Magonza: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
|Nome = Magonza
|Nome ufficiale = {{de}} Mainz
|Panorama = Mainz domblick.jpg
|Didascalia = Veduta con il [[Duomo di Magonza|Duomo]] e il [[Reno]]
|Bandiera = Mainz Flagge querHissformat.svg
|Voce bandiera =
|Voce stemma = Ruota di Magonza
|Stato = DEU
|Grado amministrativo =4 3
|Tipo = [[Città extracircondariale]]
|Divisione amm grado 1 = Renania-Palatinato
|Divisione amm grado 2 = no
|Divisione amm grado 3 = no
|Amministratore locale = Michael[[Nino EblingHaase]]
|Partito =
|Partito= [[Partito Socialdemocratico di Germania|SPD]]
|Data elezione =
|Data istituzione = 13/12 a.C.
|Abitanti = {{Dati popolazione DE-RP}}
|Note abitanti = {{Dati popolazione DE-RP||QUELLE}}
|Aggiornamento abitanti = {{Dati popolazione DE-RP||STAND}}
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti =
|Prefisso = 06131 / 06136 <small>(Magonza-Ebersheim)</small>
|Mappa = Rhineland-Palatinate MZ.svg
|Didascalia mappa =
}}
'''Magonza''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/maˈɡonʦa/|it}}<ref>{{DOP|id=36541|lemma=Magonza1051515}}</ref>; in [[Lingua tedesca{{tedesco|tedesco]]: '''Mainz''',}}; in [[dialettotedesco palatino]] ''Määnz'', in [[Lingua; {{francese|francese]]: '''Mayence'''}}) è una [[città della Germania]] centro-occidentale situata alla confluenza dei fiumi [[Meno (fiume)|Meno]] e [[Reno]], capoluogo del ''[[Stati federati della Germania|Land]]'' della [[Renania-Palatinato]]. Sede dell'[[Università Johannes Gutenberg di Magonza]], è molto nota per il suo [[Carnevale di Magonza|suo carnevale]].
 
== Geografia fisica ==
 
[[File:50 Breitengrad.jpg|thumb|Il 50º parallelo sullasul Gutenbergplatz]]
Magonza è situata sulla sponda occidentale (ossia sinistra) del fiume [[Reno]], che delimita la città a est. A sud e ad ovest della città si ergono le colline renano-assiane mentre, a nord si estendono alcune terre lungo il corso del fiume Reno. Magonza è attraversata dal 50º [[parallelo (geografia)|parallelo]] di [[latitudine]] nord.
 
=== Comuni limitrofi ===
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* '''Sponda destra del Reno''' ([[Assia]]):
:[[Wiesbaden]] ([[città indipendenteextracircondariale]] e capitale dell'Assia, incluse le ex frazioni di Magonza [[Mainz-Kastel]], [[Mainz-Kostheim]] e [[Mainz-Amöneburg]]) e le ex frazioni di Magonza ''Ginsheim'' e ''Gustavsburg'', riunite nel comune di [[Ginsheim-Gustavsburg]] ([[distrettoCircondario di Groß-Gerau]]).
* '''Sponda sinistra del Reno''' ([[distrettoCircondario di Magonza-Bingen]]):
:[[Bodenheim]], [[Gau-Bischofsheim]] e [[Harxheim]] ([[Verbandsgemeinde Bodenheim]]), [[Mommenheim (Germania)|Mommenheim]] ([[Verbandsgemeinde Nierstein-Oppenheim]]), [[Zornheim]], [[Nieder-Olm]], [[Ober-Olm]], [[Klein-Winternheim]] e [[Essenheim]] (tutti [[Verbandsgemeinde Nieder-Olm]]), [[Ingelheim]] con [[Wackernheim]] e [[Heidesheim am Rhein]] e [[Budenheim]] ([[verbandsfreie Gemeinde]]).
 
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=== Preistoria ed epoca romana ===
 
{{Vedi anche|Mogontiacum}}
[[File:Roemersteine.jpg|thumb|upright=1.1|Resti dell'[[Acquedotto di Mogontiacum|acquedotto romano]].]]
Il territorio dell'attuale città ospitò un insediamento temporaneo di cacciatori durante l'ultima [[era glaciale]] tra i {{formatnum:20000}} e i {{formatnum:25000}} anni fa. Lo dimostrano numerosi ritrovamenti venuti alla luce nel [[1921]].
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=== Alto Medioevo ===
{{vedi anche|Arcivescovato di Magonza|Elettorato di Magonza}}
 
[[File:Willigis moskau.jpg|thumb|[[Villigiso di Magonza]].]]
Nel V secolo, la notte del 31 dicembre 406 una alleanza di alani, svevi e vandali attraversò il Reno gelato a Magonza che venne distrutta mettendo a sacco la Gallia indifesa fino ai Pirenei.<ref>{{Cita libro|nome=Arnaldi,|cognome=Girolamo.|titolo=L'Italia e i suoi invasori|url=https://www.worldcat.org/oclc/55516349|edizione=Nella "Economica Laterza", 1. ed|data=2004|editore=GLF editori Laterza|OCLC=55516349|ISBN=8842072931}}</ref> L'esistenza della diocesi di Magonza è provata dalle fonti storiche soltanto a partire dal VI secolo. Ulteriore sviluppo alla città venne dal suo ruolo di evangelizzazione delle popolazioni germaniche e slave, evangelizzazione guidata dal vescovo [[San Bonifacio (Wynfrithvescovo di Magonza)|Bonifacio]] ([[746]]-[[754]]). Lo sviluppo religioso della città ne fece l'unica diocesi (oltre [[Roma]]) il cui seggio episcopale viene chiamato ''Santa Sede''. L'[[arcivescovato di Magonza|arcivescovo di Magonza]] viene da allora chiamato ''primas germaniæ'', il sostituto del [[Papa]] a nord delle [[Alpi]] ([[santa sede]] di Magonza).
 
[[Willigis]] ([[975]]-[[1011]]) divenne il primo arcivescovo di Magonza ad essere anche arcicancelliere del [[Sacro Romano Impero]], il più importante dei sette [[Principe elettore|Elettori dell'Imperatore]]. [[Villigiso di Magonza|Villigiso]] diede inizio all'edificazione della [[Duomo di Magonza|grande cattedrale]] nel [[975]].
 
{{vedi anche|Arcivescovato di Magonza}}
{{vedi anche|Elettorato di Magonza}}
 
=== Basso Medioevo ===
 
[[File:Mainzer Freiheitsprivileg.jpg|thumb|upright=1.1|left|Il privilegio promulgato da Siegfried von Eppstein]]
Nel [[XII secolo]] ai cittadini di Magonza furono per la prima volta concessi dei particolari privilegi da parte dell'arcivescovo [[Adalberto I di Magonza|Adalberto I]] ([[1110]]-[[1137]]). Essi ottennero principalmente esenzioni fiscali ed il diritto ad essere giudicati soltanto dai tribunali cittadini. Dopo l'assassinio dell'arcivescovo [[Arnoldo di Selenhofen]] nell'anno [[1160]] tali privilegi furono revocati e l'imperatore [[Federico Barbarossa]] fece radere al suolo le mura cittadine. Federico Barbarossa nel [[1184]] invitò a Magonza la classe dirigente dell'impero ad una [[dieta (storia)|dieta di corte]] in occasione dell'investitura dei suoi figli, che alcuni cronisti dell'epoca descrissero come la più grande festa di tutto il Medioevo. Già nel [[1188]] ritornò a Magonza in occasione della partenza per la [[terza crociata]]. NelIl 9 dicembre [[1212]], Siegfried II von Eppstein incoronò [[Federico II di Svevia|Federico II]] nel duomo di Magonza {{Senza fonte|e, anni più tardi nel perciò1228, fu ricompensato con unla feudominiera nel [[regnod'argento di Sicilia]]Difendal<ref>{{Google books|GY-2JZCUEcQC|Étude sur la politique de l'empereur Fréderic II in Allemangne et sur les transformations de la constitution allemande dans la première moitié du XIIIe siècle|pagina=336|autore=Georges Blondel|editore=A. Picard|anno=1892|lingua=fr}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=Regesta Imperii|autore=J. F. Böhmer|altri=n. 680|data=1881-1901|editore=Julius Ficker|città=Innsbruck|lingua=la}}</ref>. Federico II tornò a Magonza nel [[1235]] per tenere una [[dieta (storia)|dieta imperiale]]. In tale occasione il 15 agosto fu promulgato il [[landfrieden]] di Magonza.
 
Negli scontri tra gli [[Staufer]] ed i loro rivali, che negli anni successivi al 1240 divennero sempre più accesi, i cittadini di Magonza si lasciarono corteggiare da entrambe le parti. La conseguenza di questa situazione politica furono privilegi ottenuti nel [[1244]] dall'arcivescovo [[Siegfried III von Eppstein]] come ricompensa per il loro appoggio. In seguito a ciò l'arcivescovo rimase solo formalmente il capo della città ed il potere passò nelle mani dei cittadini rappresentati da un consiglio cittadino di 24 membri. Oltre a ciò i cittadini ottennero il privilegio di non essere chiamati alle armi nelle controversie militari che non riguardavano direttamente la difesa della città. A partire da questo momento Magonza era diventata la ''[[città libera dell'Impero#Città imperiali e città libere|libera città di Magonza]]''.
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La [[riforma protestante]], nata nel [[1517]], sembrava avere buone possibilità di diffusione a Magonza. La [[stampa a caratteri mobili]] inventata in città attorno al [[1450]] da [[Johannes Gutenberg]] favorì la circolazione delle idee e l'arcivescovo e cardinale [[Alberto di Hohenzollern]] era inizialmente molto aperto sulla riforma, che però alla fine non riuscì a prevalere. Per ben due volte il ''Domkapitel'' elesse con una ristretta maggioranza arcivescovi cattolici. Con l'eccezione delle Garnisonsgemeinden, fino al [[1802]] in città non poterono sorgere comunità protestanti.
 
All'inizio del XVII secolo Magonza fu fortificata e ciò pregiudicò lo sviluppo urbanistico della città fino all'inizio del XX secolo. Nonostante le fortificazioni, nella [[Guerra dei Trenttrent'Annianni]], Magonza fu conquistata senza l'uso delle armi da parte dell'esercito [[Svezia|svedese]]. Dopo la fine delle ostilità, nel [[1647]], [[Johann Philipp von Schönborn]] fu eletto arcivescovo e sotto il suo episcopato Magonza si riprese rapidamente dalle devastazioni della guerra.<ref>{{cita web|url=http://de.historicgermany.com/5794.html?&L=2|titolo=Storia di Magonza|urlmorto=sì}}</ref>
 
Nel successivo periodo barocco furono costruiti splendidi edifici, ancora oggi ben conservati.
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[[File:Blason ville fr Mayence-Empire (Orn ext).svg|thumb|upright=0.7|left| Lo stemma napoleonico di Magonza]]
Il principe elettore e arcivescovo di Magonza [[Friedrich Karl Josef von Erthal]] appoggiò la linea dura dell'impero nei confronti delle idee rivoluzionarie. Dopo che la Francia nel [[1792]] aveva conquistato i territori ad ovest del Reno, inclusa Magonza (generale [[AdamoAdam FilippoPhilippe de Custine]], 21 ottobre), egli dovette abbandonare la città. Su disposizione delle forze occupanti nel [[1793]] si tennero le prime elezioni libere. Questa [[Repubblica di Magonza]] è considerata la prima democrazia sul suolo tedesco. L'esperienza repubblicana durò solo pochi mesi, dopo i quali la città tornò sotto il controllo prussiano ([[Assedio di Magonza (1793)|Assedio di Magonza]], 14 aprile - 23 luglio [[1793]]).
 
Le guerre napoleoniche proseguirono e portarono nel [[1797]] ad una nuova occupazione della città. La nobiltà sparì da Magonza, consentendo l'ascesa della borghesia. Come indennizzo per gli aristocratici espropriati dai francesi la Reichsdeputation straordinaria di [[Ratisbona]] del [[1803]] decise la revoca dei principi elettori religiosi. Magonza divenne la capitale del dipartimento francese di Mont-Tonnerre (in tedesco ''Donnersberg'') amministrato dal prefetto francese [[André Jeanbon Saint André|Jeanbon St. André]].
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Il [[nazionalsocialismo]] faticò ad ottenere consenso a Magonza. Ancora in occasione della presa del potere il 30 gennaio [[1933]] la popolazione era largamente ostile al nuovo regime. Le cose cambiarono negli anni successivi: la comunità ebraica che contava circa {{formatnum:3000}} persone fu quasi totalmente deportata. La [[seconda guerra mondiale]] inizialmente sembrava risparmiare la città, ma nel [[1942]] ci furono i primi pesanti bombardamenti. Il peggiore attacco si verificò il 27 febbraio [[1945]], quando Magonza fu quasi totalmente distrutta da bombardieri britannici e furono uccise circa {{formatnum:1200}} persone. Alla fine della guerra la città era stata distrutta per l'80%.
 
Dopo la guerra Magonza fu nuovamente occupata dai francesi. Il confine tra la zona di occupazione francese e quella americanastatunitense nelle vicinanze di Magonza è costituito dal fiume Reno; alcune frazioni sulla sponda destra (Amöneburg, Kastel e Kostheim) furono assegnate a [[Wiesbaden]]. Altre frazioni sempre comprese nella zona americana tornarono dei comuni indipendenti: Bischofsheim, Ginsheim e Gustavsburg. La rifondazione dei land dell'[[Assia]] e della [[Renania -Palatinato]] rese definitiva la separazione da Magonza delle frazioni sopra citate. Nel [[1946]] fu anche rifondata l'università, che era stata soppressa nel [[1798]]. Nel [[1950]] Magonza sostituì [[Coblenza]] come capitale del land della Renania -Palatinato.
[[File:Mainz Theodor-Heuss-Bruecke blaue Stunde Panorama.jpg|thumb|center|upright=4|Panorama dal Reno.]]
 
=== Magonza moderna ===
 
Nel [[1962]] la città festeggiava il suo 2000esimo2000º anniversario, che si basava sulla visione (non occupata) dell'epoca in cui i romani sotto Agrippa avevano già stabilito un accampamento militare alla confluenza dei fiumi Reno e Meno nel 38 a.C.. La nascita di [[Magonza-Lerchenberg]] come nuovo quartiere dopo il 1962 e l'ampia incorporazione intorno a Magonza nel [[1969]] hanno posto fine alla stagnazione dello sviluppo urbano causata dalla seconda guerra mondiale e hanno offerto ampie opportunità di espansione e sviluppo. Con l'insediamento della ZDF sul Lerchenberg, nel [[1976]] è iniziata la trasformazione in città mediatica. Questa tendenza è stata rafforzata dall'Anno Gutenberg 2000, che è stato celebrato con numerose attività. Oltre ad altri programmi di sviluppo urbano, come la riqualificazione del centro storico, Magonza partecipa dall'anno in questione anche al programma federale e statale "Città socialmente integrativa".
 
Il [[25 marzo]] [[2010]] lo ''Stifterverband für die Deutsche Wissenschaft'' ha conferito alla città di Magonza il titolo di "Città della scienza" per l'anno [[2011]]. La città ha quindi organizzato numerosi eventi, mostre e conferenze in collaborazione con le università, le associazioni e le istituzioni educative di Magonza.
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=== Simboli ===
 
{{vedi anche|Ruota di Magonza}}
[[File:Coat of arms of Mainz-2008 new.svg|thumb|left|upright=0.5|Stemma ufficiale della città di Magonza dal 2008]]
Lo stemma della città di Magonza è costituito da due ruote a sei raggi argentate e connesse da una croce obliqua, anch'essa argentata, su sfondo rosso. I colori della città sono rosso e bianco.
 
In origine lo stemma rappresentava il patrono della città, il santo [[Martino di Tours]]. Il sigillo della città del [[1300]] mostrava quest'ultimo assieme alla ruota di Magonza. L'arcivescovo di Magonza, che era anche un principe elettore, inserì la ruota anche nello stemma territoriale. Per distinguersi la città adottò quindi come stemma la ruota doppia, mentre dal [[XVI secolo]] si preferì la ruota inclinata. In occasione dell'annessione alla [[Francia]] furono vietati tutti gli stemmi nelle zone occupate. Il sigillo della Mairie - l'autorità comunale francese - rappresentava la dea della libertà con il [[cappello frigio]].

Dopo l'incoronazione di [[Napoleone Bonaparte]] nel [[1804]] il sigillo conteneva l'aquila imperiale francese. Dal 13 giugno [[1811]] fu riammessa la ruota di Magonza. Allo stemma furono aggiunte in alto le tre api del casato di Napoleone; i colori tuttavia erano scambiati. Tra il [[1835]] ed il [[1915]] c'era anche un'immagine delle fortificazioni di Magonza. Nel corso delle storia della città fu anche ripetutamente modificata la forma della ruota: furono aggiunti dei raggi e furono modificati vari dettagli. Dal [[12 luglio]] [[1915]] lo stemma ha un aspetto simile a quello attuale. L'ultima modifica risale al [[2008]], quando fu sostituito con una rappresentazione moderna e stilizzata.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
 
! style="background:#efefef;" |== Architetture religiose ===
{| border="0" cellspacing="7"
* [[Duomo di Magonza|Duomo di San Martino]]
| colspan="3" style="background:#efefef; text-align:center" | '''Magonza da visitare'''
|* [[Chiesa di Santo Stefano (Magonza)|Chiesa di Santo Stefano]] <small>([[Chiesa di Santo Stefano (Magonza)#Finestra Chagall|Finestra Chagall]])</small> || [[Deutschhaus]] <small>(oggi [[Landtag della Renania-Palatinato]])</small> || [[Kirschgarten|Piazza Kirschgarten]]
|-----
* [[Chiesa di San Quintino (Magonza)|Chiesa di San Quintino]]
! style="background:#efefef;" | Architetture religiose
|* [[Christuskirche (Magonza)|Christuskirche]] || [[Palazzo Schönborn]] || ||
! style="background:#efefef;" | Architetture civili
* [[Abbazia di Sant'Albano]]
! style="background:#efefef;" | Altro
|* [[Chiesa di San Pietro (Magonza)|Chiesa di San Pietro]] || [[Palazzo Ostein]] || [[Arco di Dativius Victor]]
|-----
|* [[Chiesa di Sant'EmmeranoIgnazio (Magonza)|Chiesa di Sant'Emmerano]] || [[Ridotta di Magonza]] || [[Colonna di GioveIgnazio]]
| width="33%" | [[Duomo di Magonza|Duomo di San Martino]] || width="33%" | [[Palazzo del Principe Elettore (Magonza)|Palazzo del Principe Elettore]] || width="33%" | [[Galleria d'arte di Magonza]]
|* [[Chiesa di San Giovanni (Magonza)|Chiesa di San Giovanni]] || [[Palazzo Dalberg]] || [[Stazione di Magonza Centrale]]
|-----
* [[Cappella Antoniter]]
| [[Chiesa di Santo Stefano (Magonza)|Chiesa di Santo Stefano]] <small>([[Chiesa di Santo Stefano (Magonza)#Finestra Chagall|Finestra Chagall]])</small> || [[Deutschhaus]] <small>(oggi [[Landtag della Renania-Palatinato]])</small> || [[Kirschgarten|Piazza Kirschgarten]]
* [[Chiesa dei Carmelitani (Magonza)|Chiesa dei Carmelitani]]
|-----
* [[Chiesa di Sant'Emmerano (Magonza)|Chiesa di Sant'Emmerano]]
| [[Chiesa di San Quintino (Magonza)|Chiesa di San Quintino]] || [[Nuovo Arsenale (Magonza)|Nuovo Arsenale]] <small>(oggi cancelleria della Renania-Palatinato)</small> || [[Acquedotto di Mogontiacum|Acquedotto Romano di Magonza]]
|* [[Chiesa di Sant'Agostino (Magonza)|Chiesa di Sant'Agostino]] || [[Scuderie del Principe Elettore]] || [[Museo Gutenberg]]
|-----
 
| [[Christuskirche (Magonza)|Christuskirche]] || [[Palazzo Schönborn]] || ||
=== Architetture civili ===
|-----
* [[Palazzo del Principe Elettore (Magonza)|Palazzo del Principe Elettore]]
| [[Abbazia di Sant'Albano]] || [[Palazzo Erthal]] || [[Parco comunale di Magonza|Parco comunale]]
* [[Deutschhaus]] <small>(oggi [[Landtag della Renania-Palatinato]])</small>
|-----
| [[Chiesa di San Quintino (Magonza)|Chiesa di San Quintino]] ||* [[Nuovo Arsenale (Magonza)|Nuovo Arsenale]] <small>(oggi cancelleria della Renania-Palatinato)</small> || [[Acquedotto di Mogontiacum|Acquedotto Romano di Magonza]]
| [[Chiesa di San Pietro (Magonza)|Chiesa di San Pietro]] || [[Palazzo Ostein]] || [[Arco di Dativius Victor]]
* [[Palazzo Schönborn]]
|-----
* [[Palazzo Erthal]]
| [[Chiesa di Sant'Ignazio (Magonza)|Chiesa di Sant'Ignazio]] || [[Palazzo Bassenheim]] || [[Alte Universität (Magonza)|Antica Università di Magonza]]
* [[Palazzo Ostein]]
|-----
* [[Palazzo Bassenheim]]
| [[Chiesa Sacro Cuore di Gesù (Magonza)|Chiesa Sacro Cuore di Gesù]] || [[Cittadella di Magonza|Cittadella]] || [[Grande Sabbia di Magonza]]
* [[Cittadella di Magonza|Cittadella]]
|-----
* [[Palazzo Dalberg]]
| [[Chiesa di San Giovanni (Magonza)|Chiesa di San Giovanni]] || [[Palazzo Dalberg]] || [[Stazione di Magonza Centrale]]
* [[Torre di Ferro]]
|-----
* [[Torre di Legno]]
| [[Cappella Antoniter]] || [[Torre di Ferro]] || [[Teatro romano di Magonza|Antico teatro romano di Mogontiacum]] <small>(scoperta archeologica)</small>
* [[Ridotta di Magonza]]
|-----
* [[Scuderie del Principe Elettore]]
| [[Chiesa dei Carmelitani (Magonza)|Chiesa dei Carmelitani]] || [[Torre di Legno]] || [[Chiesa di San Cristoforo (Magonza)|Memoriale San Cristoforo]]
 
|-----
=== Altro ===
| [[Chiesa di Sant'Emmerano (Magonza)|Chiesa di Sant'Emmerano]] || [[Ridotta di Magonza]] || [[Colonna di Giove]]
* [[Galleria d'arte di Magonza]]
|-----
* [[Kirschgarten|Piazza Kirschgarten]]
| [[Chiesa di Sant'Agostino (Magonza)|Chiesa di Sant'Agostino]] || [[Scuderie del Principe Elettore]] || [[Museo Gutenberg]]
* [[Acquedotto di Mogontiacum|Acquedotto Romano di Magonza]]
|}
| [[Abbazia di Sant'Albano]] || [[Palazzo Erthal]] ||* [[Parco comunale di Magonza|Parco comunale]]
* [[Arco di Dativius Victor]]
| [[Chiesa di Sant'Ignazio (Magonza)|Chiesa di Sant'Ignazio]] || [[Palazzo Bassenheim]] ||* [[Alte Universität (Magonza)|Antica Università di Magonza]]
* [[Grande Sabbia di Magonza]]
* [[Stazione di Magonza Centrale]]
| [[Cappella Antoniter]] || [[Torre di Ferro]] ||* [[Teatro romano di Magonza|Antico teatro romano di Mogontiacum]] <small>(scoperta archeologica)</small>
| [[Chiesa dei Carmelitani (Magonza)|Chiesa dei Carmelitani]] || [[Torre di Legno]] ||* [[Chiesa di San Cristoforo (Magonza)|Memoriale San Cristoforo]]
* [[Colonna di Giove]]
* [[Museo Gutenberg]]
 
<gallery>
Immagine:Mainz Markt BW 2012-08-18 16-07-49.JPG|[[Marktplatz (Magonza)|Piazza del mercato]] ''(Marktplatz)''
Immagine:Landtagsgebäude Rheinland-Pfalz.jpg|[[Landtag della Renania-Palatinato]] Palazzo dell'[[Ordine Teutonicoteutonico]]
Immagine:Mainzer Dom nw.jpg|Il duomo San Martino con le sei torri
Immagine:Mainz, Residenzschloss BW 2012-08-18 13-24-01.jpg|Palazzo dei [[Principe elettore|Principi elettori]]
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L'aspetto di Magonza così come di alcune delle sue frazioni (come Mombach e Weisenau) è prevalentemente quello di una grande città. Altre frazioni invece (ad esempio Drais e Finthen) hanno mantenuto un carattere rurale. Gli stretti vicoli nella zona della Augustinerstraße con le tradizionali case con [[intelaiatura a traliccio]] sono una chiara testimonianza della situazione urbanistica della città in epoca medievale. La città ha però subito gravi danni in seguito ai bombardamenti britannici durante la [[seconda guerra mondiale]], e molti edifici storici hanno lasciato il posto a costruzioni moderne.
 
La struttura urbanistica della città nuova è stata progettata da [[Eduard Kreyßig]] attorno al 1900. In quest'epoca l'area urbana è pressoché raddoppiata e Magonza si è evoluta da città fortezza provinciale a grande città. Il panorama cittadino dalla sponda del fiume [[Reno]] è caratterizzato da edifici di due differenti epoche: il municipio (di [[Arne Jacobsen]] e [[Dissing+Weitling|Otto Weitling]]) con il Hilton-Hotel e la Rheingoldhalle di epoca [[modernità|moderna]] ed il complesso [[barocco]]-[[Rinascimento|rinascimentale]] costituito dal Neues Zeughaus (oggi cancelleria di Stato), il Deutschhaus (oggi parlamento del land) ed il Kurfürstliches Schloss (palazzo del principe elettore). Nel centro storico solo gli edifici più rappresentativi sono stati ricostruiti dopo le distruzioni della seconda guerra mondiale. Tra di essi ricordiamo molti palazzi nobiliari barocchi, parecchi dei quali si trovano nel Schillerplatz. Lo sviluppo economico degli [[anni 1960]] ha coinciso con la costruzione di numerosi edifici in quel decennio e ciò ha influito pesantemente sull'attuale aspetto di Magonza. Tra i principali edifici del XIX secolo ricordiamo la chiesa protestante Christuskirche, la [[Mainz Hauptbahnhof|stazione centrale]], la [[Theodor-Heuss-Brücke (Magonza)|Theodor-Heuss-Brücke]] (un ponte sul [[Reno]]), parti del teatro costruito da [[Georg Moller]] e delle fortificazioni. La maggior parte degli edifici storici sono abitazioni private o negozi.
 
==== Romanico e gotico a Magonza ====
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==== Fortificazioni ====
 
Sono conservati anche numerosi resti delle fortificazioni, risalenti ad epoche diverse. Il palazzo del comandante della [[Fortezza di Magonza|fortezza]], che assieme alla cittadella domina sulla città, è un edificio barocco. Sono però ben visibili anche parti delle fortificazioni romane e medievali. Sul Reno si innalzano due torri, il ''Holzturm'' e l{{'}}''Eisenturm'', che hanno però perso la loro funzione di porta della città in seguito ai lavori di sistemazione della sponda del Reno nel [[XIX secolo]] ed al conseguente innalzamento del fondo stradale. Il Holzturm fungeva da prigione e vi fu detenuto anche il noto bandito [[Johannes Bückler]], detto Schinderhannes. Fortificazioni di epoca successiva sono invece il ''Fort Malakoff'' nella parte meridionale della città ed il grande magazzino delle provviste.
 
=== Sviluppo urbanistico ===
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[[File:Population Statistics Mainz.svg|thumb|upright=1.8|Sviluppo demografico della città di Magonza]]
Le restrizioni allo sviluppo urbanistico dovute alle fortificazioni frenarono anche la crescita demografica di Magonza. Fino alla dismissione della fortezza la città non superò quasi mai i {{formatnum:30000}} abitanti. Successivamente la popolazione crebbe in fretta, superando nel [[1908]] la soglia dei {{formatnum:100000}} abitanti. Alla fine della [[seconda guerra mondiale]] il numero degli abitanti era sceso nuovamente a circa {{formatnum:76000}} unità. Solo alla fine degli anni sessanta raggiunse nuovamente i livelli prebellici. Attualmente la città conta quasi di {{formatnum:210000220000}} residenti.
 
=== Religione ===
[[File:Mainzer Dom, swLeichhof (2008-04-23 Sp).jpg|thumbsinistra|left|upright=0.9miniatura|Il [[duomo di Magonza]]]]
 
[[File:Mainzer Dom sw.jpg|thumb|left|upright=0.9|Il [[duomo di Magonza]]]]
[[File:Mainzer Dom vom Kreuzgang.jpg|thumb|upright=0.9|Il [[duomo di Magonza]] dall'ovest]]
Per secoli la città fu governata da uno dei più importanti [[principe elettore|principi elettori]] cattolici e ciò ha determinato un notevole radicamento della religione cattolica. La prima comunità paleocristiana potrebbe essersi originata già in tarda epoca antica; l'esistenza della [[diocesi di Magonza]] è attestata per la prima volta nel [[343]]. Nel [[780]]/[[782]] Magonza fu elevata al rango di arcidiocesi. Il primo arcivescovo di Magonza fu [[Lullus]], che nel [[754]] era succeduto a [[san Bonifacio (Wynfrith)|Bonifacio]] (che aveva il titolo di arcivescovo a livello puramente personale). Magonza divenne quindi capoluogo della più grande [[provincia ecclesiastica]] a nord delle [[Alpi]]. Nel collegio dei sette principi elettori formatosi nel [[XIII secolo]] l'arcivescovo di Magonza assunse un ruolo dominante.
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La vecchia sinagoga fu incendiata e completamente devastata in epoca nazista. Nel [[1999]] è stato indetto un concorso per la realizzazione di una nuova sinagoga e di un centro di aggregazione per la comunità ebraica. Il progetto verrà realizzato dall'architetto Manuel Herz nel luogo in cui sorgeva il vecchio edificio. La sinagoga di Weisenau ha invece superato indenne le vicende belliche ed è stata restaurata alla fine degli [[anni 1990]].
[[File:Christuskirche in Mainz.jpg|thumb|upright=0.9|left|Kaiserstraße e [[Christuskirche (MainzMagonza)|Christuskirche]], la chiesa luterana]]
 
Magonza non è mai stata uno dei centri nevralgici della [[riforma protestante]]. In realtà l'arcivescovo [[Alberto di Hohenzollern]] non era ostile alle idee del protestantesimo, egli però dipendeva dalla [[dottrina delle indulgenze|vendita delle indulgenze]], fortemente criticata da [[Martin Lutero|Lutero]]. I primi contatti con il protestantesimo avvennero pertanto solo con la [[guerra di Smalcalda]] ([[1546]]-[[1547]]) e con l'occupazione della città da parte delle truppe svedesi durante la [[guerra dei trent'anni]]. La nuova confessione non riuscì però a diffondersi e dopo la fine della guerra dei trent'anni la città tornò saldamente nelle mani dell'arcivescovo cattolico. Agli abitanti convertiti al protestantesimo fu revocata la cittadinanza.
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Nel [[1832]] le comunità protestanti di Magonza passarono sotto la giurisdizione della chiesa evangelica del granducato dell'Assia, mantenendo un proprio sovrintendente. Nel [[1882]] il sovrintendente passò a [[Darmstadt]], per poi ritornare a Magonza nel [[1925]]. Nel [[1934]] la sovrintendenza divenne Propstei Rheinhessen. Le comunità protestanti della città fanno riferimento al decanato di Magonza (Propstei Rheinhessen) della chiesa evangelica in Assia e Nassau.
 
Anche altre comunità cristiane sono rappresentate a Magonza (in ordine cronologico): i [[Battismo|battisti]] (dal [[1862]]), la [[Diocesi cattolica per i vecchi cattoliciveterocattolici in Germania|Chiesa dei Vecchi Cattoliciveterocattolica]] (dal [[1876]]), la [[chiesa Neo-Apostolica]] (circa dal [[1895]]), la [[Metodismo|chiesa Metodista]] (dal [[1906]]), la [[Chiesa cristiana avventista del settimo giorno]] (dal [[1907]]), la [[comunità dei cristiani]] (dalla fine degli [[anni 1920]]), la comunità biblica di Magonza (dal [[1978]]), il centro cristiano pentecostale-carismatico "DER FELS" (dal [[1981]]), la [[libera comunità evangelica]] (dal [[1982]]), la [[chiesa ortodossa]] (dal [[1992]]), la comunità EnChristo (dal [[1995]]), il centro delle famiglie cristiane (dal [[1998]]), la [[Pentecostalismo|comunità pentecostale]] "Die BASIS - comunità per questa generazione", ed i [[testimoni di Geova]].
 
In seguito ai recenti flussi migratori si è aggiunta una [[islamismo|comunità islamica]], che dispone di sei luoghi di culto in città. La [[Nuova sinagoga di Magonza|Nuova Sinagoga di Magonza]] è stata inaugurata il 3 settembre 2010.
 
== Cultura ==
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[[File:Domus Universitatis Mainz.jpg|thumb|Domus Universitatis]]
Magonza è da secoli un importante centro di formazione. Il primo istituto è stata l'[[Abbazia di Sant'Albano]] presso Magonza, la cui fama risale ai tempi di [[Rabano Mauro]], allievo di [[Alcuino di York]] e arcivescovo di Magonza. Nel [[1477]] a Magonza fu fondata un'[[Università di Magonza|Università]], che fu soppressa nel 1798. Il 15 maggio [[1946]] è stata inaugurata la nuova [[Università Johannes Gutenberg di Magonza]]. La facoltà di [[medicina]] è l'unica della [[Renania -Palatinato]] e dispone di una clinica universitaria. All'università sono aggregati il [[Max-Planck-Institut]] per la [[chimica]] (Otto-Hahn Institut) e le ricerche sui [[polimero|polimeri]].
 
Nel [[1971]] fu fondata la Fachhochschule di Magonza, nata da vari istituti scolastici preesistenti e che si occupa di [[architettura]], [[ingegneria edile]], [[geoinformatica]] e [[topografia|rilevamenti topografici]], [[progettazione]] ed [[economia]].
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A Magonza operano numerose orchestre.
* L'orchestra filarmonica di Stato di Magonza (''Philharmonische Staatsorchester Mainz''), fondata nel [[1876]], ha sede nell'edificio del teatro. Il suo compito principale è l'accompagnamento musicale di opere e operette, anche se spesso si esibisce anche in concerti sinfonici.
* L'orchestra da camera di Magonza (''Mainzer Kammerorchester'')
* Il complesso di fiati di Magonza (''Bläser-Ensemble Mainz''), fondato nel [[1967]] da Klaus Rainer Schöll.
* L'orchestra di fisarmoniche di Magonza (''Akkordeon-Orchester Mainz'')
* L'orchestra sinfonica di fiati del conservatorio Peter Cornelius (''Sinfonisches Blasorchester des Peter-Cornelius-Konservatoriums''), fondata nel [[1991]] da [[Gerhard Fischer-Münster]]
* La Sinfonietta di Magonza
 
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Magonza è sede della [[ZDF]] (il secondo canale della televisione pubblica tedesca), degli studi per la [[Renania-Palatinato]] della [[Südwestrundfunk|SWR]], così come di alcune radio e televisioni private.
 
I principali quotidiani sono la ''Allgemeine Zeitung'' e la ''Mainzer Rhein-Zeitung''. Tra i periodici ci sono i ''Mainzer Vierteljahreshefte'' che si occupano di cultura, politica, economia e storia e giornali come la ''STUZ'' e ''Der Mainzer''.
 
Magonza è anche sede della casa editrice ''Philipp von Zabern'', che, fondata nel [[1802]], è molto nota per le sue pubblicazioni di [[archeologia]], [[storia]] e [[storia dell'arte]].
 
Ha sede a Magonza anche il produttore discografico ''Schott Musik International''.
 
Le aziende del settore mediatico sono tra i maggiori datori di lavoro della città: la sola ZDF nel 2004 ha occupato circa {{formatnum:3600}} persone.
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=== Frazioni ===
 
Il territorio comunale di Magonza è suddiviso in 15 [[Stadtbezirk|Ortsbezirke]] (distretti locali). Ognuno di essi ha un Ortsbeirat (consiglio locale) di 13 membri nominati tramite elezione diretta ed un Ortsvorsteher (presidente locale), anch'egli eletto direttamente dalla popolazione, che presiede l'Ortsbeirat. L'Ortsbeirat deve essere consultato per tutte le importanti questioni che riguardano l'Ortsbezirk. La decisione finale su tali materie spetta comunque al consiglio comunale.
 
Ortsbezirke della città:
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[[File:Mainz subdivisions.svg|350px|right]]
{| class="wikitable sortable zebra" style="text-align: right;"
|+ Dati al 30-11-2010<ref>Comune di Magonza: [http://www.mainz.de/C1256D6E003D3E93/vwLookupImagesforLoad/einwohner_nach_Stadtteilen.pdf/$FILE/einwohner_nach_Stadtteilen.pdf ''Einwohner der Landeshauptstadt Mainz laut Melderegister am 30.11.2010 (erstellt am 24.01.2011)''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110629025620/http://www.mainz.de/C1256D6E003D3E93/vwLookupImagesforLoad/einwohner_nach_Stadtteilen.pdf/$FILE/einwohner_nach_Stadtteilen.pdf |date=29 giugno 2011 }} (PDF), Einwohnermelderegister; Amt für Stadtentwicklung, Statistik und Wahlen</ref>
|- class="hintergrundfarbe5" style="text-align:center; vertical-align:top"
! Nr.<br />!! Distretto<br />!! Superficie<br />(km²) !! Abitanti<br />!! Densità!! Stranieri<br />!! Stranieri<br />(%)
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=== Industria ===
 
Nel [[2003]] a Magonza erano attive 74 aziende con più di 20 dipendenti, concentrate nella zona compresa tra il centro e la frazione di Mombach. Le maggiori industrie sono la Erdal, la Schott AG, la [[Cargill]] e la [[Archer Daniels Midland]]. La Schott AG si è trasferita da [[Jena]] a Magonza dopo la [[Secondaseconda guerra mondiale]], oggi impiega {{formatnum:2400}} dipendenti e dal [[1988]] ha aperto un centro di ricerca nella frazione di Marienborn. La cartiera WEPA nel [[2006]] ha acquisito la Hakle Werk dal produttore statunitense Kimberly & Clark ed oggi a Magonza produce carta igienica.
 
Nel [[1965]] la [[IBM]] si insediò nella frazione di Hechtsheim con uno stabilimento dove si producevano [[disco rigido|dischi rigidi]]. Nel [[2002]] con la cessione alla [[Hitachi (azienda)|Hitachi]] si è passati ad un'attività di consulenza aziendale e sviluppo di software.
 
La [[BioNTech]] è un'azienda di biotecnologia e biofarmaceutica attiva nell'ambito della ricerca, sviluppo e commercializzazione di farmaci. L'azienda farmaceutica [[Novo Nordisk]] è insediata in città dagli [[anni 1970]] ed oggi vi lavorano 400 persone. La [[Siemens AG]] ed il produttore di spezie Moguntia hanno invece entrambe origine nel [[1903]].
 
Nel [[1919]] fu fondato il produttore di [[brezel]] [[Ditsch]].
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=== Mobilità urbana ===
[[File:Liniennetz Straßenbahn Mainz.svg|[[File:Tram-Logo.svg|20px]] (2023) [[File:Rhein-Main-Verkehrsverbund logo.svg|100px]]]]
 
La spina dorsale del trasporto pubblico di Magonza è formata da 3 linee di tram e 21 di autobus della Mainzer Verkehrsgesellschaft (compagnia di trasporti di Magonza) e di altre aziende. Assieme alla [[ESWE]] di [[Wiesbaden]] esse formano una rete comune che si estende nelle due città. I mezzi pubblici di Magonza trasportano quotidianamente circa {{formatnum:150000}} persone. La città è anche servita ogni giorno da circa 440 treni locali e 80 treni a lunga percorrenza, tra cui alcuni ad alta velocità (si veda anche [[Mainz Hauptbahnhof]]).
 
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== Amministrazione ==
{{vedi anche|ElettoratoSindaci di Magonza}}
 
=== Gemellaggi ===
 
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* [[Principe elettore]]
* [[Elettorato di Magonza]]
* [[Ponte Romano (Magonza)]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|wikt=Magonza}}
 
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
{{Collegamenti esterni}}
 
* {{cita web|1=http://www.mainz.de/|2=Città di Magonza|lingua=de|accesso=26 marzo 2004|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150605021313/http://mainz.de/|dataarchivio=5 giugno 2015|urlmorto=sì}}
* {{cita web|1=http://www.mainz.de/mainzextern/geografischeinformationen/index.htm|2=Mappa della città|lingua=de|accesso=4 agosto 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061023204527/http://www.mainz.de/mainzextern/geografischeinformationen/index.htm|dataarchivio=23 ottobre 2006|urlmorto=sì}}