Lingua swahili: differenze tra le versioni

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{{lingua
|nome = Swahili
|nomenativo = ''Kiswahili/swahili''
|pronuncia = [swa'hili] "suahìli"
|colore = #ABCDEF
|colore = #D7B4B4
|stati = {{TAN}}<br />{{KEN}}<br />{{UGA}}<br />{{RWA}}<br />{{BDI}}<br />{{COD}}<br />{{SOM}}<br />{{COM}}<br />{{MYT}}<br />{{MOZ}}<br />{{MWI}}<br />{{OMA}}
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|persone = Prima lingua: ~5 milioni<br />Seconda lingua: ~80 milioni
|persone = 71,4 milioni (Ethnologue, 2022)
|classifica = non nelle prime 100
|classifica = 58 (2021)
|scrittura = [[alfabeto latino]]
|scrittura = [[alfabeto latino]], [[mandombe]]
|fam1 = [[Lingue niger-kordofaniane|Niger-Congo]]
|fam1 = [[Lingue niger-kordofaniane|Niger-congo]]
|fam2 = [[Lingue congo-atlantiche|Congo-atlantiche]]
|fam3 = [[Lingue volta-congo|Volta-congo]]
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|fam7 = [[Lingue bantu|Bantu]]
|fam8 = [[Lingue bantu centrali|Bantu centrali]]
|fam9 = [[Lingue swahilisabaki]]
|fam10 = '''Swahili'''
|nazione = {{simbolo|BandieraFlag Unioneof the African AfricanaUnion.svg}} [[Unione africana]]<br />[[Comunità dell'Africa orientale]]<br />{{simbolo|Flag of the East African CommunitySADC.svg}} [[Comunità di sviluppo dell'Africa orientalemeridionale]]<br /><br />{{KEN}}<br />{{TZA}}<br />{{UGA}}<br />{{COD}}<br />{{RWA}}
|minoranza = {{MOZ}}<br />{{BDI}}
|agenzia = [[Baraza la Kiswahili la Taifa]] (Tanzania)<br>[[Chama cha Kiswahili cha Taifa]] (Kenya)
|agenzia = [[Baraza la Kiswahili la Taifa]] (Tanzania)<br />[[Chama cha Kiswahili cha Taifa]] (Kenya)
|iso1 = sw
|iso2 = swa
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|estratto = Watu wote wamezaliwa huru, hadhi na haki zao ni sawa. Wote wamejaliwa akili na dhamiri, hivyo yapasa watendeane kindugu.
|codice = sw
|mappa = [[File:Swahili area.gif|290px|Bacino della lingua ''swahili'']]svg
|didascalia = Area di diffusione della lingua swahili.
}}
Lo '''swahili'''<ref>Secondo [[Luca Serianni|Serianni]], la logica grammaticale [[lingua italiana|italiana]] imporrebbe davanti ai forestierismi come "swahili" l'articolo "il", rappresentando la "w" in questo caso una semiconsonante come la "u" di "suocero", ma nonostante ciò è diffuso anteporre alla parola l'articolo "lo". L'uso è di fatto diviso, interpretando molti, istintivamente, la "w" come una consonante, al pari della "v" di "svogliato" (nonostante la pronuncia). Le possibili ragioni della predilezione di molti parlanti per forme come "lo swahili" e simili sono illustrate da Piero Fiorelli (in Amerindo Camilli, ''Pronuncia e grafia dell'italiano'', Sansoni, Firenze, 1965, p. 194) e da Pietro Janni (in ''Lingua nostra'', LIII, 1992, p. 86 s.). Cfr. [[Accademia della Crusca]], [http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/articolo-davanti-parole-straniere-inizianti- ''Articolo davanti a parole straniere inizianti per'' w ''e'' sw].</ref><ref>Il nome swahili della lingua, usato solo raramente in [[lingua italiana|italiano]], è ''kiswahili''. In passato, i testi in lingua italiana hanno usato anche le denominazioni '''suahili''' o '''suaheli'''.</ref> (pronuncia: ''suahìli'') è una [[Lingue bantu|lingua bantu]], della famiglia delle [[lingue niger-kordofaniane]], diffusa in gran parte dell'[[Africa orientale]], [[Africa centrale|centrale]] e [[Africa meridionale|meridionale]]. Al 2022, è parlato da 71,4 milioni di parlanti totali<ref>{{Cita web|url=https://www.ethnologue.com/guides/ethnologue200|titolo=What are the top 200 most spoken languages?|sito=Ethnologue|data=2018-10-03|lingua=en|accesso=2022-05-27}}</ref>.
 
È la [[lingua nazionale]] di [[Tanzania]], [[Kenya]], [[Uganda]] e [[Ruanda]], nonché una delle sei [[Lingua ufficiale|lingue ufficiali]] dell'[[Unione Africana]], la lingua ufficiale della [[Comunità dell'Africa orientale|Comunità dell'Africa Orientale]] insieme all'inglese e l'interlingua della [[Federazione dell'Africa orientale|Federazione dell'Africa Orientale]], che ha come lingue ufficiali l'inglese e il francese. Lo swahili è diffuso anche al di fuori dei paesi in cui è lingua ufficiale, in quanto è usata come lingua d’affari in [[Burundi]] e ha molti altri parlanti nella [[Repubblica Democratica del Congo]]. Inoltre, essendo lo swahili una [[Lingua (linguistica)|lingua]] storicamente legata al commercio marittimo, ci sono comunità di lingua swahili in molte città portuali anche al di fuori dell'[[Africa]].
Lo '''swahili'''<ref>Secondo [[Luca Serianni|Serianni]], la logica grammaticale [[lingua italiana|italiana]] imporrebbe davanti ai forestierismi come "swahili" l'articolo "il", rappresentando la "w" in questo caso una semiconsonante come la "u" di "suocero". L'uso è di fatto diviso, interpretando molti, istintivamente, la "w" come una consonante, al pari della "v" di "svogliato" (nonostante la pronuncia). Le possibili ragioni della predilezione di molti parlanti per forme come "lo swahili" e simili sono illustrate da Piero Fiorelli (in Amerindo Camilli, ''Pronuncia e grafia dell'italiano'', Sansoni, Firenze, 1965, p. 194) e da Pietro Janni (in ''Lingua nostra'', LIII, 1992, p. 86 s.). Cfr. [[Accademia della Crusca]], [http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/articolo-davanti-parole-straniere-inizianti- ''Articolo davanti a parole straniere inizianti per'' w ''e'' sw].</ref> o '''kiswahili'''<ref>La parola "kiswahili" è il nome swahili della lingua, usato solo raramente in [[lingua italiana|italiano]]. In passato, i testi in lingua italiana hanno usato anche le denominazioni '''suahili''' o '''suaheli'''.</ref>
(pronuncia: ''suahìli'', ''chisuahìli'') è una [[Lingue bantu|lingua bantu]], della famiglia delle [[lingue niger-kordofaniane]], diffusa in gran parte dell'[[Africa orientale]], [[Africa centrale|centrale]] e [[Africa meridionale|meridionale]]. È lingua nazionale di [[Tanzania]], [[Kenya]], [[Uganda]] e [[Ruanda]] nonché una delle lingue ufficiali dell'[[Unione Africana]].
 
L'80% dei parlanti di swahili usa questa lingua come lingua seconda (L2), ragion per cui a livello di parlanti nativi appare molto in basso nelle classifiche ma svetta ai primi posti tra le lingue più diffuse al mondo per numero di parlanti totali, un destino in comune con lingue come l'[[Lingua inglese|inglese]] e il [[Lingua francese|francese]]. Data la parentela con molte altre lingue Bantu, è la più grande interlingua nativa dell'[[Africa orientale]] e una delle [[Lingua ausiliaria internazionale|interlingue]] maggiori di tutta l'[[Africa subsahariana]] (in quella settentrionale si usa l'[[Lingua araba|arabo]] moderno standard).
Lo parlano come prima lingua circa 5-10 milioni di persone, e come seconda lingua circa 80 milioni.<ref>L Marten, "Swahili", in ''Encyclopedia of Language and Linguistics'', 2ª ed., Elsevier 2005</ref> Inoltre, essendo il swahili una lingua storicamente legata al commercio marittimo, ci sono comunità di lingua swahili in molte città portuali anche al di fuori dell'Africa. Data la sua grande diffusione, e la parentela con le altre lingue bantu, lo swahili svolge la funzione di [[lingua franca]] in gran parte dell'[[Africa subsahariana]].
 
== Nome e storia; varietà standard ==
Il nome "swahili" deriva dall'aggettivo [[lingua araba|arabo]] ''sawahili'' (سواحلي), al plurale ''sawahil'' (سواحل), che significa "costiero" (da ''sahel'', ساحل, "costa", che è la radice da cui deriva anche il nome [[Sahel]]). Questo aggettivo ha storicamente assunto la funzione di denotare i popoli della costa orientale africana. Dalla radice "swahili" che indica il popolo derivano in swahili una quantità di costrutti; il nome "kiswahili", per esempio, è composto usando il prefisso "ki", che è prefisso dei nomi delle lingue;<ref>Per esempio, la [[lingua italiana]] in swahili si chiama ''kiitalia''</ref> chi parla swahili viene detto '''mswahili''' (al plurale '''waswahili''');<ref>In swahili, i prefissi m-/wa- si applicano a una classe di [[sostantivo|sostantivi]] riferiti a persone o animali, rispettivamente per costruirne il singolare e il plurale.</ref> e analogamente '''uswahili''' è la cultura swahili, o la regione abitata dai popoli di lingua swahili.
Il nome "swahili" deriva dall'aggettivo [[lingua araba|arabo]] ''sawahili'' (سواحلي), al plurale ''sawahil'' (سواحل), che significa "costiero (dall'arabo ''sāḥil'' e persiano ''sahel'', ساحل, "costa", che è la radice da cui deriva anche il nome [[Sahel]]). Questo aggettivo ha storicamente assunto la funzione di denotare i popoli della costa orientale africana. Dalla radice "swahili" che indica il popolo derivano in swahili una quantità di costrutti; il nome "kiswahili", per esempio, è composto usando il prefisso "ki", che è prefisso dei nomi delle lingue;<ref>Per esempio, la [[lingua italiana]] in swahili si chiama ''kiitalia''</ref> chi parla swahili ("i swahili, la gente swahili") viene detto '''mswahili''' (al plurale '''waswahili''');<ref>In swahili, i prefissi m-/wa- si applicano a una classe di [[Sostantivo|sostantivi]] riferiti a persone o animali, rispettivamente per costruirne il singolare e il plurale.</ref> e analogamente '''uswahili''' è la cultura swahili, o la regione abitata dai popoli di lingua swahili.
 
== Storia ==
Lo swahili si sviluppò come lingua di interscambio sulle rotte commerciali che univano l'Africa all'Asia, e che costituivano una rete estremamente ampia e attiva che aveva uno dei suoi maggiori centri a Zanzibar. Tali scambi, di cui si ha notizia almeno a partire dal [[I secolo a.C.]], influenzarono profondamente le culture della costa orientale dell'Africa, che acquisirono elementi [[Lingue bantu|bantu]], [[arabi]], [[india]]ni, [[persia]]ni e via dicendo. In questo contesto, lo swahili svolgeva una funzione di interfaccia; questa sua natura di [[lingua commerciale]] e multiculturale si riflette nella straordinaria abbondanza di [[Prestito linguistico|prestiti linguistici]] che lo swahili ha ricevuto da altre lingue. Sono numerosi i termini di origine [[lingua araba|araba]] (per esempio ''waziri'', "[[ministro]]"), [[lingua persiana|persiana]] (''serikali'', "[[governo]]") e [[hindi]] (''chandarua'', "[[zanzariera]]").
 
Con l'arrivo degli [[Europa|europei]] e il [[colonialismo]], lo swahili non perse le sue caratteristiche di lingua aperta alle contaminazioni con altri idiomi. Se i vocaboli non-bantu dellodel swahili antico sono quasi tutti di origine araba o persiana, moltissimi vocaboli di recente acquisizione sono di origine [[lingua portoghese|portoghese]] (p.es., ''pesa'' per "[[denaro]]" o ''meza'' per "[[tavolo]]"), [[lingua tedesca|tedesca]] (''shule'' per "[[scuola]]") o [[lingua inglese|inglese]] (''basi'' per "[[autobus]]" o ''gari'' per "[[automobile]]").
 
Nonostante i numerosi vocaboli acquisiti da lingue straniere, lo swahili ha sempre mantenuto la struttura generale di una [[lingue bantu|lingua bantu]], e ha molte più parole in comune con le lingue bantu che con l'arabo, il persiano, e così via; queste caratteristiche ne hanno facilitato la diffusione come seconda o terza lingua in ampie regioni dell'entroterra africano in cui si parlano lingue della stessa famiglia.
 
È difficile stabilire con precisione da quanto tempo lo swahili esista come lingua distinta; molto probabilmente il nucleo del linguaggio si sviluppò a Zanzibar, per poi diffondersi lungo le rotte commerciali, a partire da millecinquecento anni fa. Uno dei primi documenti scritti in swahili pervenutici è un [[poema epico]] (trascritto in [[alfabeto arabo]]) intitolato ''[[Utenzi wa Tambuka]]'' ("La storia di Tambuka"), del [[1728]].
 
Di questa lingua, suddivisa in dialetti relativi a più aree geografiche (es. Congo, Mozambico, Comore, Mayotte, Somalia...), esiste una varietà standard e prestigiosa, cioè la "'''kiunguja'''", basata sulla parlata della [[Zanzibar (città)|città di Zanzibar]] ([[Tanzania]]). I libri che insegnano lo swahili standard (o che partono da questa varietà per poi aprire una finestra sulle altre) si basano sulla varietà kiunguja. Il nome di questa varietà deriva dal nome in swahili di Zanzibar, una città dell'[[Zanzibar|omonima isola]] che significa "l'Isola dello Zenzero" o "l'Isola dei Neri".
 
== Classificazione e rapporti con altre lingue ==
I linguisti classificano lo swahili nel gruppo delle [[lingue stretto bantu centrali G]]. Appartiene al sottogruppo di lingue bantu noto come [[Sabaki (lingue)|Sabakisabaki]], ed è strettamente correlato alle lingue del gruppo [[Mijimiji Kendakenda]] quali [[Lingua pokomo|pokomo]] e [[Lingua ngazija|ngazija]] e alle lingue delle Comore. Come si è già detto, il [[Lessico|vocabolario]] della lingua risente di numerose influenze. Laddove uno stesso concetto si possa esprimere in diversi modi, i termini derivati da lingue non-bantu sono in genere considerati più raffinati e quelli bantu più volgari.
 
== Distribuzione geografica ==
[[File:Maeneo penye wasemaji wa Kiswahili.png|thumb|upright=1.4|
{{legend|#055B00|aree dove illo swahili o il [[lingua comoriana|Comorianocomoriano]] è la lingua madre}}
{{legend|#1A841A|lingua ufficiale o nazionale}}
{{legend|#5CD65C|lingua commerciale}}
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=== Lingua ufficiale ===
Lo swahili è la lingua ufficiale della [[Tanzania]], dell'[[Uganda]], del [[Ruanda]] e del [[Kenya]]. È anche una delle sei lingue di lavoro dell'[[Unione Africana]] insieme a inglese, spagnolo, portoghese, francese e arabo moderno standard ed è la lingua ufficiale della [[Comunità dell'Africa orientale|Comunità dell'Africa Orientale]] insieme all'inglese. Infine, è l'interlingua della [[Federazione dell'Africa orientale|Federazione dell'Africa Orientale]], che però ha come lingue ufficiali l'inglese e francese (ma di fatto in quell'area la popolazione parla lo swahili come interlingua).
Lo swahili è la lingua ufficiale della [[Tanzania]], dell'[[Uganda]], del [[Ruanda]] e del [[Kenya]].
 
Il portoghese è parlato in paesi dell'Africa orientale e occidentale come Mozambico e Angola ed è anche lingua ufficiale in questi paesi, mentre l'arabo è diffuso in Nordafrica a seguito delle conquiste dell'Impero Islamico. Il francese è lingua ufficiale in primis di molti paesi colonizzati in passato dai francesi (Benin, Burkina Faso, Cameroon, Chad, Djibouti, RDC, Gabon, Madagascar, Senegal, Togo...). Lo spagnolo si parla a Ceuta e Melilla, nella parte africana delle Colonne d'Ercole, nelle Isole Canarie, territori spagnoli vicini alle coste del Marocco, e in Guinea Equatoriale. L'inglese infine è una generica interlingua che può essere conosciuta dai parlanti istruiti, se si eccettua il Sudafrica (in cui comunque i parlanti inglesi non sono la maggioranza) e alcuni paesi in cui è pure lingua ufficiale. Quindi, se si aggiunge lo swahili, questo gruppo di lingue è particolarmente rappresentativo dell'Africa. Il Ruanda ha ben tre di queste lingue come ufficiali: swahili, inglese e francese (a cui poi si aggiunge una quarta lingua).
 
=== Dialetti e lingue derivate ===
Data la varietà culturale ed etnica dei popoli che parlano swahili come prima lingua, non sorprende che esistano numerose varianti locali, o [[dialetto|dialetti]]. Si distinguono comunemente i seguenti dialetti principali:
 
* '''Kiungujakiunguja''', parlato sulla costa e nella città di [[Zanzibar]] (detta ''Unguja'' in swahili). Su questa forma è basato lo swahili standard.
* '''Kitumbambukitumbambu''', entroterra rurale di Zanzibar
* '''Kimrimakimrima''', nella zona di [[Pangani]], [[Dar es Salaam]], [[Rufiji]] e [[Mafia (isola)|Mafia]]
* '''Kimgaokimgao''', a [[Kilwa (città storica)|Kilwa]]
* '''Kipembakipemba''', [[isola di Pemba]]
* '''Kimvitakimvita''', area di [[Mombasa]]
* '''Kiamukiamu''', [[Lamu (isola)|isola di Lamu]]
* '''Kingwanakingwana''', [[Repubblica Democratica del Congo|Congo]]
* '''Shikomorshikomor''', [[Comore]]
* '''Shimaoreshimaore''', [[Mayotte]]
* '''Shindzuanishindzuani''', [[Anjouan]] (Comore)
* '''Shingadzijashingadzija''', [[Grande Comore]]
* '''Kimwanikimwani''', [[Mozambico]]
* '''Chimwiinichimwiini''', [[Somalia]]
* '''Shengsheng''':, [[Nairobi]]
 
== Alfabeto e pronuncia ==
I primi documenti scritti risalgono ad un periodo compreso tra la fine del [['600]] e gli inizi [['700]] ed utilizzavano l'[[alfabeto arabo]]; l'attuale forma scritta, di uso corrente, utilizza l'[[alfabeto latino]].
 
Quanto alla fonetica, le parole swahili sono quasi tutte piane, cioè l'accento cade sempre sulla penultima sillaba. In genere, questo implica che sia accentata la penultima vocale della parola; tuttavia, ci sono casi in cui può essere "accentata" una consonante. Questo vale per esempio per ''mbwa'' ("cane"), in cui si enfatizza la ''m'', o ''nne'' ("quattro") in cui si enfatizza la prima ''n''. Vocali e consonanti si pronunciano in genere in modo abbastanza simile all'[[lingua italiana|italiano]]. La pronuncia standard del swahili fa fede alla varietà di Zanzibar e contiene dei suoni presi in prestito dall'arabo, che possono essere approssimati dai parlanti non colti.
=== Fonetica ===
Le parole swahili sono quasi tutte piane, cioè l'accento cade sempre sulla penultima sillaba. In genere, questo implica che sia accentata la penultima vocale della parola; tuttavia, ci sono casi in cui può essere "accentata" una consonante. Questo vale per esempio per ''mbwa'' ("cane"), in cui si enfatizza la ''m'', o ''nne'' ("quattro") in cui si enfatizza la prima ''n''. Vocali e consonanti si pronunciano in genere in modo abbastanza simile all'[[lingua italiana|italiano]].
 
{| class="wikitable sortable"
==== Vocali ====
|+
{| class="wikitable"
!Lettera
||'''Vocale''' || Suono (approssimativo)
!Trascriz.
AFI
!Spiegazione
|-
|a
||'''a''' || come in italiano
|/a/
|È una "a" di '''a'''lbero. Il dittongo "wa" si pronuncia /wɑ/, cioè con una "a" spalancata e posteriore, gutturale e cupa, come nell'inglese "ca''r''" pronunciato con la pronuncia Oxbridge/Queen English/Received Pronunciation. "Ya" invece si pronuncia sempre /ja/. La -a a fine parola può defonologizzarsi in una vocale neutra schwa /ə/, che si ottiene immaginando di pronunciare tutte le consonanti dell'alfabeto ("a, bi, ci, di, e, effe, gi...") senza declamare il nome per intero, ma solo il suono ("a, b, c, d, e, f, g..."). Per fare un discorso generico sull'allungamento vocalico in swahili, tutte e cinque le vocali si possono scrivere due volte di fila, dando origine a un leggero allungamento vocalico che in IPA si indica con due puntini (per esempio, da /a/ si ottiene /a:/). Tutti gli allungamenti vocalici, presenti in un gruppo contenuto di vocaboli, derivano dalla caduta di una L intervocalica. Un fenomeno simile è avvenuto anche in Zulu.
|-
|e
||'''e''' || come nell'italiano ''terra''
|/ɛ/~/e/
|È una "e" di '''e'''lica, che se accentata si apre in una "é" di perché.
|-
|i
||'''i''' || come in italiano
|/i/~/ɪ/
|È una "i" di p'''i'''ccolo che, se non accentata, si apre leggermente.
|-
|o
||'''o''' || come nell'italiano ''gioco''
|/ɔ/~/o/
|È una "o" di '''o'''cchio, che se accentata si apre leggermente. La vocale, in entrambi i casi, è arrotondata/procheila. Una vocale arrotondata si dice tale quando si pronuncia con le labbra arrotondate in un cerchiolino.
|-
|u
||'''u''' || come in italiano
|/u/~/ʊ/
|}
|È una "u" di '''u'''ltimo, vocale arrotondata. Se non accentata, si apre leggermente.
 
==== Consonanti ====
{| class="wikitable"
||'''Consonante''' || Suono (approssimativo)
|-
|b
||'''b''' || come in italiano
|/ɓ/
|È una "b" di '''b'''alena, consonante sonora. Una consonante si dice sonora se il palmo della mano intorno alla gola sente le vibrazioni delle corde vocali durante la pronuncia. Si paragonino "fffff" e "sssss" con "mmmm" e "vvvv". In più, i suoni che in IPA hanno un piegamento in alto si dicono "implosivi": essi sono suoni sonori che sono introdotti da una sorta di deglutizione durante la pronuncia effettuata con la glottide, una valvola in fondo alla gola che si individua tossicchiando. Durante questa deglutizione, si tiene contratto il velo palatino, ostruendo la cavità nasale.
|-
|ch
||'''d''' || come in italiano
|/t͡ʃ/
|È una "ci" di '''c'''iao, consonante sorda.
|-
|d
||'''f''' || come in italiano
|/ɗ/
|È una "d" di '''d'''ente, consonante sonora e implosiva.
|-
|dh
||'''g''' || come nell'italiano ''gatto''
|/ð/
|È una "d" di '''d'''ente, sonora ma interdentale, cioè pronunciata con la punta della lingua tra i denti, come nell'inglese '''th'''at. Le parole che hanno questo suono sono prestiti. I parlanti non colti possono approssimare questo suono.
|-
|f
||'''h''' || come nell'inglese ''hat''
|/f/
|È una "f" di '''f'''arfalla, consonante sorda.
|-
|g
||'''j''' || come la ''g'' nell'italiano ''gioco''
|/ɠ/
|È una "g" di '''g'''atto, consonante sonora e implosiva.
|-
|gh
||'''k''' || come la ''c'' nell'italiano ''cosa''
|/ɣ/~/ʀ/
|È una "g" di '''g'''atto, consonante sonora ma senza contatto tra organi. La pronuncia araba più diffusa, come alternativa, è quella di una "r" di '''r'''ana sonora ma uvulare, cioè pronunciata come in tedesco, facendo vibrare l'ugola (il pendaglio in fondo alla bocca) con la radice della lingua. Si trova in prestiti.
|-
|h
||'''l''' || come in italiano
|/h/
|È un'aspirazione sorda dalla glottide, come nell'inglese "'''h'''ave". Se prima di /u/, si può plasmare e assimilare in /x/-, cioè una "c" di '''c'''ane sorda e senza contatto tra organi.
|-
|j
||'''m''' || come in italiano
|/d͡ʒ/~/ʄ/
|È una "gi" di '''g'''ioco, consonante sonora. In alternativa, è un suono che si ottiene pronunciando alla massima velocità "ghe-ghi-ghe-ghi-ghe-ghi" lasciando la lingua libera di muoversi: il dorso della lingua tenderà a sporgersi in avanti. In questa posizione, si pronuncia una "g" di '''g'''atto, consonante sonora. Si paragoni la posizione con quella di default e tipica, individuabile pronunciando "go-gu-go-gu-go-gu".
|-
|k
||'''n''' || come in italiano
|/k/
|È una "c" di '''c'''ane/"k" di '''k'''oala, consonante sorda.
|-
|kh
||'''p''' || come in italiano
|/x/~/ʁ/
|È una "c" di '''c'''ane, sorda e senza contatto tra organi. La pronuncia araba più diffusa, come alternativa, è quella di una "r" di '''r'''ana sorda ma uvulare, come in francese. Si trova in prestiti.
|-
|l
||'''r''' || come in italiano
|/l/
|È una "l" di '''l{{'}}''eva, consonante sonora.
|-
|m
||'''s''' || come nell'italiano ''sella''
|/m/
|È una "m" di '''m'''ano, consonante sonora. Nelle combinazioni -mv- e -mf-, la /m/ si assimila alla consonante successiva diventando /ɱ/ labiodentale: si pronuncia cioè tenendo gli incisivi dell'arcata dentaria superiore a contatto con il labbro inferiore, come nell'italiano a'''nf'''ora e tra'''mv'''iere.
|-
|n
||'''t''' || come in italiano
|/n/
|È una "n" di '''n'''ave, consonante sonora. Nella combinazione -nk- si assimila in /ŋ/, come nell'italiano pa'''nc'''a. La combinazione -nb-, in cui si assimila a /m/, è presente nel prestito e anglicismo "kranberi", da "cranberry" (mirtillo/ossicocco).
|-
|ny
||'''v''' || come in italiano
|/ɲ/
|È una "gni" di '''gn'''omo, consonante sonora.
|-
|ng'
||'''w''' || come nell'inglese ''week''
|/ŋ/
|È una "ng" di fa'''n'''go, ma senza la /g/ di rilascio, come segnalato dall'apostrofo.
|-
|p
||'''y''' || come nell'inglese ''yes''
|/p/
|È una "p" di '''p'''alla, consonante sorda.
|-
|r
||'''z''' || come la ''s'' nell'italiano ''asola''
|/ɾ/~/r/
|}
|È una "r" di a'''r'''a'''r'''e o come nell'inglese statunitense "ci'''t'''y, be'''tt'''er", consonante sonora e solitamente monovibrante. Alcuni parlanti la pronunciano polivibrante /r/, come nell'italiano pa'''r'''co e ca'''rr'''o.
Si può notare che non compaiono le consonanti ''q'' e ''x''; la ''c'' compare solo nella combinazione ''ch'' (vedi sotto).
 
==== Digrammi ====
{| class="wikitable"
||'''Combinazione''' || Suono (approssimativo)
|-
||'''ch''' || come la ''c'' nell'italiano ''ciao''
|-
|s
||'''dh''' || come il ''th'' nell'inglese ''either''
|/s/
|È la "s" sorda (o aspra) di '''s'''enza, a'''s'''petta, gu'''s'''to.
|-
|sh
||'''gh''' || simile alla ''r'' [[lingua francese|francese]]
|/ʃ/
|È una "sci" di '''sc'''ienza, consonante sorda.
|-
|t
||'''kh''' || simile a ''ch'' nel [[lingua tedesca|tedesco]] ''Bach''
|/t/
|È una "t" di '''t'''avolo, consonante sorda.
|-
|th
||'''ng''' || come nell'inglese ''finger''
|/θ/
|È una "t" di '''t'''avolo, consonante sorda ma interdentale, come nell'inglese "'''th'''ink". Si trova in prestiti.
|-
|v
|'''ng''''
|/v/
|come nell'inglese ''singer''
|È una "v" di '''v'''ela, consonante sonora.
|-
|w
||'''ny''' || come ''gn'' in ''vigna''
|/w/-
|È una "u" di q'''u'''aglia, semivocale arrotondata chiusa. Si ottengono dittonghi da tutte le vocali.
|-
|y
||'''sh''' || come ''sc'' in ''scienza''
|/j/-
|È una "i" di '''i'''ena, semivocale con cui si ottengono dittonghi da tutte le vocali ("ya" si pronuncia sempre /ja/). Attento alla consonante ny- (e dunque alle combinazioni nya, nye, nyi, nyo, nyu).
|-
|z
||'''th''' || come nell'inglese ''think''
|/z/
|È la "s" sonora (o dolce) della pronuncia in italiano standard di ba'''s'''e, '''s'''bagliato, mi'''s'''ero, impre'''s'''a. La consonante deve pronunciarsi tramite vibrazione delle corde vocali; il suono è presente, p.es., anche in tedesco, francese, portoghese, catalano, romeno e nel dialetto shanghainese. Da non confondersi quindi con la "s" sorda (o aspra) di '''s'''enza, a'''s'''petta, gu'''s'''to, per cui non c'è vibrazione.
|}
Non si usano "C, Q, X". Quanto alle lettere doppie (e.g. italiano pa'''ll'''a), lo swahili non ha le doppie tranne nel vocabolo per dire "quattro", "'''nn'''e". In alcune parlate dialettali, alcune consonanti sia sorde che sonore si possono sentire accompagnate da aspirazione, cioè uno sbuffo d'aria: /pʰ tʰ tʃʰ kʰ bʰ dʰ dʒʰ ɡʰ/. Due parole identiche ma aventi due significati diversi possono essere distinte dall'aspirazione.
 
Quanto ai prestiti, circa il 30% del vocabolario swahili deriva dall'arabo. La stessa scrittura, prima dell'alfabeto latino, come già accennato era basata sull'alfabeto arabo con alcune modifiche marginali alle consonanti e ai diacritici delle vocali. Alcuni parlanti colti possono riprodurre la faringalizzazione nelle consonanti che in arabo sono faringalizzate: /dˤ, sˤ, tˤ, zˤ/. Per ottenere una consonante faringalizzata, bisogna immaginare di pronunciare una consonante (in questo caso /d, s, t, z/) con la radice della lingua già avvicinata alla parete della gola/faringe, come se ci si stesse soffocando con la lingua. Si sentirà dunque una consonante cupa, strozzata e chiusa. Anche la vocale successiva si sentirà cupa, strozzata e chiusa. La faringalizzazione era presente forse anche in Old Chinese, secondo la ricostruzione Baxter-Sagart (2014), e in ebraico biblico. Nei prestiti in arabo, cade la 'ayn, ciè la fricativa faringale sonora, cioè un suono che si può immaginare come la vocale neutra pronunciata con la radice della lingua in posizione di faringalizzazione. Nella parola "Allah" la "LL" è faringalizzata come eccezione per dare enfasi e questa faringalizzazione si può conservare nelle varie lingue straniere, incluso lo swahili. Per finire, se una parola araba contiene /q/ (una "c" di ''c''ane pronunciata con la radice della lingua contro la parte morbida del palato/il velo palatino/zona uvulare, cioè dove si trova un pendaglio detto "ugola"), un parlante colto può pronunciarla /q/. Altrimenti, si approssima e in più tutte le faringalizzazioni cadono. A questi accomodamenti, si aggiunge la caduta di 'ayn, come già detto, e l'approssimazione eventuale delle quattro consonanti reperibili in prestiti (/θ/ > /s/; /ð/ > /z/; /ɣ/ > /g/; /x/ > /h/ ''o simili''; /q/ > /k/). Cadono pure gli allungamenti vocalici presenti in arabo, a meno che un parlante colto decide di ritenerli (non sono da confondere con gli allungamenti vocalici in swahili), e cade pure la hamza/stacco glottale/colpo di glottide, cioè un suono solitamente sonoro che si approssima immaginando di tirare un colpetto di tosse.
La lettera ''m'', se anteposta a un'altra consonante diversa da ''w'', viene enfatizzata e dà luogo a una sillaba, che eventualmente può ricevere l'accento, come in ''mzuri''. Lo stesso si può dire per la ''n'' se anteposta a una consonante diversa da ''y'' (con l'eccezione della combinazione speciale ''ng<nowiki>'</nowiki>'', in cui la ''n'' non viene mai enfatizzata).
 
Infine, la lettera ''m'', se anteposta a una consonante (non la semivocale ''w''), viene enfatizzata e dà luogo a una sillaba, che eventualmente può ricevere l'accento, come in ''mzuri''. Lo stesso si può dire per la ''n'' se anteposta a una consonante diversa da ''y'' (con l'eccezione della combinazione speciale ''ng<nowiki>'</nowiki>'', in cui la ''n'' non viene mai enfatizzata).
== Grammatica ==
<!--Descrizione della grammatica della lingua.
(con sezioni specifiche per ogni classe grammaticale: articoli, nomi, pronomi, aggettivi, verbi ecc. eventualmente corredate da tabelle o elenchi)-->
 
=== NomiLessico ===
Pur avendo una struttura generale bantu sia dal punto di vista grammaticale che [[lessico|lessicale]], lo swahili è ricco di parole di derivazione straniera, che riflettono i periodi di dominazione culturale o politica straniera attraverso la storia dell'[[Africa orientale]], o comunque l'influsso dei rapporti dei popoli della costa africana con altre culture. Sono particolarmente numerose le parole di origine [[lingua araba|araba]] (per esempio i numeri dal venti in poi, ''lugha'', "lingua", ''safari'', "viaggio", ''saa'', "ora" o "orologio", ''kufikiri'', "pensare", ''kitabu'', "libro"); ha origine araba, come si è detto, lo stesso nome "swahili". Nel swahili moderno sono molto comuni anche le parole di origine [[lingua inglese|inglese]] (per esempio ''kompyuta'', "computer", ''stampu'', "francobollo", ''televisheni'', "televisione", ''penseli'', "matita"). Altre parole hanno origine [[lingua portoghese|portoghese]] (''meza'', "tavolo", ''gereza'', "prigione"), [[lingua persiana|persiana]] (''sheha'', "capovillaggio") e [[lingua tedesca|tedesca]] (''shule'', "scuola"). In generale, le parole di origine straniera non sono soggette alle regole grammaticali tipicamente bantu del linguaggio; per esempio, i sostantivi non hanno suffissi tipici per il singolare e il plurale, a differenza di quanto avviene per quelli di origine africana.
Lo swahili, come le altre [[lingue bantu]], ha un ricco sistema di [[classe nominale|classi nominali]]. Ogni [[sostantivo]] fa capo a una classe. Tradizionalmente si classificano le forme singolari e plurali secondo classi distinte; sulla base di questa convenzione, si può dire che lo swahili antico aveva 22 classi (almeno 10 delle quali comuni alle altre lingue bantu), mentre nello swahili moderno questo numero si è ridotto a 14: sei classi di sostantivi singolari, sei di plurali, una classe per gli infiniti verbali, e una classe a sé stante per il solo sostantivo ''mahali'' ("luogo"). Ogni classe raggruppa sostantivi con qualche tratto semantico in comune. Convenzionalmente le classi sono identificate da numeri; i numeri dispari indicano i singolari, i numeri pari indicano i plurali. Nei [[dizionario|dizionari]] e nelle [[grammatica|grammatiche]], ogni classe singolare è spesso trattata assieme alla corrispondente classe plurale; si parla in questo caso, per esempio, della classe 1/2 (ovvero la classe di singolari 1 e la corrispondente classe di plurali, 2), 3/4, e via dicendo. Le classi sono anche talvolta riferite attraverso i prefissi tipici dei sostantivi della classe; la classe 1/2 viene per esempio detta anche "classe ''m/wa''", poiché i sostantivi di classe 1 iniziano solitamente per ''m''- e le corrispondenti forme plurali (classe 2) per ''wa''-.
 
Una delle peculiarità del swahili è che le ventiquattro ore del giorno hanno una numerazione differente rispetto a quella standard predominante nel mondo. Questa numerazione è legata al fatto che nell'area di origine del swahili, che è prossima all'[[equatore]], gli orari dell'[[alba]] e del [[tramonto]] sono sostanzialmente invarianti nell'arco dell'anno, rispettivamente alle 6 antimeridiane e alle 6 pomeridiane. Il sistema di numerazione swahili conta le ore a partire dall'alba e dal tramonto. Per esempio, le 7 antimeridiane sono indicate dall'espressione ''saa moja asubuhi'', letteralmente "l'una del mattino", mentre le 7 pomeridiane sono ''saa moja usiku'' ("l'una della notte"); le 8 antimeridiane sono ''saa mbili asubuhi'' ("le due del mattino"), e via dicendo. Il numero [[zero]] non viene impiegato; le 6 antimeridiane o pomeridiane sono rispettivamente indicate dalle espressioni ''saa kumi na mbili asubuhi'' ("le dodici del mattino") e ''saa kumi na mbili jioni'' ("le dodici della sera").
{| class="wikitable"
||'''classe 1''' || nomi di esseri animati (uomini e animali) -singolare|| es.: '''''m'''tu'', persona
|-
||'''classe 2''' || nomi di esseri animati (uomini e animali) -plurale|| es.: '''''wa'''tu'', persone
|-
||'''classe 3''' ||nomi di vegetali e anche sostantivi che esprimono un'azione -singolare|| es.: '''''m'''ti'', albero
|-
||'''classe 4''' ||nomi di vegetali e anche sostantivi che esprimono un'azione -plurale|| es.:'''''mi'''ti'', alberi
|-
||'''classe 5''' ||nomi di frutta, parti del corpo,<ref>Più esattamente, appartengono alla classe 5/6 le parti del corpo che sono "a coppie", come occhi, spalle, braccia, ecc.</ref> accrescitivi -singolare||es.:('''-''')''chungwa'', arancia<br />es.:'''''ji'''cho'', occhio
|-
||'''classe 6''' ||nomi di frutta, parti del corpo, accrescitivi -plurale ||es.:'''''ma'''chungwa'', arance<br />es.:'''''ma'''cho'', occhi
|-
||'''classe 7''' ||nomi che indicano oggetti inanimati -singolare||es.:'''''ki'''tu'', cosa
|-
||'''classe 8''' ||nomi che indicano oggetti inanimati -plurale||es.:'''''vi'''tu'', cose
|-
||'''classe 9''' ||rowspan=2|nomi invariabili, che hanno la stessa forma per il plurale e per il singolare; appartengono a questa classe molti termini di origine straniera ||rowspan=2|es.:''nyumba/nyumba'' casa/e<br />es.:''habari/habari'' notizia/e
|-
||'''classe 10'''
|-
||'''classe 11''' ||nomi che indicano solitamente qualcosa di lungo o ampio (i cui plurali stanno nella classe 10)||es.: '''''u'''kuta,'' muro (''kuta'', muri)
|-
||'''classe 12''' || rowspan="2" | presenti in altre lingue bantu, non utilizzate dal swahili standard||
|-
||'''classe 13''' ||
|-
||'''classe 14'''
|nomi astratti, che non hanno plurale.||es.: ''uzuri'', bontà.
|-
||'''classe 15''' || infiniti verbali ||es.:''kupenda'', amare.
|-
||'''classe 16''' ||classe locativa, indica un luogo vasto ||''mahali'', posto
|-
|}
 
=== AggettiviGrammatica ===
{{vedi anche|Grammatica swahili}}
Gli aggettivi di origine bantu assumono un prefisso diverso in funzione della classe nominale del sostantivo al quale si riferiscono.
La caratteristica fondamentale (e difficoltà fondamentale, mentre altre non sono veramente quella fondamentale) del swahili è la concordanza di numero basata sul sistema di 8 classi di nomi, tale per cui in primis un determinato prefisso forma il singolare e il plurale di una parola. La conoscenza del singolare e del pattern della classe (cioè che tipo di vocaboli contiene una classe) in larga misura permettono l’identificazione della classe, ragion per cui si capisce con che prefisso formare il plurale del vocabolo. Le classi, se si riuniscono i singolari e plurali in coppia, sono 8, ma molte grammatiche le separano, modificano leggermente il numero e spiegano che ce ne sono 18. Altre ancora spiegano che lo swahili ne ha 22: semplicemente, in passato ne possedeva altre due (singolare +plurale), oggi obsolete ma ancora presenti nelle altre lingue Bantu. Qui, per semplificare, si prende la versione che spiega che lo swahili ha "8 classi".
 
La difficoltà nasce nel momento in cui più categorie grammaticali hanno l’accordo con questo prefisso che dipende dal nome e dal suo numero (peraltro il prefisso non è universale: esistono 8 classi). L’accordo/concordanza con il prefisso del nome per il singolare o plurale, variabile in base alla classe, coinvolge infatti l’aggettivo qualificativo, l’aggettivo/pronome dimostrativo, l’aggettivo/pronome possessivo, tutti i numeri tranne il 6/7/9/10/multipli di dieci, la preposizione "di" per indicare il complemento di specificazione e il verbo alla terza persona quando riferito al nome in questione. Per esempio, "bambino > bambini" è una parola appartenente alla “classe 1 m-wa" (mtoto > watoto), mentre altre parole come "libro > libri" appartengono invece alla classe 2 ki-vi (kitabu > vitabu). "Bello > belli, due, questo > questi, quello > quelli, mio, i libri/i bambini/il libro/il bambino illustra <inserire argomento a caso>" prendono certi prefissi se si riferiscono a "bambino" o a "libro", a cui si aggiunge il fatto che in questo preciso caso le parole sono state selezionate per fare l’esempio al singolare: potrebbero essere "bambini" e "libri". Già esse stesse in partenza hanno un diverso singolare e plurale: wa- funziona con la classe 1 m-wa, non con altri nomi: il plurale di "libro" è vitabu, non *watabu. Si ricorda che molte informazioni sulla classe vengono dal singolare, che contiene già il prefisso: è anche la forma dei dizionari cartacei e online e le 8 classi hanno dei pattern (non contengono in toto dei vocaboli alla rinfusa).
Es.: '''''-zuri''''' bello, buono
{|
||'''''m'''toto '''m'''zuri''|| bambino buono
|-
||'''''wa'''toto '''wa'''zuri''||bambini buoni
|-
||'''''ki'''tabu '''ki'''zuri''||bel libro
|-
||'''''vi'''tabu '''vi'''zuri''||bei libri
|-
|}
 
Il sistema di prefissi per formare i tempi verbali affermativi e negativi, eccetto la terza persona riferita non ai pronomi personali “lui/lei, loro” come soggetto, è invece piuttosto regolare; le 8 classi seguono in parte dei pattern e la formazione del plurale diventa meccanica, quindi non rappresenta la difficoltà principale.
Gli aggettivi che si riferiscono a esseri animati seguono le regole della classe 1/2 anche quando applicati a sostantivi di altre classi. Gli aggettivi di origine non bantu sono invariabili.
 
Un modo di superare la difficoltà nella concordanza potrebbe quello di studiare un vocabolo al singolare e plurale (sono meccanici) con degli elementi annessi già declinati al singolare e plurale (sono quelli che creano la difficoltà principale), in modo da mutare una difficoltà in un automatismo o in un punto di forza nell’apprendimento siccome lo swahili è piuttosto ferreo in queste regole, salvo poche eccezioni e dei nomi e aggettivi invariabili in numero (a questi si aggiungono dei numeri che non concordano in classe). Per esempio, se si studia la parola “libro”, kitabu (peraltro è un prestito arabo facilmente riconoscibile), si studia il plurale vitabu (è di classe 2 ki-vi) e si unisce a elementi tradotti in swahili come “il mio libro > i miei libri; questo libro > questi libri; quel libro > quei libri; il libro bello > i libri belli; il libro illustra… > i libri illustrano…; due libri; il libro del professore > i libri del professore”. In un’ipotetica frase come “questi miei libri belli illustrano la storia di Mozambico”, gli elementi e i dati fondamentali sono la classe della parola “libro” (classe 1 ki-vi) e il fatto che è una parola plurale (vitabu). Mentre la prima soluzione consiste nell’affrontare il problema non consiste solo nel legare le categorie grammaticali più critiche al vocabolo (o almeno al suo pattern singolare-plurale), la seconda consiste nell’impostare fin dal primo momento una spiegazione in cui tutti questi elementi sono già trattati insieme e interconnessi (basta conoscere a monte un pugno di radici che riguardano le componenti grammaticali critiche). Il sistema verbale si può approfondire a parte siccome è piuttosto ferreo e presenta una criticità solo se i verbi hanno come soggetto non un pronome personale soggetto (e.g. egli parla, loro parlano VS il bambino parla, i bambini parlano).
=== Verbi ===
I verbi Swahili hanno una struttura morfologica molto complessa. Consistono di una radice e di un numero variabile di affissi (prevalentemente prefissi, ma anche suffissi). I verbi swahili si coniugano secondo i modi e i tempi, e secondo la [[classe nominale]] del soggetto. Esistono tempi semplici e tempi composti, formati con l'[[verbo ausiliare|ausiliare]] essere. Vi è una coniugazione affermativa e una coniugazione negativa.
 
Lo swahili in sintesi si può pensare come una lingua sub-sahariana che funziona basandosi su un grande sistema dal funzionamento ferreo di prefissi e infissi che modificano la radice delle varie parole. In molte altre caratteristiche, è molto più spartana e snella rispetto alle lingue neo-romanze (e.g. non vi è morfologia per il genere femminile in nessuna categoria grammaticale e non esistono gli articoli, come in cinese. Al massimo, delle parole cambiano interamente nel passaggio da maschile a femminile, e.g. baba > mama). Le radici si possono immaginare come “radici nominali, radici verbali, radici possessive, radice dimostrativa prossimale e distale, radici numerali, radici aggettivali, radici preposizionali”.
Questi sono i prefissi che, generalmente, identificano la persona, nella coniugazione affermativa applicata a soggetti delle classi 1/2 o assimilabili (cioè altri sostantivi che pur non appartenendo a questa classe che si riferiscono a esseri animati, come ''paka'', "gatto"):
 
{| class="wikitable"
||'''ni-'''|| prima persona singolare
|-
||'''u-'''|| seconda persona singolare
|-
||'''a-'''|| terza persona singolare
|-
||'''tu-'''|| prima persona plurale
|-
||'''m-'''|| seconda persona plurale
|-
||'''wa-'''|| terza persona plurale
|}
 
Altre classi nominali hanno propri prefissi, definiti solo per la terza persona singolare e la terza persona plurale. Per esempio, i sostantivi delle classi 7/8 (che in generale indicano oggetti inanimati), hanno prefissi concordanti:
 
{| class="wikitable"
||'''ki-'''|| terza persona singolare
|-
||'''vi-'''|| terza persona plurale
|}
 
Al prefisso che indica la persona viene concatenata una particella infissa che definisce il tempo del verbo; per esempio -''na''- indica un'azione al tempo presente, -''li''- un'azione al passato, e -''ta''- un'azione al futuro. Per esempio, "io studio" è ''ninasoma''; ''walisoma'' significa "essi studiarono"; ''atasoma'' significa "egli (o ella) studierà".
 
=== Articoli ===
In swahili non esistono [[articolo (linguistica)|articoli]]; di conseguenza, per esempio, ''mtoto'' ("bambino") può tradursi come "il bambino", "un bambino", o semplicemente "bambino", a seconda di ciò che suggerisce il contesto.
 
== Vocabolario ==
Pur avendo una struttura generale bantu sia dal punto di vista grammaticale che [[lessico|lessicale]], lo swahili è ricco di parole di derivazione straniera, che riflettono i periodi di dominazione culturale o politica straniera attraverso la storia dell'[[Africa orientale]], o comunque l'influsso dei rapporti dei popoli della costa africana con altre culture. Sono particolarmente numerose le parole di origine [[lingua araba|araba]] (per esempio i numeri dal venti in poi, ''lugha'', "lingua", ''safari'', "viaggio", ''saa'', "ora" o "orologio", ''kufikiri'', "pensare", ''kitabu'', "libro"); ha origine araba, come si è detto, lo stesso nome "swahili". Nello swahili moderno sono molto comuni anche le parole di origine [[lingua inglese|inglese]] (per esempio ''kompyuta'', "computer", ''stampu'', "francobollo", ''televisheni'', "televisione", ''penseli'', "matita"). Altre parole hanno origine [[lingua portoghese|portoghese]] (''meza'', "tavolo", ''gereza'', "prigione"), [[lingua persiana|persiana]] (''sheha'', "capovillaggio") e [[lingua tedesca|tedesca]] (''shule'', "scuola"). In generale, le parole di origine straniera non sono soggette alle regole grammaticali tipicamente bantu del linguaggio; per esempio, i sostantivi non hanno suffissi tipici per il singolare e il plurale, a differenza di quanto avviene per quelli di origine africana.
<!--
==Sistema di scrittura==
Breve descrizione del sistema di scrittura della lingua. Ogni sistema di scrittura possiede una sua pagina, quindi qui dovrebbe esserci solo una breve discussione di come questa lingua fa speciale uso del sistema di scrittura e un collegamento a tutti i sistemi di scrittura usati da questa lingua.
 
==Esempi==
Qualche breve esempio della lingua nel sistema di scrittura originale e in alfabeto latino (se diverso). Se possibile si può includere qui anche qualche esempio audio.
-->
 
== L'ora swahili ==
 
Una delle peculiarità dello swahili è che le ventiquattro ore del giorno hanno una numerazione differente rispetto a quella standard predominante nel mondo. Questa numerazione è legata al fatto che nell'area di origine dello swahili, che è prossima all'[[equatore]], gli orari dell'[[alba]] e del [[tramonto]] sono sostanzialmente invarianti nell'arco dell'anno, rispettivamente alle 6 antimeridiane e alle 6 pomeridiane. Il sistema di numerazione swahili conta le ore a partire dall'alba e dal tramonto. Per esempio, le 7 antimeridiane sono indicate dall'espressione ''saa moja asubuhi'', letteralmente "l'una del mattino", mentre le 7 pomeridiane sono ''saa moja usiku'' ("l'una della notte"); le 8 antimeridiane sono ''saa mbili asubuhi'' ("le due del mattino"), e via dicendo. Il numero [[zero]] non viene impiegato; le 6 antimeridiane o pomeridiane sono rispettivamente indicate dalle espressioni ''saa kumi na mbili asubuhi'' ("le dodici del mattino") e ''saa kumi na mbili jioni'' ("le dodici della sera").
 
== Esempi ==
=== Proverbi (methali) swahili ===
''METHALI'' ("proverbi")
* ''Mahaba ni tongo'' ("L'amore è cieco")
* ''Adui aangukapo, mnyanyue'' ("quando il nemico cade, aiutalo ad alzarsi")
Riga 306 ⟶ 275:
* ''Ng'ombe akivunjika guu hukimbilia zizini'' ("quando la vacca si rompe la zampa, ritorna nel recinto")
 
=== ParoleConvenevoli e frasiespressioni di uso comunefisse/base ===
{| class="wikitable sortable"
* Ciao: ''Jambo'' (lett.: "problemi?")<ref>Più propriamente, il saluto "jambo" viene declinato come verbo, col significato letterale di "non avere problemi": ''Hujambo?'' (lett. "non hai problemi?"), ''Sijambo'' ("non ho problemi!")</ref>
|+
* Come stai?: ''Habari gani?'' (letteralmente: "che novità?")
!Convenevoli
* Tutto bene: ''Nzuri sana'' / ''Poa sana'' / ''Sijambo''
!Traduzione
* Donna/signora: ''Mama''
|-
* Signorina: ''Dada''
|Shikamoo.
* Nonna/donna anziana:''Bibi''
''(a persone di età e status superiore)''
* Nonno/uomo anziano:''Babu''
|Saluti! ''[Di norma si usa con gli anziani, verso cui si porta molto rispetto]''
* Uomo/signore: ''Bwana''
''[in più, in generale si fa il gesto di "ciao" agitando la mano aperta, si sorride e ci si guarda]''
* Padre: ''Baba''
|-
* Madre: ''Mama''
|Marahaba. ''[prestito arabo]''
* Amante: ''Kimada''
|Saluti! ''(in risposta a "Shikamoo")''
* Amico: ''Rafiki''
|-
* Amici: ''Marafiki''
|Assalam alaykum! ''[prestito arabo]''
* Grazie: ''Asante''
|Saluti! ''("La pace su di voi")''
* Grazie mille: ''Asante sana''
''[Dall'arabo'' "'''<nowiki>'</nowiki>'''As<sup>La</sup> - Salaamu<sup>"pace" al caso nominativo -u</sup> - <nowiki>'</nowiki>alay<sup>su di</sup> - kum<sup>voi <maschile></sup>"]
* Si: ''Ndiyo''
|-
* No: ''Hapana'' / "siyo"
|Wa alaykum salaam.
* Come ti chiami?: ''Jina lako nani?''
|Saluti! ''("La pace su di voi")''
* Mi chiamo...: ''Jina langu...''
''[risposta al saluto prestato dall'arabo, che ricalca la risposta araba]''
* Da dove vieni?: ''Unatoka wapi?''
|-
* Vengo da...: ''Ninatoka ...''
|Assalam alayk! ''[prestito arabo]''
* Dove vivi?: ''Unaishi wapi?''
|Saluti! ''("La pace [sia] su di te")''
* Vivo a...: ''Ninaishi ...''
''[Dall'arabo'' "'''<nowiki/>'<nowiki/>'''As<sup>La</sup> - Salaamu<sup>"pace" al caso nominativo -u</sup> - 'alay<sup>su di</sup> - k<sup>te <maschile></sup>"]
* Quanti anni hai?: ''Una miaka mingapi?''
|-
* Ho... anni: ''Nina miaka ...''
|Wa alayk salaam.
* Ha... anni: ''Ana miaka ...''
|Saluti! ''("La pace [sia] anche su di te")''
* Piano piano: ''Pole pole''
''[risposta al saluto prestato dall'arabo, che ricalca la risposta araba]''
* Così così: ''Hivi Hivi''
|-
* Poco: ''Kidogo''
|Habari gani? ''(a coetanei e giovani)''
* Non c'è problema: ''Hakuna matata''
|Come vanno le cose? ''("Qual è la nuova/notizia?";'' Habari: ''"notizia")''
* Buon appetito: ''Chakula chema''
|-
* Per favore: ''Tafadhali''
|Nzuri (sana), asante.
* Scusa: ''Samahani''
|(Molto) bene, grazie.
* Amore: ''Mpenzi''
|-
* Ti amo: ''Ninakupenda''
|Salama. Na wewe? ''[prestito arabo]''
* Amore mio: ''Mpenzi wangu''
|Pacificamente. E tu?
* Insieme: ''Pamoja''
|-
* Benvenuto: ''Karibu'' (per più persone: ''karibuni'')
|(Wewe) hujambo?
* Sole: ''Jua''
|Ciao. Come stai?
* Zucchero: ''Sukari''
|-
* Buono, bello: -''zuri'' (con prefisso in funzione della classe nominale, es. ''wazuri'', "belli" riferito a persone o altri esseri animati)
|Hujambo Marco?
* Buon viaggio: ''Safari njema''
|Ciao. Come stai, Marco?
* Buon giorno: ''Siku njema''
|-
* Buona notte: ''Usiku mwema'' / ''Lala salama'' ("dormi in pace")
|(Mimi) sijambo.
* Addio: ''Kwaheri'' (per più persone: ''Kwaherini'').
|Sto bene
* Arrivederci: ''Tutaonana'' (lett. "ci rivedremo")
|-
* Caffè: ''Kahawa''
|(Nyinyi) hamjambo?
* Caramella: ''Pipi''
|Ciao. Come state?
* Pesce: ''Samaki''
|-
* Leone: ''Simba''
|(Nyinyi) hatujambo.
* Albero: Mti
|Stiamo bene.
* Persona: Mtu
|-
* Cane: Mbwa
|Hello! ''[prestito inglese]''
* Gatto: Paka
|Ciao!
* Diavolo: Shetani
|-
* Angelo: Malaika
|Baba na mama zangu hawajambo?
* Io: ''Mimi''
|Tuo papà e mamma come stanno?
* Tu: ''Wewe''
|-
* Egli/ella: ''Yeye''
|Wote hawajambo
* Noi: ''Sisi''
|Tutti stanno bene.
* Voi: ''Ninyi''
|-
* Essi: ''Wao''
|Hodi hodi!
|Permesso! (''Per chiedere di entrare in casa, letteralmente'' ''"toc toc!"'')
|-
|Karibu (nyumbani).
|Benvenuto (in casa).
|-
|Karibu ndani.
|Benvenuto. ''(letteralmente'', ''"Benvenuto dentro"'')
|-
|Karibuni (nyote)
|Benvenuti (tutti quanti).
|-
|Karibu tena.
|Bentornato.
|-
|Kaa chini.
|Siediti! ''(Anche se non ci si siede, si risponde "grazie",'' ''asante'')
|-
|Karibu Tanzania.
|Benvenuto in Tanzania.
|-
|Jina lako (ni) nani?
|Come ti chiami? ''("Nome-di te-è-chi?")''
|-
|Jina lango (ni) Marco.
|Mi chiamo Marco.
|-
|Nimefurahi kukuona, Layla.
|Piacere di incontrarti, Layla. ''(''Kukuona: ''"incontrare".'' Nimefurahi: ''"Io sono felice")''
|-
|Asante. Na mimi pia.
|Grazie. Anch'io.
|-
|(Wewe) unaongea Kiswahili?
|Parli swahili?
|-
|(Mimi) ninaongea Kiswahili na Kiitaliano.
|Parlo swahili e italiano.
|-
|(Mimi) siongei Kiingereza
|Non parlo inglese.
|-
|Unaongea Kireno, Daniele?
|Parli portoghese, Daniele?
|-
|Mimi ni Mwitaliano.
|Io sono italiano.
|-
|(Wewe) unatoka wapi?
|Da dove vieni?
|-
|Mimi ninatoka Italia.
|Io vengo dall'Italia. ''("Io vengo l'Italia")''
|-
|Vizuri.
|Bene! ''(letteralmente "bene", detto dopo che si apprende'' ''un'informazione importante''
''e piacevole, come il nome, la'' ''provenienza, ecc.)''
|-
|Huyu ni rafiki wangu.
|Questo è il mio amico.
|-
|Huyu ni Maria.
|Questa è Maria.
|-
|Hawa ni baba na mama zangu.
|Questi sono mio papà e mamma.
|-
|Hawa ni watoto wangu.
|Questi sono i miei bambini.
|-
|Nina (umri wa) miaka ishirini na miwili.
|Ho 22 anni. ''(-wili è riferito alla classe 1 m-mi di "miaka".'' "Umri wa miaka": ''anno d'età)''
|-
|Asante (sana).
|Grazie (tante).
|-
|Samahani (sana)
|Mi dispiace (tanto).
|-
|Tafadhali... ''[prestito arabo]''
|Per favore...
|-
|Furahia mlo wako!
|Buon appetito!
|-
|Kwaheri.
|Arrivederci! ''(Si risponde ripetendo'' "Kwaheri")
|-
|Kwaherini.
|Arrivederci! ''(Se ci si congeda da più persone)''
|-
|Tutaonana.
|Ci rivediamo! ''(Si risponde ripetendo "Tutaonana")''
|-
|Tutaongea Jumatatu.
|Ci vediamo lunedì.
|-
|Mchana mwema!
|Buona giornata! ''(Ma letteralmente "mchana" significa'' ''"pomeriggio presto"'')
|-
|Siku nzuri!
|Buona giornata!
|-
|Jioni njema!
|Buona serata!
|-
|Usiku mwema!
|Buonanotte!
|-
|Lala salama! ''[con prestito arabo]''
|Buonanotte! ''("Dormi in pace")''
|-
|Habari za asubuhi!
|Buon mattino!
|-
|Safari njema! ''[prestito arabo]''
|Buon viaggio!
|-
|Ndio/Ndiyo, ...
|Sì. ''(anche risposta breve seguita da altro)''
|-
|Hapana, ...
|No. ''(anche risposta breve seguita da altro)''
|-
|Sawa.
|Bene! (''"Ok"'', ''quando si apprendono informazioni ma non durante la presentazione)''
|-
|Hakuna matata! Hakuna matatizo!
|Nessun problema!/Tutto a posto!
|-
|Nisaidie!
|Aiutami!
|-
|(Mimi) nina njaa (kweli).
|Ho (molta) fame.
|-
|(Mimi) nina kiu (kweli).
|Ho (molta) sete.
|-
|(Mimi) siongei kiswahili vizuri
|Non parlo bene swahili.
|}
 
=== Dialetto "Kibajuni":kibajuni ===
(dialetto settentrionale parlato dagli abitanti delle [[Isole Giuba|Isole Bagiuni]], vicine alla [[Somalia]]):
* Io: ''Imi''
* Tuio: ''Uweimi''
* Egli/ellatu: ''Huuwe''
* Noiegli/ella: ''Isihu''
* Voinoi: ''Ninyi'' / ''inyiisi''
* Essivoi: ''Ivoninyi'' / ''inyi''
* essi: ''ivo''
 
=== Numeri ===
* Uno: ''Moja''
* Due: ''Mbili''
* Tre: ''Tatu''
* Quattro: ''Nne''
* Cinque: ''Tano''
* Sei: ''Sita''
* Sette: ''Saba''
* Otto: ''Nane''
* Nove: ''Tisa''
* Dieci: ''Kumi''
* Undici: ''Kumi na moja''
* Dodici: ''Kumi na mbili''
* Venti: ''Ishirini''
* Trenta: ''Thelathini''
* Quaranta: ''Arobaini''
* Cinquanta: ''Hamsini''
* Sessanta: ''Sitini''
* Settanta: ''Sabini''
* Ottanta: ''Themanini''
* Novanta: ''Tisini''
* Cento: ''Mia''
* Mille: ''Elf''
* Centomila: ''Laki''
* Milione: ''Milioni''
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* Khalfan, Mohamed; Abdulwahid, Mazrui. ''Swahili: a Complete Course for Beginners''. Living Language, United States: 2007.
* Nicholas Awde. ''Swahili: Dictionary and Phrasebook''. [[Hippocrene Books]] 2002. ISBN 0-7818-0905-3
*Martini, Gianluigi. ''Dizionario Swahili-Italiano Italiano-Swahili'', Hoepli 2016
* Shihabuddin Chiraghdin e Mathias Mnyampala. ''Historia ya Kiswahili''. [[Oxford University Press]], Eastern Africa 1977. ISBN 0-19-572367-8
* Martini, Gianluigi. ''Corso di lingua Swahili (Grammatica - Esercizi - Dialoghi - Vocabolario)'', con DVD-ROM, Hoepli 2010
* Ellen Contini-Morava. ''[http://www3.iath.virginia.edu/swahili/ Noun Classification in Swahili]'', 1994.
*Nicholas Awde. ''Swahili: Dictionary and Phrasebook''. [[Hippocrene Books]] 2002. ISBN 0-7818-0905-3
* Shihabuddin Chiraghdin; Mathias Mnyampala. ''Historia ya Kiswahili''. [[Oxford University Press]], Eastern Africa 1977. ISBN 0-19-572367-8
* {{Cita pubblicazione|autore=Ellen Contini-Morava|url=http://www3.iath.virginia.edu/swahili/ |titolo=Noun Classification in Swahili|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201026011841/http://www3.iath.virginia.edu/swahili/ |anno=1994 }}
* Hassan A. Marshad. ''Kiswahili au Kiingereza (Nchini Kenya)''. [[Jomo Kenyatta Foundation]], [[Nairobi]] 1993. ISBN 9966-22-098-4
* Giulio Soravia, Giulio. ''Le lingue dell'Africa in Africa e Mediterraneo'' n. 2/97, Lai-Momo 1997
* Maddalena Toscano, Maddalena. ''Dizionario Swahili'', Vallardi 2004
* Andrea Carli, Andrea. ''[http://books.google.it/books?id=T5A9HQAACAAJ&dq=Kiunguja&hl=it&ei=3CCjTfDYBYnvsgbo2YDCDQ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CCwQ6AEwAA Grammatica della lingua Swahili (Kiunguja o di Zanzibar), con esercizi e vocabolarietto]'', World Alliance of the Young Men's Christian Association, 1945
* Gianluigi Martini. ''Dizionario Swahili-Italiano Italiano-Swahili'', Hoepli 2016
* Gianluigi Martini. ''Corso di lingua Swahili (Grammatica - Esercizi - Dialoghi - Vocabolario)'', con DVD-ROM, Hoepli 2010
 
 
== Voci correlate ==
* [[Grammatica swahili]]
* [[Letteratura swahili]]
* [[Lingue africane]]
* [[Lingue afro-asiatiche|Lingue afroasiatiche]]
* [[Alfabeto arabo]]
* [[Lingua araba]]
* [[Islam]]
* [[Alfabeto urdu]]
* [[Jawi]]
* [[Lingua indonesiana]]
* [[Lingua malese]]
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* [[Zulu]]
* [[Xhosa]]
* [[Lingua afrikaans|Afrikaans]]
* [[Unione Africana]]
* [[Federazione dell'Africa orientale]]
* [[Comunità dell'Africa Orientale]]
* [[Lingua inglese]]
* [[Lingua francese]]
* [[Lingua portoghese]]
* [[Lingua spagnola]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*[https://www.swahili.it Swahili]
* {{cita web|http://www.iuo.it/relaz_int/progetti/tecla/swahili/introduzione.htm|Introduzione alla grammatica swahili - morfologia}}
*[https://www.swahili.it/glossword/index.php?a=index&d=8 Swahili-English dictionary]
* {{cita web|http://www.iuo.it/relaz_int/progetti/tecla/swahili/SWAHIL-pol-istr.html|Il swahili e la politica di istruzione in Tanzania}}
* {{cita web|http://www.iuo.it/relaz_int/progetti/tecla/swahili/swahilisiti/swasiti-mio.html|Le risorse swahili in internet}}
* [http://www.swahili.it/ www.swahili.it] Brevi note sulla lingua swahili, Corso introduttivo interattivo e rassegna stampa in swahili con traduzione italiana
* [http://www.swahili.it/glossword/ Vocabolario in linea italiano-swahili] in corso di compilazione
*http://www.swahili.eu/ - Tuttoswahili - non tutto ma di tutto su lingua e cultura swahili
* {{cita web|http://africanlanguages.com/swahili/|Dizionario online inglese-swahili}}
* {{cita web|1=http://mwanasimba.online.fr|2=Corso di swahili|lingua=en, fr|accesso=31 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110504212426/http://mwanasimba.online.fr/|dataarchivio=4 maggio 2011|urlmorto=sì}}
* {{en}} [https://web.archive.org/web/20091025033551/http://kamusiproject.org/ Kamusi Project] The internet living Swahili dictionary
* {{cita web|1=http://www.lmp.ucla.edu/|2=The UCLA Language Materials Project|lingua=en|accesso=11 dicembre 2005|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060720065425/http://www.pavelicpapers.com/documents/odpor/index.html|dataarchivio=20 luglio 2006|urlmorto=sì}}
* {{cita web|1=http://www.inst.at/trans/11Nr/ogwana11.htm|2=Swahili Yesterday, Today and Tomorrow: Factors of Its Development and Expansion|lingua=en|accesso=11 dicembre 2005|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140817155903/http://www.inst.at/trans/11Nr/ogwana11.htm|dataarchivio=17 agosto 2014|urlmorto=sì}}
 
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