune differenze politiche rispetto alla [[schiavitù]]<ref>[{{cita testo|url=http://www.abrahamlincolnonline.org/lincoln/speeches/speed.htm |titolo=Letter]}} from Lincoln to Speed in August 1855.</ref> manterrannomantennero un fitto rapporto epistolare per il resto della loro vita e Lincoln nominerànominò il fratello di Joshua, [[James Speed]], nel suo gabinetto come [[Procuratore generale degli Stati Uniti d'America|procuratore generale]].
 
==== David Derickson ====
Il capitano David Derickson<ref>{{cita web|url=https://quod.lib.umich.edu/j/jala/2629860.0027.205/--did-abraham-lincoln-sleep-with-his-bodyguard-another-look-at?rgn=main;view=fulltext|titolo=David Derickson}}</ref> fu la guardia del corpo di Lincoln e lo accompagnò nei suoi spostamenti tra il settembre del 1862 e l'aprile del 1863. Condivisero il letto durante le assenze della moglie del presidente fino a quando non saràfu promosso di grado<ref name=Trip>Tripp, C.A. : Intimate World, Ibid.</ref>. Derickson è statofu sposato due volte eed saràera padre di ben dieci figli. Tripp racconta che, a prescindere dal livello di intimità della relazione, essa era oggetto di pettegolezzi.
 
Elizabeth Woodbury Fox, moglie dell'assistente navale di Lincoln, scrisse nel suo diario il 16 novembre del 1862, "Tish dice 'Oh, c'è un soldato di Bucktail molto devoto al presidente, sta sempre vicino a lui e quando la signora L. non è a casa ci dorme anche assieme.' Che roba!"<ref name=Tripp/> Questa pratica finiràfinì con l'essere osservata anche da un collega ufficiale del reggimento di Derickson, Thomas Chamberlin, nel libro ''History of the One Hundred and Fiftieth Regiment Pennsylvania Volunteers, Second Regiment, Bucktail Brigade''.
 
Lo storico Martin P. Johnson nota che la forte somiglianza tra stile e contenuto dei resoconti di Fox e di Chamberlin suggerisce che, piuttosto che essere due narrazioni indipendenti degli stessi eventi narrati da Tripp, entrambi eranofossero basati sullo stesso rapporto proveniente dasu una singola fonte<ref name=Johnson>Martin P. Johnson, [{{cita testo|url=http://www.historycooperative.org/journals/jala/27.2/johnson.html |titolo="Did Abraham Lincoln Sleep with His Bodyguard? Another Look at the Evidence"]}}, ''Journal of the Abraham Lincoln Association'', Vol 27 No 2 (Summer 2006)</ref>. David Donald e Johnson contestano entrambi l'interpretazione di Tripp del commento di Fox dicendo che l'esclamazione di {{chiarire|"QualiChe coseroba!"|in fu,italiano?}} inera quela giorno,quei tempi un'esclamazione sull'assurditàdi delfronte suggerimentoa piuttostoun'assurdità cheanziché suldi valore del pettegolezzo<ref name=Donald>D. H. Donald, ''We are Lincoln Men,'' pp. 141-143 Simon & Schuster, 2003, {{ISBN|0-7432-5468-6}}</ref>.
[[File:Distinguished Americans of the 19th Century.jpg|thumb|Americani che seppero distinguersi nel corso del XIX secolo.]]
 
== Reputazione storica ==
{{vedi anche|Presidenza di Abraham Lincoln#Reputazione storica e eredità}}
 
Nelle indagini degli studiosi statunitensi che valutano i presidenti a partire dagli anni 1940 nella [[classifica storica dei presidenti degli Stati Uniti d'America]], Lincoln è costantemente posizionato tra i primi tre, spesso come il numero uno in assoluto (in almeno 9 su 17 ricerche)<ref name="Ranking Our Presidents"/><ref name="gallup"/>. Uno studio del 2004 ha scopertomostrato che gli studiosi nei campi della [[storia]] e della [[politica]] lo classificano al primo posto, mentre gli studiosi legalidi legge lo collocano secondo subito dietro [[George Washington]]<ref name="Taranto">Taranto, p. 264.</ref>.
 
Nel [[sondaggio d'opinione]] presidenziale condotto dal 1948 Lincoln è stato valutato ai vertici nella maggioranza dei risultati. In generale i primi tre presidenti sono Lincoln; G. Washington e [[Franklin Delano Roosevelt]], sebbene Lincolna evolte Washington earrivi Washingtondavanti ea RooseveltLincoln sianoe occasionalmentealtre invertitidietro nellaa listaRoosevelt<ref>Densen, John V., editor, ''Reassessing The Presidency, The Rise of the Executive State and the Decline of Freedom'' (Ludwig von Mises Institute, 2001), pgs. 1–32; Ridings, William H., & Stuard B. McIver, ''Rating The presidents, A Ranking of U.S. Leaders, From the Great and Honorable to the Dishonest and Incompetent'' (Citadel Press, Kensington Publishing Corp., 2000).</ref>.
 
L'[[assassinio di Abraham Lincoln]] ha contribuitocontribuì ad aumentare notevolmente il suo status fin quasi a renderlo un martire nazionale; egli è stato visto dai fautori dell'[[abolizionismo negli Stati Uniti d'America|abolizionismo]] come un "campione della [[libertà]] umana". I Repubblicani collegavano il suo nome alle vicende fondanti della [[storia del Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|storia del loro Partito]]. Molti, anche se non tutti, nel Sud consideravano Lincoln un uomo di eccezionale capacità<ref>Chesebrough, pp. 76, 79, 106, 110.</ref>. Gli storici hanno affermato che era "un campione del [[liberalismo]] classico" nel senso del XIX secolo. Allen C. Guelzo afferma che Lincoln era un:
{{citazione|"democratico liberale classico, un nemico della gerarchia artificiale, amico del commercio e degli affari in quanto nobilitanti e abilitanti", ede una controparte americana di [[John Stuart Mill]], [[Richard Cobden]] e il leader del [[Partito Liberale (Regno Unito)]] [[John Bright]] (il cui ritratto era stato appeso dallo stesso Lincoln nel proprio ufficio alla [[Casa Bianca]])<ref>{{cita libro|autore=Joseph R. Fornieri|autore2=Sara Vaughn Gabbard|titolo=Lincoln's America: 1809 – 1865|url=https://books.google.com/books?id=Xarqzbuf43sC&pg=PA19|anno=2008|editore=SIU Press|p=19}}</ref><ref>See also [[James G. Randall]], ''Lincoln the Liberal Statesman'' (1947).</ref>.}}
FiniràFinì col divenire ununo esempiodei privilegiatoprincipali esempi per gli intellettuali liberali in molte parti del [[continente europeo]], dell'[[America Latina]] e persino dell'[[Asia]].<ref>{{cita libro|curatore=Richard Carwardine|curatore2=Jay Sexton |titolo=The Global Lincoln|url=https://books.google.com/books?id=Gs_1lpJvF34C&pg=PA54|anno=2011|editore=Oxford UP|pp=7, 9–10, 54}}</ref>.
 
Schwartz sostiene che la reputazione americana del presidente crebbe lentamente nel tardo XIX secolo fino all'[[era progressista]] (1900-1920) quando emerse come uno degli eroi più venerati nella [[storia degli Stati Uniti d'America]], consu persinocui isi bianchitrovavano sudistid'accordo chepersino sii trovavanobianchi accordosudisti. Il punto culminante arrivò nel 1922 con la dedica del [[Lincoln Memorial]] al [[National Mall]] di [[Washington]]<ref>Schwartz (2000), p. 109.</ref>.
 
Nell'era del [[New Deal]] i liberali onoravano Lincoln non tanto come l'uomo che si era fatto da sé o il grande presidente di guerra, ma come il difensore dell'uomo comune che credevano avrebbe sostenuto lo [[stato sociale]]. Negli anni della [[Guerraguerra fredda]] l'immagine di Lincoln si spostòmodificò pere enfatizzaresi enfatizzò il simbolo della libertà che portava la speranza a tutti gli oppressi dai regimi [[comunisti]]<ref>Schwartz (2009), pp. 23, 91–98.</ref>.
 
Negli anni 1970 era diventato un eroe per gli esponenti del [[conservatorismo negli Stati Uniti d'America|conservatorismo statunitense]]<ref>Havers, p. 96. Apart from neo-Confederates such as [[Mel Bradford]] who denounced his treatment of the white South.</ref> per il suo intenso [[nazionalismo]]patriottismo, il sostegno agli affari, la sua insistenzadeterminazione a fermare la diffusione della [[schiavitù]] umana, la sua azione in terminiispirata diai principi del tutto similare a quella di [[John Locke]] e [[Edmund Burke]] ain nome sia della libertà chesia della [[tradizione]], e la sua devozione ai principi dei [[Padri fondatori degli Stati Uniti d'America|padri fondatori degli Stati Uniti]]<ref>Belz (2006), pp. 514–518.</ref><ref>Graebner, pp. 67–94.</ref><ref>Smith, pp. 43–45.</ref>.
[[File:Baltimore and Ohio employees magazine (1912) (14757020921).jpg|thumb|A. Lincoln, [[George Washington]] e [[Theodore Roosevelt]].]]
In quanto [[attivista]] del [[Partito Whig (Stati Uniti d'America)|Partito Whig]] Lincoln era un portavoce degli interessi commerciali, favorendo alte tariffe doganali, le banche, i miglioramenti interni e le ferrovie in opposizione ai Democratici eminentemente agrari della [[democrazia jacksoniana]]<ref>Boritt (1994), pp. 196, 198, 228, 301.</ref>. William C. Harris trovò che la "riverenza per i Padri fondatori, la ''[[Costituzione degli Stati Uniti d'America]]'', le leggi poste sotto di essa e la conservazione della [[Repubblica]] e delle sue istituzioni lo inserivano e rafforzavano tra i leader del [[conservatorismo]]"<ref>Harris, p. 2.</ref>.
 
In quanto attivista del [[Partito Whig (Stati Uniti d'America)|Partito Whig]] Lincoln era stato un portavoce degli interessi commerciali, essendo a favore di alti dazi doganali, del sistema bancario, di infrastrutture interne e delle ferrovie in opposizione ai Democratici eminentemente agrari della [[democrazia jacksoniana]]<ref>Boritt (1994), pp. 196, 198, 228, 301.</ref>. William C. Harris trovò che la "riverenza per i Padri fondatori, la [[Costituzione degli Stati Uniti d'America|Costituzione]], le leggi poste sotto di essa, la difesa della Repubblica e delle sue istituzioni lo inserivano tra i principali leader del [[conservatorismo]]"<ref>Harris, p. 2.</ref>.
James G. Randall sottolinea la sua tolleranza e soprattutto la sua moderazione "nella sua preferenza per il progresso ordinato, la sua sfiducia nei confronti di un'agitazione sociale pericolosa e la sua riluttanza verso schemi di riforma mal digeriti". Randall conclude che "era conservatore per il suo completo evitamento di quel tipo di cosiddetto 'radicalismo' che implicava l'abuso del Sud, l'odio per lo schiavista, la sete di vendetta, il complotto di parte e le richieste ingenerose dell'[[Era della Ricostruzione]] per cui le istituzioni del Sud si sarebbero trasformate da un giorno all'altro in corpi estranei della patria"<ref>Randall (1947), p. 175.</ref>.
 
James G. Randall sottolinea la sua tolleranza e soprattutto la sua moderazione "nella sua preferenza per il progresso ordinato, la sua sfiducia nei confronti di un'agitazione sociale pericolosa e la sua riluttanza verso schemi di riforma mal digeriti". Randall conclude che "era conservatore per la sua lontananza da quel tipo di cosiddetto 'radicalismo' che implicava l'oppressione del Sud, l'odio per lo schiavista, la sete di vendetta, la faziosità e le richieste severe dell'[[Era della ricostruzione]] per cui le istituzioni del Sud si sarebbero trasformate da un giorno all'altro in corpi estranei della patria"<ref>Randall (1947), p. 175.</ref>.
Verso la fine degli anni 1960 alcuni intellettuali afroamericani guidati da Lerone Bennett Jr. rifiutarono il ruolo di Lincoln come "Grande Emancipatore"<ref>Zilversmit, "Lincoln and the Problem of Race: A Decade of Interpretations" (1980) pp. 22–24.</ref><ref>John M. Barr, "Holding Up a Flawed Mirror to the American Soul: Abraham Lincoln in the Writings of Lerone Bennett Jr.," ''Journal of the Abraham Lincoln Association'' 35 (Winter 2014), 43–65</ref>; egli ottenne grande attenzione quando nel 1968 definì Lincoln addirittura un suprematista del [[potere bianco]]<ref>Bennett, pp. 35–37.</ref>. Farà notare che utilizzava spesso e volentieri le diffamazioni e gli [[sterotipi sugli afroamericani]] e raccontava [[barzellette]] che ridicolizzavano il "[[negro]]"; inoltre sostenne che Lincoln si opponeva all'[[uguaglianza sociale]] e propose con l'[[American Colonization Society]] di inviare gli schiavi liberati in un altro paese (in [[Liberia]])<ref>Bennett, pp. 38–42.</ref>.
 
Verso la fine degli anni 1960 alcuni intellettuali afroamericani guidati da Lerone Bennett Jr. rigettarono il ruolo di Lincoln quale "Grande Emancipatore"<ref>Zilversmit, "Lincoln and the Problem of Race: A Decade of Interpretations" (1980) pp. 22–24.</ref><ref>John M. Barr, "Holding Up a Flawed Mirror to the American Soul: Abraham Lincoln in the Writings of Lerone Bennett Jr.," ''Journal of the Abraham Lincoln Association'' 35 (Winter 2014), 43–65</ref>; egli ottenne grande attenzione quando nel 1968 definì Lincoln addirittura un suprematista del [[potere bianco]]<ref>Bennett, pp. 35–37.</ref>. Notò che utilizzava spesso e volentieri le diffamazioni e gli stereotipi sugli afroamericani e raccontava barzellette che ridicolizzavano il "negro"; inoltre sostenne che Lincoln si opponeva all'uguaglianza sociale e propose con l'[[American Colonization Society]] di inviare gli schiavi liberati in un altro Paese (in [[Liberia]])<ref>Bennett, pp. 38–42.</ref>.
I difensori, come gli autori Dirck e Cashin, ribatterono invece che non era poi così male se confrontato alla maggior parte dei politici dei suoi tempi<ref>Dirck (2008), p. 31.</ref> e che anzi rappresentava la figura di un "visionario morale" che avanzava abilmente la causa abolizionista, politicamente il più velocemente possibile<ref>Striner, pp. 2–4.</ref>. L'enfasi si spostò quindi da "Lincoln-the-emancipator" a una tesi secondo cui i neri si erano liberati dalla schiavitù da soli, o che almeno erano i responsabili nel fare pressioni sul governo per ottenere l'[[emancipazione]]<ref>Cashin, p. 61.</ref><ref>Kelley & Lewis, p. 228.</ref>.
 
I difensori, come gli autori Dirck e Cashin, ribatterono invece che non era poi così male se confrontato alla maggior parte dei politici dei suoi tempi<ref>Dirck (2008), p. 31.</ref> e che anzi rappresentava la figura di un "visionario morale" che faceva avanzare abilmente la causa abolizionista, il più velocemente possibile dato il contesto politico<ref>Striner, pp. 2–4.</ref>. L'enfasi si spostò quindi da "Lincoln l'emancipatore" a una tesi secondo cui i neri si erano liberati dalla schiavitù da soli, o che almeno erano i responsabili nel fare pressioni sul governo per ottenere l'[[emancipazione]]<ref>Cashin, p. 61.</ref><ref>Kelley & Lewis, p. 228.</ref>.
Lo storico Barry Schwartz ha scritto nel 2009 che l'immagine di Lincoln nel tardo XX secolo subì "un'erosione, una certa dissolvenza del prestigio, fino a ridursi ad un uomo tanto benevolo quanto ridicolo"<ref>Schwartz (2009), p. 146.</ref>. D'altra parte Donald ha opinato nella sua biografia del 1996 che Lincoln era distintamente dotato di quel tratto di personalità caratterizzata come "Negative capability" così come venne definita dalla [[poesia romantica]] di [[John Keats]] e attribuita a leader carismatici e straordinari che erano "contenti in mezzo a incertezze e dubbi e non obbligati verso il mero fatto o la semplice [[razionalità]]"<ref>Donald (1996), p. 15.</ref>.
 
Lo storico Barry Schwartz ha scritto nel 2009 che l'immagine di Lincoln nel tardo XX secolo subì "un'erosione, una certa dissolvenza del prestigio, fino a ridursi a un uomo tanto benevolo quanto ridicolo"<ref>Schwartz (2009), p. 146.</ref>. D'altra parte Donald ha opinato nella sua biografia del 1996 che Lincoln era spiccatamente dotato di quel tratto di personalità caratterizzata come "capacità negativa" (''negative capability'') così come venne definita dal poeta romantico [[John Keats]] e attribuita a leader carismatici e straordinari che erano "contenti in mezzo a incertezze e dubbi e non legati ai fatti o alla ragione"<ref>{{Cita|Donald 1996|p. 15}}.</ref>.
Nel XXI secolo il presidente [[Barack Obama]] lo ha definito più volte come il suo presidente preferito insistendo nell'usare la ''[[Bibbia di Lincoln]]'' durante la cerimonia inaugurale d'[[insediamento del presidente degli Stati Uniti d'America]] per tutte e due le volte in cui ha assunto la carica<ref>{{cita news|cognome=Hirschkorn|nome=Phil|titolo=The Obama-Lincoln Parallel: A Closer Look|editore=CBS News|data=17 gennaio 2009|url=https://www.cbsnews.com/news/the-obama-lincoln-parallel-a-closer-look/|accesso=26 gennaio 2017}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.usatoday.com/story/theoval/2013/01/10/obama-inaugural-bible-kennedy-king/1821363/ |titolo=Obama to be sworn in with Lincoln, King Bibles |autore=David Jackson |opera=USA Today |data=10 gennaio 2013 |accesso=2 marzo 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150324044349/http://www.usatoday.com/story/theoval/2013/01/10/obama-inaugural-bible-kennedy-king/1821363/ |archive-date=March 24, 2015 |urlmorto=no }}</ref>.
 
Nel XXI secolo il presidente [[Barack Obama]] lo definì come il suo presidente preferito insistendo nell'usare la [[Bibbia di Lincoln]] durante la cerimonia d'[[insediamento del presidente degli Stati Uniti d'America|insediamento]] per entrambe le volte in cui ha assunto la carica<ref>{{cita news|cognome=Hirschkorn|nome=Phil|titolo=The Obama-Lincoln Parallel: A Closer Look|editore=CBS News|data=17 gennaio 2009|url=https://www.cbsnews.com/news/the-obama-lincoln-parallel-a-closer-look/|accesso=26 gennaio 2017}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.usatoday.com/story/theoval/2013/01/10/obama-inaugural-bible-kennedy-king/1821363/ |titolo=Obama to be sworn in with Lincoln, King Bibles |autore=David Jackson |opera=USA Today |data=10 gennaio 2013 |accesso=2 marzo 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150324044349/http://www.usatoday.com/story/theoval/2013/01/10/obama-inaugural-bible-kennedy-king/1821363/ |urlmorto=no }}</ref>.
Lincoln è stato spesso interpretato da [[Hollywood]], quasi sempre in una luce assai lusinghiera<ref name="spielberg">Steven Spielberg, Doris Kearns Goodwin, and Tony Kushner, "Mr. Lincoln Goes to Hollywood", ''Smithsonian'' (2012) 43#7 pp. 46–53.</ref><ref name="Melvyn Stokes 2011">Melvyn Stokes, "Abraham Lincoln and the Movies", ''American Nineteenth Century History'' 12 (June 2011), 203–31.</ref>.
 
Lincoln è stato spesso personaggio di film di [[Hollywood]], quasi sempre in una luce assai lusinghiera<ref name="spielberg">Steven Spielberg, Doris Kearns Goodwin, and Tony Kushner, "Mr. Lincoln Goes to Hollywood", ''Smithsonian'' (2012) 43#7 pp. 46–53.</ref><ref name="Melvyn Stokes 2011">Melvyn Stokes, "Abraham Lincoln and the Movies", ''American Nineteenth Century History'' 12 (June 2011), 203–31.</ref>.
Il nazionalismo dell'Unione, come previsto da Lincoln, "ha aiutato a condurre l'America al nazionalismo di [[Theodore Roosevelt]], [[Thomas Woodrow Wilson]] e Franklin D. Roosevelt"<ref>Boritt-Pinsker, 2002, p. 222</ref>.
 
Il patriottismo dell'Unione, come previsto da Lincoln, "ha aiutato a condurre l'America al patriottismo di [[Theodore Roosevelt]], [[Thomas Woodrow Wilson]] e Franklin D. Roosevelt"<ref>Boritt-Pinsker, 2002, p. 222</ref>.
 
== Commemorazioni ==
[[File:Lincoln statue.jpg|thumb|La ''[[Abraham Lincoln (French 1920)]]'' al [[Lincoln Memorial]], opera dello scultore [[Daniel Chester French]].]]
{{vedi anche|Memoriali e monumenti unionisti}}
[[File:Lincoln statue.jpg|thumb|La statua ''[[Abraham Lincoln (French 1920)|Abraham Lincoln]]'' al [[Lincoln Memorial]], opera dello scultore [[Daniel Chester French]]]]
Lo scultore italo-americano [[Attilio Piccirilli]] avrebbe collaborato con French alla gigantesca statua di Abraham Lincoln seduto in atteggiamento pensoso, che si trova a Washington.<ref>"I Segreti di New York", Corrado Augias</ref>
 
Lincoln è stato ricordato in molti modi. Diverse città statunitensi portano il suo nome, soprattutto [[Lincoln (Nebraska)|Lincoln]], la capitale del [[Nebraska]]. Gli è stato dedicato il [[Lincoln Memorial]] di [[Washington]] ed è raffigurato sulla [[banconota da 5 dollari (Stati Uniti d'America)|banconota da 5 dollari]], sul [[centesimo Lincoln]] e nel monumento del [[Mount Rushmore National Memorial|Monte Rushmore]]. La tomba di Lincoln e la casa di Lincoln a Springfield, [[New Salem (Contea di Menard, Illinois)|New Salem]] (una ricostruzione della cittadina dove visse all'inizio dell'età adulta), il [[Ford's Theater]] e la [[Petersen House]] sono tutti luoghi conservati come musei.
 
Il 12 febbraioNel [[1892]], il 12 febbraio, compleanno di Lincoln, venne dichiarato [[festività]] federale degli Stati Uniti, anche se venne in seguito combinato con il compleanno di [[George Washington]] nel [[President's Day]] (sono ancora celebrati separatamente in [[Illinois]]). Il sottomarino [[USS Abraham Lincoln (SSBN-602)|''Abraham Lincoln'' (SSBN-602)]] e la portaerei [[USS Abraham Lincoln (CVN-72)|''Abraham Lincoln'' (CVN-72)]] sono stati battezzati in suo onore.
 
Il grande prestigiatore [[Harry Houdini]] realizzò con le sue tecniche [[illusionismo|illusionistiche]] una fotografia ritoccata che lo ritraeva insieme al "fantasma" di Lincoln, questo per svelare i trucchi delle [[fotografia spiritica|fotografie spiritiche]], molto diffuse alla fine dell'Ottocento e inizio Novecento.<ref>{{cita web|url=http://www.americaslibrary.gov/aa/houdini/aa_houdini_fraud_1.html|titolo=Houdini Exposes Fraud}}</ref> Alcune di esse, successivamente ritenute false, ritraevano proprio Lincoln dopo la sua morte, insieme alla moglie ancora viva (quest'ultima era divenuta una seguace dello [[spiritismo]], nel frattempo).<ref>[{{cita testo|url=http://www.cicap.org/new/stampa.php?id=101153 |titolo=Roberto Marino, ''Fotografie spiritiche'', sul sito del CICAP]}}</ref>
 
== Arti e cultura di massa ==
[[File:Mount Rushmore.jpg|thumb|[[Monte Rushmore]]: il volto di Lincoln è quello all'estrema destra.]]
{{vedi anche|Abraham Lincoln nella cultura di massa}}
[[File:Mount Rushmore.jpg|thumb|[[Monte Rushmore]]: il volto di Lincoln è quello all'estrema destra]]
Subito dopo che il presidente morì il poeta [[Walt Whitman]] (autore di ''[[Foglie d'erba]]'') scrisse, in suo onore, la famosissima poesia ''[[O capitano! Mio capitano!]]'' (portata sulle scene del grande schermo da ''[[L'attimo fuggente]]'').
Subito dopo la morte del presidente, il poeta [[Walt Whitman]] (autore di ''[[Foglie d'erba]]'') scrisse, in suo onore, la famosissima poesia ''[[O capitano! Mio capitano!]]'' (portata sulle scene del grande schermo da ''[[L'attimo fuggente]]'').
 
Il [[bardo]] della nazione americana rimarrà sempre particolarmente affascinato da Lincoln tanto che scrisse anche altri versipoesie in suo onore (''When Lilacs Last in the Dooryard Bloom'd'', ''Hush'd Be the Camps To-Day'' e ''This Dust Was Once the Man''). Sembra che il presidente amasse la sua poetica già da prima dello scoppio della guerra civile<ref>{{Cita web|autore=David S. Reynolds, ''|titolo=Lincoln and Whitman'' ''|pubblicazione=History Now'' (|anno=2013) [|url=https://www.gilderlehrman.org/history-by-era/american-civil-war/essays/lincoln-and-whitman online]}}</ref>.
 
Lo stesso Lincoln ha scrittoscrisse poesie e almeno un pezzo di fictionletterario, basato su uno dei casi di omicidio che haaveva affrontato in qualità di giovane avvocato difensore. Nell'aprile del 1846 ''The Quincy Whig'' pubblicò il suo racconto con il titolo di ''A Remarkable Case of Arrest for Murder''. La storia è stata ripubblicata nel marzo 1952 dal dall{{'}}''Ellery Queen's Mystery Magazine'' e intitolata ''The Trailor Murder Mystery''. Lincoln si riferisce al proprio personaggio senza nome come "la [[avvocato|difesa]]" e "lo scrittore di questo testo"<ref name="SleuthSayers">{{Cita web|cognome=Lundin|nome=Leigh|titolo=Abe Lincoln's Mystery|url=http://www.sleuthsayers.org/2016/02/abe-lincolns-mystery.html|sito=SleuthSayers|editore=SleuthSayers.org|data=14 febbraio 2016}}</ref>.
 
[[File:Lincoln-as-a-boy-reading-at-night.jpeg|thumb|Lincoln ragazzo che legge di notte per potersi istruire, dipinto di [[Jonathan Eastman Johnson]]]]
== Riconoscimenti ==
[[File:Young Lincoln By Charles Keck.JPG|thumb|''Il giovane Lincoln'' (1945) dello scultore [[Charles Keck]] nel quartiere di Edgewater a [[Chicago]]]]
{{Onorificenze
[[File:Jean Leon Gerome Ferris - The Railsplitter (1909).png|thumb|The Railsplitter (1909) di [[Jean Leon Gerome Ferris]]]]
|immagine=US-O3 insignia.svg
[[File:Abraham Lincoln's carriage (barouche), c. 1860-1865, on loan from the Studebaker National Museum, view 2 - National Museum of American History - DSC00334.jpg|thumb|La carrozza presidenziale al [[National Museum of American History]]]]
|nome_onorificenza=capitano
[[File:Smithsonian National Museum of American History - Abraham Lincolns pocket watch (8307612374).jpg|thumb|L'orologio da taschino del presidente]]
|collegamento_onorificenza=
[[File:Lincoln's+hat.jpg|thumb|Il [[cilindro (abbigliamento)|cilindro]] indossato al momento dell'assassinio]]
}}
[[File:223 Lincoln Bedroom; View looking East - White House, 1600 Pennsylvania Avenue, Northwest, Washington, District of Columbia, DC HABS DC,WASH,134-530.tif|thumb|La camera da letto del presidente ([[Lincoln Bedroom]]) alla [[Casa Bianca]] nel 1933]]
[[File:Lincoln-as-a-boy-reading-at-night.jpeg|thumb|Lincoln ragazzo che legge di notte per potersi istruire, dipinto di [[Jonathan Eastman Johnson]].]]
[[File:Abraham Lincoln.jpg|thumb|Lincoln viene solitamente ritratto con la barba, tuttavia egli la portò solo negli ultimi anni della propria vita]]
[[File:Young Lincoln By Charles Keck.JPG|thumb|''Il giovane Lincoln'' (1945) dello scultore [[Charles Keck]] nel quartiere di Edgewater a [[Chicago]].]]
[[File:Credo Lincoln.JPG|thumb|"''Coloro che negano la libertà agli altri non la meritano per loro stessi''", in un [[francobollo]] commemorativo del 1960]]
[[File:Jean Leon Gerome Ferris - The Railsplitter (1909).png|thumb|The Railsplitter (1909) di [[Jean Leon Gerome Ferris]].]]
[[File:The Assassination of President Lincoln - Currier and Ives 2.png|thumb|''L'assassinio del Presidente Lincoln'', opera di Currier e Ives del [[1865]]]]
[[File:Abraham Lincoln's carriage (barouche), c. 1860-1865, on loan from the Studebaker National Museum, view 2 - National Museum of American History - DSC00334.jpg|thumb|La carrozza presidenziale al [[National Museum of American History]].]]
[[File:Lincoln Statue, The Lincoln Tomb, Oak Rideg Cemetery, Springfield, IL- plaque states, "original in Lincoln Memorial Washington, D. C. Daniel Chester French, Sculptor"- 1953.jpg|thumb|Statua del presidente posta all'interno della [[Tomba Lincoln]], riproduzione della ''[[Abraham Lincoln (French 1920)]]'']]
[[File:Smithsonian National Museum of American History - Abraham Lincolns pocket watch (8307612374).jpg|thumb|L'orologio da taschino del presidente.]]
[[File:Abraham Lincoln's+hat life mask.jpg|thumb|IlLa [[cilindromaschera (abbigliamento)|cilindromortuaria]] indossato al momento dell'assassinio.]]
[[File:Abraham Lincoln DeathbedStatue Gettysburg.jpg|thumb|Il letto[[busto in(scultura)|busto]] cuidel morìpresidente ilal presidente.[[Cimitero nazionale di Gettysburg]]]]
[[File:"The Late Lamented President Lincoln" Memorial Ribbon, ca. 1865 (4360247916).jpg|thumb|Nastro commemorativo del 1865]]
[[File:223 Lincoln Bedroom; View looking East - White House, 1600 Pennsylvania Avenue, Northwest, Washington, District of Columbia, DC HABS DC,WASH,134-530.tif|thumb|La camera da letto del presidente ([[Lincoln Bedroom]]) alla [[Casa Bianca]] nel 1933.]]
[[File:2005-Penny-Uncirculated-Obverse.png|thumb|Il [[centesimo Lincoln]]: ''[[In God We Trust]]'']]
[[File:Abraham Lincoln.jpg|thumb|Lincoln viene solitamente ritratto con la barba, tuttavia egli la portò solo negli ultimi anni della propria vita.]]
[[File:Pritzker Military Museum & Library 161116-A-HD608-038 (31512836172).jpg|thumb|Il "Pritzker Museum and Library" a [[Chicago]]]]
[[File:Credo Lincoln.JPG|thumb|"''Coloro che negano la libertà agli altri non la meritano per loro stessi''", in un [[francobollo]] commemorativo del 1960.]]
[[File:The Assassination of President Lincoln -Square Currier and Ives 2(8276018062).pngjpg|thumb|''L'assassinio del Presidente "Lincoln'', operaSquare" di Currier e Ives dela [[1865Manchester]].]]
[[File:Am Arch Sculpt 4.jpg|thumb|''Emancipation Proclamation'' dello scultore ornamentale Lee Oscar Lawrie al [[Campidoglio (Lincoln)|Campidoglio]] di [[Lincoln (Nebraska)]]]]
[[File:Lincoln Statue, The Lincoln Tomb, Oak Rideg Cemetery, Springfield, IL- plaque states, "original in Lincoln Memorial Washington, D. C. Daniel Chester French, Sculptor"- 1953.jpg|thumb|Statua del presidente posta all'interno della [[Tomba Lincoln]], riproduzione della ''[[Abraham Lincoln (French 1920)]]''.]]
[[File:Abraham Lincoln life mask.jpg|thumb|La [[maschera mortuaria]].]]
[[File:Aerial view of Lincoln StatueMemorial - east side GettysburgEDIT.jpgjpeg|thumb|IlVeduta aerea del [[bustoLincoln (scultura)|bustoMemorial]] del presidente ala [[Cimitero nazionale di GettysburgWashington]].]]
[[File:"TheDouglas LateVolk Lamented- PresidentPortrait Lincoln"of MemorialAbraham Ribbon, ca. 1865Lincoln (43602479161908).jpg|thumb|NastroRitratto commemorativodel presidente datato 1908, opera del 1865pittore [[Douglas Volk]].]]
[[File:2005-Penny-Uncirculated-ObverseLincolnParkPolanco07.pngJPG|thumb|Il [[centesimo"parco Lincoln]]:" a ''[[InCittà Goddel We TrustMessico]]''.]]
[[File:PritzkerUS MilitaryNavy Museum & Library 161116020801-AN-HD6088794V-038029 (31512836172)Sailors.jpg|thumb|IlLa "Pritzker[[portaerei]] Museum''USS andAbraham Library"Lincoln (CVN 72)'' a [[ChicagoPearl Harbor]]. nel 2002]]
[[File:Morrill&Lincoln Square (8276018062).jpgJPG|thumb|"Lincoln[[Justin Square"Smith aMorrill]] Tower & Abraham Lincoln Tower dell'[[ManchesterUniversità statale dell'Ohio]].]]
[[File:Abraham Lincoln in the United States Congress by.jpg|thumb|Collezione della [[Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti]]]]
[[File:Am Arch Sculpt 4.jpg|thumb|''Emancipation Proclamation'' dello scultore ornamentale Lee Oscar Lawrie al [[Campidoglio (Lincoln)]] di [[Lincoln (Nebraska)]].]]
[[File:Lincoln Family.in Abraham Lincoln Museum.jpg|thumb|La [[Lincoln (famiglia)|famiglia Lincoln]] all'[[Abraham Lincoln Presidential Library and Museum]] di [[Springfield (Illinois)|Springfield]].]]
[[File:Aerial view of Lincoln Memorial - east side EDIT.jpeg|thumb|Veduta aerea del [[Lincoln Memorial]] a [[Washington]].]]
[[File:Douglas Volk - Portrait of Abraham Lincoln (1908).jpg|thumb|Ritratto del presidente datato 1908 ad opera del pittore [[Douglas Volk]].]]
[[File:LincolnParkPolanco07.JPG|thumb|Il "parco Lincoln" a [[Città del Messico]].]]
[[File:US Navy 020801-N-8794V-029 Sailors.jpg|thumb|La [[portaerei]] ''USS Abraham Lincoln (CVN 72)'' a [[Pearl Harbor]] nel 2002.]]
[[File:Morrill&Lincoln.JPG|thumb|[[Justin Smith Morrill]] Tower & Abraham Lincoln Tower dell'[[Università statale dell'Ohio]].]]
[[File:Abraham Lincoln in the United States Congress by.jpg|thumb|Collezione della [[Camera dei rappresentanti (Stati Uniti d'America)]].]]
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
{{Div col}}
* {{cita libro | cognome=Agresti | nome=Antonio | titolo=Abramo Lincoln | url=https://archive.org/details/abramolinco3118agre | editore=A. F. Formiggini | città=Genova | anno=1913 }} (disponibile in Wikisource)
* {{Cita pubblicazione|lingua=en|cognome=Adams|nome=Charles F.|data=aprile 1912|titolo=The Trent Affair|rivista=The American Historical Review|volume=17|numero=3|pp=540–562540-562|editore=The University of Chicago Press|jstor=1834388|doi=10.2307/1834388 | issn=0002-8762}}<!--|doi=10.2307/1834388}} -->
* {{Cita libro|lingua=en|oclc=1178496|titolo=Halleck: Lincoln's Chief of Staff|url=https://archive.org/details/hallecklincolnsc0000step|wkautore=Stephen E. Ambrose|cognome=Ambrose|nome=Stephen E.|editore=Louisiana State University Press|anno=1962}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Baker|cognome=Baker|nome=Jean H.|titolo=Mary Todd Lincoln: A Biography|editore=W. W. Norton & Company|anno=1989|isbn=978-0-393-30586-9}}
* {{Cita libro|lingua=en|cognome= Bartelt|nome=William E.|titolo=There I Grew Up: Remembering Abraham Lincoln's Indiana Youth|url= https://archive.org/details/thereigrewupreme0000bart|editore=Indiana Historical Society Press |città=Indianapolis |anno=2008 |p=[https://archive.org/details/thereigrewupreme0000bart/page/n98 79] |isbn=978-0-87195-263-9}}
* {{Cita libro|lingua=en|oclc=518824|titolo=Abraham Lincoln: His Speeches and Writings|url=https://archive.org/details/abrahamlincolnhis00illinc|wkcuratore1=Roy Basler|curatore-nome1=Roy Prentice|curatore-cognome1=Basler|editore=World Publishing|anno=1946}}
* {{Cita libro|lingua=en|curatore-cognome1=Basler|curatore-nome1=Roy P.|titolo=The Collected Works of Abraham Lincoln|url=https://archive.org/details/collectedworksof0001linc|editore=Rutgers University Press|anno=1953|volume=5}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Belz|cognome=Belz|nome=Herman|titolo=Abraham Lincoln, Constitutionalism, and Equal Rights in the Civil War Era|url=https://archive.org/details/abrahamlincolnco00herm|editore=Fordham University Press|anno=1998|isbn=978-0-8232-1769-4}}
* {{citaCita libro|lingua=en|cognome=Belz|nome=Herman|curatore-nome1=Bruce|curatore=Frohnen|curatore-nome2=Jeremy|curatore2=Beer|curatore-nome3=Jeffrey O|curatore3=Nelson|pubblicazione=American Conservatism: An Encyclopedia|titolo=Lincoln, Abraham|anno=2006|editore=ISI Books|isbn=978-1-932236-43-9}}
* {{citaCita pubblicazione|lingua=en|cognome=Bennett Jr|nome=Lerone|wkautore=Lerone Bennett Jr.|data=febbraio 1968|titolo=Was Abe Lincoln a White Supremacist?|rivista=Ebony|volume=23|numero=4|issn=0012-9011|url=https://books.google.com/?id=H84DAAAAMBAJ&pg=PA35}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Blue|cognome=Blue|nome=Frederick J.|titolo=Salmon P. Chase: a life in politics|url=https://archive.org/details/salmonpchaselife0000blue|editore=The Kent State University Press|anno=1987|isbn=0-87338-340-0}}
* {{cita libro | cognome=Bonazzi | nome=Tiziano | titolo=Abraham Lincoln. Un dramma americano | editore=Il Mulino | città=Bologna | anno=2016 }}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Boritt1997|cognome=Boritt|nome=Gabor S.|titolo=Why the Civil War Came|url=https://archive.org/details/whycivilwarcame0000unse_m1s6|anno=1997|editore=Oxford University Press|isbn=978-0-19-511376-1}}
* {{Cita libro|lingua=en|isbn=0-252-06445-3|titolo=Lincoln and the Economics of the American Dream|url=https://archive.org/details/lincolneconomics0000bori|wkautore=Gabor Boritt|cid=Boritt1994|cognome=Boritt|nome=Gabor|editore=University of Illinois Press|anno=1994|annooriginale=1978}}
**{{Cita libro|lingua=en|cognome=Boritt |nome=Gabor S. |cognome2=Pinsker |nome2=Matthew |capitolo=Abraham Lincoln |curatore-cognome=Graff |curatore-nome=Henry |titolo=The Presidents: A Reference History |edizione=7|anno=2002 |pp=209–223209-223 |isbn=0-684-80551-0 |cid=harv}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Bulla|cognome=Bulla|nome= David W.|autore2=Gregory A. Borchard|titolo=Journalism in the Civil War Era|url=https://archive.org/details/journalismincivi0008bull|anno=2010|editore=Peter Lang Publishing Inc.|isbn=1-4331-0722-8}}
* {{Cita libro|lingua=en|cognome= Burlingame|nome=Michael |titolo=Abraham Lincoln: A Life |editore=Johns Hopkins University Press |volume=I |anno=2008 |città=Baltimore, MD | isbn =978-0-8018-8993-6}}
* {{Cita pubblicazione|lingua=en|cognome=Carwardine|nome=Richard J.|wkautore=Richard Carwardine|data=Winter 1997|titolo=Lincoln, Evangelical Religion, and American Political Culture in the Era of the Civil War|rivista=Journal of the Abraham Lincoln Association|volume=18|numero=1|pp=27–5527-55|editore=Abraham Lincoln Association|url=https://hdl.handle.net/2027/spo.2629860.0018.104}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Carwardine|nome=Richard|cognome=Carwardine|titolo=Lincoln|url=https://archive.org/details/lincoln0000carw|editore=Pearson Education Ltd|anno=2003|isbn=978-0-582-03279-8 }}
|editore=Abraham Lincoln Association|url=https://hdl.handle.net/2027/spo.2629860.0018.104}}
* {{Cita libro|cidlingua=Carwardineen|nomeisbn=Richard978-0-691-09173-0|titolo=The War Was You and Me: Civilians in The American Civil War|cognome=CarwardineCashin|titolonome=LincolnJoan E.|editore=PearsonPrinceton EducationUniversity LtdPress|anno=2003|isbn=978-0-582-03279-8 2002}}
* {{Cita libro|isbnlingua=978-0-691-09173-0en|titolocid=The War Was You and Me: Civilians in The American Civil WarChesebrough|cognome=CashinChesebrough|nome=JoanDavid EB.|titolo=No Sorrow Like Our Sorrow|url=https://archive.org/details/nosorrowlikeours0000ches|editore=PrincetonKent State University Press|anno=20021994|isbn=978-0-87338-491-9}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=ChesebroughCox|cognome=ChesebroughCox|nome=DavidHank BH.|titolo=NoLincoln Sorrowand Likethe OurSioux SorrowUprising of 1862|editore=Kent StateCumberland UniversityHouse PressPublisher|anno=19942005|isbn=978-01-8733858182-491457-95}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=CoxCummings|cognome=CoxCummings|nome=HankWilliam HW.|titoloautore2=LincolnJames andB. theHatcher|titolo=Scott SiouxSpecialized UprisingCatalogue of 1862|editore=CumberlandUnited HouseStates PublisherStamps|anno=20051982|editore=Scott Publishing Company|isbn=978-10-5818289487-457042-54}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Dennis|titolo=Red, White, and Blue Letter Days: an American Calendar|url=https://archive.org/details/redwhitebluelett00denn|cognome=Dennis|nome=Matthew|editore=Cornell University Press|anno=2002|isbn=978-0-8014-7268-8}}
* {{Cita libro|cid=Cummings|cognome=Cummings|nome=William W.|autore2=James B. Hatcher|titolo=Scott Specialized Catalogue of United States Stamps|anno=1982|editore=Scott Publishing Company|isbn=0-89487-042-4}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=DennisDiggins|titolo=Red,The White,Lost andSoul Blueof LetterAmerican DaysPolitics: anVirtue, AmericanSelf-Interest, and the Foundations of CalendarLiberalism|url=https://archive.org/details/lostsoulofameric0000digg_j5p6|cognome=DennisDiggins|nome=MatthewJohn P.|editore=Cornell University of Chicago Press|anno=20021986|isbn=978-0-8014226-726814877-87}}
* {{Cita libro|cidlingua=Digginsen|isbn=978-0-87580-359-3|titolo=TheLincoln Lost Soul of American PoliticsEmancipated: Virtue,The Self-Interest,President and the FoundationsPolitics of LiberalismRace|cognome=DigginsDirck|nome=JohnBrian PR.|editore=UniversityNorthern ofIllinois ChicagoUniversity Press|anno=1986|isbn=0-226-14877-72007}}
* {{Cita libro|isbnlingua=978-0-87580-359-3en|titolocid=Lincoln Emancipated: The President and the Politics of RaceDirck|cognome=Dirck|nome=Brian|titolo=Lincoln R.the Lawyer|editore=NorthernUniversity of Illinois University Press|anno=20072008|isbn=978-0-252-07614-5}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Donald1948|titolo=Lincoln's Herndon|url=https://archive.org/details/lincolnsherndon00dona|wkautore=David Herbert Donald|nome=David Herbert|cognome=Donald|editore=A. A. Knopf|anno=1948|oclc=186314258}}
* {{Cita libro|cid=Dirck|cognome=Dirck|nome=Brian|titolo=Lincoln the Lawyer|editore=University of Illinois Press|anno=2008|isbn=978-0-252-07614-5}}
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* {{Cita libro|lingua=en|cid=Vorenberg|cognome=Vorenberg|nome=Michael|titolo=Final Freedom: the Civil War, the Abolition of Slavery, and the Thirteenth Amendment|url=https://archive.org/details/finalfreedomcivi0000vore|editore=Cambridge University Press|anno=2001|isbn=978-0-521-65267-4|accesso=14 giugno 2025}}
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* {{Cita libro|lingua=en|cid=Wills|nome=Garry|cognome=Wills|wkautore=Garry Wills|titolo=[[Lincoln at Gettysburg: The Words That Remade America]]|isbn=0-671-86742-3|anno=1993|editore=Simon & Schuster }}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Wilson|nome=Douglas L.|cognome=Wilson|editore=Knopf Publishing Group|titolo=Honor's Voice: The Transformation of Abraham Lincoln|anno=1999|isbn=978-0-375-70396-6 }}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Winkle|cognome=Winkle|nome=Kenneth J.|titolo=The Young Eagle: The Rise of Abraham Lincoln|url=https://archive.org/details/youngeagleriseof0000wink|anno=2001|editore=Taylor Trade Publications|isbn=978-0-87833-255-7|accesso=14 giugno 2025}}
* {{Cita libro|lingua=en|cid=Zarefsky|wkautore=David Zarefsky|isbn=978-0-226-97876-5|titolo=Lincoln, Douglas, and Slavery: In the Crucible of Public Debate|url=https://archive.org/details/lincolndouglassl0000davi|cognome=Zarefsky|nome=David S.|editore=University of Chicago Press|anno=1993|accesso=14 giugno 2025}}
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=== Storiografia ===
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=== Altre letture ===
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* {{Cita libro|autore=Harold Holzer|titolo=Lincoln President-Elect: Abraham Lincoln and the Great Secession Winter 1860–1861|url=https://books.google.com/?id=34cVaFHdgMMC|anno=2008|editore=Simon and Schuster|isbn=978-0-7432-8947-4}}
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* {{Cita libro|autore=Miller|autore2=Richard Lawrence|titolo=Lincoln and His World: The Rise to National Prominence, 1843–1853|url=https://books.google.com/?id=c1odBTiRSJcC|anno=2011|editore=McFarland|isbn=978-0-7864-5928-5}}, vol 3. of detailed biography
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* {{Cita libro|cognome=Morse |nome=John Torrey |titolo=Abraham Lincoln, '''Vol 2''' |editore= Boston ; New York : Houghton, Mifflin and Co. |anno=1895 |url=https://archive.org/details/abrahamlinc1180mors}}
* {{Cita libro|isbn=978-0-306-80209-6|titolo=The Abraham Lincoln Encyclopedia|url=https://archive.org/details/abrahamlincolnen0000neel_o4t9|cognome=Neely|nome=Mark E|editore=Da Capo Press|anno=1984}}
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* {{Cita libro|oclc=4183070|titolo=Lincoln the President ''(4 volumes)''|cognome=Randall|nome=James G.|editore=Dodd, Mead|anno=1945–1955}}
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* ''[[Bibbia di Lincoln]]''
* ''[[Codice Lieber]]''
* ''[[Discorso della Cooper Union]]''
* ''[[Discorso di Gettysburg]]''
* [[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1856]]
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* [[Maledizione dell'anno zero]]
* [[Storia del Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)]]
* [[3153 Lincoln]]
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.abrahamlincoln.org|titolo=The Lincoln Institute|lingua=en|accesso=26 ottobre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20020327021113/http://www.abrahamlincoln.org/|urlmorto=sì}}
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* {{cita web|1url=http://wwwrogerjnorton.abrahamlincolncom/Lincoln.orghtml|2titolo=TheAbraham Lincoln InstituteAssassination|lingua=en|accesso=2610 ottobremarzo 20192010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/2002032702111320131025013438/http://wwwrogerjnorton.abrahamlincolncom/Lincoln.org/|dataarchivio=27 marzo 2002html|urlmorto=sì}}
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