Appio Conti: differenze tra le versioni
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{{
|Nome = Appio
|Immagine =
|Didascalia =
|Soprannome =
|Data_di_nascita = [[1558]]
|Nato_a
|Data_di_morte =
|Morto_a = [[Noyon]]
|Cause_della_morte =
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|Nazione_servita =
{{simbolo|Flag of the Papal States (pre 1808).svg|30}} [[Stato Pontificio]]
|Forza_armata =
* [[Esercito dello Stato della Chiesa]]
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|Anni_di_servizio = 1577 - 1593
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|Guerre =
* [[Guerra degli ottant'anni]]
* [[Guerre di religione francesi]]
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|Battaglie =
|Comandante_di =
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|Note =
|Ref =
}}
{{Bio
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== Biografia ==
=== I primi anni ===
Appio nacque a [[Poli (Italia)|Poli]], non distante da [[Roma]], figlio di [[Torquato I Conti, I duca di Poli e Guadagnolo]] e di sua moglie, [[Violante Farnese]], figlia di Galeazzo I Farnese [[Ducato di Latera|duca di Latera]]. Suoi fratelli furono [[Lotario Conti, II duca di Poli e Guadagnolo]],
=== La guerra nelle Fiandre ===
Dal [[1577]] entrò nelle file dell'esercito imperiale, combattendo al fianco di don [[Giovanni d'Austria]] nelle [[Contea delle Fiandre|Fiandre]], il quale poco dopo cedette il comando ad [[Alessandro Farnese]], zio materno di Appio, col quale il giovane combatté nelle province
=== Le guerre di religione in Francia ===
Poco dopo si
Mentre si trovava in Italia, oltre a fronteggiare i problemi finanziari della propria famiglia, Appio Conti dovette cedere alla richiesta del governatore di Milano, il principe [[Carlo d'Aragona Tagliavia]], per fornire aiuto militare in Piemonte al duca [[Carlo Emanuele I di Savoia]]. Tornato finalmente in Francia coi nuovi contingenti recuperati, Appio venne ferito a [[Vervins]], in [[Piccardia]], seppur con conseguenze non gravi.
Nel novembre del 1591, mentre [[Alessandro Farnese]] si concentrava sul compiere ogni sforzo possibile per salvare la città di [[Rouen]], assediata da Enrico di Navarra. Nel febbraio del 1592, dopo una serie di contrasti interni e per la mancanza del soldo per i soldati, Ercole Sfondrati chiese a [[Clemente VIII]] di poter lasciare la carica di comandante generale delle truppe pontificie in Francia e dal 28 febbraio Conti prese il suo posto. Nello stesso periodo,
Per questa sua carica e per il modo di dirigere la guerra, ebbe notevoli contrasti con il legato pontificio Matteucci, il quale lo accusò di disperdere il denaro per le paghe dei soldati e nominò una commissione con due commissari per procedere alla retribuzione degli uomini. Fu a questo punto che Appio decise di dimettersi dalle sue cariche, lasciando la guida delle operazioni a [[Karl von Mansfeld]].
Il 13 marzo [[1593]], le forze cattoliche posero vittoriosamente [[assedio di Noyon|assedio a Noyon]],
== Albero genealogico ==
{{Ascendenza
|1 = Appio Conti
|2 = [[Torquato I Conti, I duca di Poli e Guadagnolo]]
|4 = Carlo Conti, signore di Poli
|
|16
|17 = Maddalena Orsini
|9 = Giacoma Conti
|18 = Mariano Conti
|19 = Geronima Colonna
|5 = Maria Tarquinia Savelli Conti
|10 = Antimo Savelli, signore di Albano
|20 = Cristoforo Savelli, signore di Albano
|21 = Porzia da Ceccano
|11 = Giulia Conti
|22 = Sigismondo Conti, signore di Poli|23 =
|3 = Violante Farnese
|6 = Galeazzo I Farnese, duca di Latera
|12
|24 = Bartolomeo Farnese, signore di Latera
|25 = Iolanda Monaldeschi della Cervara
|13 = Battistina dell'Anguillara
|26 = Francesco dell'Anguillara
|27 = Lucrezia Farnese
|7 = Isabella dell'Anguillara
|14 = Giuliano dell'Anguillara
|28 = Giovanni Battista dell'Anguillara|29 =
|15 = Girolama Farnese
|30 = [[Pier Luigi Farnese Seniore]]
|31 = Giovannella Caetani
}}
== Bibliografia ==
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* P. van Isacker, ''Notes sur l'intervention militaire de Clément VIII en France à lafin du XVIe siècle'', in ''Revue d'histoire ecclésiastique'', XII (1911), pp. 702-713
* L. Van der Essen, ''Alexandre Farnèse, Prince de Parme, gouverneur général des Pays-Bas (1545-1592)'', V, Bruxelles 1937, pp. 46 e s., 141-270, 337
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|guerra}}
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