Hack-a-Shaq: differenze tra le versioni
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L''''Hack-a-Shaq '''è una strategia utilizzata nella [[pallacanestro]] inventata nell'[[NBA]] da [[Don Nelson]], ex allenatore dei [[Dallas Mavericks]], che consiste nel fare fallo intenzionalmente sul giocatore della squadra avversaria le cui percentuali di tiro libero siano molto basse, in modo da mandarlo alla lunetta ripetutamente e mettere così in difficoltà la squadra avversaria.
Nelson inizialmente inventò questa strategia contro i [[Chicago Bulls]] per [[Dennis Rodman]]. In ogni caso, questa strategia ha assunto il nome di [[Shaquille O'Neal]],
== Nome ==
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=== Strategia dei ripetuti falli intenzionali ===
Commettere ripetuti falli intenzionali è una strategia difensiva spesso usata dalle squadre che sono in svantaggio durante la partita. Fare fallo ripetutamente al peggior tiratore dei liberi della squadra avversaria abbassa il suo peso offensivo e inoltre contribuisce a fermare il cronometro. La squadra che fa l'hack si assicura che la squadra avversaria segni pochi punti (viste le
=== Wilt Chamberlain ===
[[Wilt Chamberlain]] era uno dei giocatori più dominanti della sua epoca ma
L'NBA decise così di inventare la regola dell{{'}}''off-the-ball fouls
== Nascita dell'Hack-a-Shaq ==
=== L'innovazione di Nelson ===
Negli anni '90 Don Nelson era convinto che quando ci si trova con un pessimo tiratore di liberi nella squadra avversaria fargli l'hack
[[Gregg Popovich]],
=== Hack-a-Rodman ===
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Nella gara Rodman, però, realizzò 9-12 FT (Il 75%, un miglioramento del 37% rispetto alla sua media stagionale), rendendo così la strategia di Nelson perdente. I Bulls infatti vinsero la gara e l'hack venne per il momento abbandonato. [[Bubba Wells]], giocatore di Dallas, in quella partita realizzò quello che allora era il record NBA di tutti i tempi di 6 falli commessi in 3 minuti.<ref name=":0" />
Nelson non si diede per vinto e nel 1999 rivisitò la strategia, usandola proprio contro Shaquille O'
== Problemi per la Lega ==
L'utilizzo dell'Hack-a-Shaq ha portato diversi problemi all'NBA. Durante i [[NBA Playoffs 2000|Playoffs 2000]] ci furono due partite in particolare (contro i [[Portland Trail Blazers]] e contro gli [[Indiana Pacers]]) in cui la strategia dell'hack è stata utilizzata in maniera significativa. Ci furono diverse discussioni riguardo l'amplificare la regola dell'''off-the-ball foul ''per scoraggiare le squadre dall'attuare questa strategia non solo nei due minuti finali ma anche precedentemente. L'NBA però decise di non intervenire prendendo nuove misure, poiché i [[Los Angeles Lakers|Lakers]] di Shaq erano comunque riusciti a vincere entrambe le partite; visto che la strategia non era andata a buon fine la Lega pensava che automaticamente le squadre sarebbero state scoraggiate in futuro a replicare l'hack.
== Uso contro altri giocatori recenti ==
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[[Ben Wallace]] che in carriera ha realizzato solo il 42% dei suoi liberi fu, per esempio, un'altra vittima dell'hack.
Il 12 gennaio 2012 i [[Golden State Warriors]] attuarono l'hack a [[Dwight Howard]], allora centro degli [[Orlando Magic]]. Howard arrivò in quella gara a tirare addirittura 39 tiri liberi, il che divenne un record di tutti i tempi NBA, superando i 34 tentativi di
Durante i [[NBA Playoffs 2015|Playoffs 2015]], Howard, che militava negli [[Houston Rockets]] fu nuovamente vittima dell'hack, in particolare nella gara 2 valida per la semifinale della Western Conference contro i [[Los Angeles Clippers]]. I Rockets in quella gara tirarono ben 64 liberi, e Howard finì la partita con 8-21 FT. In cambio l'allenatore [[Kevin McHale]] ricambiò la strategia attuandola contro [[DeAndre Jordan]], che era già vittima di hack da tempo viste le sue pessime percentuali dai tiri liberi.
<div>Il 20 gennaio 2016 nella partita tra [[Houston Rockets]] e [[Detroit Pistons]] l'hack viene applicato dall'allenatore dei Rockets [[J.B. Bickerstaff]] contro [[Andre Drummond]] per via della sua pessima percentuale dai liberi. Drummond arrivò in questa partita a tirare 36 liberi (segnandone solo 13 e sbagliandone ben 23, record di tutti i tempi), record stagionale per l'NBA e terzo all time dopo le due gare di Howard da 39 liberi. In particolare all'inizio del terzo quarto Bickerstaff schierò in campo [[K.J. McDaniels]] solamente per fare fallo su Drummond. McDaniels addirittura riuscì a realizzare 5 falli in 9 secondi.<ref>{{cita web|url=http://www.nba.com/games/20160120/DETHOU/gameinfo.html?ls=iref:nba:scoreboard|titolo=NBA.com "Caldwell-Pope scores 22 as Pistons beat Rockets 123-114"|accesso=21 gennaio 2016|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160123020008/http://www.nba.com/games/20160120/DETHOU/gameinfo.html?ls=iref:nba:scoreboard|dataarchivio=23 gennaio 2016|urlmorto=sì}}</ref> Nel 2017 la tecnica venne utilizzata durante i [[NBA Playoffs 2017|Playoffs]] dai giocatori degli [[Houston Rockets]] contro l'ala piccola degli [[Oklahoma City Thunder]] ovvero [[André Roberson]]. La tecnica si rivelò vincente e fu di enorme aiuto ai Rockets per vincere la serie.<ref>{{Cita news|url=https://www.sbnation.com/nba/2017/4/24/15401814/nba-hack-a-shaq-intentional-fouling-ban-rule-andre-roberson|titolo=Andre Roberson was the latest Hack-a-Shaq victim. Hopefully, he's the last.|pubblicazione=SBNation.com|accesso=2018-01-28}}</ref>
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