Palazzo Adriano: differenze tra le versioni

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{{F|centri abitati della Sicilia|giugno 2024}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Palazzo Adriano
|Nome ufficiale = {{it}} Comune di Palazzo Adriano <br />{{aae}}''Bashkia e Pallacit''
|Panorama = PiazzaumbertoIpalazzoad1.jpg
|Didascalia = Piazza Umberto I con le principali chiese di rito bizantino-greco e latino
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|Divisione amm grado 1 = Sicilia
|Divisione amm grado 2 = Palermo
|Amministratore locale = Nicolò Granà ([[Lista civica|"Sìamo Palazzo Adriano - Granà Sindaco"]])
|Partito = [[lista civica]]
|Data elezione = 26-11-2018
|Data rielezione = 10-6-2024
|Lingue ufficiali =
|AltitudineAbitanti = 1726
|Note abitanti = https://demo.istat.it/app/?i=D7B&l=it&a=2025 (28/02/2025)
|Abitanti = 1921
|Note abitanti = http://demo.istat.it/bilmens2020gen/index.html
Popolazione residente al 31/05/2020
|Aggiornamento abitanti = 31-05-2020
|Divisioni confinanti = [[Bivona]] (AG), [[Burgio]] (AG), [[Castronovo di Sicilia]], [[Chiusa Sclafani]], [[Corleone]], [[Lucca Sicula]] (AG), [[Prizzi]]
|Gradi giorno = 1716
|Zona sismica = 2
|Nome abitanti = palazzesi (pallacjotët)
|Patrono = [[Sansan Nicola di Bari|San Nicola di MyraMira]] (Shën Kolli)
|Festivo = 6 dicembre (6 dhjetor)
|Motto = {{la}}{{Maiuscoletto|Universitatis Palatii Adrianii}}
|Mappa = Map of comune of Palazzo Adriano (Metropolitan City of Palermo, region Sicily, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Palazzo Adriano all'interno della città metropolitana di Palermo
}}
'''Palazzo Adriano''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[pa'latʦopaˈlatʦo adriˈano]}}, ''Pallaci'' in ''[[Lingua arbëreshe|arbëresh]]''<ref name=":0">{{cita|Toso, 2008|163, nota 44}}.</ref>, '' 'U Palazzu'' in [[Lingua siciliana|siciliano]]<ref>{{cita|''DT''|468}}.</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 1 9211726 abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Palermo]] in [[Sicilia]].
 
Situato nel cuore della [[Sicania]], alle pendici settentrionali del [[monte delle Rose]] a 696 m s.l.m., è quasi equidistante da [[Palermo]] e [[Agrigento]], è una colonia di origine albanese (''[[Arbëreshë|arbëreshe]]''80&nbsp;km) del [[XV secolo]]. Pur avendo dimesso l'uso della lingua madre, appartiene all'[[Eparchia di Piana degli Albanesi]] e buona parte della sua popolazione conserva il [[rito bizantino]] degli esuli albanesi che anticamente la fondarono.
 
Colonia di origine albanese (''[[Arbëreshë|arbëreshe]]'') del XV secolo, è stata fondata inizialmente da milizie [[Stradioti|stradiote]] [[albanesi]]. Da lì a poco, quando la [[penisola balcanica]] fu invasa dai [[Impero ottomano|turchi-ottomani]], numerosi altri albanesi profughi dall'[[Albania]] raggiunsero il casale. Pur avendo perso la [[lingua madre]], i costumi e spesso la coscienza identitaria d’origine, appartiene all'[[Eparchia di Piana degli Albanesi]] e buona parte della sua popolazione conserva il [[rito bizantino]] (o rito greco) dei padri fondatori albanesi. Venuta meno la diversità linguistica a Palazzo Adriano, l’identità etnica albanese è percepita nella diversità liturgica. Ha contribuito significativamente alla storia della [[letteratura albanese]] con numerosi intellettuali, soprattutto religiosi. Oggi vi è la compresenza di due popoli, il siciliano (detto "latino", ''litiri'' in albanese) e l’albanese (detto "greco", ovvero di rito greco, ''arbëreshi'' in albanese) che convivono pacificamente, seppur fino anche a tempi recentissimi ha portato ad aspri scontri etnico-religiosi.
Noto per essere stato tra i principali set del film [[Premi Oscar 1990|premio Oscar]] ''[[Nuovo Cinema Paradiso]]'' ([[1988]]), è un centro dedito soprattutto all'[[agricoltura]] e al [[settore primario]]. Nel [[2014]] ha ottenuto dalla [[Sicilia|Regione siciliana]] il riconoscimento di "paese a vocazione turistica"<ref>{{Cita web|url=http://www.virtualsicily.it/Storia-palazzo-adriano-PA-365|titolo=Storia-e-cultura-palazzo-adriano|sito=www.virtualsicily.it|accesso=2020-04-28}}</ref>.
 
Noto per essere stato tra i principali set del film [[Premi Oscar 1990|premio Oscar]] ''[[Nuovo Cinema Paradiso]]'' (1988), nel 2014 ha ottenuto dalla [[Sicilia|Regione siciliana]] il riconoscimento di "paese a vocazione turistica"<ref>{{Cita web|url=http://www.virtualsicily.it/Storia-palazzo-adriano-PA-365|titolo=Storia-e-cultura-palazzo-adriano|accesso=28 aprile 2020}}</ref>. Nel 2019 a seguito dell'annullamento del "[[Parco dei Monti Sicani]]", è tornato ad essere sede della "[[riserva naturale orientata Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio]]". L'amministrazione comunale può utilizzare nei documenti ufficiali e nella segnaletica stradale la [[lingua albanese]], ai sensi della vigente legislazione che tutela le [[Minoranze linguistiche d'Italia|minoranze etno-linguistiche]]. Il comune montano appartiene all'Unione dei Comuni Albanesi di Sicilia "Besa" (''Lidhja e Bashkivet "Besa"''). È un centro dedito soprattutto all'[[agricoltura]] e al [[settore primario]].
 
== Geografia fisica ==
Palazzo Adriano è situato su un altopiano alle falde del [[Monte delle Rose]] / Mali i Trëndafilët (appartenente alla catena dei [[Monti Sicani]]) nell'entroterra di Palermo, al confine con la [[provincia di Agrigento]]. Il paese è ubicato a 695 {{M|695|ul=m s.l.m.slm}} alle pendici del cozzo Braduscia.
 
=== Territorio ===
Il territorio di Palazzo Adriano si estende per 12.925{{formatnum:12925}} ettari, corrispondente a quella parte del territorio antico di [[Prizzi]] donato, nel [[1160]], ai [[monaci cistercensi]] del monastero di San Cristoforo, situato tra [[Filaga]] e Monte ScuroMontescuro<ref>{{cita|Oliveri|10-12}}.</ref>.
* Classificazione sismica: zona 2 (sismicità medio-alta), Ordinanza PCM n. 3274 del 20/03/2003<ref>{{cita web|url=http://www.protezionecivile.it/cms/attach/editor/rischio-sismico/perProvincia.pdf |titolo= Classificazione sismica dei comuni italiani|accesso=23 agosto 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090418213644/http://www.protezionecivile.it/cms/attach/editor/rischio-sismico/perProvincia.pdf |formato=pdf|dataarchivio=18 aprile 2009}} {{pdf}}</ref>
 
==== Orografia ====
[[File:Panorama-Palazzo Adriano.jpg|miniatura|Panorama di Palazzo Adriano]]
* [[Monte delle Rose]] / Mali i Trëndafilëvet , (1.436 {{M|1436|u=m}})
* Monte Indisi (1.187 {{M|1187|u=m}})
* Monte Scuro detto anche Montescuro / Mali i Zi (1.301 {{M|1301|u=m}})
* Colle San Nicola / Kodra Shën Kolli ({{M|648 |u=m}})
 
==== Idrografia ====
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== Storia ==
=== Età medievale ===
I primi dati sull'esistenza del ''casale Arianum'' si hanno fin dal [[1060]]{{CitazioneSenza necessariafonte}} sotto il regno del [[conte Ruggero]], quando [[San Gerlando|Gerlando]] (primo [[Arcidiocesi di Agrigento|vescovo di Agrigento]] dopo la cacciata dei [[saraceni]]) fondò le prime 14 prebende canonicali della mensa arcivescovile di [[Agrigento]], con le decime dovute da alcuni borghi e luoghi abitati delle diocesi, tra cui sono riportati [[Prizzi]] e il suddetto casale ''Arianum''. Più certi sono i dati sul casale di Palazzo Adriano riportati in un documento del [[1160]] (in cui venne scritto "''sicut dividitur aqua inter Adrianum et Peritium" "Come si divide l'acqua tra Adriano e Prizzi"''<ref>{{cita|Buscemi|XII}}.</ref><ref>Un'altra edizione del diploma, il cui originale è perduto, riporta tali parole: ''[...] sicut dividit a qua inter Arianum et fericium usque ad pirum forcatum''; cfr. {{cita|Caldarella|15}}.</ref>) e, in seguito, in altri documenti del [[1243]] ([[Federico II di Svevia|Federico II]] conferma la donazione di [[Matteo Bonello]] delle terre ai monasteri e concede al monastero di Santa Maria di [[Fossanova]] la ''Villa di Adriano'', fino ad allora di pertinenza del demanio della Corte Imperiale, compresa la giurisdizione sugli abitanti), del [[1273]] (atto di divisione tra i monasteri di Sant'Angelo e San Cristoforo dove per la prima volta si ritrova il nome ''Palacium Adriani''{{CitazioneSenza necessariafonte}}) e di altri documenti che risalgono all'epoca dei [[Vespri Siciliani]].
 
A partire dal [[1282]] i feudi che oggi costituiscono il territorio di Palazzo Adriano videro susseguirsi più di trenta baronie concesse in [[enfiteusi]] tutte dagli abati del monastero di Santa Maria di [[Fossanova]]. Quest'ultimo ebbe riconosciuto il diritto di amministrazione dei feudi per più di 500 anni fino al [[1787]], quando la Real Corte di [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV di Napoli]] incamerò tutte le terre, affidandone l'amministrazione alla Reale [[RealeBasilica della Santissima Trinità del Cancelliere#Commenda della Magione|Commenda della Magione]] di Palermo. Alcuni enfiteuti sono stati Nicolò de Apilia (Abella)<ref name=":0" />, Margherita [[Ventimiglia (famiglia)|Ventimiglia]], i [[Villaragut|Villaraut]], gli [[Upezzinghi|Opezzinghi]], i Montescuro, i [[Notarbartolo]] ed altri.
 
=== Età moderna ===
Una pagina importante nella storia di Palazzo Adriano è stata scritta a partire dal [[XV secolo]], quando un gruppo di militari [[albanesi]], gli ''[[arbëreshë]]'', si insediò nella zona ormai disabitata ripopolandola. Con la caduta delle ultime resistenze albanesi capeggiate da [[Giorgio Castriota Scanderbeg|Giorgio Castriota Skanderbeg]], numerosi albanesi dovettero abbandonare l'[[Albania]] per fuggire all'avanzata devastante [[Impero ottomano|turca]], raggiungendo la [[Sicilia]] e insediandosi nel piccolo casale costruito da pastori e contadini. Con le altre andate migratorie, provenientitra cui anche quelle di alcuni [[Arvaniti]] provenienti dalla [[Morea]] albanese, il casale crebbe di popolazione e di sviluppo.
 
Attraverso i secoli gli ''[[arbëreshë]]'' mantennero intatta la loro cultura e continuarono a parlare la [[lingua madre]] [[Lingua albanese|albanese]], fin quando, dal [[XIX secolo]], non entrarono nel paese famiglie provenienti dai territori vicini. Da allora l'equilibrio secolare si ruppe, dando inizio ad un impoverimento della lingua locale e vita ad una comunità in cui oggi coesistono famiglie di [[rito latino]] e di [[rito bizantino]]. Palazzo Adriano, difatti, aveva a lungo conservato cinque autonomie: amministrativa, giudiziaria, economica, religiosa e militare, di origine balcanica, permesse e riconosciute dalla legislazione del regno meridionale.
 
=== Simboli ===
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== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
[[File:Chiesa greco-bizantina.JPG|miniatura|[[Chiesa di Maria Santissima Assunta (Palazzo Adriano)|Chiesa matrice di Maria Santissima Assunta]] di rito bizantino (XVI secolo)]]
[[File:Church (9524890020).jpg|alt=|miniatura|[[Chiesa di Maria Santissima del Lume (Palazzo Adriano)|Chiesa Santa Maria Santissima del Lume]], di [[rito latino]], (XVII secolo)]]
[[File:Santa nicola.jpg|alt=|miniatura|[[Chiesa di San Nicola (Palazzo Adriano)|Chiesa di San Nicola]], di [[rito bizantino]] (XV secolo)]]
 
*[[Chiesa di Maria Santissima Assunta (Palazzo Adriano)|Chiesa di Maria Santissima Assunta]] ([[XVI secolo]]), di [[rito bizantino]], sita in piazza Umberto I, nella parte centrale del paese, all'interno viene custodito il simulacro di [[Antonio abate|Sant'Antonio il Grande]] e il simulacro dell'[[Immacolata Concezione]], è considerata la più grande e la più decorata tra le chiese di rito bizantino di Sicilia e Calabria, inoltre è la chiesa madrematrice del rito bizantino, attualmente le funzioni religiose sono tenute dal Papàs Piergiorgio Scalia,paese;
* [[Chiesa di Maria Santissima del Lume (Palazzo Adriano)|Chiesa di Maria Santissima del Lume]] ([[XVIII secolo]]), inizialmente di [[rito bizantino]] oggie èin diseguito ceduta al [[rito latino]], sita in piazza Umberto I, nella parte centrale del paese, all'interno custodisce il simulacro della [[Madonna di Fátima|Madonna di Fatima ,]], il simulacro di [[MadonnaAntonio di FátimaPadova|il simulacro di Sant'Antonio dadi Padova]], il simulacro di [[Francesco da Paola|San Francesco da Paola]] e il neo restaurato simulacro dell'[[Immacolata Concezione|Immacolata concezione]], è la chiesa madre del rito latino, attualmente le funzioni religiose sono tenute da Padre Emilio Cassaro,;
* [[Chiesa di Maria Santissima del Carmelo (Palazzo Adriano)|Chiesa di Maria Santissima del Carmelo]] ([[XVI secolo]]), inizialmente di [[rito bizantino]] oggie èin diseguito ceduta al [[rito latino]], sita in via XX Settembre, nella parte centrale del paese. A navata unica, presenta un portale con colonne dai capitelli corinzi. All'interno è stata ambientata la sala cinematografica del film [[Nuovo Cinema Paradiso]] di [[Giuseppe Tornatore]], al suo interno viene custodito il simulacro della [[Beata Vergine Maria del Monte Carmelo|Madonna del Carmine]] e, di [[San Giuseppe]], della Pietà e di Santa Rosalia.
* Chiesa di [[Giovanni Battista|San Giovanni Battista]] ([[XVII secolo]]) di [[rito bizantino]], sita in via Emerico Amari. Anche questa chiesa, di proporzioni modeste, ma artisticamente ben costruita, è stata eretta ad opera dei profughi albanesi a Palazzo Adriano. EssaLa èchiesa stataanticamente interamenteera restaurataannessa daiad benemeritiun coniugiconvento Pietrodi Parrinosuore ecollegine Rosalia(di Lauroclausura) nelche [[1963|1965]].fino All'internoalla custodisceprima ilmetà simulacrodel disecolo [[Giovanniscorso Battista|Sanera Giovannisede Battista]],di e la tela dialcune Santaclassi Ritadella dascuola Casciaelementare.
* Chiesa di [[Antonio di Padova|Sant'Antonio da Padova]] ([[XV secolo]]) di [[rito latino]], sita fuori paese, al suo interno vi è un piccolo simulacro di [[Antonio di Padova|San Antonio da Padova]],
* Chiesa della [[Madonna del Rosario|Madonna del rosario]] (detta della Pietà) ([[XVIII secolo]]) di [[rito bizantino]],. La chiesa, non molto lontana dall'abitato, venne costruita a spese del nobile Bartolomeo Costa nell'anno [[1729]]. Gravemente lesionata dal tempo e dalle intemperie, essa venne completamente restaurata nel [[1966]]. Essendo stato aggiunto allora un campanile di piccole proporzioni, si venne a trasformare lievemente l’antica struttura architettonica, in questa piccola chiesa viene celebrata la festa dell'[[Ascensione di Gesù|Ascensione del Signore]], anticamente chiamata "''festa de lattuche''".
* [[Chiesa di San Nicola (Palazzo Adriano)|Chiesa di San Nicola]] ([[XV secolo]]), sita in salita SS. Crocifisso, di [[rito bizantino]], all'interno viene custodito il simulacro del Santo Patrono [[San Nicola di Bari|San Nicola]] e la "vara" del [[Crocifissione di Gesù|Santissimo Crocifisso]], scolpita dal Marabitti nel [[1639]]; di recente ristrutturazione è stata riaperta dopo circa mezzo secolo di chiusura per problemi alla struttura; è la chiesa più antica del paese, costruita dagli albanesi dopo il loro arrivo.
* [[Santuario di Maria Santissima delle Grazie]] ([[XVI secolo]]), sito fuori paese, di [[rito bizantino]], all'interno viene custodito il simulacro della [[Madonna delle Grazie]], attualmente è retto dall’[[Archimandrita]] Marco Sirchia,;
* Cappella di [[Calogero di Sicilia|San Calogero]] di rito Latino, sito fuori paese.
*Cappella di [[Calogero di Sicilia|San Calogero]] di rito Bizantino, sitosita fuori paese e ristrutturata da pochi anni da parte di privati. Ogni anno il 18 giugno (in cui si fa memoria del Santo), viene celebrata la Divina Liturgia.
 
=== Architetture civili ===
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[[File:Palazzo barone Pietro Mancuso.jpg|miniatura|Palazzo dei baroni Mancuso, (XVIII secolo)]]
[[File:Villa barone Vincenzo Mancuso Pasciuta, fine del XIX secolo.jpg|miniatura|Villa del barone Vincenzo Mancuso Pasciuta (XIX-XX secolo)]]
* Palazzo Municipale (ex Palazzo Dara): sito in Piazza Umberto I, palazzettoedificio appartenuto alla famiglia Dara, di nobili origini ''[[XVIII secoloArbëreshë|settecentescoarbëreshe]]''. Palazzetto settecentesco, caratterizzato da un arco di entrata attraverso il quale si accede in un cortile interno adornato da una fontana. Il palazzo è di proprietà del comune dal [[1948]].<ref name=monumenti>{{cita web|url=http://www.comune.palazzoadriano.pa.it/Monumenti.html|titolo=Monumenti di Palazzo Adriano|accesso=23 agosto 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110517143306/http://www.comune.palazzoadriano.pa.it/Monumenti.html|dataarchivio=17 maggio 2011}}</ref>.
* Palazzo dei Baroni Mancuso: palazzetto settecentesco prospiciente sulla piazza principale e dotato di più ingressi, sia su via Vittorio Emanuele che su via Armando Diaz, dove il toponimo Orto Barone ricorda la proprietà originaria dell'attuale giardino pubblico donato dai Mancuso. Il palazzo, forse originariamente dimora dei Baroni Schirò, passò ai baroni Mancuso tra cui si ricorda [[Pietro Mancuso]] Dara, prodittatore nominato da Garibaldi nel 1860 e successivamente Sindaco della cittadina per qualche decennio. Nella prima metà del Novecento a pianterreno erano allocati i trasformatori per l'elettricità prodotta da un impianto idroelettrico del Barone Vincenzo Mancuso Pasciuta, figlio del precedente, che fu la prima forma di alimentazione di tal genere per Palazzo Adriano.
* Casa d'infanzia di [[Francesco Crispi]], sita nell'omonima via, con una lapide commemorativa sulla facciata.
* Villa del Barone Vincenzo Mancuso Pasciuta: sita in Viale Vittorio Veneto, fu realizzata tra la fine del XIX e i primi anni del XX secolo. La casa, il cui giardino è stato occupato da una costruzione moderna, fu decorata con pitture di [[Giuseppe Enea]], pittore-decoratore palermitano attivo anche nel Teatro Massimo di Palermo. Adiacente al giardino scomparso era altro terreno che fu donato dal Barone Vincenzo a favore della stazione del treno che fu inaugurata nel 1920. I pilastrini del cancello furono realizzati dall’architetto [[Emanuele Palazzotto]] alla fine degli anni Trenta del Novecento, autore anche della cappella Mancuso nel cimitero locale. Palazzotto aveva sposato Angela figlia del barone Vincenzo.
* Villa comunale (o parco della Rimembranza): sito in viale Vittorio Veneto, la sua costruzione iniziò nel [[primo dopoguerra]] ([[1920]]), per volere delle autorità comunali. Il parco è dedicato alla memoria dei palazzesi caduti nel [[primo conflitto mondiale]], e vi sono stati piantati 45 alberi, tanti quanto i caduti<ref name=monumenti/>, oltre ai quali vi è una lapide in memoria del Capitano dei Carabinieri [[Mario D'Aleo]], ucciso da [[Cosa nostra|Cosa Nostra]].
* Fontana di piazza Umberto I: risale al [[1608]]; riporta sulle lapidi, il nome degli amministratori che la fecero costruire. A realizzare la fontana, dalla caratteristica forma ottagonale, furono i [[Chiusa Sclafani|chiusesi]] Nicolò Gagliano e Vito Termini ([[1607]]) e il [[Burgio|burgitano]] Vito Lo Domino ([[1684]]), che scolpì, in gusto [[barocco]], un vaso con pigna<ref name=monumenti/>, oggi custodito nella sala antica del Palazzo Municipale.
* Lavatoio comunale: fu costruito nel [[1938]], in pieno [[Fascismo|regime fascista]], per volere di [[Benito Mussolini]]; visitando il paese in occasione dell'inaugurazione della diga del lago di Gammauta, infatti, vide alcune donne in ginocchio lavare i panni presso le sorgenti aperte di Fontana Grande (alla fine dell'odierna via XX settembre), battendo la biancheria su alcune pietre, e decise di far costruire un lavatoio. L'edificio è stato restaurato alcuni anninel fa2010<ref name=monumenti/>.
* Ex stazione ferroviaria, dal 2021 adibita a stazione dei carabinieri, sita in via Pietro Nenni.
* Casa Del Fanciullo: sita in Viale Vittorio Veneto, è sede degli uffici scolastici di Palazzo Adriano, ma nei decenni precedenti, soprattutto il dopoguerra, è stata sede della scuola primaria e secondaria del Paese e centro di colonie estive di numerosi bambini ed adolescenti venuti anche soprattutto dalle grandi città vicine come [[Palermo]].
 
Esistono nel territorio comunale di Palazzo Adriano delle fabbriche in zone rurali di campagna simili a masserie, come ad esempio il "Casale Borgia" oggi ribattezzato "Resort Casale Borgia".
 
=== Architetture militari ===
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* Un particolare che caratterizza Palazzo Adriano è la notevole presenza di fontane da cui sgorga acqua fresca, sono 33 le fontane presenti nel territorio palazzese, la più caratteristica; la fontana ottagonale di Piazza Umberto I, inoltre è presente una fontana, sempre in piazza Umberto I, con inciso il nome del proprietario, la famiglia Dara.
* Piazza [[Papa Giovanni Paolo II]], nei pressi dell'ex ospedale, si trova il punto di atterraggio dell'elisoccorso.
* Piazzale Gen. [[Carlo Alberto Dalladalla Chiesa]] sito sul piazzale dell’ex stazione ferroviaria, inaugurato nel novembre 2018 in memoria delle vittime di mafia<ref name="vittimemafia">{{cita news|url=https://www.magaze.it/wps/2018/11/18/palazzo-adriano-intitolate-vie-in-ricordo-delle-vittime-di-mafia-il-prefetto-il-paese-torni-a-camminare-sulle-proprie-gambe/|titolo=Palazzo Adriano, intitolate vie in ricordo delle vittime di mafia. Il Prefetto: "Il paese torni a camminare sulle proprie gambe"|autore=Epifania Lo Presti|pubblicazione=Magaze.it|data=18 novembre 2018|accesso=19 novembre 2018}}</ref>
 
=== Siti archeologici ===
Nel territorio di Palazzo Adriano si trovano, ancora integri, sia la ''Pietra di Salomone'', sulla cui parete ovest si trovano alcune stanze, scavate dai bizantini e usate come vedette, sia la ''Pietra dei Saraceni'', in cui è scolpita una scala che porta ada un pozzo di forma circolare, probabilmente per la raccolta dell'acqua piovana.
 
=== Aree naturali ===
Gran parte del territorio del comune di Palazzo Adriano ricade all'interno della [[riserva naturale orientata Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio]], istituita nel [[1997]] e comprendente anche i territori dei comuni di [[Bivona]], [[Burgio]] e [[Chiusa Sclafani]]<ref>{{cita web|url=http://www.provincia.agrigento.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/2348|titolo=Riserva naturale orientata Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio|accesso=24 agosto 2010}}</ref>; nel territorio della riserva naturale sono stati trovati i più antichi reperti fossili della Sicilia<ref>{{cita web|url=http://www.parks.it/riserva.monti.palazzo.adriano|titolo=Il Portale dei Parchi italiani|accesso=24 agosto 2010}}</ref>.
 
== Società ==
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| colspan="2" align="center" | '''Evoluzione storica della<br />popolazione'''
|-
| [[1625]]
| {{formatnum:2841}}
| 2.841
|-
| [[1715]]
| {{formatnum:3428}}
| 3.428
|-
| [[1765]]
| {{formatnum:3875}}
| 3.875
|-
| [[1861]]
| {{formatnum:5181}}
| 5.181
|-
| [[1882]]
| {{formatnum:5882}}
| 5.882
|-
| [[1986]]
| {{formatnum:2964}}
| 2.964
|-
| [[1991]]
| {{formatnum:2767}}
| 2.767
|-
| [[2001]]
| {{formatnum:2530}}
| 2.530
|-
| [[2011]]
| {{formatnum:2227}}
| 2.227
|}
{{Demografia/Palazzo Adriano}}
 
Nonostante l'ampiezza del territorio, la popolazione di Palazzo Adriano non ha mai raggiunto quote elevatissime: dopo essere stato disabitato nel [[XIII secolo]] e ripopolato dagli albanesi in quello successivo, il paese ha vissuto un forte incremento demografico nel [[XVII secolo]], fino ad arrivare a quasi 6.000{{formatnum:6000}} abitanti alla fine del [[XIX secolo]]. A causa del fenomeno dell'emigrazione che colpì Palazzo Adriano e l'intera Sicilia, tra la fine dell'[[Ottocento]] e l'inizio del [[Novecento]] la popolazione dapprima si stabilizzò, poi cominciò a decrescere, fino a quando, nel [[secondo dopoguerra]], arrivò a perdere più di mille abitanti. Negli ultimi decenni la popolazione si mantenne costante intorno ai 3.000{{formatnum:3000}} abitanti; all'inizio del [[XXI secolo]], giunse a circa 2.600{{formatnum:2600}} abitanti.
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
[[File:PalazzoAdrianolapide.JPG|miniatura|Lapide marmorea commemorativa degli [[albanesi]] di Palazzo Adriano agosto 14821982]]
[[File:Gruppo di ragazzi in costume albanese di Palazzo Adriano.JPG|miniatura|Costumi albanesi riprodotti su modello di quelli antichi]]
Gli stranieri residenti a Palazzo Adriano al 1º gennaio 2024 sono 57 e rappresentano il 3,2% della popolazione residente.<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it|titolo=Cittadini stranieri: popolazione residente per sesso e bilancio demografico al 1° gennaio 2024|accesso=8 luglio 2024}}</ref>
Al 1º gennaio 2020 risultano 34 residenti stranieri.
La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dal Bangladesh con il 31,6% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dalla Romania.<ref>[https://www.tuttitalia.it/sicilia/68-palazzo-adriano/statistiche/cittadini-stranieri-2024 cittadini stranieri] tuttitalia.it</ref>
 
La [[lingua albanese]] e la cultura originaria è andata irrimediabilmente persa nel [[XIX secolo]], ma si è mantenuto il [[rito bizantino]] degli avi. Il rito è l'unico elemento che rappresenta l'origine, l'identità degli antichi abitanti, e continua a preservare la memoria storica. I costumi femminili albanesi di Palazzo Adriano, anch'essi persi<ref>I costumi tradizionali femminili di foggia albanese di Palazzo Adriano sono andati persi insieme alla [[linguaLingua (linguistica)|lingua]] e agli usi abituali, in un processo di logoramento conclusosi alla fine del [[XIX secolo]] e l'inizio del [[XX secolo]]. Dagli anni [[2000]] Suor [[Isidora Petta]] ([[1925]]-[[2016]]) di [[Piana degli Albanesi]], educatrice e guida spirituale dell'ordine delle [[Suore Basiliane Figlie di Santa Macrina]], punto di riferimento per tutta la comunità di Palazzo Adriano, ha lavorato per una ripresa del costume, con il [[ricamo]] di più costumi su imitazione di quelli ancora in uso a Piana degli Albanesi, non assendociessendoci molta documentazione su quelli di Palazzo, che comunque possedevano una [[Origine|matrice generale]] uguale con le colonie albanesi di Sicilia. Gli ori e i [[gioielleriaGioielleria|gioielli]] del costume tradizionale sono stati successivamente presi dagli [[Oreficeria|orafi]] di Piana degli Albanesi.</ref>, tuttavia in fase di ripresa, sono stati ripresi in alcuni acquerelli da [[Jean Houel]]<ref>I suoi acquerelli sono conservati presso il [[museo dell'Ermitage]].</ref> quando, facendo un viaggio in Sicilia e a Malta alla fine del Settecento, sostò per un breve periodo a Palazzo Adriano, affermando che: "[...] le donne albanesi si vestono con grande sfarzo nei giorni di festa"<ref>{{cita web|url=http://www.comune.palazzoadriano.pa.it/AbitiTradizionali.htm|titolo=Abiti tradizionali|accesso=4 settembre 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110517143110/http://www.comune.palazzoadriano.pa.it/AbitiTradizionali.htm|dataarchivio=17 maggio 2011}}</ref>.i
 
=== Lingue e dialetti ===
L'[[idioma]] più diffuso è la [[lingua italiana]]. Il [[dialetto]], entrato preponderatamente dal [[XIX secolo]], fa parte della famiglia dei dialetti centro-occidentali del [[Lingua siciliana|siciliano]].
 
Sebbene Palazzo Adriano sia delimitato come "comune di minoranza albanofona" ai sensi della [[s:L. 15 dicembre 1999, n. 482 - Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche|legge 482/99]] ("Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche"), la [[lingua albanese]], l'''[[Lingua arbëreshe|arbëresh]]'', non è più la lingua comune della [[comunità]], ed è oggi persa. L'[[Lingua albanese|albanese]] sussiste nelle [[Preghiera|preghiere]] [[Divina liturgia|liturgiche]] delle [[Parrocchia|parrocchie]] di [[rito bizantino]]<ref>La [[divina liturgia]] è solitamente in [[lingua greca antica|greco]], come di tradizione per tutti gli [[Oriente cristiano|orientali]] prima dell'[[epoca moderna]], ma non mancano le liturgie in [[lingua albanese]], così come le preghiere, le novene, il rosario o i canti in albanese, specialmente in occasioni importanti.</ref> ed è parlata solo da pochi ([[Sacerdote|sacerdoti]] di [[Rito bizantino|rito orientale]], i ''papàdes'', [[Intellettuale|intellettuali]], ex-studentesse del "Collegio di Maria", ex-studenti del "Seminario Italo-Albanese"<ref>Entrambi sono a [[Piana degli Albanesi]].</ref> ed anziani del posto). Sul [[Monte delle Rose]] (''Mali i TrëndafilëtTrëndafilëvet'' ) gli ''[[arbëreshë]]'' di Palazzo Adriano sono soliti recarsi ogni [[1º agosto]] (''E para e gushtit)'' per intonare il [[canto]] nostalgico dell'esule [[Albanesi|albanese]] ''[[O e bukurà Morè]]'' (OOh bella [[Peloponneso|Morea]]) rivolti verso l'[[Albania]], loro terra natia<ref>"Allora ogni anno a contemplare io salgo/Che il ciel s'abbella alla stagione amena/Di primavera, e la natura tutta/Al dolce sussurrar si desta e ride/Là donde il Sol rinasce; e sospirando/Chiamo la terra dè miei padri, e grido:/Ahi! Come ti lasciai bella Morea/Per non vederti più!...". Dai versi di Mons. [[Giuseppe Crispi]], tratti da "Memorie Storiche".</ref><ref>Gli albanesi di Palazzo Adriano hanno sempre usato scalare la [[Montagna delle Rose]] per sentire vicina la loro [[Albania]]. Il Mons. [[Giuseppe Crispi|Crispi]] annota la data di giugno, mentre il [[Gabriele Dara junior|Dara]] parla "dell'està". Poiché la Montagna delle Rose è alta m 1420, nei mesi di maggio e giugno il clima è ancora rigido e quindi si è fissata la data del primo [[agosto]] per condizioni climatiche più favorevoli. L'attaccamento alle proprie radici, alla famiglia e alla propria terra, sono delle pietre miliari per ogni ''arbëresh''. Egli non deve dimenticare la [[lingua madre]], la [[Religione|fede]], gli usi, i costumi e le tradizioni della propria origine. Questo vibrante momento di grande emozione viene completato dall'[[Divina liturgia|ufficiatura liturgica]].</ref>.
 
Il [[toponimo]] Palazzo Adriano presenta la forma in ''[[Arbëreshë|arbëresh]]'' "''Pallaci''", i suoi abitanti sono chiamati dalle comunità dell'Eparchia ''pallacjot/e'' (palazzese/a) o ''pallacjotët'' (palazzesi).
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=== Religione ===
[[File:Palazziotooo.jpg|miniatura|[[Santuario della Madonna delle Grazie (Palazzo Adriano)|Santuario della Madonna delle Grazie]] di rito bizantino]]
La caratteristica principale di Palazzo Adriano è la convivenza di due differenti [[Etnia|gruppi etnico]]-religiosi, che pertanto seguono [[Rito religioso|riti]] diversi: gli abitanti d'origine [[Arbëreshë|albanese]] di [[rito bizantino]], detti impropriamente anche "greci", e i siciliani di [[rito romano]], i "latini". Entrambi i gruppi conservano i propri usi, costumi e tradizioni, ed il loro attaccamento al proprio rito talvolta sfocia in controversie e rivendicazioni su fatti storici e culturali che coinvolsero buona parte del paese: l'acredine che più oppose i due gruppi è quella dovuta alle varie ipotesi riguardanti le origini di Palazzo Adriano. Palazzo Adriano appartiene all'[[Eparchia di Piana degli Albanesi]], dopo essere stata per secoli all'interno dell'[[Arcidiocesi di Agrigento]] e successivamente nell'[[Arcidiocesi di Monreale]]
[[File:Stemma Suore Basiliane Italo-Albanesi.jpg|thumb|left|L'insegna delle suore basiliane a Palazzo Adriano]]
Dal 1924 la Congregazione delle [[Suore basiliane figlie di Santa Macrina]] di rito bizantino, presente nelle comunità italo-albanesi o in località in cui sono presenti emigrati o istituzioni ''[[arbëreshë]]'', opera di apostolato nelle parrocchie, di assistenza, di educazione e di istruzione dei bambini e dei giovani negli asili, nelle scuole e nei collegi e l'assistenza agli ammalati, agli anziani ed agli invalidi.
 
Da Palazzo Adriano furono vescovi ordinanti per gli albanesi di rito greco di Sicilia [[Francesco Chiarchiaro]] † (23 settembre 1748 - 31 ottobre 1834 deceduto) e [[Giuseppe Crispi]] † (14 aprile 1836 - 10 settembre 1859 deceduto), titolari di [[Diocesi di Lampsaco|Lampsaco]] nell'odierna Turchia; mentre fu vescovo ordinante per gli albanesi di rito greco-bizantino di Calabria [[Giovanni Barcia]] † (24 aprile 1902 - 2 dicembre 1912 deceduto), titolare di [[Diocesi di Croia|Croia]] in Albania. Sono stati da Palazzo Adriano anche monaci basiliani del [[Abbazia territoriale di Santa Maria di Grottaferrata|Monastero Esarchico di Grottaferrata]]; l'ultimo dei quali è stato Padre Antonio Costanza † (27 marzo 1931 - 02 agosto 2024), ex direttore del laboratorio di restauro del libro antico.
Dal [[1924]] la Congregazione delle [[Suore basiliane figlie di Santa Macrina]] di [[rito bizantino]], presente nelle comunità italo-albanesi o in località in cui sono presenti emigrati o istituzioni ''[[arbëreshë]]'', opera di apostolato nelle parrocchie, di assistenza, di educazione e di istruzione dei bambini e dei giovani negli asili, nelle scuole e nei collegi e l'assistenza agli ammalati, agli anziani ed agli invalidi.
 
Da Palazzo Adriano furono vescovi ordinanti per gli albanesi di rito greco di Sicilia Francesco Chiarchiaro † (23 settembre 1813 - 1834 deceduto) e [[Giuseppe Crispi]] † (20 dicembre 1835 - 1859 deceduto), titolari di [[Diocesi di Lampsaco|Lampsaco]] nell'odierna Turchia; mentre fu vescovo ordinante per gli albanesi di rito greco-bizantino di Calabria Giovanni Barcia † (24 aprile 1902 - 1912), titolare di [[Diocesi di Croia|Croia]] in Albania. Sono stati da Palazzo Adriano anche monaci basiliani del [[Abbazia territoriale di Santa Maria di Grottaferrata|Monastero Esarchico di Grottaferrata]]; attualmente vi è Padre Antonio Costanza, direttore del Laboratorio di Restauro del Libro antico.
 
=== Tradizioni e folclore ===
{{C|La sezione contiene descrizioni dettagliate di eventi minori e inserimenti tipo volantino pro loco non enciclopedici nei contenuti e nel linguaggio. Gli eventi rilevanti sarebbero da collocare nella sezione "Eventi" corredati di fonti autorevoli. Da rivedere come richiesto da [[Wikipedia:Modello di voce/Centro abitato#Tradizioni e folclore]].|Eventi|maggio 2020}}
 
A Palazzo Adriano durante l'anno ci sono numerose ricorrenze religiose e sociali dovute alla compresenza delle due differenti [[Gruppo etnico|etnie]]: quella [[Arbëreshë|albanese]] (di [[rito bizantino]]) e quella [[sicilia]]nasiciliana (di [[Rito romano|rito latino]]). Gli originari ''[[arbëreshë]]'' amano conservare e tramandare le antiche tradizioni e cerca di recuperare quelle tramontate sulla base dei racconti delle persone anziane e dei documenti storici.
* [[Epifania]], secondo la liturgia bizantina, la tradizionale "vulata da palumma" in piazza Umberto I, 6 gennaio.
[[File:Palazzo Adriano fontana ottagonale.jpg|miniatura|La fontana ottagonale e la [[Chiesa di Maria Santissima Assunta (Palazzo Adriano)|matrice]] del rito bizantino]]
* [[Epifania]] (Sant''UjëtAntonio eil pagëzuam'')grande, secondo la [[Divina liturgia|liturgia]] [[Rito bizantino|bizantina]], labenedizione tradizionaledel "vulatabestiame da palumma" in piazzae Umbertomacchine Iagricole, [[617 gennaio]].
* San Giuseppe, secondo il rito latino, processione per le vie del paese con il simulacro di San Giuseppe, tradizionale "tavolata del pane" in onore del Santo, 19 marzo.
*[[Antonio abate|Sant'Antonio il grande]] (''Shën Gjoni i Math''), secondo la [[Divina liturgia|liturgia]] [[Rito bizantino|bizantina]], benedizione del bestiame e macchine agricole, [[17 gennaio]].
* Pasqua, secondo la liturgia bizantina processione con l'urna del Cristo morto.
* Carnevale (''Karnevalli''), festività molto attesa, nelle serate del sabato e domenica si balla nelle sale dei rispettivi circoli, a partire dal 17 gennaio fino al martedì prima delle ceneri.
* Martedì di Pasqua, festa della Madonna delle Grazie secondo la liturgia bizantina, Processione per le vie del paese.
* [[San Giuseppe]], secondo il [[rito latino]], processione per le vie del paese con il simulacro di San Giuseppe, tradizionale "tavolata del pane" in onore del Santo, [[19 marzo]].
* Primo maggio festa dei novelli sposi.
* [[Pasqua]] (''Pashkët''), secondo la [[Divina liturgia|liturgia]] [[Rito bizantino|bizantina]] processione con l'urna del Cristo morto e funzione caratteristica de "''apriti porte''".
* Peregrinatio Mariae, secondo il rito latino, processione per le vie del paese con il simulacro della Madonna di Fatima, 13 maggio.
* Martedì di Pasqua, festa della Madonna delle Grazie (''Festa e Shën Mërisë'') secondo la [[Divina liturgia|liturgia]] [[Rito bizantino|bizantina]], Processione per le vie del paese.
* Martedì di Pentecoste, festa della Madonna dell'Entrata (Odigitria o Itria), secondo la liturgia bizantina, processione per le vie del paese con il quadro della Madonna dell'Entrata.
* Primo maggio (''E para e mait'', '''U Maju'') festa dei novelli sposi, [[1º maggio]].
* [[MadonnaSan pellegrina|PeregrinatioAntonio Mariae]]da Padova, secondo il [[rito latino]], processione per le vie del paese con il simulacro delladi MadonnaSant'Antonio dida FatimaPadova, [[13 maggio]]giugno.
* San Calogero, secondo il rito bizantino.
* Martedì di [[Pentecoste]], festa della [[Odigitria|Madonna dell'Entrata]] (Odigitria o Itria), secondo la [[Divina liturgia|liturgia]] [[Rito bizantino|bizantina]], processione per le vie del paese con il quadro della [[Odigitria|Madonna dell'Entrata]].
* [[S. Antonio da Padova|San AntonioGiovanni da Padova]],Battista secondo illa [[ritoliturgia latino]]bizantina, processione per le vie del paese con il simulacro di Sant'AntonioSan daGiovanni Battista e tradizionale “rumputa ri pignati” in piazzetta Garibaldi, tradizionale fiera del Padovabestiame, [[1324 giugno]].
* San Pietro, si festeggia "''A squagliata du chiummu''", festa di antica provenienza che non prevede nessuna celebrazione religiosa, è solito far liquefare pezzi di piombo e, una volta raffreddati interpretare la figura ottenuta, 29 giugno.
* [[San Calogero di Sicilia|San Calogero]], secondo il [[rito bizantino]], secondo la credenza comune il [[18 giugno]] l'acqua del fiume diventerebbe miracolosamente in grado di guarire dai [[Reumatismo|reumatismi]] chi vi si bagna.
* Sagra della Cuccìa festa di origini albanesi, 1º agosto.
* [[San Giovanni Battista]] (''Shën Gjon Pagëzori'') secondo la [[Liturgia bizantina]], processione per le vie del paese con il simulacro di San Giovanni Battista e tradizionale “rumputa ri pignati” in piazzetta Garibaldi, tradizionale fiera del bestiame, [[24 giugno]].
* Primo di agosto, escursione alla [[Montagna delle Rose]], ufficiatura liturgica bizantina e canti albanesi "O E Bukura More" 1º agosto.
* [[Pietro apostolo|San Pietro]], si festeggia "''A squagliata du chiummu''", festa di antica provenienza che non prevede nessuna celebrazione religiosa da entrambe le chiese, è solito far liquefare pezzi di piombo e, una volta raffreddati interpretare la figura ottenuta, [[29 giugno]].
* SagraCanto della CuccìaParaklisis (''Grurë'')lamentazioni festaalla madre di origini albanesiDio), [[1º agosto]] - 14 agosto.
* La Fiera secondo la liturgia bizantina, processione per le vie del paese con i simulacri di San Nicola di Myra, Madonna delle Grazie e SS.Crocifisso, tradizionale fiera del bestiame, 16 agosto.
* Primo di agosto (''E para e gushtit''), escursione alla [[Montagna delle Rose]], [[Divina liturgia|ufficiatura liturgica]] [[Rito bizantino|bizantina]] e canti albanesi "O E Bukura More" [[1º agosto]].
*San Giuseppe e Madonna del Carmelo, la prima domenica di settembre, presso la [[Chiesa di Maria Santissima del Lume (Palazzo Adriano)|Chiesa Santa Maria del lume,]] di rito latino, si svolge una processione con i simulacri di san Giuseppe e della Madonna del Carmelo. Il venerdì prima viene allestita una tavolata di pane di san Giuseppe. Nello stesso giorno, sempre sul sagrato della parrocchia, viene celebrata la messa in onore dei festeggiamenti del patriarca san Giuseppe e della Madonna del Carmelo.
* Canto della Paraklisis (Lamentazioni alla Madre di Dio), [[1º agosto]] - [[14 agosto]].
* Esaltazione della Santa Croce secondo la liturgia bizantina, processione con il crocifisso per le vie del paese, tradizionale sagra degli gnocchi e del basilico, 14 settembre.
 
* San Martino, festa della famiglia e della solidarietà sociale di origine albanese, 11 novembre.
* La Fiera o 'A Fera (''Panairi'') secondo la [[Rito bizantino|liturgia bizantina]], la festa più sentita dai suoi abitanti, processione per le vie del paese con i simulacri di [[San Nicola di Myra]], [[Madonna delle Grazie]] e [[SS. Crocifisso|SS.Crocifisso]], tradizionale fiera del bestiame, [[16 agosto]].
* San Nicola di Mira secondo la liturgia bizantina, processione per le vie del paese con il simulacro del Santo Patrono Nicola di Myra, tradizionale sagra dei "Virgineddi", 5-6 dicembre.
*[[San Giuseppe]] e [[Nostra Signora del Monte Carmelo|Madonna del Carmelo]], la prima domenica di settembre, presso la [[Chiesa di Maria Santissima del Lume (Palazzo Adriano)|Chiesa Santa Maria del lume,]] di rito latino, si svolge una Solenne Processione, la più importante del rito latino e tra le più importanti del paese, con i Simulacri di San Giuseppe e della Madonna del Carmelo. Il venerdì prima della Solenne Processione, sul sagrato della medesima chiesa, viene allestita un'enorme tavolata di pane di San Giuseppe. Nello stesso giorno, sempre sul sagrato della Parrocchia, viene celebrata la Solenne Messa in onore dei festeggiamenti del Patriarca San Giuseppe e della Madonna del Carmelo.
* Santa Lucia, secondo il rito latino, benedizione del tradizionale pane di santa Lucia e della Cuccìa, processione per le vie del paese, 13 dicembre.
* [[Esaltazione della Santa Croce]] (''Ekzaltimin e Kryqisë së Shejtë'') secondo la [[Divina liturgia|liturgia]] [[Rito bizantino|bizantina]], processione con il SS. Crocifisso per le vie del paese, tradizionale sagra degli gnocchi e del basilico, [[14 settembre]].
* Natale, secondo la liturgia bizantina, divina liturgia di San Basilio, 24 - 25 dicembre.
* [[San Martino di Tours|San Martino]] (''Festa e Familjës''), festa della famiglia e della [[solidarietà]] sociale di origine albanese, [[11 novembre]].
* [[San Nicola di Mira]] (''Shën Kolli'') secondo la [[Divina liturgia|liturgia]] [[Rito bizantino|bizantina]], processione per le vie del paese con il simulacro del Santo Patrono Nicola di Myra, tradizionale sagra dei "Virgineddi", [[5 dicembre|5]]-[[6 dicembre]].
* [[Santa Lucia]] (''Shën Lluçia''), secondo il rito latino c'è una processione per le vie del paese, [[13 dicembre]].
* [[Natale]] (''Krishtlindjet''), secondo la [[Divina liturgia|liturgia]] [[Rito bizantino|bizantina]], divina liturgia di San Basilio, [[24 dicembre|24]] - [[25 dicembre]].
 
=== La Fiera 16 agosto ===
 
La Fiera, " 'A Fera" in palazzese, è una festa religiosa che si tiene in Palazzo Adriano dal [[14 agosto|14]] al [[16 agosto]] di ogni anno.
 
Alla festa, che coincide con quella della [[Chiesa di Maria Santissima Assunta (Palazzo Adriano)|chiesa di Maria Santissima Assunta]], partecipano anche centinaia di donne e uomini che seguono scalzi la processione che si snoda per le vie del paese.
È considerata dai suoi cittadini come la più importante e sentita festa del Paese, oltre ad essere la festa, secondo il [[rito bizantino]], più importante.
 
Alla festa, che coincide con quella dell'Assunta (15 agosto) a cui la Chiesa Madre è consacrata, la [[Chiesa di Maria Santissima Assunta (Palazzo Adriano)|Chiesa di Maria Santissima Assunta]], partecipano anche centinaia di donne che, per devozione, per grazia, per voto, seguono scalze la processione che si snoda per le vie del paese.
 
È una festa che attrae e richiama soprattutto chi non vive più nel piccolo paese siciliano.
 
==== Organizzazione ====
La Processioneprocessione è organizzata da 3tre Confraternite quanti sono i Simulacriconfraternite:
 
* Confraternita Di [[San Nicola di Bari|Sansan Nicola Di Myra]], (Santo Patrono di Palazzo Adriano) i confrati indossano una Maglia bianca con lo stemma della confraternita di appartenenza e il logo del Circolo Skanderbeg principale organizzatore della festa, e una fascia in vita di colore Verde con in più il simbolo dell'[[Eparchia di Piana degli Albanesi|Eparchia di Piana Degli Albanesi]].
* Confraternita della [[Madonna delledella Grazie|Madonna Della Grazia]]grazia, formata principalmente da sole donne,. leLe consorelle indossano una maglia bianca con i medesimi loghi e una fascia su spalla color Blu-Oro, colori che riprendono il manto della Madonna.
* Confraternita del [[Esaltazionesantissimo della Santa Croce|SS. Crocifisso]]crocifisso, la più numerosa, conta più di cento confrati, gli stessi indossano una maglia bianca con i medesimi loghi e una fascia di colore rosso sul quale è cucito il simbolo dell'[[Eparchia di Piana degli Albanesi|Eparchia di Piana Degli Albanesi]].
 
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
===== Svolgimento =====
[[File:Bandiera del Circolo Skanderbeg Palazzo Adriano - Chiesa Madre.jpg|thumb|150px|Gonfalone del circolo "Skanderbeg"]]
La festa inizia quando il simulacro della Madonna delle Grazie viene portato in spalla dal suo Santuario, sito fuori paese, alla Chiesa Madre, [[14 agosto]].
A Palazzo Adriano è operativo l'Ospedale "Regina Margherita": si tratta di una "unità operativa complessa" con tutte le sue divisioni di primariato. Inaugurato nel 1905, venne costruito accanto all'antico ospedale, a sua volta fondato nel 1790 dalla Reale Commenda della Magione di Palermo<ref>{{cita web|url=http://www3.unict.it/aos/Province/Palermo/palazzo_adriano.htm|titolo=Ospedale Palazzo Adriano|accesso=23 agosto 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090228184009/http://www3.unict.it/aos/Province/Palermo/palazzo_adriano.htm|dataarchivio=28 febbraio 2009}}</ref>. Negli ultimi tempi le prestazioni dell'ospedale sono state ridotte per attuare la riconversione della struttura e la realizzazione della [[Residenza sanitaria assistenziale]] (RSA)<ref>{{cita news|url=http://castronovo.splinder.com/post/19774511|titolo=Proteste all'ospedale di Palazzo Adriano|accesso=23 agosto 2010|urlmorto=sì}}</ref>.
 
In Piazza Umberto I ha sede da tanti decenni lo storico circolo "[[Giorgio Castriota Scanderbeg|Skanderbeg]]", il 4 novembre 2021 è stato visitato dal presidente della Repubblica dell'Albania [[Ilir Meta]] in occasione di una visita ai 5 comuni [[arbëreshë]] di Sicilia affermando che "[…] sulla base di questo prezioso patrimonio, è necessaria una maggiore cooperazione tra i comuni arbëreshë e albanesi, come un'ottima occasione per rafforzare i rapporti tra di noi, soprattutto nel campo del turismo culturale e storico.<ref>{{Cita web|url=https://www.facebook.com/ilirmetazyrtar|titolo=Ilir Meta}}</ref>"
La sera stessa, dopo il Canto della Paraklisis alla Madre di Dio, viene fatta una processione nella Piazza Principale del Paese con L'[[Epitaffio|Epìtafios]] della Madre di Dio e la chiesa benedetta con delle foglie di alloro.
 
Il pomeriggio successivo, viene portato il Simulacro di San Nicola dalla sua Omonima Chiesa alla Chiesa Madre, questo evento non accadeva da oltre 30 anni poiché la Chiesa di San Nicola è stata riaperta solo nel Giugno del 2018 per lavori di restauro.
 
La mattina del 16 agosto, alle 6:00 viene fatta la storica Alborata con "Scampanio dei sacri bronzi" vengono suonate le campane per "svegliare" il Paese ed avvertire tutti che è iniziata la grande Festa.
 
Nel pomeriggio vengono preparati i simulacri e le rispettive chiese.
 
Alle 21:00 circa inizia la processione, escono in ordine; San Nicola, la Madonna delle Grazie e il SS. Crocifisso, i simulacri percorrono le strade principali del Paese seguiti dalle Confraternite, i fedeli, I Sacerdoti, le Autorità Civili e Militari e la Banda Musicale, alla fine la Madonna delle Grazie ritorna momentaneamente in Chiesa Madre mentre San Nicola e il SS.Crocifisso tornano nella Chiesa di San Nicola (evento che si è ripetuto dopo 50 anni nell'agosto del 2018).
 
Successivamente il Simulacro della Madonna Delle Grazie verrà riportato al Santuario l'8 settembre, giorno della Natività di Maria.
 
La realizzazione della Festa è a cura del Comitato dei Festeggiamenti del SS.Crocifisso di Palazzo Adriano.
 
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
A Palazzo Adriano è operativo l'Ospedale "Regina Margherita": si tratta di una "unità operativa complessa" con tutte le sue divisioni di primariato. Inaugurato nel [[1905]], venne costruito accanto all'antico ospedale, a sua volta fondato nel [[1790]] dalla Reale Commenda della Magione di Palermo<ref>{{cita web|url=http://www3.unict.it/aos/Province/Palermo/palazzo_adriano.htm|titolo=Ospedale Palazzo Adriano|accesso=23 agosto 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090228184009/http://www3.unict.it/aos/Province/Palermo/palazzo_adriano.htm|dataarchivio=28 febbraio 2009}}</ref>. Negli ultimi tempi le prestazioni dell'ospedale sono state ridotte per attuare la riconversione della struttura e la realizzazione della [[Residenza sanitaria assistenziale]] (Rsa)<ref>{{cita news|url=http://castronovo.splinder.com/post/19774511|titolo=Proteste all'ospedale di Palazzo Adriano|accesso=23 agosto 2010|urlmorto=sì}}</ref>.
 
== Cultura ==
[[File:Gavril Dara.jpg|thumb|left|upright=0.7|[[Gabriele Dara Junior]] (1826 - 1885)]]
[[File:Gabriele Dara 1989 Albania stamp.jpg|thumb|upright=0.7|Francobollo del servizio postale di Stato d'Albania emesso nel 1989 in onore del poeta Gabriele Dara Junior]]
Nel tempo personalità di Palazzo Adriano, in maggioranza religiose, si sono distinte nella cultura, in special modo nella produzione letteraria albanese.
 
[[File:Gabriele Dara 1989 Albania stamp.jpg|thumb|upright=0.7|Gabriele Dara Junior (1826 - 1885) in un francobollo nazionale d'Albania]]
Tra questi da ricordare sono sicuramente: Papàs [[Paolo Maria Parrino]] ([[1710]] - [[1765]]), sacerdote di rito bizantino e letterato, allievo prediletto di P. [[Giorgio Guzzetta]], rettore del Seminario Italo-Albanese di Palermo e parroco della chiesa contigua di San Nicolò, contigua al Seminario medesimo. Scrisse varie opere rimaste inedite, compiendo altresì un'opera storica «su 'dei Macedoni, o sian Epiroti", sotto la guida del Guzzetta e del [[Nicolò Chetta|Chetta]]. Primo ad esporre le notizie sulle colonie albanesi, è stato iniziatore dell'ideologia romantica albanista<ref>{{cita web|url=https://iris.unipa.it/handle/10447/4385#.VrSnCSgRWXo|titolo=Paolo Maria Parrino e le origini dell'ideologia albanista. In Pietro Di Marco e Alessandro Musco (a cura di), Aspetti della cultura bizantina ed albanese in Sicilia (pp. 1-60). Palermo 2005 : Officina di Studi Medievali. Machina Philosophorum|autore=Mandalà M.|accesso=19 settembre 2019}} {{pdf}}</ref>; Mons. [[Giuseppe Crispi]] ([[1781]] - [[1859]]), [[vescovo]] ordinario degli albanesi di rito orientale in Sicilia, vescovo di [[Lampsaco]] e [[filologo]]. Una delle figure più importanti della comunità ''arbëreshe'' della Sicilia del periodo, è autore di una delle prime monografie sulla [[lingua albanese]]: "Memoria sulla lingua albanese (Palermo, 1831)"<ref>{{cita web|url=https://books.google.it/books?id=DfahkLLXvtsC&pg=PA76&lpg=PA76&dq=zef+crispi+krispi+arberesh&source=bl&ots=T4WBuwSaC_&sig=q4y0zcbf4hHStXGO5w0F92piYVQ&hl=it&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q=zef%20crispi%20krispi%20arberesh&f=false|titolo=Giuseppe Crispi (Zef Krispi) in Albanian Identities: Myth and History|autore=(a cura di) Stephanie Schwandner-Sievers, Bernd Jürgen Fischer|accesso=19 settembre 2019}} {{pdf}}</ref>. Fu [[zio]] di [[Francesco Crispi]], al quale diede una prima educazione; [[Giovanni Emanuele Bidera]] ([[1784]] - [[1858]]), [[poeta]] e [[drammaturgo]]; [[GavrilGabriele Dara Junior]] ([[1826]] - [[1885]]), [[politico]] e [[poeta]]. Egli è considerato come uno dei primi [[scrittori]] della ''Rilindja'', la rinascita nazionale albanese<ref>{{cita web|url=https://books.google.it/books?id=haFlGXIg8uoC&pg=PA98&lpg=PA98&dq=gabriele+dara+arberesh&source=bl&ots=dOwN2PE7OX&sig=h_TQC9wTx4BQ6jxWhk3UW266QLc&hl=it&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q=gabriele%20dara%20arberesh&f=false|titolo=Gabriele Dara in Historical Dictionary of Albania|autore=Robert Elsie|accesso=19 settembre 2019}} {{pdf}}</ref>; [[Giuseppe Spata]] ([[1828]] - [[1901]]), [[magistrato]], autore di parecchi saggi<ref>{{cita web|url=http://www.centrointernazionalestudisulmito.com/ebooks/albanesi.pdf|titolo=Miti e cultura arbëreshë|accesso=19 settembre 2019}} {{pdf}}</ref>; [[Pietro Chiara]] ([[1840]] - [[1915]]), [[deputato]] al [[Parlamento del Regno d'Italia|Parlamento italiano]]<ref>{{cita web|url=http://storia.camera.it/deputato/pietro-chiara-18400725|titolo= Pietro Chiara / Deputati / Camera dei deputati - Portale storico|accesso=19 settembre 2019}} {{pdf}}</ref>, [[poeta]] e [[giornalista]]. Della corrente politica di [[Francesco Crispi]], ha scritto poesie in [[lingua albanese]] e ha appoggiato la causa di [[indipendenza]] dai [[ottomani|turchi]] dell'[[Albania]]<ref>{{cita web|url=http://www.vatrarberesh.it/biblioteca/ebooks/albania.pdf|titolo=L'Albania per l'avv. Pietro Chiara. Palermo 1869|accesso=19 settembre 2019}} {{pdf}}</ref>.
 
=== Istruzione ===
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* Biblioteca comunale "Rao - Rafti"
 
Sita in via XX settembre, fondata nel [[1926]], possiede circa 15.000{{formatnum:15000}} volumi<ref name=monumenti/>. Fu istituita per volere dell'avvocato Rao che, molto legato al paese natio, chiese che la biblioteca fosse intitolata "Biblioteca [[Andrea Rao]] e Fratelli Rafti" ad uso degli studiosi. La sala lettura al primo piano della biblioteca comunale porta il nome di ''[[Mario Francese]]'', cronista autentico e coraggioso nel ricercare la verità, ucciso la sera del 26 gennaio 1979<ref name="vittimemafia"/>.
 
==== Scuole ====
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==== Musei ====
[[File:MuseoPietra Real 2saraceni.jpgJPG|miniatura|Museo comunale, sezione della culturaPietra Albanesedei (''Arbëreshe'')Saraceni]]
[[File:Museo Real 2.jpg|miniatura|Museo comunale, sezione della cultura Albanese (''Arbëreshë'')]]
[[File:Museo Cinema.jpg|miniatura|Museo "[[Nuovo Cinema Paradiso]]"]]
Il Museo comunale sito nella piazza Umberto I, al piano terra del palazzo municipale, si suddivide in varie sezioni<ref name=musei>{{cita web|url=http://www.comune.palazzoadriano.pa.it/Musei.htm|titolo=Musei di Palazzo Adriano|accesso=23 agosto 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110517143704/http://www.comune.palazzoadriano.pa.it/Musei.htm|dataarchivio=17 maggio 2011}}</ref>:
* ''Sezione museo geonaturalisticogeo naturalistico del Permiano del Sosio'': in esso sono esposti i calchi dei reperti geologici risalenti a circa 300 milioni di anni fa, ritrovati nel territorio della [[riserva naturale orientata Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio]]. La maggior parte dei fossili sono stati rinvenuti presso la Pietra di Salamone e la Pietra dei Saraceni.
* ''Sezione della cultura Albanese ([[Arbëreshë|Arbëreshe]])'': sita nelle stalle del castello borbonico, espone riproduzioni contemporanee dei costumi ''[[arbëreshë]]'' e gigantografie degli acquarelli di [[Jean Houel]], realizzati nel [[1782]], raffiguranti le donne di Palazzo Adriano in tradizionali abiti albanesi. Di pregevole fattura sono gli originali paramenti sacri dei celebranti della [[divina liturgia]] [[Rito bizantino|bizantina]], risalenti dal [[XVIII secolo|XVIII]] al [[XX secolo]]. Nella sezione del museo è esposto, inoltre, una riproduzione dell'abito di [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]], ultimo abitante del castello.
* ''Sezione foto e video filmistica'': sezione contenente fotografie e film delle iniziative realizzate negli ultimi 30 anni dal comune in collaborazione con la Proloco e altre associazioni cittadine.
* ''Galleria foto "[[Nuovo Cinema Paradiso|Nuovo cinema Paradiso]]"'': le scene e i retroscena del film di [[Giuseppe Tornatore|Tornatore]] raffigurati in oltre 100 fotografie originali.
* ''Sezione fotovideo filmatica'': sezione contenente fotografie e film delle iniziative realizzate negli ultimi 30 anni dal comune in collaborazione con la Proloco e altre associazioni cittadine.
* ''Sezione museo dell'acqua'': si trovano foto raffiguranti le sorgenti di Palazzo Adriano; una teca del museo è dedicata a Biagio Governali, scultore che ha realizzato opere sul paese.
Dal 2023 in piazza Umberto I°, nell'ex palazzo comunale, ha sede il ''Museo Nuovo Cinema Paradiso:'' espone una serie di oggetti di scena originali, più di cento foto delle riprese e varie ricostruzioni delle scene più famose del film.<ref>{{Cita web|url=https://www.palermotoday.it/cronaca/museo-nuovo-cinema-paradiso-palazzo-adriano.html|titolo=Un museo dedicato a Nuovo Cinema Paradiso a Palazzo Adriano: aprirà nella piazza set del film|sito=PalermoToday|accesso=30 ottobre 2024}}</ref>
 
Presso la biblioteca comunale esiste una ''Sezione Museo del Libro''<ref name=musei/>.
 
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* Aricò Tommaso, ''Brevi notizie sulle vicende storiche di Palazzo Adriano'', Arti Grafiche G. Fiore e Figli, Palermo anno 1935
* {{cita libro|Antonino|Caldarella|Storia di Palazzo Adriano 1942|ed=2|2001|Comune di Palazzo Adriano & Pro Loco "Palazzo Adriano"|Palazzo Adriano|cid=Caldarella}}{{NoISBN}}
* Cipolla Francesco, ''Briozoi pernianipermiani di Palazzo Adriano'', Scuola tip. Boccone del povero, Palermo 1951
* Crispi Salvatore, ''Cenni topografico-medici sovra Palazzo Adriano'', Tip. Clamis e Roberti, Palermo 1844
* De Marco Spata Bruno, ''I figli illustri di Palazzo Adriano'', Edizioni Bideri, Napoli 1986
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=== Cinema ===
[[File:Nuovocinemaparadisopalazzoadr.jpg|thumb|In memoria del film "[[Nuovo Cinema Paradiso]]" ripreso a Palazzo Adriano]]
A Palazzo Adriano è stato girato quasi interamente il film di [[Giuseppe Tornatore]] ''[[Nuovo Cinema Paradiso]]''. Lo scrittore [[Marco Padùla]], nativo del luogo, che ha partecipato in qualità di comparsa alla realizzazione del film, ha scritto un romanzo, "Un Paese da Oscar" (Firenze Libri, 1991), ispirato alle vicende relative alle riprese cinematografiche che videro coinvolti come comparse abitanti del paese. Nell'ottobre 2007 sono state girate alcune scene del film ''[[La siciliana ribelle]]'' di [[Marco Amenta]].
 
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* la ''tabisca'', pane schiacciato con le dita ed unto di olio d'oliva pre-cotto
* la ''[[muffuletta]]'', preparata con olio, pepe e formaggio
* dolci come le ''mastrazzole'', i ''cuddureddi'' di fichi e mandorle, le ''sfince'' di uova o di patate, i ''pupi cu l'ova'' o pani di Pasqua (''panaret'' in albanese), confenzionateconfezionate con uova sode e pasta biscottata
* il ''canestrato'', la ricotta (''gjiza'') ed altri formaggi (''udhosët'') provenienti da pascoli di alta montagna
*la Cuccìa (''Grurët''), grano o frumento cotto
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=== Artigianato ===
L'artigianato locale si basa sui ricami per la produzione di merletto e di lavori all'uncinetto e a calza. In paese sussistono alcune antiche attività, come quella degli [[Ebanisteria|ebanisti]], che lavorano principalmente il legno secondo un antico insegnamento presente a Palazzo Adriano sin dal [[1890]]. È in fase di sviluppopresente l'artigianato artistico, di fattura pregiata e fantasiosa<ref name=Gastronomia/>.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Ferrovie ===
{{Vedi anche|Stazione di Palazzo Adriano|Ferrovia Lercara-Filaga-Magazzolo#Diramazione Filaga–Palazzo Adriano}}
 
Dal [[1920]] al [[1959]] era in funzione anche la [[Ferrovia Lercara-Filaga-Magazzolo#Diramazione Filaga-Palazzo Adriano|ferrovia Filaga–Palazzo Adriano]] a [[scartamento ridotto]] delle [[Ferrovie dello Stato Italiane|FS]] una piccola diramazione della [[ferrovia Lercara-Filaga-Magazzolo]] e a Palazzo Adriano aveva la sua [[Stazione di Palazzo Adriano|stazione ferroviaria]] tuttora esistente ma non più in uso.
Dal 1920 al 1959 era in funzione anche la [[Ferrovia Lercara-Filaga-Magazzolo#Diramazione Filaga-Palazzo Adriano|ferrovia Filaga–Palazzo Adriano]] a [[scartamento ridotto]] delle [[Ferrovie dello Stato Italiane|FS]] una piccola diramazione della [[ferrovia Lercara-Filaga-Magazzolo]] e a Palazzo Adriano aveva la sua [[Stazione di Palazzo Adriano|stazione ferroviaria]] tuttora esistente ma non più in uso.
 
=== Strade ===
Il comune è interessato dalla [[Strada statale 188 Centro Occidentale Sicula|Strada Statale 188]]
 
== Amministrazione ==
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=22 novembre [[1993]]|Fine=30 novembre [[1997]]|Nome=Andrea Ribaudo|Partito=Lista Civicacivica|[[Carica=Sindaco]]}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1º dicembre [[1997]]|Fine=27 maggio [[2002]]|Nome=Giuseppe Alessi|Partito=Lista Civicacivica|[[Carica=Sindaco]]}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=28 maggio [[2002]]|Fine=12 maggio [[2007]]|Nome=Giuseppe Alessi|Partito=[[Forza Italia (1994)|Forza Italia]]|[[Carica=Sindaco]]}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=13 maggio [[2007]]|Fine=5 maggio [[2012]]|Nome=Salvatore Masaracchia|5carica=[[Sindaco]]|Partito=Lista Civica|Lista civica}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Carmelo Cuccia|Inizio=6 maggio [[2012]]|Fine=26 ottobre [[2016]]|Carica=[[Sindaco]]|Partito=Lista Civicacivica}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Michela La Iacona, MichelaCarmelo Fontana, CarmeloFerdinando Trombadore Ferdinando|Inizio=27 ottobre [[2016]]|Fine=25 novembre [[2018]]|Carica=Commissione Prefettiziaprefettizia}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Nicolò Granà|Inizio=26 novembre [[2018]]|Fine=in9 caricagiugno 2024|Carica=[[Sindaco]]|Partito=Lista Civica|26 novembre [[2018]]civica}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Nicolò Granà|Inizio=10 giugno 2024|Fine=in carica|Carica=Sindaco|Partito=Lista civica}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Altre informazioni amministrative ===
Il comune di Palazzo Adriano fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: [[regione agraria]] n.1 (Montagna interna - Montagna di Corleone)<ref>{{cita web|url=http://www.gurs.regione.sicilia.it/Gazzette/g08-43/g08-43-p7.html|titolo=GURS Parte I n. 43 del 2008|accesso=7 luglio 2011}}</ref> e inoltre fa parte: "Unione Deidei Comuni Albanesi B.E.S.A"di Sicilia BESA (''Lidhja e Bashkivet BESA''). Dal 2012 al 2019 il comune di Palazzo Adriano è statastato tra le sedi del [[Parco dei Monti Sicani]]<ref>{{cita web|url=http://www.comune.bivona.ag.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1077:re-istituito-il-parco-dei-monti-sicani&catid=177:atti-ufficiali&Itemid=219|titolo=Re-istituito il Parco dei Monti Sicani|accesso=30 luglio 2012}}</ref>.
 
== Sport ==
[[File:Stadiopalazzoadr1.jpg|miniatura|Ex Stadiostadio comunale]]
Palazzo Adriano ospita una delle prove del circuito Ecotrail Sicilia, l'Ecotrail dei Monti Sicani. È presente un'A.S.D. di ciclismo "Matt'in Bike".
 
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* Ex Stadio comunale.
* Impianti sportivi "Daniele Francaviglia" campi da calcetto e pallavolo.
 
== Curiosità ==
A novembre del 2021, il quotidiano inglese "[[The Guardian]]" ha dedicato un servizio a Palazzo Adriano come il comune italiano che ha raggiunto l'incredibile cifra del 104% di persone vaccinate contro il [[COVID-19|Covid-19]]. Nello spiegare lo strano dato, dovuto al fatto che anche individui non residenti vaccinati a Palazzo Adriano sono stati conteggiati nelle statistiche, il sindaco Nicolò Granà ha confermato che la popolazione locale ha compreso la gravità della situazione sanitaria e dunque si è vaccinata in massa.<ref>{{cita web|url=https://www.theguardian.com/world/2021/nov/27/palazzo-adriano-sicilian-town-covid-vaccination-rate|accesso=28 novembre 2021|titolo=The Sicilian town where the Covid vaccination rate hit 104%}}</ref>
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|AA.|VV.|Dizionario di Toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani|1990|[[UTET]]|Torino|isbnISBN=88-02-04384-1|cid=''DT''}}
* {{cita libro|Fabio|Oliveri|Palazzo Adriano. Territorio e storia|edizione=Ristampa|1997|Comune di Palazzo Adriano|Palazzo Adriano|cid=Oliveri}}{{NoISBN}}
* {{cita libro|Antonino|Caldarella|Storia di Palazzo Adriano 1942|ed=2|2001|Comune di Palazzo Adriano & Pro Loco "Palazzo Adriano"|Palazzo Adriano|cid=Caldarella}}{{NoISBN}}
* {{cita libro|Nicolò|Buscemi|Saggio di storia municipale di Sicilia ricavata dai monumenti contemporanei|ed=2|2002|Comune di Palazzo Adriano & Pro Loco "Palazzo Adriano"|Palazzo Adriano|cid=Buscemi}}{{NoISBN}}
* {{cita libro|Fiorenzo|Toso|wkautore=Fiorenzo Toso|Le minoranze linguistiche in Italia|2008|il Mulino|Bologna|isbnISBN=978-88-15-12677-1|cid=Toso, 2008}}
 
== Voci correlate ==
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{{Controllo di autorità}}
{{Portaleportale|Palermo|Sicilia}}
 
[[Categoria:Palazzo Adriano| ]]