Anna Magnani: differenze tra le versioni
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|GiornoMeseNascita = 7 marzo
|AnnoNascita = 1908
|NoteNascita = <ref>L'atto di nascita è presente sul [https://antenati.cultura.gov.it/ark:/12657/an_ua19803066/wEJm1r2 Portale Antenati]. Da notare che l’atto presenta la dichiarazione di nascita fatta dalla sola madre, a seguito della sua «unione naturale con un uomo non ammogliato, non parente né affine con lei nei gradi che ostano al riconoscimento». Non a caso, il luogo di nascita indicato è l’asilo materno posto in via Salaria 126, un luogo in cui le gestanti in difficoltà o le ragazze madri erano tutelate e sostenute nel dare alla luce i propri figli. A lato, invece, la nota di cancelleria che riporta la celebrazione del matrimonio con Goffredo Alessandrini a Roma il 3 ottobre del 1935.</ref>
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 26 settembre
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|Attività = attrice
|Nazionalità = italiana
|Immagine = Anna
|Didascalia2 = {{Premio|Oscar|alla miglior attrice|1956|x}}<br/>{{Premio|Golden Globe|per la migliore attrice in un film drammatico|1956|}}
}}
Attrice simbolo del [[cinema italiano]], fu una delle figure preminenti della ''[[roma]]nità'' cinematografica del [[XX secolo]], insieme ad [[Alberto Sordi]] e [[Aldo Fabrizi]].<ref>{{Cita web|url=http://www.mymovies.it/biografia/?a=662|titolo=Aldo Fabrizi|sito=[[MYmovies]]|accesso=29 ottobre 2014}}</ref>
Celebri le sue interpretazioni, soprattutto in film come ''[[Roma città aperta]], [[Bellissima]], [[Mamma Roma]] e [[La rosa tatuata (film)|La rosa tatuata]]''. Quest'ultimo le valse nel 1956 un [[Oscar alla miglior attrice|Oscar alla miglior attrice protagonista]]<ref>{{Cita libro|nome=Silvia|cognome=Bizio|nome2=Claudia|cognome2=Laffranchi|titolo=Gli italiani di Hollywood: il cinema italiano agli Academy Awards|url=https://books.google.it/books?id=I_F3QZdv7k4C&pg=PA1939&dq=anna+magnani+oscar+non+inglese&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwi01uyJqYbnAhXPb5oKHbafClQQ6AEILzAB#v=onepage&q=anna%20magnani%20oscar%20non%20inglese&f=false|accesso=15 gennaio 2020|data=2002|editore=Gremese Editore|città=Roma|ISBN=978-88-8440-177-9}}</ref> (la prima attrice non di [[lingua inglese]] a ricevere il premio), un [[British Academy Film Awards|premio BAFTA]] e un [[Golden Globe]].<ref name=":0">{{Cita libro|titolo=Sette, settimanale del Corriere della sera|url=https://books.google.it/books?id=quM7AQAAIAAJ&q=anna+magnani+oscar+non+inglese&dq=anna+magnani+oscar+non+inglese&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwi01uyJqYbnAhXPb5oKHbafClQQ6AEIQTAD|accesso=15 gennaio 2020|data=2000|editore=Corriere Della Sera}}</ref> La Magnani è una delle poche personalità italiane ad avere una stella nella [[Hollywood Walk of Fame]].<ref>{{Cita web|url=https://www.wired.it/gallery/italiani-walk-of-fame-hollywood/#:~:text=Anna%20Magnani,-Considerata%20una%20delle&text=%C3%88%20stata%20la%20prima%20attrice,in%20Roma%20di%20Federico%20Fellini.|titolo=Gli italiani che sono entrati nella Walk of Fame di Hollywood|autore=Chiara Zennaro|data=18 febbraio 2023}}</ref>
== Biografia ==
{{citazione|Ho capito che non ero nata attrice. Avevo solo deciso di diventarlo nella culla, tra una lacrima di troppo e una carezza di meno. Per tutta la vita ho urlato con tutta me stessa per questa lacrima, ho implorato questa carezza. Se oggi dovessi morire, sappiate che ci ho rinunciato. Ma mi ci sono voluti tanti anni, tanti errori.|Anna Magnani<ref>{{Cita
Non conobbe mai il padre naturale;<ref name=":1" /> solo da adulta, effettuando delle ricerche sull'identità del padre, venne a conoscenza delle sue origini [[Calabria|calabresi]]<ref name=":1" /> e scoprì di essere figlia di Pietro Del Duce, giurista e nobiluomo di nascita.<ref>{{Cita|Hochkofler e Magnani (2003)}}.</ref> Disse poi, ironicamente, di essersi fermata nelle ricerche perché non voleva passare come "la figlia del [[Duce del Fascismo|Duce]]".<ref>{{Cita libro|nome=Joe|cognome=Denti|collana=SENTIERI DI CELLULOIDE|numero=8|titolo=La Storia del Cinema vissuta dai Capolavori del Neorealismo|url=https://books.google.it/books?id=qeRnBwAAQBAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false|accesso=15 gennaio 2020|data=18 marzo 2015|editore=Simonelli Editore|ISBN=978-88-7647-616-7}}</ref>
Dopo aver abbandonato la figlia, la madre emigrò ad [[Alessandria d'Egitto]] dove conobbe e sposò un ricco e facoltoso [[Austria|austriaco]].<ref>{{Cita libro|nome=Claudio|cognome=Colaiacomo|titolo=I love Roma|url=https://books.google.it/books?id=tFXiBAAAQBAJ&pg=PT551&dq=marina+magnani+anna+magnani&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiljeSNsobnAhUEcZoKHYOEBtAQ6AEIXjAH#v=onepage&q=marina%20magnani&f=false|accesso=15 gennaio 2020|data=23 ottobre 2014|editore=Newton Compton Editori|città=Roma|ISBN=978-88-541-7054-4}}</ref> Per questo motivo per lungo tempo si credette che la Magnani fosse nata in [[Chedivato d'Egitto|Egitto]] e solo successivamente la verità venne a galla, prima per ammissione della stessa attrice poi per le conferme del figlio Luca.
Anna venne quindi cresciuta dalla nonna in una casa dove abitavano anche le cinque zie: Dora, Maria, Rina, Olga e Italia. L'unica presenza maschile era lo zio Romano. La nonna si impegnò a fondo per crescere e far studiare la nipotina, iscrivendola presso un collegio di suore francesi, dove però Anna rimase solo pochi mesi. Intraprese ben presto lo studio del pianoforte e si iscrisse al [[Conservatorio Santa Cecilia|Liceo Musicale Santa Cecilia]] dove rimase per due anni.<ref>{{cita|Hochkofler (2001)|p. 22}}.</ref> Nel frattempo, si recò ad Alessandria d'Egitto in visita alla madre, ma tornò molto provata da quell'esperienza che si era rivelata molto dolorosa, perché tra loro non si è mai creato quel rapporto affettuoso madre-figlia che sempre le era mancato.
Rientrata a Roma, decise di abbandonare lo studio della musica che non la soddisfaceva pienamente e si indirizzò verso la recitazione.
=== Esordi ===
[[File:Tempo massimo (film 1934) Anna Magnani.png|miniatura|Anna Magnani nel film ''[[Tempo massimo]]'' (1934) di [[Mario Mattoli]]]]
Nel gennaio 1927 iniziò a frequentare con [[Paolo Stoppa]] la scuola di arte drammatica [[Eleonora Duse]], diretta da [[Silvio D'Amico]],<ref>Trasformatasi nel 1935 in [[Accademia nazionale d'arte drammatica]].</ref> avendo come insegnante [[Ida Carloni Talli]].
D'Amico capì subito la forza dirompente di quella ragazzina della quale diceva: "la Scuola non poteva insegnarle molto di più di quello che ha già dentro di sé...", perché lei aveva già quel carisma che l'avrebbe resa indimenticabile. Raccontava a sua sorella (sceneggiatrice): "Ieri è venuta una ragazzina, piccola, mora con gli occhi espressivi. Non recita, vive le parti che le vengono assegnate. È già un'attrice...".<ref>{{Cita web|url=https://www.archivioannamagnani.it/anna-magnani-biografia/|titolo=ANNA MAGNANI SCRIVE LA SUA BIOGRAFIA|autore=Laura Finocchiaro|sito=Archivio Anna Magnani|accesso=30 giugno 2020}}</ref>
Tra il 1929 e il 1932 fece parte della compagnia Vergani-Cimara, diretta da [[Dario Niccodemi]].
Nei primi anni trenta si cimentò anche nel doppiaggio: è sua la voce di [[Joan Crawford]] nell'edizione italiana di ''[[Pioggia (film 1932)|Pioggia]]''.<ref>{{Cita pubblicazione|formato=PDF|rivista= Cinema Illustrazione |capitolo = I misteri del doppiato. La voce di...|volume=anno IX|numero=13 |autore=Giuseppe Vittorio Sampieri|url = https://fondazionecsc.b-cdn.net/wp-content/uploads/2019/11/Cinema_Illustrazione_1934_n.13.pdf |anno = 28 marzo 1934 |p = 10|accesso=21 maggio 2023}}</ref>
Nel 1932 Anna Magnani e Paolo Stoppa si ritrovarono a lavorare insieme nella compagnia di [[Antonio Gandusio]] che ben presto si innamorò di lei e ne apprezzò a tal punto le qualità da spingerla a tentare la strada del cinema.
Nel 1934 passò alla rivista accanto ai [[fratelli De Rege]] lavorando, dal 1941, in una fortunata serie di spettacoli con [[Totò]].
Nel 1944 recitò nella rivista ''[[Cantachiaro]]'' di [[Franco Monicelli]], [[Italo De Tuddo]], [[Garinei e Giovannini]] e nel 1945 in ''[[Soffia so'...]]''
Il suo esordio cinematografico avvenne ne ''[[La cieca di Sorrento (film 1934)|La cieca di Sorrento]]'' (1934) di [[Nunzio Malasomma]].
Il 3 ottobre 1935 sposò il regista [[Goffredo Alessandrini]], con cui nel 1936 girò ''[[Cavalleria (film)|Cavalleria]],'' dal quale si separò nel 1940, divorziando nel 1972.<ref>Vedi cronologia in {{cita|Hochkofler e Magnani (2003)}}.</ref>
Nel 1938 prese parte al film ''[[La principessa Tarakanova (film)|La principessa Tarakanova]]'' di [[Mario Soldati]]'','' dove non recitò con la propria voce, ma venne doppiata da [[Marcella Rovena]].
=== Successo ===
{{Immagine multipla
|direzione = verticale
|titolo = '''Anna Magnani e la mondanità'''
|larghezza = 230
|immagine1 = Giulio andreotti anna magnani 1947.jpg
|didascalia1 = Anna Magnani con [[Giulio Andreotti]] (alla sua sinistra) e [[Giovanni Ponti]] (alla sua destra) alla [[8ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia (1947)|8ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia del 1947]]
|immagine2 = Anna Magnani - Pier Paolo Pasolini - discoteca, 1962.jpg
|didascalia2 = Anna Magnani e [[Pier Paolo Pasolini]] che ballano in un locale di Venezia nel 1962, ai tempi della loro collaborazione nel film ''[[Mamma Roma]]''
}}
Dopo numerosi film in cui
Fu [[Vittorio De Sica]] a offrirle per la prima volta la possibilità di costruire un personaggio non secondario: quello di Loletta Prima, artista di varietà, in ''[[Teresa Venerdì]]'' (1941).
Recitò poi nell'[[avanspettacolo]] di Totò e interpretò il ruolo della verduraia romana in ''[[Campo de' fiori (film)|Campo de' Fiori]]'' (1943) di [[Mario Bonnard]], accanto ad [[Aldo Fabrizi]].
Il 23 ottobre 1942 diede alla luce il suo unico figlio, Luca Magnani, frutto di una breve relazione con l'attore [[Massimo Serato]], che la abbandonò non appena rimase incinta. A causa della gravidanza la Magnani dovette rinunciare a girare ''[[Ossessione (film 1943)|Ossessione]]'' di [[Luchino Visconti]], venendo sostituita da [[Clara Calamai]]. La sua decisione di chiamare il figlio con il suo cognome, proprio come la madre aveva fatto con lei, portò ad un raro caso di genealogia matrilineare in cui uno stesso cognome si protrae per addirittura tre generazioni.
Sempre nel 1942 recitò in ''[[Finalmente soli (film 1942)|Finalmente soli]]'' di [[Giacomo Gentilomo]], doppiata da [[Tina Lattanzi]].
Ebbe ruoli importanti anche in ''[[La vita è bella (film 1943)|La vita è bella]]'' di [[Carlo Ludovico Bragaglia]] e ''[[L'ultima carrozzella]]'' di [[Mario Mattoli]], entrambi del 1943.
Raggiunse la fama mondiale nel 1945 e vinse il primo [[Nastro d'argento]] grazie all'interpretazione nel film, manifesto del [[Neorealismo (cinema)|Neorealismo]], ''[[Roma città aperta]]'' di [[Roberto Rossellini]] (con il quale instaurò una relazione sentimentale), insieme ad [[Aldo Fabrizi]], [[Marcello Pagliero]] e [[Maria Michi]]. Nel film la Magnani è protagonista di una delle sequenze più celebri della storia del cinema: la corsa dietro un camion tedesco nel quale è rinchiuso il marito, al termine della quale il suo personaggio (la 'Sora Pina', ispirato alla figura di [[Teresa Gullace]]) viene ucciso dai colpi di mitra dei tedeschi.
Nello stesso anno partecipò al film ''[[Quartetto pazzo]]'' di [[Guido Salvini (regista)|Guido Salvini]], dove fu di nuovo doppiata da [[Tina Lattanzi]], mentre l'anno successivo prese parte al film [[melodramma strappalacrime|strappalacrime]]-musicale ''[[Avanti a lui tremava tutta Roma]]'' di [[Carmine Gallone]], nel quale fu doppiata, per le scene di canto lirico, dal soprano [[Elisabetta Barbato]].
Nello stesso periodo fu protagonista del dittico ''[[Abbasso la miseria!]]'' (1945) ed ''[[Abbasso la ricchezza!]]'' (1946), due commedie dirette entrambe da [[Gennaro Righelli]], (la seconda interpretata accanto a [[Vittorio De Sica]]) nel quale interpretava l'esuberante Gioconda Perfetti, una fruttivendola arricchitasi in fretta con la borsa nera nella Roma dell'immediato secondo dopoguerra.
[[File:Anna magnani1965.jpg|miniatura|sinistra|Anna Magnani nel film ''[[Abbasso la ricchezza!]]'' (1946) di [[Gennaro Righelli]]]]
Nel 1947 vinse il secondo Nastro d'argento e il premio per la miglior attrice alla [[Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia]] per ''[[L'onorevole Angelina]],'' film diretto da [[Luigi Zampa]], nel quale venne affiancata da [[Ave Ninchi]].
Nel 1948 interpretò il suo ultimo film con Roberto Rossellini prima della rottura della loro relazione, ''[[L'amore (film)|L'amore]]'', diviso in due atti: il primo (ispirato al dramma in atto unico di [[Jean Cocteau]] ''[[La voce umana]]'') è un lungo monologo al telefono di una donna abbandonata dal compagno; il secondo è la storia di una popolana che si concede a un giovane pastore (interpretato da un giovane [[Federico Fellini]]) credendolo San Giuseppe: per lei fu il terzo Nastro d'argento.
Nel 1949 girò ''[[Vulcano (film 1950)|Vulcano]]'', diretto da [[William Dieterle]] ed interpretato accanto a [[Rossano Brazzi]] e [[Geraldine Brooks (attrice)|Geraldine Brooks]] nell'isola vicina a quella dove Rossellini stava girando ''[[Stromboli (Terra di Dio)]]'' con la nuova compagna [[Ingrid Bergman]]. Le riprese dei due film sono ricordate dalla storia del cinema come "la guerra dei vulcani".
Nel 1951 con il memorabile personaggio di Maddalena Cecconi fu l'intensa protagonista del film ''[[Bellissima]]'' di [[Luchino Visconti]], sceneggiato da [[Cesare Zavattini]], nel quale recitava al fianco di [[Walter Chiari]], [[Corrado (conduttore televisivo)|Corrado]], [[Alessandro Blasetti]], [[Tecla Scarano]] e una giovane [[Nora Ricci]], e che le valse il suo quarto Nastro d'argento.
Il quinto e ultimo Nastro d'argento le fu conferito per il film ''[[Suor Letizia - Il più grande amore]]'' (1956) di [[Mario Camerini]].
Nel 1952 interpretò [[Anita Garibaldi]] nel film ''[[Camicie rosse (Anita Garibaldi)]],'' affiancata da [[Raf Vallone]] e diretta dall'ex marito Goffredo Alessandrini con cui si scontrò molto aspramente, tanto che quest'ultimo abbandonò il set prima della fine delle riprese (portate a termine dall'aiuto regista, l'allora esordiente [[Francesco Rosi]]).
Nello stesso anno recitò in ''[[La carrozza d'oro]]'' di [[Jean Renoir]], primo film europeo girato in [[technicolor]].
Nel 1953, interpretando se stessa, venne nuovamente diretta da Visconti nel quinto episodio della pellicola ''[[Siamo donne (film)|Siamo donne]]''.
Nella sua villa al [[Monte Circeo|Circeo]] accoglieva spesso un ristretto gruppo di amici, tra cui [[Marisa Merlini]], [[Elsa De Giorgi]], [[Franco Monicelli]], [[Alberto Sordi]], [[Ave Ninchi]] e [[Suso Cecchi D'Amico]].<ref>{{cita news|autore=Giuseppe Videtti|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/02/17/non-ho-mai-tradito-la-mia-gente.html|titolo=Non ho mai tradito la mia gente|pubblicazione=la Repubblica|data=17 febbraio 2008}}</ref>
=== L'Oscar e il prosieguo della carriera ===
[[File:Anna Magnani (1957).tif|sinistra|miniatura|Anna Magnani con l'Oscar vinto nel 1956]]
Il 21 marzo 1956 fu la prima interprete italiana nella storia degli [[Academy Awards]] a vincere il [[premio Oscar]] come migliore attrice protagonista, e la prima in assoluto di madrelingua non inglese,<ref name=":0" /> conferitole per l'interpretazione di Serafina Delle Rose nel film ''[[La rosa tatuata (film)|La rosa tatuata]]'' (1955), con [[Burt Lancaster]] e la regia di [[Daniel Mann]], che la trattenne negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] per cinque mesi, durante i quali divenne amica in particolar modo di dive come [[Marilyn Monroe|Marylin Monroe]], [[Bette Davis]] e del drammaturgo [[Tennessee Williams]]. Per lo stesso ruolo vinse anche un [[BAFTA]] quale [[BAFTA alla migliore attrice protagonista|attrice internazionale dell'anno]] e il [[Golden Globe per la migliore attrice in un film drammatico]]. La Magnani, però, non presenziò alla cerimonia: l'Oscar venne ritirato dalla collega [[Marisa Pavan]], candidata al premio come migliore attrice non protagonista per lo stesso film. Quando un giornalista statunitense le annunciò che aveva vinto l'Oscar, la Magnani rimase in silenzio per poi esclamare: "Magnani is happy!".
Un altro riconoscimento internazionale, quello per la miglior attrice al [[Festival di Berlino]], le venne conferito nel 1958 per l'interpretazione in ''[[Selvaggio è il vento]]'' (1957) di [[George Cukor]], in cui fu affiancata da [[Anthony Quinn]] e [[Anthony Franciosa]]. Per lo stesso ruolo, sempre nel 1958, vinse anche il primo [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]] come migliore attrice e fu candidata per la seconda volta al premio Oscar che venne poi assegnato a [[Joanne Woodward]] per ''[[La donna dai tre volti]]'' (1957) di [[Nunnally Johnson]].
Nel 1959 vinse il secondo David di Donatello per il film ''[[Nella città l'inferno]]'' (1958) di [[Renato Castellani]], interpretato con [[Giulietta Masina]]: la pellicola, piuttosto inusuale nel panorama cinematografico italiano di allora, è ambientata in un carcere femminile.
Nel 1960 tornò a [[Hollywood]] per l'ultima volta, per recitare accanto a [[Marlon Brando]] e [[Joanne Woodward]] nel film ''[[Pelle di serpente]]'' di [[Sidney Lumet]], nel quale affrontò un personaggio tragico scritto apposta per lei da Tennessee Williams.
[[File:Anna Magnani Com L10-0199-0001-0002.tif|miniatura|La casa di Anna Magnani a Roma, un appartamento nel [[palazzo Altieri]] di via degli Astalli 19]]
Nel 1960, nonostante un primo interessamento, non divenne la protagonista de ''[[La ciociara (film)|La ciociara]]'': il film, la cui regia fu inizialmente affidata a [[George Cukor]], avrebbe dovuto vederla nella parte di Cesira, mentre [[Sophia Loren]] era stata già scritturata per la parte della figlia Rosetta. La Magnani finì per rifiutare il ruolo perché si considerava troppo matura per quel personaggio e non voleva interpretare la madre di Sophia Loren, così fu la stessa Loren, invecchiata con il trucco, ad interpretare la parte di Cesira (che le fruttò l'Oscar nel 1962), mentre il ruolo di Rosetta venne assegnato all'adolescente italo-americana [[Eleonora Brown]]. Senza la presenza della Magnani, Cukor decise di ritirarsi dalla produzione e venne sostituito da Vittorio De Sica.
Sfumato il progetto, nello stesso anno affiancò Totò e [[Ben Gazzara]] nella commedia ''[[Risate di gioia]]'' di [[Mario Monicelli]], film che doveva anche rilanciare l'attrice nel cinema italiano dopo la parentesi americana, ma che non ebbe successo.[[File:Anna Magnani-signed.jpg|thumb|Anna Magnani nel 1969]]Nel 1962 fu la protagonista di ''[[Mamma Roma]]'' di [[Pier Paolo Pasolini]], regista con il quale instaurò un rapporto conflittuale. Pasolini, dopo l'esordio del 1961 con ''[[Accattone]]'', cercò in ogni modo di lavorare con la grande attrice, ormai sempre più selettiva nello scegliere i propri ruoli. La Magnani accettò, ma entrambi rimasero insoddisfatti dal risultato ottenuto. Lei disse "Pasolini mi ha usata", mentre lui sosteneva che lei era stata "troppo borghese". In ogni caso, nonostante le loro incomprensioni sul set, che comunque non andarono mai ad intaccare la stima reciproca, il film ottenne un grande successo di pubblico e di critica soprattutto in [[Francia]], mentre in Italia al grande successo di critica seguirono incassi deludenti.
Superati i cinquant'anni, non rivalutata dal grande pubblico con i film di Monicelli e Pasolini e non convinta dalle parti che le venivano allora offerte in Italia, nonostante l'indiscusso successo internazionale, nel 1963 si recò in Francia per recitare nella commedia ''[[La pila della Peppa]]'' di [[Claude Autant-Lara]], insieme a [[Bourvil]] e [[Pierre Brasseur]], che però ebbe una difficile gestazione e scarso successo. Secondo i ricordi di Caterina D'Amico, figlia della sceneggiatrice Suso, tra i ruoli non più da protagonista e da lei rifiutati vi fu anche quello di una domestica, poi affidato a [[Thelma Ritter]], nella commedia ''[[Boeing Boeing]]'' (1965) di John Rich.
Dopo essere apparsa nel 1965 in ''La Famiglia'', uno degli episodi di ''[[Made in Italy (film 1965)|Made in Italy]]'' di [[Nanni Loy]], prese parte al suo ultimo film hollywoodiano, girato in Italia, ''[[Il segreto di Santa Vittoria]]'' (1969) di [[Stanley Kramer]], nel quale recitò al fianco di Anthony Quinn, suo partner già nel 1957, [[Virna Lisi]], [[Hardy Krüger]], [[Giancarlo Giannini]] e [[Renato Rascel]]. Per questo ruolo ottenne una candidatura come [[Golden Globe per la migliore attrice in un film commedia o musicale|migliore attrice]] al Golden Globe, mentre la pellicola si aggiudicò lo [[Golden Globe|stesso premio]] come miglior film commedia o musicale.
Nel 1965 tornò in teatro con ''[[La lupa]]'' di [[Giovanni Verga]], per la regia di [[Franco Zeffirelli]], e nel 1966 con ''Medea'' di [[Jean Anouilh]], diretta da [[Gian Carlo Menotti]]. Sempre nel 1965 rilasciò una delle sue rare interviste televisive, in cui parlò apertamente della propria personalità, della sua professione e del difficile rapporto con il cinema di allora.
=== Televisione ===
[[File:1971 italian film "Tre donne" - episode "L'Automobile" (6 of 11).png|sinistra|miniatura|Anna Magnani nell'episodio ''L'automobile'' in ''[[Tre donne (miniserie televisiva)|Tre donne]]'' (1971)]]
Già segnata dal [[tumore al pancreas]] che l'aveva colpita, nel 1971 si cimentò per la prima volta con la televisione.
Con la regia di [[Alfredo Giannetti]] interpretò un ciclo di tre mini-film piuttosto diversificati, sotto il titolo di ''[[Tre donne (miniserie televisiva)|Tre donne]]'': ''La sciantosa'', ''1943: Un incontro'' e ''L'automobile'', forse l'episodio più riuscito e la cui colonna sonora originale venne composta da [[Ennio Morricone]] e diretta da [[Bruno Nicolai]]. Giannetti diresse poi la Magnani in una quarta pellicola, ''[[Correva l'anno di grazia 1870]]''. In questi film suoi partner furono [[Massimo Ranieri]], [[Vittorio Caprioli]], [[Enrico Maria Salerno]] e [[Marcello Mastroianni]]. Di questi quattro film, i primi tre furono trasmessi sul [[Rai 1|Programma Nazionale]] (l'odierna [[Rai 1]]) in prima serata tra il 26 settembre e il 10 ottobre 1971. Il quarto, ''Correva l'anno di grazia 1870'', fu invece inizialmente destinato al circuito cinematografico e solo successivamente fu trasmessa la versione televisiva (più lunga rispetto a quella distribuita nei cinema) sul [[Rai 2|Secondo Programma]] (l'attuale [[Rai 2]]) con il titolo ''1870''. Per la stampa ci fu una proiezione della versione televisiva in anteprima a Roma, nella sede Rai di viale Mazzini, ma l'attrice non partecipò alla presentazione perché già molto malata. Morì infatti poche ore prima della trasmissione, prevista, per una dolorosa coincidenza, proprio la sera del 26 settembre 1973.<ref>{{Radiocorriere|1973|39|104-106|autore = Giuseppe Bocconetti|titolo = Grazie, ma non telefonate|data = 23-29 settembre}}</ref>
=== Ultimi anni e morte ===
Al 1972 risale la sua ultima apparizione cinematografica, in un cameo fortemente voluto da Federico Fellini per il film ''[[Roma (film 1972)|Roma]]''. Di notte, una dolente Anna Magnani attraversa i vicoli di una Roma silenziosa e deserta per rientrare a casa e risponde a Fellini con un tono di sorpresa, lo congeda velocemente e, sorridendo, chiude il portone davanti alla macchina da presa: così l'attrice conclude la sua lunga carriera cinematografica. La sua battuta finale, recitata in romanesco, fu: «No, nun me fido. Ciao. Buonanotte!».
La sua ultima apparizione in un evento pubblico risale a una prima teatrale a Roma all'inizio dell'estate del 1973.
Morì nella clinica Mater Dei di Roma il 26 settembre 1973, a 65 anni, a causa dell'aggravarsi della malattia, assistita dal figlio Luca e da Roberto Rossellini, al quale si era riavvicinata e che si occupò personalmente delle esequie nella [[Basilica di Santa Maria sopra Minerva|basilica di Santa Maria Sopra Minerva]] a cui parteciparono migliaia di persone.
Dopo una prima sepoltura nel [[cimitero del Verano]] di [[Roma]], per volontà del figlio Luca nel 1988 la salma fu traslata nella cappella di famiglia presso il cimitero di [[San Felice Circeo]], non lontano dalla villa dell’attrice.<ref>{{cita web|titolo=Anna Magnani|url=https://it.findagrave.com/memorial/7676446/anna-magnani|sito=Find a Grave|accesso=21 maggio 2023}}</ref>
== Tributi ==
{{Citazione|La dea. Fantastica. Guardate che occhi! Che intensità. L'impegno completo su ogni cosa che ha fatto. Un impegno che scoppiava in tutto quello che faceva.|[[Meryl Streep]]<ref>{{YouTube|bPs-WRUyPwg|accesso=21 maggio 2023|titolo=Meryl Streep e Tom Hanks (5^ parte) - Che tempo che fa 14/01/2018|autore=[[Rai]]}}</ref>}}
[[File:Anna Magnani star (284444657).jpg|thumb|upright=1.5|La stella dedicata ad Anna Magnani all'esterno di [[Studi di Cinecittà|Cinecittà]]]]
Secondo il critico cinematografico francese [[Jean Antoine Gili|Jean Gili]], a bordo del [[Vostok 1]], il 12 aprile 1961, [[Jurij Gagarin]] avrebbe mandato questo messaggio: ''"Saluto la fraternità degli uomini, il mondo delle arti, e Anna Magnani"''.<ref>{{Cita news|formato=PDF|url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/golpdf/uni_2008_09.pdf/23SPE18A.PDF&query=C.B.|titolo=Anna, anche Parigi la ricorda con Gagarin|pubblicazione=[[l'Unità]]|data=23 settembre 2008|accesso=23 settembre 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130114223139/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Fgolpdf%2Funi_2008_09.pdf%2F23SPE18A.PDF&query=C.B.}}</ref> Tuttavia, le trascrizioni ufficiali della missione desecretate nel 1991 non fanno menzione né dell'attrice né al resto della frase.<ref>{{Cita web|lingua=ru|url=http://epizodsspace.airbase.ru/bibl/i_tsk/zv-reis.html|titolo=ЗВЕЗДНЫЙ РЕЙС
ЮРИЯ ГАГАРИНА|sito=epizodsspace.airbase.ru|accesso=21 maggio 2023|dataarchivio=10 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200610075435/http://epizodsspace.airbase.ru/bibl/i_tsk/zv-reis.html|urlmorto=sì}}</ref><br/>[[Jean Renoir]] scrisse: "''La Magnani è la quintessenza dell'Italia, e anche la personificazione più completa del teatro, del vero teatro con scenari di cartapesta una bugia fumosa e degli stracci dorati, dovevo logicamente rifugiarmi nella commedia dell'arte e prendere con me in questo bagno la Magnani, le sono grato per aver simboleggiato nel mio film tutte le altre attrici del mondo''".<br/>A pochi giorni dal suo arrivo negli Stati Uniti d'America la stampa dichiarò: "''In confronto a lei le nostre attrici sono manichini di cera paragonate ad un essere umano''". Il ''[[Time]]'' scrisse: "''Divina, semplicemente divina''".<br/>Dopo le riprese del film ''[[Mamma Roma]]'', [[Pier Paolo Pasolini]] commentò così la loro collaborazione: "''Anna è romantica, vede la figura nel paesaggio, è come [[Pierre-Auguste Renoir]], io invece sono sulla strada del [[Masaccio]]''".<br/>Dopo la sua morte, tante le iniziative in Italia e all'estero per ricordare Anna Magnani. Tra le più rilevanti, quella nel 2002 al [[Museum of Modern Art]] di [[New York]] che le rese omaggio dedicandole una retrospettiva con la proiezione di 14 suoi film.<br/>[[Gianni Togni]] le ha dedicato ''Nannarè'', contrazione romanesca del soprannome ''Nannarella'', contenuta nell'album ''Bersaglio Mobile'' del 1988, così come [[Pino Daniele]] con ''Anna verrà'', inserita nel disco ''Mascalzone latino'' del 1989; nel 1990 [[Irene Fargo]] per il suo [[Irene Fargo (album)|album di debutto]] incide ''Nannarella'' e [[Carmen Consoli]] scrive una canzone intitolata ''Anna Magnani'', cantata da [[Adriano Celentano]], della quale si trovano in rete versioni interpretate anche dalla stessa autrice.<br/>[[Eduardo De Filippo]] dedica all'attrice un'intensa poesia a pochi mesi dalla sua scomparsa:
"Confusi con la pioggia
sul selciato,
sono caduti
gli occhi che vedevano
gli occhi di Nannarella che seguivano
le camminate lente
sfiduciate
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hanno strillato.
Le pietre del mondo
li hanno uditi".<br/>[[Paola Turci]] nell'album ''[[Il secondo cuore]]'' del 2017, le dedica il brano di chiusura "Ma dimme te" con strofe che sintetizzano in maniera indelebile l'ardore e la passione nell'amare dell'attrice.<br/>Le è stato dedicato un [[Cratere meteoritico|cratere]] di 26 km di diametro sul [[pianeta]] [[Venere (astronomia)|Venere]].<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://planetarynames.wr.usgs.gov/Feature/3582|titolo=Magnani|sito=Gazetteer of Planetary Nomenclature|editore=[[Unione Astronomica Internazionale|IAU]]|accesso=21 maggio 2023}}</ref><br/>[[Tennessee Williams]] scrisse: "ma Anna è diversa da tutte. È una creatura incredibile, metà femmina e metà maschio. La sua anima è un tutt'uno con il suo utero, materno e possessivo alla stessa stregua. Una volta che ti ha generato è pronta a fagocitarti. Di virile ha la cocciutaggine e la permalosità".<br/>[[Silvano Castellabeppe]] scrisse: «La Magnani è immensa. Attrice sensibile, intelligentissima. E non venitemi a parlare di volgarità. La Magnani va collocata, studiata e criticata sul piano del romanesco. Allora si vedrà che, nella sua virulenza plebea, l'attrice deriva proprio dalla tradizione popolare più pura e quindi più nobile. [[Giovacchino Belli]] scenderebbe dal suo piedistallo e s'inchinerebbe, con la tuba in mano davanti a lei. C'è un momento nel film in cui il "vammoriammazzato!" di Anna Magnani, rivolta a un tedesco, toglie il respiro e rimane nell'aria, tragicamente come una condanna definitiva». Era “la donna più misteriosa e più chiara che la mitologia del cinematografo abbia inventato, (...) una donna di carattere”, scriveva sull'''Europeo'' [[Oriana Fallaci]].<ref>{{Cita news|url=https://www.iodonna.it/attualita/costume-e-societa/2016/01/21/anna-magnani-60-anni-fa-loscar/|titolo=Anna Magnani, 60 anni fa l'Oscar|autore=E.B|pubblicazione=IO Donna|data=21 gennaio 2016|accesso=21 maggio 2023}}</ref>
[[Federico Fellini]] disse: "Anna Magnani ha incarnato la figura femminile che ha dato agli italiani un motivo d'orgoglio."<br/>[[Indro Montanelli]] scrisse: "Io la ringrazio soprattutto di esistere. Nessuna creatura mi ha mai dato tanto, e così generosamente, quando da. Per fortuna non se ne accorge e non esige impossibili restituzioni."<br/>[[Giuseppe Ungaretti]] scrisse: "Ti ho sentito gridare Francesco dietro un camion e non ti ho più dimenticato".<br/>[[Marisa Merlini]] in un'intervista: "Ci aveva dei periodi di dolcezza, di infinita dolcezza e dei periodi in cui era arrabbiata che apriti cielo! Non le risparmiava a nessuno! Quando doveva dire, lei ammazzava con le parole in un modo stupendo".<br/>[[Franco Zeffirelli]] scrisse: "Era l'incapacità di realizzarsi come donna nella vita che le dava questo assatanamento, e che le permetteva perciò di realizzarsi su un altro piano. E infatti lei ha cercato di prendere le sue vendette nel lavoro. E c'è riuscita. Ma ha pagato tutto questo duramente. Il lavoro le ha sottratto la vita. Anna poi era una donna fragile, debole, piena di dubbi e di incertezze. Avrebbe avuto bisogno di un uomo che si imponesse e la sottomettesse. Ma lei era anche, ormai, Anna Magnani e come si fa a imporsi a un personaggio del genere? Insomma era due donne diverse e gli uomini di fronte a questo enigma, a questo Giano bifronte sbarellano, non reggono. In fondo il dramma di tutta la vita di Anna sta proprio lì. La cosa più vera, più sincera, più commovente, Anna me la disse tre anni fa in una delle sue tante confessioni notturne, mi disse: «Io sono una stronza, io dovevo nascere contadina nell'agro romano, fare tredici figli, sì, scodellare figli a mio marito e ogni volta che aprivo bocca quello mi riempiva la faccia di schiaffi. Questo era il personaggio mio, per essere vera con la mia natura. E dovevo far così. Invece mi son messa a far l'attrice, sono diventata Anna Magnani e sono stata un'infelice per sempre»".<br/> [[Antonello Trombadori]] la ricorda così: “Il romanesco era per lei un modo di comunicare con il pubblico. Casomai Anna Magnani era un'intellettuale mancata, non era un'attrice popolaresca ma un'attrice che mirava a essere estremamente funzionale e intellettuale. Non era un'istintiva, ma meditata e pensata. Più di quello che si possa credere. L'istinto e l'impulso a comunicare non vengono in lei abbandonati a se stessi ma sorvegliati e indirizzati. Per cui i suoi personaggi non sono il suo punto di partenza, ma un modo di essere dentro ciò che è popolaresco”.<ref>Citazione tratta da Simonetta Ramogida, ''Roma Città Aperta'', 2015</ref>
Il 25 ottobre 2019 le è stato dedicato un busto in via della Pelliccia nel rione [[Trastevere]] a Roma. Sotto il busto una targa con la scritta "A Mamma Roma".<ref>{{Cita web|url=https://www.rerumromanarum.com/2020/05/busto-di-anna-magnani.html?m=1|titolo=Busto di Anna Magnani|accesso=2024-10-20}}</ref> L'opera è stata in seguito vandalizzata e, dopo il recupero del busto è stata rimessa al suo posto.<ref>{{Cita web|url=https://www.romatoday.it/attualita/busto-anna-magnani-restauro-dove-sta.html|titolo=Roma, il busto di Anna Magnani rubato tornerà presto al suo posto|sito=RomaToday|lingua=it|accesso=2024-10-20}}</ref>
Nel 2023, a cinquant'anni dalla morte, la storica rivista "Bianco e nero" del Centro Sperimentale di Cinematografia, le dedica un numero monografico a cura di Chiara Ricci con la direzione di Alberto Crespi.
== Filmografia ==
[[File:Fabrizi e Magnani.jpg|thumb|Anna Magnani con [[Aldo Fabrizi]] nel film ''[[Campo de' fiori (film)|Campo de' fiori]]'' (
[[File:
[[File:
[[File:
[[File:
[[File:Mamma Roma.png|thumb|Anna Magnani nel film ''[[Mamma Roma]]'' (1962)]]
=== Cinema ===
* ''[[La cieca di Sorrento (film 1934)|La cieca di Sorrento]]'', regia di [[Nunzio Malasomma]] (1934)
* ''[[Tempo massimo]]'', regia di [[Mario Mattoli]] (1934)
* ''[[Quei due (film 1935)|Quei due]]'', regia di [[Gennaro Righelli]] (1935)
* ''[[Cavalleria (film)|Cavalleria]]'', regia di [[Goffredo Alessandrini]] (1936)
* ''[[
* ''[[La principessa Tarakanova (film)|La principessa Tarakanova]]'', regia di [[Mario Soldati]] (1938)
* ''[[Una lampada alla finestra]]'', regia di [[Gino Talamo]] (1940)
* ''[[La fuggitiva (film 1941)|La fuggitiva]]'', regia di [[Piero Ballerini]] (1941)
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* ''[[Avanti a lui tremava tutta Roma]]'', regia di [[Carmine Gallone]] (1946)
* ''[[Abbasso la ricchezza!]]'', regia di [[Gennaro Righelli]] (1946)
*''[[Lo sconosciuto di San Marino]]'', regia di [[Michał Waszyński]] (1946)
* ''[[L'onorevole Angelina]]'', regia di [[Luigi Zampa]] (1947)
* ''[[Assunta Spina (film 1948)|Assunta Spina]]'', regia di [[Mario Mattoli]] (1948)
* ''[[L'amore (film)|L'amore]]'', regia di [[Roberto Rossellini]] (1948)
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* ''[[Vulcano (film 1950)|Vulcano]]'', regia di [[William Dieterle]] (1950)
* ''[[Bellissima]]'', regia di [[Luchino Visconti]] (1951)
* ''[[Camicie rosse (
* ''[[La carrozza d'oro]]'' (''
* ''[[Siamo donne (film)|Siamo donne]]'', regia di [[Luchino Visconti]] (V episodio) (1953)
* ''[[Carosello del varietà]]'', regia di [[Aldo Quinti]]
* ''[[La rosa tatuata (film)|La rosa tatuata]]'' (''
* ''[[Suor Letizia - Il più grande amore]]'', regia di [[Mario Camerini]] (
* ''[[Selvaggio è il vento]]'' (''
* ''[[Nella città l'inferno]]'', regia di [[Renato Castellani]] (1959)
* ''[[Pelle di serpente]]'' (''
* ''[[Risate di gioia]]'', regia di [[Mario Monicelli]] (1960)
* ''[[Mamma Roma]]'', regia di [[Pier Paolo Pasolini]] (1962)
* ''[[La pila della Peppa]]'' (''
* ''La
* ''[[Il segreto di Santa Vittoria]]'' (''The secret of Santa Vittoria''), regia di [[Stanley Kramer]] (1969)
* ''[[Correva l'anno di grazia 1870]]'', regia di [[Alfredo Giannetti]] (1972)
* ''[[Roma (film 1972)|Roma]]'', regia di [[Federico Fellini]] (1972)
=== Televisione ===
* ''[[Tre donne (miniserie televisiva)|Tre donne]]'',
== Teatro ==
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* ''I documenti del console Touquet'' di Giulio Cesare Gallia, direzione artistica di Gero Zambuto. Compagnia del teatro Arcimboldi, Teatro Arcimboldi di Milano, (7 aprile 1931)
{{Doppia immagine verticale|right|Totò e Anna Magnani.jpg|Anna Magnani e Totò.jpg|220|Anna Magnani e [[Totò]]}}
* ''Paggio Fernando'' di Mura, direzione artistica di Gero Zambuto. Compagnia del teatro Arcimboldi, Teatro Arcimboldi di Milano, (11 aprile 1931)
* ''La fiera lampionaria'' di [[Pietro Mazzuccato]], direzione artistica di Gero Zambuto. Compagnia del teatro Arcimboldi, Teatro Arcimboldi di Milano, (18 aprile 1931)
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* ''Il sorprendente dottor Klitter'' di Barré Lyndon, direzione artistica Annibale Betrone. Compagnia Spettacoli Elle Betrone-Magnani, Teatro Eliseo di Roma, (26 luglio 1938)
* ''Metropoli'' di [[Alessandro De Stefani]], direzione artistica Annibale Betrone. Compagnia Spettacoli Elle Betrone-Magnani, Teatro Eliseo di Roma, (4 agosto 1938)
[[File:Totò-Magnani-Castellani.jpg|thumb|Anna Magnani a teatro con [[Totò]] e [[Mario Castellani]] nella rivista ''Volumineide'' (
* ''Palcoscenico'' di Geoffry G. Ames, direzione artistica Annibale Betrone. Compagnia Spettacoli Elle Betrone-Magnani, Teatro Eliseo di Roma, (18 agosto 1938)
* ''La mascherata di San Silvestro'' di Andrea dello Siesto, direzione artistica Annibale Betrone. Compagnia Spettacoli Elle Betrone-Magnani, Teatro Eliseo di Roma, (22 agosto 1938)
Riga 271 ⟶ 267:
* ''[[Che ti sei messo in testa?]]'' di Michele Galdieri, regia Michele Galdieri. Compagnia Totò-Magnani, Teatro Valle di Roma (5 febbraio 1944)
* ''Con un palmo di naso'' di Michele Galdieri, regia Michele Galdieri. Compagnia Totò-Magnani, Teatro Valle di Roma (26 giugno 1944)
* ''[[Cantachiaro]]'' di [[Franco Monicelli|Franco Monicell]], [[Italo De Tuddo]], [[Pietro Garinei]], [[Sandro Giovannini]],
* ''Carmen'' di [[Prosper Mérimée]], regia di [[Gherardo Gherardi]]. Compagnia Magnani-Ninchi, [[Teatro Quirino]] di Roma (15 novembre 1944)
* ''Jegor Bulycov e gli altri'' di [[Maksim Gor'kij]], regia di [[Vito Pandolfi]]. Compagnia Magnani-Ninchi, Teatro Quirino di Roma (28 novembre 1944)
* ''Così per gioco'' di [[Armand Salacrou]], direzione artistica di Carlo Ninchi. Compagnia Magnani-Ninchi, Teatro Quirino di Roma (6 dicembre 1944)
* ''Scampolo'' di [[Dario Niccodemi]]. Compagnia Magnani-Ninchi, Teatro Quirino di Roma (15 dicembre 1944)
* ''[[Soffia so
* ''[[Cantachiaro|Cantachiaro n.2]]'' di [[Italo De Tuddo]], [[Pietro Garinei]], [[Sandro Giovannini]], [[Franco Monicelli]], Compagnia Magnani-Ninchi, regia [[Oreste Biancoli]]
* ''Maya'' di [[Simon Gantillon]], regia [[Orazio Costa]], Teatro Eliseo (24 novembre 1945)
* ''Scampolo'' di [[Dario Niccodemi]]. Compagnia Anna Magnani, Teatro Quirino di Roma (15 dicembre 1944)
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* ''Chi è di scena?'' di Michele Galdieri, regia di Michele Galdieri. Compagnia Anna Magnani, [[Casinò di Sanremo|Teatro del Casinò]] di [[Sanremo|San Remo]] (21 dicembre 1953)
* ''[[La lupa]]'' di [[Giovanni Verga]], regia di [[Franco Zeffirelli]]. [[Teatro della Pergola]] di [[Firenze]] (24 maggio 1965)
* ''Medea'' di [[Jean Anouilh]], regia di
==Prosa radiofonica Rai==
*''Pigmalione'', commedia di G.B.Shaw, regia di [[Guglielmo Morandi]], trasmessa il 4 febbraio 1947
==Doppiaggio==
*[[Joan Crawford]] in ''[[Pioggia (film 1932)|Pioggia]]''
== Riconoscimenti ==
[[File:David di Donatello 1958 Anna Magnani.jpg|miniatura|Anna Magnani riceve il David di Donatello nel 1958 per la sua interpretazione in ''[[Selvaggio è il vento]]'']]
* [[Premio Oscar]]
** [[Premi Oscar 1956|1956]] – [[Oscar alla miglior attrice|Migliore attrice protagonista]] per ''[[La rosa tatuata (film)|La rosa tatuata]]''
** [[Premi Oscar 1958|1958]] – Candidatura alla migliore attrice protagonista per ''[[Selvaggio è il vento]]''
* [[Golden Globe]]
** [[Golden Globe 1956|1956]] – [[Golden Globe per la migliore attrice in un film drammatico|Migliore attrice in un film drammatico]] per ''La rosa tatuata''
** [[Golden Globe 1958|1958]] – Candidatura alla miglior attrice in un film drammatico per ''Selvaggio è il vento''
** [[Golden Globe 1970|1970]] – Candidatura alla migliore attrice in un film commedia o musicale per ''[[Il segreto di Santa Vittoria]]''
* [[British Academy Film Awards]]
** [[Premi BAFTA 1957|1957]] – Migliore attrice protagonista internazionale per ''La rosa tatuata''
** [[Premi BAFTA 1959|1959]] – Candidatura alla migliore attrice protagonista internazionale per ''Selvaggio è il vento''
* [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]]
** [[David di Donatello 1958|1958]] – Migliore attrice protagonista per ''Selvaggio è il vento''
** [[David di Donatello 1959|1959]] – Migliore attrice protagonista per ''[[Nella città l'inferno]]''
* [[Festival di Berlino]]
** [[Festival di Berlino 1958|1958]] – [[Orso d'argento]] per ''Selvaggio è il vento''
* [[Globo d'oro]]
** [[Globi d'oro 1973|1973]] – Migliore attrice per ''[[Correva l'anno di grazia 1870]]''
* [[Grolla d'oro]]
** 1956 – Menzione Speciale per ''La rosa tatuata''
** 1959 – [[Grolla d'oro alla miglior attrice|Miglior attrice]] per ''Nella città l'inferno''
* [[Hollywood Walk of Fame]]
** 1960 – Stella
* [[Jussi]]
** 1953 – Miglior attrice straniera per ''[[Vulcano (film 1950)|Vulcano]]''
* [[Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica]]
** [[8ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia (1947)|1947]] – [[Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile]] per ''L'onorevole Angelina''
** [[17ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|1956]] – Menzione Speciale per ''[[Suor Letizia - Il più grande amore]]''
** [[23ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|1962]] – Miglior attrice per ''[[Mamma Roma]]''
* [[Nastro d'argento]]
** [[Nastri d'argento 1946|1946]] – [[Nastro d'argento alla migliore attrice non protagonista|Migliore attrice non protagonista]] per ''[[Roma città aperta]]''
** [[Nastri d'argento 1948|1948]] – [[Nastro d'argento alla migliore attrice protagonista|Migliore attrice protagonista]] per ''[[L'onorevole Angelina]]''
** [[Nastri d'argento 1949|1949]] – Migliore attrice protagonista per ''[[L'amore (film)|L'amore]]''
** [[Nastri d'argento 1952|1952]] – Migliore attrice protagonista per ''[[Bellissima]]''
** [[Nastri d'argento 1957|1957]] – Migliore attrice protagonista per ''Suor Letizia - Il più grande amore''
** [[Nastri d'argento 1960|1960]] – Candidatura alla migliore attrice protagonista per ''Nella città l'inferno''
** [[Nastri d'argento 1966|1966]] – Candidatura alla migliore attrice non protagonista per ''[[Made in Italy (film 1965)|Made in Italy]]''
* [[National Board of Review Awards]]
** [[National Board of Review Awards 1946|1946]] – Migliore attrice protagonista per ''Roma città aperta''
** [[National Board of Review Awards 1955|1955]] – Migliore attrice protagonista per ''La rosa tatuata''
*[[New York Film Critics Circle Awards]]
**[[New York Film Critics Circle Awards 1955|1955]] – [[New York Film Critics Circle Award alla miglior attrice protagonista|Miglior attrice protagonista]] per ''La rosa tatuata''
*[[Premi Sant Jordi|Sant Jordi]]
** 1961 – Miglior attrice straniera per ''Nella città l'inferno''
== Doppiatrici italiane ==
* [[Tina Lattanzi]] in ''Finalmente soli'', ''Quartetto pazzo''
* [[Marcella Rovena]] in ''La principessa Tarakanova''
* [[Elisabetta Barbato]] in ''Avanti a lui tremava tutta Roma'' (canto)
== Discografia ==
*
== Note ==
Riga 293 ⟶ 347:
== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=[[Giancarlo Governi
* {{cita libro|curatore=[[Miriam Mafai]]
* {{cita libro|Matilde
*{{Cita libro|nome=Matilde|cognome=Hochkofler|nome2=Luca|cognome2=Magnani|titolo=Ciao Anna|url=https://books.google.it/books?id=RC0rUiTi1b4C&pg=PP43&dq=pietro+del+duce+anna+magnani&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwi397u-sYbnAhW7w8QBHQuWAKgQ6AEIKDAA#v=onepage&q=pietro%20del%20duce%20anna%20magnani&f=false|data=2003|editore=Edizioni Interculturali|ISBN=978-88-88375-51-9|cid=Hochkofler e Magnani (2003)}}
* {{Cita libro|nome=Matilde|cognome=Hochkofler|titolo=Anna Magnani: La biografia|url=https://books.google.it/books?id=KdigDQAAQBAJ&pg=PT12&dq=giovanna+casadio+anna+magnani&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjm7oygq4bnAhUGzcQBHQPRBaoQ6AEIKDAA#v=onepage&q=giovanna%20casadio%20anna%20magnani&f=false|accesso=15 gennaio 2020|data=6 novembre 2013|editore=Giunti|ISBN=978-88-587-6378-0|cid=Hochkofler (2013)}}
* {{Cita libro|autore=Italo Moscati|titolo=Anna Magnani: Un urlo senza fine|collana=Le comete|data=2 luglio 2015|editore=Lindau|città=Torino|ISBN=978-8867083589}}
* {{cita libro|autore1=Matilde Hochkofler|autore2=Luca Magnani|titolo=Anna Magnani|editore=Bompiani|città=Milano|anno=2013}} Nuova edizione: Giunti, 2018.
* {{Cita libro|autore=Matteo Persica|titolo=Anna Magnani. Biografia di una donna|collana=Odoya library|data=29 novembre 2018|editore=Odoya|città=Bologna|ISBN=9788862885072}}
* {{Cita libro|autore=[[Patrizia Carrano]]|titolo=Tutto su Anna. La spettacolare vita della Magnani|altri=Introduzione di [[Federico Fellini]]|editore=Vallecchi|città=Firenze|anno=2023|ISBN=9788882521745}}
* [https://www.riccichiara.com/ Chiara Ricci], ''Anna Magnani. Racconto d'attrice'', Perugia, Graphe.it, 2023, ISBN 9788893722001
* Aa.Vv., Bianco e Nero vol. 607, Anna Magnani, [rivista del Centro Sperimentale di Cinematografia] , numero monografico curato da Chiara Ricci, Roma, Edizioni Sabinae, 2023.
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
{{Box successione|carica=[[Oscar alla migliore attrice]]| precedente= [[Grace Kelly]]<br />per ''[[La ragazza di campagna]]''| successivo= [[Ingrid Bergman]]<br />per ''[[Anastasia (film 1956)|Anastasia]]'' |periodo= [[Premi Oscar 1956|1956]]<br />per ''[[La rosa tatuata (film)|La rosa tatuata]]''}}
Riga 325 ⟶ 385:
[[Categoria:Attori cinematografici italiani]]
[[Categoria:Cantanti in dialetto romanesco]]
[[Categoria:Anna Magnani| ]]
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