Franco Miotto: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Francesco Massimiliano<ref
|Cognome = Miotto
|PostCognomeVirgola = conosciuto come '''Franco Miotto'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Malles Venosta
|GiornoMeseNascita = 16 febbraio
|AnnoNascita = 1932
|NoteNascita = <ref>{{Cita web|http://www.altitudini.it/franco-miotto-la-forza-della-natura/|Franco Miotto, la forza della natura|17 febbraio 2021}}</ref>
|LuogoMorte = Limana
|GiornoMeseMorte = 7 ottobre
|AnnoMorte = 2020
|NoteMorte = <ref>[https://www.ildolomiti.it/societa/2020/addio-a-franco-miotto-grande-alpinista-delle-dolomiti-bellunesi-inizio-la-sua-carriera-a-42-anni-compiendo-imprese-memorabili Addio a Franco Miotto, grande alpinista delle Dolomiti bellunesi. Iniziò la sua carriera a 42 anni compiendo imprese memorabili] "ildolomiti.it", "8 ottobre 2020"</ref>
|Epoca= 1900
|Attività = alpinista
|Nazionalità = italiano
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Frequentò fin da bambino la montagna: l'inverno con gli sci, l'estate compiendo lunghe e faticose camminate e l'autunno con il padre cacciatore. Franco ereditò quindi dal padre la passione per la caccia che lo portò a praticare vertiginose cenge, canaloni e dirupi coperti da insidiosi pendii erbosi.
La sua storia alpinistica, invece, iniziò molto più tardi: negli anni compresi tra il [[1973]] e [[1984]] compì alcune importanti imprese sulle [[parete (alpinismo)|pareti]] delle [[Alpi Orientali]]. La prima grande ascensione fu sulla parete nord della [[Pala Alta]], con compagni bellunesi, su cui aprì una via di VI grado, dopo un difficile avvicinamento. Lo stesso inverno salì, per la prima volta in invernale, la via italo-polacca alla [[Cima del Burel]], compiuta dal 2 al 6 marzo del [[1974]] in compagnia di Riccardo Bee.<ref name="iis">{{cita web|url=http://www.
Nel [[1977]], sempre sul Burèl, la cordata Miotto-Bee aprì due nuovi difficili itinerari (grado VI e A2/A3) a sinistra e a destra della via italo-polacca della parete sud-ovest. A queste due ascensioni seguirono molti nuovi percorsi lungo le pareti delle cime della [[Schiara]] e della Palazza (come la via "Chino" Viel, sui Monti del Sole).<ref name=iis/> Nello stesso anno, si dedicò alla parete occidentale del [[Pelmo]], scalata dopo alcuni tentativi sempre con Riccardo Bee e con Giovanni Groaz.<ref name=iis/>
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Tra il [[1981]] ed il [[1982]] Miotto e Saviane chiusero il ciclo delle grandi prime con le imprese più ardue della carriera sulla parete nord del [[Col Nudo]] aprendo 3 vie: la parete nord-est, il gran diedro nord all'anticima nord ed il gran diedro centrale sempre alla stessa, quest'ultima con il giovane [[Mauro Corona]].
Per le sue importanti imprese alpinistiche su Burel, Pizzocco, Pale di San Lucano e Col Nudo fu premiato nel 2001 con il Pelmo d'Oro<ref name="pelmo_oro">[http://www.bellunesinelmondo.it/a-longarone-la-l16a-edizione-del-premio-pelmo-doro/ A Longarone la 16ª edizione del Premio Pelmo d'oro]</ref>. Franco Miotto fu membro del [[Club Alpino Accademico Italiano]] (CAAI)<ref name="elenco_caai">[http://www.clubalpinoaccademico.it/orientale_soci.html Elenco dei soci del CAAI] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110506092208/http://www.clubalpinoaccademico.it/orientale_soci.html |data=6 maggio 2011}}</ref> e la sua esperienza di vita sulle Dolomiti Bellunesi fu raccontata nel libro intitolato ''La forza della natura'', scritto da Luisa Mandrino.
Le frasi contenute nel libro ''Pareti del cielo - Passioni, storie e ricordi di una vita libera'' gli costarono una condanna per diffamazione aggravata da parte del Tribunale di Treviso.<ref name="sentenza">{{Cita web |url=http://www.altitudini.it/processi-e-confessioni-in-alta-quota/ |titolo=Processi e confessioni in alta quota |accesso=11 febbraio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140302094401/http://altitudini.it/processi-e-confessioni-in-alta-quota/ |dataarchivio=2 marzo 2014 |urlmorto=sì }}</ref> Il Tribunale di Trento, nel [[2015]], condannò anche Giovanni Groaz per diffamazione semplice nei confronti di Miotto a causa dei commenti da lui rilasciati in merito alla vicenda del Pelmo.
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