|periodo =
|popolazione =
|lingua = [[grikolingua grica|grico]], [[Dialetto greco-calabrogrecanico|greco-calabrogrecanico]]
|religione =
|correlati =
|distribuzione2 = {{Bandiera|IT-75}} [[Puglia]]
|popolazione2 = 9 comuni
|distribuzione3 = {{Bandiera|IT-82}} [[Sicilia]]
|popolazione3 = 1 comune
|note = <ref>I dati si riferiscono ai [[Comuni italiani di lingua greca|comuni]] entro i cui territori si applicano le disposizioni di tutela delle minoranze linguistiche storiche ai sensi della legge 482/99.</ref>
}}
La '''minoranza linguistica greca d'Italia''', così come riconosciuta dallo [[Italia|Stato italiano]], è composta dalle due [[Isola linguistica|isole linguistiche]] della [[Dialetto greco-calabro|Bovesìa, Vallata dell'Amendolea, Gallicianò, Roghudi, Roccaforte del GrecoBovesia]], nelnella [[Provinciacittà metropolitana di Reggio Calabria|reggino]], e della [[Grecia salentina]] nel [[Salento]], che di fatto costituiscono la totalità delle aree ellenofone esistenti in Italia. Alle due zone sopraccitate si aggiunge la [[Greci di Messina|comunità greca]] di [[Messina]].
Tale comunità parla due dialetti definiti come "[[dialetti greco-italioti]]": il [[dialetto grico]], nella parte pugliese, e il [[dialetto grecanico]] o greco-calabro, nella parte calabrese e siciliana.
Il termine '''grecanico''' si ritrova più specificamente applicato all'area calabrese, visto che per le varietà salentine ha progressivamente guadagnato consensi la designazione locale di '''griko''' (o grico)<ref>F. Violi, ''Lessico Grecanico-Italiano-Grecanico'', Apodiafàzzi, [[Reggio Calabria]], 1997.</ref><ref>Paolo Martino, ''L'isola grecanica dell'Aspromonte. Aspetti sociolinguistici'', 1980. Risultati di un'inchiesta del 1977</ref><ref>Filippo Violi, ''Storia degli studi e della letteratura popolare grecanica'', C.S.E. [[Bova (Italia)|Bova]] ([[provincia di Reggio Calabria|RC]]), 1992.</ref><ref>Filippo Condemi, ''Grammatica Grecanica'', Coop. Contezza, [[Reggio Calabria]], [[1987]];</ref><ref>[http://www.treccani.it/lingua_italiana/speciali/minoranze/Romano.html In Salento e Calabria le voci della minoranza linguistica greca | Treccani, il portale del sapere<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. L'idioma parlato in queste comunità è un dialetto (o gruppo di dialetti) di tipo [[lingua greca moderna|neo-greco]] residuato probabilmente di una più ampia e continua area linguistica ellenofona esistita anticamente nella parte costiera della [[Magna Grecia]].
I greci odierni chiamano la lingua ''Katoitaliótika'' (Greco: Κατωιταλιώτικα, "Italiano meridionale") oppure, in riferimento al solo dialetto della Bovesìa, ''calabrese'', anche se quest'ultimo può riferirsi eufemisticamente al [[pidgin]] greco-italiano pure esistente nell'area. Le persone che ancora parlano la lingua greca in Calabria sono probabilmente non più di 500,<ref>{{cita web|http://patrimonilinguistici.it/grecanico-calabria/|titolo=Il grecanico: un po' di Grecia in Calabria}}</ref> mentre nel Salento, in Puglia, si stimano circa 10 000 parlanti.
== Distribuzione geografica ==
{{Vedi anche|Grecia salentina|Bovesia|Dialetto grico|Dialetto greco-calabro|Greci di Messina}}
Le due piccole comunità grecaniche ancora esistenti oggi si trovano nelle regioni italiane della [[Calabria]] ([[Bovesia]]) e della [[Puglia]] ([[Salento]]). L'area salentina di lingua grecanica comprende nove comuni nella regione storica definita [[Grecia salentina]]: [[Calimera]], [[Castrignano de' Greci]], [[Corigliano d'Otranto]], [[Martano]], [[Martignano]], [[Melpignano]], [[Soleto]], [[Sternatia]], [[Zollino]]. Gli abitanti di questi nove comuni sono poco più di 40 000{{formatnum:40000}}. I grecanici calabresi sono riuniti in nove località attorno al comune di [[Bova (Italia)|Bova]], ma questa popolazione è in numero inferiore.
Nel maggio 2011 il [[Messina|comune di Messina]] ha richiestorichiese al [[Provincia di Messina|consiglio provinciale]] "di delimitare al Comune di Messina l'ambito territoriale in cui si applichino le disposizioni di tutela delle minoranze linguistiche previste dalla L. n. 482 del 15/12/1999" per la popolazione di lingua e cultura greca residente nel territorio comunale".<ref>{{cita web|url=http://www.provincia.messina.it/repository/albo-pretorio/allegati/2012/Docs3047/44-C-2012.pdf|titolo=Delimitazione ambito territoriale della minoranza linguistica greca di Messina|accesso=2 marzo 2012|dataarchivio=3 settembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130903123845/http://www.provincia.messina.it/repository/albo-pretorio/allegati/2012/Docs3047/44-C-2012.pdf|urlmorto=sì}} {{pdf}}</ref>.
== Storia ==
{{Storia della lingua greca}}
L'origine di queste comunità è stata a lungo oggetto di controversie. Gli studiosi [[Gerhard Rohlfs (filologo)|Gerhard Rohlfs]] e G. Hatzidakis sostennero l'ipotesi di una continuità diretta dalle antiche colonie greche dell'[[Italia Meridionalemeridionale]] e della [[Sicilia]] ([[Wikt:Apoikia]]) presenti già dall'[[VIII secolo a.C.|VIII]]-[[VII secolo a.C.]] e che costituivano la [[Magna Grecia]] storica. Gli studiosi italiani come O. Parlangeli e G. Morosi hanno avversato questa teoria in favore di un'origine più recente, legata all'immigrazione di popolazioni ellenofone nel [[Medioevo]] provenienti dall'[[Impero bizantino]], adducendo come prova la somiglianza del grecanico con il [[Lingua greca moderna|greco moderno]], che rende queste lingue parzialmente [[mutua intelligibilità|intelligibili fra loro]]. Più recentemente è stato ipotizzato che l'immigrazione medievale abbia rinforzato comunità ellenofone più antiche già presenti. Tuttavia, uno studio genetico recente ha rivelato che le minoranze ellenofone d'Italia non mostrano evidenza di migrazioni recenti (tardo medioevo) dalla Grecia continentale, mentre presentano un profilo genetico riconducibile a quello delle Isole ellenofone (Cipro, Creta, Dodecaneso), diverso, rispetto a quello della Grecia continentale, per la mancanza di componenti genetiche balcaniche meridionali.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Stefania|cognome=Sarno|nome2=Alessio|cognome2=Boattini|nome3=Luca|cognome3=Pagani|data=2017-05-16|titolo=Ancient and recent admixture layers in Sicily and Southern Italy trace multiple migration routes along the Mediterranean|rivista=Scientific Reports|volume=7|numero=1|p=1984|lingua=en|accesso=2020-11-10|doi=10.1038/s41598-017-01802-4|url=https://www.nature.com/articles/s41598-017-01802-4}}</ref>
== Il griko salentinoFolclore ==
Il [[folclore]] greco calabro è ricco nella tradizione orale. Alcune tradizioni sembrano risalire direttamente all'antichità, per esempio la figura delle Narades/Nereidi, ninfe malefiche particolarmente temute nel paese di [[Roghudi]], dove la notte si chiudevano le porte che si affacciavano su una zona che si riteneva infestata da esse.<ref name="rossitaibbi">Rossi-Taibbi, Giuseppe – Caracausi, Girolamo, ''Testi neogreci di Calabria'', Istituto di Studi Bizantini e Neoellenici, Palermo, 1959, p. 301.</ref> Le canzoni grecofone, la [[musica]] e la [[poesia]] sono particolarmente famose in [[Italia]] e in [[Grecia]]. Esistono gruppi folcloristici e di ricerca etnomusicale attivi nel territorio della vallata dell'Amendolea i ''Cumelca'' e i ''Spixì ce sòma'' [[Bovesia]] calabrese come i ''Megàli Ellàda'' e i ''Delia del Jalò tu Vúa'', che cantano in greco calabro. A fine agosto si tiene a [[Bova Marina]] il festival musicale O Nòstos, manifestazione annuale di musica greco-calabra con la partecipazione di quasi tutti i gruppi grecofoni.
La lingua definita "griko", scritta in caratteri latini, presenta punti in comune con il neogreco e vocaboli che sono frutto di evidenti influenze leccesi o comunque neolatine. Fenomeni fonetici molto comuni nel griko sono:
Gruppi musicali del [[Salento]] che ripropongono i brani in lingua grica sono invece i [[Ghetonìa]]. Inoltre artisti greci influenti come [[Dionysis Savvopoulos]] e [[Maria Farantouri]] hanno interpretato canzoni in greco calabro.
* La caduta del gamma intervocalico, ad esempio il greco moderno φέυγω (fevgho, letteralmente (io) "parto") diventa "feo".
* La palatalizzazione dei suoni gutturali. Ad esempio la congiunzione καί, equivalente alla "e" italiana, diventa "ce" o il pronome εκείνος (quello) diventa "cino" o ancora l'esempio del vocabolo καλοκαίρι [kalokèri] (estate) che diventa "Calocèri" o l'espressione "ο κύριoς μου" [cùrios-mu] (il mio signore, mio padre) diventa "ciùrimmu".
* Il passaggio di grado da suono aspirato a tenue: θάλασσα (letto Thalassa con Th aspirato) diventa "tàlassa"
* L'assibilazione: ad es. la forma neogreca ήθελα [ìthela] ((io) volevo) diviene "isela".
* Il passaggio da gutturale a labiale: ad esempio ανοιχτός (letteralmente "aperto" da leggersi Anichtòs, con ch aspirato) diventa "niftò"
* Il passaggio da labiale tenue a labiale aspirata: es. πεμπτη (giovedì, da leggersi "pempti") diventa "pèfti".
Ogni estate a [[Melpignano]], piccolo centro salentino, si svolge la [[Notte della Taranta]], a cui partecipano migliaia di giovani danzando tutta la notte sulle note della [[pizzica]] in dialetto salentino e grico.
=== Confronto linguistico ===
* da ''[[Matinata]]'' ("Serenata"), una canzone grica il cui testo è stato composto dal poeta [[Calimera|calimerese]] [[Vito Domenico Palumbo]]:
<div style="width:100%;">
<div style="float:left; width:25%; padding:1px; background: #f5f8ff; border: 1px solid blue; margin-left:15px; margin-right:15px;margin-bottom:15px; text-align:center; font-size: small">
'''([[Lingua italiana]])'''
Io ti penso sempre,<br />
perché ti amo, anima mia,<br />
e ovunque andrò, in qualsiasi cosa sarò trascinato, ovunque io mi trovi,<br />
ti porterò sempre dentro al mio cuore.
</div>
<div style="float:left; width:25%; padding:1px; background: #f5f8ff; border: 1px solid blue; margin-left:15px; margin-right:15px;margin-bottom:15px; text-align:center; font-size: small">
'''([[Lingua greca moderna|Greco moderno]])'''<br />
Εγώ πάντα εσένα σκέφτομαι,<br />
γιατί εσένα ψυχή μου αγαπώ,<br />
και όπου πάω, όπου σέρνομαι, όπου στέκομαι,<br />
στην καρδιά μου πάντα εσένα βαστώ.
</div>
<div style="float:left; width:25%; padding:1px; background: #f5f8ff; border: 1px solid blue; margin-left:15px; margin-right:15px;margin-bottom:15px; text-align:center; font-size: small">
'''(Griko)'''<br />
Evò panta se sena pensèo,<br />
jatì sena fsichì mu [a]'gapò,<br />
ce pu pao, pu sirno, pu steo<br />
stin kardìa mu panta sena vastò.
</div>
</div>{{clear}}
* Il componimento che segue è un "dispetto", brevi battute popolari a carattere scherzoso.
<div style="width:100%;">
<div style="float:left; width:25%; padding:1px; background: #f5f8ff; border: 1px solid blue; margin-left:15px; margin-right:15px;margin-bottom:15px; text-align:center; font-size: small">
'''([[Lingua italiana]])'''
Lunedì e martedì siedi<br />
mercoledì non lavorare<br />
e giovedì va' pure, va' pure alla piazza!<br />
Il venerdì e il sabato allo specchio:<br />
e la domenica io come lavoro?
</div>
<div style="float:left; width:25%; padding:1px; background: #f5f8ff; border: 1px solid blue; margin-left:15px; margin-right:15px;margin-bottom:15px; text-align:center; font-size: small">
'''([[Lingua greca moderna|Greco moderno]])'''
Τη Δευτέρα και την Τρίτη κάθεσαι,<br />
την Τετάρτη μη δουλέψεις<br />
και την Πέμπτη να πας, να πας στην πλατεία!<br />
Την Παρασκευή και το Σάββατο είσαι στον καθρέφτη:<br />
την Κυριακή εγώ πώς δουλεύω;
----
Ti dheftèra ke tin trìti kàthese,<br />
tin tetàrti mi dhulèpsis<br />
ke tin pèmpti na pas, na pas stin platìa!<br />
Tin paraskevì ke to sàvato ìse ston kathréfti:<br />
tin kiriakì eghò pos dhulèvo?
</div>
<div style="float:left; width:25%; padding:1px; background: #f5f8ff; border: 1px solid blue; margin-left:15px; margin-right:15px;margin-bottom:15px; text-align:center; font-size: small">
'''(Griko)'''
I deftera ce i triti cascio<br />
i tètrai mi pòlemìsi<br />
ce amo i péfti, amo sti mesi<br />
i prassäì ce o samba es to fanò:<br />
i ciuracì 'vo posse polemò?
</div>
</div>{{clear}}
===Lessico===
==== Animali ====
Bue e Mucca: Vui
Cane: Sciddhu
Capra: Izza
Caprone: Criu
Cavallo: Ampari
Gatto: Muscia
Gallina: Ornisa
Gazza: Mita
Grillo: Griddho
Lucertola: Stavvricula
Maiale: Recco
Pecora: Pradina
Pesce: Azzari
Ragno: Karrukeddha
Serpente: Afidi
Topo: Pondikò
Uccello: Pikulì (Uccellino: Piculai)
==== Giorni della settimana ====
Lunedì: Deftera
Martedì: Tridi
Mercoledì: Tetradi
Giovedì: Petti
Venerdì: Prasseì
Sabato: Samba
Domenica: Ciuriacì
==== Espressioni di tempo ====
Oggi: Simmeri
Domani: Avvri
Ieri: Ettè
L'altro ieri: Protte
Settimana: Domà
La settimana scorsa: Tu domà pu diache
Anno: Crono
Quest'anno: Feto
L'anno prossimo:Fetisporchete
L'anno scorso: Pertzi
==== Luoghi del paese ====
Piazza: Mesi
Paese: Chora (è anche il nome griko di [[Sternatia]])
Casa: Essu (mu), spiti
Strada: Shtrà
Chiesa: Aglisìa
Farmacia: Spezialìa
Bottega: Puteca
Macelleria: Vucceria
Forno: Furnu
Mulino: Milo
==== Campagna e dintorni ====
Campagna: Korafi
Albero: Argulo
Pagliaio o fornetto di pietre: Furnai
Paglia: Kuteo
Grano: Sitàri
Orzo: Crisari
Pozzo: Frea
Secchio: Sicchio
Carrucola: Carrozziddha
Zappa: Zinari
Zappetta: Inguddha
Zappetta con il manico corto: Scioparnai
Ascia: Mannara
Carbonaio: Kraunaro
Carbonaia: Kraunara
Carboni: Kranari
Carbonella: Cinisa
Cenere: Statti
==== I colori (Ta culuria) ====
(Di seguito solo quelli differenti dalla versione dialettale salentina)
Colori: Culuria
Rosso: Rodinò
Bianco: Aspro
Nero: Mavvro
Giallo: Scialèno
Verde: Chiaro
==== Famiglia ====
Mamma: Mana
Papà: Tata
Padre: Ciuri
Bambino: Pedai
Bambina: Chiatera
Ragazzo: Pedìa
Fratello: Aderfò
Sorella: Aderfi
Suocera: Pattera
Suocero: Pattero
Cognato: Cagnao
Cognata: Cagnai
Genero: Grambò
Nonno: Pappo
Nonna: Mali
Nipote: Anizzio
Zio: Ttio
Zia: Ttia
Cugino: ‘Zaterfo
Sposo: Paddhicari
Sposa: Coràsi
Marito:Andra
Moglie: Ghineca
Vedova: Cattìa
Zitella: Coràsi
==== Corpo umano ====
Capelli: Maddhìa
Orecchie. Attìa
Mani: Chierria
Dita: Dattila
Occhi: Ammaddhia
Naso: Mitti
Braccio: Vrachionu
Gambe: Anche
Testa: Ciofàle
Piedi: Poddhia
==== L'articolo determinativo ====
Singolare Maschile: o
Singolare Femminile: e
Singolare Neutro: to
Plurale Maschile: e
Plurale Femminile: e
Plurale Neutro: ta
==== L'articolo indeterminativo ====
Singolare Maschile: ena
Singolare Femminile: mia
Singolare Neutro: ena
==== Verbi ====
===== Verbo "ime": essere =====
{|border=1 style="border-collapse:collapse" width=75%
|-bgcolor="#EEFFFF"
|-
| || ''presente'' || ''passato prossimo'' || “imperfetto”
|- bgcolor="#EEFFFF"
|Evo || ime || ime sta’meno || imone
|-
|Esù || ise || ise sta’meno || isone
|-
|Cino||ene||e sta’meno||ione
|-
|Emì || imesta || ime sta’meni || imasto
|-
|Esì || isesta ||isesta sta’meni|| isasto
|-bgcolor="#EEFFFF"
|Cini || ine || i sta’meni || isane
|}
===== Verbo “kanno” fare =====
{|border=1 style="border-collapse:collapse" width=75%
|-bgcolor="#EEFFFF"
|-
| || ''presente'' || ''passato prossimo''
|- bgcolor="#EEFFFF"
|Evò || kanno || ekamo
|-
|Esù || kanni || ekame
|-
|Cino||kanni||ekame
|-
|Emì || kannume || kamamo
|-
|Esì || kannete ||kamato
|-bgcolor="#EEFFFF"
|Cini || kannune || kamane
|}
===== Verbo “torò” vedere =====
{|border=1 style="border-collapse:collapse" width=75%
|-bgcolor="#EEFFFF"
|-
| || ''presente'' || ''passato prossimo'' || “riflessivo”
|- bgcolor="#EEFFFF"
|Evò ||torò || ita || toriome
|-
|Esù || torì || ite || toriese
|-
|Cino||torì||ite||toriete
|-
|Emì || torume || itamo || toriomesta
|-
|Esì || torite ||itato|| toriosesta
|-bgcolor="#EEFFFF"
|Cini || torune || itane || toriutte
|}
===== Verbo “‘zicconnome” litigare =====
{|border=1 style="border-collapse:collapse" width=75%
|-bgcolor="#EEFFFF"
|-
| || ''presente''
|- bgcolor="#EEFFFF"
|Evò || zicconnome
|-
|Esù || zicconnete
|-
|Cino||ezziccotte
|-
|Emì || zicconomesta
|-
|Esì || zicconosesta
|-bgcolor="#EEFFFF"
|Cini || zicconnete
|}
===== Verbo “vorazzo” comprare =====
{|border=1 style="border-collapse:collapse" width=75%
|-bgcolor="#EEFFFF"
|-
| || ''presente'' || ''passato prossimo''
|- bgcolor="#EEFFFF"
|Evò || vorazzo || vorasi
|-
|Esù || vorazzi || vorase
|-
|Cino||vorazzi||vorase
|-
|Emì || vorazzume ||vorasamu
|-
|Esì || vorazzete ||vorasato
|-bgcolor="#EEFFFF"
|Cini || vorazzune || vorasene
|}
===== Verbo “pianno” prendere =====
{|border=1 style="border-collapse:collapse" width=75%
|-bgcolor="#EEFFFF"
|-
| || ''presente'' || ''passato prossimo''
|- bgcolor="#EEFFFF"
|Evò || pianno || ebbia
|-
|Esù || pianni || ebbie
|-
|Cino||pianni||ebbie
|-
|Emì || piannume|| piacamo
|-
|Esì || piannete ||piacato
|-bgcolor="#EEFFFF"
|Cini || piannune || piacane
|}
===== Verbo “ercome” venire =====
{|border=1 style="border-collapse:collapse" width=75%
|-bgcolor="#EEFFFF"
|-
| || ''presente'' || ''passato prossimo''
|- bgcolor="#EEFFFF"
|Evò || ercome || irta
|-
|Esù || erchese || irte
|-
|Cino||erchete||irte
|-
|Emì || ercomesta || irtamo
|-
|Esì || ercosesta ||irtato
|-bgcolor="#EEFFFF"
|Cini || ercute || irtane
|}
===== Verbo “canonò” guardare =====
{|border=1 style="border-collapse:collapse" width=75%
|-bgcolor="#EEFFFF"
|-
| || ''presente'' || ''passato prossimo''
|- bgcolor="#EEFFFF"
|Evò || canonò||kanonisa
|-
|Esù || canonì || kanonise
|-
|Cino||canonì||kanonise
|-
|Emì || canonume || kanonisamo
|-
|Esì || canonite ||kanonisato
|-bgcolor="#EEFFFF"
|Cini || canonune || kanonisane
|}
===== Verbo “pinno” bere =====
{|border=1 style="border-collapse:collapse" width=75%
|-bgcolor="#EEFFFF"
|-
| || ''presente'' || ''passato prossimo''
|- bgcolor="#EEFFFF"
|Evò || pinno || ebbia
|-
|Esù || pinni || ebbie
|-
|Cino||pinni||ebbie
|-
|Emì || pinnume || piamo
|-
|Esì || pinnete ||piato
|-bgcolor="#EEFFFF"
|Cini || pinnune || piane
|}
===== Verbo “leo” dire =====
{|border=1 style="border-collapse:collapse" width=75%
|-bgcolor="#EEFFFF"
|-
| || ''presente'' || ''passato prossimo''
|- bgcolor="#EEFFFF"
|Evò || leo || ipa
|-
|Esù || lei || ipe
|-
|Cino||lei||ipe
|-
|Emì || leome || ipamo
|-
|Esì || lete ||ipato
|-bgcolor="#EEFFFF"
|Cini || leune || ipano
|}
===== Verbo “mareo” cucinare =====
{|border=1 style="border-collapse:collapse" width=75%
|-bgcolor="#EEFFFF"
|-
| || ''presente'' || ''passato prossimo''
|- bgcolor="#EEFFFF"
|Evò || mareo || marezzo
|-
|Esù || marei || marezze
|-
|Cino||marei||marezze
|-
|Emì || mareome || marezzamu
|-
|Esì || marete ||marezzato
|-bgcolor="#EEFFFF"
|Cini || mareune ||marezzane
|}
===== Verbo “steo” stare =====
{|border=1 style="border-collapse:collapse" width=75%
|-bgcolor="#EEFFFF"
|-
| || ''presente''
|- bgcolor="#EEFFFF"
|Evò || steo
|-
|Esù || stei
|-
|Cino||stei
|-
|Emì || steome
|-
|Esì || stete
|-bgcolor="#EEFFFF"
|Cini || steune
|}
==== Espressioni ====
Simmeri o cerò è mavro ce scotinò
Oggi il tempo è nero e minaccioso
Mi pì zémata
Non dire bugie
Pu ste pai?
Dove stai andando?
Cini emine coràsi
È rimasta zitella
Cini emine cattìa
È rimasta vedova
Pao e'tozzo
Vado in campagna
'''Uso del “come”'''
Frasi affermative
Come si traduce con kundu o sa
Es. Echi t'ammaddia kundu o talassa = Hai gli occhi come il mare
Tua ene sa mia avloima = questa è come una benedizione
Domande
Si traduce con “pos”
Es. Pos pame? = come andiamo?
== Folclore ==
Il [[folclore]] greco calabro è ricco nella tradizione orale. Alcune tradizioni sembrano risalire direttamente all'antichità, per esempio la figura delle Narades/Nereidi, ninfe malefiche particolarmente temute nel paese di [[Roghudi]], dove la notte si chiudevano le porte che si affacciavano su una zona che si riteneva infestata da esse.<ref name="rossitaibbi">Rossi-Taibbi, Giuseppe – Caracausi, Girolamo, ''Testi neogreci di Calabria'', Istituto di Studi Bizantini e Neoellenici, Palermo, 1959, p. 301.</ref> Le canzoni grecofone, la [[musica]] e la [[poesia]] sono particolarmente famose in [[Italia]] e in [[Grecia]]. Esistono gruppi folcloristici e di ricerca etnomusicale all'interno del territorio della Vallata dell'Amendolea i ''Cumelca'' e i " Spixì ce sòma [[Bovesia]] calabrese come i ''Megàli Ellàda'' e i ''Delia del Jalò tu Vúa'', che cantano in greco calabro. A fine agosto si tiene a [[Bova Marina]] ''"O Nostos"'', un festival annuale di musica greco-calabra con la partecipazione di quasi tutti i gruppi grecofoni. Gruppi musicali del [[Salento]] che ripropongono i brani in lingua grika sono invece i [[Ghetonìa]], gli [[Aramirè]], i Manekà e gli [[Alla Bua]]. Inoltre artisti greci influenti come [[Dionysis Savvopoulos]] e [[Maria Farantouri]] hanno interpretato canzoni in greco calabro.
Ogni estate a [[Melpignano]], piccolo centro salentino, si svolge la famosissima [[Notte della Taranta]], a cui partecipano migliaia di giovani danzando tutta la notte sulle note della [[Pizzica]] in dialetto salentino e griko.
=== Cantanti e gruppi popolari grecofoni ===
==== Salentini ====
* Alla Bua
* [[Agapìfolk]]
* Agapìfolk
* [[Agrikò]]
* Agrikò
* Argalìo
* [[Arakne Mediterranea]]
* [[Aramirè]]
* [[Astèria]]
* [[Atanathon]]
* [[Avleddha]]
* [[Cantori di Zollino]]
* [[Canzoniere Grecanico Salentino]]
* [[Dakkamè]]
* [[Ensemble Terra d'Otranto]]
* [[Ghetonìa]]
* Manekà
* [[Officina Zoè]]
* [[Pino Zimba|Pino Zimba & Zimbarie]]
* Sciacuddhuzzi
==== Calabresi ====
* Astaki
* Cumelca
* Delia del - Jalò tu Vúa
* Megàli Ellàda
* Nistanimera
* Marinella Roda'
==Autori in lingua grikagrica e greka ==
* [[Rocco Aprile]]
* [[Brizio Montinaro]]
* [[Vito Domenico Palumbo]]
* [[Antonino Reitano]]
* [[Domenicano Tondi]]
** http://rizegrike.com/grecanico.php il grico salentino ed il grico calabro a confronto. Alcune favole di Esopo tradotte in entrambe le lingue.
** http://rizegrike.com/spitta.php leggere e scaricare "i Spitta", periodico in lingua grica dal 2007.
* [https://www.youtube.com/watch?v=rareYrKl8-s Franco st'Anguria], [https://www.youtube.com/watch?v=Yzx4fM4WLzM Lo "Schiacúddhi"] Due pezzi realizzati in [[grikogrico|dialetto greco]] di Corigliano d'Otranto (Choriána)
* {{cita web | 1 = http://www.astaki.it | 2 = www.astaki.it il portale dei greci di Calabria | accesso = 22 luglio 2019 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180404184735/http://www.astaki.it/ | dataarchivio = 4 aprile 2018 | urlmorto = sì }}
* {{cita web | 1 = http://www.areagrecofona.it/ | 2 = Area Grecofona Il portale dell'Area Grecofona | urlmorto = sì }}
* [http://www.glossagrika.it/ Glossa Grika] il Greco Otrantino (in grikogrico, italiano, greco standard e francese)
* {{cita web|http://kallithalassa.info/|La vista sul mare - Penisola salentina, Grecia e Magna Graecia}}
* {{cita web|http://enosi-griko.org/|Enosi Griko - Coordinamento Associazioni della Grecía Salentina}}
{{Minoranze in Italia}}
{{Dialetti d'Italia}}
{{salento}}
{{Unione dei Comuni della Grecìa Salentina}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Calabria|linguistica|Puglia}}
[[Categoria:Grecia]]
[[Categoria:Lingua greca]]
[[Categoria:Provincia di Reggio Calabria]]
[[Categoria:Provincia di Lecce]]
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