Cesare Musatti: differenze tra le versioni
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|Attività2 = psicoanalista
|Attività3 = filosofo
|AttivitàAltre = e [[politico]]
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , tra i primi che posero le basi della [[psicoanalisi]]
|Immagine = Ritratto Cesare Musatti.jpg
|Didascalia = Cesare Musatti
}}
== Biografia ==
=== Infanzia ===
[[File:Cesare Musatti.JPG|thumb|Cartello all'ingresso della località natale di Musatti (già Casello 12) a [[Dolo (Italia)|Dolo]] (VE).]]
Nacque in località Casello 12<ref>Il nome allude alla fermata della [[tranvia Padova-Malcontenta-Fusina]] che il nonno, presidente della Società Veneta Lagunare, odierna [[ACTV]], aveva fatto aprire per raggiungere più agevolmente Venezia.</ref> a [[Dolo (Italia)|Dolo]], sulla [[riviera del Brenta]], nella casa di campagna del nonno paterno in cui i parenti erano soliti trascorrere la villeggiatura.
Figlio di [[Elia Musatti]], [[Ebraismo in Italia|ebreo veneziano]] e deputato socialista
Frequentò il [[liceo Foscarini]] di [[Venezia]], poi si iscrisse dapprima alla facoltà di Scienze dell'[[Università di Padova]] per il corso di Ingegneria, e immediatamente dopo alla facoltà di [[Lettere e Filosofia]]<ref>{{Cita|Musatti|p. IX-XIII|aut}}.</ref>, dove si laureò in filosofia il 3 novembre 1921 con 110 e lode<ref>Archivio dell'Università degli Studi di Padova, Carriere scolastiche della Facoltà di Lettere e filosofia, reg. 2, pag. 174</ref>. Dopo la laurea, nel 1921 si iscrisse per due anni al corso di Matematica della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali di Padova, ma non sostenne
=== Giovinezza ===
A diciannove anni fu chiamato a [[Roma]] per il servizio di leva. Dopo un periodo di addestramento a [[Torino]], nel
Musatti si laureò in filosofia nel
Nel
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Studiando la psicologia della suggestione e dell'ipnosi, introdotta in Italia da [[Vittorio Benussi]], Musatti approdò alla [[storia della psicoanalisi|psicoanalisi]], sulla quale tenne il primo corso universitario italiano. Il corso si tenne presso l'[[Università di Padova]] nell'anno accademico 1933-34. Musatti divenne allora uno dei primi e più importanti rappresentanti italiani della psicoanalisi. Nell'Italia degli anni '30 le teorie di Freud non erano state accolte bene né dalle Università, né dalla [[Chiesa cattolica]], a causa dell'ideologia culturale [[Giovanni Gentile|gentiliana]] assunta dal [[fascismo]].
La [[Società psicoanalitica italiana]], fondata nel
[[
=== Maturità ===
Nel
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Musatti lavorò anche durante la guerra. Nel 1944, nel periodo dell'occupazione nazista, fu tratto in salvo dall'avvocato [[Paolo Toffanin]] (1890-1971), fratello di [[Giuseppe Toffanin]], che lo aiutò
Successivamente fu richiamato dall'
Nel
A [[Milano]] ebbe il periodo più florido della sua ricerca scientifica: gli studenti affollavano le sue lezioni.
Musatti fu il leader del movimento psicoanalitico italiano nei primi anni del dopoguerra. A quel periodo risale il suo “Trattato di
[[File:Comizi d'amore (film).JPG|thumb|left|Cesare Musatti, primo a sinistra, con [[Alberto Moravia]] e [[Pier Paolo Pasolini]] nel documentario ''[[Comizi d'amore]]'', 1965.]]
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=== Vecchiaia ===
Musatti scrisse anche libri di letteratura, tra cui ''Il pronipote di Giulio Cesare'', che nel
▲Musatti scrisse anche libri di letteratura, tra cui ''Il pronipote di Giulio Cesare'', che nel [[1980]] gli fece vincere il [[Premio Viareggio]]. Fu eletto per due volte consigliere comunale di [[Milano]] nella lista del [[PSIUP]] e fu anche consulente del Tribunale dei Minori del capoluogo lombardo. Sostenne sempre la pace, il progresso dei lavoratori, l'emancipazione femminile ed i diritti civili.
Nel 1971 morì a soli 57 anni la moglie Carla. Musatti negli ultimi anni della sua vita si legò poi a una quarta donna, Mara Penna, di 39 anni più giovane, con cui ugualmente convolò a nozze nel 1977.
Cesare Musatti era [[ateo]], come ebbe a dichiarare in più occasioni, l'ultima delle quali in uno dei "martedì letterari" del Casinò di [[Sanremo]]. Morì nella sua abitazione di via Sabbatini a [[Milano]] il 21 marzo [[1989]]; l'indomani dopo una cerimonia laica di commiato celebrata in forma strettamente privata, la sua salma venne cremata a [[Lambrate]]. Le sue ceneri sono tumulate, secondo le sue ultime volontà, nel cimitero comunale di [[Brinzio]] ([[Provincia di Varese|VA]]), località in cui era solito trascorrere i periodi di vacanza<ref>{{Cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/03/22/cerimonia-privata-per-cesare-musatti.html|titolo=Cerimonia privata per Cesare Musatti|autore=Silvia Giacomoni|editore=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=22 marzo 1989|accesso=8 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180111053424/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/03/22/cerimonia-privata-per-cesare-musatti.html|dataarchivio=11 gennaio 2018|urlmorto=no}}</ref>.▼
[[File:Tomba Cesare Musatti Brinzio (2023).jpg|thumb|Tomba di Cesare Musatti, nel cimitero di Brinzio (VA)]]
▲Cesare Musatti era [[ateo]], come ebbe a dichiarare in più occasioni, l'ultima delle quali in uno dei "martedì letterari" del Casinò di [[Sanremo]]. Morì nella sua abitazione di via Sabbatini a [[Milano]] il 21 marzo
L'archivio di Cesare Musatti è conservato presso l'Aspi - Archivio Storico della Psicologia Italiana dell'[[Università degli Studi di Milano-Bicocca]]<ref>L'archivio Musatti è consultabile sul portale dell'Aspi, all'indirizzo web {{Cita web|url=https://www.aspi.unimib.it/|titolo=Aspi - Archivio storico della psicologia italiana|editore=Università degli studi di Milano-Bicocca|accesso=7 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180114113847/https://www.aspi.unimib.it/|urlmorto=no}}</ref>.
Il comune di Dolo ha ribattezzato la sua località natale Casello 12 ''località Cesare Musatti'' e gli ha intitolato il locale [[istituto professionale]].
== Musatti e il suicidio di Benussi ==
Anche dopo la rivelazione che si era trattato di un suicidio, Musatti non parlò mai volentieri della morte del maestro. Nel generale silenzio dello studioso di Dolo emerge un'intervista uscita sul quotidiano [[El País]] del 21 ottobre
”Non è possibile commissario, perché si tratta di delitti commessi più di cinquant'anni fa, e quindi sono prescritti!”»<ref>D. Mont D'Arpizio, ''{{collegamento interrotto|1=[https://www.scribd.com/Vittorio-Benussi/d/34609607 Vittorio Benussi, Padre della psicologia padovana] |
== Note ==
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*{{Mille anni di scienza in Italia|indirizzo=musatti}}
*{{cita libro| Cesare | Musatti | Mia sorella gemella la psicoanalisi | 1991 | Edizioni Studio Tesi | Pordenone | ed=1 |cid=aut}}
* [[Luciano Mecacci]], ''Cesare L. Musatti'', voce dell
*Mauro Antonelli, Aurelio Molaro, ''Da Graz a Padova. Vittorio Benussi, Cesare Musatti e la via austro-italiana alla psicologia della Gestalt'', Mimesis, Milano-Udine 2020.
=== Opere ===
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* 1983: ''Una famiglia diversa ed un analista di campagna'', Leo S. Olschki, Firenze
* 1983: ''Questa notte ho fatto un sogno'', Editori Riuniti, Roma
* 1987: ''Chi ha paura del lupo cattivo?'', Editori Riuniti, Roma, 2014
* 1988: ''Psicoanalisti e pazienti a teatro, a teatro'', Mondadori, Milano
* 1989: ''Leggere Freud'', Bollati Boringhieri, Torino
* 2019: ''Geometrie non-euclidee e problema della conoscenza'', a cura di Aurelio Molaro, prefazione di Mauro Antonelli, Mimesis, Milano-Udine.
▲* 1991: ''Curar nevrotici con la propria autoanalisi'', Mondadori, Milano
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== Altri progetti ==
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{{Controllo di autorità}}
{{portale|biografie|psicologia}}
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