Trivigno: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
inserita sezione sulla lingua e sul dialetto |
m Popolazione da Template:Dati popolazione ITA |
||
(41 versioni intermedie di 23 utenti non mostrate) | |||
Riga 12:
|Divisione amm grado 2 = Potenza
|Amministratore locale = Marco Guarini
|Partito = [[lista civica]]
|Data elezione =
|Data rielezione = 9-6-2024
|Data istituzione =
|Altitudine = 725
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti = [[Albano di Lucania]], [[Anzi (Italia)|Anzi]], [[Brindisi Montagna]], [[Castelmezzano]]
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 2246
|Nome abitanti = trivignesi
|Patrono = [[san Pietro]]
Riga 33 ⟶ 30:
}}
'''Trivigno''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di
== Geografia fisica ==
Sorge a 725 [[Livello del mare|m s.l.m.]] nella parte centro-orientale della provincia.La città sorge su un colle posto a 735 m. sul livello del mare, a confine con le [[Dolomiti lucane]] racchiusa da vari paesi più alti, pertanto Trivigno sorge in una zona a media sismicità e sulla destra del fiume [[Basento]], inaccessibile da est e da sud-est. La superficie è solcata da torrenti che scendono verso il Basento; a ovest il vallone Brutto parte dalla cima del monte Cute a 1190mt; congiungendosi quasi alla fine con quello di San Giovanni, che delimita il confine con Brindisi di Montagna; a est il torrente Camastra segna il confine con Castelmezzano e infine a nord-est il vallone dell'Inferno, per un breve tratto separa i territori di Trivigno da quelli di Anzi.<ref>R. Brindisi Setari, ''Trivigno: dal Medioevo all'età contemporanea'', Lavello, Finiguerra, 2001, pp. ...-....</ref>.▼
Sorge su un colle posto a 735 m sul livello del mare, nella parte centro-orientale della provincia, al confine con le [[Dolomiti lucane]].
▲[[File:Panoramica di Trivigno.jpg|miniatura|Trivigno]]
▲
== Origine del nome ==
Trivigno deriva da "trivinea", nome con il quale il feudo è menzionato per la prima volta nel Registro dei Baroni del XII secolo.
== Storia ==
[[File:Trivigno (centro storico).jpg|left|thumb|Trivigno (centro storico)]]
=== Medioevo ===
Le prime notizie sul feudo di "Trivinea" risalgono al periodo normanno, tra il 1000 e il 1500. I Normanni sono presenti in [[Basilicata]] già nella Contea di [[Melfi]] fin dal 1043 con [[Guglielmo d'Altavilla]] e i suoi figli Ruggiero e Roberto, che alla sua morte si espansero fino alla [[Sicilia]] e poi verso nord. Nel 1101 a Ruggiero I succede Ruggiero II che riunì vari territori e a [[Palermo]] si fece incoronare Re di [[Puglia]] e [[Sicilia]]. In
=== Brigantaggio postunitario ===
Nel novembre [[1861]] le bande della Basilicata, capitanate da [[Carmine Crocco]] e dal generale catalano [[José Borjes]], si diressero verso [[Potenza (Italia)|Potenza]] attaccando il 3 novembre la cittadina di Trivigno. Sugli avvenimenti di quella giornata esistono numerose testimonianze tra cui quelle annotate nel diario del
Le schiere di Crocco, giunte nei pressi di Trivigno, furono accolte a fucilate dando vita
▲Nel novembre [[1861]] le bande della Basilicata, capitanate da [[Carmine Crocco]] e dal generale catalano [[José Borjes]], si diressero verso [[Potenza (Italia)|Potenza]] attaccando il 3 novembre la cittadina di Trivigno. Sugli avvenimenti di quella giornata esistono numerose testimonianze tra cui quelle annotate nel diario del Borjès, quelle riportate nelle memorie di Crocco, quelle pubblicate da [[Basilide Del Zio]] e infine quelle rese note da [[Giacomo Racioppi]] nel suo volume ''Storia dei moti di Basilicata e delle provincie contermini nel 1860''.
▲Le schiere di Crocco, giunte nei pressi di Trivigno, furono accolte a fucilate dando vita ad un combattimento che si protrasse per alcune ore, descritto da Crocco nelle sue memorie<ref name="crocco">Vedi ''Io, Brigante'', con la controbiografia di Basilide Del Zio, supplemento a "Il Mattino", Capone Editore, Edizioni del Grifo.</ref>:
{{Citazione|[...] la sera del 3 sull'imbrunire discendemmo sul paese prendendo posizione di attacco [...] La guardia nazionale, un centinaio di militi, avuta la notizia del nostro avanzare, era corsa arditamente alle armi e, non consapevole delle nostre forze, avanzò fuori paese per affrontarci [...] Durò per tre ore la lotta veramente accanita, poi i gagliardi difensori ridotti a mal partito dalla deficienza di munizioni, abbandonarono ogni pensiero di difesa, lasciando il paese in nostra piena balia [...] Quello che successe di poi lo seppero i disgraziati cittadini [...] Chi resisteva, chi rifiutava di consegnare il denaro od i gioielli era scannato senza pietà.}}
Gli eccessi compiuti da Crocco e dai suoi uomini furono tali da disgustare
{{Citazione|Furti, eccidii e altri fatti biasimevoli furono la conseguenza di questo assalto [...] Crocco Langlois e Serravalle hanno commesso le più grandi violenze [...] Di più, percorrevano la città e minacciavano di bruciare le case dei privati se non davano loro denaro.}}
Riga 61 ⟶ 60:
Le bande cariche di bottino, lasciata il 4 novembre Trivigno, proseguirono la loro marcia verso [[Calciano]] dove giunsero nella giornata successiva.
===
Al tempo della dominazione aragonese nel riordino delle
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Chiesa di San Rocco (Trivigno, PZ).jpg|sinistra|upright=0.7|miniatura|La chiesa di San Rocco]]▼
*Chiesa Madre di San Pietro Apostolo
*Chiesa campestre di Sant'Antonio di Padova (in località Epitaffio)
*Cappella di Sant'Antonio Abate (1691)
*Cappella di San Rocco (in località Infrascata)
*Tempietto di Santa Maria (in contrada San Leo)
*Monumento ai Caduti della I Guerra Mondiale
*Palazzo Russo
*Palazzo Coronati
*Palazzo Brindisi
*Lago di Ponte Fontanelle
== Società ==
Riga 79 ⟶ 81:
=== Lingua e dialetto ===
Nel periodo della dominazione normanna si ebbe una mescolanza tra il francese e il parlato presente allora e cambiarono addirittura nomi e cognomi di molte persone. Ci furono
=== Tradizioni e folclore ===
* {{sf|15-16 gennaio. La notte dei [[falò]] (festa di [[Antonio abate|Sant'Antonio abate]])}}
* 13 giugno. Festa in onore di [[Antonio di Padova|Sant'Antonio da Padova]]: {{sf|la statua del santo viene portata al [[santuario]] fuori
* 29 giugno. Festa in onore di [[Pietro apostolo|San Pietro apostolo e martire]], [[Santo patrono|patrono]] di Trivigno.▼
▲[[File:Chiesa di San Rocco (Trivigno, PZ).jpg|sinistra|upright=0.7|miniatura|La chiesa di San Rocco]]
▲* 29 giugno. Festa in onore di [[Pietro apostolo|San Pietro apostolo e martire]], [[patrono]] di Trivigno.
I costumi della popolazione trivignese si ispiravano molto ai colori e alle caratteristiche dell'oriente soprattutto della [[Grecia]] e dell'[[Albania]].
a) Il costume delle donne era molto ricco e decorato, costituito dalla gonna arricciata in vita e lunga fino al polpaccio di colore: viola, verde, rosso, grigio scuro. Le gonne invernali erano realizzati con tessuti come "scottino"(pannolana tessuto in casa), "filandina" (flanella) o di pesante damasco rosso (gippone). Mentre le gonne estive erano realizzate di "setiglia" (tessuto leggero colorato o a fiori). La gonna era un indumento che si portava al di sopra della sottana ed essa poteva essere dello stesso tessuto con due pettorali di "setiglia" rossa. Poi indossavano una camicia bianca di tela casereccia o fine, con scollatura talvolta orlata con "pizzi" (merletti) o "pinta" (ricamata). Al di sopra della camicia o solo esso, si portava un corpetto dello stesso tessuto della gonna o di seta, che copriva gran parte della spalla, mentre sul davanti era molto scollato e da esso uscivano i "pettorali" di seta "scarlattina". Le eventuali mezze maniche erano tenute ferme da fettucce o da nastri in modo da lasciare uscire lo sbuffo delle maniche. Completavano il costume il "vandesino" (grembiule), che poteva essere di lana, "scottino", soia, lino e di "taffittano" (taffettà), tutti colorati. Portavano in testa la legatura, cioè il fazzoletto di mussola, "orletta" o "orlettone", a volte guarnita di "pizzilli"; d'inverno si usava un panno di lana scarlettato. Gli indumenti venivano anche distinti da un ceto sociale all'altro perché le sottane, il panno per la testa e a volte le mezze maniche venivano guarnite con una fascia di seta per il ceto dei "mastri", con un gallone d'argento e per le donne dei "massari, notai, medici" o con un gallone d'oro per coloro che si ritenevano di nobiltà locale (luogotenenti e mastrodatti). Ovviamente non mancavano gli accessori come orecchini pendenti (sciaccaglie) o a cerchi (ghietti), anelli, spille e catene d'oro, mentre il collo era ornato da una girogola detta cannacchino, che poteva essere di granati, coralli o d'oro.<ref>{{cita|Brindisi Setari|pp. 58-60}}.</ref>
== Economia ==
{{...|centri abitati d'Italia}}
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
* [[Strada statale 407 Basentana]]
* [[Strade provinciali della provincia di Potenza|Strada provinciale]] 16
=== Ferrovie ===
* [[Stazione di Trivigno]], sulla [[ferrovia Battipaglia-Potenza-Metaponto]]
== Amministrazione ==
{{Manca template|ComuniAmminPrec}}
I vari sindaci che si sono susseguiti dagli anni 1980 al 2020
*1980-1994 Ilario Ungaro
*1994-2004 Antonio Molfese
*2004-2009 Antonio Fanelli
*2009-2019 Michele Marino
*2019 Marco Guarini
== Note ==
Riga 97 ⟶ 118:
== Bibliografia ==
* {{cita libro| nome=Raffaella | cognome=Brindisi Setari | titolo=Trivigno: dal Medioevo all'età contemporanea | città=Lavello | editore=Finiguerra| anno=2001 | ISBN= |cid=Brindisi Setari}}
*
== Voci correlate ==
Riga 106 ⟶ 128:
== Collegamenti esterni ==
* [https://web.archive.org/web/20070911235649/http://www.basilicata.cc/lucania/trivigno/ Trivigno] su [http://www.basilicata.cc basilicata.cc].
* [http://www.comuni-italiani.it/076/093 Trivigno] su [http://www.comuni-italiani.it comuni-italiani.it].
{{Comuni della provincia di Potenza}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Basilicata}}
|