Matera: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
|Nome = Matera
|Panorama = Matera Luglio- 2019View from Via Santa Cesarea - 1.jpegjpg
|Didascalia =Vista dellaPanorama Civitadei e[[Sassi deldi Sasso BarisanoMatera]]
|Bandiera = Matera-GonfaloneBandiera2.pngsvg
|Voce bandiera =
|Stemma = Matera-Stemma.pngsvg
|Voce stemma =
|Stato = ITA
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|Divisione amm grado 1 = Basilicata
|Divisione amm grado 2 = Matera
|Amministratore locale = [[DomenicoAntonio BennardiNicoletti]]
|Partito = [[MovimentoIndipendente 5 Stelle(politica)|M5SIndipendente]] di [[centro-destra]]
|Data elezione = 6-10-20206-2025
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Abitanti = 60411
|Note abitanti = {{cita web|url=http://demo.istat.it/bilmens2019gen/query.php?lingua=ita&Rip=S4&Reg=R17&Pro=P077&Com=14&submit=Tavola|titolo=Bilancio demografico 2019|accesso=22 luglio 2020}}
|Aggiornamento abitanti = 31-12-2019
|Sottodivisioni = [[La Martella]], Picciano A, Picciano B, Venusio, [[Villaggio Timmari]]
|Divisioni confinanti = [[Altamura]] ([[città metropolitana di Bari|BA]]), [[Ginosa]] ([[provincia di Taranto|TA]]), [[Gravina in Puglia]] (BA), [[Grottole]], [[Laterza (Italia)|Laterza]] (TA), [[Miglionico]], [[Montescaglioso]], [[Santeramo in Colle]] (BA)
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|Didascalia mappa = Posizione del comune di Matera nella provincia omonima
}}
'''Matera''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[maˈtɛːra]}}<ref>{{Dipi|Matera}}</ref>, {{Audio|It-Matera.ogg|<small>ascolta</small>}}; ''Matàrə''<ref>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 1996 | GARZANTI | Milano|}}</ref> in [[dialetto materano]], <small>pron.</small> {{IPA|[ma'ta:rə]}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:60411}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/>, [[capoluogo]] dell'[[provincia di Matera|omonima provincia]] è il più [[Primi 100 comuni italiani per superficie|grande comune per superficie]] della Basilicata<ref>{{Cita web|url=http://www.tuttitalia.it/basilicata/81-comuni/superficie/|titolo=Comuni della Basilicata per superficie territoriale|sito=Tuttitalia.it|accesso=7 dicembre 2016}}</ref>.
 
È'''Matera''' conosciuta(<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[maˈtɛːra]}}<ref>{{Dipi|Matera}}</ref>, {{Audio|It-Matera.ogg|<small>ascolta</small>}}; ''Matàrë''<ref>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 1996 | GARZANTI | Milano|}}</ref> in tutto[[dialetto ilmaterano]], <small>pron.</small> {{IPA|[maˈtaːrə]}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />, [[capoluogo]] dell'[[provincia di Matera|omonima provincia]] della [[Basilicata]]. La città è conosciuta nel mondo per gli storici rioni [[Sassi di Matera|Sassi]], che ne fanno una delle città ancora abitate più antiche al mondo<ref name="Chisena">{{Cita libro |autore=Leonardo A. Chisena |titolo=Matera dalla civita al piano: stratificazione, classi sociali e costume politico |editore=Congedo |anno=1984 |paginap=7}}</ref><ref>{{Cita web |url=https://www.travel365.it/citta-piu-antiche-del-mondo.htm |titolo=La classifica delle 10 più antiche città del mondo |sito=travel365.it}}</ref>. I ''Sassi'' sono stati riconosciuti il 9 dicembre 1993, nell'assemblea di [[Cartagena de Indias]] ([[Colombia]]), [[patrimonio dell'umanità]] dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura|UNESCO]], primo sito dell'[[Italia meridionale]] a ricevere tale riconoscimento<ref>{{cita web|url=https://delegazioneunesco.esteri.it/rappunesco/resource/doc/2017/08/lista_siti_con_criteri_iscrizione_new.pdf|titolo=Siti UNESCO italiani in ordine cronologico}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.sassidimatera.it/matera-2/|titolo=Matera: la storia}}</ref>.
 
Nel 1663 fu separata dalla provincia di [[Terra d'Otranto]], di cui aveva fatto parte per secoli, per divenire, fino al 1806, capoluogo dell'allora [[provincia di Basilicata]] nel [[Regno di Napoli]]. Durante questo periodo la città conobbe un'importante crescita economica, commerciale e culturale. Matera è stata la prima città del meridione a insorgere in armi contro il [[nazifascismo]] ed è per questo tra le [[città decorate al valor militare per la guerra di liberazione]] essendo stata insignita nel 1966 della [[Ricompense al valor militare|medaglia d'argento al valor militare]] e tra le [[città decorate al valor civile]] essendo stata insignita nel 2016 della [[medaglia d'oro al valor civile]]<ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/basilicata/notizie/2016/08/03/21-settembre-43medaglia-doro-a-matera_3063beba-af93-4855-bc43-2c05f43ea6a5.html|titolo=21 settembre '43: medaglia d'oro a Matera|editore=ansa.it}}</ref>.
 
Il 17 ottobre 2014 è stata designata, insieme aalla bulgara [[Plovdiv]] (città [[Bulgaria|bulgara]]), [[Matera capitale europea della cultura|capitale europea della cultura]] nelper il 2019.<ref>{{Cita web|url=https://www.eurocomunicazione.com/saranno-matera-e-plovdiv-le-capitali-europee-della-cultura-2019/|titolo=Saranno Matera e Plovdiv le capitali europee della cultura 2019|sito=eurocomunicazione.com|lingua=en|accesso=20 aprile 2018}}</ref>. Nel 2021 è stata sede del [[G20 del 2021|G20]] dei Ministri degli Affari esteri e Ministri dello Sviluppo<ref>{{Cita web|url=https://www.rainews.it/archivio-rainews/articoli/G20-a-Matera-la-riunione-dei-ministri-degli-Affari-esteri-e-dello-Sviluppo-d3a9703f-6c10-496c-9baf-544c601f3f33.html|titolo=G20, a Matera la riunione dei ministri degli Affari Esteri e dello Sviluppo|accesso=19 maggio 2022}}</ref>, e nel 2024 ha ospitato il [[G7 del 2024|G7]] dei Ministri per la Famiglia, Natalità e Pari opportunità<ref>{{Cita web|url=https://www.rainews.it/tgr/basilicata/articoli/2024/10/g7-a-matera-al-via-i-lavori-dellultima-giornata-a152c092-4a42-47c2-a02e-d9f6abeaa67a.html|titolo=G7, a Matera la riunione dei Ministri per la Famiglia, natalità e pari opportunità|accesso=10 ottobre 2024}}</ref>.
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
{{Citazione|La città è di aspetto curiosissimo, viene situata in tre valli profonde nelle quali, con artificio, e sulla pietra nativa e asciutta, seggono le chiese sopra le case e quelle pendono sotto a queste, confondendo i vivi e morti la stanza. I lumi notturni la fan parere un cielo stellato.|[[Giovan Battista Pacichelli]], ''Il Regno di Napoli in Prospettiva''}}
[[File:GravineMatera di- MateraPonte Tibetano - 04.jpg|miniatura|verticale|La Gravina]]
La città si trova nella parte orientale della regione Basilicata a {{M|401|ul=m slm}}, al confine con la parte sud-occidentale della [[città metropolitana di Bari]] (con i comuni di Altamura, Gravina in Puglia e Santeramo in Colle) e l'estrema parte nord-occidentale della [[provincia di Taranto]] (con i comuni di Ginosa e Laterza). Sorge sulla continuazione dell'altopiano delle [[Murge]] ad est e la fossa Bradanica ad ovest, solcata dal fiume [[Bradano]]. Il corso di questo fiume è sbarrato da una diga, costruita alla fine degli anni cinquanta per scopi irrigui, e il lago artificiale creato dallo sbarramento, chiamato lago di San Giuliano, fa parte di una [[Riserve naturali regionali d'Italia|riserva naturale regionale]] denominata [[Riserva regionale San Giuliano|riserva naturale di San Giuliano]].
 
La [[gravina di Matera]], un torrente affluente di sinistra del Bradano, scorre nella profonda fossa naturale che delimita i due antichi rioni della città: Sasso Barisano e Sasso Caveoso. Sull'altra sponda c'è la [[Murgia]], rientrante in parte nel Parco Regionale Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri, noto anche come [[parco della Murgia Materana]]. I "[[Sassi di Matera|Sassi]]", assieme alle cisterne ed i sistemi di raccolta delle acque, sono la caratteristica peculiare di Matera. Si tratta di antichi aggregati di case scavate nella calcarenite, a ridosso di un profondo burrone, la "[[Gravina (geologia)|Gravina]]". Alla fine del [[1993]] l'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura|UNESCO]] ha dichiarato i rioni Sassi [[Patrimonio dell'umanità|patrimonio mondiale dell'umanità]]. Nelle campagne presso [[Villaggio Timmari|Timmari]] vi è inoltre un [[vulcano di fango]] di nuova formazione<ref>{{cita web|url=https://www.ambienteambienti.com/vulcanello-tra-puglia-e-basilicata/|sito=ambienteambienti.com|titolo=C’è un vulcano tra Puglia e Basilicata. Anzi un vulcanello |editore= AMBIENT&AMBIENTI|data= 29 novembre 2017|accesso=7 aprile 2020|urlmorto=no|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20191224135742/https://www.ambienteambienti.com/vulcanello-tra-puglia-e-basilicata/}}</ref>.
 
Confina con i comuni di [[Montescaglioso]], [[Altamura]], [[Miglionico]], [[Laterza (Italia)|Laterza]], [[Santeramo in Colle]], [[Ginosa]], [[Gravina in Puglia]] e [[Grottole]]. Inoltre, con {{M|392.09|u=km²}} di estensione territoriale, Matera è il comune più esteso della Basilicata<ref>{{Cita web |url = http://www.tuttitalia.it/basilicata/81-comuni/superficie/ |titolo = Comuni lucani per superficie |sito=tuttitalia.it}}</ref>.
 
[[Classificazione sismica dell'Italia|Classificazione sismica]]: zona 3 (sismicità bassa)<ref>{{cita web|url=http://www.regione.basilicata.it/dipinfrastrutture/default.cfm?fuseaction=doc&dir=342&doc=360&link=|titolo=Classificazione sismica dei comuni lucani|accesso=20 maggio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20090114014443/http://www.regione.basilicata.it/dipinfrastrutture/default.cfm?fuseaction=doc&dir=342&doc=360&link=|dataarchivio=14 gennaio 2009}}</ref>, Ordinanza PCM n. 3274 del 20/03/2003
 
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Matera}}
Secondo i dati medi del trentennio [[1961]]-[[1990]], la [[temperatura]] media del mese più freddo, gennaio, si attesta a {{M|+6.0|u=°C}}, mentre quella del mese più caldo, agosto, è di {{M|+25.1|u=°C}}<ref>{{cita web|url=http://clisun.casaccia.enea.it/Profili/tabelle/600%20%5BMatera%5D%20capoluogo.Txt|titolo=Tabella climatica|accesso=20 maggio 2009|dataarchivio=1 aprile 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110401191743/http://clisun.casaccia.enea.it/Profili/tabelle/600%20%5BMatera%5D%20capoluogo.Txt|urlmorto=sì}}</ref>.
[[File:ScorcioMatera di- MateraView from Belvedere Murgia Timone - 03.jpg|miniatura|Veduta dei Sassi]]
{{ClimaAnnuale
| nome = MATERAMatera
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01 = 9.1
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| tempmin12 = 5.2
}}
* [[Classificazione climatica]] di Matera<ref>{{cita web|url=http://www.confedilizia.it/clima-BASILICATA.htm|titolo=Classificazioni climatiche dei comuni lucani|accesso=20 maggio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081020095743/http://www.confedilizia.it/clima-BASILICATA.htm|dataarchivio=20 ottobre 2008}}</ref>:
** [[Zona climatica]] D;
** [[Gradi giorno]] 1776.
 
== Origini del nome ==
Secondo alcune ipotesi (per esempio quella di Cely Colajanni), Matera anticamente veniva chiamata ''Mataia ole'' dai [[Antica Grecia|Greci]], che deriva da Mataio olos, il cui significato è ''tutto vacuo'', con riferimento alla Gravina, fossa attraversata da torrenti; ulteriore ipotesi è che il nome derivi da ''Mata'' (cumulo di rocce), radice utilizzata per diversi nomi geografici. Un'altra teoria fa derivare Matera dal greco ''Meteoron'' ovvero ''cielo stellato'', dato che alcuni cronisti del passato, osservando i Sassi illuminati di notte, li hanno descritti come un ''riflesso del cielo stellato soprastante''.
 
E non manca chi ricollega il toponimo a ''Mater'' ovvero "madre terra", a ''Materia'' (matheria) o ''Materies'', termini che indicavano la legna da taglio o da costruzione, in riferimento alle zone boschive in cui la città sorgeva; in realtà fu derivato a torto dal latino ''materia'', in quanto si tratta alle origini di basi che designano "la terra della gravina"; ''-eria'' è una voce con significato di "fossato, gravina": accad. ''ḫāru, ḫarru'', ''ḫarû'' (scavare in profondità). Incrocio di ''mātu'' con la base di accad. ''matāḫu'' (elevarsi)<ref>Testo di Giovanni Semerano, ''Le origini della cultura europea'', p. 510.</ref>. Il [[Giuseppe Gattini|Gattini]], invece, riferisce il toponimo ai termini ebraici ''Matterah'' (carcere) o ''Me terah'' (acqua pura).
 
Altri sostengono che il nome derivi dalle iniziali di [[Metaponto]] ed [[Eraclea (Magna Grecia)|Eraclea]], avendo accolto profughi delle due città dopo la loro distruzione; infine ''Mateola'', nome antico della città, potrebbe derivare dal consolato romano di [[Quinto Cecilio Metello Numidico]], che la riedificò e la fece cingere di mura e di alte torri<ref>Le diverse ipotesi sull'origine del nome della città sono elencate nelle seguenti opere: {{cita|Francesco Paolo Volpe|pp. 19-21}}; {{cita|Giuseppe Gattini|pp. 5-7}}; {{cita|Raffaele Giura Longo|pp. 62-63}}.</ref>, oppure da "terra alta": ''matu'', aramaico ''mata'' (terra) ''elû'' (alta). [[Plinio il Vecchio]] nella sua ''[[Naturalis historia]]'' (Liber III, 105) chiamò Mateolani gli abitanti della città e li elencò tra gli [[Apuli]], anche se la desinenza dell'aggettivo in ''-anus'' evidenzia chiaramente l'influenza [[lingua osca|osca]] dei [[Lucani]], in quanto la città era situata proprio sul confine apulo-lucano<ref>{{cita web|url=http://www.sirago.net/Upload/1987_Il_confine_Apulo_Lucano_al_tempo_di_Augusto.pdf|titolo=Vito Antonio Sirago, Il confine Apulo-Lucano al tempo di Augusto, pp. 5-6}}</ref> nella regione anticamente chiamata [[Peucezia]]<ref>{{cita libro|autore=[[Domenico Romanelli]]|titolo=Antica topografia istorica del regno di Napoli, Volume 2|url=http://books.google.it/books?id=QuE-AAAAYAAJ&pg=PA183#v=onepage&q&f=false|editore=Stamperia reale|città=Napoli|anno=1818|p=183}}</ref>.
 
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia di Matera}}
[[File:BasilicataMatera Matera1- tango7174View from Sant'Agostino.jpg|miniatura|Sasso Barisano]]
Le origini di Matera sono molto remote e ne è testimonianza il ritrovamento nel territorio circostante di alcuni insediamenti senza soluzione di continuità sin dall'età [[Paleolitico|paleolitica]]<ref name=Rota>{{cita|Rota-Tommaselli-Conese|p. 6}}.</ref>. Infatti nelle grotte sparse lungo le Gravine materane sono stati ritrovati diversi oggetti risalenti a quell'epoca, testimonianti la presenza di gruppi di cacciatori. Nel periodo [[Neolitico]] gli insediamenti diventarono più stabili, tanto che sono presenti tracce evidenti di diversi villaggi trincerati che risalgono a quel periodo, in particolare sulla Murgia Timone. Con l'[[Età dei metalli]] nacque il primo nucleo urbano, quello dell'attuale ''Civita'', sulla sponda destra della [[Gravina (geologia)|Gravina]]<ref name=Rota />. Sorta su un preistorico villaggio trincerato, questa,la città ha probabili origini greche, come afferma il [[Francesco Paolo Volpe|Volpe]] nelle sue ''Memorie storiche profane e religiose sulla città di Matera'', citando anche l'[[Ferdinando Ughelli|Ughelli]], il [[Giovan Battista Pacichelli|Pacichelli]] ed il [[Bonaventura da Lama|Padre Bonaventura da Lama]] che erano giunti a tale conclusione. Ciò sarebbe confermato dall'emblema della città, il bue con le spighe di grano, che secondo il Volpe stesso è un simbolo tipico della [[Magna Grecia]]<ref>{{Cita libro |autore=Francesco Paolo Volpe |titolo=Memorie storiche, profane e religiose sulla città di Matera |anno=1818 |url=http://www.energheia.org/wp-content/uploads/2017/08/Memorie-storiche-profane-e-religiose-sulla-citta-di-Matera-Francesco-Paolo-Volpe-1.pdf |pp=11-12}}</ref>; inoltre il [[Giuseppe Gattini|Gattini]] cita l'ipotesi di alcuni storici secondo i quali riprodurrebbe l'emblema della città di [[Metaponto]], che era appunto un bue, mentre le spighe di grano erano figure ricorrenti nelle monete greche. Gattini a conferma di ciò cita anche alcuni versi del poeta [[Tommaso Stigliani]]: «Il marinaro di Metaponto antica, la quale a nostra età dett'è Matera», e fa riferimento all'accoglienza data da Matera ai profughi metapontini dopo la distruzione della loro città da parte di [[Annibale]].
 
[[File:Matera - veduta della Civita da Palazzo Lanfranchi.JPG|miniatura|Sasso Caveoso]]
Nel periodo della [[Magna Grecia]] Matera ebbe stretti rapporti con le colonie situate sulla costa meridionale e, successivamente, in età romana fu solo centro di passaggio ed approvvigionamento<ref>{{cita|Raffaele Giura Longo|pp. 62-63}}.</ref>. Nel [[664|664 d.C.]] Matera passò sotto il [[Regno longobardo|dominio longobardo]] e venne annessa al [[Ducato di Benevento]]. I secoli [[IX secolo|IX]] e [[X secolo|X]] furono caratterizzati da aspre lotte fra gli stessi [[Longobardi]], i [[Saraceni]] ed i [[Bizantini]], che tentarono più volte di impadronirsi del territorio; la città fu distrutta nell'[[867]] dalle truppe di [[Ludovico II il Giovane|Ludovico II]], imperatore dei [[Franchi]], proprio nel tentativo di cacciare i Saraceni che nel [[847]] avevano costituito l'[[emirato di Bari]].
[[File:Veduta dal Belvedere Piazzetta Pascoli.jpg|miniatura|Veduta dal Belvedere Piazzetta Pascoli, compresa tra la Cattedrale ed il sasso Caveoso]]
Nel periodo della [[Magna Grecia]] Matera ebbe stretti rapporti con le colonie situate sulla costa meridionale e, successivamente, in età romana fu solo centro di passaggio ed approvvigionamento<ref>{{cita|Raffaele Giura Longo|pp. 62-63}}.</ref>. Nel [[664|664 d.C.]] Matera passò sotto il [[Regno longobardo|dominio longobardo]] e venne annessa al [[Ducato di Benevento]]. I secoli [[IX secolo|IX]] e [[X secolo|X]] furono caratterizzati da aspre lotte fra gli stessi [[Longobardi]], i [[Saraceni]] ed i [[Bizantini]], che tentarono più volte di impadronirsi del territorio; la città fu distrutta dalle truppe di [[Ludovico II il Giovane|Ludovico II]], imperatore dei [[Franchi]], proprio nel tentativo di cacciare i Saraceni.
 
[[File:"Matera" (22264982522).jpg|miniatura|Veduta della città ne ''Il Regno di Napoli in prospettiva'', 1703, di [[Giovan Battista Pacichelli]]]]
Nel frattempo, a partire dall'[[VIII secolo]], il territorio materano fu teatro di una notevole immigrazione didiversi monaci [[benedettini]] e [[bizantini]], che si stabilirono lungo le grotte della Gravina trasformandole in chiese rupestri. Dopo l'insediamento dei [[Normanni]] avvenuto nel [[1043]] la città conobbe un periodo di pace. Nei secoli seguenti, fra carestie e terremoti, Matera fu a lungo città Regia, in quanto si liberava dal dominio feudale riscattandosi più volte, ma sotto gli [[Aragonesi]] la città fu ceduta al conte [[Giovan Carlo Tramontano]], che nel [[1514]] venne ucciso dalla popolazione oppressa dalle tasse. Nel [[1663]], in epoca spagnola, Matera uscì dalla provincia di [[Terra d'Otranto]], di cui fino ad allora era parte integrante, diventando capoluogo della [[Giustizierato di Basilicata|Basilicata]] e sede di [[Regia Udienza]]. Tale titolo le rimase fino al [[1806]], quando [[Giuseppe Bonaparte]] trasferì le competenze a [[Potenza (Italia)|Potenza]]. Nel periodo risorgimentale, il comitato prodittatoriale lucano non mantenne le promesse sulla redistribuzione delle terre demaniali, cominciò a diffondersi un malessere, anche fomentato dai legittimisti, che a Matera esplose l'otto agosto [[1860]] con l'[[eccidio Gattini]], primo sintomo di ribellione che precedette il [[brigantaggio postunitario]]. Nel [[1927]] la città divenne capoluogo di provincia.
 
Matera fu la prima città del [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno]] ad insorgere contro i nazisti; infatti il 21 settembre [[1943]], giorno dell'[[insurrezione di Matera|insurrezione]] e della [[strage di Matera]], il popolo materano insorse contro l'oppressione esercitata dall'occupazione [[nazista]]. Undici persone trovarono la morte a seguito dei mitragliamenti tedeschi in ritirata. La giornata raggiunse il suo culmine con la feroce rappresaglia nazista che costò la vita ad altre 15 persone, sia civili che militari, fatte saltare in aria nel "palazzo della milizia". Nel [[1945]] vi furono tra le prime nel meridione, sommosse popolari per l'assegnazione delle terre incolte che si risolsero con l'emanazione fra il [[1946]] e il [[1947]] dei decreti Ponte (da Aurelio Ponte, prefetto di Matera); furono anticipatarie della [[riforma agraria]]. Nel [[1948]] nacque la questione dei Sassi di Matera, sollevata da [[Palmiro Togliatti]] prima, e da [[Alcide De Gasperi]] dopo. Nel [[1952]] una legge nazionale stabilì lo sgombero dei Sassi e la costruzione di nuovi quartieri residenziali che svilupparono la città nuova nella quale confluirono i 15.000{{formatnum:15000}} abitanti dei Sassi. Nel [[1980]] fu parzialmente danneggiata dal [[Terremoto dell'Irpinia del 1980|terremoto dell'Irpinia]] e dalle scosse che seguirono. Nel [[1986]] una nuova legge nazionale finanziò il recupero degli antichi rioni materani, ormai degradati da oltre trent'anni di abbandono. Nel [[1993]], in una conferenza a [[Cartagena de Indias]], la città venne proclamata "Patrimonio dell'umanità" e nel 2014 "Capitalecapitale europea della cultura 2019".
 
Nel febbraio 2023 a nord di Matera cadde un corpo extraterrestre denominato in seguito meteorite Matera o bolide di San Valentino. In seguito al ritrovamento a Matera venne dedicato l'asteroide 92278.<ref>{{Cita libro|nome=Giovanna|cognome=Costanza|titolo=Matera-Basilicata 2019.|url=https://doi.org/10.2307/j.ctv2gvdmz4.8|accesso=2025-08-13|data=2022-01-15|editore=Quodlibet|pp=186–193}}</ref>
=== Etimologia ===
Secondo alcune ipotesi (per esempio quella di Cely Colajanni), Matera anticamente veniva chiamata ''Mataia ole'' dai [[Greci]], che deriva da Mataio olos, il cui significato è ''tutto vacuo'', con riferimento alla Gravina, fossa attraversata da torrenti; ulteriore ipotesi è che il nome derivi da ''Mata'' (cumulo di rocce), radice utilizzata per diversi nomi geografici. Un'altra teoria, piuttosto fantasiosa, fa derivare Matera dal greco ''Meteoron'' ovvero ''cielo stellato'', dato che alcuni cronisti del passato, osservando i Sassi illuminati di notte, li hanno descritti come un ''riflesso del cielo stellato soprastante''.
E non manca chi ricollega il toponimo a ''Mater'' ovvero "madre terra", a ''Materia'' (matheria) o ''Materies'', termini che indicavano la legna da taglio o da costruzione, in riferimento alle zone boschive in cui la città sorgeva; in realtà fu derivato a torto dal latino ''materia'', in quanto si tratta alle origini di basi che designano "la terra della gravina"; ''-eria'' è una voce con significato di "fossato, gravina": accad. ''ḫāru, ḫarru'', ''ḫarû'' (scavare in profondità). Incrocio di ''mātu'' con la base di accad. ''matāḫu'' (elevarsi)<ref> Testo di Giovanni Semerano, Le origini della cultura europea, p.510 </ref>. Il [[Giuseppe Gattini|Gattini]], invece, riferisce il toponimo ai termini ebraici ''Matterah'' (carcere) o ''Me terah'' (acqua pura). Altri sostengono che il nome derivi dalle iniziali di [[Metaponto]] ed [[Heraclea]], avendo accolto profughi delle due città dopo la loro distruzione; infine ''Mateola'', nome antico della città, potrebbe derivare dal consolato romano di [[Quinto Cecilio Metello Numidico]], che la riedificò e la fece cingere di mura e di alte torri<ref>Le diverse ipotesi sull'origine del nome della città sono elencate nelle seguenti opere: {{cita|Francesco Paolo Volpe|pp. 19-21}}; {{cita|Giuseppe Gattini|pp. 5-7}}; {{cita|Raffaele Giura Longo|pp. 62-63}}</ref>, oppure da "terra alta": ''matu'', aramaico ''mata'' (terra) ''elû'' (alta). [[Plinio il Vecchio]] nella sua ''[[Naturalis historia]]'' (Liber III, 105) chiamò Mateolani gli abitanti della città e li elencò tra gli [[Apuli]], anche se la desinenza dell'aggettivo in ''-anus'' evidenzia chiaramente l'influenza [[lingua osca|osca]] dei [[Lucani]], in quanto la città era situata proprio sul confine apulo-lucano<ref>{{cita web|url=http://www.sirago.net/Upload/1987_Il_confine_Apulo_Lucano_al_tempo_di_Augusto.pdf|titolo=Vito Antonio Sirago, Il confine Apulo-Lucano al tempo di Augusto, pp. 5-6}}</ref> nella regione anticamente chiamata [[Peucezia]]<ref>{{cita libro|autore=[[Domenico Romanelli]]|titolo=Antica topografia istorica del regno di Napoli, Volume 2|url=http://books.google.it/books?id=QuE-AAAAYAAJ&pg=PA183#v=onepage&q&f=false|editore=Stamperia reale|città=Napoli|anno=1818|p=183}}</ref>.
 
=== StemmaSimboli ===
[[File:Matera-StemmaGonfalone2.png|verticalesvg|miniatura|Stemma di281x281px|Gonfalone Materacivico]]
Lo stemma della città è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 2 ottobre 1939.<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?212|titolo=Matera, decreto 1939-10-02 DCG, riconoscimento di stemma|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/27c34f65-62ca-4cfb-8f5e-df9dee1eda58/1011-matera|titolo=Bozzetto dello stemma del Comune di Matera|accesso=6 ottobre 2024|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città}}</ref>
Il sito Comuni Italiani descrive lo stemma della città in questo modo: ''D'azzurro al bue fermo d'argento con tre spighe in bocca e sulle corna una corona gigliata, sormontata in capo dalla lettera M, il tutto d'oro. Motto: Bos Lassus Firmius Figit Pedem.''
{{citazione|D'azzurro, al [[Bove (araldica)|bue]] fermo d'argento, con tre spighe in bocca e sulle corna una corona gigliata, sormontata in capo dalla lettera M, il tutto d'oro. Motto: {{maiuscoletto|Bos Lassus Firmius Figit Pedem}}.|D.C.G. del 2 ottobre 1939}}
 
Il motto latino ''Bos lassus firmius figit pedem'' si può tradurre con: ''"il bue stanco affonda la zampa più fermamente''"; tale motto, che indica come un popolo pacifico ma stanco dei soprusi può ribellarsi al giogo, rappresenta la morale dell'episodio che vide il popolo materano ribellarsi ed assassinare il conte [[Giovan Carlo Tramontano]]<ref>{{cita web|url=http://www.sassiweb.it/matera/la-citta-di-matera/castello-tramontano/|titolo=Il Castello del conte Tramontano|accesso=8 marzo 2010}}</ref>.
 
Secondo il [[Giacomo Racioppi|Racioppi]]<ref>{{cita libro|autore=[[Giacomo Racioppi]]|titolo=Storia dei popoli della Lucania e della Basilicata|editore=Ermanno Loescher & C.|città=Roma|anno=1889}}</ref>, lo stemma di Matera è un'[[arma parlante]], in quanto la lettera "M" in alto sarebbe l'iniziale del nome della città, mentre le spighe in bocca al bue aggiungerebbero il resto del nome;: infatti spiga in greco si dice "''Ather-Eros"'', quindi dall'insieme delle parole si ottiene ''Mather-Eros'', da cui "Matera". La corona che il bue ha sulla testa indicherebbe che la città era libera, cioè non dipendente da alcun feudatario ma direttamente dalla corona reale.
 
Secondo altre interpretazioni, lo scudo porta sull'alto del campo, in argento, la lettera M in oro; e nel basso del campo è un bue che agli araldisti usa dire "passante", con in bocca tre spighe. Alla testa del bue sormonta una corona principesca. Intorno all'orlo dello scudo corre una lista su cui è scritto il motto di "Bos lassus firmius figit pedem". Il detto è forse stato coniato dopo l'uccisione del conte Gian Carlo Tramontano, esprimendo la stanchezza per le oppressioni e le gabelle che la cittadinanza materana doveva pagare al conte. Quanto allo scudo, la lettera M in oro si presume possa indicare l'iniziale lettera del nome della città. Ma secondo altri indicherebbe anche la parola municipio essendo stata Matera Regio Demanio, e quindi dipendente direttamente dal re. Questo spiega anche il perché della corona principesca presente sopra il capo del bue. Resta, dunque, proprio la figura del bue la più difficile da decifrare. C'è chi ritiene che il bue indichi la famiglia [[Del Balzo]], che viene dal francese ''baux'', la cui fonetica somiglia molto alla parola bue. Altri ritengono fermamente che il bue e le spighe simboleggino il possesso di terre fertili dedite alla pastorizia e all'agricoltura. Le spighe invece hanno una certa somiglianza con quelle della monetazione metapontina, il che dà maggiori certezze sul nome di Matera, che potrebbe derivare dai fondatori della città, i cittadini di Metaponto ed Heraclea, scampati ai Romani. Quindi Met-Hera.
 
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
 
=== Onorificenze ===
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}}
 
Il 19 agosto 2016 è stata conferita alla città la [[Medaglia d'oro al valor civile]]<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato name=339712 Le onorificenze della Repubblica Italiana] quirinale.it<Quirinale/ref>, consegnata dal Presidente della Repubblica durante una cerimonia svoltasi al Quirinale il 17 novembre 2016<ref>[{{cita web|url= http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Notizia&key=58345 |titolo= Il Presidente Mattarella ha consegnato la Medaglia d'Oro al Merito civile alla città di Matera], ''Quirinale.it''}}</ref>:
{{Onorificenze
|immagine = Valor civile gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro al valor civile
|collegamento_onorificenza = Medaglia d'oro al valor civile
|motivazione = Durante gli ultimi giorni di permanenza dei tedeschi in città, la popolazione materana, sempre più esasperata dalle distruzioni, dai saccheggi e dai soprusi compiuti dagli invasori che si preparavano alla ritirata, si rese protagonista di atti di eroismo e di martirio per contrastare la violenza perpetrata dagli occupanti, sia nel centro urbano che nelle campagne, che causò rastrellamenti e numerose vittime innocenti. Splendido esempio di identità comunitaria e alto spirito umanitario, orientati ad affermare i valori di libertà e giustizia. Settembre 1943 - Matera.
|data = 19 agosto 2016<ref name=Quirinale>{{cita web|url= https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/339712 |titolo= Medaglia d'oro al valor civile, Città di Matera}}</ref>
|data = 19 agosto 2016
}}
 
'''Premio [[Giorgio La Pira]]''' dalla [[Città metropolitana di Firenze]]<ref>[{{cita web|url= http://met.cittametropolitana.fi.it/news.aspx?id=279116] cittametropolitana.fi.it|titolo= Unity in diversity, il premio La Pira a Genova, Matera e Nuevo Cuscatlàn |sito= News dalle Pubbliche Amministrazioni della Città Metropolitana di Firenze |data= 7 novembre 2018 }}</ref>.
 
“Per la sua capacità di proiettarsi nella comunità internazionale, per la sua determinazione e apertura al cambiamento. Per la tenacia nel capovolgere stereotipi culturali che le ha valso la designazione a Patrimoniopatrimonio culturale UNESCO e a Capitalecapitale Europeaeuropea della Culturacultura del 2019. In particolare per l’impegnol'impegno congiunto di cittadini, associazioni e istituzioni a favore di iniziative e progetti inclusivi che ne fanno una delle città simbolo di un sistema culturale integrato”.
 
- 7 novembre 2018
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{{UNESCO
|tipoBene = patrimonio
|nome = I Sassi e il parco delle chiese rupestri di Matera
|nomeInglese = The Sassi and the park of the Rupestrian Churches of Matera
|immagine = Matera - vedutaView dellafrom CivitaPiazza dalDuomo Sasso- Caveoso 023.JPGjpg
|anno = 1993
|tipologia = architettonico
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|link = 670
}}
 
{{Citazione|Chiunque veda Matera non può non restarne colpito, tanto è espressiva e toccante la sua dolente bellezza.|[[Carlo Levi]]}}
 
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[[File:Matera BW 2016-10-15 14-04-08 2.jpg|miniatura|La cattedrale di Matera]]
* [[Cattedrale di Matera|Cattedrale]], in stile [[romanico pugliese]], fu costruita nel [[XIII secolo]] sullo sperone più alto della Civita che divide i due Sassi, sull'area dell'antico monastero benedettino di [[Eustachio (martire)|Sant'Eustachio]], uno dei due santi protettori della città. All'esterno sono da notare il rosone a sedici raggi ed il campanile alto 52 metri; all'interno, degni di nota un affresco bizantino della Madonna della Bruna, un presepe cinquecentesco dello scultore [[Altobello Persio]] ed un affresco raffigurante il Giudizio finale.
[[File:Matera - Chiesa di San Giovanni Battista - 01.JPGjpg|miniatura|Chiesa di San Giovanni Battista]]
* [[Chiesa di San Giovanni Battista (Matera)|Chiesa di San Giovanni Battista]], costruita nel [[1233]], anch'essa in stile romanico. All'interno, a tre navate, vi è una grande volta a vele rifatta nel [[1793]], anno in cui furono effettuate diverse modifiche per preservare la staticità della chiesa, bei capitelli di tipo pugliese che ornano le colonne con figure antropomorfe, zoomorfe e vegetali, ed un'imponente abside. Accanto alla chiesa vi è l'[[Ex ospedale di San Rocco]] con la chiesetta del Cristo Flagellato al suo interno.
* [[Chiesa di San Pietro Caveoso]], costruita nel [[1218]], è uno dei punti più caratteristici della città. Nel [[XVII secolo]] l'intera struttura subì numerose modifiche e ci fu l'aggiunta del campanile, tutto in stile barocco. All'interno sono presenti numerose tele settecentesche e affreschi di santi. Le numerose cappelle sono stuccate e presentano affreschi e polittici di legno.
[[File:Matera - Chiesa di San Pietro caveoso.JPG|miniatura|Chiesa di San Pietro Caveoso]]
* [[Chiesa di San Francesco d'Assisi (Matera)|Chiesa di San Francesco d'Assisi]], ricostruita quasi completamente nel [[1670]] in stile barocco. Rilevanti sono la facciata esterna in stile tardo barocco, mentre al suo interno vi è l'antica cripta dei Santi Pietro e Paolo, che conserva un affresco raffigurante la visita a Matera del [[papa Urbano II]] nel [[1093]]. Rimarchevoli, inoltre, sono i pannelli di un polittico smembrato di scuola veneta variamente attribuito a [[Bartolomeo Vivarini]] o a [[Lazzaro Bastiani]].
* Chiesa di San Francesco da Paola, progettata dal materano Lazzaro Caputo e costruita durante il Seicento dove prima sorgeva la "Chiesa rupestre di Santa Maria de Armeniis nel Sasso Caveoso". È situata su Via XX Settembre, 17.<ref>{{Cita web|url=https://sassidimatera.net/cosa-vedere/chiesa-di-san-francesco-da-paola/|titolo=Chiesa di San Francesco da Paola Matera}}</ref>
[[File:Matera s francesco d'assisi.JPG|miniatura|Chiesa di San Francesco d'Assisi]]
[[File:Matera - San Francesco d'Assisi - 2.jpg|miniatura|Chiesa di San Francesco d'Assisi]]
* Chiesa di Santa Chiara, fu costruita alla fine del [[XVII secolo]] insieme agli attigui locali che ospitarono dapprima l'ospedale, poi il convento delle clarisse ed infine i locali del museo archeologico nazionale "Domenico Ridola". La facciata, ricca di decori, presenta un lunettone nella parte superiore ed in basso il portale con ai lati due semicolonne e due nicchie con statue di santi. L'interno è a una navata.
* [[Chiesa del Purgatorio (Matera)|Chiesa del Purgatorio]], costruita nel [[1747]] in stile tardo barocco, presenta una facciata con decorazioni sul tema della morte e della redenzione delle anime. Notevole il portale in legno diviso in 36 riquadri che riporta in alto i teschi di prelati e regnanti ed in basso quelli di comuni cittadini. All'interno, a croce greca, vi è una cupola ottagonale.
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[[File:Matera - Convento di Sant'Agostino.JPG|miniatura|Chiesa di Sant'Agostino]]
* [[Convento di Sant'Agostino (Matera)|Convento di Sant'Agostino]], [[monumento nazionale]] italiano, situato nel Sasso Barisano e sorto nel [[1593]], insieme all'omonima chiesa, sull'antica cripta rupestre di San Giuliano risalente al [[XII secolo]] (sinora descritta come cripta di San Guglielmo a causa di un errore storico).
* [[Santuario di Santa Maria di Picciano|Santuario della Madonna di Picciano]], situato sulla sommità dell'omonimo colle a {{M|15|u=km}} dalla città, è meta di pellegrinaggi. La leggenda narra che la Madonna apparve sui rami di una quercia ad alcuni pastori abruzzesi che percorrevano quei luoghi per la transumanza. A partire dal [[XIII secolo]] si insediò una comunità monastica benedettina, e nei secoli successivi Picciano appartenne ai [[templari]] prima ed ai [[cavalieri di Malta]] poi, che ampliarono la chiesa ed i locali annessi. All'interno della chiesa, sopra l'altare maggiore, vi è l'immagine della Madonna, databile al [[XV secolo]], e nella cappella alle spalle dell'altare la statua della Madonna che viene portata in processione. Oggi il Santuario ed il monastero sono custoditi dai monaci [[benedettini]] [[olivetani]].
* [[Santuario di Santa Maria della Palomba|Santuario della Madonna della Palomba]], situato sulla Murgia quasi a strapiombo sulla Gravina di Matera, si trova nei pressi di una grotta dove era venerato un affresco con l'immagine bizantina della Vergine col bambino. A partire dal [[1580]] fu costruito un nuovo edificio di culto. La facciata mostra un rosone ed un campanile a vela, mentre l'interno a una navata conserva l'antico affresco databile intorno al [[XIII secolo]].
[[File:MateraSctAntoniusMatera - San Nicola dei Greci - 2.jpg|miniatura|Chiesa rupestre di San Nicola dei Greci]]
* [[Chiese rupestri di Matera|Chiese rupestri]], nella città e lungo le Gravine del [[Parco della Murgia Materana]] si contano circa 150 chiesette scavate nella roccia. Tra le più importanti chiese rupestri nei Sassi vi sono ''[[Chiesa di Santa Lucia alle Malve|Santa Lucia alle Malve]]'', complesso rupestre che anticamente ospitava una comunità monastica, il ''[[Convicinio di Sant'Antonio]]'' un comprensorio costituito da 4 cripte rupestri, ''[[Chiesa di Santa Maria di Idris|Santa Maria di Idris]]'' sulla sommità dell'omonima rupe, ''Santa Barbara'' ricca di affreschi, la ''Madonna delle Virtù'' che insieme alla sovrastante chiesa di ''San Nicola dei Greci'' oggi ospita importanti mostre di scultura, e ''San Pietro Barisano'' con facciata e campanile in muratura e interno quasi completamente scavato nella roccia. All'esterno del perimetro urbano vi sono, tra le altre, la ''[[Cripta del Peccato Originale]]'', recentemente restaurata, esempio di [[pittura longobarda]] con uno straordinario ciclo pittorico di affreschi che coprono le pareti di sinistra e di fondo per i quali viene definita ''la Cappella Sistina del rupestre''<ref>{{cita web|url=httphttps://www.zetemacriptadelpeccatooriginale.orgit/jahia/page755.htmlhome|titolo=La Cripta del Peccato Originale|accesso=15 luglio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090504052204/http://www.zetema.org/jahia/page755.html|dataarchivio=414 maggio 20092025}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.lacittadelluomo.it/pagina_sez03_06a.htm|titolo=La Cappella Sistina della civiltà rupestre|accesso=15 luglio 2009}}</ref>, e la chiesa di ''Santa Maria della Valle'', comunemente detta ''La Vaglia'', la più grande chiesa rupestre della città, con facciata in muratura e interni ipogei.
 
=== Architetture civili ===
{{vedi categoria|Palazzi di Matera}}
[[File:Matera palazzo dell'Annunziata.JPG|miniatura|Palazzo dell'Annunziata]]
[[File:Matera, palazzo del sedile.jpg|miniatura|verticale|Palazzo del Sedile]]
* [[Palazzo Lanfranchi (Matera)|Palazzo Lanfranchi]], monumento seicentesco fatto costruire da Frate [[Francesco da Copertino]] per ordine del Vescovo [[Vincenzo Lanfranchi]] tra il [[1668]] e il [[1672]], che originariamente ha ospitato il [[Seminario]] diocesano. Ospita i locali del [[Museo nazionale d'arte medievale e moderna della Basilicata]] e gli uffici della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici della Basilicata.
* [[Palazzo dell'Annunziata]], palazzo settecentesco sito in Piazza Vittorio Veneto, ha dapprima ospitato il convento delle Domenicane, per poi diventare tribunale nel 1865 e ancorain laseguito scuola media. Oggi l'edificio che domina la piazza centrale di Matera è sede della Mediateca e della [[Biblioteca provinciale Tommaso Stigliani]] oltre a ospitare il Cinema Comunale intitolato a [[Gerardo Guerrieri]].
* [[Palazzo del Sedile (Matera)|Palazzo del Sedile]], situato nella centrale Piazza Sedile, è stato costruito nel [[1540]], ristrutturato nel [[1759]], è la sede della I° sezione del [[Conservatorio Egidio Romualdo Duni|Conservatorio di Musica]] intitolato a "[[Egidio Romualdo Duni]]", e dell'Auditorium Gervasio. La facciata presenta due torri campanarie ed è ornata da sei statue. Affacciato alla medesima piazza si trova inoltre il Palazzo del Governatore, risalente al XVII secolo, prima sede della Regia Udienza di Basilicata. I suoi sotterranei furono adibiti a carcere della città. Oggi è sede di un albergo.
* [[Palazzo Bernardini (Matera)|Palazzo Bernardini]] che domina il sasso Caveoso.
* [[Palazzo Gattini]], situato in piazza Duomo.
* Palazzo [[Porcari (famiglia)|Porcari]], dimora della nobile famiglia materana di origini romane, situato Piazzetta Sant'Eligio in Via del Corso, a pochi metri dalla [[Chiesa di San Francesco d'Assisi (Matera)|Chiesa di San Francesco D'Assisi]]
* [[Palazzo Malvinni-Malvezzi]], situato in piazza Duomo, è appartenuto alla famiglia dei [[duca|Duchi]] di [[Santa Candida]]. Al suo interno, nel piano nobile sono collocate 14 tele di pregevole fattura ed arredi in [[stile Luigi XVI]].<ref>{{cita web|url=http://www.consiglio.basilicata.it/basilicata_regione_notizie/brn111-2005/brn111_18.pdf|titolo=Opere degli interni di Palazzo Malvinni Malvezzi|accesso=18 maggio 2009|urlmorto=sì}}</ref>
* [[Palazzo Bronzini]], risalente al XVIII secolo, situato all'angolo tra piazza del Sedile e Via Duomo.
* [[Palazzo Ridola]], in Via Duomo.
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=== Siti archeologici ===
* Un'area archeologica è quella situata sul colle di [[Villaggio Timmari|Timmari]], dove sono stati ritrovati numerosi reperti sia di epoca [[preistoria|preistorica]] sia di tipo [[apuli|apulo]] risalenti al [[IV secolo a.C.]] (tra cui una tomba ricchissima di arredi funerari), molti dei quali sono custoditi nel museo archeologico "Domenico Ridola".
*[[Area archeologica di Trasano|Villaggio neolitico di Trasano]]; il sito ha dato alla luce resti di insediamenti umani continui dal Neolitico antico fino all'[[Età del bronzo]], ed è oggetto di studi soprattutto in riferimento al suo sistema di difesa muraria, tra i più antichi ritrovati in [[Europa]].<ref>{{Cita web|titolo=Preistoria|url=https://www.ceamatera.it/matera-ed-il-parco/preistoria/|accesso=15 aprile 2023}}</ref>
* Diversi resti di villaggi trincerati del Neolitico e necropoli dell'Età del bronzo sono presenti su tutto il territorio della [[Murge|Murgia]] materana<ref>{{cita web|url=http://www.parcomurgia.it/ita/web/item.asp?nav=4|titolo=Preistoria}}</ref>.
* Diversi resti di villaggi trincerati del Neolitico e necropoli dell'Età del bronzo sono presenti su tutto il territorio della [[Murge|Murgia]] materana<ref>{{cita web|url=http://www.parcomurgia.it/ita/web/item.asp?nav=4|titolo=Preistoria|accesso=5 novembre 2019|dataarchivio=25 novembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191125180621/http://www.parcomurgia.it/ita/web/item.asp?nav=4|urlmorto=sì}}</ref>.
* L'area di Jesce al confine nord est del territorio materano con quella fu Blera (Altamura) e con sub Lupatia (Santeramo in colle) è attravesata per alcuni chilometri dalla [[via Appia]] antica, noto è il solo tracciato.<ref>{{Cita web|titolo=Appia|url=https://www.materanews.net/la-via-appia-antica-che-passa-per-matera-eletta-a-patrimonio-dellumanita/|accesso=27 febbraio 2025}}</ref><ref>{{Cita web|titolo=Appia unesco|url=https://iltag.it/breaking-news/matera-via-appia-nuovo-sito-unesco/|accesso=27 febbraio 2025}}</ref>
 
=== Aree naturali ===
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* [[Parco della Murgia Materana]], parco regionale istituito nel [[1990]], comprende il territorio della Gravina di Matera, le chiese rupestri disseminate lungo i pendii delle gravine e l'altopiano della Murgia materana. Importanti le numerose masserie, molte delle quali fortificate. Simbolo del parco è il falco [[grillaio]], piccolo rapace presente nel territorio di Matera con numerosissimi esemplari.
* [[Riserva regionale San Giuliano]], area protetta istituita nel [[2000]], comprende il lago di San Giuliano, invaso artificiale creato dallo sbarramento del fiume Bradano, ed i tratti fluviali a monte ed a valle del fiume. Molto rilevante è la presenza dell'[[avifauna]].
* Colle di [[Villaggio Timmari|Timmari]], polmone verde situato a circa {{M|15|u=km}} dalla città, domina la valle del Bradano ed il lago di San Giuliano. È un'amena località residenziale, e sulla cima del colle si trova il piccolo [[Chiesa di San Salvatore (Matera)|Santuario di San Salvatore]], risalente al [[1310]], ed un'importante area archeologica.
 
=== Parchi urbani ===
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* Parco Giovanni Paolo II - via Lucana angolo via Gramsci
* Villa dell'Unità d'Italia - via XX Settembre angolo via Tommaso Stigliani
* Parco Centrale Macamarda - via Saragat
* Parco Giovanni Falcone - via IV Novembre
* Parco bosco Serra Venerdì - rione Serra Venerdì
* Parco dei Quattro Evangelisti - zona PAIP
* Parco del rione Lanera
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=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2023 gli stranieri residenti nel comune erano 3627. ovvero il 6,09% della popolazione<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it|titolo=Bilancio demografico popolazione straniera|accesso=22 luglio 2025}}</ref>. Matera è il comune della Basilicata con più residenti stranieri. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti:<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it|titolo=Popolazione residente per cittadinanza o paese di nascita|accesso=22 luglio 2025}}</ref>
Gli stranieri regolari sono {{formatnum:2934}} pari al 4,9% della popolazione materana. Le principali comunità rappresentate sono le seguenti<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2019/query.php?lingua=eng&Rip=S4&Reg=R17&Pro=P077&Com=14&paese=A9999&submit=Table|titolo=Statistiche ISTAT 31/12/2019. La presenza straniera a Matera}}</ref>:
 
* [[Cina]], 658 664
* [[Romania]], 588488
* [[Nigeria]], 151303
* [[AlbaniaGeorgia]], 142295
* [[MaroccoBangladesh]], 116289
* [[BulgariaAlbania]], 114159
* [[Ucraina]] 149
* [[Marocco]] 122
* [[Pakistan]] 93
* [[Gambia]] 86
 
=== Lingue e dialetti ===
Il [[dialetto materano]] (''u matarràsë'') rientra nel gruppo dei dialetti meridionali medi<ref>{{cita libro|autore=[[Touring Club Italiano]]|titolo=Basilicata Calabria|url=http://books.google.it/books?id=eORsIS98HawC&pg=PA123#v=onepage&q=&f=false|p=123|capitolo=Dialetti della Basilicata e della Calabria}}</ref>; presenta forti affinità con il gruppo dei dialetti pugliesi, specie rispetto al [[dialetto barese|barese]] ed in misura minore al tarantino. Conserva tuttavia delle peculiarità, come la quasi totale assenza di suoni vocalici in alcuni vocaboli ed effetti di inversione vocalica rispetto all'italiano.
{{vedi anche|Dialetto materano}}
Il dialetto materano (''u matarràsë'') rientra nel gruppo dei dialetti meridionali medi; presenta forti affinità con il gruppo dei dialetti pugliesi, specie rispetto al [[dialetto barese|barese]] ed in misura minore al tarantino. Conserva tuttavia delle peculiarità, come la quasi totale assenza di suoni vocalici in alcuni vocaboli ed effetti di inversione vocalica rispetto all'italiano.
 
Esclamazioni tipiche<ref>{{Cita web|url=http://www.sassitour.it/egghia-le-10-espressioni-piu-belle-del-dialetto-materano/|titolo=Egghia!! Le 10 espressioni più belle del dialetto materano - SassiTour|sito=SassiTour|data=2015-04-10}}</ref>:
Tipici proverbi:
* «''Ci sckëjtë 'ngjlë 'mboccë së chegghjë''» («Chi sputa in cielo si coglie in faccia»)
* «''Ci s' avondë silë silë na mmelë monghë në fasilë''» («Chi si vanta solo solo non vale nemmeno un fagiolo»)
* «''Attocchë 'u ciuddë addò vaelë 'u patrëinë''» («Attacca l'asino dove vuole il padrone»)
 
Esclamazioni tipiche:
* «''Mo mèrië!''» - letteralmente «Ora muoio!», esclamazione di fatica o dolore, richiesta di aiuto.
* «''Egghia!''» - abbreviativo di ''mannegghia'', nella forma abbreviata è un'esclamazione di stupore. Da ricordare che "mannegghia" altro non è che la forma dialettizzata dell'espressione "mannaggia" a sua volta derivante da "mal n'aggia", cioè di "mal ne aggia" proveniente da "mal ne abbia".
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=== Religione ===
{{vedi anche|Arcidiocesi di Matera-Irsina}}
Matera è sede vescovile sin dal [[X secolo]]<ref>in un decreto del [[968]] di [[Niceforo II Foca|Niceforo Foca]] veniva dato mandato a [[Polieucte]] di consacrare i vescovi di Acerenza, Tricarico, Irsina, Matera, Gravina e Tursi.</ref>. Per anni sotto l'influsso bizantino, fu elevata ad arcidiocesi nel [[1203]] quando fu unita con [[bolla pontificia]] all'arcidiocesi di Acerenza. L'arcidiocesi conta 52 parrocchie in 13 comuni. La città nel tempo è stata visitata da due papi; [[Papa Urbano II]] e san [[Giovanni Paolo II]], che la definì ''città della [[Visitazione della Beata Vergine Maria|Visitazione]]'' e del [[Magnificat]].<ref>{{Cita web|url=https://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/speeches/1991/april/documents/hf_jp-ii_spe_19910427_affidamento-matera.html|titolo=Visita Pastorale in Basilicata: Atto di affidamento alla Madonna della comunità di Matera - Irsina (27 aprile 1991) {{!}} Giovanni Paolo II|sito=w2.vatican.va|accesso=19 novembre 2016}}</ref> Un suo [[arcivescovo metropolita]] invece divenne Papa; [[Urbano VI]]. Papa Urbano VI, sulla scorta della festa in onore di Maria SS. della Bruna celebrata a Matera già da tempo, istituì la festa della Visitazione per il 2 luglio, oggi ancora celebrata oltre che a Matera anche a [[Siena]] ed a [[Enna]] in quella data anche se la festa ufficiale è stata spostata il 31 maggio. Protettori della città sono la [[Madonna della Bruna]] e [[Eustachio (martire)|Sant'Eustachio]], del quale la leggenda narra che durante un assedio subito dalla città ad opera dei Saraceni intorno all'anno [[1000]], salvò Matera dall'invasione facendo apparire ai nemici centinaia di cavalieri guidati dal Santo stesso e mettendoli in fuga. La città ha dato i natali a due santi: [[San Giovanni da Matera]] e [[Ilario di Matera|Sant'Ilario]], e a una beata; la beata Eugenia da Matera. Il 21 novembre 1954 è stata proclamata, con delibera comunale, ''Civitas Mariae''.
 
Nell'agro materano tra i vari, sono ancora attivi due santuari; il [[Santuario di Santa Maria di Picciano]] e il [[Santuario di Santa Maria della Palomba]].
 
Lo storico G. Gattini narra di un'incisione che era presente sulla facciata gotica della [[Chiesa di San Francesco d'Assisi (Matera)|chiesa di San Francesco d'Assisi]] in Matera, prima del suo rifacimento tardo barocco, la quale indicava che la stessa fosse stata voluta dal Santo in persona (mancano fonti autorevoli; visto che lo storico era vissuto nel XIX secolo). Racconta che nella città fosse giunto San Francesco, nel suo viaggio verso oriente si sarebbe fermato a Matera, dove fuori le mura cittadine avrebbe chiesto un sito su cui erigere una sua chiesa, cosa che gli fu negata per altro sito, che il santo rifiutò. Giunto in un paese del circondario ebbe modo di compiere un miracolo (il miracolo di [[Pomarico]]) che suscitò cotanto scalpore da convincere il clero materano ad istituire, nel luogo da lui chiesto, la chiesa che è tutt'oggi presente.
Nell'agro materano tra i vari, sono ancora attivi due santuari; il Santuario di S. Maria di Picciano e il Santuario di S. Maria della Palomba.
 
Presenti anche a Matera gli [[Chiesa evangelica|Evangelici]] con diverse chiese sia [[Pentecostalismo|pentecostali]]<ref>{{Cita web|lingua=it-it|autore=|url=https://www.adimateraviasanpardo.it/index.php/la-chiesa/la-nostra-storia|titolo=La nostra storia|sito=www.adimateraviasanpardo.it|accesso=2025-06-09}}</ref> che [[Battismo|battiste]]<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://chiesabattistamatera.it/static/storia-della-chiesa-1|titolo=Chiesa Battista Matera - Storia Della Chiesa|sito=chiesabattistamatera.it|accesso=2025-06-09}}</ref> e una testimonianza che va avanti da più di un secolo.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Chiesa ADI Gallarate|data=2025-03-03|titolo=MATERA, COME E' NATA LA CHIESA PENTECOSTALE|accesso=2025-06-09|url=https://www.youtube.com/watch?v=k5zbJWAZg7M}}</ref>
Lo storico G. Gattini narra di un'incisione che era presente sulla facciata gotica della chiesa di [[San Francesco d'Assisi]] in Matera, prima del suo rifacimento tardo barocco, la quale indicava che la stessa fosse stata voluta da Santo in persona (mancano fonti autorevoli; visto che lo storico era vissuto nel XIX secolo). Racconta che nella città fosse giunto San Francesco, nel suo viaggio verso oriente si sarebbe fermato a Matera, dove fuori le mura cittadine avrebbe chiesto un sito su cui erigere una sua chiesa, cosa che gli fu negata per altro sito, che il santo rifiutò. Giunto in un paese del circondario ebbe modo di compire un miracolo (il miracolo di [[Pomarico]]) che suscitò cotanto scalpore da convincere il clero materano ad istituire, nel luogo da lui chiesto, la chiesa che è tutt'oggi presente.
 
MinoranzeAltre minoranze religiose sono costituite in particolar modo dagli [[ortodossi]] e dai [[musulmani]].
 
=== Tradizioni e folclore ===
[[File:Francesco Pentasuglia - edizione 1978.jpeg|miniatura|Il Carro trionfale della Madonna della Bruna]]
La festa patronale della [[Madonna della Bruna]] si celebra il 2 luglio di ogni anno sin dal lontano [[1389]], quando il [[Papapapa Urbano VI]], già arcivescovo di Matera, istituì la festa della [[Visitazione della Beata Vergine Maria|Visitazione]], e va ricordata per la tradizione della distruzione di un carro trionfale di cartapesta che ogni anno viene ricostruito.
 
La tradizione del [[Presepepresepe vivente]] nei Sassi di Matera<ref name=presepe>{{cita web|url=http://www.presepematera.it/|titolo=Presepe vivente nei Sassi di Matera|accesso=30 novembre 2017}}</ref>, iniziata negli [[anni 1970|anni settanta]] grazie al ''Gruppo Teatro Matera'' e successivamente interrotta per molti anni, è ripresa nel dicembre [[2010]] con l'evento promosso dall'Unione Nazionale delle [[Pro loco]] d'Italia e dalla Regione Basilicata. Con la partecipazione di diverse centinaia di figuranti su un percorso di 700{{M|1,5|u=km}}<ref metriname=presepe/>, è considerato il più grande presepe vivente al mondo<ref>{{cita web|url=https://www.agi.it/cronaca/notizie/matera_ai_sassi_presepe_vivente_piu_grande_del_mondo-201501021620-cro-rt10142|titolo=Matera: ai Sassi presepe vivente più grande del mondo|editore=agi.it|accesso=6 gennaio 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150327091052/https://www.agi.it/cronaca/notizie/matera_ai_sassi_presepe_vivente_piu_grande_del_mondo-201501021620-cro-rt10142|dataarchivio=27 marzo 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.ansa.it/web/notizie/canali/inviaggio/regioni/2015/01/02/matera-2019-migliaia-per-il-presepe-piu-grande-del-mondo_569dc708-6cb2-4630-b123-0dbd289a0f26.html|titolo=Matera: migliaia per il 'Presepe più grande del mondo'|editore=ansa.it|accesso=6 gennaio 2015}}</ref>. Sempre nei Sassi ha luogo una [[Via Crucis]]<ref>{{cita web|url=http://www.viacrucisneisassidimatera.it/|titolo=La Via Crucis nei Sassi di Matera|accesso=19 aprile 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110425202506/http://www.viacrucisneisassidimatera.it/|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Per i festeggiamenti carnascialeschi sono di tradizione le [[matinate]]<ref>{{cita web|url=http://consiglio.basilicata.it/consiglioinforma/files/docs/10/14/77/DOCUMENT_FILE_101477.pdf|titolo=Canti monodici con accompagnamento strumentale|editore=old.consiglio.basilicata.it|accesso=22 marzo 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190322165119/http://consiglio.basilicata.it/consiglioinforma/files/docs/10/14/77/DOCUMENT_FILE_101477.pdf|urlmorto=sì}}, pp. 111-141.</ref>, canti popolari di questua in cui si portava musica e allegria in casa di parenti e conoscenti.
Il primo di agosto si festeggia la [[crapiata]], zuppa di legumi e cereali, per festeggiare il raccolto dell'annata<ref>{{cita web|url=http://www.lacittadelluomo.it/pagina_sez04_21a.htm|titolo=La Crapiata|editore=lacittadelluomo.it|accesso=14 dicembre 2015}}</ref>; un tempo svolta nei Sassi, oggi si festeggia nel borgo [[La Martella]]<ref>{{cita web|url=http://www.guidematera.it/eventi/sagra-della-crapiata-a-matera-31-luglio-e-1-agosto_29.html|titolo=Sagra della crapiata a Matera|editore=guidematera.it|accesso=14 dicembre 2015}}</ref>.
 
Danze tipiche locali sono la [[pizzica]] e la [[tarantella]], rappresentate da diversi gruppi folcloristici locali.
Per i festeggiamenti carnascialeschi sono di tradizione le [[matinate]]<ref>{{cita web|url=http://consiglio.basilicata.it/consiglioinforma/files/docs/10/14/77/DOCUMENT_FILE_101477.pdf|titolo=Canti monodici con accompagnamento strumentale|editore=old.consiglio.basilicata.it|accesso=22 marzo 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190322165119/http://consiglio.basilicata.it/consiglioinforma/files/docs/10/14/77/DOCUMENT_FILE_101477.pdf|dataarchivio=22 marzo 2019|urlmorto=sì}}, pp. 111-141.</ref>, canti popolari di questua in cui si portava musica e allegria in casa di parenti e conoscenti.
 
La danza tipica di Matera è la [[pizzica]], erede del passato pugliese della città e rappresentante ancora oggi del forte legame tra Matera e la [[Puglia]]. Essa è molto amata dai materani ed è rappresentata da molti gruppi folcloristici locali.
 
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
[[File:Corridoi Ospedale di Matera.JPG|miniatura|Ospedale]]
Presente in città sin dal [[1865]], l'[[ospedale Madonna delle Grazie]] è stato trasferito nel [[2001]] in una nuova struttura comprendente 430 posti letto.
{{vedi anche|Ospedale Madonna delle Grazie}}
Presente in città sin dal [[1865]], l'Ospedale intitolato alla "Madonna delle Grazie" è stato trasferito nel [[2001]] in una nuova struttura comprendente 430 posti letto e macchinari all'avanguardia.
 
== Cultura ==
Matera, con i suoi luoghi di interesse, le sue tradizioni popolari e diverse manifestazioni che si svolgono nel corso dell'anno, dispone di un'offerta culturale piuttosto ampia e variegata. La città aderisce inoltre all'Associazione città d'arte e cultura<ref>{{cita web|url=http://www.mecenate90.it/CIDAC/citta.html|titolo=Sito CIDAC|accesso=20 maggio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070930014403/http://www.mecenate90.it/CIDAC/citta.html|dataarchivio=30 settembre 2007|urlmorto=sì}}</ref> ed è stata la prima città al mondo ad essere riconosciuta paesaggio culturale.
 
=== Capitale Europeaeuropea della Culturacultura 2019 ===
{{vedi anche|Matera capitale europea della cultura}}
Candidata nel 2008, Matera è stata designata il 17 ottobre 2014 [[Capitalecapitale europea della cultura]] per il 2019<ref>{{cita web|url=http://www.matera2019.it/|titolo=Sito Matera 2019|accesso=20 maggio 2009|dataarchivio=22 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100522034529/http://www.matera2019.it/|urlmorto=sì}}</ref>, insieme alla città bulgara di [[Plovdiv]]. È la quarta città italiana (dopo [[Bologna]], [[Firenze]] e [[Genova]]), la prima del [[Italia meridionale|Mezzogiorno]], a ricevere questo riconoscimento, ottenuto dopo essere entrata in una shortlistlista ristretta che comprendeva le candidature di altre 5cinque città italiane: [[Cagliari]], [[Lecce]], [[Perugia]], [[Ravenna]] e [[Siena]]. Il verdetto è stato comunicato da Steve Green, presidente della Giuria internazionale di selezione composta da 13 membri (sei italiani e sette stranieri), al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo ([[Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo|Mibact]]) [[Dario Franceschini]]<ref>{{Cita web|url = http://www.repubblica.it/cultura/2014/10/17/news/ravenna_matera_cagliari_lecce_perugia_siena_capitale_europea_cultura_2019_italia-98351774/|titolo = Capitale europea della Cultura 2019, designata Matera|accesso = 3 ottobre 2015}}</ref>; lo slogan scelto da Matera per la sua candidatura è stato "Open Future".
 
=== Istruzione ===
Riguardo all'ambito scolastico, Matera è sede di numerosi istituti di istruzione secondaria, molti dei quali frequentati anche da alunni provenienti da comuni limitrofi. Il principale e storico istituto è l'[[Liceo ginnasio statale Emanuele Duni|Istituto d'Istruzione Superiore ''E. Duni - C. Levi'']], inaugurato nel 1864 e chiamato poi Regio Liceo ginnasio Emanuele Duni di Matera dal 1882. Negli anni 1882-83 vi insegnò latino e greco [[Giovanni Pascoli]]<ref>{{Cita web|url = http://www.classicoduni.it/index.php/chi-siamo|titolo = Sito del Liceo Duni|accesso = 14 maggio 2017|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170511043954/http://www.classicoduni.it/index.php/chi-siamo|dataarchivio = 11 maggio 2017}}</ref>.
 
==== Università degli Studi della Basilicata ====
Nella città si trova una delle due sedi dell'[[Università degli Studi della Basilicata]] con il [[Dipartimento universitario|Dipartimento]] delle Culture Europee e del Mediterraneo (DICEM) e la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici.
 
Nel 2021, attraverso un accordo istituzionale tra il DICEM ed il comune di Matera, è stato realizzato un archivio multimediale dei beni culturali della città<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/basilicata/notizie/2021/04/01/matera-unibas-archivio-multimediale-dei-beni-culturali_76b7751a-9fdb-456b-abb5-f0219b43c3a1.html|titolo=Archivio multimediale della città di Matera}}</ref>.
In città si trova una delle due sedi dell'[[Università degli Studi della Basilicata]] con il [[Dipartimento universitario|dipartimento]] delle Culture Europee e del Mediterraneo (DICEM).
 
==== Istituto superioreCentrale per lail conservazioneRestauro ed- ilScuola di Alta Formazione e restauroStudio ====
A Matera ha sede la Scuola di Alta Formazione e Studio dell'[[Istituto centrale per il restauro|ICR]] presso il convento di Santa Lucia Nova, dedicata a Michele D'Elia direttore dell'ICR dal 1987 al 1991; operativa dall'anno accademico 2015/2016 ed inaugurata dal Ministro per i beni e le attività culturali ed il turismo [[Dario Franceschini]] nel 2017.<ref>{{Cita web |url=https://www.safmatera.iscr.beniculturali.it/ |titolo=Sito beniculturali.it |accesso=29 aprile 2021 |dataarchivio=16 marzo 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210316194439/https://www.safmatera.iscr.beniculturali.it/ |urlmorto=sì }}</ref>
{{vedi anche|Istituto superiore per la conservazione ed il restauro}}
 
A Matera risiede la seconda delle due sedi dell'[[Istituto superiore per la conservazione ed il restauro|ISCR]] presso il convento di Santa Lucia la nova, dedicata a Michele d'Elia direttore dal 1987 al 1991, operativa dall'anno accademico 2015/2016 ed inaugurata dal Ministro per le attività i beni culturali ed il turismo [[Dario Franceschini]] nel 2017, è l'unico istituto per la conservazione ed il restauro al sud Italia.
 
=== Ricerca ===
A Matera opera sin dal [[1983]], per volontà congiunta del [[Consiglio nazionale delle ricerche|CNR]], della Regione Basilicata e della [[NASA]] il ''[[Centro di geodesia spaziale Giuseppe Colombo]]'' dell'[[Agenzia Spaziale Italiana|ASI]], che si occupa di osservazione della [[Terra]] per mezzo di tecnologie spaziali avanzate. Oggi è una struttura di oltre {{M|5000|u=m²}} dove vi lavorano 100 persone con un budgetbilancio di circa 10 milioni di euro l'anno, ed è una delle principali strutture di ricerca e trasferimento tecnologico nel Mezzogiorno. Dedicato principalmente alla geodesia spaziale e al telerilevamento, il CGS (Centro di geodesia spaziale) sta ultimamente rivolgendosi anche ad altri campi, primi fra tutti la robotica spaziale e le missioni interplanetarie; tutte le attività sono svolte in un contesto di collaborazione internazionale. [[Telespazio]] è, fin dal 1983, responsabile della gestione operativa. Recentemente è stato raggiunto un accordo tra l'Agenzia Spaziale Italiana e la Regione Basilicata per il potenziamento delle attività del centro, con la costituzione di una ''cittadella dello spazio''.<ref>{{cita web|titolo=Nasce a Matera la Cittadella dello spazio|url= http://www.asi.it/it/news/nasce_a_matera_la_cittadella_dello_spazio_0|autore=[[Agenzia Spaziale Italiana]]|data=17 novembre 2009|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web | url = https://www.asi.it/lagenzia/le-basi/matera/ | titolo = Centro spaziale ASI di Matera | accesso = 6 gennaio 2023 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20221210095521/https://www.asi.it/lagenzia/le-basi/matera/ | dataarchivio = 10 dicembre 2022 | urlmorto = no }}</ref>
 
Matera è testimone della caduta di un meteorite avvenuta il 14 febbraio del 2023 alla periferia nord della città. The Meteoritical society insieme ad INAF, Prisma INFN furono tra i deputati allo studio dei frammenti, definendola "Meteorite Matera" ricordata anche come "Bolide di S. Valentino". Attualmente i frammenti sono custoditi presso il Museo civico di scienze planetarie "Parsec" di Prato ed in attesa di essere musealizzati in parte a Matera, città alla quale l'IAU (International Astronomical Union) ha dedicato il nome di un asteroide (9278) Matera=1981 EM1<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=Valentina Guglielmo|url=https://www.media.inaf.it/2023/02/20/meteorite-san-valentino-come-lo-sappiamo/|titolo=Ecco perché quella di Matera è una meteorite|sito=MEDIA INAF|accesso=2025-08-16}}</ref>
 
=== Musei ===
* [[Museo archeologico nazionale Domenico Ridola]]: contiene materiale proveniente prevalentemente dal territorio materano e riveste particolare interesse per lo studio della preistoria nell'Italia meridionale e per la conoscenza delle culture e delle popolazioni indigene (EnotrieEnotri e LucaneLucani) venute in contatto con le colonie greche della costa ionica. Vi si trova la sezione preistorica, la più tipica del museo, e poi le sale della valle del Bradano, della valle del Basento, di Matera e dintorni, e infine la sala Ridola, in cui vi sono documenti testimonianti l'attività di [[Domenico Ridola]], medico e archeologo materano e fondatore del museo.
[[File:Matera BW 2016-10-15 11-08-39.jpg|miniatura|Palazzo Lanfranchi, sede del Museo nazionale d'arte medievale e moderna della Basilicata]]
* [[Museo nazionale d'arte medievale e moderna della Basilicata|Museo Nazionalenazionale d'Artearte Medievalemedievale e Modernamoderna]]: è ospitato nei locali del seicentesco [[Palazzo Lanfranchi (Matera)|Palazzo Lanfranchi]]. È suddiviso in quattro sezioni: Arte Sacra, Collezionismo, Arte Contemporanea e Sezione etnoantropologica, e vi sono esposti dipinti di alcuni importantidiversi artisti come [[Luca Giordano]], [[Carlo Levi]], ed opere di [[Abraham Brueghel]], [[Giovan Battista Ruoppolo]] e [[Mattia Preti]] appartenenti alla collezione di Camillo D'Errico.
* [[MUSMA]] Museo della scultura contemporanea di Matera: posto all'interno di Palazzo Pomarici, un vasto edificio risalente al [[XVII secolo]] situato nei Sassi, raccoglie una collezione di opere che raccontano la storia della scultura dalla fine del [[XIX secolo]] ad oggi.
* [[Museo-laboratorio della civiltà contadina]]: raccolta di oggetti ed attrezzi degli antichi mestieri dei Sassi.
* [[Museo Diocesano]]: inaugurato nel [[2011]], ha sede negli ambienti dell'ex Seminario, e si sviluppa in tre sale in cui sono esposte opere datate tra l'[[XI secolo|XI]] e il [[XIX secolo]], tra cui una croce pettorale bizantina risalente alla metà dell'XI secolo, il [[reliquiario]] a braccio di [[Eustachio (martire)|Santsant'Eustachio]] e il reliquiario di [[Sansan Giovanni da Matera]], risalenti entrambi al [[XV secolo]]<ref>{{Cita web|url=https://www.museimatera.it/museo-diocesano-matera/|titolo=MATA - Museo Diocesano Matera}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Comunicati/visualizza_asset.html_1300351656.html|titolo=Inaugurazione Museo Diocesano di Matera|editore=Beniculturali.it|accesso=19 aprile 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151117031001/http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Comunicati/visualizza_asset.html_1300351656.html|urlmorto=sì}}</ref>.
* Museo storico "Generale Ignazio Pisciotta": il museo narra della [[Grande Guerra]], della [[seconda guerra mondiale]] e dei vari periodi bellici coloniali italiani; sulla scorta del coinvolgimento di Matera e dei materani, inoltre narra del [[Risorgimento]] e della [[Resistenza italiana|Resistenza]] nella città di Matera<ref>{{cita web|url=http://www.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito-MiBAC/Luogo/MibacUnif/Luoghi-della-Cultura/visualizza_asset.html?id=157631&pagename=57|titolo=Museo storico "Generale Ignazio Pisciotta"|accesso=29 marzo 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180330013250/http://www.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito-MiBAC/Luogo/MibacUnif/Luoghi-della-Cultura/visualizza_asset.html?id=157631&pagename=57|urlmorto=sì}}</ref>.
* Museo della raccolta delle acque: ha sede nelle chiese sconsacrate di [[San Giovanni da Matera]] e del Purgatorio Vecchio con il sottostante Palombaro, riserva di acqua pubblica del Sasso Caveoso<ref>{{cita web|url=http://www.sassisantiesecoli.it|titolo=Sassi Santi e Secoli|sito=www.sassisantiesecoli.it|accesso=19 novembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161030065259/http://www.sassisantiesecoli.it/|dataarchivio=30 ottobre 2016|urlmorto=sì}}</ref>.
* Casagrotta di Vico Solitario: antica abitazione scavata nella roccia tipicamente arredata situata nel Sasso Caveoso<ref>{{cita web|url=http://www.casagrotta.it|titolo=Casagrotta di Vico Solitario}}</ref>.
* La Casa di Ortega: situata in un fortilizio longobardo nel Sasso Barisano, ospita venti bassorilievi policromi realizzati dal pittore spagnolo [[José Ortega (artista)|José Ortega]] negli anni settanta durante il suo soggiorno nella città dei Sassi, oltre a ceramiche e produzioni artigianali locali<ref>{{cita web|url=http://www.casaortega.it/|titolo=La Casa di Ortega}}</ref>.
* Parco scultura la Palomba: situato in una cava di tufo a cielo aperto dismessa, in località La Palomba all’interno del [[Parco della Murgia Materana|Parco Archeologicoarcheologico Storicostorico Naturalenaturale delle Chiesechiese Rupestrirupestri del Materano]], è stato creato dallo scultore [[Antonio Paradiso]]<ref>{{cita web|url=http://www.basilicatanet.com/ita/web/nav.asp?nav=parcosculturalapalomba|titolo=Parco scultura La Palomba}}</ref>.
* Parco della Storia dell'Uomo<ref>{{Cita web|url=https://www.museimatera.it/parco-storia-uomo/|titolo=Parco della Storia dell'Uomo}}</ref>: nasce per raccontare gli ottomila anni della presenza umana sul suo territorio, dalla Preistoria alla Città dello Spazio, passando per la civiltà rupestre e la civiltà contadina.
* Museo di Paleontologia e geologia del territorio “Racconti in Pietra”<ref>{{Cita web|url=https://www.museimatera.it/racconti-in-pietra/|titolo=Racconti In Pietra}}</ref>: propone un viaggio nel tempo a misura di bambino, raccontando una fetta di storia, quella più antica, del territorio murgiano e materano.
* Museo diffuso contemporaneo MUDIC<ref>{{Cita web|url=https://www.museimatera.it/mudic-museo-diffuso-contemporaneo/|titolo=MUDIC Museo Diffuso Contemporaneo}}</ref>: luogo dedicato a far avvicinare le persone all'arte, attraverso l’organizzazione e la promozione di progetti culturali.
* Museo Storia del Comunismo italiano e internazionale e della Resistenza antifascista di Matera<ref>{{Cita web|url=https://www.museimatera.it/museo-comunismo-e-resistenza-antifascista/|titolo=Casa Museo Storia del Comunismo e della Resistenza Antifascista}}</ref>: raccoglie materiali di tipo diverso relativi alla storia del comunismo e dell'antifascismo.
* Museo d’Arte d’oggi, del vivere e del non vivere<ref>{{Cita web|url=https://www.museimatera.it/museo-arte-oggi/|titolo=Museo d'Arte d'Oggi}}</ref>: ospita un'esposizione in permanenza delle opere di scultura, pittura e grafica dell’artista Nunzio Perrucci.
* Museo TAM - Tower Art Museum<ref>{{Cita web|url=https://www.museimatera.it/tam-tower-art-museum/|titolo=TAM - Tower Art Museum}}</ref>: museo d'arte contemporanea ospitato negli spazi di Torre del Capone, una torre medievale nel cuore dei Sassi di Matera.
* Museo immersivo della Bruna<ref>{{Cita web|url=https://www.museimatera.it/museo-immersivo-della-bruna/|titolo=MIB - Museo immersivo della Bruna}}</ref>: percorso multimediale nella festa patronale attraverso leggende, immagini, suoni, racconti.
* Casa Noha<ref>{{Cita web|url=https://www.museimatera.it/casa-noha/|titolo=Casa Noha}}</ref>: bene del [[FAI - Fondo per l'Ambiente italiano|FAI]], si propone come luogo da cui iniziare la visita alla città di Matera, ripercorrendone la storia grazie a un innovativo progetto di comunicazione.
* Museo dello scavo<ref>{{Cita web|url=https://www.museimatera.it/museo-dello-scavo/|titolo=MuDeSca - Museo dello scavo}}</ref>: micro attrattore dedicato all'evoluzione dell'uomo e alla conoscenza della storia materana attraverso lo scavo dei luoghi.
* Museo virtuale della memoria collettiva<ref>{{Cita web|url=https://www.museimatera.it/muv-matera/|titolo=MUV Matera}}</ref>: Associazione Culturale nata per raccogliere e diffondere la tradizione, la memoria e la storia della città di Matera, attraverso un archivio fotografico.
* Cantina affrescata del Sole<ref>{{Cita web|url=https://www.museimatera.it/cantina-affrescata-del-sole/|titolo=Cantina affrescata del Sole}}</ref>: cantina storica e museo della civiltà contadina e cultura popolare.
* Museo dell'olio<ref>{{Cita web|url=https://www.museimatera.it/moom/|titolo=Matera Olive Oil Museum}}</ref>: racconta la storia dell'olio d'oliva.
* Museo della fotografia
 
=== Media ===
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=== Cinema ===
{{vedi categoria|Film girati a Matera}}
{{E|Il comune come soggetto del film rientra pienamente in [[WP:CULTURA]], il comune come ___location delle riprese è comunque un caso simile, se un comune viene spesso usato per riprese cinematografiche questo può essere oggetto di un '''paragrafo descrittivo''', non certo di un elenco puntuale dei film che vi sono girati in alcune scene.|storia del cinema|settembre 2020}}
[[File:Pasolini - foto di Domenico Notarangelo.jpg|thumb|[[Enrique Irazoqui]] e [[Pier Paolo Pasolini]] a Matera sul set de ''[[Il Vangelo secondo Matteo]]'' (1964).]]
Per il suo suggestivo carattere paesaggistico, Matera è stata scelta spesso come ambientazione di molti film, e negli ultimi anni anche di diverse [[Fiction televisiva|fiction]] e serie televisive. Finora, le pellicole registrate in tutto o in parte nel comune materano sono<ref>{{cita web|url=http://www.cinemavvenire.it/architettura/appendice-i-film-girati-nei-sassi-e-nel-materano|titolo=Appendice - I film girati nei Sassi e nel materano|editore=cinemavvenire.it|accesso=5 giugno 2013}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.sassiweb.it/matera/cinema-a-matera/film-girati-a-matera/|titolo=Film girati a Matera, da sassiweb.it|editore=sassiweb.it|accesso=15 gennaio 2010}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.percorsiguidati.it/matera/cinema|titolo=Cinema a Matera|editore=percorsiguidati.it|accesso=5 giugno 2013}}</ref>:
Per il suo suggestivo carattere paesaggistico, Matera è spesso scelta come ambientazione di produzioni cinematografiche e televisive. La prima pellicola girata a Matera fu ''Nel mezzogiorno qualcosa è cambiato'' (1949) di [[Carlo Lizzani]], un documentario sulla [[questione meridionale]],<ref>{{Cita web|url=https://www.cinematografo.it/news/bacalov-risuona-il-vangelo-secondo-matteo/|titolo=Bacalov “risuona” Il Vangelo secondo Matteo|sito=cinematografo.it|accesso=30 novembre 2020}}</ref> seguita da film come ''[[La lupa (film 1953)|La lupa]]'' di [[Alberto Lattuada]] (1953), ''[[Gli anni ruggenti]]'' di [[Luigi Zampa]] (1962), ''[[Il demonio]]'' di [[Brunello Rondi]] (1963) e ''[[L'albero di Guernica]]'' di [[Fernando Arrabal]] (1975).
* [[1949]]: ''Nel Mezzogiorno qualcosa è cambiato'', documentario diretto da [[Carlo Lizzani]].
 
* [[1950]]: ''[[Le due sorelle (film 1950)|Le due sorelle]]'', diretto da [[Mario Volpe]].
Con il tempo Matera diventa perlopiù nota come ambientazione di film biblici data la verosomiglianza con l'antica [[Gerusalemme]], tra cui ''[[Il Vangelo secondo Matteo]]'' di [[Pier Paolo Pasolini]] (1964), ''[[La passione di Cristo (film 2004)|La Passione di Cristo]]'' di [[Mel Gibson]] (2004), ''[[Mary (film 2005)|Mary]]'' di [[Abel Ferrara]] (2005), ''[[Nativity]]'' di [[Catherine Hardwicke]] (2006) e ''[[Maria Maddalena (film 2018)|Maria Maddalena]]'' di [[Garth Davis]] (2018).
* [[1953]]: ''[[La lupa (film 1953)|La lupa]]'', diretto da [[Alberto Lattuada]].
 
* [[1961]]: ''Italia '61'', documentario diretto da [[Jan Lenica]].
Matera è altresì ambientazione di genere [[Film d'avventura|avventura]]/[[Film d'azione|azione]] come ''[[Wonder Woman (film 2017)|Wonder Woman]]'' di [[Patty Jenkins]] (2017) e ''[[No Time to Die]]'' di [[Cary Fukunaga]] (2021). In anni recenti, la città ha suscitato interesse da parte di produzioni targate [[Bollywood]] come ''[[War (film 2019)|War]]'' di [[Siddharth Anand]] (2019) e ''[[Salaar]]'' di [[Prashanth Neel]] (2023).<ref>{{cita web|url=https://www.sassilive.it/cultura-e-spettacoli/carnevale-montese-2012/bollywood-a-matera-al-via-riprese-film-salaar-action-thriller-indiano-nella-citta-dei-sassi/|titolo=Bollywood a Matera, al via riprese film “Salaar”: action-thriller indiano nella città dei Sassi|data=14 marzo 2023|accesso=10 gennaio 2024}}</ref>
* [[1962]]: ''[[Gli anni ruggenti]]'', diretto da [[Luigi Zampa]] con [[Nino Manfredi]], [[Gino Cervi]], [[Gastone Moschin]], [[Salvo Randone]]
 
* [[1963]]: ''[[Il demonio]]'', diretto da [[Brunello Rondi]].
Serie televisive come ''[[Sorelle (serie televisiva)|Sorelle]]'' di [[Cinzia TH Torrini]] (2017) e ''[[Imma Tataranni - Sostituto procuratore]]'' di [[Francesco Amato]] (2019) sono state ambientate e girate a Matera, così come il film ''[[La luce nella masseria]]'' di [[Riccardo Donna]] e [[Tiziana Aristarco]] (2024), trasmesso su [[Rai 1]] per celebrare i 70 anni dall'inizio delle trasmissioni televisive.
* [[1964]]: ''[[Il Vangelo secondo Matteo]]'', diretto da [[Pier Paolo Pasolini]].
[[File:Pasolini - foto di Domenico Notarangelo.jpg|thumb|[[Enrique Irazoqui]] con [[Pier Paolo Pasolini|Pasolini]] ne ''[[ Il Vangelo secondo Matteo]]'' (1964).]]
* [[1965]]: ''[[Made in Italy (film 1965)|Made in Italy]]'', film ad episodi, diretto da [[Nanni Loy]].
* [[1967]]: ''[[C'era una volta... (film 1967)|C'era una volta...]]'', diretto da [[Francesco Rosi]], con [[Omar Sharif]] e [[Sophia Loren]].
* [[1972]]: ''[[Il decamerone nero]]'', diretto da [[Piero Vivarelli]].
* [[1974]]: ''[[Allonsanfàn]]'', diretto da [[Paolo e Vittorio Taviani]], con [[Marcello Mastroianni]] e [[Lea Massari]].
* 1974: ''[[Il tempo dell'inizio]]'', diretto da [[Luigi Di Gianni]].
* [[1975]]: ''[[L'albero di Guernica]]'', diretto da [[Fernando Arrabal]], con [[Mariangela Melato]].
* [[1975]]: ''[[Qui comincia l'avventura]]'', diretto da [[Carlo Di Palma]], con [[Monica Vitti]], [[Claudia Cardinale]].
* [[1978]]: ''[[Volontari per destinazione ignota]]'', diretto da [[Alberto Negrin]], con [[Michele Placido]].
* [[1979]]: ''[[Cristo si è fermato a Eboli (film)|Cristo si è fermato a Eboli]]'', diretto da Francesco Rosi, con [[Gian Maria Volonté]].
* [[1981]]: ''[[Tre fratelli (film 1981)|Tre fratelli]]'', diretto da [[Francesco Rosi]].
* [[1985]]: ''[[King David]]'', con [[Richard Gere]].
* [[1990]]: ''[[Il sole anche di notte]]'', diretto da Paolo e Vittorio Taviani.
* [[1995]]: ''[[L'uomo delle stelle]]'', diretto da [[Giuseppe Tornatore]].
* [[1998]]: ''[[Del perduto amore]]'', diretto e interpretato da [[Michele Placido]].
* [[1999]]: ''[[Terra bruciata (film 1999)|Terra bruciata]]'', diretto da Fabio Segatori, con [[Giancarlo Giannini]] e [[Raul Bova]].
* [[2004]]: ''[[La passione di Cristo (film 2004)|La Passione di Cristo]]'', diretto da [[Mel Gibson]], con [[James Caviezel|Jim Caviezel]] e [[Monica Bellucci]].
* [[2005]]: ''[[Mary (film 2005)|Mary]]'', diretto da [[Abel Ferrara]], con [[Juliette Binoche]] e [[Forest Whitaker]].
* [[2006]]: ''[[Il rabdomante]]'', regia di [[Fabrizio Cattani]], con [[Andrea Osvárt]], [[Riccardo Zinna]], [[Lucianna De Falco]], [[Massimo Sarchielli]], [[Pascal Zullino]], [[Nando Irene]].
* 2006: ''[[Omen - Il presagio]]'', diretto da [[John Moore (regista)|John Moore]].
* 2006: ''[[Il lato grottesco della vita]]'', diretto da [[Federica Di Giacomo]], premio Cipputi al [[Torino Film Festival]].
* 2006: ''[[Nativity]]'', diretto da [[Catherine Hardwicke]].
* 2006: ''[[Artemisia Sanchez]]'', fiction diretta da [[Ambrogio Lo Giudice]] con [[Fabio Fulco]] e [[Lucio Dalla]].
* [[2008]]: ''[[Paolo VI - Il Papa nella tempesta]]'', regia di [[Fabrizio Costa]] con [[Fabrizio Gifuni]].
* [[2010]]: ''[[Episodi di Crimini (seconda stagione)#Bestie|Crimini (seconda stagione) - Episodio "Bestie"]]'', diretto da [[Andrea Manni]] con [[Pietro Taricone]], [[Christiane Filangieri]], [[Tomas Arana]].
* [[2011]]: ''[[Passannante (film)|Passannante]]'', regia di [[Sergio Colabona]] con [[Fabio Troiano]], [[Ulderico Pesce]], [[Andrea Satta]], [[Alberto Gimignani]] e [[Luca Lionello]].
* [[2012]]: ''[[Il ragioniere della mafia]]'', regia di [[Federico Rizzo]] con [[Lorenzo Flaherty]], [[Tony Sperandeo]], [[Ernesto Mahieux]] e [[Nando Irene]].
* 2015: ''[[Let's get married]]'', regia di [[Liu Jiang]] con [[Gao Yuanyuan]] e [[Jiang Wu]].
* [[2016]]: ''[[Ben-Hur (film 2016)|Ben-Hur]]'', regia di [[Timur Bekmambetov]] con [[Jack Huston]] e [[Morgan Freeman]]
* [[2016]]: ''[[The Young Messiah]]'', regia di [[Cyrus Nowrasteh]] con [[Sean Bean]] e [[David Bradley (attore 1942)|David Bradley]]
* 2016: ''[[Veloce come il vento]]'', regia di [[Matteo Rovere]] con [[Stefano Accorsi]] e [[Matilda De Angelis]]
* [[2017]]: ''[[Sorelle (serie televisiva)|Sorelle]]'', regia di [[Cinzia TH Torrini]] con [[Anna Valle]] e [[Loretta Goggi]]
* 2017: ''[[Wonder Woman (film 2017)|Wonder Woman]]'', regia di [[Patty Jenkins]] con [[Gal Gadot]] e [[Chris Pine]]
* [[2018]]: ''[[Maria Maddalena (film 2018)|Maria Maddalena]]'', regia di [[Garth Davis]] con [[Rooney Mara]] e [[Joaquin Phoenix]]
* 2018: ''[[Moschettieri del re - La penultima missione]]'', regia di [[Giovanni Veronesi]] con [[Pierfrancesco Favino]] e [[Rocco Papaleo]]
* 2019: ''[[Imma Tataranni - Sostituto procuratore]]'', regia di [[Francesco Amato]] con [[Vanessa Scalera]] e [[Massimiliano Gallo]]
 
Matera appare anche nei videoclip dei brani ''[[Sun Goes Down (Robin Schulz)|Sun Goes Down]]'', di [[Robin Schulz]] (2014)<ref>{{cita web|url=http://www.vocespettacolo.com/sun-goes-down-il-videoclip-di-robin-schulz-girato-anche-a-matera/|titolo=Sun Goes Down, il videoclip di Robin Schulz girato anche a Matera|editore=vocespettacolo.com|accesso=20 novembre 2016}}</ref> ''[[Spit Out the Bone]]'', dei [[Metallica]] (2016)<ref>{{cita web|url=http://retecinemabasilicata.it/matera-nel-nuovo-video-dei-metallica/|titolo=Matera nel nuovo video dei Metallica|editore=retecinemabasilicata.it|accesso=20 novembre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161120155351/http://retecinemabasilicata.it/matera-nel-nuovo-video-dei-metallica/|urlmorto=sì}}</ref>
Matera appare nei videoclip dei brani:
* [[2014]]:e ''[[SunLa Goes Downfelicità (RobinFabrizio SchulzMoro)|Sun GoesLa Downfelicità]]'', di [[RobinFabrizio SchulzMoro]] (2017).<ref>{{cita web|url=http://www.vocespettacolosassilive.comit/suncultura-goese-downspettacoli/musica-ilcultura-videoclipe-dispettacoli/fabrizio-robinmoro-schulza-giratomatera-ancheper-ale-materariprese-del-videoclip-del-nuovo-singolo-la-felicita/|titolo=SunFabrizio GoesMoro Down,a ilMatera videoclipper dile Robinriprese Schulzdel giratovideoclip anchedel anuovo singolo “La Felicità” Matera|editore=vocespettacolosassilive.comit|accesso=2012 novembreaprile 2016}}</ref>
* 2016: ''[[Spit Out the Bone]]'', dei [[Metallica]]<ref>{{cita web|url=http://retecinemabasilicata.it/matera-nel-nuovo-video-dei-metallica/|titolo=Matera nel nuovo video dei Metallica|editore=retecinemabasilicata.it|accesso=20 novembre 2016}}</ref>
* 2017: ''[[La felicità (Fabrizio Moro)|La felicità]]'', di [[Fabrizio Moro]]<ref>{{cita web|url=http://www.sassilive.it/cultura-e-spettacoli/musica-cultura-e-spettacoli/fabrizio-moro-a-matera-per-le-riprese-del-videoclip-del-nuovo-singolo-la-felicita/|titolo=Fabrizio Moro a Matera per le riprese del videoclip del nuovo singolo “La Felicità” |editore=sassilive.it|accesso=12 aprile 2016}}</ref>
 
Le puntate 3, 4 e 5 dell'anime ''[[D.Gray-man]]'', dal titolo ''Il fantasma di Matera''<ref>{{cita web|url= http://www.sassiphoto.com/|titolo= Anteprima de "Il Fantasma di Matera" |accesso= 2 settembre 2008|dataarchivio= 7 ottobre 2008|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20081007092542/http://www.sassiphoto.com/|urlmorto= sì}}</ref>, ''Aria del vecchio della terra e della notte del cielo'' e ''Fammi sentire una ninna-nanna'' sono ambientate nella Matera dell'Ottocento.
 
=== Teatro ===
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=== Musica ===
* [[Coro della polifonica materana Pierluigi da Palestrina|Polifonica materana "Pierluigi da Palestrina"]]: sorta nel [[1944]] e tuttora in attività. Organizza annualmente la rassegna polifonica ''Petra Matrix'' ambientata nelle chiese storiche e rupestri del centro storico e dei Sassi<ref>{{cita web|url=httphttps://www.polifonicamaterana.it/attivita/rassegna_est.htmhtml|titolo=Rassegna Polifonica Petra MatrixAttività|accesso=1922 maggio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071020041652/http://www.polifonicamaterana.it/attivita/rassegna_est.htm|dataarchivio=20 ottobre 20072025}}</ref>.
* [[Gruppo musicale|Gruppi musicali]]: a Matera vi sono diversi gruppi musicali di vario genere, tra i quali il gruppo rock [[Le Mani (gruppo musicale anni 2000)|Le Mani]], ioriginario cuidi componenti sono originari dellaMatera, cittàsciolto deinel Sassi2013.
* [[Conservatorio Egidio Romualdo Duni]] (Istituzione di alta cultura)<ref>{{cita web|url=http://www.conservatoriomatera.it/|titolo=Sito ufficiale Conservatorio di Matera|accesso=13 febbraio 2013}}</ref>.
* L.A.M.S.<ref>{{cita web|url=https://www.lamsmatera.it/|titolo=LAMS - Laboratorio Arte Musica Spettacolo|accesso=22 maggio 2025}}</ref> - Laboratorio Arte Musica e Spettacolo, Onlus, svolge la sua attività dal 1989 in tre ambiti: 1-Attività concertistica con l'Orchestra da Camera di Matera e la Polifonica Rosa Ponselle; 2- Accademia Musicale Rosa Ponselle che organizza corsi musicali ordinari, pre-accademici e di perfezionamento; Promozione dei giovani talenti con l'organizzazione del Concorso di Esecuzione Musicale Città di MateraLams e il Concorso Internazionale di Composizione Musicale.
* Onyx Jazz Club Matera<ref>{{Cita web|url=https://www.onyxjazzclub.com/|titolo=Home {{!}} Onyx Jazz Club Matera|sito=Onyx Jazz Club|lingua=it|accesso=7 ottobre 2021}}</ref> - Associazione culturale nata nel 1985 a Matera, organizza il Gezziamoci Festival.
 
=== Eventi ===
* ''Grandi Mostre nei Sassi''<ref>{{cita web|url=http://www.lascaletta.net/index.php?option=com_content&task=view&id=5&Itemid=9|titolo=Le Grandi Mostre nei Sassi|editore=lascaletta.net|accesso=19 maggio 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090604140114/http://www.lascaletta.net/index.php?option=com_content&task=view&id=5&Itemid=9|dataarchivio=4 giugno 2009}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.regione.basilicata.it/giunta/site/Giunta/detail.jsp?otype=1012&id=3003167|titolo=Si chiude a Matera rassegna "Grandi Mostre nei Sassi"|editore=regione.basilicata.it|accesso=14 dicembre 2015}}</ref>, mostre antologiche di scultura contemporanea realizzate ogni anno nei mesi estivi all'interno del complesso rupestre di San Nicola dei Greci e Madonna delle Virtù nel Sasso Barisano, organizzate dal [[1978]] e poi stabilmente dal [[1987]] dal Circolo Culturale ''La Scaletta''.
* ''Festival Duni''<ref>{{cita web|url=http://www.festivalduni.it/|titolo=Festival Duni|editore=festivalduni.it|accesso=9 giugno 2009}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Comunicati/visualizza_asset.html_1121917643.html|titolo=Inizia oggi a Matera il XVI Festival Duni|editore=beniculturali.it|accesso=14 dicembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151222112811/http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Comunicati/visualizza_asset.html_1121917643.html|urlmorto=sì}}</ref>, rassegnafestival concertisticadi musica barocca, dedicata al compositore materano [[Egidio Romualdo Duni]], che si tiene nelnei mesemesi di lugliosettembre, ottobre e novembre;
* ''Women's Fiction Festival''<ref>{{cita web|url=http://www.womensfictionfestival.com/|titolo=Women's Fiction Festival|editore=womensfictionfestival.com|accesso=9 giugno 2009}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.illibraio.it/matera-womens-fiction-festival-250272/|titolo=Women's Fiction Festival: a Matera incontri d'autore|editore=illibraio.it|accesso=14 dicembre 2015}}</ref>, evento dedicato alla narrativa femminile che si svolge nel mese di settembre;
* Festival ''Gezziamoci Festival''<ref>{{cita web|url=httphttps://gezziamociamaterawww.onyxjazzclub.itcom/gezziamoci|titolo=Gezziamoci a Matera|editore=gezziamociamatera.onyxjazzclub.it|accesso=97 giugnoottobre 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090530043624/http://gezziamociamatera.onyxjazzclub.it/|dataarchivio=30 maggio 20092021}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/web/notizie/canali/inviaggio/cultura/2015/06/30/viaggio-in-italia-sulle-note-del-jazz_b5e12a64-9841-4a30-8ba6-7b72c46609a1.html|titolo=Viaggio in Italia sulle note del jazz|editore=ansa.it|accesso=14 dicembre 2015}}</ref>, rassegna di musica jazz[[Jazz]], neiorganizzata mesidall'Onyx diJazz giugnoClub Matera, agostoche esi dicembresvolge tutto l'anno;
* ''Materadio''<ref>{{cita web|url=http://www.materadio.rai.it/|titolo=Rai.tv - Materadio|editore=materadio.rai.it|accesso=8 novembre 2017}}</ref>, la festa di [[Rai Radio 3]].;
* ''Matera Film Festival - MFF''<ref>{{cita web|url=https://www.materafilmfestival.it/|titolo=Matera Film Festival}}</ref> e ''Matera International Film Festival - MATIFF''<ref>{{cita web|url=https://matiff.it/|titolo=Matera International Film Festival}}</ref>, festival cinematografici fondati rispettivamente nel 2019 e nel 2020.
 
=== Geografia antropicaCucina ===
[[File:Crapiata.jpg|thumb|upright=0.7|Crapiata]]
[[File:Sassi - Matera, Italy - August 17, 2010 03.jpg|miniatura|Vista panoramica]]
[[File:Strazzate.jpg|thumb|upright=0.7|Strazzate]]
La cucina materana è strettamente collegata alla tradizione agricola e pastorale del suo territorio. Le ricette tipiche della cucina locale comprendono:<ref>{{cita web|url=http://www.originalitaly.it/guide-turistiche/basilicata/guida-matera/ricette|titolo=Ricette della cucina materana|accesso=19 maggio 2010}}</ref>
*''[[Crapiata]]'' - zuppa contadina che consiste in un misto di legumi e cereali con vari ingredienti come piselli, fave, ceci, grano, farro, lenticchie, fagioli, cicerchie, patate novelle, pomodorini, sedano, cipolla e carota.
*''[[Orecchiette]] alla Materana'' - cotte al forno con pomodoro, tritato di agnello, mozzarella e pecorino.
*''[[Fave bianche e cicorie]]'' - piatto tipico contadino con crema di fave e cicorie.
*''[[Pasta con i peperoni cruschi]]'' - generalmente [[strascinati]] con [[peperoni cruschi]], mollica di pane fritta e/o cime di rapa.
*''Cialledda'' - ricetta a base di pane raffermo. Può essere "calda" (con uovo, cime di rapa, aglio, cipolla, olive) o "fredda" (con cipolla, pomodoro, olive).
*''Strazzate'' - dolcetti friabili con uova e mandorle come ingredienti base. Le varianti prevedono l'aggiunta di cannella, cioccolato o caffè.
*''Panaredda'' - tipico dolce pasquale con farina, uovo, burro e ammoniaca per dolci.
*''[[Cartellate]]'' - dolci tipici natalizi fritti con miele.
*''[[Pettole]]'' - piccole porzioni di impasto lievitato cotte in olio bollente, legati alle festività natalizie.
*''Pignata'' - carne di pecora che insieme a patate, cipolle, pomodori e soppressata viene cucinata per diverse ore in un recipiente di terracotta detto ''[[Pignatta (cucina)|pignata]]'' che dà il nome al piatto stesso.<ref name=":0">{{Cita web|url=https://materaprivatetours.com/matera/guida-alla-cucina-materana/|titolo=Guida alla cucina materana|sito=Matera Private Tours|lingua=it|accesso=26 marzo 2021}}</ref>
*''[[Gnummareddi|Gnimmeredd]]'' - involtini di frattaglie miste di agnello o capretto da latte strette all’interno del loro stesso budello, insieme a foglie di prezzemolo, sale e spezie.<ref name=":0" />
[[File:Sassi - Matera, Italy - August 17, 2010 03.jpg|thumb|upright=1.3|Vista panoramica del Sasso Caveoso]]
 
=== Urbanistica ===
{{Vedi anche|Quartieri di Matera}}
[[File:View of Matera.jpg|miniaturathumb|upright=1.3|Panoramica della zona nord della città]]
[[File:Panoramica Matera.jpg|miniaturathumb|upright=1.3|Veduta panoramica dei Sassi e della Murgia]]
La città, che fino ai primi [[anni 1950|anni cinquanta]] era equamente divisa tra i Sassi ed il ''piano'', cioè la dorsale corrispondente all'attuale centro cittadino che corre lungo tutto il ciglio dei Sassi, a partire dal [[1952]], anno in cui fu approvata la legge di sfollamento dei Sassi, cominciò ad espandersi nei nuovi quartieri.
 
==== Anni cinquanta ====
I primi quartieri della nuova città avevano come principali caratteristiche ampi spazi verdi comuni ed edifici di pochi piani, per cercare di riprodurre il più possibile i modelli di vita sociale dei Sassi; in quegli anni, grazie anche all'intervento di [[Adriano Olivetti]] - allora Presidente dell'Istituto di Urbanistica e Vicepresidente dell'UNRRA Casas (ente preposto all'assistenza economica e civile delle popolazioni delle Nazioni Unite danneggiate dalla guerra) - i più grandi nomi dell'architettura italiana si concentrarono sulla città di Matera, trasformandola in un vero e proprio laboratorio a cielo aperto. Nacquero il borgo rurale di [[La Martella]], opera di grande rilevanza architettonica della corrente [[Neorealismo architettonico|Neorealista]] del [[Razionalismo italiano]], inaugurato il 17 maggio 1953 da Alcide De Gasperi, progettato dall'architetto [[Ludovico Quaroni]]; Serra Venerdì, primo complesso urbano inaugurato nel 1956, sorto dopo la legge speciale e progettato dall'architetto [[Luigi Piccinato]], autore tra l'altro del primo Piano Regolatore della città; il rione Lanera (1957), in posizione elevata su una delle colline più alte della città, progettato dall'ing. Marcello Fabbri e dall'architetto Coppa; il rione Spine Bianche (1957), interamente in cotto, con la parrocchia ed i servizi al centro del quartiere, progettato dall'architetto [[Carlo Aymonino]]; più in là il rione Villalongo, sorto per iniziativa dell'[[INA-Casa]], il rione Agna, nato inizialmente come borgo rurale poi congiuntosi al resto della città, con case ad un piano circondate da terreni coltivabili, progettato dal [[Genio civile]], il rione Platani, San Giacomo, Serra Rifusa, Rione Pini e quelli più recenti.
[[File:Vista sud di Matera.JPG|miniatura|Veduta dall'edificio civile più alto della città.]]
[[File:Grattaicielo Matera Fronte.JPG|miniatura|Il grattacielo visto dal basso.]]
 
Nacquero il borgo rurale di [[La Martella]], opera di grande rilevanza architettonica della corrente [[Neorealismo architettonico|Neorealista]] del [[Razionalismo italiano]], inaugurato il 17 maggio 1953 da Alcide De Gasperi, progettato dall'architetto [[Ludovico Quaroni]]; Serra Venerdì, primo complesso urbano inaugurato nel 1956, sorto dopo la legge speciale e progettato dall'architetto [[Luigi Piccinato]], autore tra l'altro del primo Piano Regolatore della città; il rione Lanera (1957), in posizione elevata su una delle colline più alte della città, progettato dall'ing. Marcello Fabbri e dall'architetto Coppa; il rione Spine Bianche (1957), interamente in cotto, con la parrocchia ed i servizi al centro del quartiere, progettato dall'architetto [[Carlo Aymonino]]; più in là il rione Villalongo, sorto per iniziativa dell'[[INA-Casa]], il rione Agna, nato inizialmente come borgo rurale poi congiuntosi al resto della città, con case ad un piano circondate da terreni coltivabili, progettato dal [[Genio civile]], il rione Platani, San Giacomo, Serra Rifusa, Rione Pini e quelli più recenti.
=== Anni novanta ===
[[File:Grattaicielo Matera Fronte.JPG|miniatura|Il grattacielo]]
Alla precedente linea evolutiva regolare dell'urbanistica della città, a partire dagli [[anni 1990|anni novanta]] è seguita invece una dinamica più disordinata dando vita a nuove zone edificate caratterizzate da edifici sproporzionati in altezza. A questa situazione si è aggiunta: una riduzione degli spazi verdi, una riduzione della dimensione delle carreggiate stradali, una frequente assenza di completamento delle opere di urbanizzazione. Così, mentre la città continuava ad espandersi ai due estremi opposti con le nuove zone di Matera 2000, Aquarium ed Agna Le Piane, nascevano anche i due principali esempi di tale urbanizzazione proiettata verso l'alto, il Centro direzionale, alle spalle del palazzo comunale, e la Zona 33 di Via La Martella. Al centro di quest'ultima vi è il cosiddetto grattacielo di Via La Martella, un palazzo di 14 piani (più due parzialmente sotterranei). Il palazzo si trova a {{M|340|u=m slm}} ed è un simbolo della fagocitazione della città nuova a discapito degli agri rurali che giungevano fin dentro la città stessa.
 
==== Anni novanta ====
Alla precedente linea evolutiva regolare dell'urbanistica della città, a partire dagli [[anni 1990|anni novanta]] è seguita invece una dinamica più disordinata dando vita a nuove zone edificate caratterizzate da edifici più sviluppati in altezza. A questa situazione si è aggiunta una riduzione degli spazi verdi e della dimensione delle carreggiate stradali. Così, mentre la città continuava ad espandersi ai due estremi opposti con le nuove zone di Matera 2000, Aquarium ed Agna Le Piane, nascevano anche i due principali esempi di tale urbanizzazione proiettata verso l'alto, il Centro direzionale, alle spalle del palazzo comunale, e la Zona 33 di Via La Martella. Al centro di quest'ultima vi è il cosiddetto grattacielo di Via La Martella, un palazzo di 14 piani (più due parzialmente sotterranei).
 
== Economia ==
=== Agricoltura e prodotti tipici ===
Da sempre centro agricolo, Matera è famosa per la coltivazione dei [[cereali]], in particolare il [[grano duro]], e la produzione della pasta, del pane (il [[pane di Matera]] [[Indicazione geografica protetta (Unione europea)|IGP]]), dell'olio e del vino (i vini [[Matera (vino)|Matera DOC]]). La città fa parte dell'[[Associazione nazionale città del pane]]<ref>{{cita web|url=http://www.cittadelpane.it/comuni.asp|titolo=Sito Città del pane|accesso=20 maggio 2009}}</ref>, a testimonianza dell'antichissima tradizione nella lavorazione del pane, uno degli alimenti principali del territorio materano, e dal [[2012]] fa parte anche dell'[[Associazione nazionale città dell'olio]].
 
[[File:Pane di Matera (cropped).jpg|thumb|[[Pane di Matera]]]]
Da sempre centro agricolo, Matera è famosa per la coltivazione dei [[cereali]], in particolare il [[grano duro]], e la produzione della pasta, del pane (il [[pane di Matera]] [[Indicazione geografica protetta (Unione europea)|IGP]]), dell'olio e del vino (i vini [[Matera DOC]]). La città fa parte dell'[[Associazione nazionale città del pane]]<ref>{{cita web|url=http://www.cittadelpane.it/comuni.asp|titolo=Sito Città del pane|accesso=20 maggio 2009}}</ref>, a testimonianza dell'antichissima tradizione nella lavorazione del pane, uno degli alimenti principali del territorio materano, e dal [[2012]] fa parte anche dell'[[Associazione nazionale città dell'olio]]. La cucina tipica materana è strettamente collegata alla tradizione agricola e pastorale del suo territorio, e comprende oltre ai prodotti suindicati, anche piatti a base di legumi (come la tradizionale zuppa chiamata ''[[crapiata]]''), formaggi, salumi e carni (con i tipici agnello a ''cutturidd'' e la pecora alla ''pignata''). Le migliori ricette della cucina materana comprendono le [[orecchiette]] alla Materana, le tagliatelle con la mollica di pane, la cotechinata, la frittura di maiale, la pulljata, il pane cotto con le rape, le [[fave bianche e cicorie]], la panaredda (tipico dolce pasquale), le [[cartellate]] e le [[pettole]], legate alle festività natalizie<ref>{{cita web|url=http://www.originalitaly.it/guide-turistiche/basilicata/guida-matera/ricette|titolo=Ricette della cucina materana|accesso=19 maggio 2010}}</ref>.
[[File:Pane di Matera.jpg|right|thumb|[[Pane di Matera]]]]
 
=== Industria ===
Al tradizionale settore primario, si è affiancato negli ultimi decenni anche quello industriale, che ha visto Matera costituire insieme alle città pugliesi di [[Altamura]] e [[Santeramo in Colle]] un polo industriale nel quale si è sviluppata sia l'industria ferroviaria con la [[Ferrosud]] che il cosiddetto ''polo del salotto''. Questa definizione si deve a una forte crescita industriale avvenuta durante gli [[anni 1980|anni ottanta]] – [[anni 1990|novanta]] che ha permesso lo sviluppo di molte aziende di produzione di arredi da soggiorno, prevalentemente divani. Tra le più famose aziende del settore spiccano i nomi di [[Natuzzi]] (Divani & Divani), Nicoletti e [[Vincenzo Liborio Calia|Calia]]. La tendenza positiva della produzione degli ultimi anni novanta, è rallentata considerevolmente con la crescita dei mercati asiatici, oggi principali concorrenti e luoghi in cui gli stessi imprenditori materani del salotto stanno spostando le loro attività attraverso un'operazione di delocalizzazione. La parabola negativa dell'economia materana è aumentata con la chiusura definitiva del pastificio Barilla nel 2006. Questo processo è stato accelerato soprattutto dalla mancanza di arterie autostradali e dall'assenza della ferrovia di stato, ostacolando così le attività produttive e di distribuzione non solo della Barilla, ma delle altre piccole medie imprese del materano e del circondario.
{{F|centri abitati della Basilicata|arg2=industria|febbraio 2018}}
Al tradizionale settore primario, si è affiancato negli ultimi decenni anche quello industriale, che ha visto Matera costituire insieme alle città pugliesi di [[Altamura]] e [[Santeramo in Colle]] un polo industriale nel quale si è sviluppata sia l'industria ferroviaria con la [[Ferrosud]] che il cosiddetto ''polo del salotto''. Questa definizione si deve a una forte crescita industriale avvenuta durante gli [[anni 1980|anni ottanta]] – [[anni 1990|novanta]] che ha permesso lo sviluppo di molte aziende di produzione di arredi da soggiorno, prevalentemente divani. Tra le più famose aziende del settore spiccano i nomi di [[Natuzzi]] (Divani & Divani), Nicoletti e [[Vincenzo Liborio Calia|Calia]]. Il trend positivo della produzione degli ultimi anni novanta, è rallentato considerevolmente con la crescita dei mercati asiatici, oggi principali concorrenti e luoghi in cui gli stessi imprenditori materani del salotto stanno spostando le loro attività attraverso un'operazione di delocalizzazione. Il trend negativo dell'economia materana è aumentato con la chiusura definitiva del pastificio Barilla nel 2006. Questo processo è stato accelerato soprattutto dalla mancanza di arterie autostradali e dall'assenza della ferrovia di stato, ostacolando così le attività produttive e di distribuzione non solo della Barilla, ma delle altre piccole medie imprese del materano e del circondario.
 
=== Artigianato tipico ===
Grande importanza nella tradizione materana ha la produzione di oggetti di artigianato tipico, con particolare diffusione della lavorazione della [[cartapesta]] (che ha il suo massimo emblema nella costruzione del carro trionfale della [[Madonna della Bruna]] ad opera di artigiani locali), della [[terracotta]] (con il tipico fischietto a forma di gallo detto ''cucù'', simbolo di prosperità), della calcarenite e del [[ferro battuto]]<ref name="Aci">{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=3 | p=8}}</ref>.
 
=== Turismo ===
[[File:Matera - Piazza Vittorio Veneto.JPG|miniatura|Piazza Vittorio Veneto]]
Il settore turistico è in forte sviluppo, grazie alle numerose attrattive e peculiarità della città, all'inserimento dei Sassi di Matera nella lista dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO, e all'elezionealla nomina a [[CapitaleMatera capitale europea della cultura|Capitalecapitale europea della cultura 2019]]. Questonel trionfo2019. negliNegli ultimi anni hasi permessoè diquindi registrareregistrato un notevole aumento nelle presenze di turisti sia italiani che stranieri, che ha dato rilievo a tutta la<ref>{{cita web|url=https://www.ansa.it/canale_viaggiart/it/regione/basilicata/2019/07/16/matera-2019-boom-turisti-un-anno-prima_268f9dbb-521e-4b7b-b55d-ffe7db2cbfdd.html|titolo=Matera Un2019, altroil fattoreboom importanteturisti ègià sicuramenteun legatoanno alleprima}}</ref><ref>{{cita località della provinciaweb|url=https://www.regione.basilicata.it/giunta/site/Giunta/detail.jsp?otype=1012&id=3056126|titolo=APT, lepubblicati cuidati spiaggedel situate2018: sulturismo [[Mar Jonio]]in distanocrescita dallain città di Matera non più di {{M|40|u=kmBasilicata}}</ref>.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
La città di Matera è interessata dalla [[Strada statale 99 di Matera|SS99]] che la collega ad [[Altamura]],<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Anas S.p.A.|data=13 settembre 2017|titolo=SS96 “Barese”: aperto un nuovo tratto della SS96 “Barese” nel comune di #Altamura|accesso=2 aprile 2019|url=https://www.youtube.com/watch?v=_YlUZB0Zq9Q}}</ref> e che consente di [[Superstrada Bari-Matera|raggiungere Bari]]<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Anas S.p.A.|data=2 aprile 2019|titolo=Puglia: spostamento Torre “San Vincenzo” per i lavori della SS96 “Barese”|accesso=2 aprile 2019|url=https://www.youtube.com/watch?v=8v6A0Ou54oE}}</ref>, attraverso il [[Strada statale 99 racc di Matera|raccordo con la]] [[Strada statale 96 Barese|SS96]].<ref>{{Cita web|url=http://www.ansa.it/puglia/notizie/2019/04/02/bari-matera-inaugurato-tratto-ss96_20a44884-5ab5-48c5-a403-6752bdaa8fa8.html|titolo=Bari-Matera, inaugurato tratto SS96 - Puglia|sito=Agenzia ANSA|data=2 aprile 2019|accesso=2 aprile 2019}}</ref> Il comune è attraversato dalla [[Strada statale 7 Via Appia|SS7]], che proviene dalla [[Strada statale 407 Basentana|SS407 Basentana]] e da [[Miglionico]] dal lato sud, funge per circa {{M|6|u=km}} da tangenziale con sei uscite per la città e prosegue in direzione est verso [[Laterza (Italia)|Laterza]]-[[Taranto]].
 
La [[Strada statale 655 Bradanica|SS655 Bradanica]] collega Matera a [[Foggia]] e quindi all'[[Autostrada A14 (Italia)|autostrada A14]] e alla [[Autostrada A16 (Italia)|A16]] dal casello di [[Candela (Italia)|Candela]]. Infine la [[Strada statale 175 della Valle del Bradano|strada provinciale 175]] collega la città a [[Metaponto]] e alla [[SS 106 Jonica|Statale Jonica 106]], via [[Strada statale 380 dei Tre Confini|SS380]] (Matera-[[Montescaglioso]]).<ref>{{Cita web|url=http://www.regione.basilicata.it/giunta/site/Giunta/detail.jsp?otype=1012&id=3044174|titolo=Iniziativa Rospi (M5S) su collegamento mediano "Murgia-Pollino"|sito=Regione Basilicata|accesso=27 novembre 2018}}</ref>
Matera è interessata dalla [[Strada statale 99 di Matera|SS99]] che la collega ad [[Altamura]],<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Anas S.p.A.|data=13 settembre 2017|titolo=SS96 “Barese”: aperto un nuovo tratto della SS96 “Barese” nel comune di #Altamura|accesso=2 aprile 2019|url=https://www.youtube.com/watch?v=_YlUZB0Zq9Q}}</ref> e che consente di [[Superstrada Bari-Matera|raggiungere Bari]]<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Anas S.p.A.|data=2 aprile 2019|titolo=Puglia: spostamento Torre “San Vincenzo” per i lavori della SS96 “Barese”|accesso=2 aprile 2019|url=https://www.youtube.com/watch?v=8v6A0Ou54oE}}</ref> proseguendo per la [[Strada statale 96 Barese|SS96]].<ref>{{Cita web|url=http://www.ansa.it/puglia/notizie/2019/04/02/bari-matera-inaugurato-tratto-ss96_20a44884-5ab5-48c5-a403-6752bdaa8fa8.html|titolo=Bari-Matera, inaugurato tratto SS96 - Puglia|sito=Agenzia ANSA|data=2 aprile 2019|accesso=2 aprile 2019}}</ref> Il comune per un lungo tratto è attraversato dalla [[Strada statale 7 Via Appia|SS7]].
 
La [[Strada statale 655 Bradanica|SS655 Bradanica]], collega Matera a [[Foggia]] e quindi all'autostrada [[Autostrada A14 (Italia)|A14]], [[Autostrada A16 (Italia)|A16]] dal casello di [[Candela (Italia)|Candela]]. Infine la [[Strada statale 175 della Valle del Bradano|strada provinciale 175]] collega la città a [[Metaponto]] e alla [[SS 106 Jonica|Statale Jonica 106]], via [[Strada statale 380 dei Tre Confini|SS380]] (Matera-[[Montescaglioso]]).<ref>{{Cita web|url=http://www.regione.basilicata.it/giunta/site/Giunta/detail.jsp?otype=1012&id=3044174|titolo=Iniziativa Rospi (M5S) su collegamento mediano "Murgia-Pollino"|sito=Regione Basilicata|accesso=27 novembre 2018}}</ref>
 
=== Ferrovie ===
Il comune è interessato dalla [[ferrovia Bari-Matera-Montalbano Jonico]], gestita dalle [[Ferrovie Appulo Lucane]], una [[Ferrovia|linea ferroviaria]] a [[scartamento ridotto]], di cui dal [[1972]] è stata dismessa la parte di percorso meridionale tra la [[Stazione di Matera Centrale]] e [[Stazione di Scanzano Jonico-Montalbano Jonico|Montalbano]]; è rimasta in esercizio la sezione tra [[Stazione di Bari Centrale (FAL)|Bari]] e la [[Stazione di Matera Sud]]. Matera, unitamente a [[Nuoro]] e [[Andria]], è un capoluogo di provincia italiano non servito dalla [[Rete Ferroviaria Italiana|rete ferroviaria statale]].
 
Matera è uno degli unici tre capoluoghi di provincia italiani, unitamente a [[Nuoro]] e [[Andria]], a non essere mai stati serviti dalla [[Rete Ferroviaria Italiana|rete ferroviaria statale]]; la stazione RFI più vicina si trova a circa {{M|28|u=km}} dalla città, e dal 2019 porta il nome di [[Stazione di Ferrandina Scalo Matera|Ferrandina-Scalo Matera]]. È in costruzione la [[ferrovia Ferrandina-Matera]], che effettuerà capolinea presso la nuova [[stazione di Matera La Martella]]<ref>{{Cita web|url=https://www.fsitaliane.it/content/fsitaliane/it/opere-strategiche/nuova-linea-ferrandina-matera-la-martella.html|titolo=Ferrandina - Matera|sito=www.fsitaliane.it|lingua=it|accesso=2024-03-04}}</ref>.
 
=== Mobilità urbana ===
La mobilità urbana è garantita dagli autoservizi offerti dalla società Miccolis, S.p.acon 15 linee urbane, 2 circolari, 2 linee speciali e diverse linee scolastiche<ref>{{Cita web|autore = Miccolis AutoLinee|url = httphttps://www.miccolis-spabusmiccolis.it/lecce-napolitpl-da-scoprire/matera/ |titolo = LineeTrasporto autobuspubblico Matera|accesso = |data = }}</ref>. IÈ trasportiinoltre interurbaniattivo vengonoun gestiti[[Servizio daferroviario metropolitano di Matera|servizio ferroviario urbano]] gestito dalle [[SitaFerrovie SudAppulo Lucane|FAL]], econ Fal.treni Alcuneche autolineepercorrono al'asse lunganord-sud percorrenzatra colleganole stazioni di [[Stazione di Venusio|Venusio]] e [[Stazione di Matera aSud|Matera diverseSud]] per circa dieci chilometri con 5 localitàfermate italianeurbane.
 
I trasporti interurbani vengono gestiti da [[Sita Sud]] e FAL. La città è dotata di una rete di piste ciclabili.<ref>{{Cita web|autore = Sassi Land|url = http://www.sassiland.com/notizie_matera/notizia.asp?id=31661&t=matera_prima_per_piste_ciclabili_e_ztl_potenza_per_aree_pedonali|titolo = Matera prima per piste ciclabili e ZTL, Potenza per aree pedonali|accesso = 22 ottobre 2014|editore = Sassi Land|data = 1º agosto 2014}}</ref>
 
== Amministrazione ==
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* {{Gemellaggio|Giordania|Petra (Giordania){{!}}Petra}}
* {{Gemellaggio|Colombia|Cartagena de Indias}}
* {{Gemellaggio|Italia|Vigevano}}<ref>{{Cita web|url=https://laprovinciapavese.gelocal.it/pavia/cronaca/2012/02/26/news/vigevano-e-matera-gemellaggio-pensando-ai-giovani-1.3225191|titolo=Vigevano e Matera, gemellaggio pensando ai giovani|sito=La Provincia Pavese|data=26 febbraio 2012|accesso=5 gennaio 2025}}</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|Vigevano}}
* {{Gemellaggio|Italia|Metaponto}}
* {{Gemellaggio|Italia|Isola di Capo Rizzuto}}
* {{Gemellaggio|Italia|Isola di Capo Rizzuto}}<ref>{{cita web|url=http://www.comune.matera.it/dal-comune-int/item/1419-firmato-il-gemellaggio-fra-matera-e-isola-capo-rizzuto|titolo= Firmato il gemellaggio fra Matera e Isola Capo Rizzuto|data= 9 maggio 2017 |editore= Comune di Matera |accesso=7 aprile 2020 |urlmorto=no |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20180824034321/http://www.comune.matera.it/dal-comune-int/item/1419-firmato-il-gemellaggio-fra-matera-e-isola-capo-rizzuto}}</ref>
* Esiste un patto d'azione con [[Montescaglioso]] ([[Provincia di Matera|MT]]) {{Bandiera|ItaliaITA}}<ref>{{cita web|url=http://www.comune.matera.it/dal-comune-int/item/1232-firmato-il-patto-d-azione-fra-matera-e-montescaglioso |titolo=Firmato il patto d'azione fra Matera e Montescaglioso |data= 13 febbraio 2017 |editore= Comune di Matera |accesso=7 aprile 2020 |urlmorto=no |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180802071531/http://www.comune.matera.it/dal-comune-int/item/1232-firmato-il-patto-d-azione-fra-matera-e-montescaglioso}}</ref>.
 
== Sport ==
;=== Calcio ===
Il [[Matera Calcio]], che fino a metà della stagione 2018/2019 ha militato nel campionato nazionale di serie C, è stato dapprima radiato dalla FIGC nel febbraio 2019, e successivamente dichiarato fallito nel marzo 2019 a causa di inadempienze di natura economica.
Dopo la scomparsa di questa società professionistica, in città sono presenti il "Città dei Sassi", che milita nel campionato regionale di Promozione, e l'"U.S.D. Matera Calcio 2019", che milita nel campionato regionale di Prima Categoria.
 
L'[[FC Matera]], primo club cittadino fondato originariamente nel 1933 e nel corso della storia rifondato diverse volte<ref>{{cita web|url=https://www.materasport24.it/news/128447843846/fc-matera-dopo-dieci-anni-lo-stemma-torna-a-casa-ecco-chi-l-039-ha-utilizzato-in-altra-maniera-in-questi-anni|titolo=FC Matera - Dopo dieci anni lo stemma torna a casa}}</ref>, non si è iscritto per la stagione 2025-2026 al campionato di calcio di Serie D. Pertanto attualmente la prima squadra di calcio della città è l'Invicta Matera che milita in [[Promozione (calcio)|Promozione]].
Per quanto riguarda invece il calcio a 5, hanno sede nella località la società [[Real Team Matera Calcio a 5]], fondata nel 1985 e militante nella [[Serie B (calcio a 5)|Serie B]], vincitrice di 1 [[Coppa Italia di Serie B (calcio a 5)|Coppa Italia di Serie B]], e il [[Futura Matera]], anche essa in Serie B.
 
In campo femminile la Matera Women Città dei Sassi milita in [[Serie C (calcio femminile)|Serie C]].
;Pallacanestro
La squadra maschile più importante della città è l'[[Olimpia Basket Matera]], fondata nel 1960 e che attualmente partecipa al campionato di [[Serie B (pallacanestro maschile)|Serie B]] dopo aver militato anche in [[Serie A2 (pallacanestro maschile)|Serie A2.]] Le altre società attive sono la Pielle e la Virtus che operano solo a livello giovanile ma che in passato hanno raggiunto la [[Serie C regionale]] con formazioni senior. Fino ai primi anni Novanta anche lo Sporting Club, la più antica società di basket della Città dei Sassi, prendeva parte a campionati giovanili e senior prima del suo scioglimento.
 
Per quanto riguarda il calcio a 5, la società [[Comprensorio Medio Basento]], trasferitasi a Matera nel 2020 dopo la fusione con il Futura Matera, ha militato in [[Serie A (calcio a 5)|Serie A]] fino al 2022; in passato il [[Real Team Matera Calcio a 5]], fondato nel 1985, ha disputato la [[Serie A2 (calcio a 5)|Serie A2]] e ha vinto una [[Coppa Italia di Serie B (calcio a 5)|Coppa Italia di Serie B]].
;Pallavolo
 
=== Pallacanestro ===
La squadra maschile più importante della città è stata l'[[Olimpia Basket Matera]], fondata nel 1960 e che ha militato anche in [[Serie A2 (pallacanestro maschile)|Serie A2]]. Le altre società attive sono la Virtus Matera, che milita nel campionato di [[Serie B Interregionale (pallacanestro maschile)|Serie B Interregionale]], e la Pielle che opera a livello giovanile. Fino ai primi anni Novanta anche lo Sporting Club, la più antica società di basket della Città dei Sassi, prendeva parte a campionati giovanili e senior prima del suo scioglimento.
 
=== Pallavolo ===
[[File:Latte Rugiada Matera 1993-94.jpg|thumb|Una formazione della [[Pallavolo Femminile Matera]] ai vertici nazionali e continentali nel corso degli anni 1990]]
 
In questoquesta sportdisciplina, sono presenti: la società [[Pallavolo Femminile Matera]], fondata nel 1976, che ha vinto nella sua storia, 4 [[Scudetto (sport)|Scudetti]], 3 [[Coppa Italia (pallavolo femminile)|Coppe Italia]], e numerosi titoli internazionali essendo stata per due volte campione d'Europa. Ha concluso la sua attività nel 2000, e dal 2012 le attività pallavolistiche vengono svolte dalla A.S.D. PVF Matera che milita nel campionato di Serie C. In campo maschile il Volley Club Matera come massimo campionato ha disputato due volte la [[Serie A2 (pallavolo maschile)|Serie A2]]. Altra società cittadina è stata la [[Pallavolo Matera Bulls]], che ha militato nel campionato di Serie A2 dal 2012 al 2015.
 
Nel 2003 ha avuto luogo, in compartecipazione con le città di [[Andria]] e [[Gioia del Colle]], l'undicesima edizione del [[World Grand Prix di pallavolo femminile 2003|World Grand Prix di pallavolo femminile]].
 
;=== Ciclismo ===
Matera è stata più volte arrivo di tappa del [[Giro d'Italia]]:
* [[Giro d'Italia 1976|1976]]: 6ª tappa (26 maggio), vinta da [[Johan De Muynck]].
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* [[Giro d'Italia 2013|2013]]: 5ª tappa (8 maggio), vinta da [[John Degenkolb]].
* [[Giro d'Italia 2020|2020]]: 6ª tappa (8 ottobre), vinta da [[Arnaud Démare]].
* [[Giro d'Italia 2025|2025]]: 5ª tappa (14 maggio), vinta da [[Mads Pedersen (ciclista)|Mads Pedersen]].
In altri casi è stata città di partenza di tappa:
Per quattro volte è stata città di partenza di tappa.
* [[Giro d'Italia 1985|1985]]: 9ª tappa (26 maggio).
* [[Giro d'Italia 1998|1998]]: 8ª tappa (24 maggio).
* [[Giro d'Italia 2000|2000]]: 5ª tappa (18 maggio).
* [[Giro d'Italia 2020|2020]]: 7ª tappa (9 ottobre).
 
;=== Hockey su pista ===
Hanno sede in città la Roller Matera e l'[[Hockey Pattinaggio Matera]], in passato Rotellistica Matera (fondata nel 1981) e Pattinomania Matera (fondata nel 1997), che ha militato in [[serie A2 (hockey su pista)|Serie A2]] e in [[serie A1 (hockey su pista)|Serie A1]]. In campo maschile la Roller disputa il campionato di Serie A2; in campo femminile la Pattinomania ha vinto uno [[Campionato femminile (hockey su pista)|scudetto]] nel 2015<ref>{{Cita web|url=https://www.fisr.it/news/143-hockey-pista/federali/13696-hockey-pista-le-ragazze-del-sinus-matera-si-laureano-campionesse-d%E2%80%99italia.html|titolo = Le ragazze del Sinus Matera si laureano campionesse d'Italia}}</ref>, l'Hockey Pattinaggio è stata campione d'Italia nel 2018, e la Roller Femminile vanta 4 scudetti vinti nel 2021, 2023, 2024 e 2025<ref>{{cita web|url=https://www.ilrestodelcarlino.it/reggio-emilia/cronaca/roller-matera-trionfa-7-1-su-eec6f0b5?live|titolo=Roller Matera trionfa su Scandiano nella finale scudetto di hockey su pista femminile}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.sassilive.it/sport/hockey/hockey-su-pista-serie-a-femminile-roller-matera-campione-ditalia-per-la-quarta-volta-rotellistica-scandininese-al-tappeto-nella-finale-scudetto-7-1-report-e-foto/|titolo=Hockey su pista, serie A femminile, Roller Matera campione d’Italia per la quarta volta}}</ref>.
Ha sede in città l'[[Associazione Sportiva Dilettantistica Pattinomania Matera]], fondata nel 1997 e militante in [[serie A1 (hockey su pista)|serie A1]]. Ha vinto 2 [[Campionato femminile (hockey su pista)|Scudetti]] femminili nel 2015<ref>{{Cita pubblicazione|titolo = Sinus Matera campione d'Italia - VIDEO - Altri sport - RaiSport|accesso = 4 ottobre 2015|url = http://www.raisport.rai.it/dl/raiSport/media/Sinus-Matera-campione-daposItalia-cbb68a15-2d5b-48b2-a69a-507b8eb20943.html}}</ref> e nel 2018.
 
Nel 2015, la città di Matera ha ospitato il tredicesimo [[Campionati europei femminili di hockey su pista 2015|Campionato Europeo femminile di Hockey su pista]].
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Per l'atletica leggera è presente la Polisportiva Rocco Scotellaro Matera, fondata nel [[1963]].
 
La squadra di pallanuoto è l'AICS Matera Nuoto, quella di rugby è la Murgia Rugby, nata dall'unione dell'A.S. Rugby Matera con altre tre associazioni rugbistiche dei centri vicini<ref>{{cita web|url=http://www.murgiarugby.com/|titolo=Sito ufficiale Murgia Rugby|accesso=24 ottobre 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160319004735/http://www.murgiarugby.com/|dataarchivio=19 marzo 2016}}</ref>. Il Circolo Schermistico Matera è un'associazione sportiva dilettantistica che svolge attività dal [[1956]]<ref>{{cita web|url=http://www.scherma-matera.it|titolo=Sito ufficiale Circolo Schermistico Matera|accesso=23 dicembre 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100207135002/http://www.scherma-matera.it/|dataarchivio=7 febbraio 2010}}</ref>.
 
Nel comune è presente unil Circolo Tennis Matera fondato nel 1962 che organizza il Torneo nazionale Open Città di Matera<ref>{{cita web|url=http://www.circolotennismatera.it/|titolo=Sito ufficiale Circolo Tennis Matera|accesso=11 luglio 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110829210729/http://www.circolotennismatera.it/|dataarchivio=29 agosto 2011}}</ref> con 5 squadre presenti nei tornei nazionali, si svolge inoltre attività di tennistavolo, di cui l'unica società rappresentativa nei campionati a squadre nazionali è l'ASD Tennistavolo Pegasus in serie C/1 maschile<ref>{{cita web|url=http://www.fitet.org/|titolo=Sito ufficiale Federazione Italiana Tennistavolo|accesso=24 novembre 2014}}</ref>.
 
=== Impianti sportivi ===
[[File:Stadio XXI Settembre-Franco Salerno.JPG|miniatura|[[Stadio XXI Settembre - Franco Salerno]]]]
* Campo scuola-pista d'atletica Raffaele Duni;, vidove giocaopera la Polisportiva Rocco Scotellaro Matera e la ASD Athlos Matera. Ha ospitato la Finale Argento dei Campionati Italiani Assoluti di Società 2015.
* Campi da tennis; circoloCircolo tennisTennis.
* [[Palasassi]] Salvatore Bagnale; {{formatnum:2000}} posti, vi gioca l'[[Olimpiala BasketVirtus Matera]]. Attigua al palasport vi è la piscina comunale.
* [[Stadio XXI Settembre]] -Franco Salerno]]; {{formatnum:7490}} posti.
* Tensostruttura; vi giocano l'[[Associazione Sportiva Dilettantistica Pattinomania Matera]] e la [[Real Team Matera Calcio a 5]]. Ha ospitato i Campionati europei femminili di hockey su pista 2015.
 
=== Eventi sportivi ===
La città ospita nel mese di giugno due eventi sportivi giovanili: la [[coppa Gaetano Scirea]], torneo internazionale di calcio; e per i giovanissimi;, il [[Minibasket in piazza]]<ref>{{cita web|url=https://www.piellematera.it/itaminibasket/webalbo-doro/item.asp?nav=801|titolo=Albo d'oro|accesso=2230 maggio 2025}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.piellematera.it/minibasket/stelle-23/|titolo=Stelle del Basket|accesso=30 giugnomaggio 20192025}}</ref>, manifestazione cestistica internazionale riconosciuta dalla [[FIBA Europe]]<ref>{{cita web|url=http://www.piellematera.it/ita/web/news_item.asp?nav=677|titolo=Minibasket in piazza: è arrivato il riconoscimento della FIBA Europe|accesso=24 marzo 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090704223454/http://www.piellematera.it/ita/web/news_item.asp?nav=677|dataarchivio=4 luglio 2009|urlmorto=sì}}</ref> che si svolge dal 1993. Viene inoltre organizzato il Giro dei due Sassi, gara podistica internazionale.
 
== Note ==
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* {{cita libro|autore=Leonardo Sacco|titolo=Matera contemporanea - cultura e società|editore=Basilicata Editrice|città=Matera|anno=1982}}
* {{cita libro|autore=[[Pietro Laureano]]|titolo=Giardini di pietra - I Sassi di Matera e la civiltà mediterranea|editore=[[Bollati Boringhieri]]|città=Torino|anno=1993|isbn=88-339-0812-7}}
* [[Cosimo Damiano Fonseca]], Rosalba Demetrio, Grazia Guadagno, ''Matera'', Bari, [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]], 1999, ISBN 88-420-5670-7.
* {{cita libro|cognome=Fortunato|nome=Giulio |titolo=Merovingi in Lucania e a Matera. Il Principe Paolo Onofrio Nuzzolese.|anno=2001 |editore=S.E.M. |città= }}
* Federico Bilò, Ettore Vadini, Matera e Adriano Olivetti. Conversazioni con Albino e Leonardo Sacco, [[Fondazione Adriano Olivetti]], Collana Intangibili, 2013
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | 1 = http://www.comune.matera.it/it/ | 2 = Sito istituzionale ufficiale | accesso = 23 giugno 2016 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160622195611/http://www.comune.matera.it/it/ | dataarchivio = 22 giugno 2016 | urlmorto = sì }}
* {{Treccani|matera|Matera}}
* {{cita web|http://www.matera-basilicata2019.it/it/|Matera 2019 official website}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Basilicata|Europa}}
{{Matera}}
{{Comuni della provincia di Matera}}
{{Capoluoghi di provincia italiani}}
{{Patrimoni Unesco|Italia}}
{{Capitali europee della cultura}}
{{Città romane della Regio II Apulia et Calabria}}
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