Felice Riva: differenze tra le versioni

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|Attività2 = dirigente sportivo
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Felice Riva.png
}}
 
==Biografia==
=== Nella Milano degli anni ruggenti ===
Nato a [[Legnano]] da Giulio Riva, ai tempi proprietario del [[Cotonificio Vallesusa]], e da LuisellaRaffaella Lampugnani, erede deicol pittorifratello Raffaele delle fortune tessili (Unione manifatture) della famiglia Gaio-[[Lampugnani (famiglia)|Lampugnani]], Felice viene iscritto presso l'[[Istituto Leone XIII|Istituto ''Leone XIII'']] di [[Milano]], una scuola privata gestita dai [[Compagnia di Gesù|gesuiti]] e frequentata da studenti figli dei massimi rappresentanti della [[borghesia]] milanese<ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.corriere.it/cronache/17_giugno_27/morto-dimenticato-felicino-riva-milan-beirut-vallesusa-2e401412-5b22-11e7-bb78-6494f8772d0c.shtml|titolo=Morto (dimenticato) Felicino Riva. Industriale in fuga e presidente del Milan}}</ref><ref name=":5">{{Cita web|url=http://www.ilgiornale.it/news/politica/addio-biondino-riva-milan-jet-set-e-bancarotta-1414084.html|titolo=Addio al "biondino" Riva. Milan, jet-set e bancarotta}}</ref><ref name=":6">{{Cita web|url=httphttps://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/felice-riva-morto-1.3231192|titolo=Vita da copertina, il crac e la fuga: addio a Riva, il “biondino” vorace}}</ref><ref name=":7">{{Cita web|url=https://nostalgia-bondenocom.blogspot.it/2009/10/fallimento-e-fuga.html|titolo=Fallimento e fuga}}</ref>. Felice e i suoi fratelli (Vittorio e Adelaide) restano [[Orfano|orfani]] molto presto: la madre muore a causa di un [[Tumore|cancro]] nel [[1955]], mentre il padre appena cinque anni dopo a causa di un banale intervento di [[appendicectomia]]<ref name=":6" /><ref name=":11">{{Cita web|url=http://www.magliarossonera.it/protagonisti/img_presRZ/rivaf6.jpg|titolo=Parla la moglie di Felice Riva}}</ref><ref name=":12">{{Cita web|url=http://www.magliarossonera.it/protagonisti/img_presRZ/rivaf7.jpg|titolo=Parla la moglie di Felice Riva}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ilcalcionapoli.it/morto-felice-riva-fu-presidente-del-milan-dal-1963-al-1965-56502|titolo=Morto Felice Riva, fu presidente del Milan dal 1963 al 1965}}</ref>.
 
Amante della bella vita, una volta ottenuto il [[diploma]] in [[ragioneria]], passa diversi anni divertendosi tra attività sportive ([[nuoto]], [[automobilismo]], [[tennis]], [[golf]] e [[sci]]), feste, viaggi, donne e serate varie<ref name=":7" />. Dopo il matrimonio con Luisella Stabile nel [[1958]]<ref name=":11" /><ref name=":12" />, per volere del padre Felice inizia una breve esperienza lavorativa presso uno degli stabilimenti di famiglia, a [[Perosa Argentina]], in [[provincia di Torino]]<ref name=":7" />.
 
Nel [[1960]], dopo la morte improvvisa del padre, Felice Riva eredita il gruppo tessile Vallesusa, allora uno dei simboli del [[Miracolo economico italiano|boom economico italiano]]<ref name=":6" /><ref name=":3">{{Cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/27-06-2017/milan-morto-felice-riva-il-biondino-fu-presidente-rizzoli-2001279885229.shtml?refresh_ce-cp|titolo=Milan, è morto Felice Riva, "il biondino". Fu presidente dopo Rizzoli dal '63 al '65}}</ref>: un vero e proprio impero che ai tempi contava oltre trenta stabilimenti dispersi tra [[Val di Susa]], [[Canavese]] e [[Lombardia]], 18mila{{formatnum:18000}} dipendenti (elevata la manodopera femminile), 600mila{{formatnum:600000}} fusi di filatura, 15 mila{{formatnum:15000}} di ritorcitura e decine di società commerciali e finanziarie controllate e collegate in Italia e all'estero<ref name=":6" /><ref name=":7" /><ref name=":3" />. Il [[18 maggio]] [[1960]], a venti giorni dalla morte del padre, Felice Riva entra nel [[Consiglio di amministrazione|Consiglio di Amministrazione]] della società e, nominato [[Direttore generale|Direttore Generale]], assume, di fatto, la direzione assoluta del gruppo industriale<ref name=":7" />. In seguito, il [[5 dicembre]] [[1961]] è altresì nominato Vice Presidente e [[Amministratore delegato|Amministratore Delegato]]<ref name=":7" />. Catapultato di colpo all'età di venticinque anni ai vertici dell’azienda di famiglia, ed ereditati numerosi immobili di famiglia sparsi in tutta la penisola<ref name=":8">{{Cita libro|autore=F. Fortuna|titolo=L'uomo, lo studioso, il professore|anno=2012|editore=Franco Angeli|p=189}}</ref>, con il tempo diventa protagonista delle cronache mondane e comincia a lanciarsi in una serie di operazioni finanziarie e in borsa che - complice anche la generale crisi del tessile e di altri settori<ref name=":8" /><ref name=":9">{{Cita libro|autore=D. Antoniello|autore2=L. Vasapollo|titolo=Eppure il vento soffia ancora|anno=2006|editore=Jaca book spa|p=179|ISBN=8816407379}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.sindacalmente.org/content/quando-cera-la-classe-operaia-atridente-storia-del-sindacato-12511?page=66|titolo=QUANDO C'ERA LA CLASSE OPERAIA - A.Tridente - storia del sindacato 12/5/11|accesso=20 luglio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180402230130/https://www.sindacalmente.org/content/quando-cera-la-classe-operaia-atridente-storia-del-sindacato-12511?page=66|dataarchivio=2 aprile 2018|urlmorto=sì}}</ref> - risulteranno poi essere rovinose<ref name=":1" /><ref name=":3" /><ref name=":0" /><ref name=":4">{{Cita web|url=http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/morto-riva-felice-1.3231411|titolo=Addio a Riva: primo tycoon italiano. Felicino, che vita da copertina}}</ref>.
 
Il [[18 maggio]] [[1960]], a venti giorni dalla morte del padre, Felice Riva entra nel [[Consiglio di amministrazione|Consiglio di Amministrazione]] della società e, nominato [[Direttore generale|Direttore Generale]], assume, di fatto, la direzione assoluta del gruppo industriale<ref name=":7" />. In seguito, il [[5 dicembre]] [[1961]] è altresì nominato Vice Presidente e [[Amministratore delegato|Amministratore Delegato]]<ref name=":7" />. Catapultato di colpo all'età di venticinque anni ai vertici dell’azienda di famiglia, ed ereditati numerosi immobili di famiglia sparsi in tutta la penisola<ref name=":8">{{Cita libro|autore=F. Fortuna|titolo=L'uomo, lo studioso, il professore|anno=2012|editore=Franco Angeli|p=189}}</ref>, con il tempo diventa protagonista delle cronache mondane e comincia a lanciarsi in una serie di operazioni finanziarie e in borsa che - complice anche la generale crisi del tessile e di altri settori<ref name=":8" /><ref name=":9">{{Cita libro|autore=D. Antoniello|autore2=L. Vasapollo|titolo=Eppure il vento soffia ancora|anno=2006|editore=Jaca book spa|p=179|ISBN=8816407379}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.sindacalmente.org/content/quando-cera-la-classe-operaia-atridente-storia-del-sindacato-12511?page=66|titolo=QUANDO C'ERA LA CLASSE OPERAIA - A.Tridente - storia del sindacato 12/5/11|accesso=20 luglio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180402230130/https://www.sindacalmente.org/content/quando-cera-la-classe-operaia-atridente-storia-del-sindacato-12511?page=66|dataarchivio=2 aprile 2018|urlmorto=sì}}</ref> - risulteranno poi essere rovinose<ref name=":1" /><ref name=":3" /><ref name=":0" /><ref name=":4">{{Cita web|url=http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/morto-riva-felice-1.3231411|titolo=Addio a Riva: primo tycoon italiano. Felicino, che vita da copertina}}</ref>.
==Il Milan==
{{S sezione|calcio}}
Nel [[1963]] Felice Riva subentra ad [[Andrea Rizzoli]] in qualtià di presidente della squadra di calcio del [[Associazione Calcio Milan|Milan]], dopo nove anni di successi e trofei da parte dell'[[Editoria|editore]]<ref name=":13">{{Cita web|url=http://www.magliarossonera.it/196364_storia.html|titolo="Almanacco Illustrato del Milan" - Ed. Panini Modena, 2005}}</ref>. Contemporanemante, l’[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] - l'altra formazione di [[Milano]] - è sotto la presidenza di un altro [[imprenditore]] italiano, il petroliere [[Angelo Moratti]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/felice-riva-morto-1.3231192|titolo=Vita da copertina, il crac e la fuga: addio a Riva, il “biondino” vorace}}</ref>.
 
===Il Milan===
La formazione del neo-acquistato [[Associazione Calcio Milan|Milan]] è quella che ha da poco ottenuto la prima [[Coppa Campioni]], conquistata a [[Wembley Stadium (1923)|Wembley]] contro il [[Sport Lisboa e Benfica|Benfica]] di Eusebio. Nello staff della squadra, a sostituire l'uscente allenatore [[Nereo Rocco]], subentrerà [[Luis Carniglia]] che nel corso della stagione verrà però esonerato - a seguito della sconfitta nelle finali della [[Coppa Intercontinentale 1963|Coppa Intercontinentale]] contro il [[Santos Futebol Clube|Santos]] di [[Pelé|Pelè]] - in favore del debuttante [[Nils Liedholm]].<ref name=":13" /> Tra i vari calciatori che hanno militato tra i rosso-neri sotto la sua presidenza, ricordiamo: [[Gianni Rivera]], [[Cesare Maldini]], [[José Altafini|Josè Altafini]], [[Amarildo Tavares da Silveira|Amarildo]] e [[Giovanni Trapattoni]]<ref name=":3" /><ref>{{Cita web|url=https://newsmondo.it/felice-riva-presidente-del-milan-negli-anni-60/calcio/?refresh_ce|titolo=Felice Riva, dal Milan alla bancarotta fraudolenta}}</ref>.
Nel [[1963]] Felice Riva subentra ad [[Andrea Rizzoli]] in qualtiàqualità di presidente della squadra di calcio del [[Associazione Calcio Milan|Milan]], dopo nove anni di successi e trofei da parte dell'[[Editoria|editore]]<ref name=":13">{{Cita web|url=http://www.magliarossonera.it/196364_storia.html|titolo="Almanacco Illustrato del Milan" - Ed. Panini Modena, 2005}}</ref>. ContemporanemanteContemporaneamente, l’[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] - l'altra formazione di [[Milano]] - è sotto la presidenza di un altro [[imprenditore]] italiano, il petroliere [[Angelo Moratti]]<ref>{{Cita web|urlname=https"://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/felice-riva-morto-1.3231192|titolo=Vita6" da copertina, il crac e la fuga: addio a Riva, il “biondino” vorace}}</ref>.
 
La formazione del neo-acquistato [[Associazione Calcio Milan|Milan]] è quella che ha da poco ottenuto la prima [[Coppa Campioni]], conquistata a [[Wembley Stadium (1923)|Wembley]] contro il [[Sport Lisboa e Benfica|Benfica]] di Eusebio[[Eusébio]]. Nello staff della squadra, a sostituire l'uscente [[allenatore]] [[Nereo Rocco]], subentreràè chiamato [[Luis Carniglia]], che nel corso della stagione verrà però esonerato - adopo seguito dellala sconfitta nelle finali della [[Coppa Intercontinentale 1963|Coppa Intercontinentale]] contro il [[Santos Futebol Clube|Santos]] di [[Pelé|Pelè]] - in favore del debuttante [[Nils Liedholm]].<ref name=":13" /> Tra i vari calciatori che hanno militato tra i rosso-nerirossoneri sotto la sua presidenza di Felice Riva, ricordiamo: [[Gianni Rivera]], [[Cesare Maldini]], [[José Altafini|Josè Altafini]], [[Amarildo Tavares da Silveira|Amarildo]] e [[Giovanni Trapattoni]]<ref name=":3" /><ref>{{Cita web|url=https://newsmondo.it/felice-riva-presidente-del-milan-negli-anni-60/calcio/?refresh_ce|titolo=Felice Riva, dal Milan alla bancarotta fraudolenta}}</ref>.
In questo periodo di presidenza, la sede rossonera era nel piano centro di [[Milano]] presso via Serbelloni, in zona [[Porta Venezia (Milano)|Porta Venezia]]<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/27-06-2017/milan-morto-felice-riva-il-biondino-fu-presidente-rizzoli-2001279885229.shtml|titolo=Milan, è morto Felice Riva, "il biondino". Fu presidente dopo Rizzoli dal '63 al '65}}</ref>. Felice Riva al [[Associazione Calcio Milan|Milan]] ricopre la carica di presidente per circa due anni, fino al [[1965]]<ref name=":3" /> quando poi vi subentrerà [[Luigi Carraro (dirigente sportivo)|Luigi Carraro]]<ref>{{Cita web|url=https://milano.repubblica.it/cronaca/2017/06/27/news/milano_morto_felice_riva-169285375/|titolo=E' morto Felice Riva: fu presidente del Milan di Rivera, Altafini e Amarildo}}</ref>.
 
In questo periodo di presidenza, la sede rossonera era nel piano centro di [[Milano]] presso via Serbelloni, in zona [[Porta Venezia (Milano)|Porta Venezia]]<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/27-06-2017/milan-morto-felice-riva-il-biondino-fu-presidente-rizzoli-2001279885229.shtml|titolo=Milan, è morto Felice Riva, "il biondino". Fu presidente dopo Rizzoli dal '63 al '65}}</ref>. Felice Riva al [[Associazione Calcio Milan|Milan]] ricoprericoprì la carica di presidente per circa due anni, fino al [[1965]]<ref name=":3" />, quando poi vi subentrerà [[Luigi Carraro (dirigente sportivo)|Luigi Carraro]]<ref>{{Cita web|url=https://milano.repubblica.it/cronaca/2017/06/27/news/milano_morto_felice_riva-169285375/|titolo=E' morto Felice Riva: fu presidente del Milan di Rivera, Altafini e Amarildo}}</ref>.
 
=== Il crac e il carcere ===
Tra il [[1964]] e il [[1965]] inizia a presentarsi in maniera evidente la crisi del suo gruppo industriale, anche a causa di investimenti e operazioni finanziarie finite rovinosamente. Di conseguenza, in questo periodo si susseguono riduzioni d’orario, sospensioni e mancati pagamenti dei salari; insomma,: la chiusura definitiva dell’azienda è una prospettiva sempre più concreta. Nel [[1965]], infatti, il gruppo Vallesusa viene dichiarato fallito a causa di un “buco” di 46 miliardi di lire, un’enormità per l’epoca (oltre 400 milioni di euro, del 2017)<ref name=":4" />. Gli stabilimenti e le fabbriche iniziano a chiudere e quasi 9000 dipendenti si trovano senza un posto di lavoro e uno stipendio<ref name=":1" /><ref name=":0" />. Si segnalano scioperi e proteste di alcuni suoi ex dipendenti; ad esempio durante una serata alla [[Teatro alla Scala|Scala di Milano]], Felice Riva viene da questi contestato anche con dei volantini sui quali è riportato: “''Rag. Felice Riva, il tuo posto è a San Vittore, non alla Scala''”<ref name=":5" /><ref name=":6" /><ref name=":11" /><ref name=":12" /><ref>{{Cita libro|autore=Siel Agugliaro|titolo=Teatro alla Scala e promozione culturale nel lungo sessantotto milanese|anno=2015|ISBN=9788858822777}}</ref>; a queste agitazioni seguono anche quelle dei tifosi e dei giocatori del Milan che in più occasioni si sono rifiutati di allenarsi a causa del mancato pagamento dei premi-presenze<ref>{{Cita web|url=http://www.magliarossonera.it/img196465/uff280_1965.jpg|titolo=Riva solo contro il Milan}}</ref>. Nel [[1966]] il direttore dello stabilimento di [[Rivarolo Canavese]], già in cura per una malattia depressiva, si suicida per non firmare altre {{formatnum:1580}} lettere di licenziamento<ref>{{Cita web|url=http://www.remocontro.it/2014/04/13/fu-felice-riva-manco-fuga-in-libano-quella-volta/|titolo=Primo fu Felice Riva Il Libano non è più quello di una volta}}</ref>.
 
La grave perdita aziendale, tenuta inizialmente nascosta con [[Bilancio d'esercizio|bilanci]] falsificati, gli vale una condanna penale giudiziale per [[bancarotta fraudolenta]] aggravata e ricorso abusivo al credito<ref name=":6" /><ref name=":9" /><ref name=":10">{{Cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/04/19/riva-ex-re-del-cotone-ora.html?refresh_ce|titolo=Riva, l'ex re del cotone ora è cittadino libanese i giudici lo assolvono}}</ref>: 6 anni di carcere il verdetto<ref name=":10" />. La sera del [[4 febbraio]] [[1969]] Felice Riva viene arrestato presso l’uscital'uscita di un cinema del centro di [[Milano]] - in via Durini, dove proiettavano il film "''[[Diario di una schizofrenica]]''" - e portato nel [[carcere di San Vittore]]<ref name=":11" /><ref name=":12" />; ma, successivamente, la [[Corte suprema di cassazione|Cassazione]] annulla il mandato di cattura per un vizio di forma e, pertanto, viene dimesso dopo circa venti giorni di carcere<ref name=":1" /><ref name=":0" /><ref>{{Cita web|url=https://leorugens.wordpress.com/2012/11/30/1976/|titolo=L’ILVA ALLA DE-RIVA: L’ACCIAIO È UNA COSA SERIA PER LASCIARLO IN MANO A POLITICI E “PRENDITORI”}}</ref>.
 
=== La fuga: la seconda vita a Beirut ===
Per salvarsi dal [[Prigione|carcere]] <nowiki/>e da un mandato di cattura internazionale decide di esportare (legalmente) i suoi capitali e di fuggire: nessuno gli aveva sequestrato e ritirato il [[passaporto italiano]]. Prima in [[Francia]] (a [[Nizza]] e, poi, a [[Parigi]]), quindi in [[Grecia]] (ad [[Atene]]) e infine in [[Libano]] a [[Beirut]], ai tempi conosciuta come la "[[Svizzera]] d'Oriente"<ref name=":1" /><ref name=":0" /><ref>[http://www.magliarossonera.it/protagonisti/PRES/Pres-Rivaf.html I giudici assolvono Felice Riva]</ref><ref name=":2">{{Cita web|url=http://www.legnanonews.com/news/cronaca/906073/e_morto_felice_riva_protagonista_del_crack_del_cotonificio_vallesusa|titolo=E' morto Felice Riva, protagonista del crack del Cotonificio Vallesusa}}</ref>. I primi mesi in Libano non sono tra i migliori: Felice Riva viene incarcerato per cinquanta giorni e, di lì a poco, la moglie Luisella Stabile ottiene la separazione<ref name=":1" /><ref name=":0" />. In seguito anche a [[Beirut]], come nel suo stile, riesce comunque a condurre una vita agiata tra [[Guardia del corpo|guardie del corpo]], lusso, donne ed eccessi<ref>{{Cita web|url=http://www.ottocento.com/wp-content/uploads/2013/12/Felice-Riva-a-bayruht-1971-.jpg|titolo=L'eterna vacanza dell'incredibile Felice Riva|accesso=20 luglio 2017|dataarchivio=30 agosto 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170830005131/http://www.ottocento.com/wp-content/uploads/2013/12/Felice-Riva-a-bayruht-1971-.jpg|urlmorto=sì}}</ref>. Negli anni conosce una hostess norvegese - Vigdis Christiansen - sua ultima compagna di vita, dalla quale avrà un'altra figlia, Maria (la quarta figlia, contando i tre avuti con Luisella Stabile: Raffaella, Giulio e Carlotta)<ref name=":1" />. Il "soggiorno dorato" a Beirut, tuttavia, termina nel [[1982]] anno nel quale scoppiadurante la [[Guerra del Libano (1982)|guerra del Libano]].
 
=== Il ritorno ===
La guerra civile del [[1982]] costringe l'imprenditore a tornare in [[Italia]] e a stabilirsi per un primo momento a [[Forte dei Marmi]], località da lui già frequentata negli [[Anni 1960|anni sessanta]] (il suo nome, in questo periodo, rientra nell'elenco dei soci fondatori del Versilia Golf club)<ref name=":0">{{Cita web|url=http://iltirreno.gelocal.it/versilia/cronaca/2017/06/28/news/addio-a-felice-riva-il-tycoon-del-cotone-che-scelse-il-forte-1.15548280|titolo=Addio a Felice Riva il tycoon del cotone che scelse il Forte}}</ref>. Grazie a diversi [[Condono|condoni]] e [[Amnistia|amnistie]], riesce a ottenere una riduzione della pena a pochi mesi. La sua [[cittadinanza]] libanese, infine, lo aiuta a salvarsi da un’ultima accusa di infrazione valutaria (per non aver fatto rientrare dall’estero, entro i termini fissati dalla legge, un pacchetto di azioni del valore di un miliardo di lire)<ref name=":10" />: secondo i giudici della quarta sezione del tribunale penale di Milano, Felice Riva non è punibile proprio perché cittadino straniero<ref name=":1" /><ref name=":0" /><ref name=":10" />. Negli [[Anni 1980|anni ottanta]] molto spesso vive con la famiglia spostandosi in [[Svizzera]] tra [[Lugano]] e [[Sankt Moritz|Saint Moritz]]<ref name=":26" /><ref name=":62" />. Dagli [[Anni 1990|anni novanta]], invece, si stabilisce definitivamente in [[Versilia]], a [[Forte dei Marmi]].
 
I retroscena del fallimento datato [[1965]] non sono mai stati chiariti, neppure durante il processo terminato ventisei anni dopo. Nel dicembre [[1991]], infatti, la pratica è stata chiusa per mezzo del pagamento di 12 miliardi a favore degli ultimi [[Credito chirografario|creditori chirografari]] rimborsati all'80% dell'esposizione (ai valori dell'epoca, quindi non ricapitalizzati)<ref>{{Cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/01/03/si-chiusa-la-vicenda-valle-susa.html|titolo=SI È CHIUSA LA VICENDA VALLE SUSA}}</ref>.
 
Da tempo malato, muore il [[26 giugno]] [[2017]] nella sua dimora a [[Forte dei Marmi]] all'età di 82 anni<ref name=":1" /><ref>{{Cita web|autore=Francesca Navari|url=http://www.lanazione.it/viareggio/cronaca/morto-felice-riva-1.3229226|titolo=Versilia, è morto Felice Riva: addio a un protagonista del jet set|pubblicazione=La Nazione|data=27 giugno 2017|accesso=27 giugno 2017}}</ref>.
 
== Felice Riva nello spettacolo ==
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* [[Lugano]]
* [[Sankt Moritz|Saint Moritz]]
* [[Alpino (località)|Alpino]]
 
== Altri progetti ==
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