La testata, originariamente chiamata ''L'Italia'', sorse il [[12 ottobre]] [[1882]]. A crearla erano stati alcuni giornalisti provenienti dal quotidiano ''L'Era Italiana'' insieme a quelli della redazione de ''L'Italia Nuova''<ref name="Sergi-44>{{cita|Sergi|p." 44}}</ref>. Il giornale era d'orientamento democratico, [[liberalismo|liberale]], ed [[anticlericalismo|anticlericale]]. Vicino agli ambienti della colonia italiana legati al commercio, all'imprenditoria ed alla [[massoneria]]<ref name=Sergi-44>{{cita|Sergi|p. 44}}.</ref>, ''L'Italia'' fu un tenace avversario delle politiche illiberali del presidente uruguaiano [[Máximo Santos]]. Venivano proposti ai lettori articoli di politica, di cronaca locale e italiana, di cultura e di spettacolo<ref name="Sergi-48>{{cita|Sergi|p." 48}}</ref>. Non mancavano poi resoconti sulla vita associativa delle varie istituzioni della comunità italo-uruguaiana nonché iniziative di stampo patriottico o filantropico volte a rafforzare il sentimento identitario degli emigrati<ref name=Sergi-48>{{cita|Sergi|p. 48}}.</ref>.
Col passare degli anni ''L'Italia'', dal [[1886]] ''L'Italia al Plata'', rafforzò la sua posizione all'interno della comunità italiana e della stampa locale facendosi portavoce e difensore degli immigrati, spesso vittime di soprusi e di ingiustizie da parte delle autorità<ref name=Sergi-45>{{cita|Sergi|p. 45}}.</ref>.
Nonostante la morte degli storici fondatori Desteffanis ed Odicini y Sagra e l'arrivo in direzione di Arturo Pozzilli, ''L'Italia al Plata'' mantenne inviolato il suo primato di più importante quotidiano in lingua italiana dell'Uruguay grazie ad una struttura aziendale forte e al prestigio maturato sul campo negli anni precedenti<ref name=Sergi-78>{{cita|Sergi|p. 78}}.</ref>. Sul finire delladel primo decadedecennio del XX secolo il giornale si spostò su posizioni sempre più nazionaliste e favorevoli all'espansione coloniale italiana in Africa<ref name=Sergi-80>{{cita|Sergi|p. 80}}.</ref>. Nei mesi precedenti lo scoppio della [[guerra italo-turca]] ''L'Italia al Plata'', nonostante un numero altissimo di copie vendute, entrò in una fase di crisi e chiuse i battenti nel novembre [[1912]]<ref name=Sergi-83>{{cita|Sergi|p. 83}}.</ref>.
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{{Portale|Editoria|Italia|Uruguay}}
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