Verdicchio: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|il cognome italiano|Verde (cognome)}}
{{Vitigno
|immagine = Grappe de Verdicchio (Marche -Italie).jpg
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|paese = ITA
|regione_ITA = Marche
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|DOCG = [[Castelli di Jesi Verdicchio Riserva]]
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|DOC2 = [[Verdicchio di Matelica]]
|DOC3 = [[Esino bianco|Esino]]
Lugana
|DOC4 = [[Colli Maceratesi]]
|DOC5 = [[Colli Pesaresi]]
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|fonte = http://catalogoviti.politicheagricole.it/result.php?codice=254
}}
[[File:Campagna_6_novembre_2011_per_WIKI_small.jpg|thumb|upright=1.2|La zona di produzione vicino a [[Montecarotto]].]]
Il '''Verdicchio Bianco''' è un [[vitigno]] a bacca bianca coltivato quasi esclusivamente nelle [[Marche]]. Si tratta di un vitigno piuttosto
Il nome '''verdicchio''' deriva chiaramente dal colore dell'acino, che mantiene evidenti sfumature di verde anche a piena maturazione.
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Il vitigno è considerato autoctono delle Marche: le prime testimonianze della sua coltivazione risalgono al XVI secolo.
La prima attestazione scritta nota del termine "Verdicchio" per indicare il vitigno si trova nel "''Libro di agricoltura utilissimo''", traduzione edita nel [[1557]]<ref>[http://id.sbn.it/bid/BVEE004064 Vedi la scheda dell'edizione in SBN]</ref> dallo spagnolo in lingua italiana effettuata da [[Mambrino Roseo|Mambrino Roseo da Fabriano]] del trattato di agricoltura di [[Gabriel Alonso de Herrera]]. Al secondo capitolo, il primo vitigno citato da Alonso de Herrera è il vitigno spagnolo "[[Torrontés]]"<ref>
Una attestazione di poco successiva appare in nell'opera "''De naturali vinorum historia, de vinis Italiae e de conviviis antiquorum Libri VIII''"<ref>
Il fatto che i due autori (Mambrino Roseo e Bacci) fossero marchigiani, indica come già nel XVI secolo il legame del vitigno col territorio marchigiano fosse da tempo consolidato.
Alla fine del XIX secolo, il Comitato centrale ampelografico dà alle stampe il libro "''L'Ampelografia Italiana''" (1879-1890)<ref>
Il Verdicchio viene ammesso nel [[Registro Nazionale delle Varietà di Vite]] il 25 maggio [[1970]].
Recentemente, l'analisi genetica<ref>
== Zone di coltivazione ==
Le principali zone di coltivazione sono quella dei castelli di [[Jesi]] in [[provincia di Ancona]] e quella di [[Matelica]] in [[provincia di Macerata]], dove si producono gli [[Verdicchio DOC e DOCG|omonimi vini]] [[Denominazione di origine controllata|DOC]] e [[Denominazione di origine controllata e garantita|DOCG]]. Il [[Verdicchio dei Castelli di Jesi]] tende a esibire un corpo
Il Verdicchio è diffuso anche in altre zone delle Marche, dell'[[Umbria]] e dell'[[Abruzzo]]: tuttavia, al di fuori delle zone suddette, il vitigno tende a perdere il suo nerbo e a volte a far emergere alcune caratteristiche negative.
In Veneto e Lombardia è conosciuto come Trebbiano di Soave, di Lugana oppure Turbiana.
== Caratteristiche morfologiche ==
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== Sinonimi del Verdicchio ==
Verdicchio Bianco, Verdicchio Verde, Verdicchio Giallo, [[Trebbiano di Soave]], Trebbiano di Lugana, Turbiana.
== Note ==
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==Bibliografia==
* Bruno Bruni, "Verdicchio bianco", in Principali vitigni da vino coltivati in Italia - Volume II, Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, 1962.
== Voci correlate ==
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[[Categoria:Vitigni a bacca bianca]]
[[Categoria:Vitigni italiani]]
[[Categoria:
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