Matera: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
rivedo incipit, sposto informazioni nella sezione dedicata (sez. Religione da rivedere)..i soprannomi sono presenti nell'infobox...magari corredati di fonte |
|||
(574 versioni intermedie di oltre 100 utenti non mostrate) | |||
Riga 2:
{{Divisione amministrativa
|Nome = Matera
|Panorama = Matera
|Didascalia =
|Bandiera = Matera-
|Voce bandiera =
|Stemma = Matera-Stemma.
|Voce stemma =
|Stato = ITA
Riga 12:
|Divisione amm grado 1 = Basilicata
|Divisione amm grado 2 = Matera
|Amministratore locale = [[
|Partito = [[
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Sottodivisioni = [[La Martella]], Picciano A, Picciano B, Venusio, [[Villaggio Timmari]]
|Divisioni confinanti = [[Altamura]] ([[città metropolitana di Bari|BA]]), [[Ginosa]] ([[provincia di Taranto|TA]]), [[Gravina in Puglia]] (BA), [[Grottole]], [[Laterza (Italia)|Laterza]] (TA), [[Miglionico]], [[Montescaglioso]], [[Santeramo in Colle]] (BA)
Riga 34 ⟶ 30:
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Matera nella provincia omonima
}}
Nel 1663 fu separata dalla provincia di [[Terra d'Otranto]], di cui aveva fatto parte per secoli, per divenire, fino al 1806, capoluogo dell'allora [[provincia di Basilicata]] nel [[Regno di Napoli]]. Durante questo periodo la città conobbe un'importante crescita economica, commerciale e culturale. Matera è stata la prima città del meridione a insorgere in armi contro il [[nazifascismo]] ed è per questo tra le [[città decorate al valor militare per la guerra di liberazione]] essendo stata insignita nel 1966 della [[Ricompense al valor militare|medaglia d'argento al valor militare]] e tra le [[città decorate al valor civile]] essendo stata insignita nel 2016 della [[medaglia d'oro al valor civile]]<ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/basilicata/notizie/2016/08/03/21-settembre-43medaglia-doro-a-matera_3063beba-af93-4855-bc43-2c05f43ea6a5.html|titolo=21 settembre '43: medaglia d'oro a Matera|editore=ansa.it}}</ref>.
Il 17 ottobre 2014 è stata designata, insieme
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
{{Citazione|La città è di aspetto curiosissimo, viene situata in tre valli profonde nelle quali, con artificio, e sulla pietra nativa e asciutta, seggono le chiese sopra le case e quelle pendono sotto a queste, confondendo i vivi e morti la stanza. I lumi notturni la fan parere un cielo stellato.|[[Giovan Battista Pacichelli]], ''Il Regno di Napoli in Prospettiva''}}
[[File:
La città si trova nella parte orientale della regione Basilicata a {{M|401|ul=m slm}}, al confine con la parte sud-occidentale della [[città metropolitana di Bari]] (con i comuni di Altamura, Gravina in Puglia e Santeramo in Colle) e l'estrema parte nord-occidentale della [[provincia di Taranto]] (con i comuni di Ginosa e Laterza). Sorge sulla continuazione dell'altopiano delle [[Murge]] ad est e la fossa Bradanica ad ovest, solcata dal fiume [[Bradano]]. Il corso di questo fiume è sbarrato da una diga, costruita alla fine degli anni cinquanta per scopi irrigui, e il lago artificiale creato dallo sbarramento, chiamato lago di San Giuliano, fa parte di una [[Riserve naturali regionali d'Italia|riserva naturale regionale]] denominata [[Riserva regionale San Giuliano|riserva naturale di San Giuliano]].
La [[gravina di Matera]], un torrente affluente di sinistra del Bradano, scorre nella profonda fossa naturale che delimita i due antichi rioni della città: Sasso Barisano e Sasso Caveoso. Sull'altra sponda c'è la [[Murgia]], rientrante in parte nel Parco Regionale Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri, noto anche come [[parco della Murgia Materana]]. I "[[Sassi di Matera|Sassi]]", assieme alle cisterne ed i sistemi di raccolta delle acque, sono la caratteristica peculiare di Matera. Si tratta di antichi aggregati di case scavate nella calcarenite, a ridosso di un profondo burrone, la "[[Gravina (geologia)|Gravina]]". Alla fine del [[1993]] l'[[
Confina con i comuni di [[Montescaglioso]], [[Altamura]], [[Miglionico]], [[Laterza (Italia)|Laterza]], [[Santeramo in Colle]], [[Ginosa]], [[Gravina in Puglia]] e [[Grottole]]. Inoltre, con {{M|392.09|u=km²}} di estensione territoriale, Matera è il comune più esteso della Basilicata<ref>{{Cita web |url = http://www.tuttitalia.it/basilicata/81-comuni/superficie/ |titolo = Comuni lucani per superficie |sito=tuttitalia.it}}</ref>.
[[Classificazione sismica dell'Italia|Classificazione sismica]]: zona 3 (sismicità bassa)<ref>{{cita web|url=http://www.regione.basilicata.it/dipinfrastrutture/default.cfm?fuseaction=doc&dir=342&doc=360&link=|titolo=Classificazione sismica dei comuni lucani|accesso=20 maggio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20090114014443/http://www.regione.basilicata.it/dipinfrastrutture/default.cfm?fuseaction=doc&dir=342&doc=360&link=
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Matera}}
Secondo i dati medi del trentennio [[1961]]-[[1990]], la [[temperatura]] media del mese più freddo, gennaio, si attesta a {{M|+6.0|u=°C}}, mentre quella del mese più caldo, agosto, è di {{M|+25.1|u=°C}}<ref>{{cita web|url=http://clisun.casaccia.enea.it/Profili/tabelle/600%20%5BMatera%5D%20capoluogo.Txt|titolo=Tabella climatica|accesso=20 maggio 2009|dataarchivio=1 aprile 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110401191743/http://clisun.casaccia.enea.it/Profili/tabelle/600%20%5BMatera%5D%20capoluogo.Txt|urlmorto=sì}}</ref>.
[[File:
{{ClimaAnnuale
| nome =
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01 = 9.1
Riga 87 ⟶ 82:
| tempmin12 = 5.2
}}
* [[Classificazione climatica]] di Matera<ref>{{cita web|url=http://www.confedilizia.it/clima-BASILICATA.htm|titolo=Classificazioni climatiche dei comuni lucani|accesso=20 maggio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081020095743/http://www.confedilizia.it/clima-BASILICATA.htm
** [[Zona climatica]] D;
** [[Gradi giorno]] 1776.
== Origini del nome ==
Secondo alcune ipotesi (per esempio quella di Cely Colajanni), Matera anticamente veniva chiamata ''Mataia ole'' dai [[Antica Grecia|Greci]], che deriva da Mataio olos, il cui significato è ''tutto vacuo'', con riferimento alla Gravina, fossa attraversata da torrenti; ulteriore ipotesi è che il nome derivi da ''Mata'' (cumulo di rocce), radice utilizzata per diversi nomi geografici. Un'altra teoria fa derivare Matera dal greco ''Meteoron'' ovvero ''cielo stellato'', dato che alcuni cronisti del passato, osservando i Sassi illuminati di notte, li hanno descritti come un ''riflesso del cielo stellato soprastante''.
E non manca chi ricollega il toponimo a ''Mater'' ovvero "madre terra", a ''Materia'' (matheria) o ''Materies'', termini che indicavano la legna da taglio o da costruzione, in riferimento alle zone boschive in cui la città sorgeva; in realtà fu derivato a torto dal latino ''materia'', in quanto si tratta alle origini di basi che designano "la terra della gravina"; ''-eria'' è una voce con significato di "fossato, gravina": accad. ''ḫāru, ḫarru'', ''ḫarû'' (scavare in profondità). Incrocio di ''mātu'' con la base di accad. ''matāḫu'' (elevarsi)<ref>Testo di Giovanni Semerano, ''Le origini della cultura europea'', p. 510.</ref>. Il [[Giuseppe Gattini|Gattini]], invece, riferisce il toponimo ai termini ebraici ''Matterah'' (carcere) o ''Me terah'' (acqua pura).
Altri sostengono che il nome derivi dalle iniziali di [[Metaponto]] ed [[Eraclea (Magna Grecia)|Eraclea]], avendo accolto profughi delle due città dopo la loro distruzione; infine ''Mateola'', nome antico della città, potrebbe derivare dal consolato romano di [[Quinto Cecilio Metello Numidico]], che la riedificò e la fece cingere di mura e di alte torri<ref>Le diverse ipotesi sull'origine del nome della città sono elencate nelle seguenti opere: {{cita|Francesco Paolo Volpe|pp. 19-21}}; {{cita|Giuseppe Gattini|pp. 5-7}}; {{cita|Raffaele Giura Longo|pp. 62-63}}.</ref>, oppure da "terra alta": ''matu'', aramaico ''mata'' (terra) ''elû'' (alta). [[Plinio il Vecchio]] nella sua ''[[Naturalis historia]]'' (Liber III, 105) chiamò Mateolani gli abitanti della città e li elencò tra gli [[Apuli]], anche se la desinenza dell'aggettivo in ''-anus'' evidenzia chiaramente l'influenza [[lingua osca|osca]] dei [[Lucani]], in quanto la città era situata proprio sul confine apulo-lucano<ref>{{cita web|url=http://www.sirago.net/Upload/1987_Il_confine_Apulo_Lucano_al_tempo_di_Augusto.pdf|titolo=Vito Antonio Sirago, Il confine Apulo-Lucano al tempo di Augusto, pp. 5-6}}</ref> nella regione anticamente chiamata [[Peucezia]]<ref>{{cita libro|autore=[[Domenico Romanelli]]|titolo=Antica topografia istorica del regno di Napoli, Volume 2|url=http://books.google.it/books?id=QuE-AAAAYAAJ&pg=PA183#v=onepage&q&f=false|editore=Stamperia reale|città=Napoli|anno=1818|p=183}}</ref>.
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia di Matera}}
[[File:
Le origini di Matera sono molto remote e ne è testimonianza il ritrovamento nel territorio circostante di alcuni insediamenti senza soluzione di continuità sin dall'età [[Paleolitico|paleolitica]]<ref name=Rota>{{cita|Rota-Tommaselli-Conese|p. 6}}.</ref>. Infatti nelle grotte sparse lungo le Gravine materane sono stati ritrovati diversi oggetti risalenti a quell'epoca, testimonianti la presenza di gruppi di cacciatori. Nel periodo [[Neolitico]] gli insediamenti diventarono più stabili, tanto che sono presenti tracce evidenti di diversi villaggi trincerati che risalgono a quel periodo, in particolare sulla Murgia Timone. Con l'[[Età dei metalli]] nacque il primo nucleo urbano, quello dell'attuale ''Civita'', sulla sponda destra della [[Gravina (geologia)|Gravina]]<ref name=Rota />. Sorta su un preistorico villaggio trincerato,
[[File:Matera - veduta della Civita da Palazzo Lanfranchi.JPG|miniatura|Sasso Caveoso]]
Nel periodo della [[Magna Grecia]] Matera ebbe stretti rapporti con le colonie situate sulla costa meridionale e, successivamente, in età romana fu solo centro di passaggio ed approvvigionamento<ref>{{cita|Raffaele Giura Longo|pp. 62-63}}.</ref>. Nel [[664|664 d.C.]] Matera passò sotto il [[Regno longobardo|dominio longobardo]] e venne annessa al [[Ducato di Benevento]]. I secoli [[IX secolo|IX]] e [[X secolo|X]] furono caratterizzati da aspre lotte fra gli stessi [[Longobardi]], i [[Saraceni]] ed i [[Bizantini]], che tentarono più volte di impadronirsi del territorio; la città fu distrutta nell'[[867]] dalle truppe di [[Ludovico II il Giovane|Ludovico II]], imperatore dei [[Franchi]], proprio nel tentativo di cacciare i Saraceni che nel [[847]] avevano costituito l'[[emirato di Bari]].
[[File:"Matera" (22264982522).jpg|miniatura|Veduta della città ne ''Il Regno di Napoli in prospettiva'', 1703, di [[Giovan Battista Pacichelli]]]]
Nel frattempo, a partire dall'[[VIII secolo]],
Matera fu la prima città del [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno]] ad insorgere contro i nazisti; infatti il 21 settembre [[1943]], giorno dell'[[insurrezione di Matera|insurrezione]] e della [[strage di Matera]], il popolo materano insorse contro l'oppressione esercitata dall'occupazione [[nazista]]. Undici persone trovarono la morte a seguito dei mitragliamenti tedeschi in ritirata. La giornata raggiunse il suo culmine con la feroce rappresaglia nazista che costò la vita ad altre 15 persone, sia civili che militari, fatte saltare in aria nel "palazzo della milizia". Nel [[1945]] vi furono tra le prime nel meridione, sommosse popolari per l'assegnazione delle terre incolte che si risolsero con l'emanazione fra il [[1946]] e il [[1947]] dei decreti Ponte (da Aurelio Ponte, prefetto di Matera); furono anticipatarie della [[riforma agraria]]. Nel [[1948]] nacque la questione dei Sassi di Matera, sollevata da [[Palmiro Togliatti]] prima, e da [[Alcide De Gasperi]] dopo. Nel [[1952]] una legge nazionale stabilì lo sgombero dei Sassi e la costruzione di nuovi quartieri residenziali che svilupparono la città nuova nella quale confluirono i
Nel febbraio 2023 a nord di Matera cadde un corpo extraterrestre denominato in seguito meteorite Matera o bolide di San Valentino. In seguito al ritrovamento a Matera venne dedicato l'asteroide 92278.<ref>{{Cita libro|nome=Giovanna|cognome=Costanza|titolo=Matera-Basilicata 2019.|url=https://doi.org/10.2307/j.ctv2gvdmz4.8|accesso=2025-08-13|data=2022-01-15|editore=Quodlibet|pp=186–193}}</ref>
===
[[File:Matera-
Lo stemma della città è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 2 ottobre 1939.<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?212|titolo=Matera, decreto 1939-10-02 DCG, riconoscimento di stemma|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/27c34f65-62ca-4cfb-8f5e-df9dee1eda58/1011-matera|titolo=Bozzetto dello stemma del Comune di Matera|accesso=6 ottobre 2024|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città}}</ref>
{{citazione|D'azzurro, al [[Bove (araldica)|bue]] fermo d'argento, con tre spighe in bocca e sulle corna una corona gigliata, sormontata in capo dalla lettera M, il tutto d'oro. Motto: {{maiuscoletto|Bos Lassus Firmius Figit Pedem}}.|D.C.G. del 2 ottobre 1939}}
Il motto latino ''Bos lassus firmius figit pedem'' si può tradurre con:
Secondo il [[Giacomo Racioppi|Racioppi]]<ref>{{cita libro|autore=[[Giacomo Racioppi]]|titolo=Storia dei popoli della Lucania e della Basilicata|editore=Ermanno Loescher & C.|città=Roma|anno=1889}}</ref>, lo stemma di Matera è un'[[arma parlante]], in quanto la lettera "M" in alto sarebbe l'iniziale del nome della città, mentre le spighe in bocca al bue aggiungerebbero il resto del nome
Secondo altre interpretazioni, lo scudo porta sull'alto del campo, in argento, la lettera M in oro; e nel basso del campo è un bue che agli araldisti usa dire "passante", con in bocca tre spighe. Alla testa del bue sormonta una corona principesca. Intorno all'orlo dello scudo corre una lista su cui è scritto il motto di "Bos lassus firmius figit pedem". Il detto è forse stato coniato dopo l'uccisione del conte Gian Carlo Tramontano, esprimendo la stanchezza per le oppressioni e le gabelle che la cittadinanza materana doveva pagare al conte. Quanto allo scudo, la lettera M in oro si presume possa indicare l'iniziale lettera del nome della città. Ma secondo altri indicherebbe anche la parola municipio essendo stata Matera Regio Demanio, e quindi dipendente direttamente dal re. Questo spiega anche il perché della corona principesca presente sopra il capo del bue. Resta, dunque, proprio la figura del bue la più difficile da decifrare. C'è chi ritiene che il bue indichi la famiglia [[Del Balzo]], che viene dal francese ''baux'', la cui fonetica somiglia molto alla parola bue. Altri ritengono fermamente che il bue e le spighe simboleggino il possesso di terre fertili dedite alla pastorizia e all'agricoltura. Le spighe invece hanno una certa somiglianza con quelle della monetazione metapontina, il che dà maggiori certezze sul nome di Matera, che potrebbe derivare dai fondatori della città, i cittadini di Metaponto ed Heraclea, scampati ai Romani. Quindi Met-Hera.
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
=== Onorificenze ===
Riga 131 ⟶ 133:
}}
Il 19 agosto 2016 è stata conferita alla città la [[Medaglia d'oro al valor civile]]<ref
{{Onorificenze
|immagine = Valor civile gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro al valor civile
|collegamento_onorificenza = Medaglia d'oro al valor civile
|motivazione = Durante gli ultimi giorni di permanenza dei tedeschi in città, la popolazione materana, sempre più esasperata dalle distruzioni, dai saccheggi e dai soprusi compiuti dagli invasori che si preparavano alla ritirata, si rese protagonista di atti di eroismo e di martirio per contrastare la violenza perpetrata dagli occupanti, sia nel centro urbano che nelle campagne, che causò rastrellamenti e numerose vittime innocenti. Splendido esempio di identità comunitaria e alto spirito umanitario, orientati ad affermare i valori di libertà e giustizia. Settembre 1943 - Matera.
|data = 19 agosto 2016<ref name=Quirinale>{{cita web|url= https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/339712 |titolo= Medaglia d'oro al valor civile, Città di Matera}}</ref>
}}
'''Premio [[Giorgio La Pira]]''' dalla [[Città metropolitana di Firenze]]<ref>
“Per la sua capacità di proiettarsi nella comunità internazionale, per la sua determinazione e apertura al cambiamento. Per la tenacia nel capovolgere stereotipi culturali che le ha valso la designazione a
- 7 novembre 2018
Riga 151 ⟶ 153:
{{UNESCO
|tipoBene = patrimonio
|nome = I Sassi e il parco delle chiese rupestri di Matera
|nomeInglese = The Sassi and the park of the Rupestrian Churches of Matera
|immagine = Matera -
|anno = 1993
|tipologia = architettonico
Riga 160 ⟶ 162:
|link = 670
}}
{{Citazione|Chiunque veda Matera non può non restarne colpito, tanto è espressiva e toccante la sua dolente bellezza.|[[Carlo Levi]]}}
Riga 183 ⟶ 184:
[[File:Matera BW 2016-10-15 14-04-08 2.jpg|miniatura|La cattedrale di Matera]]
* [[Cattedrale di Matera|Cattedrale]], in stile [[romanico pugliese]], fu costruita nel [[XIII secolo]] sullo sperone più alto della Civita che divide i due Sassi, sull'area dell'antico monastero benedettino di [[Eustachio (martire)|Sant'Eustachio]], uno dei due santi protettori della città. All'esterno sono da notare il rosone a sedici raggi ed il campanile alto 52 metri; all'interno, degni di nota un affresco bizantino della Madonna della Bruna, un presepe cinquecentesco dello scultore [[Altobello Persio]] ed un affresco raffigurante il Giudizio finale.
[[File:Matera -
* [[Chiesa di San Giovanni Battista (Matera)|Chiesa di San Giovanni Battista]], costruita nel [[1233]], anch'essa in stile romanico. All'interno, a tre navate, vi è una grande volta a vele rifatta nel [[1793]], anno in cui furono effettuate diverse modifiche per preservare la staticità della chiesa, bei capitelli di tipo pugliese che ornano le colonne con figure antropomorfe, zoomorfe e vegetali, ed un'imponente abside. Accanto alla chiesa vi è l'[[Ex ospedale di San Rocco]] con la chiesetta del Cristo Flagellato al suo interno.
* [[Chiesa di San Pietro Caveoso]], costruita nel [[1218]], è uno dei punti più caratteristici della città. Nel [[XVII secolo]] l'intera struttura subì numerose modifiche e ci fu l'aggiunta del campanile, tutto in stile barocco. All'interno sono presenti numerose tele settecentesche e affreschi di santi. Le numerose cappelle sono stuccate e presentano affreschi e polittici di legno.
[[File:Matera - Chiesa di San Pietro caveoso.JPG|miniatura|Chiesa di San Pietro Caveoso]]
* [[Chiesa di San Francesco d'Assisi (Matera)|Chiesa di San Francesco d'Assisi]], ricostruita quasi completamente nel [[1670]] in stile barocco. Rilevanti sono la facciata esterna in stile tardo barocco, mentre al suo interno vi è l'antica cripta dei Santi Pietro e Paolo, che conserva un affresco raffigurante la visita a Matera del [[papa Urbano II]] nel [[1093]]. Rimarchevoli, inoltre, sono i pannelli di un polittico smembrato di scuola veneta variamente attribuito a [[Bartolomeo Vivarini]] o a [[Lazzaro Bastiani]].
* Chiesa di San Francesco da Paola, progettata dal materano Lazzaro Caputo e costruita durante il Seicento dove prima sorgeva la "Chiesa rupestre di Santa Maria de Armeniis nel Sasso Caveoso". È situata su Via XX Settembre, 17.<ref>{{Cita web|url=https://sassidimatera.net/cosa-vedere/chiesa-di-san-francesco-da-paola/|titolo=Chiesa di San Francesco da Paola Matera}}</ref>
[[File:Matera - San Francesco d'Assisi - 2.jpg|miniatura|Chiesa di San Francesco d'Assisi]]
* Chiesa di Santa Chiara, fu costruita alla fine del [[XVII secolo]] insieme agli attigui locali che ospitarono dapprima l'ospedale, poi il convento delle clarisse ed infine i locali del museo archeologico nazionale "Domenico Ridola". La facciata, ricca di decori, presenta un lunettone nella parte superiore ed in basso il portale con ai lati due semicolonne e due nicchie con statue di santi. L'interno è a una navata.
* [[Chiesa del Purgatorio (Matera)|Chiesa del Purgatorio]], costruita nel [[1747]] in stile tardo barocco, presenta una facciata con decorazioni sul tema della morte e della redenzione delle anime. Notevole il portale in legno diviso in 36 riquadri che riporta in alto i teschi di prelati e regnanti ed in basso quelli di comuni cittadini. All'interno, a croce greca, vi è una cupola ottagonale.
Riga 195 ⟶ 197:
[[File:Matera - Convento di Sant'Agostino.JPG|miniatura|Chiesa di Sant'Agostino]]
* [[Convento di Sant'Agostino (Matera)|Convento di Sant'Agostino]], [[monumento nazionale]] italiano, situato nel Sasso Barisano e sorto nel [[1593]], insieme all'omonima chiesa, sull'antica cripta rupestre di San Giuliano risalente al [[XII secolo]] (sinora descritta come cripta di San Guglielmo a causa di un errore storico).
* [[Santuario di Santa Maria di Picciano|Santuario della Madonna di Picciano]], situato sulla sommità dell'omonimo colle a {{M|15|u=km}} dalla città, è meta di pellegrinaggi. La leggenda narra che la Madonna apparve sui rami di una quercia ad alcuni pastori abruzzesi che percorrevano quei luoghi per la transumanza. A partire dal [[XIII secolo]] si insediò una comunità monastica benedettina, e nei secoli successivi Picciano appartenne ai [[templari]] prima ed ai [[cavalieri di Malta]] poi, che ampliarono la chiesa ed i locali annessi. All'interno della chiesa, sopra l'altare maggiore, vi è l'immagine della Madonna, databile al [[XV secolo]], e nella cappella alle spalle dell'altare la statua della Madonna che viene portata in processione. Oggi il Santuario ed il monastero sono custoditi dai monaci [[benedettini]] [[olivetani]].
* [[Santuario di Santa Maria della Palomba|Santuario della Madonna della Palomba]], situato sulla Murgia quasi a strapiombo sulla Gravina di Matera, si trova nei pressi di una grotta dove era venerato un affresco con l'immagine bizantina della Vergine col bambino. A partire dal [[1580]] fu costruito un nuovo edificio di culto. La facciata mostra un rosone ed un campanile a vela, mentre l'interno a una navata conserva l'antico affresco databile intorno al [[XIII secolo]].
[[File:
* [[Chiese rupestri di Matera|Chiese rupestri]], nella città e lungo le Gravine del [[Parco della Murgia Materana]] si contano circa 150 chiesette scavate nella roccia. Tra le più importanti chiese rupestri nei Sassi vi sono ''[[Chiesa di Santa Lucia alle Malve|Santa Lucia alle Malve]]'', complesso rupestre che anticamente ospitava una comunità monastica, il ''[[Convicinio di Sant'Antonio]]'' un comprensorio costituito da 4 cripte rupestri, ''[[Chiesa di Santa Maria di Idris|Santa Maria di Idris]]'' sulla sommità dell'omonima rupe, ''Santa Barbara'' ricca di affreschi, la ''Madonna delle Virtù'' che insieme alla sovrastante chiesa di ''San Nicola dei Greci'' oggi ospita importanti mostre di scultura, e ''San Pietro Barisano'' con facciata e campanile in muratura e interno quasi completamente scavato nella roccia. All'esterno del perimetro urbano vi sono, tra le altre, la ''[[Cripta del Peccato Originale]]'', recentemente restaurata, esempio di [[pittura longobarda]] con uno straordinario ciclo pittorico di affreschi che coprono le pareti di sinistra e di fondo per i quali viene definita ''la Cappella Sistina del rupestre''<ref>{{cita web|url=
=== Architetture civili ===
{{vedi categoria|Palazzi di Matera}}
[[File:Matera palazzo dell'Annunziata.JPG|miniatura|Palazzo dell'Annunziata]]
[[File:Matera, palazzo del sedile.jpg|miniatura|verticale|Palazzo del Sedile]]
* [[Palazzo Lanfranchi (Matera)|Palazzo Lanfranchi]], monumento seicentesco fatto costruire da Frate [[Francesco da Copertino]] per ordine del Vescovo [[Vincenzo Lanfranchi]] tra il [[1668]] e il [[1672]], che originariamente ha ospitato il [[Seminario]] diocesano. Ospita i locali del [[Museo nazionale d'arte medievale e moderna della Basilicata]] e gli uffici della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici della Basilicata.
* [[Palazzo dell'Annunziata]], palazzo settecentesco sito in Piazza Vittorio Veneto, ha dapprima ospitato il convento delle Domenicane, per poi diventare tribunale nel 1865 e
* [[Palazzo del Sedile (Matera)|Palazzo del Sedile]], situato nella centrale Piazza Sedile, è stato costruito nel [[1540]], ristrutturato nel [[1759]], è la sede della I° sezione del [[Conservatorio Egidio Romualdo Duni|Conservatorio di Musica]] intitolato a
* [[Palazzo Bernardini (Matera)|Palazzo Bernardini]] che domina il sasso Caveoso.
* [[Palazzo Gattini]], situato in piazza Duomo.
* Palazzo [[Porcari (famiglia)|Porcari]], dimora della nobile famiglia materana di origini romane, situato Piazzetta Sant'Eligio in Via del Corso, a pochi metri dalla [[Chiesa di San Francesco d'Assisi (Matera)|Chiesa di San Francesco D'Assisi]]
* [[Palazzo Malvinni-Malvezzi]], situato in piazza Duomo, è appartenuto alla famiglia dei [[duca|Duchi]] di * [[Palazzo Bronzini]], risalente al XVIII secolo, situato all'angolo tra piazza del Sedile e Via Duomo.
* [[Palazzo Ridola]], in Via Duomo.
Riga 225 ⟶ 228:
=== Siti archeologici ===
* Un'area archeologica è quella situata sul colle di [[Villaggio Timmari|Timmari]], dove sono stati ritrovati numerosi reperti sia di epoca [[preistoria|preistorica]] sia di tipo [[apuli|apulo]] risalenti al [[IV secolo a.C.]] (tra cui una tomba ricchissima di arredi funerari), molti dei quali sono custoditi nel museo archeologico "Domenico Ridola".
*[[Area archeologica di Trasano|Villaggio neolitico di Trasano]]; il sito ha dato alla luce resti di insediamenti umani continui dal Neolitico antico fino all'[[Età del bronzo]], ed è oggetto di studi soprattutto in riferimento al suo sistema di difesa muraria, tra i più antichi ritrovati in [[Europa]].<ref>{{Cita web|titolo=Preistoria|url=https://www.ceamatera.it/matera-ed-il-parco/preistoria/|accesso=15 aprile 2023}}</ref>
* Diversi resti di villaggi trincerati del Neolitico e necropoli dell'Età del bronzo sono presenti su tutto il territorio della [[Murge|Murgia]] materana<ref>{{cita web|url=http://www.parcomurgia.it/ita/web/item.asp?nav=4|titolo=Preistoria|accesso=5 novembre 2019|dataarchivio=25 novembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191125180621/http://www.parcomurgia.it/ita/web/item.asp?nav=4|urlmorto=sì}}</ref>.
* L'area di Jesce al confine nord est del territorio materano con quella fu Blera (Altamura) e con sub Lupatia (Santeramo in colle) è attravesata per alcuni chilometri dalla [[via Appia]] antica, noto è il solo tracciato.<ref>{{Cita web|titolo=Appia|url=https://www.materanews.net/la-via-appia-antica-che-passa-per-matera-eletta-a-patrimonio-dellumanita/|accesso=27 febbraio 2025}}</ref><ref>{{Cita web|titolo=Appia unesco|url=https://iltag.it/breaking-news/matera-via-appia-nuovo-sito-unesco/|accesso=27 febbraio 2025}}</ref>
=== Aree naturali ===
Riga 231 ⟶ 236:
* [[Parco della Murgia Materana]], parco regionale istituito nel [[1990]], comprende il territorio della Gravina di Matera, le chiese rupestri disseminate lungo i pendii delle gravine e l'altopiano della Murgia materana. Importanti le numerose masserie, molte delle quali fortificate. Simbolo del parco è il falco [[grillaio]], piccolo rapace presente nel territorio di Matera con numerosissimi esemplari.
* [[Riserva regionale San Giuliano]], area protetta istituita nel [[2000]], comprende il lago di San Giuliano, invaso artificiale creato dallo sbarramento del fiume Bradano, ed i tratti fluviali a monte ed a valle del fiume. Molto rilevante è la presenza dell'[[avifauna]].
* Colle di [[Villaggio Timmari|Timmari]], polmone verde situato a circa {{M|15|u=km}} dalla città, domina la valle del Bradano ed il lago di San Giuliano. È un'amena località residenziale, e sulla cima del colle si trova il piccolo [[Chiesa di San Salvatore (Matera)|Santuario di San Salvatore]], risalente al [[1310]], ed un'importante area archeologica.
=== Parchi urbani ===
Riga 237 ⟶ 242:
* Parco Giovanni Paolo II - via Lucana angolo via Gramsci
* Villa dell'Unità d'Italia - via XX Settembre angolo via Tommaso Stigliani
* Parco Centrale Macamarda - via Saragat
* Parco Giovanni Falcone - via IV Novembre
* Parco bosco Serra Venerdì - rione Serra Venerdì
* Parco dei Quattro Evangelisti - zona PAIP
* Parco del rione Lanera
Riga 250 ⟶ 255:
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2023 gli stranieri residenti nel comune erano 3627. ovvero il 6,09% della popolazione<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it|titolo=Bilancio demografico popolazione straniera|accesso=22 luglio 2025}}</ref>. Matera è il comune della Basilicata con più residenti stranieri. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti:<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it|titolo=Popolazione residente per cittadinanza o paese di nascita|accesso=22 luglio 2025}}</ref>
* [[Cina]]
* [[Romania]]
* [[Nigeria]]
* [[
* [[
* [[
* [[Ucraina]] 149
* [[Marocco]] 122
* [[Pakistan]] 93
* [[Gambia]] 86
=== Lingue e dialetti ===
Il [[dialetto materano]] (''u matarràsë'') rientra nel gruppo dei dialetti meridionali medi<ref>{{cita libro|autore=[[Touring Club Italiano]]|titolo=Basilicata Calabria|url=http://books.google.it/books?id=eORsIS98HawC&pg=PA123#v=onepage&q=&f=false|p=123|capitolo=Dialetti della Basilicata e della Calabria}}</ref>; presenta forti affinità con il gruppo dei dialetti pugliesi, specie rispetto al [[dialetto barese|barese]] ed in misura minore al tarantino. Conserva tuttavia delle peculiarità, come la quasi totale assenza di suoni vocalici in alcuni vocaboli ed effetti di inversione vocalica rispetto all'italiano.
Esclamazioni tipiche<ref>{{Cita web|url=http://www.sassitour.it/egghia-le-10-espressioni-piu-belle-del-dialetto-materano/|titolo=Egghia!! Le 10 espressioni più belle del dialetto materano - SassiTour|sito=SassiTour|data=2015-04-10}}</ref>:
* «''Mo mèrië!''» - letteralmente «Ora muoio!», esclamazione di fatica o dolore, richiesta di aiuto.
* «''Egghia!''» - abbreviativo di ''mannegghia'', nella forma abbreviata è un'esclamazione di stupore. Da ricordare che "mannegghia" altro non è che la forma dialettizzata dell'espressione "mannaggia" a sua volta derivante da "mal n'aggia", cioè di "mal ne aggia" proveniente da "mal ne abbia".
Riga 276 ⟶ 279:
=== Religione ===
{{vedi anche|Arcidiocesi di Matera-Irsina}}
Matera è sede vescovile sin dal [[X secolo]]<ref>in un decreto del [[968]] di [[Niceforo II Foca|Niceforo Foca]] veniva dato mandato a [[Polieucte]] di consacrare i vescovi di Acerenza, Tricarico, Irsina, Matera, Gravina e Tursi.</ref>. Per anni sotto l'influsso bizantino, fu elevata ad arcidiocesi nel [[1203]] quando fu unita con [[bolla pontificia]] all'arcidiocesi di Acerenza. L'arcidiocesi conta 52 parrocchie in 13 comuni. La città nel tempo è stata visitata da due papi; [[Papa Urbano II]] e san [[Giovanni Paolo II]], che la definì ''città della [[Visitazione della Beata Vergine Maria|Visitazione]]'' e del [[Magnificat]].<ref>{{Cita web|url=https://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/speeches/1991/april/documents/hf_jp-ii_spe_19910427_affidamento-matera.html|titolo=Visita Pastorale in Basilicata: Atto di affidamento alla Madonna della comunità di Matera - Irsina (27 aprile 1991) {{!}} Giovanni Paolo II|sito=w2.vatican.va|accesso=19 novembre 2016}}</ref> Un suo [[arcivescovo metropolita]] invece divenne Papa; [[Urbano VI]]. Papa Urbano VI, sulla scorta della festa in onore di Maria SS. della Bruna celebrata a Matera già da tempo, istituì la festa della Visitazione per il 2 luglio, oggi ancora celebrata oltre che a Matera anche a [[Siena]] ed a [[Enna]] in quella data anche se la festa ufficiale è stata spostata il 31 maggio. Protettori della città sono la [[Madonna della Bruna]] e [[Eustachio (martire)|Sant'Eustachio]], del quale la leggenda narra che durante un assedio subito dalla città ad opera dei Saraceni intorno all'anno [[1000]], salvò Matera dall'invasione facendo apparire ai nemici centinaia di cavalieri guidati dal Santo stesso e mettendoli in fuga
Nell'agro materano tra i vari, sono ancora attivi due santuari; il [[Santuario di Santa Maria di Picciano]] e il [[Santuario di Santa Maria della Palomba]].
Lo storico G. Gattini narra di un'incisione che era presente sulla facciata gotica della [[Chiesa di San Francesco d'Assisi (Matera)|chiesa di San Francesco d'Assisi]] in Matera, prima del suo rifacimento tardo barocco, la quale indicava che la stessa fosse stata voluta dal Santo in persona (mancano fonti autorevoli; visto che lo storico era vissuto nel XIX secolo). Racconta che nella città fosse giunto San Francesco, nel suo viaggio verso oriente si sarebbe fermato a Matera, dove fuori le mura cittadine avrebbe chiesto un sito su cui erigere una sua chiesa, cosa che gli fu negata per altro sito, che il santo rifiutò. Giunto in un paese del circondario ebbe modo di compiere un miracolo (il miracolo di [[Pomarico]]) che suscitò cotanto scalpore da convincere il clero materano ad istituire, nel luogo da lui chiesto, la chiesa che è tutt'oggi presente.
Presenti anche a Matera gli [[Chiesa evangelica|Evangelici]] con diverse chiese sia [[Pentecostalismo|pentecostali]]<ref>{{Cita web|lingua=it-it|autore=|url=https://www.adimateraviasanpardo.it/index.php/la-chiesa/la-nostra-storia|titolo=La nostra storia|sito=www.adimateraviasanpardo.it|accesso=2025-06-09}}</ref> che [[Battismo|battiste]]<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://chiesabattistamatera.it/static/storia-della-chiesa-1|titolo=Chiesa Battista Matera - Storia Della Chiesa|sito=chiesabattistamatera.it|accesso=2025-06-09}}</ref> e una testimonianza che va avanti da più di un secolo.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Chiesa ADI Gallarate|data=2025-03-03|titolo=MATERA, COME E' NATA LA CHIESA PENTECOSTALE|accesso=2025-06-09|url=https://www.youtube.com/watch?v=k5zbJWAZg7M}}</ref>
=== Tradizioni e folclore ===
[[File:Francesco Pentasuglia - edizione 1978.jpeg|miniatura|Il Carro trionfale della Madonna della Bruna]]
La festa patronale della [[Madonna della Bruna]] si celebra il 2 luglio di ogni anno sin dal lontano [[1389]], quando
La tradizione del [[
Per i festeggiamenti carnascialeschi sono di tradizione le [[matinate]]<ref>{{cita web|url=http://consiglio.basilicata.it/consiglioinforma/files/docs/10/14/77/DOCUMENT_FILE_101477.pdf|titolo=Canti monodici con accompagnamento strumentale|editore=old.consiglio.basilicata.it|accesso=22 marzo 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190322165119/http://consiglio.basilicata.it/consiglioinforma/files/docs/10/14/77/DOCUMENT_FILE_101477.pdf|urlmorto=sì}}, pp. 111-141.</ref>, canti popolari di questua in cui si portava musica e allegria in casa di parenti e conoscenti.
Danze tipiche locali sono la [[pizzica]] e la [[tarantella]], rappresentate da diversi gruppi folcloristici locali.
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
[[File:Corridoi Ospedale di Matera.JPG|miniatura|Ospedale]]
Presente in città sin dal [[1865]], l'[[ospedale Madonna delle Grazie]] è stato trasferito nel [[2001]] in una nuova struttura comprendente 430 posti letto.
== Cultura ==
Matera, con i suoi luoghi di interesse, le sue tradizioni popolari e diverse manifestazioni che si svolgono nel corso dell'anno, dispone di un'offerta culturale piuttosto ampia e variegata. La città aderisce inoltre all'Associazione città d'arte e cultura<ref>{{cita web|url=http://www.mecenate90.it/CIDAC/citta.html|titolo=Sito CIDAC|accesso=20 maggio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070930014403/http://www.mecenate90.it/CIDAC/citta.html
=== Capitale
{{vedi anche|Matera capitale europea della cultura}}
Candidata nel 2008, Matera è stata designata il 17 ottobre 2014
=== Istruzione ===
Riguardo all'ambito scolastico, Matera è sede di numerosi istituti di istruzione secondaria, molti dei quali frequentati anche da alunni provenienti da comuni limitrofi. Il principale e storico istituto è l'[[Liceo ginnasio statale Emanuele Duni|Istituto d'Istruzione Superiore ''E. Duni - C. Levi'']], inaugurato nel 1864 e chiamato poi Regio Liceo ginnasio Emanuele Duni di Matera dal 1882. Negli anni 1882-83 vi insegnò latino e greco [[Giovanni Pascoli]]<ref>{{Cita web|url = http://www.classicoduni.it/index.php/chi-siamo|titolo = Sito del Liceo Duni|accesso = 14 maggio 2017|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170511043954/http://www.classicoduni.it/index.php/chi-siamo
==== Università degli Studi della Basilicata ====
Nella città si trova una delle due sedi dell'[[Università degli Studi della Basilicata]] con il [[Dipartimento universitario|Dipartimento]] delle Culture Europee e del Mediterraneo (DICEM) e la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici.
Nel 2021, attraverso un accordo istituzionale tra il DICEM ed il comune di Matera, è stato realizzato un archivio multimediale dei beni culturali della città<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/basilicata/notizie/2021/04/01/matera-unibas-archivio-multimediale-dei-beni-culturali_76b7751a-9fdb-456b-abb5-f0219b43c3a1.html|titolo=Archivio multimediale della città di Matera}}</ref>.
==== Istituto
A Matera ha sede la Scuola di Alta Formazione e Studio dell'[[Istituto centrale per il restauro|ICR]] presso il convento di Santa Lucia Nova, dedicata a Michele D'Elia direttore dell'ICR dal 1987 al 1991; operativa dall'anno accademico 2015/2016 ed inaugurata dal Ministro per i beni e le attività culturali ed il turismo [[Dario Franceschini]] nel 2017.<ref>{{Cita web |url=https://www.safmatera.iscr.beniculturali.it/ |titolo=Sito beniculturali.it |accesso=29 aprile 2021 |dataarchivio=16 marzo 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210316194439/https://www.safmatera.iscr.beniculturali.it/ |urlmorto=sì }}</ref>
=== Ricerca ===
A Matera opera sin dal [[1983]], per volontà congiunta del [[Consiglio nazionale delle ricerche|CNR]], della Regione Basilicata e della [[NASA]] il ''[[Centro di geodesia spaziale Giuseppe Colombo]]'' dell'[[Agenzia Spaziale Italiana|ASI]], che si occupa di osservazione della [[Terra]] per mezzo di tecnologie spaziali avanzate. Oggi è una struttura di oltre {{M|5000|u=m²}} dove
Matera è testimone della caduta di un meteorite avvenuta il 14 febbraio del 2023 alla periferia nord della città. The Meteoritical society insieme ad INAF, Prisma INFN furono tra i deputati allo studio dei frammenti, definendola "Meteorite Matera" ricordata anche come "Bolide di S. Valentino". Attualmente i frammenti sono custoditi presso il Museo civico di scienze planetarie "Parsec" di Prato ed in attesa di essere musealizzati in parte a Matera, città alla quale l'IAU (International Astronomical Union) ha dedicato il nome di un asteroide (9278) Matera=1981 EM1<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=Valentina Guglielmo|url=https://www.media.inaf.it/2023/02/20/meteorite-san-valentino-come-lo-sappiamo/|titolo=Ecco perché quella di Matera è una meteorite|sito=MEDIA INAF|accesso=2025-08-16}}</ref>
=== Musei ===
* [[Museo archeologico nazionale Domenico Ridola]]: contiene materiale proveniente prevalentemente dal territorio materano e riveste particolare interesse per lo studio della preistoria nell'Italia meridionale e per la conoscenza delle culture e delle popolazioni indigene (
[[File:Matera BW 2016-10-15 11-08-39.jpg|miniatura|Palazzo Lanfranchi, sede del Museo nazionale d'arte medievale e moderna della Basilicata]]
* [[Museo nazionale d'arte medievale e moderna della Basilicata|Museo
* [[MUSMA]] Museo della scultura contemporanea di Matera: posto all'interno di Palazzo Pomarici, un vasto edificio risalente al [[XVII secolo]] situato nei Sassi, raccoglie una collezione di opere che raccontano la storia della scultura dalla fine del [[XIX secolo]] ad oggi.
* [[Museo-laboratorio della civiltà contadina]]: raccolta di oggetti ed attrezzi degli antichi mestieri dei Sassi.
* [[Museo Diocesano]]: inaugurato nel [[2011]], ha sede negli ambienti dell'ex Seminario, e si sviluppa in tre sale in cui sono esposte opere datate tra l'[[XI secolo|XI]] e il [[XIX secolo]], tra cui una croce pettorale bizantina risalente alla metà dell'XI secolo, il [[reliquiario]] a braccio di [[Eustachio (martire)|
* Museo storico "Generale Ignazio Pisciotta": il museo narra della [[Grande Guerra]], della [[seconda guerra mondiale]] e dei vari periodi bellici coloniali italiani; sulla scorta del coinvolgimento di Matera e dei materani, inoltre narra del [[Risorgimento]] e della [[Resistenza italiana|Resistenza]] nella città di Matera<ref>{{cita web|url=http://www.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito-MiBAC/Luogo/MibacUnif/Luoghi-della-Cultura/visualizza_asset.html?id=157631&pagename=57|titolo=Museo storico "Generale Ignazio Pisciotta"|accesso=29 marzo 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180330013250/http://www.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito-MiBAC/Luogo/MibacUnif/Luoghi-della-Cultura/visualizza_asset.html?id=157631&pagename=57|urlmorto=sì}}</ref>.
* Museo della raccolta delle acque: ha sede nelle chiese sconsacrate di [[San Giovanni da Matera]] e del Purgatorio Vecchio con il sottostante Palombaro, riserva di acqua pubblica del Sasso Caveoso<ref>{{cita web|url=http://www.sassisantiesecoli.it|titolo=Sassi Santi e Secoli
* Casagrotta di Vico Solitario: antica abitazione scavata nella roccia tipicamente arredata situata nel Sasso Caveoso<ref>{{cita web|url=http://www.casagrotta.it|titolo=Casagrotta di Vico Solitario}}</ref>.
* La Casa di Ortega: situata in un fortilizio longobardo nel Sasso Barisano, ospita venti bassorilievi policromi realizzati dal pittore spagnolo [[José Ortega (artista)|José Ortega]] negli anni settanta durante il suo soggiorno nella città dei Sassi, oltre a ceramiche e produzioni artigianali locali<ref>{{cita web|url=http://www.casaortega.it/|titolo=La Casa di Ortega}}</ref>.
* Parco scultura la Palomba: situato in una cava di tufo a cielo aperto dismessa, in località La Palomba all’interno del [[Parco della Murgia Materana|Parco
* Parco della Storia dell'Uomo<ref>{{Cita web|url=https://www.museimatera.it/parco-storia-uomo/|titolo=Parco della Storia dell'Uomo}}</ref>: nasce per raccontare gli ottomila anni della presenza umana sul suo territorio, dalla Preistoria alla Città dello Spazio, passando per la civiltà rupestre e la civiltà contadina.
* Museo di Paleontologia e geologia del territorio “Racconti in Pietra”<ref>{{Cita web|url=https://www.museimatera.it/racconti-in-pietra/|titolo=Racconti In Pietra}}</ref>: propone un viaggio nel tempo a misura di bambino, raccontando una fetta di storia, quella più antica, del territorio murgiano e materano.
* Museo diffuso contemporaneo MUDIC<ref>{{Cita web|url=https://www.museimatera.it/mudic-museo-diffuso-contemporaneo/|titolo=MUDIC Museo Diffuso Contemporaneo}}</ref>: luogo dedicato a far avvicinare le persone all'arte, attraverso l’organizzazione e la promozione di progetti culturali.
* Museo Storia del Comunismo italiano e internazionale e della Resistenza antifascista di Matera<ref>{{Cita web|url=https://www.museimatera.it/museo-comunismo-e-resistenza-antifascista/|titolo=Casa Museo Storia del Comunismo e della Resistenza Antifascista}}</ref>: raccoglie materiali di tipo diverso relativi alla storia del comunismo e dell'antifascismo.
* Museo d’Arte d’oggi, del vivere e del non vivere<ref>{{Cita web|url=https://www.museimatera.it/museo-arte-oggi/|titolo=Museo d'Arte d'Oggi}}</ref>: ospita un'esposizione in permanenza delle opere di scultura, pittura e grafica dell’artista Nunzio Perrucci.
* Museo TAM - Tower Art Museum<ref>{{Cita web|url=https://www.museimatera.it/tam-tower-art-museum/|titolo=TAM - Tower Art Museum}}</ref>: museo d'arte contemporanea ospitato negli spazi di Torre del Capone, una torre medievale nel cuore dei Sassi di Matera.
* Museo immersivo della Bruna<ref>{{Cita web|url=https://www.museimatera.it/museo-immersivo-della-bruna/|titolo=MIB - Museo immersivo della Bruna}}</ref>: percorso multimediale nella festa patronale attraverso leggende, immagini, suoni, racconti.
* Casa Noha<ref>{{Cita web|url=https://www.museimatera.it/casa-noha/|titolo=Casa Noha}}</ref>: bene del [[FAI - Fondo per l'Ambiente italiano|FAI]], si propone come luogo da cui iniziare la visita alla città di Matera, ripercorrendone la storia grazie a un innovativo progetto di comunicazione.
* Museo dello scavo<ref>{{Cita web|url=https://www.museimatera.it/museo-dello-scavo/|titolo=MuDeSca - Museo dello scavo}}</ref>: micro attrattore dedicato all'evoluzione dell'uomo e alla conoscenza della storia materana attraverso lo scavo dei luoghi.
* Museo virtuale della memoria collettiva<ref>{{Cita web|url=https://www.museimatera.it/muv-matera/|titolo=MUV Matera}}</ref>: Associazione Culturale nata per raccogliere e diffondere la tradizione, la memoria e la storia della città di Matera, attraverso un archivio fotografico.
* Cantina affrescata del Sole<ref>{{Cita web|url=https://www.museimatera.it/cantina-affrescata-del-sole/|titolo=Cantina affrescata del Sole}}</ref>: cantina storica e museo della civiltà contadina e cultura popolare.
* Museo dell'olio<ref>{{Cita web|url=https://www.museimatera.it/moom/|titolo=Matera Olive Oil Museum}}</ref>: racconta la storia dell'olio d'oliva.
* Museo della fotografia
=== Media ===
Riga 342 ⟶ 358:
=== Cinema ===
{{vedi categoria|Film girati a Matera}}
[[File:Pasolini - foto di Domenico Notarangelo.jpg|thumb|[[Enrique Irazoqui]] e [[Pier Paolo Pasolini]] a Matera sul set de ''[[Il Vangelo secondo Matteo]]'' (1964).]]
Per il suo suggestivo carattere paesaggistico, Matera è spesso scelta come ambientazione di produzioni cinematografiche e televisive. La prima pellicola girata a Matera fu ''Nel mezzogiorno qualcosa è cambiato'' (1949) di [[Carlo Lizzani]], un documentario sulla [[questione meridionale]],<ref>{{Cita web|url=https://www.cinematografo.it/news/bacalov-risuona-il-vangelo-secondo-matteo/|titolo=Bacalov “risuona” Il Vangelo secondo Matteo|sito=cinematografo.it|accesso=30 novembre 2020}}</ref> seguita da film come ''[[La lupa (film 1953)|La lupa]]'' di [[Alberto Lattuada]] (1953), ''[[Gli anni ruggenti]]'' di [[Luigi Zampa]] (1962), ''[[Il demonio]]'' di [[Brunello Rondi]] (1963) e ''[[L'albero di Guernica]]'' di [[Fernando Arrabal]] (1975).
Con il tempo Matera diventa perlopiù nota come ambientazione di film biblici data la verosomiglianza con l'antica [[Gerusalemme]], tra cui ''[[Il Vangelo secondo Matteo]]'' di [[Pier Paolo Pasolini]] (1964), ''[[La passione di Cristo (film 2004)|La Passione di Cristo]]'' di [[Mel Gibson]] (2004), ''[[Mary (film 2005)|Mary]]'' di [[Abel Ferrara]] (2005), ''[[Nativity]]'' di [[Catherine Hardwicke]] (2006) e ''[[Maria Maddalena (film 2018)|Maria Maddalena]]'' di [[Garth Davis]] (2018).
Matera è altresì ambientazione di genere [[Film d'avventura|avventura]]/[[Film d'azione|azione]] come ''[[Wonder Woman (film 2017)|Wonder Woman]]'' di [[Patty Jenkins]] (2017) e ''[[No Time to Die]]'' di [[Cary Fukunaga]] (2021). In anni recenti, la città ha suscitato interesse da parte di produzioni targate [[Bollywood]] come ''[[War (film 2019)|War]]'' di [[Siddharth Anand]] (2019) e ''[[Salaar]]'' di [[Prashanth Neel]] (2023).<ref>{{cita web|url=https://www.sassilive.it/cultura-e-spettacoli/carnevale-montese-2012/bollywood-a-matera-al-via-riprese-film-salaar-action-thriller-indiano-nella-citta-dei-sassi/|titolo=Bollywood a Matera, al via riprese film “Salaar”: action-thriller indiano nella città dei Sassi|data=14 marzo 2023|accesso=10 gennaio 2024}}</ref>
Serie televisive come ''[[Sorelle (serie televisiva)|Sorelle]]'' di [[Cinzia TH Torrini]] (2017) e ''[[Imma Tataranni - Sostituto procuratore]]'' di [[Francesco Amato]] (2019) sono state ambientate e girate a Matera, così come il film ''[[La luce nella masseria]]'' di [[Riccardo Donna]] e [[Tiziana Aristarco]] (2024), trasmesso su [[Rai 1]] per celebrare i 70 anni dall'inizio delle trasmissioni televisive.
Matera appare anche nei videoclip dei brani ''[[Sun Goes Down (Robin Schulz)|Sun Goes Down]]'', di [[Robin Schulz]] (2014)<ref>{{cita web|url=http://www.vocespettacolo.com/sun-goes-down-il-videoclip-di-robin-schulz-girato-anche-a-matera/|titolo=Sun Goes Down, il videoclip di Robin Schulz girato anche a Matera|editore=vocespettacolo.com|accesso=20 novembre 2016}}</ref> ''[[Spit Out the Bone]]'', dei [[Metallica]] (2016)<ref>{{cita web|url=http://retecinemabasilicata.it/matera-nel-nuovo-video-dei-metallica/|titolo=Matera nel nuovo video dei Metallica|editore=retecinemabasilicata.it|accesso=20 novembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161120155351/http://retecinemabasilicata.it/matera-nel-nuovo-video-dei-metallica/|urlmorto=sì}}</ref>
Le puntate 3, 4 e 5 dell'anime ''[[D.Gray-man]]'', dal titolo ''Il fantasma di Matera''<ref>{{cita web|url= http://www.sassiphoto.com/|titolo= Anteprima de "Il Fantasma di Matera"
=== Teatro ===
Riga 399 ⟶ 377:
=== Musica ===
* [[Coro della polifonica materana Pierluigi da Palestrina|Polifonica materana "Pierluigi da Palestrina"]]: sorta nel [[1944]] e tuttora in attività. Organizza annualmente la rassegna polifonica ''Petra Matrix'' ambientata nelle chiese storiche e rupestri del centro storico e dei Sassi<ref>{{cita web|url=
*
* [[Conservatorio Egidio Romualdo Duni]] (Istituzione di alta cultura)<ref>{{cita web|url=http://www.conservatoriomatera.it/|titolo=Sito ufficiale Conservatorio di Matera|accesso=13 febbraio 2013}}</ref>.
* L.A.M.S.<ref>{{cita web|url=https://www.lamsmatera.it/|titolo=LAMS - Laboratorio Arte Musica Spettacolo|accesso=22 maggio 2025}}</ref> - Laboratorio Arte Musica e Spettacolo, Onlus, svolge la sua attività dal 1989 in tre ambiti:
* Onyx Jazz Club Matera<ref>{{Cita web|url=https://www.onyxjazzclub.com/|titolo=Home {{!}} Onyx Jazz Club Matera|sito=Onyx Jazz Club|lingua=it|accesso=7 ottobre 2021}}</ref> - Associazione culturale nata nel 1985 a Matera, organizza il Gezziamoci Festival.
=== Eventi ===
* ''Grandi Mostre nei Sassi''<ref>{{cita web|url=http://www.lascaletta.net/index.php?option=com_content&task=view&id=5&Itemid=9|titolo=Le Grandi Mostre nei Sassi|editore=lascaletta.net|accesso=19 maggio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090604140114/http://www.lascaletta.net/index.php?option=com_content&task=view&id=5&Itemid=9
* ''Festival Duni''<ref>{{cita web|url=http://www.festivalduni.it/|titolo=Festival Duni|editore=festivalduni.it|accesso=9 giugno 2009}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Comunicati/visualizza_asset.html_1121917643.html|titolo=Inizia oggi a Matera il XVI Festival Duni|editore=beniculturali.it|accesso=14 dicembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151222112811/http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Comunicati/visualizza_asset.html_1121917643.html|urlmorto=sì}}</ref>,
* ''Women's Fiction Festival''<ref>{{cita web|url=http://www.womensfictionfestival.com/|titolo=Women's Fiction Festival|editore=womensfictionfestival.com|accesso=9 giugno 2009}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.illibraio.it/matera-womens-fiction-festival-250272/|titolo=Women's Fiction Festival: a Matera incontri d'autore|editore=illibraio.it|accesso=14 dicembre 2015}}</ref>, evento dedicato alla narrativa femminile che si svolge nel mese di settembre;
*
* ''Materadio''<ref>{{cita web|url=http://www.materadio.rai.it/|titolo=Rai.tv - Materadio|editore=materadio.rai.it|accesso=8 novembre 2017}}</ref>, la festa di [[Rai Radio 3]]
* ''Matera Film Festival - MFF''<ref>{{cita web|url=https://www.materafilmfestival.it/|titolo=Matera Film Festival}}</ref> e ''Matera International Film Festival - MATIFF''<ref>{{cita web|url=https://matiff.it/|titolo=Matera International Film Festival}}</ref>, festival cinematografici fondati rispettivamente nel 2019 e nel 2020.
===
[[File:Crapiata.jpg|thumb|upright=0.7|Crapiata]]
[[File:Strazzate.jpg|thumb|upright=0.7|Strazzate]]
La cucina materana è strettamente collegata alla tradizione agricola e pastorale del suo territorio. Le ricette tipiche della cucina locale comprendono:<ref>{{cita web|url=http://www.originalitaly.it/guide-turistiche/basilicata/guida-matera/ricette|titolo=Ricette della cucina materana|accesso=19 maggio 2010}}</ref>
*''[[Crapiata]]'' - zuppa contadina che consiste in un misto di legumi e cereali con vari ingredienti come piselli, fave, ceci, grano, farro, lenticchie, fagioli, cicerchie, patate novelle, pomodorini, sedano, cipolla e carota.
*''[[Orecchiette]] alla Materana'' - cotte al forno con pomodoro, tritato di agnello, mozzarella e pecorino.
*''[[Fave bianche e cicorie]]'' - piatto tipico contadino con crema di fave e cicorie.
*''[[Pasta con i peperoni cruschi]]'' - generalmente [[strascinati]] con [[peperoni cruschi]], mollica di pane fritta e/o cime di rapa.
*''Cialledda'' - ricetta a base di pane raffermo. Può essere "calda" (con uovo, cime di rapa, aglio, cipolla, olive) o "fredda" (con cipolla, pomodoro, olive).
*''Strazzate'' - dolcetti friabili con uova e mandorle come ingredienti base. Le varianti prevedono l'aggiunta di cannella, cioccolato o caffè.
*''Panaredda'' - tipico dolce pasquale con farina, uovo, burro e ammoniaca per dolci.
*''[[Cartellate]]'' - dolci tipici natalizi fritti con miele.
*''[[Pettole]]'' - piccole porzioni di impasto lievitato cotte in olio bollente, legati alle festività natalizie.
*''Pignata'' - carne di pecora che insieme a patate, cipolle, pomodori e soppressata viene cucinata per diverse ore in un recipiente di terracotta detto ''[[Pignatta (cucina)|pignata]]'' che dà il nome al piatto stesso.<ref name=":0">{{Cita web|url=https://materaprivatetours.com/matera/guida-alla-cucina-materana/|titolo=Guida alla cucina materana|sito=Matera Private Tours|lingua=it|accesso=26 marzo 2021}}</ref>
*''[[Gnummareddi|Gnimmeredd]]'' - involtini di frattaglie miste di agnello o capretto da latte strette all’interno del loro stesso budello, insieme a foglie di prezzemolo, sale e spezie.<ref name=":0" />
[[File:Sassi - Matera, Italy - August 17, 2010 03.jpg|thumb|upright=1.3|Vista panoramica del Sasso Caveoso]]
=== Urbanistica ===
{{Vedi anche|Quartieri di Matera}}
[[File:View of Matera.jpg|
[[File:Panoramica Matera.jpg|
La città, che fino ai primi [[anni 1950|anni cinquanta]] era equamente divisa tra i Sassi ed il ''piano'', cioè la dorsale corrispondente all'attuale centro cittadino che corre lungo tutto il ciglio dei Sassi, a partire dal [[1952]], anno in cui fu approvata la legge di sfollamento dei Sassi, cominciò ad espandersi nei nuovi quartieri.
==== Anni cinquanta ====
I primi quartieri della nuova città avevano come principali caratteristiche ampi spazi verdi comuni ed edifici di pochi piani, per cercare di riprodurre il più possibile i modelli di vita sociale dei Sassi; in quegli anni, grazie anche all'intervento di [[Adriano Olivetti]] - allora Presidente dell'Istituto di Urbanistica e Vicepresidente dell'UNRRA Casas (ente preposto all'assistenza economica e civile delle popolazioni delle Nazioni Unite danneggiate dalla guerra) - i più grandi nomi dell'architettura italiana si concentrarono sulla città di Matera, trasformandola in un vero e proprio laboratorio a cielo aperto
Nacquero il borgo rurale di [[La Martella]], opera di grande rilevanza architettonica della corrente [[Neorealismo architettonico|Neorealista]] del [[Razionalismo italiano]], inaugurato il 17 maggio 1953 da Alcide De Gasperi, progettato dall'architetto [[Ludovico Quaroni]]; Serra Venerdì, primo complesso urbano inaugurato nel 1956, sorto dopo la legge speciale e progettato dall'architetto [[Luigi Piccinato]], autore tra l'altro del primo Piano Regolatore della città; il rione Lanera (1957), in posizione elevata su una delle colline più alte della città, progettato dall'ing. Marcello Fabbri e dall'architetto Coppa; il rione Spine Bianche (1957), interamente in cotto, con la parrocchia ed i servizi al centro del quartiere, progettato dall'architetto [[Carlo Aymonino]]; più in là il rione Villalongo, sorto per iniziativa dell'[[INA-Casa]], il rione Agna, nato inizialmente come borgo rurale poi congiuntosi al resto della città, con case ad un piano circondate da terreni coltivabili, progettato dal [[Genio civile]], il rione Platani, San Giacomo, Serra Rifusa, Rione Pini e quelli più recenti.
[[File:Grattaicielo Matera Fronte.JPG|miniatura|Il grattacielo]]
==== Anni novanta ====
Alla precedente linea evolutiva regolare dell'urbanistica della città, a partire dagli [[anni 1990|anni novanta]] è seguita invece una dinamica più disordinata dando vita a nuove zone edificate caratterizzate da edifici più sviluppati in altezza. A questa situazione si è aggiunta una riduzione degli spazi verdi e della dimensione delle carreggiate stradali. Così, mentre la città continuava ad espandersi ai due estremi opposti con le nuove zone di Matera 2000, Aquarium ed Agna Le Piane, nascevano anche i due principali esempi di tale urbanizzazione proiettata verso l'alto, il Centro direzionale, alle spalle del palazzo comunale, e la Zona 33 di Via La Martella. Al centro di quest'ultima vi è il cosiddetto grattacielo di Via La Martella, un palazzo di 14 piani (più due parzialmente sotterranei).
== Economia ==
=== Agricoltura e prodotti tipici ===
Da sempre centro agricolo, Matera è famosa per la coltivazione dei [[cereali]], in particolare il [[grano duro]], e la produzione della pasta, del pane (il [[pane di Matera]] [[Indicazione geografica protetta (Unione europea)|IGP]]), dell'olio e del vino (i vini [[Matera (vino)|Matera DOC]]). La città fa parte dell'[[Associazione nazionale città del pane]]<ref>{{cita web|url=http://www.cittadelpane.it/comuni.asp|titolo=Sito Città del pane|accesso=20 maggio 2009}}</ref>, a testimonianza dell'antichissima tradizione nella lavorazione del pane, uno degli alimenti principali del territorio materano, e dal [[2012]] fa parte anche dell'[[Associazione nazionale città dell'olio]].
[[File:Pane di Matera (cropped).jpg|thumb|[[Pane di Matera]]]]
=== Industria ===
Al tradizionale settore primario, si è affiancato negli ultimi decenni anche quello industriale, che ha visto Matera costituire insieme alle città pugliesi di [[Altamura]] e [[Santeramo in Colle]] un polo industriale nel quale si è sviluppata sia l'industria ferroviaria con la [[Ferrosud]] che il cosiddetto ''polo del salotto''. Questa definizione si deve a una forte crescita industriale avvenuta durante gli [[anni 1980|anni ottanta]] – [[anni 1990|novanta]] che ha permesso lo sviluppo di molte aziende di produzione di arredi da soggiorno, prevalentemente divani. Tra le più famose aziende del settore spiccano i nomi di [[Natuzzi]] (Divani & Divani), Nicoletti e [[Vincenzo Liborio Calia|Calia]]. La tendenza positiva della produzione degli ultimi anni novanta, è rallentata considerevolmente con la crescita dei mercati asiatici, oggi principali concorrenti e luoghi in cui gli stessi imprenditori materani del salotto stanno spostando le loro attività attraverso un'operazione di delocalizzazione. La parabola negativa dell'economia materana è aumentata con la chiusura definitiva del pastificio Barilla nel 2006. Questo processo è stato accelerato soprattutto dalla mancanza di arterie autostradali e dall'assenza della ferrovia di stato, ostacolando così le attività produttive e di distribuzione non solo della Barilla, ma delle altre piccole medie imprese del materano e del circondario.
=== Artigianato
Grande importanza nella tradizione materana ha la produzione di oggetti di artigianato tipico, con particolare diffusione della lavorazione della [[cartapesta]] (che ha il suo massimo emblema nella costruzione del carro trionfale della [[Madonna della Bruna]] ad opera di artigiani locali), della [[terracotta]] (con il tipico fischietto a forma di gallo detto ''cucù'', simbolo di prosperità), della calcarenite e del [[ferro battuto]]<ref name="Aci">{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=3 | p=8}}</ref>.
=== Turismo ===
[[File:Matera - Piazza Vittorio Veneto.JPG|miniatura|Piazza Vittorio Veneto]]
Il settore turistico è in forte sviluppo, grazie alle numerose attrattive e peculiarità della città, all'inserimento dei Sassi di Matera nella lista dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
La città di Matera è interessata dalla [[Strada statale 99 di Matera|SS99]] che la collega ad [[Altamura]],<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Anas S.p.A.|data=13 settembre 2017|titolo=SS96 “Barese”: aperto un nuovo tratto della SS96 “Barese” nel comune di #Altamura|accesso=2 aprile 2019|url=https://www.youtube.com/watch?v=_YlUZB0Zq9Q}}</ref> e che consente di [[Superstrada Bari-Matera|raggiungere Bari]]<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Anas S.p.A.|data=2 aprile 2019|titolo=Puglia: spostamento Torre “San Vincenzo” per i lavori della SS96 “Barese”|accesso=2 aprile 2019|url=https://www.youtube.com/watch?v=8v6A0Ou54oE}}</ref>, attraverso il [[Strada statale 99 racc di Matera|raccordo con la]] [[Strada statale 96 Barese|SS96]].<ref>{{Cita web|url=http://www.ansa.it/puglia/notizie/2019/04/02/bari-matera-inaugurato-tratto-ss96_20a44884-5ab5-48c5-a403-6752bdaa8fa8.html|titolo=Bari-Matera, inaugurato tratto SS96 - Puglia|sito=Agenzia ANSA|data=2 aprile 2019|accesso=2 aprile 2019}}</ref> Il comune è attraversato dalla [[Strada statale 7 Via Appia|SS7]], che proviene dalla [[Strada statale 407 Basentana|SS407 Basentana]] e da [[Miglionico]] dal lato sud, funge per circa {{M|6|u=km}} da tangenziale con sei uscite per la città e prosegue in direzione est verso [[Laterza (Italia)|Laterza]]-[[Taranto]].
La [[Strada statale 655 Bradanica|SS655 Bradanica]] collega Matera a [[Foggia]] e quindi all'[[Autostrada A14 (Italia)|autostrada A14]] e alla [[Autostrada A16 (Italia)|A16]] dal casello di [[Candela (Italia)|Candela]]. Infine la [[Strada statale 175 della Valle del Bradano|strada provinciale 175]] collega la città a [[Metaponto]] e alla [[SS 106 Jonica|Statale Jonica 106]], via [[Strada statale 380 dei Tre Confini|SS380]] (Matera-[[Montescaglioso]]).<ref>{{Cita web|url=http://www.regione.basilicata.it/giunta/site/Giunta/detail.jsp?otype=1012&id=3044174|titolo=Iniziativa Rospi (M5S) su collegamento mediano "Murgia-Pollino"|sito=Regione Basilicata|accesso=27 novembre 2018}}</ref>
=== Ferrovie ===
Il comune è interessato dalla [[ferrovia Bari-Matera-Montalbano Jonico]], gestita dalle [[Ferrovie Appulo Lucane]], una [[Ferrovia|linea ferroviaria]] a [[scartamento ridotto]], di cui dal [[1972]] è stata dismessa la parte di percorso meridionale tra la [[Stazione di Matera Centrale]] e [[Stazione di Scanzano Jonico-Montalbano Jonico|Montalbano]]; è rimasta in esercizio la sezione tra [[Stazione di Bari Centrale (FAL)|Bari]] e la [[Stazione di Matera Sud
Matera è uno degli unici tre capoluoghi di provincia italiani, unitamente a [[Nuoro]] e [[Andria]], a non essere mai stati serviti dalla [[Rete Ferroviaria Italiana|rete ferroviaria statale]]; la stazione RFI più vicina si trova a circa {{M|28|u=km}} dalla città, e dal 2019 porta il nome di [[Stazione di Ferrandina Scalo Matera|Ferrandina-Scalo Matera]]. È in costruzione la [[ferrovia Ferrandina-Matera]], che effettuerà capolinea presso la nuova [[stazione di Matera La Martella]]<ref>{{Cita web|url=https://www.fsitaliane.it/content/fsitaliane/it/opere-strategiche/nuova-linea-ferrandina-matera-la-martella.html|titolo=Ferrandina - Matera|sito=www.fsitaliane.it|lingua=it|accesso=2024-03-04}}</ref>.
=== Mobilità urbana ===
La mobilità urbana è garantita dagli autoservizi offerti dalla società Miccolis,
I trasporti interurbani vengono gestiti da [[Sita Sud]] e FAL. La città è dotata di una rete di piste ciclabili.<ref>{{Cita web|autore = Sassi Land|url = http://www.sassiland.com/notizie_matera/notizia.asp?id=31661&t=matera_prima_per_piste_ciclabili_e_ztl_potenza_per_aree_pedonali|titolo = Matera prima per piste ciclabili e ZTL, Potenza per aree pedonali|accesso = 22 ottobre 2014|editore = Sassi Land|data = 1º agosto 2014}}</ref>
== Amministrazione ==
Riga 466 ⟶ 460:
* {{Gemellaggio|Giordania|Petra (Giordania){{!}}Petra}}
* {{Gemellaggio|Colombia|Cartagena de Indias}}
* {{Gemellaggio|Italia|Vigevano}}<ref>{{Cita web|url=https://laprovinciapavese.gelocal.it/pavia/cronaca/2012/02/26/news/vigevano-e-matera-gemellaggio-pensando-ai-giovani-1.3225191|titolo=Vigevano e Matera, gemellaggio pensando ai giovani|sito=La Provincia Pavese|data=26 febbraio 2012|accesso=5 gennaio 2025}}</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|Metaponto}}
* {{Gemellaggio|Italia|Isola di Capo Rizzuto}}
* Esiste un patto d'azione con [[Montescaglioso]] ([[Provincia di Matera|MT]]) {{Bandiera|
== Sport ==
L'[[FC Matera]], primo club cittadino fondato originariamente nel 1933 e nel corso della storia rifondato diverse volte<ref>{{cita web|url=https://www.materasport24.it/news/128447843846/fc-matera-dopo-dieci-anni-lo-stemma-torna-a-casa-ecco-chi-l-039-ha-utilizzato-in-altra-maniera-in-questi-anni|titolo=FC Matera - Dopo dieci anni lo stemma torna a casa}}</ref>, non si è iscritto per la stagione 2025-2026 al campionato di calcio di Serie D. Pertanto attualmente la prima squadra di calcio della città è l'Invicta Matera che milita in [[Promozione (calcio)|Promozione]].
In campo femminile la Matera Women Città dei Sassi milita in [[Serie C (calcio femminile)|Serie C]].
Per quanto riguarda il calcio a 5, la società [[Comprensorio Medio Basento]], trasferitasi a Matera nel 2020 dopo la fusione con il Futura Matera, ha militato in [[Serie A (calcio a 5)|Serie A]] fino al 2022; in passato il [[Real Team Matera Calcio a 5]], fondato nel 1985, ha disputato la [[Serie A2 (calcio a 5)|Serie A2]] e ha vinto una [[Coppa Italia di Serie B (calcio a 5)|Coppa Italia di Serie B]].
=== Pallacanestro ===
La squadra maschile più importante della città è stata l'[[Olimpia Basket Matera]], fondata nel 1960 e che ha militato anche in [[Serie A2 (pallacanestro maschile)|Serie A2]]. Le altre società attive sono la Virtus Matera, che milita nel campionato di [[Serie B Interregionale (pallacanestro maschile)|Serie B Interregionale]], e la Pielle che opera a livello giovanile. Fino ai primi anni Novanta anche lo Sporting Club, la più antica società di basket della Città dei Sassi, prendeva parte a campionati giovanili e senior prima del suo scioglimento.
=== Pallavolo ===
[[File:Latte Rugiada Matera 1993-94.jpg|thumb|Una formazione della [[Pallavolo Femminile Matera]] ai vertici nazionali e continentali nel corso degli anni 1990]]
In
Nel 2003 ha avuto luogo, in compartecipazione con le città di [[Andria]] e [[Gioia del Colle]], l'undicesima edizione del [[World Grand Prix
Matera è stata più volte arrivo di tappa del [[Giro d'Italia]]:
* [[Giro d'Italia 1976|1976]]: 6ª tappa (26 maggio), vinta da [[Johan De Muynck]].
Riga 497 ⟶ 493:
* [[Giro d'Italia 2013|2013]]: 5ª tappa (8 maggio), vinta da [[John Degenkolb]].
* [[Giro d'Italia 2020|2020]]: 6ª tappa (8 ottobre), vinta da [[Arnaud Démare]].
* [[Giro d'Italia 2025|2025]]: 5ª tappa (14 maggio), vinta da [[Mads Pedersen (ciclista)|Mads Pedersen]].
Per quattro volte è stata città di partenza di tappa.
Hanno sede in città la Roller Matera e l'[[Hockey Pattinaggio Matera]], in passato Rotellistica Matera (fondata nel 1981) e Pattinomania Matera (fondata nel 1997), che ha militato in [[serie A2 (hockey su pista)|Serie A2]] e in [[serie A1 (hockey su pista)|Serie A1]]. In campo maschile la Roller disputa il campionato di Serie A2; in campo femminile la Pattinomania ha vinto uno [[Campionato femminile (hockey su pista)|scudetto]] nel 2015<ref>{{Cita web|url=https://www.fisr.it/news/143-hockey-pista/federali/13696-hockey-pista-le-ragazze-del-sinus-matera-si-laureano-campionesse-d%E2%80%99italia.html|titolo = Le ragazze del Sinus Matera si laureano campionesse d'Italia}}</ref>, l'Hockey Pattinaggio è stata campione d'Italia nel 2018, e la Roller Femminile vanta 4 scudetti vinti nel 2021, 2023, 2024 e 2025<ref>{{cita web|url=https://www.ilrestodelcarlino.it/reggio-emilia/cronaca/roller-matera-trionfa-7-1-su-eec6f0b5?live|titolo=Roller Matera trionfa su Scandiano nella finale scudetto di hockey su pista femminile}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.sassilive.it/sport/hockey/hockey-su-pista-serie-a-femminile-roller-matera-campione-ditalia-per-la-quarta-volta-rotellistica-scandininese-al-tappeto-nella-finale-scudetto-7-1-report-e-foto/|titolo=Hockey su pista, serie A femminile, Roller Matera campione d’Italia per la quarta volta}}</ref>.
Nel 2015, la città di Matera ha ospitato il tredicesimo [[Campionati europei femminili di hockey su pista 2015|Campionato Europeo femminile di Hockey su pista]].
Riga 511 ⟶ 504:
Per l'atletica leggera è presente la Polisportiva Rocco Scotellaro Matera, fondata nel [[1963]].
La squadra di pallanuoto è l'AICS Matera Nuoto, quella di rugby è la Murgia Rugby, nata dall'unione dell'A.S. Rugby Matera con altre tre associazioni rugbistiche dei centri vicini<ref>{{cita web|url=http://www.murgiarugby.com/|titolo=Sito ufficiale Murgia Rugby|accesso=24 ottobre 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160319004735/http://www.murgiarugby.com/
Nel comune è presente
=== Impianti sportivi ===
[[File:Stadio XXI Settembre-Franco Salerno.JPG|miniatura|[[Stadio XXI Settembre - Franco Salerno]]]]
* Campo scuola-pista d'atletica Raffaele Duni
* Campi da tennis;
* [[Palasassi]] Salvatore Bagnale; {{formatnum:2000}} posti, vi gioca
* [[Stadio XXI Settembre
* Tensostruttura; vi giocano l'[[Associazione Sportiva Dilettantistica Pattinomania Matera]] e la [[Real Team Matera Calcio a 5]]. Ha ospitato i Campionati europei femminili di hockey su pista 2015.
=== Eventi sportivi ===
La città ospita nel mese di giugno due eventi sportivi giovanili: la [[coppa Gaetano Scirea]], torneo internazionale di calcio; e per i giovanissimi
== Note ==
Riga 538 ⟶ 531:
* {{cita libro|autore=Leonardo Sacco|titolo=Matera contemporanea - cultura e società|editore=Basilicata Editrice|città=Matera|anno=1982}}
* {{cita libro|autore=[[Pietro Laureano]]|titolo=Giardini di pietra - I Sassi di Matera e la civiltà mediterranea|editore=[[Bollati Boringhieri]]|città=Torino|anno=1993|isbn=88-339-0812-7}}
* [[Cosimo Damiano Fonseca]], Rosalba Demetrio, Grazia Guadagno, ''Matera'', Bari, [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]], 1999, ISBN 88-420-5670-7.
* {{cita libro|cognome=Fortunato|nome=Giulio |titolo=Merovingi in Lucania e a Matera. Il Principe Paolo Onofrio Nuzzolese.|anno=2001 |editore=S.E.M. |città= }}
* Federico Bilò, Ettore Vadini, Matera e Adriano Olivetti. Conversazioni con Albino e Leonardo Sacco, [[Fondazione Adriano Olivetti]], Collana Intangibili, 2013
Riga 555 ⟶ 548:
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Basilicata|Europa}}
{{Matera}}
{{Comuni della provincia di Matera}}
{{Capoluoghi di provincia italiani}}
{{Patrimoni Unesco|Italia}}
{{Capitali europee della cultura}}
{{Città romane della Regio II Apulia et Calabria}}
{{Comuni del Parco della Murgia Materana}}
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Matera| ]]
[[Categoria:Medaglie d'argento al valor militare| ]]
[[Categoria:Città medaglie d'oro al valor civile]]
|