Governo Salandra I: differenze tra le versioni

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|Stato = ITA 1861-1946
|Presidente = [[Antonio Salandra]]
|PartitoPres = [[Unione Liberale (Italia)|LiberaleUL]]
|CoalizioneGov = [[Unione Liberale (Italia)|LiberaliUL]]
[[Appoggio esterno]]: [[Partito Democratico Costituzionale Italiano|PDCI]], [[Unione elettorale cattolica italiana|UECI]], {{abbr|PD|Partito Democratico}}<ref name=pd>Sezione autonoma di parlamentari [[Unione Liberale (Italia)|liberali]] più tendenti verso la [[Socialdemocrazia]].</ref>, [[Cattolici Conservatori|CC]]
|Legislatura = {{NumLegRegno|A|XXIV}}
|DataGiuramento = 21 marzo [[1914]]
|DataDimissioni = 531 novembreottobre [[1914]]
|DataNuovoGoverno = [[Governo Salandra II|Salandra II]]<br />5 novembre [[1914]]
|Precedente = [[Governo Giolitti IV|Giolitti IV]]
|Successivo = [[Governo Salandra II|Salandra II]]
}}
Il '''Governo Salandra I''' è stato inil carica dal 21 marzoquarantanovesimo [[1914Governo|esecutivo]] al 5 novembredel [[1914]]Regno perd'Italia un(1861-1946)|Regno totaled'Italia]], diil 229primo giorni,guidato ovveroda 7[[Antonio mesiSalandra]]. e 15 giorni.
 
Esso, nato in seguito alle dimissioni del [[Governo Giolitti IV|governo precedente]], è stato in carica dal 21 marzo<ref>{{Cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,1187_01_1914_0081_0001_24285048/|titolo=Il giuramento dei ministri in Quirinale|p=1|data=22 marzo 1914}}</ref> al 5 novembre [[1914]]<ref>{{Cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,2/articleid,0024_01_1914_0307_0002_24323152/anews,true/|titolo=Il Ministero Salandra-Sonnino ufficialmente annunciato|p=1|data=6 novembre 1914}}</ref> (sebbene già dimissionario dal precedente 31 ottobre), per un totale di 229 giorni, ovvero 7 mesi e 15 giorni.
==Cronologia==
* 18 ottobre [[1912]]: il [[Trattato di Losanna (1912)|Trattato di Losanna]] sancisce la fine della [[guerra italo-turca]] e l'acquisizione italiana di [[Tripolitania italiana|Tripolitania]], [[Cirenaica italiana|Cirenaica]], [[Fezzan]] in [[Nord Africa]] e del [[Isole italiane dell'Egeo|Dodecaneso]] nell'[[Mar Egeo|Egeo]]
* 27 novembre [[1913]]: si apre la [[XXIV legislatura del Regno d'Italia|XXIV legislatura]], successiva alle [[Elezioni politiche italiane del 1913|elezioni politiche]] del 26 ottobre; i [[Unione Liberale (Italia)|liberali]] detengono una maggioranza assoluta di 270 su 443 seggi
* 4 marzo [[1914]]: viene approvato con 363 lo stanziamento di fondi per lo sviluppo delle nuove colonie; i [[Partito Radicale Italiano|radicali]] fuoriescono dal governo in disaccordo con Giolitti
* 10 marzo [[1914]]: a causa dell'uscita dei radicali e le crescenti critiche da parte della stessa maggioranza, Giolitti rassegna le dimissioni
* '''''21 marzo [[1914]]''''': su raccomandazione di Giolitti, re [[Vittorio Emanuele III di Savoia|Vittorio Emanuele III]] affida l'incarico di governo ad [[Antonio Salandra]], che riceve la fiducia della [[Camera dei deputati del Regno d'Italia|Camera dei deputati]] lo stesso giorno
* '''7 giugno [[1914]]''': esplode un'insurrezione sindacale ad [[Ancona]] ([[Settimana rossa]]), conclusa dopo 7 giorni e per la quale il governo aveva evitato l'intervento militare
* '''28 giugno [[1914]]''': viene ucciso in un [[Attentato di Sarajevo|attentato]] a [[Sarajevo]] l'erede al trono viennese [[Francesco Ferdinando d'Asburgo-Este|Francesco Ferdinando]]; il supposto coinvolgimento [[Regno di Serbia|serbo]] causerà l'effetto domino che porterà alla [[Prima guerra mondiale]]
* '''Luglio [[1914]]''': in seguito all'assassinio di Francesco Ferdinando si innesca la "[[crisi di luglio]]"; entro il 4 agosto esplode la guerra tra gli [[imperi centrali]] ([[Impero tedesco|Germania]], [[Austria-Ungheria]] e [[Impero ottomano|Turchia]]) e la [[triplice intesa]] ([[Impero russo|Russia]], [[Terza Repubblica francese|Francia]] e [[Regno Unito]])
* '''20 agosto [[1914]]''': muore [[Papa Pio X]], che aveva favorito un cauto riavvicinamento dei cattolici alla politica italiana ([[Il Fermo Proposito]])
* '''3 settembre [[1914]]''': viene eletto pontefice [[Papa Benedetto XV]], dichiaratamente [[pacifismo|pacifista]] e favorevole alla neutralità
* '''16 ottobre [[1914]]''': muore a [[Roma]] il ministro degli esteri [[Antonino Paternò Castello, marchese di San Giuliano|San Giuliano]], che stava [[Antonino Paternò Castello, marchese di San Giuliano#La Crisi di Luglio|elaborando le eventuali condizioni]] per un intervento dell'Italia nella guerra
* '''''5 novembre [[1914]]''''': al fine di effettuare un largo rimpasto di governo e finalizzarlo alla questione dell'[[Neutralità italiana (1914-1915)|eventuale intervento italiano]] nella guerra, Salandra rimette il suo incarico al re, ottenendo la riconferma regia; lo stesso giorno, viene approvata la fiducia al [[governo Salandra II]]
 
== Compagine di governo ==
==Consiglio dei Ministri==
=== Affiliazione politica ===
Il governo, composto da 12 ministri (oltre al presidente del consiglio), era composto da:<ref>{{cita web|autore=Archivi della Camera dei Deputati|url=https://storia.camera.it/governi/i-governo-salandra|titolo=I Governo Salandra|sito=[[Camera dei deputati (Italia)|Storia.camera.it]]|accesso=10 ottobre 2019}}</ref>
{| class=wikitable
!colspan=2|Partito
!Presidente
!Ministri
!Sottosegretari
!Totale
|-
| {{nome partito con colore|Unione Liberale (Italia)}}
| 1
| 12
| 12
| 25
|-
|}
Con l’[[appoggio esterno]] di '''[[Partito Democratico Costituzionale Italiano]]''', '''[[Unione elettorale cattolica italiana]]''' e '''Partito Democratico'''.
 
=== Situazione parlamentare ===
'''NOTA''': Nonostante ormai le dinamiche parlamentari sulla [[Fiducia parlamentare|fiducia]] (che venivano spesso attuate indirettamente e tramite vari [[ordine del giorno|ordini del giorno]]), avevano ormai portato ad una prassi di forte rilevanza stratificata e abbastanza consolidata dell’[[Parlamento del Regno d'Italia|organo legislativo]] e della [[Monarchia parlamentare]], con un’evidente evoluzione in senso democratico della [[responsabilità politica]], essa fu ciononostante solo una [[convenzione costituzionale]]. Ufficialmente infatti, ai tempi del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], poiché secondo lo [[Statuto Albertino]] il governo rispondeva concretamente al solo [[Re d'Italia|Re]] (il quale, dando egli stesso una prima fiducia al governo, aveva il potere di far resistere l’esecutivo ad un voto della [[Camera dei deputati del Regno d'Italia|Camera dei deputati]], come alcune volte fece), il rapporto con il [[Parlamento]] in senso moderno non era pienamente obbligatorio (ed in tal senso vari sono stati i casi di formazione o sopravvivenza di un [[Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia|governo]] palesemente [[Governo di minoranza|privo di tale supporto]]), pur diventato oramai fondamentale (e più affine alla forma moderna solo successivamente, specie con l’ascesa dei [[partiti di massa]] e con l’introduzione del [[sistema proporzionale]]). Per questo motivo, il grafico sottostante espone, secondo ricostruzioni e dichiarazioni, nonché secondo la composizione del governo ed anche secondo il voto effettivamente subìto, il supporto che questo ha ottenuto a fini puramente enciclopedici e storici, tenendo conto della facile mutevolezza delle forze politiche e del contesto storico-politico.
 
{| class="wikitable" style="font-size80%;"
|-
! width="120" | Camera
! width="60" | Collocazione
! width="300" | Partiti
! width="80" align="center" | Seggi
|-
! rowspan="3" |[[Camera dei deputati del Regno d'Italia|Camera dei deputati]]<ref>Viene qui riportata la situazione parlamentare solo di questa [[Camera (politica)|camera]] (e non anche del [[Senato del Regno (Italia)|Senato del Regno]]) poiché, sebbene entrambe partecipassero al processo di controllo del rapporto di [[Fiducia parlamentare|fiducia]] con l'esecutivo, per [[convenzione costituzionale]] in caso di disaccordo era la decisione della [[camera bassa]] a prevalere, risultando essere la posizione ufficiale del Parlamento nella sua totalità.</ref>
| '''Maggioranza'''||[[Unione Liberale (Italia)|UL]] (265)
||{{Seggi|265|508|c=green}}
|-
| '''Appoggio esterno'''<ref>In virtù del [[Patto Gentiloni]] e/o di altre alleanze interne.</ref>||[[Partito Democratico Costituzionale Italiano|PDCI]] (29), [[Unione elettorale cattolica italiana|UECI]] (20), {{abbr|PD|Partito Democratico}} (11)<ref name=pd />, [[Cattolici Conservatori|CC]] (9)
||{{Seggi|69|508|c=grey}}
|-
|'''Opposizione''' ||[[Partito Radicale Italiano|PR]] (62), [[Partito Socialista Italiano|PSI]] (52), [[Partito Socialista Riformista Italiano|PSRI]] (19), {{abbr|[[Radicalismo|RAD]]-D.|Radicali Dissenzienti}} (11), {{abbr|[[Repubblicanesimo|REP]]-D.|Repubblicani Dissenzienti}} (9), [[Partito Repubblicano Italiano|PRI]] (8), {{abbr|[[Socialismo|SOC]]-[[Indipendente (politica)|IND]]|Socialisti Indipendenti}} (8), [[Associazione Nazionalista Italiana|ANI]] (5)
||{{Seggi|174|508|c=red}}
|}
 
== Composizione ==
{| class="wikitable"
! Carica
! Partafoglio
! colspan="23" | Titolare
! Sottosegretari
! Partito
|-
! colspan="4" |[[PresidentiPresidenza del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia|Presidente del Consiglio dei Ministri]]
![[Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri|Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio]]
| bgcolor="#0047AB" |
| [[Antonio Salandra]]
| [[Unione Liberale (Italia)|Liberale]]
|-
! [[Presidenti del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia|Presidente del Consiglio dei ministri]]
| colspan=5 |
| bgcolor="{{Colore partito|Unione Liberale (Italia)}}" |
| [[File:Antonio Salandra 1.jpg|100px]]
| [[Antonio Salandra]] ([[Unione Liberale (Italia)|UL]])
| ''Carica non assegnata''<ref>Poiché all'epoca del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] la figura del Presidente del Consiglio era vista come una figura mediatrice e coordinatrice piuttosto che dirigenziale rispetto all’esecutivo, e dunque senza una costituzione autonoma, il detentore era più identificato con il ministero da egli detenuto piuttosto che dalle sue funzioni, e per questo non vi era mai stata la necessità di nominare un sottosegretario specifico, ma il Capo di governo si serviva del proprio sottosegretario ministeriale.</ref>
|-
! [[Ministero (Italia)|Ministero]]
! [[Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale|Ministro degli Affari Esteri]]
! colspan="3" |[[Ministro|Ministri]]
| bgcolor="#0047AB" |
! [[Sottosegretario di Stato (ordinamento italiano)|Sottosegretario]]
| [[Antonino Paternò Castello, marchese di San Giuliano|Marchese di San Giuliano]]{{Efn|Deceduto il 16 ottobre [[1914]] e sostituito ''ad interim'' dallo stesso Salandra.}}
| [[Unione Liberale (Italia)|Liberale]]
|-
! rowspan="2" |[[Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale|Affari esteri]]
! [[Ministero dell'interno|Ministro dell'Interno]]
| bgcolor="#0047AB"{{Colore partito|Unione Liberale (Italia)}}" |
| [[File:Antonino Paternò Castello di San Giuliano.png|100px]]
| [[Antonio Salandra]]
| [[Antonino Paternò Castello, marchese di San Giuliano|Antonino di San Giuliano Paternò Castello]] ([[Unione Liberale (Italia)|UL]])<br/><small>(fino al 17 ottobre 1914)</small>
| [[Unione Liberale (Italia)|Liberale]]
| rowspan="2" |[[Luigi Borsarelli di Rifreddo]]
|-
| colspan=3|[[Antonio Salandra]] ([[Unione Liberale (Italia)|UL]])<br /><small>''[[Ad interim]]'' (dal 17 ottobre 1914)</small>
! [[Ministero della giustizia|Ministro di Grazia, Giustizia e Culti]]
| bgcolor="#0047AB" |
| [[Luigi Dari]]
| [[Unione Liberale (Italia)|Liberale]]
|-
! [[Ministero della guerra del Regno ddell'Italiainterno|Ministro della GuerraInterno]]
| bgcolor="#DDDDDD"{{Colore partito|Unione Liberale (Italia)}}" |
| [[File:Antonio Salandra 1.jpg|100px]]
| Gen. [[Domenico Grandi]]{{Efn|Sostituito il 10 ottobre [[1914]] dal generale [[Vittorio Italico Zupelli]].}}
| [[Antonio Salandra]] ([[Unione Liberale (Italia)|UL]])
| Nessuno
| [[Giovanni Celesia di Vegliasco]]
|-
! [[Ministero delladello Marinasviluppo economico|MinistroAgricoltura, Industria dellae MarinaCommercio]]
| bgcolor="#DDDDDD"{{Colore partito|Unione Liberale (Italia)}}" |
| [[File:Giannetto Cavasola 1902.jpg|100px]]
| Amm. [[Enrico Millo]]{{Efn|Sostituito il 13 luglio [[1914]] dal viceammiraglio [[Leone Viale]].}}
| [[Giannetto Cavasola]] ([[Unione Liberale (Italia)|UL]])
| Nessuno
| [[Vittorio Cottafavi]]
|-
! [[Ministero dell'economia e delle finanzecolonie|Ministro delle FinanzeColonie]]
| bgcolor="#0047AB"{{Colore partito|Unione Liberale (Italia)}}" |
| [[File:Ferdinando Martini Mario Nunes Vais2.jpg|100px]]
| [[Luigi Rava]]
| [[Ferdinando Martini]] ([[Unione Liberale (Italia)|LiberaleUL]])
| [[Gaetano Mosca]]
|-
! [[Ministero deldelle tesorofinanze|Ministro del TesoroFinanze]]
| bgcolor="#0047AB"{{Colore partito|Unione Liberale (Italia)}}" |
| [[File:Luigi Rava.JPG|100px]]
| [[Giulio Rubini (politico)|Giulio Rubini]]{{Efn|Dimessosi il 10 ottobre [[1914]] per contrarietà alla rottura della [[Triplice alleanza (1882)|triplice alleanza]].}}
| [[Luigi Rava]] ([[Unione Liberale (Italia)|LiberaleUL]])
| [[Ugo Da Como]]
|-
! [[Ministero dellodel sviluppo economicotesoro|Ministro dell'Agricoltura, Industria e CommercioTesoro]]
| bgcolor="#0047AB"{{Colore partito|Unione Liberale (Italia)}}" |
| [[File:Giulio rubini dongo.jpg|100px]]
| [[Giannetto Cavasola]]
| [[Giulio Rubini (politico)|Giulio Rubini]] ([[Unione Liberale (Italia)|LiberaleUL]])
| [[Antonio Baslini (senatore)|Antonio Baslini]]
|-
! [[Ministero delledella postegiustizia|Grazia e telegrafi|Ministro delle PosteGiustizia e TelegrafiCulti]]
| bgcolor="#0047AB"{{Colore partito|Unione Liberale (Italia)}}" |
| [[File:Luigi Dari.jpg|100px]]
| [[Vincenzo Riccio (politico)|Vincenzo Riccio]]
| [[Luigi Dari]] ([[Unione Liberale (Italia)|LiberaleUL]])
| [[Pietro Chimienti]]
|-
! rowspan="2" |[[Ministero della pubblica istruzioneguerra|Ministro della Pubblica IstruzioneGuerra]]
| bgcolor="#0047AB"{{Colore partito|Indipendente (politica)}}" |
| [[File:Domenico Grandi 1914.jpg|100px]]
| [[Edoardo Daneo]]
| [[Domenico Grandi]] ([[Indipendente (politica)|Indipendente]])<ref name=afful>Affine all’Unione Liberale.</ref><br/><small>(fino all’11 ottobre 1914)</small>
| [[Unione Liberale (Italia)|Liberale]]
| rowspan="2" |
* [[Giulio Cesare Tassoni]]<br/><small>(fino al 15 ottobre 1914)</small>
* [[Augusto Elia]]<br/><small>(dal 15 ottobre 1914)</small>
|-
| bgcolor="{{Colore partito|Indipendente (politica)}}" |
! [[Ministero dei lavori pubblici|Ministro dei Lavori Pubblici]]
| [[File:Vittorio Italico Zupelli 1915.jpg|100px]]
| bgcolor="#0047AB" |
| [[Vittorio Italico Zupelli|Vittorio Zupelli]] ([[Indipendente (politica)|Indipendente]])<ref name=afful /><br/><small>(dall’11 ottobre 1914)</small>
| [[Augusto Ciuffelli]]
| [[Unione Liberale (Italia)|Liberale]]
|-
! [[Ministero delledei colonie|Ministrolavori dellepubblici|Lavori ColoniePubblici]]
| bgcolor="#0047AB"{{Colore partito|Unione Liberale (Italia)}}" |
| [[File:Augusto Ciuffelli.jpg|100px]]
| [[Ferdinando Martini]]
| [[Augusto Ciuffelli]] ([[Unione Liberale (Italia)|LiberaleUL]])
| [[Achille Visocchi]]
|-
! rowspan="2" |[[Ministero della marina|Marina]]
| bgcolor="{{Colore partito|Indipendente (politica)}}" |
| [[File:Enrico Millo.gif|100px]]
| [[Enrico Millo]] ([[Indipendente (politica)|Indipendente]])<ref name=afful /><br/><small>(fino al 12 agosto 1914)</small>
| rowspan="2" |[[Augusto Battaglieri]]
|-
| bgcolor="{{Colore partito|Indipendente (politica)}}" |
| [[File:M 78 10 amiral Leone Viale min Marine.jpg|100px]]
| [[Leone Viale]] ([[Indipendente (politica)|Indipendente]])<ref name=afful /><br/><small>(dal 12 agosto 1914)</small>
|-
! [[Ministero delle poste e telegrafi|Poste e Telegrafi]]
| bgcolor="{{Colore partito|Unione Liberale (Italia)}}" |
| [[File:Vincenzo Riccio.jpg|100px]]
| [[Vincenzo Riccio (politico)|Vincenzo Riccio]] ([[Unione Liberale (Italia)|UL]])
| [[Girolamo Marcello (1860-1940)|Girolamo Marcello]]
|-
! [[Ministero della pubblica istruzione|Pubblica Istruzione]]
| bgcolor="{{Colore partito|Unione Liberale (Italia)}}" |
| [[File:Edoardo Daneo.jpg|100px]]
| [[Edoardo Daneo]] ([[Unione Liberale (Italia)|UL]])
| [[Giovanni Rosadi]]
|}
 
==Note Cronologia ==
=== 1914 ===
{{notelist}}
* 21 marzo - Il governo giura dinnanzi al Re, ricevendo lo stesso giorno l’approvazione della [[Camera dei deputati del Regno d'Italia|Camera dei deputati]] sulle sue dichiarazioni programmatiche.
* 7 giugno - Esplode un'insurrezione sindacale ad [[Ancona]] ([[Settimana rossa]]), conclusa dopo 7 giorni e per la quale il governo aveva evitato di poco l'intervento militare.
* 28 giugno - Viene ucciso in un [[Attentato di Sarajevo|attentato]] a [[Sarajevo]] l'erede al trono viennese [[Francesco Ferdinando d'Asburgo-Este|Francesco Ferdinando]]; il supposto coinvolgimento [[Regno di Serbia|serbo]] causerà l'effetto domino che porterà alla [[prima guerra mondiale]].
* 28 giugno-4 agosto - In seguito all'assassinio di Francesco Ferdinando si innesca la "[[crisi di luglio]]"; alla sua fine (4 agosto), esplode la guerra tra gli [[imperi centrali]] ([[Impero tedesco|Germania]], [[Austria-Ungheria]] e [[Impero ottomano|Turchia]]) e la [[triplice intesa]] ([[Impero russo|Russia]], [[Terza Repubblica (Francia)|Francia]] e [[Regno Unito]]). L’Italia, per il momento, si dichiara [[Neutralità|neutrale]], apponendo in sua difesa che la [[Triplice alleanza (1882)|Triplice Alleanza]] fosse un patto esclusivamente difensivo.
* 20 agosto - Muore [[Papa Pio X]], che aveva favorito un cauto riavvicinamento dei cattolici alla politica italiana ([[Il Fermo Proposito]]).
* 3 settembre - Viene eletto pontefice [[Papa Benedetto XV]], dichiaratamente [[pacifismo|pacifista]] e favorevole alla neutralità.
* 16 ottobre - Muore a [[Roma]] il ministro degli esteri [[Antonino Paternò Castello, marchese di San Giuliano|San Giuliano]], che stava [[Antonino Paternò Castello, marchese di San Giuliano#La Crisi di Luglio|esaminando le eventuali condizioni]] per un potenziale intervento dell'Italia nella guerra.
* 5 novembre - Al fine di effettuare un largo rimpasto di governo e finalizzarlo alla questione dell'[[Neutralità italiana (1914-1915)|eventuale intervento italiano]] nella guerra, Salandra ottiene la riconferma regia dopo aver precedentemente dichiarato le proprie dimissioni (31 ottobre); lo stesso giorno, viene approvata la fiducia al nuovo esecutivo, facendo così terminare l’esperienza di governo.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Parlamenti e Governi d’Italia (dal 1848 al 1970) - Vol. II - Francesco Bartolotta - Vito Bianco Editore - 1971
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Cita web|url=https://storia.camera.it/governi/i-governo-salandra#nav|titolo=Scheda sul Governo Salandra I|editore=Camera dei Deputati}}
 
{{Governi del Regno d'Italia}}