Anticomunismo: differenze tra le versioni

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{{NN|comunismo|marzo 2022|Numerose frasi e interi paragrafi sprovvisti di note a supporto, rendendo impossibile capire da dove provengano molte informazioni}}
'''Anticomunismo''' indica una posizione di rifiuto del [[comunismo]].
'''Anticomunismo''' indica l'eterogeneo insieme di movimenti politici, religiosi e civili che avversano o rifiutano il [[comunismo]]<ref>{{cita web | url = https://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/A/anticomunismo.shtml?refresh_ce-cp | titolo = anticomunismo su Dizionario di Italiano del Corriere della Sera}}</ref>. Solitamente per anticomunismo s'intende l'[[Critiche al marxismo|opposizione alla teoria marxista]] e/o l'opposizione alle sue (apparenti e tentate) concretizzazioni nel [[socialismo reale]] in quelli che furono l'[[Unione Sovietica]] e gli [[Stati comunisti]] come la [[Cina]], la quale però dal 1993, pur mantenendo un regime totalitario, si è aperta a un'economia quasi di [[libero mercato]], definita [[economia socialista di mercato]].<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/anticomunismo_(Dizionario-di-Storia)/|titolo= anticomunismo - su Enciclopedia Treccani|accesso=16 marzo 2020}}</ref>
{{P|la suddivisione è chiaramente un pov|argomento|febbraio 2007|[[Utente:Francomemoria|Francomemoria]]|sezione= In concreto vi sono vari tipi di ''anticomunismo'':
# l'''anticomunismo conservatore'' è un rifiuto dell'[[ideologia]] comunista per la sua negazione dei valori [[religione|religiosi]], civili e della libertà nonché spesso di fatto il timore di modifiche radicali dello [[status quo]];
# l' ''anticomunismo antitotalitario'', specie [[liberaldemocrazia|liberaldemocratico]] ma anche [[socialdemocrazia|socialdemocratico]] e [[anarchia|anarchico]], di chi è allo stesso tempo contro il comunismo, il [[fascismo]] e ogni altra dottrina politica che si è storicamente concretizzata in una forma di [[dittatura]];
# l' ''anticomunismo [[reazionario]]'', per esempio di tipo fascista.
# L' ''anticomunismo religioso'' ossia di credenti delle varie religioni che sono impressionati da un'ideologia che si definisce atea.
# L' ''anticomunismo del pessimismo o disillusione'', di chi pur apprezzando e aderendo alla ideologia marxista, è convinto della sua inattuabilità pratica a causa dell' evoluzione dittatoriale dei regimi proclamatisi comunisti nel corso del XX secolo.}}
 
== Anticomunismo liberale e democristiano ==
[[File:CDU Wahlkampfplakat - kaspl010.JPG|thumb|Manifesto della CDU che recita "Tutte le strade del marxismo portano a Mosca!"]]
I [[liberalismo|liberali]] democratici e [[cristianesimo democratico|cristiani democratici]] o [[centrismo|centristi]] giudicano negativamente il comunismo, poiché ritengono la [[proprietà privata]] e la [[libertà di mercato]] due questioni essenziali e necessarie tra le [[libertà e diritti fondamentali]] per lo sviluppo della civiltà e [[democrazia]]. I [[conservatorismo liberale|conservatori]] sostengono che il comunismo sia sovversivo dei valori principali della natura dell'essere umano. Gli attivisti dei partiti liberali e democristiani o centristi hanno istituito organizzazioni che sostengono e aiutano tutti coloro che condividono gli stessi ideali politici nel mondo; tali organizzazioni sono: [[Internazionale Liberale]] e [[Internazionale Democratica Centrista]].
 
=== Guerra contro l'Armata Rossa ===
{{vedi anche|intervento alleato nella rivoluzione russa|intervento in Siberia|Cosma Manera}}
A seguito dell'uscita della [[Russia]] dalla [[prima guerra mondiale]] (marzo 1918), gli [[Triplice intesa|Stati dell'Intesa]] ([[Regno Unito]], [[Francia]], [[Italia]]) e loro alleati s'impegnarono nella [[guerra civile russa]] inviando soldati in soccorso dell'[[Armata Bianca]] contro l'[[Armata Rossa]]. Gli scopi dell'intervento erano sia instaurare un regime che proseguisse la guerra al loro fianco, sia eliminare l'esempio della [[Rivoluzione russa]], che poteva spingere le masse proletarie nei loro Paesi alla rivolta. Furono inviati in [[Russia]] 44&nbsp;000 militari britannici, 13&nbsp;000 francesi, 3&nbsp;000 italiani, 13&nbsp;000 statunitensi, 50&nbsp;000 cecoslovacchi, 70&nbsp;000 giapponesi, 24&nbsp;000 greci, 12&nbsp;000 polacchi, 4&nbsp;000 canadesi, 4&nbsp;000 serbi, 4&nbsp;000 romeni, 11&nbsp;300 estoni, 4&nbsp;192 canadesi, 150 australiani.
 
Il [[Corpo di spedizione italiano in Estremo Oriente]] era costituito da truppe di Alpini, sostenute da 2&nbsp;500 ex prigionieri di guerra [[Impero austro-ungarico|austro-ungarici]] ma di etnia italiana, che avevano combattuto nell'esercito austro-ungarico quindi poi arruolati nella [[Legione Redenta di Siberia]]. Gli italiani giocarono un ruolo piccolo ma importante durante l'intervento, combattendo insieme alla [[Legione Cecoslovacca]] e altre forze alleate usando [[Treno corazzato|treni corazzati]] e armi pesanti per controllare ampie sezioni della ferrovia siberiana. Le principali aree d'intervento furono le regioni di [[Irkutsk]], [[Harbin]] e [[Vladivostok]].<ref>{{cita testo|url=http://www.trentoincina.it/mostrapost.php?id=240|titolo=Corpo di Spedizione in Estremo Oriente}}</ref>
Il termine è talvolta considerato improprio dagli anticomunisti. Il dissidente russo [[Aleksandr Solženicyn]], in un discorso pubblico tenuto a [[Washington (distretto di Columbia)|Washington]] il [[30 giugno]] [[1975]] dopo aver parlato delle violenze perpetrate dal comunismo dalla [[rivoluzione russa]] in poi, affermò:
 
=== America ===
{{quote|C'è una parola che si usa molto oggi: "anticomunismo". È una parola molto stupida e mal composta perché dà l'impressione che il comunismo sia qualche cosa di primitivo, di basico, di fondamentale. E così, prendendolo come punto di partenza, anticomunismo è definito in relazione a comunismo. Per questo affermo che la parola è stata mal scelta e fu composta da gente che non conosceva l'etimologia: il concetto primario, eterno, è Umanità. Ed il comunismo è anti-Umanità. Chi dice "anti-comunismo", in realtà sta dicendo anti-anti-Umanità. Un costrutto molto misero. Sarebbe come dire: ciò che è contro il comunismo è a favore dell'Umanità. Non accettare, rifiutare questa ideologia comunista, inumana, è semplicemente essere un essere umano. Non è essere membro di un partito}}
==== Stati Uniti ====
[[File:Is this tomorrow.jpg|thumb|Copertina del fumetto del 1947 ''Is This Tomorrow?'']]
In [[Stati Uniti d'America|USA]] hanno sempre governato vari partiti liberali ma di tendenze diverse quindi il [[Partito Comunista degli Stati Uniti d'America]] sin dall'inizio fu proibito dalle autorità e le sue riunioni si svolsero in clandestinità dal 1919 al 1923, ma nel 1924 fu riconosciuto legale e presentò propri candidati per la Presidenza in U.S.A.<ref name="autogenerato1">Gentry, Kurt, J. Edgar Hoover: The Man and the Secrets. W. W. Norton & Company 1991. P. 442. ISBN 0-393-02404-0</ref> Durante la [[seconda guerra mondiale]], il partito seguì la linea [[stalinismo|stalinista]] e fu vietato nel 1954 con il [[Communist Control Act of 1954|Communist Control Act]] per essere riammesso nel 1968 quindi ricandidò propri membri per la Presidenza in U.S.A.
 
La cosiddetta ''[[Paura rossa]]'' (''Red Scare'') è stato un fenomeno sociopolitico durante due distinti periodi d'intenso anticomunismo nella storia degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]: dal 1917 al 1920 e durante i primi anni 1950. Ambedue i periodi furono caratterizzati da una diffusa paura dell'influenza dei comunisti sulla società statunitense e dell'infiltrazione comunista nel [[governo]] USA: si ebbe la tendenza a vedere il comunismo come un blocco compatto senza distinzioni che voleva imporre il [[totalitarismo]]. Vennero bollati come comunisti anche personaggi, movimenti o regimi di altre nazioni che non lo erano ma che venivano visti come una possibile minaccia per gli USA.
==Anticomunismo liberale e conservatore==
I [[liberalismo|liberali]] giudicano negativamente il comunismo poiché ritengono la proprietà e il mercato due libertà essenziali e necessarie allo sviluppo della civiltà. I conservatori sostengono che il comunismo sia sovversivo dei valori principali della natura dell'essere umano. Talvolta liberali e conservatori anticomunisti usano impropriamente il termine comunismo per indicare sia persone genericamente di [[sinistra (politica)]] come sindacalisti e operai, sia in senso dispregiativo nei confronti di chi promuove una politica di forte cambiamento sociale.
 
Queste paure spronarono investigazioni aggressive, imprigionamenti e condanne a morte di persone che si riteneva fossero motivate dall'ideologia comunista o associate a movimenti politici comunisti o [[socialismo|socialisti]]. Per l’opinione pubblica internazionale uno dei casi più clamorosi è la vicenda di [[Sacco e Vanzetti]]: due anarchici italiani emigrati negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] che si dichiararono tali e mai si definirono ‘comunisti’ davanti alle autorità giudiziarie. Furono condannati a morte con le false accuse di omicidio e rapina a mano armata, nonostante la totale carenza di prove; la successiva riabilitazione fu riconosciuta nel 1977 da parte della burocrazia statunitense. Essi vennero giustiziati il 23 agosto 1927 nel [[Massachusetts]] malgrado le imponenti manifestazioni di cittadini statunitensi di tutte le etnie in favore dei due [[italoamericani]]: le proteste continuarono pure dopo l’esecuzione presso le ambasciate U.S.A. in molte città di America, Europa e Africa dove già numerose vivevano comunità italiane, sostenute da militanti fascisti ufficiosamente, ma il Governo italiano fascista di allora non protestò ufficialmente per tutelare il rapporto diplomatico con la potente nazione americana dalla quale giungevano le [[rimessa|rimesse finanziarie degli emigrati]], che costituivano un sostegno a tutta l’economia italiana.
===Anticomunismo in [[Stati Uniti d'America|USA]]===
[[Immagine:Come unto me, ye opprest.jpg|right|thumb|300px|Vignetta maccartista]]
La cosiddetta ''[[Paura rossa]]'' (''Red Scare'') è stato un fenomeno socio-politico durante due distinti periodi d'intenso anticomunismo nella storia degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]: dal [[1917]] al [[1920]] e durante i primi [[anni 1950|anni '50]]. Entrambi i periodi furono caratterizzati da una diffusa paura dell'influenza dei comunisti sulla società statunitense e dell'infiltrazione comunista nel [[governo]] USA. Si ebbe la tendenza a vedere il comunismo come un blocco compatto senza distinzioni e come un sinonimo di [[totalitarismo]]. Vennero bollati come comunisti anche personaggi, movimenti o regimi che non lo erano ma che venivano visti come una possibile minaccia per gli USA.
Queste paure spronarono investigazioni aggressive, imprigionamenti e condanne a morte di persone che si riteneva fossero motivate dall'ideologia comunista o associate a movimenti politici comunisti o [[socialismo|socialisti]]. Tra i casi più eclatanti citiamo la vicenda di [[Sacco e Vanzetti]], due anarchici italiani emigrati negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. Furono condannati a morte con le false accuse di omicidio e rapina a mano armata, nonostante la totale carenza di prove; la successiva riabilitazione fu riconosciuta nel [[1977]] da parte della burocrazia statunitense. Essi vennero giustiziati il [[23 agosto]] del [[1927]] nel [[Massachusetts]]. Un altro caso degno di nota è quello dei cittadini statunitensi [[Ethel e Julius Rosenberg]], coppia di coniugi condannati a morte, accusati di spionaggio a favore dell'[[Unione Sovietica|URSS]] e giustiziati il [[19 giugno]] [[1953]]. Con l'apertura degli archivi sovietici si scoprì che solo il marito, Julius, era colpevole e che quindi le accuse e la condanna per Ethel Rosenberg fu ingiusta.
{{vedi anche|maccartismo|teoria del domino|operazione Condor}}
 
Un altro caso degno di nota è quello dei cittadini statunitensi [[Caso Rosenberg|Ethel e Julius Rosenberg]], coppia di coniugi condannati a morte, accusati di spionaggio a favore dell'[[Unione Sovietica|URSS]] e giustiziati il 19 giugno 1953. Con l'apertura degli archivi sovietici si scoprì che solo il marito, Julius, era colpevole e che quindi le accuse e la condanna per Ethel Rosenberg fu ingiusta.
=== Interventi nella guerra civile russa===
A seguito dell'uscita della [[Russia]] dalla [[prima guerra mondiale]] (marzo [[1918]]), gli [[Triplice intesa|Stati dell'Intesa]] ([[Regno Unito]], [[Francia]], [[Italia]]) e loro alleati s'impegnarono nella [[guerra civile russa]] inviando soldati in soccorso dell'[[Armata Bianca]] contro l'[[Armata Rossa]]. Gli scopi dell'azione erano sia instaurare un regime che proseguisse la guerra al loro fianco, sia eliminare l'esempio della [[Rivoluzione russa]], che poteva spingere le masse proletarie nei loro Paesi alla rivolta. Furono inviati in [[Russia]] 44.000 militari britannici, 13.000 francesi, 3000 italiani, 13.000 statunitensi, 50.000 cecoslovacchi, 70.000 giapponesi, 24.000 greci, 12.000 polacchi, 4.000 canadesi, 4.000 serbi, 4.000 romeni <ref>http://www.jollyrogerxxx.it/siberiarditi.htm</ref>.
 
Gli U.S.A., essendo una [[superpotenza]] o [[iperpotenza]] militare e politica, sono gli storici promotori e maggiori finanziatori della [[N.A.T.O.]], che sin dalla sua formazione, coi suoi alleati asiatici, ha il compito di rispondere a qualsiasi attacco militare di Stati che perseguono scopi minacciosi per Stati retti da democrazie liberali: prima una seria minaccia era l'Unione Sovietica e successivamente molta diffidenza s'è avuta contro la Cina comunista, soprattutto dopo l'[[Protesta di piazza Tienanmen|eccidio in piazza Tienanmen]] nel 1989. Dopo la seconda guerra mondiale, durante la quale statunitensi e sovietici furono alleati per difendere i propri territori nazionali dagli attacchi di nazioni nemiche, la [[storia della politica estera statunitense|politica estera statunitense]] fu impostata sull'anticomunismo in tutto il mondo, infatti le armate U.S.A. combatterono, con differenti impegni di uomini e mezzi, [[guerra civile greca|contro i comunisti greci]], [[guerra civile cinese|cinesi]], [[guerra di Corea|coreani]], [[guerra del Vietnam|vietnamiti]] nonché [[crisi di Cuba|contro i comunisti cubani]] e [[Colpo di Stato in Cile del 1973|cileni]]: i cubani volevano installare missili sovietici da puntare contro città statunitensi quindi era programmato un intervento militare su Cuba per debellare tale minaccia, ma non fu più necessario perché nell'ottobre 1962 i sovietici ordinarono il ritiro delle navi che trasportavano i missili, compresi quelli a testata nucleare.<ref>{{Cita testo|lingua=en|url=http://www.nuclearfiles.org/menu/key-issues/nuclear-weapons/history/cold-war/cuban-missile-crisis/timeline.htm|titolo=''The Cuban Missile Crisis Timeline''|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200220024319/http://www.nuclearfiles.org/menu/key-issues/nuclear-weapons/history/cold-war/cuban-missile-crisis/timeline.htm }}. Nuclear files. Weapons. History. Cold-war. June 20, 1963.</ref><ref>{{Cita libro|autore1=Len Scott|autore2=R. Gerald Hughes|titolo=The Cuban Missile Crisis: A Critical Reappraisal|url=https://books.google.com/books?id=UJEGCAAAQBAJ&pg=PT17|anno=2015|editore=Taylor & Francis|p=17}}</ref>
===Anticomunismo in altri stati liberaldemocratici===
In [[Italia]] dopo la [[seconda guerra mondiale]] alcune organizzazioni di anticomunisti liberali e cattolici avevano conservato un arsenale per opporsi a un'eventuale [[apparato paramilitare del PCI (1945-55)|sollevazione armata del PCI]]. Difatti secondo un'informativa del governo di [[Alcide De Gasperi]] dall'[[1 gennaio]] [[1947]] al [[30 aprile]] [[1948]] in diversi conventi furono recuperati 974.200 chili di esplosivi, 30.896 bombe a mano, 11.473 bombe da mortaio, 11.270 fucili, 5.944 pistole, 1.876 mitra, 189 cannoni o mortai.
Il [[14 luglio]][[1948]] a [[Roma]], l'attivista di estrema [[destra (politica)]] [[Antonio Pallante]] sparò al segretario del [[Partito Comunista Italiano|PCI]] [[Palmiro Togliatti]] il quale, dopo un intervento chirurgico, sopravvisse.
I servizi segreti italiani sostenuti dalla [[Central Intelligence Agency]] organizzarono il [[piano Demagnetize]]. Altra organizzazione anticomunista ed eversiva fu quella nota come [[P2]] che aveva per programma il [[piano di rinascita democratica]]. Sempre in Italia durante i cosiddetti [[anni di piombo]] quando il PCI era ancora sovvenzionato dai sovietici furono imposte alcune leggi restrittive delle libertà poi con l'avvento dell'[[eurocomunismo]] la tensione politica diminuì notevolmente quindi successivamente tali leggi furono normalizzate.
 
Nel 1963, il presidente [[John Fitzgerald Kennedy]] a [[Berlino]] fece un discorso, ricordato come [[Ich bin ein Berliner]], con il quale denunciava la minaccia del comunismo, rappresentata da [[U.R.S.S.]] e suoi alleati.<ref>{{cita web|url=https://www.ilpost.it/2013/06/26/discorso-kennedy-ich-bin-ein-berliner/|titolo=discorso di Kennedy ich bin ein Berliner}}</ref> Il presidente [[Ronald Reagan]] definì [[Impero del male]] quello che chiamavano [[Impero sovietico]]. Il presidente [[Donald Trump]] nel 2017 istituì ''Il giorno per le vittime del comunismo'' al fine di commemorare e onorare tutte le persone morte nonché solidarizzare con quanti ancora soffrono sotto le dittature marxiste: tale data è il 7 novembre, giorno in cui, nel 1917, i bolscevichi diedero il via alla [[rivoluzione russa]].<ref>
In [[Germania Ovest]] fu messo al bando il KPD ([[Partito Comunista di Germania]]) dal [[1956]] al [[1969]] e in [[Lituania]] venne proibito il PCUS ([[Partito Comunista dell'Unione Sovietica]]) nel [[1991]]. In USA e Russia i partiti comunisti furono bandìti ma poi riammessi in differenti periodi storici; nelle repubbliche baltiche è stata proposta la messa al bando del simbolo [[falce e martello]] nelle nazioni dell'[[Unione Europea]] <ref>[http://www.repubblica.it/2005/a/sezioni/esteri/frattinazi/frattimart/frattimart.html da Repubblica, 8 febbraio 2005]</ref>. In [[Francia]] i servizi segreti francesi sostenuti dalla CIA organizzarono [[Cloven]]. Nel [[1949]] fu organizzata la [[NATO]].
{{cita web|url=https://www.museodelcomunismo.it/anticomunisti/172-donald-trump-istituisce-il-giorno-per-le-vittime-del-comunismo|titolo=Donald Trump istituisce il giorno per le vittime del comunismo}}</ref>
 
Nel 1994 fu istituita la [[ONLUS]] denominata [[Victims of Communism Memorial Foundation]], che è un'associazione anticomunista, autorizzata dal [[Congresso degli Stati Uniti]] tramite delibera, approvata con voto unanime nel 1993. La sede dell'organizzazione è ubicata in [[Washington]]: i membri di tale sodalizio hanno lo scopo d'istruire i cittadini statunitensi riguardo l'ideologia e la storia del comunismo nonché difendere gl'ideali della nazione USA.<ref>
Il [[25 gennaio]] [[2006]], a [[Strasburgo]], il [[Consiglio d'Europa]], con 99 sì e 42 no ha approvato, al termine di un acceso dibattito, una risoluzione intitolata ''Necessità di una condanna internazionale dei crimini dei regimi comunisti totalitari''. Nella risoluzione si sostiene che l'opinione pubblica è molto poco a conoscenza di tali crimini e che sinora, al contrario di quanto è avvenuto per i crimini del nazismo, nessun tribunale internazionale ha condannato i crimini commessi nei [[Stato comunista|regimi comunisti]]. Sebbene riconosca ai [[Partito comunista|partiti comunisti]] di aver contribuito alla formazione delle democrazie in [[Europa]], chiede anche che siano dati netti segnali di condanna verso l'esperienza del ''socialismo reale''. La risoluzione è stata interpretata da alcuni esponenti della sinistra come una strumentalizzazione della storia contemporanea per screditare le posizioni della sinistra comunista.
{{Cita web|url=https://victimsofcommunism.org/about/|titolo=About|sito=Victims of Communism|lingua=en|accesso=10 maggio 2021}}</ref>
{{vedi anche|strategia della tensione|piano Solo|organizzazione Gladio}}
 
==== Altri paesi americani ====
==Anticomunismo socialista e anarchico==
I [[Servizio segreto|servizi segreti]] [[Stati Uniti d'America|statunitensi]], la [[CIA]] e l'amministrazione della [[presidenza di Richard Nixon]] diedero il via all'[[operazione Condor]], che ebbe luogo negli anni settanta del secolo scorso in alcuni stati del [[America meridionale|Sud America]]. Essa era volta a tutelare l{{'}}''[[Classe dirigente|establishment]]'' in quegli Stati dove l'influenza [[Socialismo|socialista]] e [[Comunismo|comunista]] era ritenuta troppo potente, nonché a reprimere le varie opposizioni ai governi partecipi dell'iniziativa.<ref name="shock-doc-126" >{{Cita libro|lingua=en|cognome=Klein|nome=Naomi|titolo={{cita testo|url=https://www.nytimes.com/2007/09/30/books/review/Stiglitz-t.html|titolo=Shock Doctrine}}|editore=Picador|città=New York|anno=2007|pp=126|isbn=978-0-312-42799-3}}</ref> Nel 1993 sono stati desegretati documenti sulla connivenza di [[Richard Nixon]],<ref>{{cita testo|url=http://www2.gwu.edu/~nsarchiv/NSAEBB/NSAEBB470/|titolo=''Nixon Alerted in Advance to Date of Coup''}}. Peter Kornbluh. National Security Archives Electronic Briefing Book No. 470. May 23, 2014</ref> presidente degli Stati Uniti, e [[Henry Kissinger]],<ref name=assassino>{{cita testo|url=http://www2.gwu.edu/~nsarchiv/NSAEBB/NSAEBB110/|titolo=''Declassified kissinger transcripts reveal strong support for Pinochet following chilean coup ''}}. Peter Kornbluh. National Security Archive Electronic Briefing Book No. 110. February 3, 2004</ref> segretario di Stato degli Stati Uniti d'America, con [[Augusto Pinochet]].<ref>{{cita testo|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/09/12/nixon-kissinger-aiutarono-pinochet-con-allende-il.html|titolo=''Nixon e Kissinger aiutarono Pinochet''}}. Omero Ciai. Repubblica. Ricerca. Archivio. 12 settembre 2008.</ref> Le procedure per mettere in atto questi piani furono di volta in volta diverse, tutte però ebbero in comune il ricorso sistematico alla [[tortura]] e all'[[omicidio]] degli oppositori politici<ref>{{Cita testo|lingua=fr|url=http://www.humanite.fr/node/290499|titolo=''L'exportation de la torture''}} oltre al furto dei loro bambini che vennero fatti adottare illegalmente ad altre famiglie. Marie-Monique Robin. Humanité. 30 Aoùt, 2003</ref>. Spesso ambasciatori, politici o dissidenti rifugiati all'estero furono assassinati anche oltre i confini dell'America Latina. Alcuni Stati coinvolti furono [[Colpo di Stato in Cile del 1973|Cile]], [[Guerra sporca|Argentina]], [[Bolivia]], [[Brasile]]<ref>{{Cita testo|lingua=en|url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/americas/753436.stm|titolo=''Brazil looks into Operation Condor''}}. BBC. Americas. 18 May, 2000.</ref>, [[Perù]]<ref>{{Cita testo|lingua=en|url=http://www2.gwu.edu/~nsarchiv/NSAEBB/NSAEBB244/|titolo=''Southern cone rendition program: peru's participation. Operation condor crimes focus of italian indictments''}}. Peter Kornbluh. National Security Archive Electronic Briefing Book No. 244. February 22, 2008.</ref><ref>{{Cita testo|lingua=en|titolo=''Condor years''|url=https://thenewpress.com/books/condor-years|accesso=11 giugno 2019|dataarchivio=15 luglio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210715103327/https://thenewpress.com/books/condor-years|urlmorto=sì}}. John Dinges. The New Press. June 1, 2005. ISBN 1-56584-977-9</ref><ref>{{Cita testo|lingua=en|url=http://www.johndinges.com/condor/documents/Peru%20and%20Condor.htm|titolo=''Perù Condor Operation''}}. Documenti declassificati della DINA sulla partecipazione del Perù all'Operazione Condor.</ref>, [[Paraguay]] e [[Uruguay]].
I socialisti anticomunisti sono definiti anche [[socialismo liberale|riformisti]], riformatori, democratici o libertari; in Italia, dopo la pratica politica del [[frontismo]], certi socialisti furono definiti [[socialisti autonomisti]]. Gli [[anarchismo|anarchici]] anticomunisti sono essenzialmente di due tipi: [[libertarismo|libertari]] e [[individualismo|individualisti]].<br/>
Ideologi socialisti anticomunisti hanno scritto molti testi di denuncia riguardo la repressione negli stati comunisti e numerosi socialisti democratici son stati perseguitati quando non uccisi nei regimi comunisti difatti i socialisti riformisti furono definiti dai comunisti seguaci di [[Stalin]] con il termine ''socialfascisti''.
 
=== Europa ===
Filosofi e ideologi anarchici anticomunisti quali [[Michail Bakunin]], [[Errico Malatesta]], [[Camillo Berneri]], [[Emma Goldman]] son noti per i loro testi; gli anarchici organizzati militarmente si sono scontrati contro i comunisti soprattutto durante la [[guerra civile russa]] e la [[guerra civile spagnola]].
==== Unione Europea ====
Molti europarlamentari degli Stati ex-sovietici hanno proposto la messa al bando del simbolo della [[falce e martello]] in tutti i paesi dell'[[Unione europea]].<ref>{{cita testo|url=http://www.repubblica.it/2005/a/sezioni/esteri/frattinazi/frattimart/frattimart.html|titolo=Falce e martello da bandire, 8 febbraio 2005}}</ref> I [[Comitati per le libertà]] indicono ogni anno [[Memento Gulag]], una giornata di studi internazionali sulla repressione e sui crimini dei regimi [[comunismo|comunisti]], in particolare del totalitarismo [[sovietico]].<ref name="Steiner_Berlino_2005">{{cita libro |autore = | titolo = Jahrbücher für Geschichte Osteuropas|volume = 56 |editore = F. Steiner Verlag |anno = 2006|url=http://books.google.it/books?id=0soJAQAAMAAJ&q=%22Comitatus+pro+Libertatibus%22&dq=%22Comitatus+pro+Libertatibus%22&hl=it&sa=X&ei=qWG7UP_HM9DRsgbYoIGQDw&ved=0CEUQ6AEwBQ }}</ref> La giornata di studi si tiene sempre nella stessa data, scelta per il suo valore simbolico: il 7 novembre, data d'inizio della [[Rivoluzione d'ottobre]] secondo il [[calendario gregoriano]].<ref name="archiviostorico.corriere.it">{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2003/marzo/02/Una_giornata_della_memoria_per_co_0_030302359.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2003/marzo/02/Una_giornata_della_memoria_per_co_0_030302359.shtml|titolo=Una giornata della memoria per le vittime dei Gulag|editore=''[[Corriere della Sera]]''|data=2 marzo 2003|accesso=24 novembre 2012}}</ref>
 
Il 25 gennaio 2006, a [[Strasburgo]], il [[Consiglio d'Europa]], con 99 sì e 42 no approvò, al termine di un acceso dibattito, una risoluzione intitolata [[Sulla necessità di una condanna internazionale dei crimini dei regimi del totalitarismo comunista]]. Nella risoluzione si sostenne che l'opinione pubblica era molto poco a conoscenza di tali crimini e che fino ad allora, al contrario di quanto era avvenuto per i crimini del nazismo, nessun tribunale internazionale aveva condannato i crimini commessi nei [[Stato comunista|regimi comunisti]]. La risoluzione chiedeva ai [[Partito comunista|partiti comunisti]] che fossero dati netti segnali di condanna verso l'esperienza del ''socialismo reale''. La risoluzione venne interpretata da alcuni esponenti comunisti come una strumentalizzazione della storia contemporanea per screditare le posizioni dei partiti comunisti europei.
==Anticomunismo fascista e nazista==
I fascisti hanno perseguitato i comunisti poiché la teoria economica e sociale fascista è inconciliabile con quella comunista inoltre lo stato fascista in quanto autoritario ammette solo l'ideologia fascista. I [[nazismo|nazisti]] nella prassi politica furono simili ai fascisti quindi anticomunisti.
 
Nel 2008 il [[Parlamento europeo]] istituì la [[Giornata Europea di Commemorazione delle vittime di tutti i regimi totalitari e autoritari]] per rendere onore alla memoria delle vittime di tutte le dittature comuniste, fasciste e naziste: tale giornata si commemora ogni 23 agosto, poiché il 23 agosto 1939 fu stipulato il [[patto Molotov-Ribbentrop]] tra sovietici e nazisti, che anticipò la [[seconda guerra mondiale]]<ref name="EP-Declaration">{{Cita web|url=http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+TA+P6-TA-2008-0439+0+DOC+XML+V0//EN|titolo=Declaration of the European Parliament on the proclamation of 23 August as European Day of Remembrance for Victims of Stalinism and Nazism|editore=[[Europa.eu]]|data=23 settembre 2008|accesso=10 maggio 2011}}</ref>.
Conseguenza dell'anticomunismo fascista in Italia fu, oltre all'uccisione di centinaia dei militanti della sinistra nel periodo dello [[squadrismo]] e della [[Repubblica Sociale Italiana]], la condanna alla galera per migliaia di comunisti compresi diversi dirigenti del partito comunista e l'anticomunismo nazista in Germania analogamente causò la detenzione politica di tanti comunisti tedeschi. Nel [[1936]] fu istituito il [[patto anticomintern]]. Tuttavia stalinismo e nazismo trovarono un accordo nel 1939 nel trattato di non aggressione chiamato [[Patto Molotov-Ribbentrop]], con il quale URSS e Germania nazista si spartivano la Polonia e davano inizio alla seconda guerra mondiale.
 
Il 19 settembre 2019 la [[Risoluzione sull'importanza della memoria europea per il futuro dell'Europa]] chiese a tutti gli Stati membri dell'[[Unione europea]] di celebrare la memoria di coloro che si opposero a ogni tipo di [[totalitarismo]] comunista, fascista, nazista. In tale risoluzione, tra le affermazioni principali, si sancì:
{{Citazione|*A. considerando che quest'anno si celebra l'ottantesimo anniversario dello scoppio della Seconda guerra mondiale, che ha causato sofferenze umane fino ad allora inaudite e ha portato all'occupazione di taluni paesi europei per molti decenni a venire;
* B. considerando che ottanta anni fa, il 23 agosto 1939, l'Unione Sovietica comunista e la Germania nazista firmarono il trattato di non aggressione, noto come patto Molotov-Ribbentrop, e i suoi protocolli segreti, dividendo l'Europa e i territori di Stati indipendenti tra i due regimi totalitari e raggruppandoli in sfere di interesse, il che ha spianato la strada allo scoppio della Seconda guerra mondiale;
* C. considerando che, come diretta conseguenza del patto Molotov-Ribbentrop, seguito dal "trattato di amicizia e di frontiera" nazi-sovietico del 28 settembre 1939, la Repubblica polacca fu invasa prima da Hitler e due settimane dopo da Stalin, eventi che privarono il paese della sua indipendenza e furono una tragedia senza precedenti per il popolo polacco; che il 30 novembre 1939 l'Unione Sovietica comunista iniziò una guerra aggressiva contro la Finlandia e nel giugno 1940 occupò e annesse parti della Romania, territori che non furono mai restituiti, e annesse le Repubbliche indipendenti di Lituania, Lettonia ed Estonia;
* D. considerando che, dopo la sconfitta del regime nazista e la fine della Seconda guerra mondiale, alcuni paesi europei sono riusciti a procedere alla ricostruzione e a intraprendere un processo di riconciliazione, mentre per mezzo secolo altri paesi europei sono rimasti assoggettati a dittature, alcuni dei quali direttamente occupati dall'Unione sovietica o soggetti alla sua influenza, e hanno continuato a essere privati della libertà, della sovranità, della dignità, dei diritti umani e dello sviluppo socioeconomico;
* E. considerando che, sebbene i crimini del regime nazista siano stati giudicati e puniti attraverso i processi di Norimberga, vi è ancora un'urgente necessità di sensibilizzare, effettuare valutazioni morali e condurre indagini giudiziarie in relazione ai crimini dello stalinismo e di altre dittature;
* F. considerando che in alcuni Stati membri la legge vieta le ideologie comuniste e naziste.}}<ref>
{{cita testo|url=http://www.europarl.europa.eu/doceo/document/TA-9-2019-0021_IT.html|titolo=testo integrale}}</ref>
 
Il Parlamento europeo ha ripetutamente condannato la dittatura comunista cinese deliberando risoluzioni riguardo ai [[laogai#Denunce politiche internazionali|laogai]] nel 2006 e 2019.<ref>
{{P|Non mi risulta che in tali paesi ci siano stati fascismi. semmai, ma sl x il cile, ci fu una dittatura, quella di pinochet, che nn aveva implicazioni mideologiche|argomento|maggio 2007|[[Utente:AndreaFox|AndreaFox]]|sezione=L'anticomunismo di tipo fascista causò brutali massacri in massa di militanti comunisti nel secolo scorso soprattutto in [[Cile]], [[Argentina]], [[Brasile]], [[Corea del Sud]] e [[Indonesia]]. }}
testo della {{cita testo|url=https://www.europarl.europa.eu/oeil/file.jsp?id=5270842|titolo=risoluzione INI/2005/2161}} del [[Parlamento europeo]] sulle relazioni bilaterali Unione Europea-Cina</ref><ref>
{{citazione|Parliament went on to condemn the existence of the Laogai labour camps across the country, in which the PRC detained pro-democracy activists, labour activists and members of minorities without a fair trial, forcing them to work in appalling conditions and without medical treatment. China must give a written undertaking in relation to any given exported product that it had not been produced by forced labour in a Laogai camp and, if no such assurance could be given, the Commission must prohibit its importation into the EU.}}</ref><ref>
{{cita testo|url=https://agensir.it/quotidiano/2019/12/19/parlamento-ue-votata-risoluzione-migliaia-di-uiguri-e-kazaki-detenuti-in-campi-di-concentramento-in-cina-adottare-sanzioni/|titolo=uiguri e kazaki detenuti in campi di concentramento in Cina: adottare sanzioni}}</ref>
 
==== Italia ====
==Repressione dell'anticomunismo==
Nei decenni a cavallo tra '800 e '900 il più importante politico liberale fu [[Giovanni Giolitti]], che nel 1911 in un celebre discorso tenuto nella Camera dei deputati disse ''Marx è stato mandato in soffitta'' per esprimere un concetto di superamento storico delle tesi e teorie sostenute dal comunista tedesco, quindi stigmatizzando la condotta anacronistica dei marxisti italiani.<ref>
L'anticomunismo ossia il movimento politico anticomunista è stato ed è represso dalle dittature comuniste: per questo argomento si leggano le voci [[Stato comunista]], [[critiche al comunismo#perdita di vite]], [[cronologia delle polizie segrete sovietiche]], [[stime delle vittime delle persecuzioni per stato]], [[gulag]] e [[laogai]].
{{cita testo|url=https://le-citazioni.it/frasi/350078-giovanni-giolitti-carlo-marx-e-stato-mandato-in-soffitta/|titolo=data del discorso}}</ref>
 
Alcuni storici accusano Giolitti di aver consapevolmente favorito lo [[squadrismo]] dopo il [[biennio rosso in Italia]] allo scopo d’indebolire il Partito Socialista per poi riprendere in mano la situazione dell'ordine pubblico e risospingere nuovamente i fascisti ai margini del quadro politico<ref>Angelo Tasca, ''Nascita e avvento del fascismo. L'Italia dal 1918 al 1922'', vol. I, Laterza, Bari 1967, pagg. 187-8 e pag. 194.</ref><ref>Gaetano Salvemini, ''Le origini del fascismo in Italia. Lezioni di Harvard'', a cura di Roberto Vivarelli, Feltrinelli, Milano 1979 (quarta edizione), pag. 292.</ref>.
{{P|se le rivolte sono antisovietiche non è questa al voce in cui devono stare |argomento|febbraio 2007|[[Utente:Francomemoria|Francomemoria]]|sezione===Rivolte anticomuniste e antisovietiche==
Secondo gli anticomunisti i regimi comunisti, che ritengono regimi totalitari, non uguali ma molto simili tra loro si sono organizzati diversamente nelle varie nazioni ma hanno caratteristiche comuni derivanti da quella che considerano la stessa ideologia totalitaria che ha prodotto identiche conseguenze. Inoltre gli anticomunisti considerano ideologicamente definita la [[dittatura del proletariato]], che nel [[marxismo]] indica il periodo della trasformazione rivoluzionaria susseguente alla conquista del potere da parte della classe operaia, caratterizzata dalla prospettiva dell'instaurazione di un sistema di produzione associata e collettiva per una società senza classi a livello mondiale. Gli anticomunisti osservano che tale concezione, variamente ripresa e sviluppata dai teorici marxisti, ha avuto differenti applicazioni pratiche dopo il [[1917]] ovunque i comunisti hanno preso il potere dopo la guerra o rivoluzione dando luogo tuttavia allo stabilizzarsi in rigidi sistemi di governo e a degenerazioni autoritarie a scapito della proclamata transitorietà. Tali sistemi repressivi di governo provocarono le rivolte anticomuniste che si verificarono in [[Europa centrale]] nel cosiddetto [[Impero sovietico]], [[Albania]] e [[Cina]]. In ordine cronologico ricordiamo tali rivolte.
*[[1953]], in [[Cecoslovacchia]] a [[Pilsen]] ai primi di giugno la città fu sotto il controllo degli operai dopo una sollevazione popolare. Gli operai reclamavano mutamenti economici e politici agitando ritratti di Masaryk, Beneš ed Eisenhower; l'esercito fu restìo ad aprire il fuoco quindi la sommossa fu sedata da poliziotti del reparto di sicurezza accorsi da [[Praga]].
*In [[Germania Est]] il [[16 giugno]] i lavoratori in massa [[Moti operai del 1953 in Germania Est|reclamarono la partenza dei soldati sovietici e libere elezioni]]. L'armata rossa intervenne reprimendo le rivolte a [[Berlino Est]] e in altre città in pochi giorni: i rivoltosi uccisi furono centinaia.
*[[1956]], in [[Polonia]] a [[Poznan]] a giugno [[Rivolta di Poznań|gli operai scioperarono nonostante il divieto e manifestarono]]: gli operai uccisi dai soldati furono quasi cento.
*In [[Ungheria]] il [[23 ottobre]] operai e studenti diedero il via a una [[Rivoluzione ungherese del 1956|rivolta generale]] chiedendo il ritiro delle truppe sovietiche e radicali riforme. Il [[2 novembre]] il capo del governo [[Imre Nagy]] proclamò la neutralità del Paese e chiese l'intervento dell'[[ONU]] ma il [[4 novembre]] intervenne l'armata rossa che represse la rivolta dopo una resistenza degli insorti ungheresi che continuarono a combattere sino l'anno successivo: gli storici fanno una stima dei morti ungheresi che è tra le 20.000 e 25.000 persone. Con l'avvento della democrazia in Ungheria la data del 23 ottobre è diventata festa nazionale. Si osservi tuttavia che l'interpretazione di questo movimento come totalmente anticomunista è messo seriamente in discussione da diversi storici poiché i capi politici della rivolta erano e rimasero comunisti.
*[[1968]], in Cecoslovacchia operai e studenti manifestarono chiedendo importanti riforme quindi vi fu la cosiddetta [[primavera di Praga]] ma poi intervenne l'armata rossa: 72 furono i rivoltosi uccisi. Nel [[1969]], per incitare il popolo cecoslovacco contro il regime, [[Jan Palach]] e altri giovani a intervallo di pochi giorni uno dall'altro si suicidarono dandosi fuoco nel centro di Praga.
*[[1980]], in Polonia il sindacato clandestino [[Solidarnosc]] organizzò scioperi e manifestazioni chiedendo un notevole cambiamento della politica comunista governativa.
*[[1989]], in Cina il [[15 aprile]] gli studenti universitari diedero inizio a [[Protesta di Piazza Tien an men|manifestazioni di massa]] che furono contrastate prima dalla polizia poi dall'esercito; in pochi giorni i morti tra rivoltosi studenti e operai furono in numero difficilmente valutabile poiché i capi della dittatura cinese fornirono dati che son ritenuti oggettivamente falsi dai ricercatori di storia: le stime degli storici calcolano da circa 3.000 a un massimo di forse 12.000 considerando i rivoltosi imprigionati poi uccisi. Comunque sull'orientamento tutto anticomunista di questa rivolta sono sollevati dubbi da alcuni commentatori: le richieste degli studenti erano dirette all'apparato statale (riconoscendolo di conseguenza) e tra le canzoni che certi gruppi cantavano nelle manifestazioni era presente anche [[l'Internazionale]].
*In Cecoslovacchia vi fu la cosiddetta [[rivoluzione di velluto]] che preluse a un nuovo assetto politico democratico.
*In [[Romania]] a dicembre iniziò la [[rivoluzione rumena del 1989|rivolta]] che coinvolse parte dell'esercito romeno e aprì la fase democratica. I morti si contarono a migliaia.
*[[1990]], in Albania vi fu la rivolta seguita da un esodo di fuggiaschi che in nave approdarono a [[Bari]]. La rivolta diede poi corso a un orientamento politico democratico.
 
Altri storici documentano come Giolitti e il ministero dell'interno emanarono in quei mesi varie circolari e direttive, nelle quali si raccomandava ai prefetti di mantenere l'ordine pubblico<ref>Renzo De Felice, ''Mussolini il fascista. I. La conquista del potere 1921-1925'', Einaudi, Torino 1966, pagg. 25-6.</ref>; tali direttive del Governo centrale risultarono però inefficaci e furono ignorate dagli organi periferici dello Stato avendo trovato i fascisti estese complicità e connivenze con le strutture di base della polizia, magistratura, esercito<ref>Renzo De Felice, ''Mussolini il fascista. I. La conquista del potere 1921-1925'', Einaudi, Torino 1966, pagg. 26-35.</ref>.
Le rivolte antisovietiche e anticomuniste che si susseguirono in Russia poi in [[Unione Sovietica]] furono:
 
* [[1918]]: rivolta a [[Pietrogrado]]
Altri ancora, hanno osservato come le complicità fra lo squadrismo e l'esercito non fossero limitate alla base di quest'ultimo, ma coinvolgessero anche gli alti comandi<ref>Giorgio Candeloro, ''Storia dell'Italia moderna. Vol. VIII. La prima guerra mondiale, il dopoguerra, l'avvento del fascismo'', Feltrinelli, Milano 1996 (sesta edizione), pagg. 347-8.</ref>; di fatto, Giolitti finì per favorire il fascismo, perché lo statista piemontese decise di formare liste di [[Blocchi Nazionali]] comprendenti pure fascisti, in vista delle successive [[elezioni politiche italiane del 1921]].<ref>Giorgio Candeloro, ''Storia dell'Italia moderna. Vol. VIII. La prima guerra mondiale, il dopoguerra, l'avvento del fascismo'', Feltrinelli, Milano 1996 (sesta edizione), pag. 350.</ref>
* [[1921]]: rivolte a Pietrogrado, [[Kolpino]] e [[Kronstadt]]
 
* [[1930]]: rivolta a [[Ivanovo]]
Giolitti dunque tenne nei confronti del movimento fascista un atteggiamento permissivo per poterlo sfruttare contro i socialisti<ref>Renzo De Felice, ''Breve storia del fascismo'', Oscar Storia Mondadori, Milano, 2009, pag. 12: (Il movimento fascista fu) "...aiutato da contingenze favorevoli: l'atteggiamento di Giolitti nei confronti del fascismo e la vera e propria esplosione del fascismo agrario. A Mussolini era sin troppo chiaro come quello assegnato da Giolitti al movimento fosse un valore strumentale..."</ref>, ritenendo di esaurirne il potere a causa della perdita del finanziamento di coloro che paventavano una rivoluzione bolscevica, una volta resi innocui i loro avversari<ref>[[Renzo De Felice]], ''Breve storia del fascismo'', Oscar Storia Mondadori, Milano, 2009, pag. 15-16: (L'accesso al potere di Mussolini) "Tale intendimento doveva tenere conto della necessità da più parti rilevata - da Giolitti per primo al "Corriere della Sera" di Albertini,... - di "costituzionalizzare" il fascismo: necessità dettata in gran parte dalla crisi che aveva colpito le organizzazioni di sinistra. Una crisi che non rappresentava comunque per il fascismo un fattore del tutto positivo: se la piccola e media borghesia si erano appellate ad esso contro la sinistra, una volta esaurita la "minaccia rossa", il fascismo appariva meno "seducente" e quindi meno meritevole di sovvenzioni."</ref>.
* [[1961]]: rivolte a [[Murom]] e [[Alexandrovo]]
 
* [[1962]]: rivolta a [[Novocherkassk]]}}
I democristiani, durante l'[[governo militare d'occupazione|occupazione militare statunitense]] e poco dopo, governando insieme a comunisti, socialisti e repubblicani non ebbero una linea politica anticomunista, ma dopo la politica ostile contro gli Stati democratici occidentali, perseguita da [[Stalin]] che finanziava pure i comunisti italiani, la [[Democrazia Cristiana]] cambiò i suoi alleati di governo a partire dal [[Governo De Gasperi IV]] nel maggio 1947: tali alleati furono [[Partito Liberale Italiano]], [[Partito Repubblicano Italiano]] e [[Partito Socialista Democratico Italiano]]. In vista delle [[Elezioni politiche in Italia del 1948|elezioni del 1948]], il ministro democristiano dell'Interno [[Mario Scelba]] preparò lo Stato al possibile scoppio di una [[guerra civile]] tra comunisti e anticomunisti, rafforzando la [[Polizia di Stato|polizia]] quindi espellendo da essa elementi considerati di dubbia fedeltà conseguenti ad arruolamenti provvisori, avvenuti sul finire della guerra, della [[polizia partigiana]] di osservanza comunista e sostituendoli con uomini di fiducia, la cui risolutezza e spicciatività provocò tumulti in piazza e in parlamento<ref name="Scelba">Indro Montanelli, ''C'era una volta'', ''[[il Giornale]]'', 30 ottobre 1991.</ref>.
{{vedi anche|guerra fredda|cortina di ferro|muro di Berlino|Rivoluzioni del 1989}}
 
==Note==
Dopo la [[seconda guerra mondiale]] alcune organizzazioni di anticomunisti liberali e cattolici democristiani avevano conservato un arsenale per opporsi all’eventuale attacco dell’[[apparato paramilitare del PCI]]. Difatti {{Senza fonte|secondo un'informativa }}del governo di [[Alcide De Gasperi]] dal 1º gennaio 1947 al 30 aprile 1948 in diversi conventi furono recuperati 974&nbsp;200 chili di esplosivi, 30&nbsp;896 bombe a mano, 11&nbsp;473 bombe da mortaio, 11&nbsp;270 fucili, 5&nbsp;944 pistole, 1&nbsp;876 mitra, 189 cannoni o mortai.
 
Nel 1945 [[Guglielmo Giannini]], fondatore e dirigente del [[Fronte dell'Uomo Qualunque]], definì [[Palmiro Togliatti]] ''uno stro..., verme, farabutto e falsario''.<ref>
{{cita testo|url=https://books.google.it/books?id=Kh63DwAAQBAJ&pg=PT143&lpg=PT143&dq=guglielmo+giannini+defin%C3%AC+togliatti+verme,+farabutto+e+falsario&source=bl&ots=vBkBqnhskK&sig=ACfU3U3He5iN9tR4z9ZCLb5gZH5cVtfTRA&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwj99-OKg_fnAhVMZMAKHSPdCgwQ6AEwAXoECAoQAQ#v=onepage&q=guglielmo%20giannini%20defin%C3%AC%20togliatti%20verme%2C%20farabutto%20e%20falsario&f=false|titolo=libro}}</ref>
 
Il 14 luglio 1948 a [[Roma]], l'attivista dell'uomo qualunque [[Antonio Pallante]] sparò al segretario del [[Partito Comunista Italiano|PCI]] Palmiro Togliatti il quale, dopo un intervento chirurgico, sopravvisse, ma se il capo politico comunista fosse deceduto, si rischiava uno scontro armato contro numerosi militanti comunisti pronti a combattere.<ref>
{{cita testo|url=http://www.ilgiornale.it/news/difetto-nel-proiettile-cos-togliatti-si-salv.html|titolo=difetto nel proiettile: così Togliatti si salvò}}</ref>
 
La fitta corrispondenza dell'ambasciatrice [[Claire Boothe Luce]], desecretata nel 2005 dagli Archivi nazionali di Washington, "svela i retroscena del conflitto occulto. È uno squarcio inedito su un'epoca in cui l'Italia costituiva la frontiera più importante dopo la Germania tra i due blocchi"<ref>Ennio Caretto, ''L'offensiva sugli intellettuali caldeggiata dall'ambasciatrice Luce. Una diplomatica anticomunista. Troppa Cgil per Tolstoj'', [[Corriere della Sera]], 17 aprile 2005. Vi si legge che "i documenti indicano che la battaglia [[culturale]] viene combattuta senza esclusione di colpi: l'ambasciata chiede ad esempio ai servizi segreti Usa d'indagare non solo su [[Vittorio De Sica|De Sica]] e [[Luchino Visconti|Visconti]], bensì anche sui produttori cinematografici [[Carlo Ponti]], il marito di [[Sophia Loren]], e [[Dino De Laurentiis]], il marito di [[Silvana Mangano]], colpevoli di «collaborare col sindacato comunista» (la [[Cgil]]) allo scopo, se possibile, di screditarli. Ma è il «Piano d'azione» [[Usis]] a illustrare la portata della offensiva per la conquista «del cuore e della mente dell'Italia». Il piano prevede che vengano mobilitati oltre duemila uomini d'affari ed economisti «abbastanza giovani da essere malleabili ma in grado di esercitare un certo peso sul paese», oltre duemila docenti universitari, professori di liceo, maestri e insegnanti d'inglese; oltre tremila ''leader'' dei sindacati liberi (non comunisti); oltre tremila personalità dei media e la cultura, giornalisti, artisti e intellettuali, «in particolare quelli interessati ai temi sociali»; oltre duemila liberi professionisti, avvocati, ingegneri, medici «all'avanguardia nelle comunità locali»; oltre mille dei migliori studenti universitari; seimilacinquecento esponenti del governo e dei partiti a tutti i livelli; quattrocento «ufficiali chiave delle forze armate». E poi i ''leader'' religiosi, delle minoranze e così via, per un totale di undici categorie".</ref>.
 
I servizi segreti italiani sostenuti dalla [[CIA]] organizzarono il [[piano Demagnetize]], attivo anche in [[Francia]] con denominazione [[Cloven]], nonché [[Organizzazione Gladio]]. Altra organizzazione anticomunista, ma eversiva, fu quella nota come [[P2]] che aveva per programma il [[piano di rinascita democratica]].
 
L'imprenditore [[Brianza|brianzolo]] [[Silvio Berlusconi]] decise di fondare il partito politico [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] per contrastare i comunisti e [[post comunismo|post-comunisti]], [[alleanza dei Progressisti|alleati nel centro-sinistra con ex-democristiani e socialisti]], nelle [[elezioni politiche in Italia del 1994]] nonché fu il principale artefice della [[centro-destra in Italia|coalizione di centro-destra]], che tra i suoi valori fondanti aveva e ha tuttora un deciso anticomunismo militante: Berlusconi infatti, dopo aver letto vari libri, considera il comunismo come l'ideologia più criminale della storia umana.<ref>
{{cita testo|url=https://www.adnkronos.com/fatti/politica/2014/05/09/berlusconi-comunismo-una-malattia-ideologia-piu-criminale_bucS67uLqeZYg6vlVYPbSL.html|titolo=Berlusconi}}</ref><ref>{{cita testo|url=http://www.ilgiornale.it/news/interni/berlusconi-comunismo-non-unideologia-malattia-999225.html|titolo=Berlusconi stigmatizza comunisti}}</ref> La vittoria elettorale di Berlusconi e suoi alleati nel 1994 diede inizio alla [[Seconda Repubblica (Italia)]].
 
Il [[parlamento della Repubblica Italiana]], con la legge n. 61 del 15 aprile 2005, ha dichiarato il 9 novembre [[Giorno della libertà]], facendo ricorrenza annuale del 9 novembre 1989 quando incominciò l'abbattimento del [[muro di Berlino]]<ref>{{cita testo|url=http://www.parlamento.it/leg/ldl/sldlelenco042005ordcron.htm|titolo=Istituzione del "Giorno della libertà" in data 9 novembre in ricordo dell'abbattimento del muro di Berlino|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181002100021/http://www.parlamento.it/leg/ldl/sldlelenco042005ordcron.htm }} - Parlamento Italiano, legge n. 61 del 15 aprile 2005, G.U. n. 95 del 26 aprile 2005.</ref>.
 
Nel 2008 il deputato [[Luca Volontè]] [[Centro Cristiano Democratico|CCD]]-[[Cristiani Democratici Uniti|CDU]] ha presentato una proposta di legge contro la propaganda di violenza ispirata al totalitarismo comunista.<ref>{{cita testo|url=http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/politica/udc/udc/udc.html|titolo=Apologia di comunismo l'Udc inventa un reato }}</ref> Nel 2015 in una riunione dell'amministrazione di [[Milano]], il consigliere comunale Massimiliano Bastoni propose di vietare l'organizzazione di tutti i partiti comunisti.<ref>{{cita testo|url=https://www.epochtimes.it/news/proposta-la-mozione-che-condanna-la-nostalgia-comunista-in-italia/|titolo=Bandire i Partiti comunisti, la mozione al Comune di Milano}}</ref> Nel 2017 l'amministrazione comunale di [[Soragna]] impose il divieto ai simboli comunisti.<ref>{{Cita web |url=https://www.alicenonlosa.it/271956/comune-soragna-mette-al-bando-comunismo-sia-perseguito-penalmente-diffonde-immagini-contenuti-questa-ideologia-morte/ |titolo=Soragna mette al bando il comunismo |accesso=29 maggio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190529144724/https://www.alicenonlosa.it/271956/comune-soragna-mette-al-bando-comunismo-sia-perseguito-penalmente-diffonde-immagini-contenuti-questa-ideologia-morte/ |urlmorto=sì }}</ref>
 
Nel novembre 2019, un gruppo di senatori ha depositato il disegno di legge che contempla il reato di ''apologia dei totalitarismi'', compresi quelli comunisti, su ispirazione di analoghe leggi promulgate in molti Stati dell'Europa centrale, che hanno subìto i totalitarismi nazista e comunista. La proposta annuncia di aggiungere un altro articolo nella cosiddetta [[legge Scelba]]; questo articolo dichiara ''Alle stesse pene previste per i reati di cui alla presente legge soggiace chi pubblicamente esalta esponenti, princìpi, fatti o metodi dei regimi totalitari nazisti e comunisti o le loro finalità antidemocratiche''.<ref>{{cita testo|url=https://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/REST/v1/showdoc/get/fragment/18/DDLPRES/0/1142352/all|titolo=sito ufficiale del senato}}</ref>
 
==== Altri paesi europei ====
[[File:Bij Bolszewika.jpg|thumb|Manifesto anticomunista polacco]]
In [[Germania Ovest]] fu messo al bando il KPD [[Partito Comunista di Germania]] dal 1956 al 1969, dopo la sentenza giudiziaria per la causa legale del [[Partito Comunista di Germania contro la Repubblica Federale di Germania]].
 
Dopo la caduta della cortina di ferro e ottenuta l'indipendenza nel 1991, in [[Lituania]] venne bandito il [[Partito Comunista dell'Unione Sovietica]]. In [[Ungheria]] dal 2003 e in [[Polonia]] dal 2009 sono al bando tutti i simboli comunisti poiché ritenuti istigatori di violenza.<ref>{{cita testo|url=http://www.ilgiornale.it/news/comunismo-e-nazismo-polonia-sono-illegali.html|titolo=Comunismo e Nazismo: in Polonia sono illegali}}</ref> In Francia il capo di Governo [[Édouard Daladier]] pose fuori legge il [[Partito Comunista Francese]] dopo la conclusione del [[Patto Molotov-Ribbentrop]] del 23 agosto 1939 che sanciva l'alleanza tra Stalin e Hitler, i quali davano inizio alla seconda guerra mondiale ordinando l'invasione della Polonia nel settembre seguente. Il [[Partito Comunista di Grecia]], che scatenò la [[guerra civile greca]], fu proibito, salvo rari e brevi periodi, dal 1936 al 1974.<ref>{{it}} Rudy Caparrini, Vincenzo Greco, Ninni Radicini, ''La Grecia contemporanea (1974-2006): un modello di sviluppo politico, economico e sociale'', Polistampa, 2007, ISBN 9788859601890</ref>
Il [[Partito Comunista Finlandese]] fu sciolto nel 1923 dopo la [[guerra civile finlandese]] e nuovamente nel 1930 ma, dopo la [[guerra di continuazione]], i comunisti marxisti svolsero un ruolo predominante nella [[Lega Democratica Popolare Finlandese]], che venne fondata nel 1944 come ''organizzazione contenitore'' dell'[[estrema sinistra]] politica. In [[Svizzera]] il partito comunista è stato dichiarato fuorilegge dal 1940 al 2007<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2007/settembre/18/Svizzera_partito_comunista_torna_dopo_co_9_070918064.shtml|titolo=Ritorno del Partito Comunista}}</ref>. Sono state fatte, inoltre, proposte per rendere i partiti comunisti fuorilegge in [[Moldavia]]. In Russia i partiti comunisti furono banditi ma poi riammessi in differenti periodi storici.
 
===== La decomunistizzazione del blocco orientale =====
{{Vedi anche|Decomunistizzazione}}
In molti paesi europei ex appartenenti al blocco sovietico, di cui 9 sono attualmente [[Stati membri dell'Unione europea|membri dell'Unione Europea]], è stata vietata per legge costituzionale l’organizzazione di partiti comunisti con introduzione pure del reato di [[apologia del comunismo]]:
#[[Estonia]]
#[[Lettonia]]
#[[Lituania]]: commette reato chiunque neghi o approvi i crimini commessi dall'Unione Sovietica e dalla Germania nazista.
#[[Bulgaria]]: nella legge bulgara (approvata con 126 voti a favore e 5 contrari) si evidenzia il "''carattere criminale dell'ideologia comunista giunta al potere con l'aiuto di una forza straniera, le truppe sovietiche, in violazione della Costituzione''", rilevando come il socialismo reale, al potere dal 1944 al 1989, "''ha condotto il Paese a una catastrofe nazionale''".
#[[Romania]]
Il reato di apologia del [[simbologia comunista|comunismo e dei suoi simboli]] è previsto nei seguenti Stati:
#[[Polonia]]: il 25 settembre 2009, il Parlamento polacco ha approvato un emendamento al Codice Penale, quasi all'unanimità, che vieta la produzione, distribuzione, vendita, o possesso, in stampa o in registrazione, di tutto ciò che possa rappresentare simboli fascisti, comunisti o un qualsiasi altro tipo di simbolo totalitarista, anche tramite Internet. Le pene arrivano fino a 2 anni di reclusione.
#[[Repubblica Ceca]]: dal 1º gennaio 2010, il codice penale della Repubblica Ceca, così come in Slovacchia, prevede la pena detentiva da 6 mesi e 3 anni per chiunque neghi, metta in dubbio, approvi o giustifichi i crimini dei regimi comunisti e nazionalsocialisti.
#[[Slovacchia]]: in Slovacchia esisteva già la L. 125/1996 "''Sull'immoralità e l'illegittimità del sistema comunista''"; dal 1º settembre 2011 nel codice penale slovacco sono state introdotte disposizioni in base alle quali è passibile di pena detentiva da 6 mesi a 3 anni chiunque neghi, metta in dubbio, approvi o giustifichi i crimini dei regimi comunisti e nazionalsocialisti.
#[[Ungheria]]: dal 24 luglio 2010, commette reato chiunque neghi, metta in dubbio o minimizzi in pubblico i crimini commessi contro la popolazione dal regime socialista e comunista; dal 1º gennaio 2013 è vietato l'uso pubblico di denominazioni legate ai regimi autoritari del XX secolo ricomprendenti il regime fascista guidato da Ferenc Szallasi (1944-1945) e il periodo socialista (1948-1990). In particolare, è fatto divieto di utilizzare "''il nome delle persone che hanno giocato un ruolo di primo piano nella fondazione, sviluppo o mantenimento di regimi politici autoritari del XX secolo, o parole ed espressioni o nomi di organizzazioni che possono essere direttamente collegate ai regimi politici autoritari del XX secolo''".
#[[Georgia]]: nell'aprile 2014 il governo ha approvato la messa al bando dei simboli comunisti.
#[[Ucraina]]: nell'aprile 2015 il parlamento ucraino ha approvato a larga maggioranza (254 a favore su 307 presenti) il progetto di legge del governo che mette sullo stesso piano comunismo e nazismo vietando i loro simboli, la loro propaganda e la negazione del loro carattere criminale. Le pene previste arrivano fino a 5 anni di reclusione.
 
=== Asia ===
[[Singapore]]: il [[Partito d'Azione Popolare]], formazione politica di centro-destra, quando è arrivato al governo nazionale ha approvato una legge che mette al bando tutti i simboli del comunismo.
 
[[Cambogia]]: dopo i massacri perpetrati dai [[Khmer Rossi]], è stata istituita la ''giornata di commemorazione per crimini del comunismo'', l'ex campo di sterminio comunista S21 è diventato un [[museo del genocidio di Tuol Sleng|museo sulle atrocità commesse dai comunisti]] e il parlamento ha approvato la messa al bando dei simboli comunisti. [[Pol Pot]], il capo dei militanti e soldati comunisti nonché [[dittatore]], fu condannato dalla [[corte internazionale di giustizia]] per [[crimini contro l'umanità]] insieme ad altri gerarchi comunisti.
 
=== Dibattito politico e storico ===
Nel 2005, a seguito della proposta avanzata dalla [[Germania]] di rendere reato l'esposizione della [[svastica]] su tutto il territorio dell'[[Unione europea]], alcuni europarlamentari dei Paesi dell'ex blocco sovietico, entrati a far parte dell'Unione nel 2004, chiesero la messa al bando anche della [[falce e martello]] nel territorio dell'Unione europea per rispetto delle vittime del [[totalitarismo]] sovietico comunista:<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2005/a/sezioni/esteri/frattinazi/frattimart/frattimart.html|titolo=Falce e martello da bandire: Frattini "apre" ai paesi dell'Est"|editore=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data=8 febbraio 2005|accesso=7 marzo 2014}}</ref> la richiesta venne sostenuta {{senza fonte|da alcune associazioni in tutta [[Europa]]}} e Stati come l'[[Ungheria]],<ref>Legge XLV del 1993 di modifica all'articolo 269/B del Codice Penale (legge IV del 1978).</ref> la [[Lituania]],<ref>{{cita web|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/7459976.stm|titolo=Lithuanian ban on Soviet symbols|data=17 giugno 2008|accesso=7 marzo 2014}}</ref> la [[Lettonia]]<ref>{{cita web|url=http://news.monstersandcritics.com/europe/news/article_1531243.php/List-of-occupiers-cars-raises-ethnic-tension-in-Latvia|titolo=List of "occupiers' cars" raises ethnic tension in Latvia|data=5 febbraio 2010|accesso=7 marzo 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://archive.is/20120908235704/http://news.monstersandcritics.com/europe/news/article_1531243.php/List-of-occupiers-cars-raises-ethnic-tension-in-Latvia}}</ref>, la [[Polonia]]<ref>{{Cita web|autore=Andrea Tarquini|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/11/28/il-senato-polacco-approva-il-divieto-di.html|titolo=Il Senato polacco approva il divieto di bandiera rossa|editore=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data=28 novembre 2009|accesso=7 marzo 2014|cid=}}</ref> e la [[Moldavia]]<ref>{{Cita web|autore=AFP|url=http://www.rferl.org/content/moldova-bans-communist-symbols/24643461.html|titolo=Moldovan Parliament Bans Communist Symbols|editore=Radio Free Europe|giorno=12 luglio 2012|accesso=7 marzo 2014}}</ref> assunsero provvedimenti legislativi per vietarne l'uso pubblico all'interno del territorio nazionale. La proposta incontrò invece resistenza nei paesi dell'Europa occidentale, dove il simbolo di falce e martello rappresenta rilevanti formazioni politiche attive e una tradizione ([[Socialismo|socialista]], [[Trotskismo|trotzkista]], [[eurocomunismo|eurocomunista]]) che non ha avuto responsabilità storiche nelle politiche repressive attuate dal totalitarismo sovietico o da altre dittature d'ispirazione marxista-leninista<ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/02/09/falce-martello-ira-sinistra.html|titolo=Falce e martello, ira a sinistra|editore=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data=9 febbraio 2005|accesso=7 marzo 2014}}</ref>. In buona sostanza la questione coinvolge quasi tutte le nazioni in Europa, che sono state devastate dai totalitarismi e dalla seconda guerra mondiale: quindi sole eccezioni sono Svizzera e Svezia. Il problema maggiore di esperti costituzionalisti e legislatori parlamentari è quello di non intaccare la libertà di espressione e opinione ossia [[libertà di manifestazione del pensiero]] altrimenti di fatto comunisti marxisti e fascisti potrebbero subire processi per un [[reato di opinione]], che non è contemplato in nessuna legge degli Stati democratici con pluripartitismo, ma è solo una definizione giuridica di tale reato. Alternativa democratica e pluralista, alla imposizione dei vari divieti, è la legislazione vigente in U.S.A. dove esistono un [[Partito Comunista degli Stati Uniti d'America]] marxista e un [[Partito Nazista Americano]] ai quali è consentito usare pure i simboli dei totalitarismi, ma spesso a tali partiti è vietato fare manifestazioni in pubblico onde evitare tafferugli tra estremisti di tutte le risme.
 
== Anticomunismo socialista ==
{{S sezione|politica}}
{{vedi anche|Fronte di ferro|SAMAK|Modello svedese}}
I socialisti anticomunisti sono definiti anche [[socialismo liberale|riformisti]], riformatori, [[socialisti democratici|democratici]] o libertari che sostengono la [[socialdemocrazia]] e lo [[Stato sociale]]; in Italia, dopo la pratica politica del [[frontismo]], certi socialisti furono definiti [[socialisti autonomisti]].<ref>{{cita news|autore=[[Sergio Romano]]|url=https://www.corriere.it/lettere-al-corriere/10_Giugno_21/-SOCIALISTI-E-COMUNISTI-NEL-900-A-VOLTE-ALLEATI-SEMPRE-NEMICI_9af21df6-7cf6-11df-b32f-00144f02aabe.shtml|titolo=Socialisti e comunisti nel 900. A volte alleati, sempre nemici|rivista=Corriere della Sera|data=21 giugno 2010}}</ref>
 
{{senza fonte|Ideologi socialisti anticomunisti hanno scritto molti testi di denuncia riguardanti la repressione negli Stati a [[socialismo reale]] e numerosi [[socialisti democratici]] son stati perseguitati, quando non trucidati, nelle [[dittature]] degli [[Stati comunisti]]: difatti i socialisti riformisti furono definiti dagli [[Stalinismo|stalinisti]] con il termine [[socialfascismo|socialfascisti]].}}
 
== Anticomunismo anarchico ==
{{S sezione|politica}}
{{senza fonte|Filosofi, ideologi e attivisti anarchici, essendo il [[socialismo reale]] contro i loro principi di libertà, sono contrari al concetto definito "fase di transizione", che secondo i marxisti prevede il sorgere di uno Stato politico che imponga la [[dittatura del proletariato]]. Alcuni teorici anarchici quali [[Michail Bakunin]], [[Errico Malatesta]], [[Camillo Berneri]], [[Emma Goldman]], [[Murray Rothbard]] sono noti per i loro testi contrapposti a tesi marxiste. [[Max Stirner]], considerato il primo e più importante teorizzatore dell'[[anarco-individualismo|individualismo anarchico]], sebbene egli stesso mai si definì anarchico bensì [[Egoismo|egoista]] cosciente, teorizzò la distruzione della società, che dovrebbe essere sostituita da un'unione di unici soggetti egoisti, spogliati dalla sottomissione a tutti i fantasmi presenti nella società: tra questi la [[religione]], il [[nazionalismo]], il [[comunismo]], il [[liberalismo]], l'[[umanesimo]] e lo [[statalismo]].}}
 
== Anticomunismo fascista e nazista ==
{{vedi anche|patto anticomintern|Operazione Barbarossa}}
[[File:Affiche de propagande anti-communiste (7622407306).jpg|thumb|Poster anticomunista diffuso dalle truppe tedesche nel [[Reichskommissariat Ostland]]]]
{{senza fonte|Il fascismo, a differenza delle altre forme di anticomunismo, non contesta il comunismo come ideologia rivoluzionaria del sistema vigente, ma lo contesta sulla base di un'analisi economica deleteria nei risultati pratici, sociali e appunto economici di tutta la nazione. I fascisti hanno perseguitato i comunisti poiché la [[Socializzazione dell'economia (fascismo)|teoria economica e sociale fascista]] è inconciliabile con quella comunista; inoltre lo Stato fascista, in quanto totalitario, ammette solo il sistema fascista ed esclude un possibile ricambio al potere mediante elezioni e partiti. I [[nazismo|nazisti]] nella prassi politica furono anticomunisti tanto quanto i fascisti.}}
 
=== Italia, Germania, Spagna ===
Conseguenza dell'anticomunismo fascista in Italia fu, oltre all'uccisione di centinaia dei militanti della sinistra nel periodo dello [[squadrismo]] e della [[Repubblica Sociale Italiana]], la condanna a morte e al confino per migliaia di comunisti, compresi diversi dirigenti del [[Partito Comunista Italiano]], durante la [[guerra civile in Italia (1943-1945)]] e l'anticomunismo nazista in Germania analogamente causò la detenzione politica e l'uccisione di tanti comunisti tedeschi.
 
Nel 1936 fu istituito il [[patto anticomintern]], un patto tra nazioni fasciste con lo scopo di combattere il comunismo a livello internazionale, che ebbe il suo primo risultato militare nella [[guerra civile spagnola]], che vide il ''fronte fascista e nazista'' vincitore su quello ''comunista e sovietico''. Tuttavia [[Benito Mussolini]] fu il primo capo di Governo a riconoscere ufficialmente lo stato sovietico nonché [[sovietici]] e [[nazisti]] trovarono un accordo nel 1939 col trattato di non aggressione chiamato [[Patto Molotov-Ribbentrop]]:<ref>{{cita testo|url=http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:KKF6sCakdwEJ:www.europaorientale.net/politicaesterafascistarussia.htm+&cd=8&hl=it&ct=clnk&gl=it&client=firefox-b-d|titolo=politica estera fascista}}</ref> quindi URSS e Germania nazista si spartivano la Polonia e altri paesi dell'[[Europa orientale]]; proprio con l'invasione della Polonia da parte dei nazisti seguìti dai sovietici pochi giorni dopo ebbe inizio la [[seconda guerra mondiale]].
 
=== Guerra contro l'Unione Sovietica ===
[[File:DoloiBolshevism.jpg|thumb|Manifesto anticomunista diffuso dalle [[Wehrmacht|truppe tedesche]] durante l'occupazione dell'[[Unione Sovietica]] nella [[seconda guerra mondiale]]. La frase, in [[lingua russa]], significa ‘’Abbasso il bolscevismo!’’]]
Nella seconda guerra mondiale la decisione di attaccare l'Unione Sovietica con l'[[operazione Barbarossa]] fu presa personalmente da [[Adolf Hitler]], che trascinò in tale attacco gli altri Stati europei alleati con regimi autoritari fascisti più la [[Finlandia]], che aveva una democrazia pluripartitica ma reagiva all'invasione subìta dall'armata rossa e aderì dopo al patto anticomintern.<ref name=church328>{{en}} Winston Churchill, ''The Second World War'', Vol. 5: ''Germany Drives East'', p. 328</ref> A questa guerra anticomunista contro l'armata rossa parteciparono eserciti provenienti da Germania, Italia con [[ARMIR]], Ungheria, Romania, Slovacchia e Finlandia ai quali si aggiunsero poi altri reparti, composti da combattenti di varie nazionalità, tra i quali figuravano:
*[[250. Infanterie-Division|División Azul]] composta da spagnoli e portoghesi
*[[Legione dei volontari francesi contro il bolscevismo]] composta da francesi
*[[Legione croata]] composta da croati
*[[28. SS-Freiwilligen-Grenadier-Division der SS "Wallonien"]] composta da belgi
*[[11. SS Freiwilligen-Panzergrenadier-Division "Nordland"]] composta da scandinavi, danesi, olandesi e dopo da estoni, finlandesi, francesi, britannici, svizzeri, spagnoli, italiani
*[[Litauische Bau-Bataillonen]] composto da lituani
*[[Legione araba libera]] composta da arabi asiatici e africani
*[[Esercito Insurrezionale Ucraino]] composto da ucraini
*[[XV SS-Kosaken Kavallerie Korps]] composto da [[cosacchi]] ex cittadini sovietici
*[[Gruppo squadroni cosacchi "Campello"]] composto da cosacchi fatti prigionieri
*[[Esercito russo di liberazione]] composto da volontari russi anticomunisti, disertori e prigionieri sovietici; quest'[[armata]] fu organizzata dal [[Comitato di liberazione dei popoli della Russia]].
 
{{senza fonte|I giapponesi, che furono promotori del patto anticomintern, non s'impegnarono con uomini e mezzi contro i sovietici perché dovevano combattere contro la furiosa e devastante reazione statunitense all'[[attacco di Pearl Harbor]].}}
 
=== Neofascismo ===
Il ritorno della democrazia, in Italia e resto del continente europeo, ha trovato nel [[neofascismo]] un movimento profondamente anticomunista. Secondo lo storico [[Renzo De Felice]], durante la [[guerra fredda]] i partiti neofascisti assorbirono e presero il posto del fascismo, favoriti in ciò dalla strategia geo-politica dell'[[NATO|Alleanza Atlantica]], che in tali formazioni vedeva un argine efficace all'espansione comunista.<ref>''Intervista sul fascismo'', [[Editori Laterza]], pag. 97</ref> Come già avvenuto con il fascismo, pure il neofascismo ebbe un primo sviluppo culturale in Italia per poi espandersi nel resto del mondo: il [[Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale|Movimento Sociale Italiano]] (MSI), partito sorto con l'intento di rinnovare l'eredità del fascismo nell'[[Italia repubblicana]],<ref>{{Cita libro|titolo = Il polo escluso: profilo storico del Movimento sociale italiano|autore = Piero Ignazi|editore = Il Mulino|città = Bologna|anno = 1998|isbn=9788815052346|p = 412}}</ref> che si affermò come la principale organizzazione partitica dell'[[estrema destra]] nella [[Prima Repubblica (Italia)|Prima Repubblica]]<ref>{{Cita libro|titolo = Re-inventing the Italian Right: Territorial politics, populism and 'post-fascism'|autore = Stefano Fella, Carlo Ruzza|editore = Routledge|città = Londra e New York|anno = 2011|p = 13}}</ref>. Il partito dichiarò di non avere intenzione di riportare in vita il vecchio regime,<ref>{{Cita libro|titolo = Primo corso propagandisti del M.S.I.|autore = Arturo Michelini|editore = Società editrice fiamma|p = 11}}</ref> sintetizzando il suo atteggiamento nei confronti del fascismo con la formula "Non rinnegare, non restaurare" coniata dal segretario [[Augusto De Marsanich]]<ref>{{Cita libro|titolo = Il polo escluso: profilo storico del Movimento sociale italiano|autore = Piero Ignazi|editore = Il Mulino|città = Bologna|anno = 1998|p = 440}}</ref>. Il partito MSI diede il sostegno esterno, senza entrare nella compagine ministeriale, a un [[Governo Tambroni|governo democristiano]] presieduto da [[Fernando Tambroni]] nel 1960 e nel 1994 entrò nel [[Governo Berlusconi I|primo governo]] di [[Silvio Berlusconi]] facendo la storia del [[centro-destra in Italia]]: nel 1995 i militanti del MSI si divisero fondando altri partiti nella [[svolta di Fiuggi]] guidata da [[Gianfranco Fini]], che indirizzò [[Alleanza Nazionale]] nel [[Post-fascismo (orientamento politico)|post-fascismo]], poi confluito in [[Il Popolo della Libertà]]. Da considerare è il gesto di pacificazione nazionale fatto da [[Giorgio Almirante]], che partecipò pubblicamente al funerale di [[Enrico Berlinguer]] nel 1984 dopo che il segretario del PCI aveva liberato i comunisti italiani dal dispotismo dei sovietici e aveva accettato l'alleanza militare NATO; i due dirigenti politici si erano già incontrati segretamente come viene spiegato in un libro di [[Antonio Padellaro]].<ref>
{{cita testo|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/05/13/padellaro-spiega-il-significato-de-il-gesto-di-almirante-e-berlinguer-il-risultato-e-un-libro-prezioso/5168143/|titolo=spiegazione del libro}}</ref>
 
== Anticomunismo di matrice religiosa ==
Saldamente anticomuniste sono da sempre la [[Chiesa cattolica]] e altre confessioni religiose sulla base del pericolo rappresentato dalla filosofia materialistica del marxismo e dalla sua impostazione atea. Durante le persecuzioni contro i cristiani perpetrate dai comunisti sovietici, [[Papa Pio XI|Pio XI]] nell'enciclica ''[[Divini Redemptoris]]'' del 1937 definì il comunismo come un "flagello satanico" che "mira a capovolgere l'ordinamento sociale e a scalzare gli stessi fondamenti della civiltà cristiana" facendo precipitare le nazioni in una barbarie "peggiore di quella in cui ancora giaceva la maggior parte del mondo all'apparire del Redentore". La Chiesa Cattolica, supportata dal movimento del [[cristianesimo liberale]], promulgò ufficialmente la [[scomunica ai comunisti]] contro i credenti che aderiscono ai movimenti di matrice marxista e che professano apertamente le idee comuniste. Tale ''scomunica'' è il nome con cui è conosciuto a livello popolare un decreto della Congregazione del [[Sant'Uffizio]] pubblicato il 1º luglio 1949: approvato da [[Papa Pio XII]], il decreto dichiarava illecita, a detta della Congregazione, l'iscrizione al [[Partito Comunista Italiano]], nonché ogni forma di appoggio a esso. La Congregazione dichiarava inoltre che quanti professavano la dottrina comunista erano da ritenere tutti [[Apostasia|apostati]] quindi incorrevano nella [[scomunica]].<ref name="Repubblica">{{cita news |autore=Marco Politi |wkautore=Marco Politi |url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/06/28/la-scomunica-del-comunismo.html?refresh_ce |titolo=La scomunica del comunismo |pubblicazione=[[la Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]] |data=28 giugno 2009 |accesso=23 gennaio 2019 |città=[[Roma]]}}</ref> [[Papa Giovanni Paolo II]] nel 2004 definì il comunismo ''male necessario'' in un suo libro.<ref>
{{cita testo|url=https://www.repubblica.it/2004/j/sezioni/esteri/papacomunismo/papacomunismo/papacomunismo.html?refresh_ce|titolo=recensione}}</ref>
 
Movimenti cattolici anticomunisti in Italia, negli anni cinquanta, furono incentivati da [[Papa Pio XII|Papa Pacelli]], a capo dei quali vi furono [[Luigi Gedda]] e [[Riccardo Lombardi (gesuita)|Riccardo Lombardi]].
 
Il rapporto tra religione e comunismo però non è sempre stato conflittuale, considerando che sono esistite ed esistono ancora formazioni politiche che hanno coniugato la propria fede religiosa con i principi del marxismo in vari paesi del mondo. In Italia di rilievo è stato il filone politico del [[comunismo cristiano]] nato soprattutto con l'esperienza del Partito Cristiano Comunista, divenuto poi [[Partito della Sinistra Cristiana]] e confluito nel Partito Comunista Italiano nel 1945.
 
==Rivolte anticomuniste e antisovietiche==
Secondo gli anticomunisti, i regimi comunisti sono [[totalitarismo|totalitari]] e non uguali, ma molto simili tra loro: si sono organizzati diversamente nelle varie nazioni ma hanno caratteristiche comuni derivanti da quella stessa ideologia totalitaria che ha prodotto identiche conseguenze. Inoltre gli anticomunisti considerano ideologicamente definita la [[dittatura del proletariato]], che nel [[marxismo]] indica il periodo della trasformazione rivoluzionaria susseguente alla conquista del potere da parte della classe operaia, caratterizzata dalla prospettiva dell'instaurazione di un sistema di produzione associata e collettiva per una società senza classi a livello mondiale. Gli anticomunisti osservano che tale concezione, variamente ripresa e sviluppata dai teorici marxisti, ha avuto differenti applicazioni pratiche dopo il 1917 ovunque i comunisti hanno preso il potere dopo la guerra o rivoluzione dando luogo tuttavia allo stabilizzarsi in rigidi sistemi di governo e a degenerazioni autoritarie a scapito della proclamata transitorietà. Tali sistemi repressivi di governo provocarono le rivolte anticomuniste che si verificarono in [[Europa centrale]] nel cosiddetto [[Impero sovietico]], [[Albania]] e [[Cina]]. In ordine cronologico ricordiamo tali rivolte.
 
===Rivolte anticomuniste e antisovietiche nel mondo===
*1942/1943 e 1950, l'[[Esercito Insurrezionale Ucraino]] (in [[Lingua ucraina|ucraino]]: Українська Повстанська Армія, ''Ukrains'ka Povstans'ka Armija'', UPA) combatté sotto il comando del [[Collaborazionismo|collaborazionista]] [[Stepan Bandera]] contro l'Armata Rossa durante la Seconda guerra mondiale,<ref name="URSS nella seconda guerra mondiale, Compagnia Edizioni Internazionali, Milano 1966, Volume 3">AA.VV., L'URSS nella seconda guerra mondiale, Compagnia Edizioni Internazionali, Milano 1966, Volume 3</ref> in concomitanza con l'invasione nazifascista dell'URSS.<ref name="URSS nella seconda guerra mondiale, Compagnia Edizioni Internazionali, Milano 1966, Volume 3" /> Quando la guerra fu conclusa, i membri dell'UPA furono perseguitati, deportati e vari ex combattenti di spicco assassinati fino alla sua quasi totale repressione.
*1940 e 1944, [[Fratelli della foresta]], movimento di resistenza negli stati baltici. Movimento represso con forza entro la fine degli anni cinquanta.
*1953, in [[Cecoslovacchia]] a [[Plzeň]] ai primi di giugno la città fu sotto il controllo degli operai dopo una sollevazione popolare. Gli operai reclamavano mutamenti economici e politici agitando ritratti di Masaryk, Beneš ed Eisenhower; l'esercito fu restìo ad aprire il fuoco quindi la sommossa fu sedata da poliziotti del reparto di sicurezza accorsi da [[Praga]].
*1953, in [[Germania Est]] il 16 giugno i lavoratori in massa [[Moti operai del 1953 in Germania Est|reclamarono la partenza dei soldati sovietici e libere elezioni]]. L'armata rossa intervenne reprimendo le rivolte a [[Berlino Est]] e in altre città in pochi giorni. Ancora oggi non è chiaro quante persone morirono durante le sollevazioni e per le condanne a morte che seguirono. Il numero ufficiale delle vittime è 51, ma dopo l'analisi dei documenti resi accessibili a partire dal 1990, il numero di vittime risulta essere superiore alle 100, da 13.000 a 15.000 furono gli arrestati e 2.400 furono condannati a una pena detentiva alta.<ref>{{cita testo|url=http://www.bessarabia.altervista.org/9_ddr/2_rivolta_operaia.html|titolo=rivolta operaia nella RDT}}</ref>
*1956, in [[Repubblica Popolare di Polonia|Polonia]] a giugno avvenne la [[Rivolta di Poznań]]: gli operai scioperarono nonostante il divieto e manifestarono; gli operai uccisi dai soldati furono 60 e i feriti oltre 200.<ref>
{{cita testo|url=https://www.britannica.com/event/Poznan-Riots|titolo=enciclopedia britannica}}</ref>
*1956, in [[Ungheria]] il 23 ottobre operai e studenti diedero il via a una [[Rivoluzione ungherese del 1956|rivolta generale]] chiedendo il ritiro delle truppe sovietiche e radicali riforme. Il 2 novembre il capo del governo [[Imre Nagy]] proclamò la neutralità del Paese e chiese l'intervento dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]] ma il 4 novembre intervenne l'armata rossa che represse la rivolta dopo una resistenza degl’insorti ungheresi che continuarono a combattere sino all'anno successivo: gli storici fanno una stima dei morti ungheresi che è tra le 20&nbsp;000 e 25&nbsp;000 persone. Con l'avvento della democrazia in Ungheria la data del 23 ottobre è diventata festa nazionale. Si osservi tuttavia che l'interpretazione di questo movimento come totalmente anticomunista è messo seriamente in discussione da diversi storici poiché alcuni capi politici della rivolta erano comunisti. La conseguenza sui comunisti italiani fu notevole: molti iscritti lasciarono il P.C.I. e aderirono al [[manifesto dei 101]] contro la repressione attuata dai sovietici.
*1961, [[invasione della baia dei Porci]] fu il fallito tentativo di rovesciare il regime dispotico di [[Fidel Castro]], che era sovvenzionato dai sovietici. Fu messo in atto da un gruppo di esuli cubani e [[Mercenario|mercenari]], addestrati dalla [[CIA]], che progettavano di conquistare [[Cuba]] a partire dall'invasione della parte sud-ovest dell'isola. L'operazione è conosciuta in [[Lingua inglese|inglese]] come "''Bay of the Pigs Invasion''" e, tra i cubani, col nome in [[Lingua spagnola|spagnolo]] di "''invasión de Playa Girón''" o "''batalla de Girón''". Contro la dittatura comunista cubana è attivo il movimento [[Damas de Blanco]], che dal 2003 organizza manifestazioni per sollecitare la liberazione dei detenuti politici.
*1968, in Cecoslovacchia operai e studenti manifestarono chiedendo importanti riforme quindi vi fu la cosiddetta [[primavera di Praga]] ma poi intervenne l'armata rossa: 72 furono i rivoltosi uccisi. Nel 1969, per incitare il popolo cecoslovacco contro il regime, [[Jan Palach]] e altri giovani a intervallo di pochi giorni uno dall'altro si suicidarono dandosi fuoco nel centro di Praga.
*1975, in [[Repubblica Popolare del Mozambico]] il partito anticomunista [[RENAMO]] iniziò una guerriglia contro il [[FRELIMO]], che era il partito comunista mozambicano: la guerra civile tra comunisti e anticomunisti si concluse con gli [[accordi di pace di Roma]] nel 1992.<ref>[[Calendario Atlante De Agostini]], anno 2001: pagina 685</ref>
*1979, in [[Afghanistan]] l'avversione contro la dittatura comunista, imposta dalla [[Repubblica Democratica dell'Afghanistan]], che fu istituita dopo la [[Rivoluzione di Saur]] nel 1978, si sviluppò in [[guerriglia]] a seguito dell'[[Guerra in Afghanistan (1979-1989)|invasione sovietica del Paese]]. I combattenti anticomunisti e antisovietici furono riforniti di armi e risorse finanziarie da [[Stati Uniti d'America|USA]] e [[Pakistan]]: tale conflitto bellico si concluse con la sconfitta dell'[[esercito sovietico]], che si ritirò nel 1989, quindi nel 1992 la dittatura dei [[PDPA|comunisti afgani]] fu definitivamente debellata.<ref>[[Calendario Atlante De Agostini]], anno 2001: pagine 173 e 174</ref>
*1980, in Polonia il sindacato clandestino [[Solidarność]] organizzò scioperi e manifestazioni chiedendo un notevole cambiamento della politica comunista governativa.
*1988-1991, la [[Rivoluzione cantata]] che riportò la democrazia, il ritorno dell'indipendenza e la fine dell'[[occupazione sovietica delle repubbliche baltiche|occupazione straniera sovietica]] in [[Estonia]], [[Lettonia]], [[Lituania]] dove effettuarono la [[catena baltica]] il 23 agosto 1989.
*1989, in Cina il 15 aprile gli studenti universitari diedero inizio a [[Protesta di Piazza Tien an men|manifestazioni di massa]] che furono contrastate prima dalla polizia poi dall'esercito; in pochi giorni i morti tra rivoltosi, quasi tutti studenti e operai, furono in numero difficilmente valutabile poiché i capi della dittatura cinese fornirono dati che son ritenuti oggettivamente falsi dai ricercatori di storia: le stime degli storici calcolano da circa 3&nbsp;000 a un massimo di forse 12&nbsp;000 considerando i rivoltosi imprigionati poi uccisi. Comunque sull'orientamento tutto anticomunista di questa rivolta furono sollevati dubbi da alcuni commentatori: le richieste degli studenti erano dirette all'apparato statale, riconoscendolo di conseguenza, nonché tra le canzoni, che certi gruppi cantavano nelle manifestazioni, era presente anche [[l'Internazionale]]. I familiari dei giovani studenti massacrati dall'[[esercito cinese]] formarono il movimento [[Madri di Tienanmen]], che sostiene una lotta politica per ottenere giustizia e reclama il rispetto dei [[diritti umani]] contro la dittatura. Dopo diversi anni, altre proteste e rivolte vi furono a [[Hong Kong]] [[Proteste a Hong Kong del 2014|nel 2014]] e [[Proteste a Hong Kong del 2019-2020|nel 2019]] per istituire un sistema politico [[democratico]] e il [[suffragio universale]].
*1989, in Cecoslovacchia vi fu la cosiddetta [[rivoluzione di velluto]] che preluse a un nuovo assetto politico democratico.
*1989, In [[Romania]] a dicembre incominciò la rivolta che coinvolse parte dell'esercito romeno e aprì la fase democratica. I morti si contarono a migliaia. Nel successivo anno 1990 molti cittadini romeni si ribellarono durante la protesta definita [[Golaniada]] per ottenere la [[decomunistizzazione]], ma il governo dell'epoca rispose con una repressione cruenta.
*1990, in Albania vi fu la rivolta seguita da un esodo di fuggiaschi che in nave approdarono a [[Bari]] e a [[Brindisi]]. La rivolta diede poi corso a un orientamento politico democratico.
 
===Rivolte anticomuniste in Russia e Unione Sovietica===
*1918: rivolta a [[Pietrogrado]]
*1919: rivolte a Tula, Sormovo, Orël, Brjansk, Tver', Ivanovo-Voznesensk, Astrachan'
*1921: rivolte a Pietrogrado, [[Kolpino]] e [[Rivolta di Kronštadt]]
*1930: rivolta a [[Ivanovo (Russia)|Ivanovo]]
*1961: rivolte a [[Murom (città)|Murom]] e Aleksandrovo
*1962: rivolta a [[Novočerkassk]] e [[Massacro di Novočerkassk]]
 
===Memoriali per caduti della resistenza anticomunista===
In onore alle vittime anticomuniste, cadute in combattimento e decedute nei gulag, laogai e prigioni, sono stati edificati monumenti, musei e memoriali in molte nazioni: nel 2022 se ne contavano oltre 5.000. <ref>
[https://www.laterza.it/scheda-libro/?isbn=9788858147474 scheda del libro "Non si parla mai dei crimini del comunismo" di Gianluca Falanga]</ref> Tra questi monumenti, vi sono: [[Pietra Soloveckij]], [[Maschera del rimorso]], [[Monumento alle vittime del Comunismo]], [[Memoriale Gloria Victis]], [[Memoriale delle vittime del Comunismo e della Resistenza]], [[Museo dell'occupazione dell'Estonia]] (dedicato a tutte le vittime di comunismo e nazismo), [[Memoriale del Muro di Berlino]], [[Gedenkstätte Berlin-Hohenschönhausen|Memoriale di Berlino-Hohenschönhausen]], [[Museo del genocidio di Tuol Sleng]], [[Choeung Ek Memorial]], [[Museo memoriale dei martiri del Terrore rosso]].<ref>{{cita testo|url=http://www.identitanazionale.it/docu_y006.php|titolo=descrizione di altri monumenti}}</ref><ref>
{{cita testo|url=https://www.secoloditalia.it/2017/10/putin-inaugura-a-mosca-il-memoriale-alle-vittime-del-comunismo-sovietico/|titolo=memoriale di Mosca}}</ref>
 
== Note ==
<references />
==Voci correlate==
* [[:Categoria:Anticomunisti]]
* [[Comunismo]]
* [[Critiche al comunismo]]
* [[Il libro nero del comunismo]]
* [[Stato comunista]]
* [[Scomunica ai comunisti]]
 
== Bibliografia ==
==Collegamenti esterni==
*[[Stéphane Courtois]], ''[[Il libro nero del comunismo]]'', collana Le Scie, Mondadori, Milano 1998, ISBN 88-04-47330-4
*[http://www.storialibera.it/temi/comunismo_dal_sogno_all_incubo.php Il comunismo nei suoi aspetti più vari]
*[[Anne Applebaum]], ''[[Gulag: storia dei campi di concentramento sovietici]]'', Mondadori, Milano 2004, ISBN ISBN 88-04-52651-3
*[http://necropolisgulag.altervista.org/index.htm Sito sui crimini del comunismo]
*[[Aleksandr Solženicyn]], ''[[Arcipelago Gulag]]''
*{{en}} [http://www.hawaii.edu/powerkills/COM.ART.HTM Quanti ne hanno assassinati i regimi comunisti?], articolo di R.J. Rummel
*{{en}} [http://assembly.coe.int/Mainf.asp?link=/Documents/AdoptedText/ta06/Eres1481.htm Risoluzione 1481 dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa (2006). Il bisogno della condanna internazionale dei crimini dei regimi totalitari comunisti]
 
== Voci correlate ==
[[Categoria:Anticomunismo| ]]
*[[Critiche al marxismo]]
*[[Decomunistizzazione]]
*[[Maccartismo]]
*[[Massacri anticomunisti]]
*[[Massacri indonesiani del 1965-1966]]
*[[Memoriale delle vittime del Comunismo e della Resistenza]]
*[[Gedenkstätte Berlin-Hohenschönhausen|Memoriale di Berlino-Hohenschönhausen]]
*[[Memoriale Gloria Victis]]
*[[Paura rossa]]
*[[Resistenza anticomunista in Polonia]]
*[[Resistenza anticomunista in Romania]]
*[[Risoluzione 1481 del Consiglio d'Europa]]
*[[Scomunica ai comunisti]]
*[[Terrore bianco (Grecia)]]
*[[Terrore bianco (Russia)]]
*[[Terrore rosso]]
 
== Altri progetti ==
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