En blanc et noir: differenze tra le versioni

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{{Composizione musicale
|titolo = En blanc et noir
|immagine = En blanc et noir, manuscrit.png
|didascalia = Prima pagina del manoscritto autografo.
|compositore = [[Claude Debussy]]
|forma = [[Suite (musica)|suite]]
|tonalità = Do maggiore, Do maggiore, Re minore
|forma = suite
|opus = L 134
|epocacomposizione = [[1915]]
|primaesecuzione = [[Parigi]], 21Salotto dicembredella [[Principessa di Polignac]], 22 gennaio [[1916]]
|pubblicazione = Durand, [[Parigi]], [[1915]]
|autografo = <!-- luogo in cui è custodito -->
|dedica = [[Serge Koussevitsky]], Jacques Charlot, [[Igor Stravinskij]]
|duratamedia = 15 min.
|organico = due2 pianoforti
|movimenti = #Avec emportement
#Lent. Sombre
#Scherzando
}}
'''''En blanc et noir''''' è una [[Composizione (musica)|composizione]] in tre movimenti per due [[Pianoforte|pianoforti]] scritta da [[Claude Debussy]] nel [[1915]].
 
==Storia==
Quando nel luglio 1915 Debussy si trasferì con la famiglia in [[Normandia]], a [[Hautot-sur-Mer|Pourville]], per passarvi l'estate, portò con sé una nuova composizione giàappena iniziata a Parigi, che era la prima di una certa importanza da lui scritta dai tempi de ''[[La boîte à joujoux]]''.<ref name=Walsh>{{cita libro | nome=Stephen |cognome=Walsh| titolo=Debussy. A Painter in Sound | anno= | editore= | città=Londra 2018 Faber & Faber, (trad. italiana di Marco Bertoli, Claude Debussy, Il pittore dei suoni, EDT, Torino, 2019)| }}</ref>. Il pezzo era una suite per due pianoforti, che inizialmente avrebbe dovuto intitolarsi ''Caprices en blanc et noir'', denominazione legata alla tastiera del pianoforte.<br /> All'inizio dell'anno il compositore aveva lavorato a una revisione dell'edizione delle opere di [[Fryderyk Chopin|Chopin]] per conto dell'editore Durand; questo lavoro lo aveva riportato a interessarsi a fondo non solo di un autore che amava moltissimo, ma soprattutto alla tecnica pianistica, riavvicinandolo a uno strumento per cui prediligeva comporre. Il 4 giugno Debussy aveva iniziato la suite a Parigi e, in poco tempo, a Pourville, la terminò, completandola il 20 di luglio.
 
All'inizio dell'anno il compositore aveva lavorato a una revisione dell'edizione delle opere di [[Fryderyk Chopin|Chopin]] per conto dell'editore Durand; questo lavoro lo aveva riportato a interessarsi a fondo non solo di un autore che amava moltissimo, ma soprattutto alla tecnica pianistica, riavvicinandolo allo strumento per cui prediligeva comporre. Il 4 giugno Debussy aveva iniziato la suite a [[Parigi]] e, in poco tempo, a Pourville, la terminò, completandola il 20 di luglio.
Secondo gli accordi presi con l'editore, Debussy doveva comporre una suite in tre movimenti con titoli indicativi. Il primo "Qui reste à sa place et ne dance pas" era tratto dall'invito alla danza nel ''[[Romeo e Giulietta (Gounod)|Romeo e Giulietta]]'' di [[Charles Gounod]]; il secondo "Prince, porté soit des serfs Eolus" tratto dalla ''Ballata contro i nemici della Francia'' di [[François Villon]] e il terzo "Yver, vous n'estes qu'un villain" da una poesia di [[Carlo di Valois-Orléans|Charles d'Orléans]], poesia che Debussy aveva già utilizzato in una versione per coro a cappella del 1898.<ref name=Walsh/> Quando ''En blanc et noir'' venne pubblicato i titoli non vennero utilizzati, ma rimasero comunque come citazioni in testa a ognuno dei brani<ref name=Walsh/>.
 
Secondo gli accordi presi con l'editore, Debussy doveva comporre una suite in tre movimenti con titoli indicativievocativi. Il primo "''Qui reste à sa place et ne dance pas"'' era tratto dall'invito alla danza nel ''[[Romeo e Giulietta (Gounod)|Romeo e Giulietta]]'' di [[Charles Gounod]]; il secondo "''Prince, porté soit des serfs Eolus"'' tratto dalla ''Ballata contro i nemici della Francia'' di [[François Villon]] e il terzo "''Yver, vous n'estes qu'un villain"'' da una poesia di [[Carlo di Valois-Orléans|Charles d'Orléans]], poesia che Debussy aveva già utilizzatomusicato in una versione per coro a cappella del 1898.<ref name="Walsh" /> Quando ''En blanc et noir'' venne pubblicato i titoli non vennero utilizzati, ma rimasero comunque come citazioni in testa a ognuno dei brani<ref name="Walsh" />.
La prima esecuzione del lavoro avvenne a Parigi il 21 dicembre 1916 alla [[Société Nationale de Musique]] durante un concerto per beneficenza in favore del "Vêtement du prisonnier de guerre", associazione di cui faceva parte anche la moglie del compositore, Emma. La composizione fu eseguita dallo stesso Debussy e da Roger Ducasse<ref name=Charton>{{cita libro | nome=Ariane | cognome=Charton | titolo=Claude Debussy | anno= | editore= | città=Parigi 2012 Édition Gallimard, (trad. italiana di Gianluca Faragalli, Hans e Alice Zevi, 2016)| }}</ref>.
 
La prima esecuzione di ''En blanc et noir'' ebbe luogo a Parigi nel salotto della [[Winnaretta Singer|Principessa di Polignac]], celebre mecenate e sostenitrice di Debussy, con [[Walter Morse Rummel]] (specialista debussiano) e Thérèse Chaigneau al pianoforte.<ref>{{Cita web|url=http://debussy.fr/encd/catalog/works_142.php|titolo=En blanc et en noir - Catalogue of works - Centre de documentation Claude Debussy|sito=debussy.fr|accesso=2020-04-24|dataarchivio=18 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200518105407/http://www.debussy.fr/encd/catalog/works_142.php|urlmorto=sì}}</ref>
 
La primaUn'altra esecuzione deldi lavororilievo avvennedel abrano, Parigiper il 21 dicembre 1916 allala [[Société Nationale de Musique]], durantesi ebbe il 21 dicembre 1916 in occasione di un concerto perdi beneficenza in favore del "Vêtement du prisonnier de guerre", associazione di cui faceva parte anche la moglie del compositore, [[Emma. La composizione fu eseguita dallo stesso Debussy e da Roger DucasseBardac|Emma]].<ref name="Charton">{{cita libro | nome=Ariane | cognome=Charton | titolo=Claude Debussy | anno= | editore= | città=Parigi 2012 Édition Gallimard, (trad. italiana di Gianluca Faragalli, Hans e Alice Zevi, 2016)| }}</ref> La composizione fu eseguita da [[Roger Ducasse]] e Debussy stesso, in una delle sue ultime apparizioni al pianoforte.<ref>{{Cita web|url=http://www.djupdal.org/karstein/debussy/concerts.shtml|titolo=Claude Debussy's concerts|accesso=2020-04-24}}</ref>
 
==Struttura==
''En blac et noir'' è costituito da tre movimenti:
* 1. ''Avec emportement'' (Do maggiore) dedicato a [[Sergej Aleksandrovič Kusevickij|Serge Koussevitzky]]
* 2. ''Lent. Sombre'' (Do maggiore) dedicato a Jacques Charlot
* 3. ''Scherzando'' (Re minore) dedicato a [[Igor' Fëdorovič Stravinskij|Igor Stravinskij]]
 
==Analisi==
L'atmosfera bellica, che nel 1915 permeava ormai ogni ambiente nel 1915, inquietava e amareggiava Debussy; non potendo partecipare attivamente, il musicista suonò in diversi concerti di beneficenza e scrisse alcune opere di sostegno alla Francia come ''[[Noël des enfants qui n'ont plus de maison]]''<ref name=Charton/>. Anche la suite ''En blanc et noir'' riflette l'atteggiamento di Debussy in questo particolare momento, specialmente nel secondo dei tre movimenti.
 
=== Avec emportement ===
La suite si apre con un brano dedicato al direttore d'orchestra dedicato a [[Sergej Aleksandrovič Kusevickij|Serge Koussevitzky]], che Debussy aveva conosciuto a [[Mosca (Russia)|Mosca]] durante una serie di concerti alla fine del 1913. Il pezzo ha come indicazione ''Avec emportement'' ed è strutturato quasi come una [[forma-sonata]] con esposizione, contrasto, modulazione e risoluzione finale<ref name="Walsh" />; la partitura è vivace, di grande movimento ritmico, totalmente in tempo ternario che la caratterizza come fosse un [[valzer]] veloce ed esuberante.<br />
Il secondo movimento, ''Lent. Sombre'', è dedicato al tenente Jacques Charlot, nipote dell'editore Durand, caduto in battaglia qualche mese prima, nel marzo 1915. Se nel primo movimento della suite la citazione (Qui reste à sa place et ne dance pas), poteva far pensare all'amarezza del musicista per non poter partecipare alla difesa della patria, qui la frase posta a capo del brano, tratta dalla ''Ballata contro i nemici della Francia'' di Villon, è strettamente legata al contenuto musicale. La partitura è scura e inizia con accordi che portano a un clima tragico; vi si sentono chiaramente richiami bellici e indicativa è la citazione di un [[corale luterano]] ''Ein feste Burg ist unser Herr'' a ricordare il nemico, contrapposto a citazioni di frammenti de [[La Marsigliese]]<ref name=Walsh/>. A tal proprosito Debussy scrisse a Durand: "Vedrete che cosa può capitare a un Inno di Lutero per essersi imprudentemente avventurato in un capriccio francese...un modesto carillon suona una sorta di pre-marsigliese"<ref>{{cita libro |Claude Debussy a Jacques Durand, primo novembre 1915, in ''Correspondence de Claude Debussy (1872-1918)'' a cura di François Lesure, Gallimard, Paris, 2005}}</ref>.<br />
 
Il terzo movimento è dedicato all'amico Stravinskij; qui non vi è nessun riferimento alla citazione di Charles d'Orléans e il brano si può considerare un vero e proprio pezzo di musica pura; la scrittura è virtuosistica e brillante, come indica lo ''Scherzando'' iniziale, in 2/4, preannunciando la maestria pianistica degli ''[[Études]]'' che Debussy scriverà di lì a poco<ref name=Walsh/>.
=== Lent. Sombre ===
Il secondo movimento, ''Lent. Sombre'', è dedicato al tenente Jacques Charlot, nipote dell'editore Durand, caduto in battaglia qualche mese prima, nel marzo 1915. Se nel primo movimento della suite la citazione («Qui reste à sa place et ne dance pas»), poteva far pensare all'amarezza del musicista per non poter partecipare alla difesa della patria, qui la frase posta a capo del brano, tratta dalla ''Ballata contro i nemici della Francia'' di Villon, è strettamente legata al contenuto musicale. La partitura è scura e inizia con accordi che portano a un clima tragico; vi si sentono chiaramente richiami bellici e indicativa è la citazione di un [[corale luterano]], ''Ein feste Burg ist unser Herr'', a ricordare il nemico, contrapposto a citazioni di frammenti de [[La Marsigliese]]<ref name=Walsh/>. A tal proprositoproposito Debussy scrisse a Durand: "«Vedrete che cosa può capitare a un Inno di Lutero per essersi imprudentemente avventurato in un capriccio francese...un modesto carillon suona una sorta di pre-marsigliese"».<ref>{{cita libro |Claude Debussy a Jacques Durand, primo novembre 1915, in ''Correspondence de Claude Debussy (1872-1918)'' a cura di François Lesure, Gallimard, Paris, 2005}}</ref>.<br />
 
=== Scherzando ===
Il terzo movimento è dedicato all'amico [[Igor' Fëdorovič Stravinskij|Stravinskij]]; qui non vi è nessun riferimento alla citazione di Charles d'Orléans e il brano si può considerare un vero e proprio pezzo di musica pura; la scrittura è virtuosistica e brillante, come indica lo ''Scherzando'' iniziale, in 2/4, preannunciando la maestria pianistica degli ''[[Études (Debussy)|Études]]'' che Debussy scriverà di lì a poco.<ref name="Walsh" />.
 
Stravinskij non seppe nulla della dedica fin dopo la morte di Debussy; quando ricevette la partitura, alla fine del 1919, ne rimase profondamente commosso<ref>{{cita libro|nome=Igor Stravinsky, | cognome=Robert Craft|titolo=Expositions and Development|anno=1960|editore=Faber & Faber|città=Londra|}}</ref>
 
==Note==
<references/>
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|musica classica}}
 
[[Categoria:Composizioni di Claude Debussy]]