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Un '''Tchitcherik''' o '''Tchitcherik Sakwa''' (plurale : '''Tchitcheri sakab''') è una statua di antenati dei [[Moba (popolo)|Moba]] del [[Togo]] settentrionale e del [[Ghana]].
[[File:Statues Tchitcheri Moba.jpg|thumb|Tchitcheri Sakab dei Moba]]
 
I ''Tchitcheri sakabSakab'' sono sculture di legno di varie dimensioni (intorno ad un metro in generale) che rappresentano figure di antenati, la parola sakab che significa "antenati" in lingua Moba. Sono piantati nel terreno, a volte fino all'inguine, il che spiega perché le gambe sono spesso rosicchiate dagli insetti xilofagi. I Chitcheri''Tchitcheri'' prendono il nome dal clan degli antenati che onorano.<ref>''African Arts'', Volume 20, 1986, p.54</ref> Solo gli indovini possono ordinare il comando di una tale scultura, ne determinano anche la dimensione e il sesso.<ref>Alisa LaGamma, John Pemberton, ''Art and Oracle: African Art and Rituals of Divination'', [[Metropolitan Museum of Art]] (New York, N.Y.), 2000, p. 63.</ref> LeI ''Tchitcheri'' sono sculture minimaliste molto riconoscibili che richiamano l'[[arte astratta]], un tronco cilindrico munito di braccia e gambe rettilinee, il tutto sormontato da una testa rotonda e senza collo.<ref>Frederick Lamp, ''See the Music, Hear the Dance: Rethinking African Art at the [[Baltimore Museum of Art]]'', 2004, p. 184.</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
{{Portale|Africa|Arte}}
* Douglas Newton, ''African and Oceanic Art in Jerusalem: The Israel Museum'', Muzeʼon Yiśraʼel (Jerusalem), 2001
* Annie Dupuis , Jacques Ivanoff, ''Ethnocentrisme et création'', 2014
* Dieter Gleisberg, ''Merkur & die Musen: Schätze der Weltkultur aus Leipzig'', 1989
* ''Mein Afrika: die Sammlung Fritz Koenig'', 2000
 
{{Portale|Africa|Artearte}}
[[Categoria:Arte africana]]
[[Categoria:Togo]]
[[Categoria:ArteScultura africana]]