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Nuova pagina: {{Bio |Nome = Feliciano |Sesso = M |Attività = pittore |Nazionalità = italiano |Titolo = |Cognome = Cavaldesi |CognomePrima = |LuogoNascita = Rocca di Papa |LuogoNa...
 
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|LuogoNascita = Rocca di Papa
|LuogoNascitaLink =
|GiornoMeseNascita = 1º aprile
|AnnoNascita = 1914
|LuogoMorte = Marino (Italia)
|LuogoMorteLink = Marino (Italia)
|GiornoMeseMorte = 25 ottobre
|AnnoMorte = 1996
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|PostPseudonimo =
}}
 
 
== Biografia ==
 
Nato e vissutoNacque a [[Rocca di Papa]] il 1° aprile 1914. Nel 1932 si iscrisse all'[[Accademia_di_belle_arti_di_Roma|Accademia di Belle Arti di Roma]] diplomandosi in pittura quattro anni più tardi. Nei primi anni della sua carriera approfondì i temi dell'arte e dell'architettura classica realizzando, spesso con il [[Carboncino|carboncino]], tanto ritratti quanto vedute di Roma.
 
Sopravvissuto ai bombardamenti di Palermo del 1943 assunse, dopo il [[Seconda guerra mondiale|conflitto]], il ruolo di professore di disegno architettonico, quindi ordinario di [[Geometria descrittiva|geometria descrittiva]] presso l'Istituto Statale d'Arte "Silvio D'Amico" di Roma.
 
La sua produzione artistica vedràvide una prima, significativa accelerazione nel dopoguerra, sulla scorta delle esperienze della [[Scuola romana (pittura XX secolo)|scuola romana]]<ref>A. Bovi, ''Mostre d'Arte-Cavaldesi'', in [[Il Messaggero]], 13 giugno 1966, p. 10.</ref> e della sua conoscenza del [[Disegno architettonico|disegno architettonico]]. RealizzeràRealizzò tra gli anni [[Anni cinquanta|cinquanta]] e gli [[Anni Sessanta|sessanta]] una serie di paesaggi in cui sperimenteràsperimentò esaustivamente le possibilità fornite dalle variazioni tonali e dalle qualità plastiche del [[Pittura a olio|colore a olio]] applicato alla tela. Vito Apuleo, riferendosi retrospettivamente a questa fase della sua carriera lo definì un «pittore di silenzi tonali».<small><ref>V. Apuleo, ''Cavaldesi'', catalogo della mostra [Galleria Due Mondi], 1977, p. 2.</ref></small>
 
Tra fine degli anni [[Anni Sessanta|sessanta]] e il nuovo decennio, le veloci innovazioni nel campo della tecnica, della scienza e della produzione industriale in Italia e nel mondo, indussero l'artista a una profonda riflessione sulla condizione dell'individuo all'interno della nuova [[Consumismo|società dei consumi]]. Di lì in avanti Cavaldesi si faràfece interprete di questa realtà, come ha evidenziato Sandra Orienti:
 
::<small>"Bisogna dare atto a Cavaldesi dell'impegno con cui ha impostato negli anni recenti la revisione del suo lavoro che pure aveva toccato alcune certezze formali che avrebbero potuto soddisfare un pittore meno credibile di lui. Tale revisione è stata totale, ha sommosso dalle fondamenta la sua volontà di ricerca che, liberatasi dalla considerazione di una più immediata contingenza, ha compiuto insieme il recupero critico di una più vasta realtà attuale e di una più urgente necessità culturale, agganciando le sue nuove intenzioni espressive ad un'idea di spazio quanto mai estensiva e vitale"</small><ref>S. Orienti, ''La Margherita-Cavaldesi'', in [[Il Popolo]], 5 Febbraio 1972, p. 5.</ref>
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::<small>"con straordinaria immaginazione lirica e strutturale insiste nel riportare frammenti e frantumi a un'organizzazione geometrica dello spazio che è uno sviluppo di quella [[Cubismo|cubista]] analitica e sintetica (...). Per Feliciano Cavaldesi la geometria ha un potere rasserenante e che ci consente una vera trasparenza di sguardo nella considerazione di un mondo per frammenti e frantumi. Ha iniziato nel 1972, col riportare alla sua fantastica geometria il corpo umano smembrato e frantumato come macchina che non serve più. Ha dipinto questi frammenti organici in tragico rapporto con parti meccaniche. Li ha poi riportati e quasi per feroce-amorosa verifica misurati con certe figure della classicità di Piero [della Francesca], di Mantegna, di Raffaello, di Michelangiolo (...). Si è servito nell'immagine costruita, di lettere dell'alfabeto, di numeri, di figure geometriche per segnali razionalizzanti e di contrasto (...). Quelli attuali non sono più dipinti organici ma sarebbe difficile definirli [[Astrattismo|astratti]] tanto è forte il principio costruttivo di ricomposizione dell'immagine in uno spazio geometrico sereno che li struttura".</small><ref>D. Micacchi, ''Cavaldesi'', catalogo della mostra [Galleria Grifone Arte], 1982, pp. 3-4.</ref>
 
Tra il 1962 e il 1993 ha tenutotenne numerose mostre personali, ed ha partecipatopartecipando a varie rassegne collettive in Italia e all'estero<ref>C.E. Bugatti, ''Cavaldesi'', in ''Dossier Arte-Enciclopedia Nazionale Degli Artisti'', 1982, pp. 13-14.</ref>. MuoreMorì all'età di 82 anni.
 
Sue opere fanno parte di collezioni private e sono depositate presso musei e gallerie civiche in Italia e all'estero tra cui la [[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea|GNAM]] di Roma, il Museo Español de Arte Contemporáneo di Madrid, il [[Moderna Museet]] di Stoccolma, il [[Musée d'art moderne de la Ville de Paris|Musée d'art moderne]] di Parigi, il [[Museum of Modern Art]] di New York, il [[Museo Puškin delle belle arti|Museo A.S.Puškin]] di Mosca, il [[Museo arte Gallarate|MAGA]] di Gallarate, il [[Museo civico di Bracciano|Museo civico]] di Bracciano, la [[Pinacoteca civica e galleria di arte contemporanea di Jesi|Pinacoteca civica]] di Jesi, il [[Trevignano_Romano#Musei|Museo civico]] di Trevignano, la Galleria civica d'Arte contemporanea di Sassoferrato(AN)<ref>D. Micacchi, ''op. cit'', p. 13.</ref> .
 
== Mostre ==
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* Trucchi Lorenza, ''Arte per tutti'', in ''[[Momento-sera|Momento Sera]]'', anno 28° n.28, 6 febbraio 1972.
 
== Collegamenti Esterniesterni ==
* [http://www.lombardiabeniculturali.it/stampe/autori/5013 Feliciano Cavaldesi - Cinque serigrafie], su lombardiabeniculturali.it
* [http://www.quadriennalediroma.org/arbiq_web/index.php?sezione=archivi&id=2413&ricerca= Fondo documentario - Feliciano Cavaldesi], su quadriennalediroma.org